ALLEGATI ALLA RELAZIONE TECNICA. Committente: V I A D O N I Z E T T I, 2 2 / F E R M I G N A N O ( P U )
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1 Committente: V I A D O N I Z E T T I, 2 2 / F E R M I G N A N O ( P U ) S I T O : L O C. B E L L A R I A A C Q U A L A G N A ( P U ) Documento: STUDIO D IMPATTO AMBIENTALE IMPIANTO DI VERNICIATURA INDUSTRIALE A POLVERE ALLEGATI ALLA RELAZIONE TECNICA A L L E G A T O F R E L A Z I O N E R E L A T I V A A L L A S I M U L A Z I O N E D E L L E R I C A D U T E D E G L I I N Q U I N A N T I I N A T M O S F E R A Il presente documento è redatto da: Centro Assistenza Ecologica via Caduti del Lavoro 24/i Ancona tel fax
2 SOMMARIO 1 Premessa Inquadramento dell area ed elaborazione dei dati orografici Caratterizzazione meteorologica dell area ed elabo-razione dei dati meteo Situazione di progetto Simulazione delle ricadute al suolo CONCLUSIONI FINALI...14 Allegato 1:...17 Allegato 2:...18 Allegato 3:...26 Allegato 4:...27 Pag 2 di 29
3 1 PREMESSA Al fine di valutare il potenziale impatto prodotto sulla componente atmosfera dalla realizzazione di un nuovo insediamento produttivo nel comune di Acqualagna, in località Bellaria, la METALLI PLASTIFICATI S.r.l. ha commissionato uno studio previsionale delle ricadute di ossidi di azoto, ossidi di zolfo, polveri totali, acido fosforico, acido solforico, acido nitrico, metalli e sostanze organiche volatili sull area circostante il sito produttivo. Lo studio, effettuato mediante l impiego del modello ISCST3 prodotto dalla U.S. ENVIROMENTAL PROTECTION AGENCY, ha visto la simulazione di scenari estremamente cautelativi, in cui ogni nuova sorgente di emissione emette la massima quantità di inquinante possibile (secondo le specifiche fornite dallo studio dell impatto ambientale). Figura 1 Futura ubicazione dell insediamento produttivo. Pag 3 di 29
4 2 INQUADRAMENTO DELL AREA ED ELABORAZIONE DEI DATI OROGRAFICI Il nuovo impianto che la METALLI PLASTIFICATI S.r.l. intende realizzare sarà ubicato nella Zona Industriale di Bellaria, nel Comune di Acqualagna. L area che ricade nel raggio di 1 km dal sito è caratterizzata dalla presenza di pascoli e coltivi e della zona industriale ove sorgono diversi insediamenti produttivi. Nelle zone circostanti l insediamento più prossimo è quello di Bellaria ove sono presenti insediamenti rurali, abitazioni ed edifici di pubblica utilità; il centro abitato di Acqualagna si trova ad una distanza maggiore. Vista la collocazione geografica dell insediamento in questione (nel fondo valle di un area di transizione tra Appennini e pianura) si è reso necessario, al fine di modellare la ricaduta degli inquinanti, ricostruire l orografia della zona. Per far questo si è fatto ricorso ai punti quotati indicati nella Carta Tecnica Regionale sezioni n , , e ottenendo quanto di seguito mostrato in figura n.3 e 4. Pag 4 di 29
5 Metalli Plastificati S.r.l. Figura 2 Ubicazione geografica dell insediamento produttivo Pag 5 di 29
6 Metalli Plastificati S.r.l. Figura n.3 Ricostruzione delle isoipse nell area di simulazione. Pag 6 di 29
7 Metalli Plastificati S.r.l. Figura n.4 Rappresentazione tridimensionale dell area di simulazione. Pag 7 di 29
8 3 CARATTERIZZAZIONE METEOROLOGICA DELL AREA ED ELABORAZIONE DEI DATI METEO L analisi meteoclimatica dell area oggetto di studio è stata effettuata avvalendosi dei dati raccolti dall A.S.S.A.M. nel corso dell anno 2006 presso la stazione di Cagli ed integrandoli, ove necessario, con quelli registrati dalla stazione presso la stazione di Frontone. Dall analisi degli andamenti dei parametri misurati si ricava quanto segue: Periodo di misura 1 gennaio 31 dicembre 2006 PARAMETRO VALORE MEDIO U.M. Pressione atmosferica 1016 hpa Temperatura esterna 12.8 C Umidità Relativa 68.9 % Radiazione solare globale W/m 2 Velocità del vento 1.1 m/s Direzione del vento N Temp. max media Temp. min media temperatura ( C) gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno luglio agosto settembre ottobre novembre dicembre Pag 8 di 29
9 Per quanto concerne la simulazione delle ricadute al suolo degli inquinanti potenzialmente emessi dal nuovo insediamento produttivo, lo studio è stato effettuato utilizzando i valori dei parametri meteorologici relativi ai mesi di gennaio (rappresentativo della situazione meteo ) e luglio (per la stagione estiva). Si è scelto di eseguire la modellazione in queste due situazioni meteorologiche in quanto consentono di valutare quanto ricade nelle condizioni in cui si ha minore o maggiore rimescolamento convettivo (periodo /) ed in quelle in cui con maggior o minore frequenza si hanno fenomeni di inversione termica (periodo /). gennaio luglio PARAMETRO VALORE MEDIO U.M. Pressione atmosferica 1019 mbar Temperatura esterna 2 C Umidità Relativa 85 % Velocità del vento 1 m/s Radiazione solare globale 41 W/m2 PARAMETRO VALORE MEDIO U.M. Pressione atmosferica mbar Temperatura esterna 23.9 C Umidità Relativa 50.7 % Velocità del vento 1.0 m/s Radiazione solare globale W/m2 provenienza del vento PROVENIENZA DEL VENTO (gennaio 2006) PROVENIENZA DEL VENTO (luglio 2006) N 30% O NO 20% 10% 0% NE E O NO 40% N 30% NE 20% 10% 0% E SO SE SO SE S S Pag 9 di 29
10 classi di stabilità atmosferica Le classi di stabilità sono state calcolate a partire dalla velocità del vento e dalla radiazione solare secondo quanto suggerito dall EPA. 60% 50% 40% gennaio frequenza 30% 20% 10% 0% A B C D E F classe di stabilità 40% 35% 30% luglio frequenza 25% 20% 15% 10% 5% 0% A B C D E F classe di stabilità Pag 10 di 29
11 4 SITUAZIONE DI PROGETTO Per quanto riguarda la descrizione dei cicli tecnologici che verranno effettuati nel nuovo insediamento produttivo si rimanda all aspetto progettuale della valutazione di impatto ambientale. Per quanto riguarda la situazione emissiva, per avere una visione completa del contributo alle concentrazioni di inquinanti in atmosfera dovuto all attività che si intende svolgere nel futuro insediamento produttivo occorre distinguere tra emissioni convogliate ed emissioni diffuse. Il quadro relativo alle EMISSIONI CONVOGLIATE è facilmente delineabile ed è riassunto in allegato 2. Per quanto concerne la valutazione delle EMISSIONI DIFFUSE, dal momento che non viene e non verrà effettuata alcuna operazione all esterno dei capannoni, se non quelle strettamente limitate all attività di carico-scarico, esse vanno limitate al solo traffico indotto dall attività della Metalli Plastificati. Per quanto concerne il traffico veicolare dovuto all ingresso/uscita dei dipendenti, esso non costituisce elemento di rilievo per la valutazione dell impatto sulla qualità dell aria circostante, in quanto riguarda un numero di autoveicoli limitato in relazione al totale di quelli che transita lungo le strade nell immediato intorno della Metalli Plastificati ed in quanto è presente in intervalli temporali estremamente limitati (cambio turno). Lo stesso dicasi per i mezzi di trasporto materie prime/prodotti finiti; per essi si ritiene che non sia significativo il loro contributo al traffico sia in termini numerici, sia in termini temporali (si prevedono al massimo due camion/giorno). Sulla base delle esperienze pregresse e dei dati bibliografici si è dunque scelto, nel presente studio, di non modellare tali sorgenti in quanto il loro contributo non è significativo. Pag 11 di 29
12 5 SIMULAZIONE DELLE RICADUTE AL SUOLO Il modello utilizzato per definire le concentrazioni al suolo degli inquinanti lungo le direzioni predominanti del vento è lo ISCST3 MODEL prodotto dall'u.s. ENVIROMENTAL PROTECTION AGENCY per lo studio della dispersione e della deposizione degli inquinanti gassosi e particolati emessi da un ampia gamma di sorgenti, che possono essere presenti in una tipica realtà industriale complessa. Si tratta di un modello gaussiano (considerato di riferimento dall EPA) che relaziona fattori meteorologici e fattori orografici con parametri emissivi, fornendo quale output le concentrazioni al suolo degli inquinanti (ricadute) in µg/mc. Ciò è possibile mediante l impiego della funzione degli errori di Gauss come soluzione analitica dell equazione di trasporto in atmosfera, nell ipotesi esemplificativa di condizioni stazionarie, in cui il vettore vento ed i coefficienti di diffusione turbolenta (che descrivono localmente le caratteristiche diffusive dell atmosfera) sono costanti nello spazio e nel tempo. Vengono di seguito riportati i parametri salienti impostati nel modello per calcolare la diffusione dei vari inquinanti nello simulato e definire dunque le ricadute al suolo. Dispersion Option Output Type Dispersion Coefficient Pollutant Terrain Height Terrain Calculation Algorithms Regulatory default Concentration Rural NOx / SOx / H 3 PO 4 / HNO 3 / PTS / Ni / metalli cl III / SOV Elevated Simple + Complex Terrain Tabella 3 Opzioni di simulazione. I dati orografici inseriti nel software sono quelli impiegati per la ricostruzione orografica dell area, mentre i dati meteorologici sono quelli descritti in precedenza. Pag 12 di 29
13 Le emissioni canalizzate sono modellate come sorgenti puntiformi e le caratteristiche inserite sono quelle riportate nell allegato 2, ove vengono riportati: lo post operam (tabella n.1); la situazione emissiva post operam stimata sulla base di misure effettuate su impianti simili (tabella n.2). Nei calcoli eseguiti per delineare le ricadute di NOx nella situazione post operam e stimata, sono stati inclusi gli impianti di riscaldamento come se questi emettessero fumi con le caratteristiche riportate nelle tabelle 1 e 2 dell allegato 2. Per la valutazione dei risultati ottenuti sono stati selezionati n.6 bersagli recettori, descritti nella seguente tabella: SIGLA DESCRIZIONE POSIZIONE RISPETTO ALL IMPIANTO COORDINATE GAUSS- BOAGA R1 edificio civile sulla S.P. n m in direzione N E N R2 edificio civile sulla S.P. n m in direzione E E N R3 edificio civile in via Bellaria (Ca Fabio) 254 m in direzione SE E N R4 edificio civile sulla S.P. n m in direzione SSE E N R5 R6 edificio civile in via Bellaria (Ca Andreolini) edificio civile sulla Strada Frontino (Ca Primo) Tabella 4 Bersagli individuati. 461 m in direzione SW E N 519 m in direzione NW E N I risultati ottenuti dalle elaborazioni vengono riportati in forma grafica in allegato 3. In allegato 4 vengono riportati i valori di concentrazione previsti, nei diversi periodi di simulazione, ai bersagli recettori. Pag 13 di 29
14 6 CONCLUSIONI FINALI La valutazione del potenziale impatto prodotto sulla componente atmosfera dalla realizzazione del nuovo impianto che la METALLI PLASTIFICATI S.r.l. intende realizzare nella Zona Industriale in località Bellaria, Comune di Acqualagna, è stata realizzata simulando le ricadute sull area circostante (raggio di circa 1 km) degli inquinanti emessi dai camini con l uso del modello ISCST3 (U.S. EPA, 1995). Nel modello sono stati inseriti: i dati orografici della zona ricavati dalle carte tecniche regionali; i dati meteorologici come descritti al paragrafo 3; i dati delle emissioni convogliate come descritte al paragrafo 4. Dall elaborazione sono stati ottenuti, per ciascun inquinante, i seguenti scenari a) situazione come da richiesta V.I.A. (vedi allegato 2, tabella 1); b) situazione come da stime delle future emissioni convogliate (vedi allegato 2, tabella 2); ciascuno di essi è stato ulteriormente splittato in due sottoscenari (uno ed uno ). Da essi si evince che: 1. Le aree di ricaduta sono limitate e non interessano la più sensibile, ovvero quella di Bellaria a sud-est. Questo risultato è particolarmente significativo se si tiene conto che: a. il modello è stato utilizzato in modo particolarmente conservativo (non si è tenuto conto, ad esempio, dei fenomeni di rimozione degli inquinanti dall atmosfera legati a precipitazioni ecc.); b. questo risultato è confermato anche quando si usano le condizioni emissive di progetto (è dunque le peggiori ipotizzabili). 2. L apporto che le emissioni previste per il nuovo assetto produttivo dell insediamento daranno alla concentrazione dei vari inquinanti al suolo è estremamente ridotto se non addirittura trascurabile, come nel caso degli acidi (acido fosforico, acido solforico e acido nitrico). 3. Per quanto riguarda gli NO x (all.3 - tavola 1) il modello prevede una ricaduta massima estiva al suolo, nelle immediate vicinanze dell insediamento, di 44.6 µg/mc (come da richiesta V.I.A.). Tale valore si stima che, in realtà, sarà molto più basso: si prevede un massimo di 24 µg/mc. Ai recettori il valore massimo previsto è al punto R2: si va dai Pag 14 di 29
15 circa 6 µg/mc nella situazione Post Operam ai circa 3.5 µg/mc nella situazione stimata. Per questo inquinante, oltre ai valori medi del periodo di simulazione vengono riportati anche i valori massimi delle medie di 3 ore ottenuti nell intero periodo di simulazione. 4. Per quanto riguarda gli ossidi di zolfo (all.3 - tavola 2) il modello prevede una ricaduta estremamente contenuta, con massimo al suolo, nelle immediate vicinanze dell insediamento, pari a circa 35.4 µg/mc (come da richiesta V.I.A.). Anche in questo caso la stima delle emissioni future indica che, in realtà, sarà molto più basso (~15µg/mc). Ai recettori il valore massimo previsto è al punto R2 sia nella situazione Post Operam (circa 4.1 µg/mc) sia nella situazione stimata (circa 1.7 µg/mc). Per quanto riguarda gli NO x (all.3 - tavola 1) il modello prevede una ricaduta massima estiva al suolo, nelle immediate vicinanze dell insediamento, di 44.6 µg/mc (come da richiesta V.I.A.). Tale valore si stima che, in realtà, sarà molto più basso: si prevede un massimo di 24 µg/mc. Ai recettori il valore massimo previsto è al punto R2: si va dai circa 6 µg/mc nella situazione Post Operam ai circa 3.5 µg/mc nella situazione stimata. Per questo inquinante, oltre ai valori medi del periodo di simulazione vengono riportati anche i valori massimi delle medie di 3 ore e di 24 ore ottenuti nell intero periodo di simulazione. 5. Per le PTS tutti gli scenari simulati indicano ricadute estremamente contenute (con massimo pari a 6 µg/mc nel caso peggiore, ovvero quello Post Operam). Anche per questo inquinante dalla situazione stimata appare un impatto decisamente più contenuto, con massimo pari a 1.8 µg/mc (ai recettori il massimo di concentrazione è, nel periodo, su R2, ed è sempre minore a 1.1 µg/mc). 6. Per quanto riguarda il nichel (emesso dai soli camini E3 ed E4) l intervento darà luogo a ricadute ridotte nella situazione Post Operam; il modello prevede infatti che nella zona agricola a W, si avrà una concentrazione al suolo massima pari a circa 18 ng/mc nel periodo. Le stime ridimensionano di molto il possibile impatto: le concentrazioni massime previste al suolo saranno, nel periodo, saranno inferiori a 6.1 ng/mc; ai recettori i valori massimi, registrati in R2 nel periodo, passano da circa 3 ng/mc a 0.9 ng/mc. 7. Per le sostanze inorganiche di classe III tutti gli scenari simulati indicano ricadute estremamente contenute (con massimo pari a 0.8 µg/mc nel caso peggiore, ovvero quello Post Operam ). Anche per questo inquinante dalla situazione Pag 15 di 29
16 stimata appare un impatto decisamente più contenuto, con massimo pari a circa un quarto di quello Post Operam, ovvero a 0.27 µg/mc (ai recettori il massimo di concentrazione è, nel periodo, su R6, ed è sempre minore a 0.15 µg/mc). 8. Per quanto riguarda le Sostanze Organiche Volatili l intervento darà luogo a ricadute molto ridotte anche nella situazione Post Operam; il modello prevede infatti che nella zona agricola a WNW, ad una distanza di circa 250m dall insediamento, si avrà una concentrazione al suolo massima pari a circa 5.4 µg/mc nel periodo. Le stime ridimensionano ulterioremente i possibili impatti: le concentrazioni massime previste al suolo saranno, nel periodo, saranno inferiori a 1.6 µg/mc; ai recettori i valori massimi, registrati in R2 nel periodo, passano da circa 1 µg/mc a 0.3 µg/mc. Pag 16 di 29
17 ALLEGATO 1: Tav. I Planimetria generale stato di progetto (POST OPERAM) vd TAV n. 10 del 16/02/2009 Planimetria emissioni allegata alla Valutazione di Impatto Ambientale Pag 17 di 29
18 ALLEGATO 2: Situazione relativa alle emissioni convogliate Pag 18 di 29
19 Quadro relativo alle emissioni convogliate future: E1 E2 E3 E4 E5 E6 Tunnel di pretrattamento a spruzzo Tunnel di pretrattamento a spruzzo Tunnel di pretrattamento a spruzzo Tunnel di pretrattamento a spruzzo Tunnel di pretrattamento a spruzzo Cappa ingresso forno di asciugatura Coordinate Gauss Boaga X Y Portata max effluenti (Nmc/h) Temperatura (K) Altezza camino dal suolo (m) Diametro interno camino (m) Durata emissione (h/anno) Specie inquinante sostanze Concentrazione (mg/nmc) Flusso di massa (kg/anno) PTS H 3 PO H 2 SO H 3 PO HNO PTS 5 58 nichel 0,1 1 sostanze 2 23 H 3 PO HNO PTS 5 58 nichel 0,1 1 sostanze PTS PTS 5 3 Pag 19 di 29
20 E7 E8 E9 E10 E11 E12 E13 E14 E15 E16 Impianto termico forno di asciugatura Cappa uscita forno di asciugatura Cappa ingresso forno di polimerizzazione Forno di polimerizzazione Forno di polimerizzazione Impianto termico forno di polimerizzazione Impianto termico forno di polimerizzazione Forno di polimerizzazione Cabina di verniciatura Cabina di verniciatura Coordinate Gauss Boaga X Y Portata max effluenti (Nmc/h) Temperatura (K) Altezza camino dal suolo (m) Diametro interno camino (m) Durata emissione (h/anno) Specie inquinante Concentrazione (mg/nmc) Flusso di massa (kg/anno) NO x PTS 5 3 SOV SOV SOV SOV NO x NO x SOV sostanze sostanze PTS ,2 6 PTS ,2 6 Pag 20 di 29
21 E17 E18 E19 Cabina di verniciatura Cabina di verniciatura Termosverniciatura ganci Coordinate Gauss Boaga X Y Portata max effluenti (Nmc/h) Temperatura (K) Altezza camino dal suolo (m) Diametro interno camino (m) Durata emissione (h/anno) Specie inquinante sostanze Concentrazione (mg/nmc) Flusso di massa (kg/anno) PTS ,2 5 PTS sostanze 0,2 5 PTS SO x NO x SOV sostanze 2 23 E20 Centrale termica NO x E21 Centrale termica NO x Cabina di PTS 3 87 E22 verniciatura pezzi da recuperare SOV Caldaia E23 riscaldamento uffici NO x Tabella 1 Dati relativi alla situazione emissiva post operam. Pag 21 di 29
22 E1 E2 E3 E4 E5 Quadro relativo alle emissioni future stimate: Tunnel di pretrattamento a spruzzo Tunnel di pretrattamento a spruzzo Tunnel di pretrattamento a spruzzo Tunnel di pretrattamento a spruzzo Tunnel di pretrattamento a spruzzo Coordinate Gauss Boaga X Y Portata max effluenti (Nmc/h) Temperatura (K) Altezza camino dal suolo (m) Diametro interno camino (m) Durata emissione (h/anno) Specie inquinante sostanze Concentrazione (mg/nmc) Flusso di massa (kg/anno) PTS H 3 PO H 2 SO H 3 PO HNO PTS nichel sostanze H 3 PO HNO PTS nichel sostanze PTS 2 16 Pag 22 di 29
23 E6 E7 E8 E9 E10 E11 E12 E13 E14 E15 Cappa ingresso forno di asciugatura Impianto termico forno di asciugatura Cappa uscita forno di asciugatura Cappa ingresso forno di polimerizzazione Forno di polimerizzazione Forno di polimerizzazione Impianto termico forno di polimerizzazione Impianto termico forno di polimerizzazione Forno di polimerizzazione Cabina di verniciatura Coordinate Gauss Boaga X Y Portata max effluenti (Nmc/h) Temperatura (K) Altezza camino dal suolo (m) Diametro interno camino (m) Durata emissione (h/anno) Specie inquinante Concentrazione (mg/nmc) PTS 2 1 Flusso di massa (kg/anno) NO x PTS 2 1 SOV SOV SOV SOV NO x NO x SOV sostanze PTS Pag 23 di 29
24 E16 E17 E18 E19 Cabina di verniciatura Cabina di verniciatura Cabina di verniciatura Termosverniciatura ganci Coordinate Gauss Boaga X Y Portata max effluenti (Nmc/h) Temperatura (K) Altezza camino dal suolo (m) Diametro interno camino (m) Durata emissione (h/anno) Specie inquinante sostanze sostanze Concentrazione (mg/nmc) Flusso di massa (kg/anno) PTS PTS PTS sostanze PTS SO x NO x SOV 3 5 sostanze E20 Centrale termica NO x E21 Centrale termica NO x E22 Cabina di verniciatura pezzi da recuperare PTS 1 25 SOV 3 82 Pag 24 di 29
25 E23 Coordinate Gauss Boaga X Y Portata max effluenti (Nmc/h) Temperatura (K) Altezza camino dal suolo (m) Diametro interno camino (m) Durata emissione (h/anno) Specie inquinante Concentrazione (mg/nmc) Flusso di massa (kg/anno) Caldaia riscaldamento uffici NO x Tabella 2 Dati relativi alla situazione emissiva futura stimata (sulla base delle misure effettuate su impianti simili 1 ). 1 Le portate inserite sono pari al 85% di quelle indicate nella richiesta di autorizzazione Pag 25 di 29
26 ALLEGATO 3: Tav. 0 Tav. 1 Tav. 2 mappatura dell area con individuazione dei bersagli recettori mappatura delle ricadute di ossidi d azoto mappatura delle ricadute di ossidi di zolfo Tav. 3 mappatura delle ricadute di H 3 PO 4 Tav. 4 mappatura delle ricadute di H 2 SO 4 Tav. 5 mappatura delle ricadute di HNO 3 Tav. 6 mappatura delle ricadute di polveri totali Tav. 7 mappatura delle ricadute di nichel Tav. 8 mappatura delle ricadute di sostanze inorganiche, classe III Tav. 9 mappatura delle ricadute di SOV Pag 26 di 29
27 ALLEGATO 4: NOx Concentrazioni calcolate da ISC3 (µg/mc) Recettore Post Operam valori stimati Post Operam (max su 3h) valori stimati (max su 3h) R R R R R R SOx Recettore Post Operam valori stimati Concentrazioni calcolate da ISC3 (µg/mc) Post Operam valori stimati Post Operam valori stimati (max su 3h) (max su 3h) (max su 24h) (max su 24h) R R R R R R H 3 PO 4 Recettore Concentrazioni calcolate da ISC3 (µg/mc) Post Operam valori stimati R R R R R R Pag 27 di 29
28 H 2 SO 4 Recettore Concentrazioni calcolate da ISC3 (µg/mc) Post Operam valori stimati R R R R R R HNO 3 Recettore Concentrazioni calcolate da ISC3 (µg/mc) Post Operam valori stimati R R R R R R PTS Concentrazioni calcolate da ISC3 (µg/mc) Recettore Post Operam valori stimati Post Operam (max su 24h) valori stimati (max su 24h) R R R R R R Pag 28 di 29
29 Ni Concentrazioni calcolate da ISC3 (ng/mc) Recettore Post Operam valori stimati R R R R R R Sost. Inorg. cl. III Concentrazioni calcolate da ISC3 (µg/mc) Recettore Post Operam valori stimati R R R R R R SOV Recettore Concentrazioni calcolate da ISC3 (µg/mc) Post Operam valori stimati R R R R R R Pag 29 di 29
I N T E G R A Z I O N I A L L O S T U D I O D I I M P A T T O A M B I E N T A L E
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