Al Dott. Paolo Arena. Al Sindaco: Mario Faccioli VILLAFRANCA Oggetto:

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1 Beniamino Sandrini Via del Fante, n CASELLE di Sommacampagna T Cell Mail: beniaminosandrini@virgilio.it Caselle d Erbe, Caselle d Erbe, C.E. Dossier: EU-Pilot 240/08/ENVI Procura della Repubblica: 805/08 ANCNR D.Lgs Art. 3 ter - Principio dell'azione ambientale. La tutela dell'ambiente e degli ecosistemi naturali e del patrimonio culturale deve essere garantita da tutti gli enti pubblici e privati e dalle persone fisiche e giuridiche pubbliche o private, mediante una adeguata azione che sia informata ai principi della precauzione, dell'azione preventiva, della correzione, in via prioritaria alla fonte, dei danni causati all'ambiente, nonche' al principio «chi inquina paga» che, ai sensi dell'articolo 174, comma 2, del Trattato delle unioni europee, regolano la politica della comunità in materia ambientale. Al Dott. Paolo Arena Presidente CdA della Catullo SpA Piazzale e per conoscenza: Aeroporto: Valerio Catullo SOMMACAMPAGNA - VR e per conoscenza: Al Sindaco: e per conoscenza: Gian Luigi Soardi Comune di Sommacampagna Piazza Carlo Alberto, SOMMACAMPAGNA Al Sindaco: Mario Faccioli Comune di Villafranca Corso Garibaldi, VILLAFRANCA Oggetto: Segnalazioni inerenti problematiche ambientali male interpretate nell Annual Report 2010 della Catullo SpA e, utilizzo errato di una lettera della Commissione Europea Ambiente. Nel mese di Luglio 2011 il sottoscritto ha preso visione (perché pubblicato sul sito web dell Aeroporto di Verona) del ANNUAL REPORT CONSOLIDATO 2010 della Società Aeroporto Catullo SpA, che già a partire dalla pagina di copertina evidenzierebbe che, all Aeroporto Catullo atterrano e decollano delle tipologie di aerei - tra le più rumorose e inquinanti che esistano - quali sono gli MD82 [vedi riquadro] dei quali, ne dovrebbero esserne vietati i movimenti. L immagine non è corretta, visto che è rovesciata rispetto alla realtà e considerato poi che l MD82 sarebbe in decollo a sud dell Hangar, dove non c è la pista.

2 Una, dovuta, PREMESSA GENERALE Ma se oggi Le scrivo, le motivazioni sono di due tipi. La prima, è che alla mia lettera datata (forse perché appena eletto), Lei, Nuovo Presidente della Catullo SpA, ad oggi, dopo 30 giorni, non mi ha ancora risposto. La seconda, è che se dei cittadini privati che abbiano a violare le norme urbanistiche e ambientali, arrivano da ricevere delle Ordinanze di ripristino e/o acquisizione gratuita dei loro immobili al Patrimonio Comunale, credo che questo debba, a valere ancora di più nel caso di Società partecipate da Enti Pubblici che proprio perché pubbliche dovrebbero dare il buon esempio di corretta applicazione delle Leggi e delle Norme in vigore. A titolo di esempio, mi è utile ricordarle quanto pubblicato dall Arena, sabato 30 Luglio 2011 (vedi immagine a lato), articolo che avrebbe il seguente titolo: Ordine di abbattere la tettoia di Bortolazzi. Un articolo che comincia: Ha realizzato una tettoia risultata senza il permesso di costruire, ora dovrà abbatterla. Ad incappare nell'abuso edilizio contestato dal Comune è stato Fabio Bortolazzi, ex presidente dell'aeroporto Catullo. Un interessante articolo, che poi cosi termina: Entro fine settembre la tettoia dovrà essere abbattuta (l'ordinanza, risalente al 21 giugno scorso, dà ai proprietari 90 giorni di tempo dalla data di notifica per eseguire l'abbattimento). In caso contrario, si spiega nel documento del Comune, l'area del fabbricato, «per una superficie almeno pari a quella necessaria alla realizzazione delle opere contestate, sarà acquisita a patrimonio dal Comune di Sona». Se il Cittadino Bortolazzi ha realizzato delle opere insanabili e che pertanto deve essere ripristinato lo stato dei luoghi - se è questo che prevede la Legge - il Cittadino Bortolazzi deve rispettare la normativa in vigore come altrettanto rispetto della Legge dovrebbe averlo avuto il Presidente Bortolazzi ( e i vecchi e/o i nuovi Presidenti della Catullo SpA) che, se hanno violato le normative urbanistiche e ambientali, dovrebbero ricevere dal Comune di Sommacampagna un ordinanza simile nel testo a quello scritto nelle seguenti e sottostanti frasi: "dal la società Aeroporto Catullo ha realizzato una serie di opere e di interventi in netta violazione della direttiva 97/11/CE e considerato che motivi di interesse pubblico è impossibile procedere alla demolizione delle opere abusivamente realizzate entro il termine di giorni 90 (novanta) dalla data di notifica della presente ordinanza, si segnala comunque, che decorso tale termine, i fabbricati e le opere infrastrutturali come indicate in allegato saranno acquisite gratuitamente al patrimonio del Comune, secondo i disposti dell art. 31 comma 3 e seguenti del D.P.R. 380/01". Se come il Cittadino Bortolazzi, altri Cittadini Privati diventano oggetto di Delibere di Giunta come la n 159 del di Sommacampagna, avente ad oggetto: Istanze di Condono Edilizio ai sensi della Legge 326/2003 n intestate ai sig.ri Tortella Guido e Nicola, titolari della Soc. Autoparking Caselle srl. Ricognizione generale e provvedimenti in merito alla rateizzazione delle somme dovute al Comune a titolo di integrazione dell'oblazione ed oneri di urbanizzazione. Art 16 del Testo Unico dell'edilizia D.P.R. n. 380 del e smi una Delibera in cui, tra l altro, si legge: in data , prot. n , i richiedenti, in pendenza delle definitive determinazioni del Comune in merito all'oblazione integrativa dovuta ed ai relativi oneri di urbanizzazione, ne quantificavano gli importi rispettivamente in: quanto ad ,05 a titolo di oblazione integrativa statale da versare entro il ; quanto ad ,45 a titolo di oblazione integrativa, dovuta al Comune di Sommacampagna in applicazione dell'art. 41 della Legge 326/2003; ,67 a titolo di oneri di urbanizzazione. E evidente che se i Cittadini Privati, tra cui anche il Cittadino Bortolazzi, sono tenuti al rispetto di norme e di Leggi in vigore e a subirne le conseguenze con pagamento di oblazioni e/o sanzioni amministrative (forse anche penali) a maggior ragione l Aeroporto Catullo, deve essere ad esempio di corretta applicazione delle leggi.

3 Se il "Bortolazzi" come semplice cittadino realizza un abuso edilizio e questo non è sanabile e se al "Cittadino Bortolazzi", da parte del Sindaco, viene ordinato di demolire il quanto realizzato, altrimenti l'opera contestata verrà acquisita gratuitamente al patrimonio del Comune... ed è quindi evidente poi, che se il "Bortolazzi", come Presidente dell'aeroporto (e i suoi predecessori) realizzano opere e infrastrutture che forse non possono essere demolite, queste opere e infrastrutture, devono essere GRATUITAMENTE acquisite al patrimonio del Comune??? Opere che ricordo, come stabilito dal Verbale n 370 del della Commissione VIA-VAS del Ministero dell'ambiente nella procedura di scoping dell'aeroporto Catullo sono definite: "interventi realizzati all'interno del sedime aeroportuale IN ASSENZA DI SPECIFICA PROCEDURA DI VALUTAZIONE AMBIENTALE"... per le quali la: "presente relazione di scoping in alcun modo costituisce valutazione ambientale di opera già realizzate e pertanto RIMANE IMPREGIUDICATA L'OBBLIGATORIA APPLICAZIONE DELLE NORMATIVA VIGENTE IN MATERIA DI VIA". In particolare, credo, potrebbe essere acquisisto al patrimonio del Comune di Sommacampagna almeno il quanto realizzato a partire dal , data di apertura della Pratica EU-PILOT 240/08/ENVI, come risulta dalla lettera ricevuta dalla Commissione Europea Ambiente in data 13 gennaio 2010, nel brano come sotto riportato: Visto poi quant altro riportato nella lettera della Commissione Europea Ambiente: "spetta ai giudici nazionali intervenire per disporre l'annullamento delle autorizzazioni e IL RIPRISTINO di tutte le opere autorizzate in assenza di VIA, che hanno il potere di annullare gli atti o rivolgere ingiunzioni alle amministrazioni nazionali, come quello di imporre alle stesse amministrazioni misure compensative ambientali CHE PATRIMONIALI". Ricordando che la Commissione Europea Ambiente, in merito al Piano di Sviluppo Aeroportuale ha altresì scritto: "si raccomanda di valutare nell'ambito della procedura di VIA anche tutti gli impatti verificatisi nel periodo successivo alle modifiche o estensioni autorizzate dopo il (data di entrata in vigore della Direttiva CE) è evidente che bisogna partire da quella data, dal , a quantificare le violazioni della V.I.A. e le conseguenti illegittimità (come queste sarebbero state operate dalla Catullo SpA) valutazioni che diventano delle raccomandazioni della Commissione Europea Ambiente (vedi sotto) che non ha l obbligo di imporle, altrimenti Io credo, anzi ne sono convinto, da anni, che il Comune di Sommacampagna, su cui insiste più dell 80% del Sedime Aeroportuale, deve trattare e comportarsi nello stesso modo con cui tratta i Cittadini Privati anche la Catullo SpA e quando e se qualora questa Società per Azioni partecipata da Enti Pubblici, avesse da compiere irregolarità, illegittimità e/o quant altro che possa essere dimostrato come violazione alle leggi in vigore, doveva, deve e dovrà intervenire, con maggiore efficacia ed efficienza a pretendere una corretta applicazione delle norme in vigore.

4 Quanto sin qui premesso, nel seguito, verrà richiamato poi esaminando l Annual Report 2010 della Catullo SpA, arrivando poi ad evidenziare - nell ultima parte di questa lettera - come il Presidente Bortolazzi abbia, a mio avviso erroneamente e male utilizzato dei documenti per presentare un Esposto alla Procura della Repubblica. Ricordiamolo ancora che se, non prima, ma almeno a partire dall Anno 1999, è che l Aeroporto Valerio Catullo di Verona, avrebbe dovuto rispettare la Direttiva V.I.A. 85/337/CEE, e questo perché in data 14 Marzo 1999, è entrata in vigore la Direttiva Comunitaria 97/11/CE, in merito alla quale evidenzio questa recentissima sentenza: VIA - Domande di autorizzazione protocollate anteriormente al 14 marzo Disciplina applicabile - Direttiva 85/337/CEE nel testo vigente prima delle modifiche apportate con la direttiva 97/11/CE. Ai sensi dell art. 24 della L. n. 422/ norma di interpretazione autentica - alle domande di autorizzazione concernenti la V.I.A. per le quali sia formalmente iniziata l istruttoria, con la protocollazione della domanda presso l'autorità competente, anteriormente al 14 marzo 1999, si applicano le disposizioni della direttiva 85/337/CEE, nel testo vigente prima della entrata in vigore della direttiva 97/11/CE. Pres. De Zotti, Est. Perrelli - M.A. s.r.l. (avv.ti Tassetto e Zambelli) c. Regione Veneto (n.c.) - TAR VENETO, Sez. II - 7 aprile 2011, n. 582 Ed è a questa data: 14 marzo 1999, a cui la Commissione Europea Ambiente si riferisce (vedi riquadro sotto ricopiato), come riportato nella sua comunicazione datata 13 gennaio 2010 con oggetto: Dossier EU-PILOT ENVI, documento inviato al sottoscritto, ma che il Presidente Bortolazzi ha poi anche utilizzato per presentare un Esposto nei confronti del sottoscritto (poi archiviato dal G.I.P. su richiesta del Pubblico Ministero). Nell Esposto sottoscritto dal Presidente Bortolazzi, pervenuto alla Procura della Repubblica in data , in merito al fatto che l Aeroporto Catullo: non è in possesso del Decreto di Compatibilità Ambientale perché è un aeroporto che non è mai stato sottoposto alla Valutazione di Impatto Ambientale, secondo il Presidente Bortolazzi che aveva sottoscritto quell Esposto, (vedi riquadro sotto ricopiato), quella mia dichiarazione come riportata era stata cosi definita: Ebbene, la notizia divulgata dal Sandrini risulta priva di fondamento, laddove la questione sulla V.I.A. dell Aeroporto Catullo è già stata affrontata e risolta dalla Commissione Europea, che investita del caso dallo stesso Sandrini, ha archiviato la pratica in data 13 Gennaio Bisogna ricordare sempre del doc.3 allegato all Esposto sottoscritto dal Presidente Bortolazzi della Catullo SpA, che la Commissione Europea ambiente, nella lettera del , scriveva invece questo: La pratica EU-PILOT ENVI era stata archiviata dalla Commissione Europea Ambiente solo dopo che le Autorità Italiane avevano assicurato che: tutti gli interventi infrastrutturali necessari per lo sviluppo dell Aeroporto Valerio Catullo di Verona dall apertura della pratica EU-PILOT fino al 2024 saranno valutati nell ambito di una VIA complessiva che avrà per oggetto il Piano di Sviluppo Aeroportuale (PSA) dell Aeroporto stesso

5 La Commissione Europea Ambiente aveva archiviato la Pratica EU-PILOT ENVI, soprattutto e anche perché le Autorità Italiane avevano valutato - nella procedura di scoping - il Piano di Sviluppo Aeroportuale, che ebbe ad ottenere un parere positivo come risulta dal Verbale 370 del della Commissione VIA-VAS Nazionale ed è per questo motivo che la Commissione Europea Ambiente non ha aperto una procedura di infrazione alla Direttiva V.I.A. come è ben evidente e citato nella lettera doc.3 allegato che l Aeroporto ha utilizzato per il suo Esposto. La Commissione Europa Ambiente aveva archiviato la Pratica EU-PILOT ENVI, anche perché, dalle Autorità Italiane, le erano state trasmesse delle dichiarazioni dell E.N.A.C. che qui sotto ricopio e ri-evidenzio di nuovo: la nota dell ENAC del prot /DIRGEN/API trasmessa anche alla Società Aeroportuale Valerio Catullo SpA (e ad altri indirizzi) avente questo oggetto: Aeroporto di Verona Villafranca Studio di impatto ambientale e procedura di VIA dove si dichiara e si segnala che: gli interventi di recente attuazione, con riferimento alle infrastrutture di pertinenza civile che questo ente ha autorizzato, riguardano l adeguamento alle norme antisismiche dell aerostazione passeggeri, con conseguente ristrutturazione delle parti civili ed impiantistiche della medesima. oltre a ciò è in corso di elaborazione, per lo scalo in questione, il Piano di Sviluppo dell Aeroporto con orizzonte temporale 2020, cui sarà associato lo Studio di Impatto Ambientale, finalizzato al conseguimento del parere di Compatibilità Ambientale ed al successivo parere di Compatibilità Urbanistica. E evidente che nelle more dei procedimenti di cui sopra la Società Aeroporto Valerio Catullo non darà luogo ad interventi che abbiano a comportare incrementi capacitivi del traffico. la lettera dell ENAC inviata alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento per il Coordinamento delle Politiche Comunitarie Struttura di Missione per le Procedure di infrazione, del prot DIRGEN/API avente ad oggetto: Progetto pilota sulla corretta applicazione del diritto comunitario (caso 240/08/ENVI) Richiesta di informazioni supplementari della Commissione Europea in merito ad un reclamo relativo ad un presunto mancato assoggettamento alla procedura di VIA dell Aeroporto Valerio Catullo, nella quale l ENAC oltre a disquisire sulla VIA e sulla VAS e sui Piani di Sviluppo Aeroportuali si dichiara: con riferimento all altra questione posta sugli interventi eseguiti che non risultano: sottoposti a screening/via, a fronte di un importante incremento di traffico, si precisa ulteriormente che: lo status dello scalo di Verona Villafranca è passato da militare a civile con la formalizzazione del DM 11 settembre 2008 del Ministero della Difesa di concerto con il Ministro delle Infrastrutture e Trasporti ed il Ministro dell Economia e delle Finanze. Il traffico nel periodo , evidenzia un andamento pressoché stazionario sia dei movimenti aeromobili che dei passeggeri come risulta dalla tabella a seguire: ANNO Mov. Aer.li Var.ne % Passeggeri Var.ne % , , , , , , , , , ,8 gli interventi di recente attuazione, con riferimento alle infrastrutture di pertinenza civile che questo Ente ha autorizzato, si riferiscono ad opere che non comportano incrementi della capacità, ma migliorano le condizioni operative e di sicurezza. per concludere, questo Ente rappresenta che il piano di sviluppo dell Aeroporto di Verona, unitamente allo Studio di Impatto Ambientale associato (il cui preliminare è stato trasmesso al Ministero dell Ambiente con nota n /DIRGEN/API) verrà sottoposto a procedura di VIA, fermo restando che nelle more di tale adempimento la Società Aeroporto Valerio Catullo non darà luogo ad interventi che abbiano a comportare incrementi capacitivi del traffico, ottemperando cosi alla vigente normativa comunitaria e nazionale. Ed è pertanto evidente che il Presidente Bortolazzi, nel presentare l Esposto alla Procura della Repubblica contro il sottoscritto NON ha rappresentato l esatta verità dei fatti, come questi erano ben descritti nella lettera.

6 In merito dall Anno 1999 e che l Aeroporto Valerio Catullo di Verona doveva essere sottoposto a V.I.A. riporto una seconda massima della recente Sentenza del T.A.R. Veneto come già citata in questa premessa, che cosi recita: DIRITTO PROCESSUALE AMMINISTRATIVO - Risarcimento del danno - Art. 30 c.p.a. - Condotta attiva o omissiva contraria al principio di buona fede o al parametro di diligenza - Omessa attivazione dei rimedi idonei ad evitare il danno - Conseguenza. L art. 30, c. 3 del codice del processo amministrativo, pur non evocando in modo esplicito il disposto dell art. 1227, comma 2, c.c., sancisce la regola secondo cui la tenuta, da parte del danneggiato, di una condotta, attiva od omissiva, contraria al principio di buona fede ed al parametro della diligenza, che consenta la produzione di danni che altrimenti sarebbero stati evitati secondo il canone della causalità civile imperniato sulla probabilità relativa, recide, in tutto o in parte, il nesso causale che, ai sensi dell art c.c., deve legare la condotta antigiuridica alle conseguenze dannose risarcibili (cfr cfr. Tar Sicilia, Catania, IV, , n. 4735, Cass., S.U , n. 577; Cass. Civ., sez. III, , n. 6045). Ne discende, dunque, la rilevanza, sul versante causale, dell omessa attivazione di tutti i rimedi potenzialmente idonei ad evitare il danno, come fatto che preclude la risarcibilità di pregiudizi che sarebbero stati presumibilmente evitati, così come la necessità di valutare anche l omissione di ogni altro comportamento esigibile in quanto non eccedente la soglia del sacrificio significativo sopportabile anche dalla vittima di una condotta illecita alla stregua del canone di buona fede di cui all art c.c.. Pres. De Zotti, Est. Perrelli - M.A. s.r.l. (avv.ti Tassetto e Zambelli) c. Regione Veneto (n.c.) - TAR VENETO, Sez. II - 7 aprile 2011, n. 582 Prima di segnalare i contenuti dell Annual Report 2010 dell Aeroporto Catullo da verificare, concludo la premessa sempre evidenziando l Anno 1999 che in quell anno sono state approvati due importanti documenti, per primo era stata approvata la Legge regionale 26 marzo 1999, n. 10 (BUR n. 29/1999) - DISCIPLINA DEI CONTENUTI E DELLE PROCEDURE DI VALUTAZIONE D'IMPATTO AMBIENTALE e per secondo con l approvazione della Delibera del Consiglio Regionale n.69 del 20 Ottobre 1999 (BUR n. 103 del 30/11/1999) era stato approvato il Piano D Area del Quadrante Europa, al cui art. 4 delle Norme Tecniche di Attuazione era stato scritto questo: E se dall entrata in vigore della Direttiva V.I.A. la 85/337/CEE avvenuta ancora nel 1985, ma soprattutto a partire dal 14 Marzo 1999, da quando è entrata in vigore la Direttiva 97/11/CE, l Aeroporto Valerio Catullo ancora ad oggi non è stato sottoposto a Valutazione di Impatto Ambientale, oltre alle precise responsabilità dell E.N.A.C. che in questi anni ha approvato i vari ampliamenti e incrementi capacitivi del traffico, credo debbano essere aggiunti anche questi Enti Territoriali: la Provincia di Verona e i Comuni di Sommacampagna, di Villafranca e di Verona. Ovviamente le maggiori responsabilità devono essere imputate ai Dirigenti e ai vari Responsabili della Catullo SpA per quanto è già successo dal 1999 ad oggi e per quanto sta ancora accadendo visto quanto è stato riportato nell Annual Report Consolidato 2010 della Aeroporto Catullo SpA in merito al quale si evidenzia quanto qui segue. 1^ Parte - ANNUAL REPORT 2010 dell Aeroporto Valerio Catullo Parere n 370 del Verbale della Commissione V.I.A.-V.A.S. procedura di scoping P.S.A. Aeroporto. Alla pagina 32 (e nelle 4 righe di pagina 32) dell ANNUAL REPORT 2010 dell Aeroporto Catullo al capitolo Sicurezza, Ambiente e Qualità, non vi è alcun cenno relativo alla Valutazione Impatto Ambientale, se non leggendo attentamente questo capoverso: Monitoraggio qualità dell aria: sulla base delle indicazioni contenute nel Parere (n. 370 del ) rilasciato dalla Commissione Tecnica di Verifica dell Impatto Ambientale, sono state effettuate, utilizzando un laboratorio mobile, due campagne di monitoraggio di 30 gg. circa, una nel periodo invernale e l altra in quello estivo, per valutare in corrispondenza del centro abitato più vicino (la frazione Calzoni del Comune di Villafranca di Verona) la concentrazione degli inquinanti più significativi; In realtà, in quel parere della Commissione VIA-VAS Nazionale del Ministero dell Ambiente che, nella procedura di scoping, ha esaminato il Piano di Sviluppo Aeroportuale della Catullo SpA al fine di dare avvio alla Procedura di V.I.A. c è scritto questo: La campagna di monitoraggio da concordare con l ARPA Veneto, dovrà avere una durata MINIMA di 60 giorni nei mesi IN- VERNALI e 60 giorni nei mesi ESTIVI al fine di rappresentare più fedelmente possibile le dinamiche di formazione e dispersione degli inquinanti in tutte le condizioni meteorologiche. Nel verbale c è scritto: minimo 60 gg. in Estate e 60 gg. in Inverno (totale 120 gg) e non 30 gg circa come effettuati.

7 Nello Studio di Impatto Ambientale Preliminare del Piano di Sviluppo Aeroportuale predisposto dall Aeroporto Catullo e presentato dall ENAC alla Commissione VIA-VAS del Ministero dell Ambiente era stato dichiarato questo: Quanto sopra riportato è un estratto del testo come scritto nella pagina 31 dello Studio di Impatto Ambientale Preliminare, mentre quanto sotto riportato è la tavola riprodotta a pagina 32 dello S.I.A.P. indicante le stazioni previste Nello S.I.A.P., per la procedura di scoping da sottoporre al parere della Commissione VIA-VAS erano state indicate due luoghi dove era stato previsto l istallazione di 2 stazioni di rilevamento della qualità dell aria, la posizione A, in prossimità della testata Pista 22 a Nord-Est di questa e la posizione B in prossimità della testata Pista 04, ma da quanto si evince dall Annual Report 2010 dell Aeroporto Catullo, le rilevazioni degli agenti inquinanti sono state effettuate solo in prossimità della località Calzoni (in zona baricentrica rispetto alle due stazioni come previste) e, a quanto pare, solo per 15 giorni d Estate e solo 15 giorni d inverno per un totale di 30 gg. circa. Come risulta alla pagina 32 (e nelle 4 righe della pagina seguente) dell ANNUAL REPORT 2010 dell Aeroporto Catullo al capitolo: Sicurezza, Ambiente e Qualità, dove non vi è alcun cenno relativo alla V.I.A. che è ancora mancante, ma dove si dichiarerebbe, e/o si vorrebbe far credere ai soci (che poi hanno approvato il Bilancio 2010 della Catullo

8 SpA) che il posizionamento delle centraline di controllo della qualità dell aria e i relativi tempi di monitoraggio, sarebbe stato effettuato in ottemperanza ad un parere della Commissione VIA-VAS come cosi è stato scritto sul documento approvato poi dall Assemblea dei soci della Catullo SpA dove si dichiara quanto sotto, di nuovo, riprodotto: Monitoraggio qualità dell aria: sulla base delle indicazioni contenute nel Parere (n. 370 del ) rilasciato dalla Commissione Tecnica di Verifica dell Impatto Ambientale, sono state effettuate, utilizzando un laboratorio mobile, due campagne di monitoraggio di 30 gg. circa, una nel periodo invernale e l altra in quello estivo, per valutare in corrispondenza del centro abitato più vicino (la frazione Calzoni del Comune di Villafranca di Verona) la concentrazione degli inquinanti più significativi; In realtà, al posto del centro abitato più vicino, nello Studio di Impatto Ambientale Preliminare, presentato alla Commissione V.I.A.-V.A.S., a pagina 36, era stato scritto invece questo: Area vasta considerata. Lo studio dell impatto atmosferico legato alle attività future dell Aeroporto Valerio Catullo, prenderà in considerazione l area circostante il sedime compresa nei comuni di Sommacampagna, Villafranca e Verona. Non solo non c è stato nessun studio dell impatto atmosferico su area vasta estesa su tre comuni, ma i 30 giorni durante i quali sarebbero state effettuate le rilevazioni il località Calzoni, queste sarebbero state effettuare solo un quarto di tempo di quello che era stato invece descritto e previsto, come prescrizione, nel Verbale, del Parere n 370 del della Commissione V.I.A.-V.A.S. di cui se ne estrae un estratto che qui viene ricopiato: E se il Ministero dell Ambiente, nel Verbale 370 del , della Commissione V.I.A.-V.A.S. nelle prescrizioni della procedura di scoping dello Studio di Impatto Ambientale Preliminare del Piano di Sviluppo Aeroportuale, scrive che: La campagna di monitoraggio da concordare con l ARPA Veneto, dovrà avere una durata MINIMA di 60 giorni nei mesi INVERNALI e 60 giorni nei mesi ESTIVI al fine di rappresentare più fedelmente possibile le dinamiche di formazione e dispersione degli inquinanti in tutte le condizioni meteorologiche ci si chiede se quanto riportato nell Annual Report 2010 dell Aeroporto Catullo, possa essere accertato quale essere un Falso in Atto Pubblico e pertanto da sottoporre ad indagine da parte della Procura della Repubblica di Verona. Ci si chiede poi se, il voler far credere ai soci della Catullo SpA, di aver effettuato delle analisi della qualità dell aria in ottemperanza ad un parere della Commissione V.I.A.-V.A.S. e questo scriverlo sui documenti dei Bilanci della Società, quando questo non corrisponde a verità, potrebbe essere considerato un Falso in Bilancio e pertanto essere riscontrato un altro reato compiuto dalla Dirigenza e dai Responsabili della Catullo SpA? Il sottoscritto, non riesce a comprendere, il motivo, del perché nei documenti del Bilancio 2010 dell Aeroporto Catullo approvato dai soci tra cui una buona parte costituita da Enti Territoriali, quali Provincie e Comuni, vengano poi scritte e riportate delle informazioni che non sono veritiere e che non corrispondono ai documenti ufficiali tra l altro e soprattutto quando, come in questo caso, questi documenti vengono citati nel testo dell Annual Report 2010 dell Aeroporto Catullo SpA, come poi questo è stato approvato dai soci.

9 2^ Parte - ANNUAL REPORT 2010 dell Aeroporto Valerio Catullo Violazione della V.I.A. a causa incremento capacitivo del traffico, vietato anche da disposizioni ENAC Come ho già richiamato in premessa, riporto due brani contenuti in due lettere dell ENAC relative alla V.I.A., anzi alla mancata Valutazione di Impatto Ambientale dell Aeroporto Catullo di Verona, come qui di nuovo riportato. la nota dell ENAC del prot /DIRGEN/API trasmessa anche alla Società Aeroportuale Valerio Catullo SpA (e ad altri indirizzi) avente questo oggetto: Aeroporto di Verona Villafranca Studio di impatto ambientale e procedura di VIA dove si dichiara e si segnala che: E evidente che nelle more dei procedimenti di cui sopra la Società Aeroporto Valerio Catullo non darà luogo ad interventi che abbiano a comportare incrementi capacitivi del traffico. la lettera dell ENAC inviata alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento per il Coordinamento delle Politiche Comunitarie Struttura di Missione per le Procedure di infrazione, del prot DIRGEN/API avente ad oggetto: Progetto pilota sulla corretta applicazione del diritto comunitario (caso 240/08/ENVI) Richiesta di informazioni supplementari della Commissione Europea in merito ad un reclamo relativo ad un presunto mancato assoggettamento alla procedura di VIA dell Aeroporto Valerio Catullo, nella quale l ENAC oltre a disquisire sulla VIA e sulla VAS e sui Piani di Sviluppo Aeroportuali si dichiara: per concludere, questo Ente rappresenta che il piano di sviluppo dell Aeroporto di Verona, unitamente allo Studio di Impatto Ambientale associato (il cui preliminare è stato trasmesso al Ministero dell Ambiente con nota n /DIRGEN/API) verrà sottoposto a procedura di VIA, fermo restando che nelle more di tale adempimento la Società Aeroporto Valerio Catullo non darà luogo ad interventi che abbiano a comportare incrementi capacitivi del traffico, ottemperando cosi alla vigente normativa comunitaria e nazionale. Ed è pertanto evidente, oltre a ricordare la data del che, almeno dal e dal , se l Aeroporto Catullo avesse dato luogo ad interventi che avessero comportato incrementi capacitivi di traffico (con opere e/o con nuove rotte) avrebbe NON ottemperato alla vigente normativa Comunitaria e Nazionale che è relativa alla Valutazione di Impatto Ambientale, finalizzata ad ottenere Decreto di Compatibilità Ambientale. Secondo la Direttiva V.I.A. e successive modificazioni e, anche secondo l ENAC, l Aeroporto Catullo senza la V.I.A. NON avrebbe dovuto dare luogo ad incrementi capaciti del traffico, altrimenti avrebbe violato la vigente normativa. E tutto questo, non dare luogo ad interventi capacitivi di traffico, appare in netto contrasto con quanto riportato sull Annual Report 2010 dell Aeroporto Catullo, dove nella parte: evoluzione della gestione da pagina 8 e pagina 9 del Capitolo: Scenario commerciale si estraggo i seguenti brani e i seguenti paragrafi: Rispetto alle proiezioni di budget, infine, va rilevato che l importante accordo concluso con Ryanair ha visto lo slittamento dei voli del vettore low-cost dalla stagione estiva (come inizialmente previsto) a quella invernale. Dal capitolo Scenario gestionale: il Piano Industriale sempre dalla evoluzione della gestione poi, si estraggono questi paragrafi: L esercizio 2010 ha registrato l avvio delle progettualità individuate dal Piano Industriale , approvato dal Consiglio di Amministrazione del 18 dicembre 2009 e presentato all assemblea dei soci del 28 giugno 2010, che inquadra gli obiettivi strategici ed i progetti di sviluppo di medio e lungo termine per gli scali di Verona Villafranca e di Brescia Montichiari. Con riferimento allo scalo di Verona, l indirizzo strategico del Piano si concentra, in sintesi, sulla crescita del traffico passeggeri mediante accordi di partnership con primari vettori low-cost, sull incremento della contribuzione economica da ricavi commerciali e sulla messa a regime del processo di efficientamento dei costi e di razionalizzazione organizzativa già avviato con successo nel Al riguardo si segnala la conclusione di un importante contratto con Ryanair, vettore leader di mercato nel segmento del traffico low-cost, che ha avviato le operazioni sul nostro scalo a cominciare dal 31ottobre 2010, data di inizio della stagione invernale, inizialmente con 6 destinazioni: Palermo, Brindisi, Madrid, Parigi (Beauvais), Bruxelles (Charleroi) e Londra (Stansted), a cui si sono aggiunte Alghero e Trapani dall inizio del Il contratto pone le basi per lo sviluppo sullo scalo di Verona di un importante componente di traffico lowcost, unico segmento - questo - in grado di assicurare stabili e costanti tassi di crescita dei passeggeri, a beneficio di tutto il territorio. L apertura al segmento low-cost con Ryanair ed altri vettori con i quali sono in corso contatti commerciali - viene tuttavia perseguita nell ambito dell attuale politica di diversificazione di servizio (linea/low-cost/charter), che fanno di Verona il secondo aeroporto charter d Italia dopo Malpensa ed un punto di snodo importante per i voli di linea nazionali ed internazionali. Al servizio di questa differenziazione l aeroporto di Verona ha progettato, primo in Italia, la realizzazione di un terminal dedicato al traffico low-cost, finalizzata ad una separazione dei flussi di passeggeri in grado di offrire alle diverse tipologie di utenza un servizio allineato alle proprie specifiche esigenze. In attesa della realizzazione del previsto terminal low-cost, è stato dato avvio alla riconfigurazione di parte del terminal arrivi per il servizio dedicato dei voli di questo segmento. E evidente che tutto questo incremento di traffico, come cosi descritto nell Annual Report 2010, che sarebbe stato generato dalle compagnie aeree low cost e anche le nuove infrastrutture atte a favorire l aumento delle rotte e dei voli sull Aeroporto Catullo sono in contrasto con quanto sostenuto da E.N.A.C. nelle sue due lettere e anche con quanto sostenuto dalla Commissione Europea Ambiente che dichiarava che l Aeroporto Catullo deve essere sottoposto a V.I.A. a partire dalla data dell apertura della Pratica EU-PILOT ENVI, avvenuta il

10 Determinazione della Commissione Europea Ambiente che sosteneva, altresì, anche se solo come raccomandazione, che nella obbligata Procedura di V.I.A. alla quale l Aeroporto Catullo deve sottoporsi, dovevano essere valutati anche gli impatti generati dalla infrastruttura aeroportuale a partire dal 14 marzo A pagina 14 e 15 nella parte denominata: Quadro normativo e regolamentare dell Annual Report 2010, della Aeroporto Catullo SpA, si ricopia questo intero capitolo: Il Piano di sviluppo aeroportuale che però è costituito solo dalle poche e seguenti righe e di cui evidenzio che è senza alcun riferimento che prima bisogna ottenere il Decreto di Compatibilità Ambientale dopo la preventiva sottoposizione alla Valutazione di Impatto Ambientale. Nel corso dell esercizio è continuata la definizione con le competenti strutture Enac del Piano di sviluppo aeroportuale sullo scalo di Verona, che vincola la Società di gestione alla realizzazione delle opere indifferibili per lo sviluppo e il mantenimento in sicurezza delle infrastrutture aeroportuali nel periodo. Si prevede la conclusione di detto piano entro il primo semestre del 2011, data a partire dalla quale la Valerio Catullo potrà disporre di questo strumento, propedeutico alla realizzazione del Contratto di Programma. A pagina 15 e pagina 16 della parte denominata: Andamento economico e finanziario della Società dell Annual Report 2010 della Aeroporto Catullo SpA, nel capitolo Scenario commerciale Aviation, ricopio questi paragrafi: A fronte di ciò, va rilevata la netta ripresa di traffico registrata negli ultimi mesi, favorita dall avvio dell operatività di Ryanair dal 31 ottobre 2010, che ha influito positivamente sui risultati del nostro scalo trasportando oltre passeggeri nei primi due mesi di operatività. Oltre a Ryanair, con la quale è stato dato avvio ad una decisa crescita del segmento low-cost che, nelle intenzioni, dovrebbe essere ulteriormente rafforzata nel 2011 con l ingresso di nuovi vettori, il 2010 ha registrato l ingresso sul nostro scalo di sei nuovi vettori con operazioni continuative (Royal Air Maroc, Belle Air Europe, Ryanair, BMI Baby, Blue Panorama, Lot), un dato estremamente positivo in un anno difficile come quello appena trascorso. In linea con quanto stabilito nel piano industriale, è stato mantenuto, anzi incrementato lo share di traffico sui voli di linea, salvaguardando il traffico dei vettori tradizionali operanti sul nostro scalo. In un anno in cui uno studio dell Economic and Financial Service prevedeva riduzioni del settore charter nell ordine del 15%, la perdita in questo segmento è stata contenuta al 8,87% grazie ad un costante contatto con i Tour Operator e con i vettori charter, finalizzato a consolidare e, dove possibile, incrementare i flussi charter. Ne è un esempio il traffico proveniente dalla Russia che, anche grazie agli ottimi rapporti instaurati con istituzioni ed operatori russi, ha generato un sensibile aumento di richieste di operazioni sul nostro scalo. Le principali novità del 2010 in termini di destinazioni hanno riguardato i collegamenti con Casablanca, Bruxelles, Madrid, East Midland, Varsavia ed i collegamenti charter operati da Blue Panorama verso Santo Domingo, Cuba e Messico. A pagina 18 e pagina 19 della parte denominata: Andamento economico e finanziario della Società dell Annual Report 2010, dell Aeroporto Catullo SpA, nel capitolo Scenario commerciale non Aviation, ricopio queste frasi: Le azioni poste in atto sono state pertanto finalizzate all obiettivo di incrementare in misura significativa la contribuzione economica prodotta dalla disponibilità di nuovi spazi commerciali, dal recupero di quote di mercato sul business parcheggi e dall incremento dei ricavi pro-capite come conseguenza della crescita della componente di clientela low-cost. A partire dal mese di luglio, con il completamento della seconda fase della ristrutturazione del terminal partenze, sono state rese disponibili nuove aree attrezzate ad esercizi commerciali, sulla base di un progetto ispirato ad un più razionale utilizzo degli spazi ed al recupero di aree utili a fini commerciali, posizionate sia in zona air side che land side. Ne hanno beneficiato i ricavi da subconcessioni, nonostante alcune tensioni sui contratti in essere, le cui negoziazioni commerciali erano state condotte sulla base di ipotesi di traffico in aumento negli ultimi due esercizi. A pagina 28 e pagina 29 della parte denominata: Informazione sulla gestione dei rischi dell Annual Report 2010, della Aeroporto Catullo SpA, nel capitolo Rischi di natura operativa, ricopio questi paragrafi: dal sotto capitolo: Rischi connessi alle condizioni generali di mercato Il principale rischio cui l azienda è esposta è rappresentato da situazioni ambientali e congiunturali potenzialmente sfavorevoli. In considerazione dell attuale quadro congiunturale la Società ha predisposto, come detto, un Piano Industriale che prevede una crescita del volume dei passeggeri basata sullo sviluppo della componente low-cost, Dal sotto capitolo: Rischi di natura regolamentare Sul risultato negativo dell esercizio continuano ad incidere a diverso titolo una serie di fattori che riflettono la situazione di incertezza a livello tariffario e regolatorio in cui versa l aeroporto. Assumono in tal senso rilevanza i futuri sviluppi dell iter per la stipula del Contratto di Programma, per il quale la Società ha richiesto l avvio dell istruttoria. Dal sotto capitolo: Altri rischi di natura operativa Tra i potenziali rischi operativi vanno annoverati ancora quelli legati al rispetto delle procedure e della normativa, con particolare riferimento a quella in tema di appalti, nonché quelli legati a contenziosi in atto con fornitori od enti in relazione allo svolgimento di servizi relativi all operatività di scalo. Nemmeno in questo area denominata Informazione sulla gestione dei rischi dell Annual Report 2010, della Aeroporto Catullo SpA, nel capitolo Rischi di natura operativa, non vi è alcun cenno che l Aeroporto Catullo DEVE essere sottoposto a Valutazione di Impatto Ambientale, per ottenere il Decreto di Compatibilità Ambientale, che a questa infrastruttura aeroportuale è mancante da dopo l entrata in vigore della Direttiva Comunitaria: 97/11/CE che è entrata in vigore il 14 Marzo 1999 modificando e integrando la precedente Direttiva Comunitaria: 85/337/CEE.

11 In realtà solo a pagina 32 della parte denominata: Sicurezza, Ambiente e Qualità dell Annual Report 2010, della Aeroporto Catullo SpA, vi è un breve cenno inerente alle Procedura di V.I.A quando in questi paragrafi si scrive: Monitoraggio qualità dell aria: sulla base delle indicazioni contenute nel Parere (n. 370 del ) rilasciato dalla Commissione Tecnica di Verifica dell Impatto Ambientale, sono state effettuate, utilizzando un laboratorio mobile, due campagne di monitoraggio di 30 gg. circa, una nel periodo invernale e l altra in quello estivo, per valutare in corrispondenza del centro abitato più vicino (la frazione Calzoni del Comune di Villafranca di Verona) la concentrazione degli inquinanti più significativi; Ma di questa citazione della Commissione V.I.A. ho già ampiamente descritto le mie segnalazioni nelle pagine iniziali di questo documento a titolo: 1^ Parte - ANNUAL REPORT 2010 dell Aeroporto Valerio Catullo: Parere n 370 del Verbale della Commissione V.I.A.-V.A.S. procedura di scoping P.S.A. Aeroporto. Come riportato nell Esposto contro il sottoscritto, a firma del Presidente del CdA della Aeroporto Valerio Catullo SpA: Fabio Bortolazzi, il sottoscritto era stato accusato di aver compiuto un azione, come di seguito descritta: Come appare evidente dal doc.2 allegato all Esposto contro il sottoscritto, al ricevimento della mia e_mail, (vedi qui sotto) la rappresentate della Ryanair si era preoccupata della mancanza della V.I.A. dell Aeroporto Catullo, ma visto l Esposto presentato, credo che il l Aeroporto possa aver rassicurato la Ryanar che l infrastruttura in questione non doveva essere sottoposta a V.I.A. perché secondo il Presidente della Catullo SpA, la Commissione Europea Ambiente aveva archiviato la pratica EU-PILOT ENVI, (evidentemente male leggendo la lettera).

12 3^ Parte - ANNUAL REPORT 2010 dell Aeroporto Valerio Catullo Nessuna informazione relativa alla V.I.A. è stata riportata nell ANNUAL REPORT 2010 dell Aeroporto A pagina 34 della parte denominata: Investimenti dell Annual Report 2010, della Aeroporto Catullo SpA, ricopio questi paragrafi: E proseguita nel 2010 un intensa attività infrastrutturale finalizzata all adeguamento delle strutture aeroportuali ed allo sviluppo dello scalo nella prospettiva dei risultati di crescita attesi per gli anni a venire. Nell esercizio sono stati realizzati investimenti complessivamente per 7,3 milioni di, di cui 4,9 sullo scalo di Verona e 2,4 sullo scalo di Brescia, in relazione alle attribuzioni della Catullo rispettivamente di gestore aeroportuale totale e di gestore aeroportuale in anticipata occupazione. Le principali voci di investimento hanno riguardato: - la ristrutturazione dell aerostazione partenze dello scalo di Verona, finalizzata al potenziamento del terminal ed all inserimento di nuove aree commerciali, sia in area land side che air side, con l incremento dell offerta di negozi e di spazi per la ristorazione, a beneficio dei passeggeri; - i lavori di riqualifica della pavimentazione della pista di volo in testata 04; A pagina 38 della parte denominata: Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell esercizio e notizie sulla prevedibile evoluzione della gestione dell Annual Report 2010, della Aeroporto Catullo SpA, ricopio questo: Nei primi 4 mesi dell anno 2011 si registra un traffico passeggeri in sensibile incremento rispetto all anno precedente. Grazie soprattutto al contributo del segmento low-cost, il traffico cumulato ad aprile fa registrare rispetto al 2009 un incremento del 17,3% in termini di passeggeri e del 7,4% in termini di movimenti. La crescita è guidata dalla componente di voli di linea (+24,03%), segnatamente dai nuovi collegamenti di linea operati da Ryanair, mentre la componente charter fa registrare un decremento nell ordine del 5,13%. Le principali novità operative riguardano 4 nuovi collegamenti operati da Ryanair, Trapani e Alghero da gennaio e Bari e Pescara programmati da giugno. Sempre da giugno comincerà ad operare sul nostro scalo un altro primario vettore low cost, easyjet, che dopo aver annunciato l apertura del volo per Londra LGW, ha già confermato di voler aprire anche un collegamento su Parigi. L unico vero cenno relativo alla mancanza di V.I.A. dell Aeroporto è riportata nella Relazione del Collegio Sindacale all Assemblea dei Soci della Catullo SpA (di cui qui sotto ne è stato riportato l estratto che attesta di questa segnalazione), informazione che dovrebbero aver ascoltato i Comuni e le Provincie che sono soci della Catullo SpA. Una informazione quella che l Aeroporto Catullo è senza Valutazione di Impatto Ambientale che ad avviso dello scrivente doveva essere comunicata in modo chiaro e non interpretabile ai soci della Catullo SpA. Una notizia però che, se comunicata, avrebbe potuto essere accompagnata anche da delle ipotesi sulle conseguenze che TRE anni di Presidenza Bortolazzi (e dei precedenti Presidenti a partire almeno dal 1999) potrebbero aver avuto sull assetto delle proprietà e delle infrastrutture dell Aeroporto Catullo con dirette conseguenze sulla titolarietà delle proprietà dell aeroporto e/o delle conseguenti acquisizioni al patrimonio pubblico del Comune di Sommacampagna e di Villafranca, qualora come sembra vi siano state delle Violazioni alla Direttiva V.I.A. rendendo illegittime e annullabili tutte le autorizzazioni rilasciate, almeno a partire dal 14 Marzo Illegittimità e annullabilità di autorizzazioni che dovevano obbligare i Sindaci dei due Comuni interessati ad emettere Ordinanze di ripristino dei luoghi e/o acquisizione al Patrimonio Pubblico delle opere in contrasto con la legge.

13 Ci si chiede poi se, il voler far credere ai soci della Catullo SpA, di aver effettuato delle analisi della qualità dell aria in ottemperanza ad un parere della Commissione V.I.A.-V.A.S. e scrivendo questo sui documenti dei Bilanci della Società, quando questo non corrisponde a verità, potrebbe essere considerato un Falso in Bilancio e pertanto essere riscontrato un altro reato compiuto dalla Dirigenza e dai Responsabili della Catullo SpA? Il sottoscritto, non riesce a comprendere, il motivo, del perché nei documenti del Bilancio 2010 dell Aeroporto Catullo approvato dai soci tra cui una buona parte costituita da Enti Territoriali, quali Provincie e Comuni, vengano poi scritte e riportate delle informazioni che non sono veritiere e che non corrispondono ai documenti ufficiali tra l altro e soprattutto quando, come in questo caso, questi documenti vengono citati nel testo dell Annual Report 2010 dell Aeroporto Catullo SpA, come poi questo è stato approvato dai soci. 4^ Parte Esposto alla Procura della Repubblica a firma Presidente Bortolazzi Utilizzo di documenti erroneamente male interpretati al fine di presentare Esposti alla Procura. Credo che Lei, in qualità di NUOVO Presidente dell Aeroporto Catullo, sarà già stato informato che il sottoscritto, (dal Suo Predecessore: Presidente Bortolazzi) ha ricevuto una DIFFIDA, il cui testo è quello qui di seguito riprodotto:

14 Come credo pure che Lei sia stato informato che sempre il suo Predecessore: Presidente Bortolazzi aveva presentato un Esposto alla Procura della Repubblica nei miei confronti, di cui ho avuto notizia solo alla fine dell anno 2010, vedi come sotto riprodotto, ma che poi, in brevissimo tempo, detto Esposto, è stata archiviato.

15 Visto quanto segnalato nella Premessa e nelle prime tre parti che compongono questa mia segnalazione, di seguito Le ricordo e ricopio anche i documenti che il Presidente Bortolazzi, della Catullo SpA, ha utilizzato per presentare l Esposto alla Procura della Repubblica, documenti che a mio avviso vanno da Lei riletti, alla luce di quanto già segnalato nella mia lettera del 29 Giugno 2011 e per quanto scritto oggi in questa nuova comunicazione.

16 A questo Esposto per l accertamento del Reato di Procurato Allarme ex art. 658 del C.P. a carico del Signor Beniamino Sandrini, il Presidente Bortolazzi allegava tre documenti che nel seguito vengono riprodotti integralmente.

17 Il 1 Allegato all Esposto presentato dal Presidente Bortolazzi alla Procura della Repubblica a sostegno delle proprie tesi, è la copia di una e_mail che avevo inviato ad un numero consistente di Giornalisti, ma nessuno di questi ha ritenuto che la presenza di un buco sulla pista con relativa minore sicurezza nelle attività aeroportuali, fosse da ritenersi una notizia meritevole di essere pubblicata. Sarebbe interessante avere copia della e_mail che l Aeroporto Catullo potrebbe aver inviato a questi giornalisti per convincerli che la mia informazione non era meritevole di pubblicazione e di divulgazione. Il 2 Allegato all Esposto presentato dal Presidente Bortolazzi alla Procura della Repubblica a sostegno delle proprie tesi, è costituito da una e_mail che avevo inviato alla Ryanair e da una e_mail spedita all Aeroporto dalla Ryanair, che chiedeva se corrispondeva al vero quello che io avevo segnalato nella mia e_mail. Sarebbe interessante avere copia della e_mail che l Aeroporto Catullo potrebbe aver inviato alla Ryanair per convincerla che incrementare i voli e le rotte NON violavano le direttive dell ENAC e non violavano la Direttiva V.I.A.

18 Il 3 Allegato all Esposto presentato dal Presidente Bortolazzi alla Procura della Repubblica a sostegno delle proprie tesi, è costituito dalla lettera che il sottoscritto aveva ricevuto, in data 13 Gennaio 2010, dalla Commissione Europea Ambiente. Lettera che il Presidente Bortolazzi deve aver erroneamente-malamente interpretato.

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22 Il Presidente Bortolazzi (o chi per esso e/o chi ha scritto il testo dell Esposto) non deve aver ben letto la lettera della Commissione Europea Ambiente che preannuncia, si che la pratica EU-PILOT sarebbe stata archiviata qualora non avessi fornito nuovi elementi, ma solo perché dalle Autorità Italiane, la Commissione Europea Ambiente aveva avuto assicurazione che l Aeroporto sarebbe stato sottoposto a V.I.A. aggiungendo anche una raccomandazione che nella VIA fossero valutati gli impatti ambientali creati dall Aeroporto Catullo a partire dal 14 Marzo Ne ho già scritto nelle pagine precedenti di questa mia lettera, ma vorrei ricordarle che la Commissione Europea Ambiente ha scritto anche questo: "spetta ai giudici nazionali intervenire per disporre l'annullamento delle autorizzazioni e IL RIPRISTINO di tutte le opere autorizzate in assenza di VIA, che hanno il potere di annullare gli atti o rivolgere ingiunzioni alle amministrazioni nazionali, come quello di imporre alle stesse amministrazioni misure compensative ambientali CHE PATRIMONIALI". Credo pertanto che Lei, come nuovo Presidente della Catullo SpA, oltre a leggere questa lettera della Commissione Europea Ambiente, abbia da leggere tutti i documenti che Le ho inviato in allegato alla mia del 28 Giugno Ciò premesso le ricordo che il , l Esposto presentato dal Presidente Bortolazzi veniva protocollato presso la Procura della Repubblica, che il ricevevo l avviso da parte dei Carabinieri che risultavo essere indagato per il reato come ipotizzato dal Presidente Bortolazzi nell Esposto dallo stesso sottoscritto e che il 28 Gennaio 2010, il Pubblico Ministero depositava presso la Procura della Repubblica la richiesta di archiviazione.

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