PIANO D AZIONE DELL AGGLOMERATO DI BARI (agglomerato con più di abitanti)
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- Agata Verde
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1 REGIONE PUGLIA Servizio Rischio Industriale PIANO D AZIONE DELL AGGLOMERATO DI BARI (agglomerato con più di abitanti) SINTESI NON TECNICA Redazione: ARPA Puglia Direzione Scientifica Corso Trieste, 27 Bari Direttore Scientifico Dott. Massimo Blonda Direttore Generale Prof. Giorgio Assennato ARPA Puglia - U.O.S. Agenti Fisici Responsabile scientifico Dott.ssa Anna Guarnieri Calò Carducci REGIONE PUGLIA - Servizio Rischio Industriale Responsabile Dott. Ing. Giuseppe Tedeschi Collaboratori ARPA Puglia Dott. Ing. Francesco Cardillo Dott. Ing. Benedetto Figorito Dott. Geol. Raffaele Lopez Dott. Ing. Gianluca Primavera Aggiornamento Riferimento normativo Descrizione Rev.1 Luglio 2008 Elaborato ai sensi del D.Lgs.194/05 art.4 c.1
2 Indice 1 Descrizione dell agglomerato, delle infrastrutture e di altre sorgenti Autorità competente Contesto giuridico Valori limite in vigore Mappa acustica strategica dell agglomerato di Bari ai sensi del D.Lgs. 194/ Valutazione del numero stimato di persone esposte al rumore, individuazione dei problemi e delle situazioni da migliorare Resoconto delle consultazioni pubbliche Misure antirumore già in atto e progetti in preparazione Interventi pianificati dalle autorità competenti per i successivi cinque anni, comprese le misure volte alla conservazione delle aree silenziose Informazioni di carattere finanziario Disposizioni per la valutazione dell attuazione e dei risultati del piano d azione Stima della riduzione del numero di persone esposte al rumore
3 PREMESSA Il D.Lgs. 194\2005 prevede l obbligo da parte degli agglomerati urbani con popolazione superiore a abitanti di predisporre la Mappa Acustica Strategica (art.3) e i Piani d Azione (art.4) rispettivamente entro il 30/06/2007 e il 18/07/2008. Il presente documento costituisce la sintesi non tecnica del piano d azione dell agglomerato di Bari, elaborato da ARPA Puglia nell ambito di un apposita convenzione stipulata con la Regione Puglia, secondo i Requisiti minimi dei piani d azione di cui all Allegato 5 del D.Lgs.194/ Descrizione dell agglomerato, delle infrastrutture e di altre sorgenti L agglomerato di Bari, unico in Puglia con popolazione superiore a abitanti (Determina Dirigente Settore Ecologia Regione Puglia n. 298 del 18 giugno 2007), coincide con il territorio della città di Bari, come delimitato dai suoi confini amministrativi. Si estende per circa 116 km 2 e interessa abitanti (ISTAT 14 Censimento della popolazione, 2001). Le sorgenti sonore considerate per l elaborazione della mappa acustica strategica dell agglomerato di Bari, propedeutica al presente piano di azione, sono sintetizzate in Tabella 1.1. Tabella 1.1 Sorgenti sonore dell Agglomerato di Bari SORGENTI SONORE QUANTITÀ GESTORI Rete stradale ~ 664 km Rete ferroviaria ~ 83 km RFI Altre sorgenti/porto n.1 Porto di Bari Altre sorgenti/siti industriali sottoposti ad A.I.A. n.9 Comune di Bari, ASPI, ANAS, Provincia di Bari BARI FONDERIE MERIDIONALI S.P.A., METALGALVANICA Soc. Coop. a.r.l., O-I MANUFACTURING ITALY S.P.A., CHIMICA DR. FR. D AGOSTINO S.P.A., B B BARI S.R.L., WISCO, AMIU BARI S.P.A., BIRRA PERONI S.P.A., ENEL Altre sorgenti/aeroporto n.1 Aeroporto di Bari-Palese 2 Autorità competente L Autorità competente alla realizzazione di quanto previsto dall art.3 e dall art.4 del D.Lgs. 194/2005 è l ARPA Puglia, così come stabilito dalla Delibera di Giunta Regionale n del 26 giugno Contesto giuridico Il piano d azione dell agglomerato di Bari è stato elaborato nel contesto giuridico definito dalle norme di seguito elencate: - D. Lgs. 19 agosto 2005, n Attuazione della direttiva 2002/49/CE relativa alla determinazione e alla gestione del rumore ambientale; - L. 26 ottobre 1995, n.447. Legge quadro sull'inquinamento acustico; - DPR 30 marzo 2004, n Disposizioni per il contenimento e la prevenzione; dell inquinamento acustico derivante dal traffico veicolare; - DPCM 1 marzo Limiti massimi di esposizione al rumore negli ambienti abitativi e nell'ambiente esterno; - DPCM 14 novembre Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore; 3
4 - DPR 18 novembre 1998, n Regolamento recante norme di esecuzione dell articolo 11 della Legge n. 447 del 26 ottobre 1995 in materia di inquinamento acustico; - DM 31 ottobre Metodologia di misura del rumore aeroportuale; - DPR 11 dicembre 1997, n.496. Regolamento recante norme per la riduzione dell'inquinamento acustico prodotto dagli aeromobili civili; - DM 29 novembre Criteri per la predisposizione, da parte delle società e degli enti gestori dei servizi pubblici di trasporto o delle relative infrastrutture, dei piani degli interventi di contenimento e abbattimento del rumore; - LR 12 febbraio 2002, n.3. Norme di indirizzo per il contenimento e la riduzione dell inquinamento acustico. 4 Valori limite in vigore In attesa dell elaborazione del Piano di Classificazione Acustica Comunale ex art.6 della L.447/95, si applicano per le sorgenti sonore fisse i limiti di accettabilità previsti dall art.6 del DPCM 1 marzo 1991 riportati in Tabella 4.1. Tabella 4.1: limiti di accettabilità ex art.6 DPCM 1 marzo 1991 Zonizzazione Limite diurno (Leq(A)) Limite notturno (Leq(A)) Tutto il territorio nazionale ZONA A (DM n.1444/68) ZONA B (DM n.1444/68) Zona esclusivamente industriali Per le infrastrutture stradali e ferroviarie valgono i limiti stabiliti rispettivamente dal DPR 142 del 30 Marzo 2004 e dal DPR 18 novembre 1998, n. 459 all interno delle rispettive fasce di pertinenza. Al di fuori delle fasce di pertinenza valgono i limiti di immissione sonora definiti dal DPCM 1 marzo Mappa acustica strategica dell agglomerato di Bari ai sensi del D.Lgs. 194/05 L ARPA Puglia, in forza del mandato ricevuto dalla Regione Puglia, ha elaborato la Mappa Strategica secondo quanto previsto dal D.Lgs.194/2005 (allegato 6). In linea con quanto accade nelle maggiori città italiane, all interno dell agglomerato di Bari la principale sorgente di rumore in termini di popolazione esposta è rappresentata dal traffico stradale. La quantificazione dell esposizione è stata stimata in relazione ai due indicatori L den e L night, così come definiti nel D.Lgs 194/05. Nelle tabelle seguenti si riportano in sintesi i risultati relativi all esposizione della popolazione negli edifici residenziali al rumore prodotto dalle strade di tipo comunale e provinciale, dalle infrastrutture principali (ANAS, ASPI, RFI), dagli insediamenti industriali (compreso il porto) e infine dall Aeroporto Karol Wojtyla di Bari. Tabella 5.1: Numero di persone esposte a livelli di L den [db(a)] per tipologia di sorgente SORGENTI >75 Strade comunali e provinciali Strade di gestione ANAS Autostrade per l Italia Rete Ferroviaria Italiana RFI Insediamenti industriali Aeroporto Karol Wojtyla
5 Tabella 5.2: Numero di persone esposte a livelli di L night [db(a)] per tipologia di sorgente SORGENTI >70 Strade comunali e provinciali Strade di gestione ANAS Autostrade per l Italia Rete Ferroviaria Italiana RFI Insediamenti industriali Aeroporto Karol Wojtyla Valutazione del numero stimato di persone esposte al rumore, individuazione dei problemi e delle situazioni da migliorare Volendo fornire una panoramica dei problemi e delle situazioni da migliorare è possibile quantificare i superamenti del livello di rumore rispetto ai livelli soglia della normativa vigente, in attesa della definizione di valori limite per i descrittori acustici L den e L night. Dalle tabelle riportate al paragrafo 5 si deduce che la sorgente avente la maggiore incidenza è il traffico stradale e nello specifico il traffico che si sviluppa lungo gli assi stradali comunali e provinciali. Per questa tipologia di sorgente sonora il principale riferimento normativo è il DPR 142 del 30 Marzo 2004, che fissa dei limiti di immissione al ricettore all interno di fasce di pertinenza a seconda delle diverse tipologie di strada e dei Sottotipi a fini acustici (secondo norme Cnr 1980 e direttive Put). Nel caso dell Agglomerato di Bari la quasi totalità delle strade può essere associata alle tipologie D (distinte in Da - strade a carreggiate separate e Db - tutte le altre strade urbane di scorrimento), E (urbane di quartiere) ed F (locali). I limiti di immissione delle strade di tipo E ed F dovrebbero essere stabiliti dal comune, in accordo al DPCM 14 novembre 1997 e comunque in modo conforme alla Zonizzazione Acustica Comunale, assente nel caso del Comune di Bari. Si è scelto quindi di adottare come limiti di riferimento per tutte le strade comunali e provinciali quelli delle strade di tipo Db, ovvero 65 db(a) per il periodo diurno e 55 db(a) per il periodo notturno. Inoltre occorre ricordare che il livello diurno riportato nel suddetto decreto si riferisce ad un arco temporale di 16 ore (06-22), mentre il livello L day riferito alle simulazioni acustiche della Mappa Acustica Strategica dell Agglomerato di Bari indica il livello di immissione associato ad un periodo di 14 ore (06-20). Non potendo quindi confrontare direttamente i due livelli, per l individuazione delle criticità si è scelto di adottare come unico livello il valore notturno L night, il cui riferimento temporale è invece il medesimo sia a livello nazionale che internazionale (livello di immissione nel periodo 22-06). Il descrittore L night tiene conto altresì del maggiore disturbo da rumore nel periodo notturno rispetto a quello diurno. L unica eccezione è riferita alla valutazione delle criticità in corrispondenza delle strutture scolastiche, operanti nel solo periodo diurno a cui sarà quindi necessario riferirsi attraverso il descrittore L day. Essendo quest ultimo riferito ad un periodo di immissione minore del livello diurno della normativa nazionale, viene introdotta una leggera sottostima che può in ogni caso essere ritenuta accettabile. In definitiva le aree critiche sono state individuate nel modo seguente: Edifici residenziali esposti a livelli L night >55 db(a); Edifici scolastici esposti a livelli L day >50 db(a); Case di cura/riposo/strutture ospedaliere esposte a livelli L night >40 db(a). 5
6 Dai dati riportati in Tabella 5.2 emerge che il numero stimato di persone esposte al rumore generato dagli assi stradali di comune e provincia ammonta a circa abitanti, sparsi un po ovunque sul territorio, corrispondenti al 38% della popolazione complessiva dell agglomerato. Il livello L night >55 db(a) è riconosciuto anche a livello internazionale come soglia di rischio da esposizione al rumore durante il periodo notturno, come riportato in Guidelines for Community Noise (Organizzazione Mondiale della Sanità) e nel documento Traffic Noise: exposure and annoyance dell Agenzia Europea per l Ambiente. 7 Resoconto delle consultazioni pubbliche La presente sintesi non tecnica è stata pubblicata sul sito Accedendo al sito tutti i soggetti potenzialmente interessati possono produrre osservazioni in merito ai contenuti del Piano d Azione. 8 Misure antirumore già in atto e progetti in preparazione La Legge Quadro 447/1995 contiene in sintesi le attività di pianificazione acustica del territorio derivanti dalla normativa nazionale e regionale. Esse sono il Piano di Classificazione Acustica Comunale (ex art. 6, comma 1, lett. a), lo Stato acustico del territorio (ex art. 7, comma 5) e il Piano di Risanamento Acustico Comunale(ex art. 7). Allo stato attuale il Comune di Bari non è ancora dotato di un Piano di Classificazione Acustica e non ha redatto nessun Piano di Risanamento Acustico. Risulta altresì assente la documentazione relativa allo Stato Acustico del territorio, che andrebbe presentata ed aggiornata con cadenza biennale. In definitiva non risultano misure antirumore ascrivibili ad un quadro organico di interventi, sebbene il Comune di Bari si stia adoperando per l elaborazione di studi sulla mobilità che potrebbero contribuire al miglioramento del clima acustico del territorio. Per quanto riguarda le strade in gestione ad ANAS le misure già attuate sono quelle riferite al piano di contenimento ed abbattimento del rumore ai sensi del D.M. 29/11/2000, e sono sostanzialmente due: Barriere fonoassorbenti lungo la SS 16, di altezza compresa tra 2,5 e 5 m, per una lunghezza complessiva pari a m; Asfalti fonoassorbenti lungo la SS16 e SS96, per una lunghezza complessiva pari a m. Per ulteriori dettagli sulla localizzazione e le specifiche tecniche degli interventi si rimanda al Piano di Azione del 2008 trasmesso da ANAS ai sensi del D.Lgs. 194/05, relativo agli assi stradali su cui transitano più di 6 milioni di veicoli/anno ricadenti nell Agglomerato di Bari. Per le infrastrutture ferroviarie RFI ha provveduto, ai sensi del DM. 29/11/2000, al contenimento e risanamento acustico dei tratti dove sono stati riscontrati livelli di immissione del rumore eccedenti i valori limite ai sensi del DPR 18 novembre 1998, n. 459 e della Legge Quadro 447/95. In particolar modo sono state adottate le seguenti misure di mitigazione all interno dell Agglomerato di Bari: Installazione di barriere fonoassorbenti per una lunghezza complessiva pari a 14,3 Km; n. 10 interventi diretti (sostituzione degli infissi) su ricettori isolati. 6
7 Per i tratti stradali di Autostrade per l Italia non sono state attuate misure di contenimento del rumore all interno dell Agglomerato di Bari, in quanto non soggetto a criticità sotto il profilo acustico, come riportato nel piano di contenimento ed abbattimento del rumore ai sensi del D.M. 29/11/ Interventi pianificati dalle autorità competenti per i successivi cinque anni, comprese le misure volte alla conservazione delle aree silenziose Per far fronte alle problematiche emerse dall analisi dei risultati esposti al paragrafo 6 è necessario attivare processi di risanamento indirizzati in prima battuta al traffico veicolare che, come più volte evidenziato, risulta la sorgente più critica. Nella Tabella 9.1 vengono ipotizzati gli interventi la cui attuazione prevede tempi differenti a seconda del grado di priorità associato alle criticità emerse dallo studio della Mappa Acustica Strategica. Le criticità sono espresse attraverso il superamento dei descrittori acustici rispetto a soglie che determinano la tipologia della strategia di intervento. In particolare si fa riferimento al descrittore L night in facciata per il rumore incidente sugli edifici residenziali e le strutture ospedaliere (ricettori sensibili) e L day per quello incidente sulle strutture scolastiche (ricettori sensibili). Tabella 9.1 : Azioni di Risanamento previste per il traffico veicolare in funzione dei superamenti dei descrittori acustici in facciata per i diversi ambiti di intervento Ambito intervento Edifici Residenziali Ed. sensibili (Scuole) Ed. sensibili (Ospedali) Criticità L night>65 db(a) L day>65 db(a) L night>55 db(a) Strategia di intervento Breve e Medio Termine (Piano quinquennale degli interventi) Azioni previste a. Adozione del Piano di Zonizzazione Acustica Comunale b. Posa di pavimentazioni stradali fonoassorbenti (interventi alla sorgente) c. Installazione di barriere fonoassorbenti (interventi lungo la via di propagazione) se la soluzione a. è tecnicamente impossibile da conseguire o non produce i risultati attesi d. Sostituzione degli infissi in facciata (interventi al ricettore) se le soluzioni b.e c. sono tecnicamente impossibili da conseguire o non producono i risultati attesi Edifici Residenziali L night>55 db(a) a. Sinergia strategica tra i piani di risanamento dell Amministrazione Comunale e quelli di tutti gli altri settori interessati nella pianificazione e gestione del territorio e dei trasporti (Infrastrutture e Mobilità, Urbanistica ed Edilizia Privata) Ed. sensibili (Scuole) L day>50 db(a) Lungo Temine b. Riduzione emissioni sonore dei singoli veicoli c. Riduzione delle velocità di percorrenza nel rispetto dei limiti di velocità anche attraverso creazione di zone residenziali a bassa velocità (Zone 30) Ed. sensibili (Ospedali) L night>40 db(a) d. Incentivazione e sviluppo della mobilità alternativa (mezzi pubblici, ciclabile, pedonale) e. Interventi sul trasporto pubblico: rinnovo del parco veicoli (sostituzione dei mezzi rumorosi di vecchia fattura) e gestione più efficiente della rete f. Stessi punti b., c. e d. della Strategia a Breve e Medio Termine Nella Figura 9.1 si riporta la mappa degli assi stradali che determinano sulla facciata degli edifici sensibili un valore di L night >65 db(a) da risanare quindi in via prioritaria e quelli che determinano il superamento di L night >55 db(a) su cui intervenire invece nel lungo termine. 7
8 Figura 9.1 Assi stradali critici in corrispondenza di edifici residenziali Nella Figura 9.2 si riportano invece gli assi stradali che determinano un superamento dei livelli soglia sugli edifici sensibili (scuole e strutture ospedaliere) e che attivano di conseguenza le strategie di intervento nel breve e medio termine. Figura 9.2 Assi stradali critici in corrispondenza di ricettori sensibili La Tabella 9.2 riporta l elenco degli assi stradali critici per gli edifici residenziali e per gli edifici sensibili, su cui verranno focalizzati gli interventi prioritari da attuare attraverso 8
9 strategie a breve e medio termine. Occorre precisare che, in questa fase del lavoro, la banca dati utilizzata per l identificazione dei ricettori sensibili potrebbe non essere esaustiva in quanto suscettibile di aggiornamenti. Tabella 9.2 Assi stradali critici presso edifici residenziali e edifici sensibili CRITERIO DI INDIVIDUAZIONE STRADE Assi stradali critici in corrispondenza di edifici residenziali - livello di immissione L night >65 db(a)) Assi stradali critici in corrispondenza di edifici sensibili (scuole) - livello di immissione L day >65 db(a) Assi stradali critici in corrispondenza di edifici sensibili (ospedali, case di cura, case di riposo) - livello di immissione L night >55 db(a) via Capruzzi-Oberdan, Via Buozzi, via Napoli, via Napoli (S. Spirito),v.le Unità d Italia, v.le Papa Giovanni XXIII, via F. Crispi v.le Papa Giovanni XXIII, v.le Einaudi,v.le Kennedy, v.le Europa, via Peucetia, via N. Garrone, via Imbriani, via Oberdan, via Zanardelli, via Caldarola, via Calefati, via Omodeo, Strada San Girolamo, Strada Provinciale n.45, Ponte G. Garibaldi, Lungomare Araldo di Crollalanza, c.so Vittorio Veneto, c.so Sonnino, c.so G. Mazzini, c.so Cavour, c.so B. Croce, c.so De Gasperi. c.so De Gasperi, via Amendola, via Ospedali di Venere, via Vaccarella, via Adriatico, v.le E. Quinto, v.le O. Flacco, v.le D. Cotugno, v.le Pasteur, Piazzale G. Cesare, v.le Papa Giovanni XXIII, via Bovio, Strada Provinciale n Si specifica che gli interventi evidenziati sono riferiti alle sole strade comunali e provinciali, ad esclusione quindi delle strade in gestione ad ANAS e Autostrade per l Italia per le quali non si prevedono ulteriori interventi ad integrazione dei rispettivi Piani degli interventi di contenimento ed abbattimento del rumore ex art. 2 D.M. 29/11/2000, già riassunti al paragrafo precedente. Per quanto riguarda gli insediamenti industriali e l aeroporto, analizzando i dati riportati nella Tabella 5.1 e nella Tabella 5.2, si può notare come non si manifestino criticità tali da prevedere azioni di risanamento specifiche. Infine, relativamente alla conservazione delle cosiddette aree silenziose, occorre specificare che il Comune di Bari non ha provveduto a delimitarne i confini all interno del proprio agglomerato urbano, così come prescritto dall art.2, comma 1, lett. aa) del D.Lgs. 194/05, per cui non è stato possibile definire delle strategie di intervento nel breve, medio e lungo termine a tutela delle stesse. A tal proposito si rammenta nuovamente la necessità da parte del Comune di dotarsi del Piano di Classificazione Acustica Comunale, punto di partenza fondamentale per l individuazione e conseguente conservazione delle suddette aree. 10 Informazioni di carattere finanziario Allo stato attuale non risultano disponibili informazioni di carattere finanziario per quanto riguarda gli interventi previsti nel piano quinquennale relativamente ai tratti stradali comunali e provinciali. Si rimanda quindi la stima delle suddette informazioni a seguito dell approvazione del Piano d Azione da parte del Comune di Bari a cui vanno in carico tutti gli oneri di spesa derivanti dagli interventi proposti. Analogamente risultano assenti le informazioni di carattere finanziario sui tratti stradali di ANAS e ASPI, non essendo previsti interventi nel breve termine all interno dell Agglomerato di Bari. 9
10 11 Disposizioni per la valutazione dell attuazione e dei risultati del piano d azione Il Piano d Azione prevede la predisposizione di un sistema di monitoraggio per verificare l efficacia degli interventi previsti nel breve, medio e lungo termine, sia dal punto di vista delle soluzioni tecniche che della percezione del rumore. Ciascun gestore, relativamente alle infrastrutture di propria competenza, deve provvedere a campagne di rilievi fonometrici finalizzate a sondare l esaustività degli strumenti adottati e quindi a definire eventuali azioni integrative o correttive. Per le infrastrutture in carico al comune di Bari, le attività di monitoraggio potranno essere svolte con il supporto di Arpa Puglia, a seguito di accordi definiti sulla base di opportuni protocolli operativi. Inoltre si segnala l opportunità da parte del comune di Bari di dotarsi di una rete di centraline fisse di monitoraggio per la verifica dello stato di rumorosità in punti strategici del territorio. I risultati del monitoraggio saranno oggetto di confronto periodico con tutti i soggetti coinvolti nella definizione del Piano d Azione attraverso tavoli tecnici volti a produrre dati aggiornati periodicamente, da diffondere a livello regionale e nazionale e da condividere con il pubblico. 12 Stima della riduzione del numero di persone esposte al rumore Per la stima del numero di persone che beneficiano di una riduzione del disturbo da rumore è stata effettuata una nuova simulazione acustica tenendo conto della possibile combinazione delle azioni di mitigazione riportate al paragrafo 9. Il risultato di tale combinazione porterebbe ad una riduzione teorica di 3-5 db 1 del livello di potenza associato alla sorgente di rumore. E stata considerata quindi una riduzione media di 4 db applicata agli assi stradali maggiormente critici in corrispondenza di edifici residenziali ed edifici sensibili (cfr. Tabella 9.2). In Tabella 12.1 si riporta la riduzione del numero di persone esposte a livelli maggiori della soglia critica di 55 db(a) per L night, prima e dopo gli interventi descritti nella Tabella 9.1. Tabella 12.1: Numero di persone che beneficiano degli interventi di mitigazione acustica Strade comunali e provinciali L night >55dB(A) persone esposte pre-interventi persone esposte post-interventi Persone che beneficiano degli interventi Stima ricavata dall articolo Applicazione in Ambito Stradale di misure di mitigazione sonora alla sorgente: vantaggi e criticità - di P. Bellucci, G.Brambilla, M. Losa 10
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