CUP E3 1 B COLLEGAMENTO AUTOSTRADALE DI CONNESSIONE TRA LE CITTA DI BRESCIA E MILANO PROGETTO ESECUTIVO CORPO AUTOSTRADALE

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1 CUP E3 1 B COLLEGAMENTO AUTOSTRADALE DI CONNESSIONE TRA LE CITTA DI BRESCIA E MILANO PROCEDURA AUTORIZZATIVA D. LGS 163/2006 DELIBERA C.I.P.E. DI APPROVAZIONE DEL PROGETTO DEFINITIVO N 42/2009 PROGETTO ESECUTIVO CORPO AUTOSTRADALE RELAZIONE TECNICA ATTINENTE I PROVVEDIMENTI DA ADOTTARE PER LIMITARE LE CAVILLATURE INEVITABILMENTE PRESENTI IN OPERE SCATOLARI E MURI CON GRANDE ESTENSIONE LONGITUDINALE PROGETTAZIONE: CONSORZIO B.B.M. VERIFICA: PER IL CONSORZIO PER IL CONSORZIO ORZIO IL PROGETTISTA RESPONSABILE INTEGRAZIONE IL DIRETTORE TECNICO PRESTAZIONI SPECIALISTICHE IMPRESA PIZZAROTTI e C. S.p.A. IMPRESA PIZZAROTTI e C. S.p.A. Dott. Ing. Pietro Mazzoli Dott. Ing. Sabino Del Balzo Ordine degli Ingegneri di Parma N. 821 Ordine degli Ingegneri di Potenza N. 631 I.D. IDENTIFICAZIONE ELABORATO EMITT. TIPO FASE M.A. LOTTO OPERA PROG. OPERA TRATTO PARTE PROGR. PART.DOC. STATO AGO RG E C A SCALA: ELABORAZIONE PROGETTUALE REVISIONE N. DESCRIZIONE DATA REDATTO DATA CONTROLLATO DATA APPROVATO IL PROGETTISTA 1 00 EMISSIONE 15/07/20 AA 15/07/20 COLUCCI 15/07/20 COLUCCI IMPRESA PIZZAROTTI e C. S.p.A. 2 AGGIORNAMENTO 22/09/20 Iannazzi 22/09/20 COLUCCI 22/09/20 COLUCCI Dott. Ing. Piergiorgio Zanzi Ordine degli Ingegneri di Parma N PROGR. DATA: - IL DIRETTORE DEI LAVORI IL CONCEDENTE IL CONCESSIONARIO IL PRESENTE DOCUMENTO NON POTRA ESSERE COPIATO, RIPRODOTTO O ALTRIMENTI PUBBLICATO, IN TUTTO O IN PARTE, SENZA IL CONSENSO SCRITTO DELLA SdP BREBEMI S.P.A. OGNI UTILIZZO NON AUTORIZZATO SARA PERSEGUITO A NORMA DI LEGGE THIS DOCUMENT MAY NOT BE COPIED, REPRODUCED OR PUBLISHED, ETHER IN PART OR IN ITS ENTIRETY, WITHOUT THE WRITTEN PERMISSION OF SdP BREBEMI S.P.A. UNAUTHORIZED USE WILL BE PROSECUTE BY LAW

2 2 di 5 1. PREMESSA Come noto in presenza di strutture scatolari e muri di sostegno caratterizzati da uno sviluppo longitudinale (L) nettamente prevalente rispetto alle dimensioni trasversali (B) ( L/B > 3 ) la formazione di cavillature trasversali dovuto al ritiro e /o a dilatazioni termiche differenziali tra pareti e solette è praticamente inevitabile ( cfr Eurocodice 2 punto 7.3.1) ; è possibile però limitarne sia il numero che la apertura. La presente relazione definisce le modalità esecutive e/o progettuali con le quali si ritiene di poter limitare il numero e l ampiezza delle cavillature di opere scatolari.

3 3 di 5 2. INTERVENTI 2.1. Interventi sul progetto esecutivo attuale I dimensionamenti delle armature principali e di ripartizione adottati risultano conformi alle prescrizioni di cui alla NTC 2008 ed all Eurocodice 2 UNI EN , in particolare in riferimento all Eurocodice 2: sono rispettati i minimi di armatura di ripartizione longitudinale previsti al punto relativi alle armature per flessione nelle piastre piene ed al punto relativi alla armatura orizzontale delle pareti. Sono state eseguite specifiche verifiche per la valutazione dell armatura per ritiro che sono inserite nelle relazioni di calcolo di progetto Interventi di curing dei getti Si deve adottare l apposita istruzione operativa: Modalità di protezione e stagionatura delle parti di opera in conglomerato cementizio armato, che forma specifico documento ID Interventi sul fasaggio realizzativo delle opere Si deve prevedere la realizzazione di giunti di costruzione che non devono superare la distanza di 6 m l'uno dall'altro, ovvero interruzioni di getto trasversali con armatura passante, di pareti e solette in elevazione, secondo gli schemi di giunto tipo A e di tipo B qui di seguito rappresentati. Tali interruzioni di getto, realizzate come da dettagli sotto riportati, consentono di ridurre i ritiri e le possibili fessurazioni in fase plastica e determinano la realizzazione di una sezione indebolita in corrispondenza della quale si concentreranno le fessurazioni le cui conseguenze i saranno poi eliminate dalla successiva stuccatura con sigillante plastico. L utilizzo di una tipologia o dell altra può dipendere dalle fasi operative, valutate caso per caso dal Direttore di Cantiere in accordo con la Direzione Lavori.

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