REGOLAMENTO DIDATTICO

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "REGOLAMENTO DIDATTICO"

Transcript

1 UNIVERSITA DEGLI STUDI G. d ANNUNZIO CHIETI - PESCARA SCUOLA DI MEDICINA E SCIENZE DELLA SALUTE CORSO DI STUDIO IN OSTETRICIA 20/07/2015 REGOLAMENTO DIDATTICO Pag.1

2 SOMMARIO Art.1 - Definizione del Corso di Laurea e classe di appartenenza Art.2 - Dipartimento e scuola Art.3 - Organi del Corso di Studio Art.4 - Requisiti per l accesso Art.5 - Obiettivi formativi del profilo scientifico, descrizione ed articolazione delle attività formative Art.6 - Commissione Paritetica Docenti-Studenti Art.7 - Ordinamento Didattico Art.8 - Curriculum formativo con la distribuzione dei Corsi Integrati, dei moduli e dei crediti e modalità di verifica Art.9 - Crediti Formativi Universitari Art.10 - Tipologie didattiche Art.11 - Obbligo di frequenza Art.12 - Sbarramenti e propedeuticità Art.13 - Calendario delle attività didattiche Art.14 - Esami e verifiche di profitto Art.15 - Calendario degli esami e delle verifiche di profitto Art.16 - Commissioni per gli esami e le verifiche di profitto Art. 17- Tirocinio Art.18 - Cultore della materia Art.19 - Norme per la preparazione della prova finale e tesi di laurea. Sessioni di esame di Laurea e conferimento del titolo di studio Art.20 - Commissione giudicatrice delle prove finali Art.21 - Trasferimenti, passaggi e riconoscimenti di crediti formativi Art.22 - Mobilità internazionale e riconoscimento dei periodi di studio effettuati all estero Art.23 - Riconoscimento degli studi/crediti compiuti presso altre sedi o altri corsi di Studio e modalità di trasferimento-tronco comune Art.24 - Attività di ricerca a supporto delle attività formative che caratterizzano il profilodel Corso di Studio Art.25 - Riconoscimento della Laurea conseguita presso Università estere Pag.2

3 ART.1 DEFINIZIONE DEL CORSO DI STUDIO E CLASSE DI APPARTENENZA E istituito presso l Università degli Studi G. d Annunzio Chieti-Pescara (Scuola di Medicina e Scienze della Salute) il Corso di Studio in OSTETRICIA (ordinamento DM 270), abilitante alla professione sanitaria di ostetrica/o, della classe delle lauree delle professioni sanitarie infermieristica e ostetrica (L/SNT-1), in conformità con il relativo Ordinamento Didattico disciplinato nel Regolamento Didattico di Ateneo. I laureati del corso di Studio in Ostetricia ai sensi della legge 10 agosto 2000, n. 251, articolo 1, comma 1, sono gli operatori della professione sanitaria Ostetrica che svolgono con autonomia professionale attività diretta alla prevenzione, alla cura e salvaguardia della salute individuale e collettiva, espletando le funzioni individuate dalle norme istitutive dei relativi profili professionali, nonché dagli specifici codici deontologici ed utilizzando metodologie di pianificazione per obiettivi dell assistenza in ambito ginecologico-ostetrico-neonatale. Il corso di Studio in Ostetricia fornisce al laureato le competenze previste dallo specifico profilo professionale di Ostetrica/o (D.M.740/94 del Ministero della Sanità e successive modificazioni ed integrazioni). Il titolo di studio consente l accesso a Corsi di Studio Magistrale della Classe delle Scienze Infermieristiche e Ostetriche LM/SNT1, senza debiti formativi (art. 4, comma 3, DL 19 febbraio 2009), a Master di primo livello e a Corsi di Perfezionamento. ART. 2 DIPARTIMENTO E SCUOLA Relativamente al modello organizzativo adottato dall Ateneo il Corso di Studio in Ostetricia è incardinato nel Dipartimento prevalente, denominato Dipartimento di Medicina e Scienze dell Invecchiamento, ai sensi dell art. 3 del Regolamento Didattico di Ateneo, che fa capo alla Scuola di Medicina e Scienze della Salute, che rappresenta la struttura di raccordo dei dipartimenti raggruppati per affinità disciplinare (art. 4 del Regolamento Didattico di Ateneo). Sono Organi del Corso di Studio: ART. 3 ORGANI DEL CORSO DI STUDIO - Il presidente del consiglio di Corso di Studi - Il Consiglio di Corso di Studio - Commissione Didattica Curriculare Il Presidente del Consiglio di Corso di Studio Il Presidente del Consiglio di corso di studio è eletto tra i professori di ruolo da tutti gli affidatari degli insegnamenti attivati nel corso di studio; è nominato con decreto del Rettore e dura in carica tre anni accademici, con mandato rinnovabile. Il Presidente del Consiglio di corso di studio è eletto a maggioranza assoluta dei votanti nella prima votazione; qualora nessuno dei candidati abbia ottenuto la maggioranza richiesta, si procede a un ballottaggio tra i due candidati che abbiano ottenuto il maggior numero di voti, prevalendo in caso di parità il più anziano in ruolo e, in caso di ulteriore parità, il più anziano di età. Il Presidente convoca e presiede le riunioni ordinarie e straordinarie del Consiglio, sovrintende alle attività didattiche svolte all interno del Corso e rende esecutive le relative Pag.3

4 delibere. Il Presidente per le attività formative professionali e di tirocinio clinico si avvale di un Direttore della Didattica Professionale, il quale può avvalersi dell ausilio di uno o più Coordinatori dei Tutors per il tirocinio professionalizzante. Il Presidente può individuare un Presidente Vicario tra i docenti universitari del corso di Studio appartenente alla Scuola di Medicina e Scienze della Salute. Il Consiglio di Corso di Studio 1. Il Consiglio di Corso di Studio è composto dai docenti affidatari degli insegnamenti e da due rappresentanti degli studenti iscritti al corso, eletti secondo le modalità stabilite dal Regolamento Generale di Ateneo. Al Consiglio di Corso di Studio competono i compiti attribuiti dalla Legge, dallo Statuto, dai Regolamenti, dal Consiglio di Dipartimento prevalente e dalla Scuola, nelle materie concernenti l organizzazione e la gestione dell attività didattica. In particolare, il Consiglio di Corso di Studio: a. propone la periodica revisione dell Ordinamento e del Regolamento del Corso di Studio; b. dà indicazioni e fa proposte in merito alla programmazione delle attività formative, agli insegnamenti da attivare annualmente e alle relative coperture, qualora non vi provveda direttamente; c. provvede al riconoscimento dei Crediti Formativi Univeristari () acquisiti in altro corso di studio, nonché all eventuale riconoscimento di conoscenze e abilità professionali, certificate ai sensi della normativa vigente, secondo criteri e modalità previsti dal Regolamento didattico del corso di studio; d. decide in merito al riconoscimento della carriera percorsa da studenti che abbiano già conseguito il titolo di studio presso l Ateneo o in altra Università, anche estera, e sulla richiesta di abbreviazione degli studi; e. decide in merito ai passaggi di corso dal vecchio al nuovo Ordinamento secondo una tabella di corrispondenza approvata dai Dipartimenti prevalenti; f. esamina e approva i piani di studio individuali, verificandone la conformità ai vincoli previsti dai Decreti Ministeriali relativi alla classe di appartenenza e dall Ordinamento del Corso di Studio; g. decide in merito alle carriere degli studenti degli Ordinamenti didattici previgenti; h. concede le autorizzazioni allo svolgimento di attività formative all estero, nell ambito dei programmi di mobilità internazionale e può raccomandarne la durata ottimale, in relazione all organizzazione del singolo Corso di Studio; i. autorizza il congelamento della carriera accademica per il tempo in cui gli studenti frequentano altri corsi presso la medesima Università o altri Atenei, anche stranieri; j. provvede al riconoscimento degli studi svolti all estero; k. approva che l attività didattica sia svolta, al pari di quella di tirocinio, presso qualificati enti pubblici e privati con i quali l Ateneo abbia stipulato apposite convenzioni; l. consente, con delibera motivata, che gli insegnamenti e le altre attività formative affini e integrative, prevedano un numero di inferiore a sei; m. assume determinazioni in merito agli esami e alle altre verifiche di profitto, nonché alla possibilità che la prova finale di laurea, al pari dell elaborato scritto e della tesi, possano svolgersi in lingua straniera; n. assume determinazioni in merito ai tirocini formativi o alle modalità equipollenti di conseguimento di legati all acquisizione di competenze tecnico professionali durante il Corso di Studio, anche d intesa con referenti esterni del mondo professionale; o. concede il passaggio dello studente da un regime di impegno negli studi universitari all altro, tenendo conto della carriera svolta e degli anni di iscrizione; Pag.4

5 p. approva la guida didattica, curata annualmente dalle strutture didattiche competenti; q. approva gli atti amministrativi di competenza riguardanti le carriere degli studenti. Commissione Didattica Curriculare La Commissione Didattica e Curriculare o Commissione Curriculum (CC) è istituita dal Consiglio di Corso di Studi su mandato della Scuola di Medicina. La CC è presieduta dal Presidente del Corso di Studi ed è costituita dai Coordinatori dei Corsi Integrati, dai Coordinatori Tecnici e, se necessario, da altri professionisti qualificati, scelti in base alle loro competenze tecniche specifiche in ambito didattico e pedagogico, in relazione alle necessità formative e alle risorse del Corso di Studi. La CC, consultati i Coordinatori dei Corsi ed i Docenti dei settori scientificodisciplinari afferenti agli ambiti disciplinari della classe, esercita le seguenti funzioni: a. identifica gli obiettivi formativi del "core curriculum" ed attribuisce loro i crediti formativi, in base all'impegno temporale complessivo richiesto agli Studenti per il loro conseguimento; b. aggrega gli obiettivi formativi nei corsi di insegnamento che risultano funzionali alle finalità formative del Corso di Studi; c. ratifica, con il consenso degli interessati, le afferenze ai Corsi di insegnamento dei Professori e dei Ricercatori, tenendo conto delle necessità didattiche del Corso di Studi, delle appartenenze dei docenti ai settori scientifico-disciplinari, delle loro propensioni e del carico didattico individuale; d. pianifica con i Coordinatori e di concerto con i Docenti l'assegnazione ai Professori e ai Ricercatori dei compiti didattici specifici, finalizzati al conseguimento degli obiettivi formativi di ciascun Corso, garantendo nello stesso tempo l'efficacia formativa e il rispetto delle competenze individuali; e. individua con i Docenti le metodologie didattiche adeguate al conseguimento dei singoli obiettivi didattico-formativi; f. organizza l'offerta di attività didattiche opzionali e ne propone al Consiglio di Corso di Studi l'attivazione. La CC, inoltre: - discute con i docenti la modalità di preparazione delle prove formative e certificative - di valutazione dell'apprendimento, coerentemente con gli obiettivi formativi prefissati; - organizza il monitoraggio permanente di tutte le attività didattiche con la valutazione di qualità dei loro risultati, anche attraverso le valutazioni ufficialmente espresse dagli studenti; - promuove iniziative di aggiornamento didattico e pedagogico dei docenti; - organizza un servizio permanente di tutorato degli studenti, al fine di facilitarne la progressione negli studi. - valuta i curricula formativi pregressi degli studenti. Al termine di ogni anno accademico la CC è tenuta a presentare al Consiglio di Corso di Studi una relazione scritta sulle attività svolte. Le funzioni svolte dai componenti della CC sono riconosciute come compiti istituzionali e pertanto certificate dalle autorità accademiche come attività inerenti la didattica. Pag.5

6 ART. 4 REQUISITI PER L ACCESSO Per accedere al corso di Laurea in Ostetricia è necessario essere in possesso di un diploma di scuola secondaria superiore o di altro titolo estero dichiarato equipollente. E altresì richiesto il possesso o l acquisizione di un adeguata preparazione iniziale secondo quanto previsto dalle normative vigenti relative all accesso ai corsi a numero programmato a livello nazionale. L'accesso è programmato in base alla programmazione nazionale, secondo quanto stabilito dall art. 1, comma 1, lett. a) e dall art. 3 della Legge 2 agosto 1999 n. 264 (norme in materia di accesso ai corsi universitari). ART.5 OBIETTIVI FORMATIVI SCIENTIFICO-PROFESSIONALE La pianificazione del percorso formativo specifico, definita nel relativo ordinamento didattico, è finalizzata alla produzione della figura di laureato/a in Ostetricia e viene realizzata, dalle strutture didattiche, attraverso la congrua selezione degli ambiti disciplinari delle attività formative: a. di base; b. caratterizzanti la classe; c. affini o integrative rispetto a quelli di base e caratterizzanti; d. attività formative autonomamente scelte dallo studente, coerenti con il progetto formativo; e. attività relative alla preparazione della prova finale per il conseguimento del titolo di studio; f. attività relative alla conoscenza della lingua inglese, necessaria per una adeguata comunicazione, finalizzata allo scambio di informazioni sia nello specifico ambito di competenza che nelle relazioni più generali; g. attività formative non previste dalle lettere precedenti, volte ad acquisire ulteriori conoscenze linguistiche, nonché abilità informatiche e telematiche, relazionali, o comunque utili per l inserimento nel mondo del lavoro, nonché attività formative volte ad agevolare le scelte professionali, mediante la conoscenza diretta del settore lavorativo cui il titolo di studio può dare accesso, tra cui, in particolare, i tirocini formativi e di orientamento disciplinati dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali; h. all acquisizione di specifiche conoscenze e competenze professionali, attraverso percorsi specifici mirati all acquisizione della completa padronanza e spendibilità operativa e conformi agli standard qualitativi e quantitativi indicati dalle direttive dell Unione Europea e rivolte all inserimento dei laureati nel mondo del lavoro, mediante tirocini formativi presso strutture sanitarie pubbliche, unità operative, servizi e distretti sanitari, ambulatori e studi professionali, sulla base di apposite convenzioni. In dettaglio, i principali obiettivi si riferiscono: possedere conoscenze nelle scienze di base e cliniche per la migliore comprensione dei più rilevanti elementi che sono alla base dei processi fisiologici e patologici ai quali è rivolto il loro intervento preventivo e terapeutico. avere la capacità di affrontare e analizzare i problemi con padronanza di tutte le necessarie competenze e la loro immediata spendibilità nell ambito lavorativo. saper acquisire le metodologie di intervento proprie dello specifico profilo professionale essere dotati di conoscenze rispetto alle dimensioni etiche, deontologiche e giuridiche del loro operato, oltre che di capacità relazionali da esprimere sia nella relazione di aiuto con gli assistiti che nell'integrazione con le diverse figure professionali. essere in grado di utilizzare almeno una lingua dell'unione Europea, oltre l'italiano, nell'ambito Pag.6

7 specifico di competenza e per lo scambio di informazioni generali. 1. L ostetrica/o è l operatore sanitario che, in possesso del Diploma di Laurea abilitante e dell iscrizione all albo professionale, assiste e consiglia la donna nel periodo della gravidanza, durante il parto e nel puerperio, conduce e porta a termine parti eutocici con propria responsabilità e presta assistenza al neonato. 2. Per quanto di sua competenza l ostetrica partecipa: a) ad interventi di educazione sanitaria e sessuale sia nell ambito della famiglia che della comunità; b) alla preparazione psicoprofilattica al parto; c) alla preparazione e all assistenza di interventi ginecologici; d) alla prevenzione ed accertamento dei tumori della sfera genitale femminile; e) ai programmi di assistenza materna e neonatale Ai fini indicati, il curriculum della Laurea in Ostetricia deve comprendere attività didattiche e di tirocinio guidato finalizzate a far acquisire conoscenze e capacità specifiche. 3. L ostetrica/o, nel rispetto dell etica professionale, gestisce, come membro dell equipe sanitaria, l intervento assistenziale di propria competenza 4. L ostetrica/o contribuisce alla formazione del personale di supporto e concorre direttamente all aggiornamento relativo al proprio profilo professionale e alla ricerca. 5. L ostetrica/o è in grado di individuare situazioni potenzialmente patologiche che richiedono intervento medico e di praticare, ove occorra, le relative misure di particolare emergenza. 6. L ostetrica/o svolge la sua attività in strutture sanitarie, pubbliche o private, in regime di dipendenza o libero-professionale. Obiettivi formativi generali 1. Analizzare i problemi di salute della donna nel suo ciclo biologico-sessuale e le risposte dei servizi sanitari e socio-assistenziali ai principali bisogni della donna, neonato, coppia e collettività. 2. Apprendere le conoscenze necessarie per la comprensione dei fenomeni biologici, dei principali meccanismi di funzionamento degli organi ed apparati, e nello specifico della fisiologia della riproduzione umana e dello sviluppo embrionale. 3. Comprendere i fondamenti della fisiopatologia applicati alle diverse situazioni cliniche, per patologie in gravidanza e per la gravidanza, anche in relazione a parametri diagnostici. 4. Identificare i bisogni di assistenza ostetrico-ginecologica della donna/coppia e della collettività e formulare obiettivi specifici secondo il principio della priorità. 5. Apprendere le conoscenze necessarie per individuare situazioni potenzialmente patologiche attraverso l ausilio dei mezzi a disposizione e di cui risulta competente, e praticare, ove necessario, le relative misure di particolare emergenza. 6. Raggiungere una padronanza di metodi e contenuti propri della professione di ostetrica/o attraverso attività formativa teorica, pratica e di tirocinio clinico, sotto la guida di Tutori opportunamente assegnati presso strutture accreditate del SSN ed attraverso internati elettivi in reparti clinici italiani o esteri secondo lo standard europeo (Direttiva 80/154/CEE). 7. Raggiungere un livello di conoscenza e competenza nell uso parlato di almeno una lingua dell Unione Europea, oltre l italiano, nell ambito specifico di competenza dell ostetrica/o o per lo scambio di informazioni generali. Obiettivi formativi specifici 1. identificare bisogni fisici, psicologici e sociali e diagnosticare le necessità di aiuto della donna, coppia e collettività, nei vari ambiti socio-sanitari, integrando le conoscenze teoriche con quelle pratiche per rispondere ad esse con competenza tecnico-scientifica; 2. identificare i bisogni di assistenza ostetrico-ginecologica che richiedono competenze preventive, curative, riabilitative e palliative in specifici settori della ginecologia e dell ostetricia Pag.7

8 ultraspecialistici quali la patologia mammaria, le alterazioni della statica pelvica, la sterilità, l infertilità, le malattie metaboliche e le malattie infettive etc ; 3. fornire una buona informazione e dare consigli per quanto concerne i problemi della pianificazione familiare secondo il principio della maternità e paternità responsabili; 4. fornire alla donna/coppia una buona informazione e dare consigli per quanto concerne il percorso nascita (aver partecipato attivamente alla preparazione di almeno 25 donne/coppie nel percorso nascita secondo metodologie scientificamente validate); 5. realizzare interventi di educazione alla salute riproduttiva alla donna/coppia ed alla collettività, con specifico riferimento alle malattie sessualmente trasmesse (MST); 6. realizzare interventi di educazione alla prevenzione delle patologie neoplastiche dell apparato genitale femminile e delle ghiandole annesse, attraverso processi informativi e metodologia di cui risulta competente (es.: autopalpazione seno, Pap-test, etc.); 7. identificare i bisogni socio-sanitari della donna gravida fornendo ogni supporto informativoeducativo che miri a rimuovere situazioni conflittuali in presenza di tossicodipendenza, stato di povertà, disabilità, etc.; 8. valutare le manifestazioni cliniche connesse al ciclo biologico-sessuale della donna; 9. valutare le manifestazioni cliniche connesse, specificamente alla gravidanza (visite a gestanti con almeno 100 esami prenatali); 10. pianificare fornire e valutare l assistenza ginecologica e ostetrico-neonatale rivolta a persone sane e malate all interno di un sistema complesso ed integrato socio-assistenziale, promuovendo stili di vita positivi per la salute e adottando sistemi di assistenza orientati all autogestione e all autocura; 11. monitorare il benessere materno-fetale in corso di gravidanza fisiologica, in corso di parto spontaneo e (in collaborazione con lo specialista) in situazioni patologiche (sorveglianza e cura di almeno 40 partorienti); 12. praticare il parto normale quando si tratta di presentazione di vertex (aver svolto parte attiva in almeno 40 parti o in almeno 30 a condizione che si partecipi ad altri 20 parti) compresa se necessario, l episiotomia 13. praticare in caso di urgenza, il parto nella presentazione podalica (aver partecipato attivamente ad almeno 2 parti podalici, o in assenza di casi, aver svolto opportune esercitazioni in forma simulata); 14. praticare il parto normale quando si tratti di presentazione di vertex compresa se necessario, l episiotomia, (aver partecipato, attivamente, ad almeno 5 parti con pratica di episiotomia e di sutura, o in assenza di casi, aver svolto opportune esercitazioni in forma simulata); 15. prevenire, individuare, monitorare e gestire situazioni potenzialmente patologiche che richiedono intervento medico e praticare, ove necessario, le relative misure di particolare emergenza attraverso l ausilio dei mezzi a disposizione e di cui risulta competente (aver partecipato attivamente alla sorveglianza di almeno 40 gestanti, partorienti o puerpere in gravidanze patologiche o parti difficili); 16. valutare le manifestazioni cliniche connesse alle patologie ginecologiche, ostetrico, neonatali, alle reazioni allo stadio di malattia, agli interventi realizzati in regime di ricovero, di day-hospital e di day-surgery, nonché di assistenza domiciliare (aver partecipato attivamente durante il tirocinio, all assistenza e cura, in ambito ginecologicoostetrico, nonché a neonati e lattanti, anche avviando i casi patologici in reparti di medicina, chirurgia, TIN); 17. valutare le manifestazioni cliniche connesse al puerperio fisiologico immediato, intermedio e tardivo in regime di ricovero, nonché di assistenza domiciliare compresa la valutazione di neonati senza rilevanti patologie (aver partecipato attivamente all esame di almeno 100 puerpere e neonati senza rilevanti patologie); 18. valutare le manifestazioni cliniche connesse al puerperio fisiologico e patologico immediato, intermedio e tardivo in regime di ricovero, compresa la valutazione delle manifestazioni cliniche di neonati pre e post termine di peso inferiore alla norma o con patologie varie (aver partecipato, Pag.8

9 durante il tirocinio, all assistenza e cura di puerpere e neonati, compresi quelli pre e post-termine, di peso inferiore alla norma o con patologie varie); 19. realizzare interventi assistenziali pianificati secondo l adozione di Linee Guida verificate e verificabili sulla base di evidenze scientifiche (Ebm/Ebc); 20. esaminare il neonato ed averne cura, prendere ogni iniziativa che s imponga in caso di necessità e, eventualmente, praticare la rianimazione immediata (aver partecipato durante il tirocinio in strutture di III livello alla sorveglianza e cura di almeno 25 neonati ricoverati in Terapia Intensiva Neonatale TIN); 21. garantire la corretta applicazione delle prestazioni diagnostico-terapeutiche, nel rispetto dei Principi scientifici adattandole alla persona assistita, in relazione ai diversi problemi prioritari di salute riproduttiva e non, della donna e della coppia; 22. contribuire ad individuare, definire e organizzare l assistenza ginecologica ed ostetrica in Regime ordinario e in regime di emergenza ed urgenza secondo il criterio di priorità garantendo continuità assistenziale, attraverso l ottimizzazione delle risorse umane e materiali; 23. definire, realizzare, valutare progetti di ricerca per obiettivo alfine di applicarne i risultati nel processo assistenziale ginecologico-ostetrico-neonatale e migliorarne le qualità in termini di efficienza ed efficacia delle cure; 24. realizzare interventi di valutazione delle prestazioni preventive, curative, palliative e riabilitative ginecologiche e neonatali secondo specifici indicatori di processo e di esito; 25. dimostrare capacità professionale e decisionale nel progettare e realizzare interventi di educazione sanitaria e sessuale alla donna, coppia e collettività; 26. dimostrare capacità di progettare, realizzare e valutare interventi formativi del personale di supporto, nonché di concorrere direttamente alla formazione e all aggiornamento relativo al proprio profilo professionale, anche in riferimento al tirocinio clinico guidato degli studenti dei corsi universitari in ambito specifico; 27. dimostrare di possedere conoscenze, competenze ed abilità nella pratica di procedure Chirurgiche innovative e tradizionali realizzate in collaborazione con medici specialisti ed altro personale sanitario (aver collaborato attivamente ad almeno 30 parti cesarei, 30 interventi di ginecologia tradizionale e 20 di chirurgia mini invasiva-laparoscopia ed isteroscopia); 28. dimostrare di conoscere principi e norme di ordine etico-deontologico e medico-legale e di saperne realizzare e valutare l applicazione in ambito ginecologico-ostetrico-neonatale; 29. dimostrare di riconoscere e rispettare il ruolo e le competenze proprie e degli altri operatori del nucleo assistenziale, ai sensi della normativa vigente in materia di responsabilità e campi di azione propri dell ostetrica/o, in autonomia e in collaborazione con altri operatori sanitari; 30. dimostrare di conoscere e di saper proporre le diverse tecnologie appropriate alla nascita nel Rispetto delle diverse etnie e secondo il principio della personalizzazione e dell appropriatezza delle cure; 31. dimostrare di conoscere e saper utilizzare almeno una lingua dell Unione Europea, oltre l italiano, nell ambito specifico di competenza e per lo scambio di informazioni generali. Ai fini indicati, il curriculum della Laurea in Ostetricia deve: comprendere attività didattiche teoriche ed esercitazioni per un terzo dei crediti disponibili prevedere, in relazione a specifici obiettivi formativi, attività di tirocini formativi presso servizi sanitari e socio-assistenziali per non meno di 60 crediti comprensivi anche di esercitazioni e simulazioni in laboratori nelle attività caratterizzanti ed affini; oltre a soggiorni di studio presso altre università italiane e estere, anche nel quadro di accordi interuniversitari nazionali ed internazionali. Percorso formativo: Pag.9

10 1 anno - finalizzato alle conoscenze nelle discipline di base, biomediche e igienico-preventive; ai fondamenti della disciplina professionale, anche in ambito psicopedagogico, quali requisiti indispensabili per affrontare la prima esperienza di tirocinio finalizzata all'orientamento dello studente agli ambiti professionali di riferimento e all'acquisizione delle competenze assistenziali di base, riferite alla prevenzione. 60 maturati con 8 esami e 4 idoneità. 2 anno - finalizzato alle conoscenze cliniche e degli interventi preventivi e assistenziali, atti ad affrontare i problemi prioritari di salute in area medica e chirurgica specialistica, materno-infantile e oncologica e mirati alla fase acuta della malattia e di sostegno educativo e psico-sociale nella fase cronica. Sono previste più esperienze di simulazione nei laboratori ostetrici e di tirocinio nei contesti in cui lo studente può sperimentare le conoscenze e le tecniche apprese. 60 maturati con 6 e 4 idoneità. 3 anno - finalizzato all'approfondimento specialistico ma anche all'acquisizione di conoscenze e metodologie inerenti l'esercizio professionale e la capacità di lavorare in team e in contesti organizzativi complessi. Aumenta la rilevanza assegnata alle esperienze di tirocinio e lo studente può sperimentare una graduale assunzione di autonomia e responsabilità con la supervisone di esperti. Sono previste attività formative volte a sviluppare competenze metodologiche per comprendere la ricerca scientifica e ostetrica, anche a supporto dell'elaborato di tesi. 60 maturati con 6 esami e 3 idoneità valutate insieme a quelle del I e II anno che danno luogo ad un voto medio delle idoneità conseguite nei tre anni di corso. Questa logica curriculare si è concretizzata nell aumento dal 1 al 3 anno dei crediti assegnati al tirocinio clinico caratterizzante. RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI, ESPRESSI TRAMITE I DESCRITTORI EUROPEI DEL TITOLO DI STUDIO Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding) I laureati di Ostetricia devono dimostrare conoscenze e capacità di comprensione dei seguenti processi: a. integrare le conoscenze, le abilità e le attitudini dell'assistenza per erogare cure ostetriche sicure, efficaci e basate sulle evidenze; b. utilizzare un corpo di conoscenze teoriche derivanti dal Midwifery, dalle scienze biologiche, comportamentali e sociali e da altre discipline per riconoscere i bisogni di salute delle persone assistite nelle varie età e stadi di sviluppo nelle diverse fasi della vita; c. utilizzare le conoscenze ostetriche teoriche e pratiche con le scienze biologiche, psicologiche, socio-culturali e umanistiche utili per comprendere gli individui di tutte le età, gruppi e comunità; d. utilizzare modelli teorici per la promozione, il mantenimento e il recupero della salute della donna, del neonato, coppia e comunità; e. essere responsabili nel fornire e valutare un'assistenza ostetrica conforme agli standard professionali di qualità e considerare le implicazioni legali e le responsabilità etiche così come i diritti della persona assistita; f. interpretare e applicare i risultati della ricerca alla pratica ostetrica e collegare i processi di ricerca allo sviluppo teorico/clinico della disciplina ostetrica; g. erogare un assistenza ostetrica diretta in modo sicuro a singoli e a gruppi di utenti attraverso l'utilizzo della pratica basata sulle evidenze e dei principi di caring, per valutare e diagnosticare lo stato di salute, la pianificazione degli obiettivi e l'attuazione delle cure e la valutazione delle cure fornite; h. utilizzare tecniche di valutazione per raccogliere, analizzare e interpretare in modo accurato dati sui principali problemi di salute dell assistita, considerandone, altresì, la dimensione fisica, psicologica e socio-culturale; Pag.10

11 i. pianificare l'erogazione dell'assistenza ostetrica e valutare i progressi delle cure in collaborazione con l assistita e con il team di cura interdisciplinare; j. facilitare lo sviluppo di un ambiente sicuro per l'assistita, il neonato, la coppia e la collettività; k. gestire l erogazione dell'assistenza ostetrica, assicurando costante vigilanza, nei diversi contesti di cura sia ospedalieri che territoriali, residenziali e domiciliari. Strumenti didattici, metodologie e attività formative per sviluppare i risultati attesi: a. apprendimento basato sui problemi (PBL); b. lezioni frontali; c. laboratori di metodologia della ricerca bibliografica cartacea e online; d. laboratorio ostetrico esperenziale; e. video e dimostrazioni di procedure e tecniche ostetriche, schemi, grafici e materiali; f. tirocinio con esperienze supervisionate da tutor nei più diversi contesti operativi e con una progressiva assunzione di autonomia e responsabilità; sessioni di debriefing per riflettere e rielaborare esperienze di pratica professionale. Strumenti di valutazione per accertare il conseguimento dei risultati attesi: 1. esami scritti e/o orali, prove in itinere, project-work, report; 2. feedback di valutazione durante il tirocinio, attraverso portfolio e report clinici sulla pratica professionale; 3. esame strutturato oggettivo a step. Autonomia di giudizio (making judgements) I laureati in Ostetricia devono dimostrare autonomia di giudizio attraverso le seguenti abilità: 1. praticare l'assistenza ostetrica riconoscendo e rispettando la dignità, la cultura, i valori, i diritti dei singoli individui e dei gruppi; 2. adattare l'assistenza ostetrica cogliendo similitudini e differenze delle persone assistite considerando valori, etnie e pratiche socio-culturali degli assistiti e delle proprie famiglie; 3. integrare conoscenze sulle diversità culturali, aspetti legali, principi etici nell'erogare e o gestire l'assistenza ostetrica in una varietà di contesti e servizi sanitari; 4. analizzare direttive e pratiche operative dei servizi sanitari e identificare azioni ostetriche appropriate che tengono conto delle influenze legali, politiche, geografiche, economiche, etiche e sociali; 5. utilizzare abilità di pensiero critico per erogare una assistenza ostetrica efficace agli utenti nelle diverse età; 6. assumere la responsabilità e rispondere del proprio operato durante la pratica professionale in conformità al profilo, al codice deontologico e a standard etici e legali; 7. riconoscere le differenze dell'operato e le responsabilità tra ostetrica/o, operatori di supporto e altri professionisti sanitari. Abilità comunicative (communication skills) I laureati in Ostetricia devono sviluppare le seguenti abilità comunicative: 1. utilizzare abilità di comunicazione appropriate con gli utenti di tutte le età e con le loro famiglie all'interno del processo assistenziale e/o con altri professionisti sanitari in forma appropriata verbale, non verbale e scritta; 2. utilizzare principi di insegnamento e apprendimento per interventi informativi o educativi specifici rivolti a singoli utenti, a famiglie e a gruppi con l'obiettivo di promuovere comportamenti di salute; Pag.11

12 3. ridurre i fattori di rischio, promuovere abilità di autocura in particolare per le persone affette da malattie croniche; 4. sostenere e incoraggiare gli utenti verso scelte di salute, rinforzando abilità di coping, l'autostima e potenziando le risorse disponibili; 5. dimostrare abilità comunicative efficaci con gli utenti e nelle relazioni con gli altri professionisti; comunicare in modo efficace con modalità verbali, non verbali e scritte le valutazioni e le decisioni ostetriche nei team sanitari interdisciplinari; 6. stabilire relazioni professionali e collaborare con altri professionisti sanitari nella consapevolezza delle specificità dei diversi ruoli professionali e delle loro integrazioni con l'assistenza ostetrica; 7. assumere funzioni di guida verso gli operatori di supporto e/o gli studenti, includendo la delega e la supervisione di attività assistenziali erogate da altri e assicurando la conformità a standard di qualità e sicurezza della pianificazione e gestione dell'assistenza; 8. facilitare il coordinamento dell'assistenza per raggiungere gli esiti di cura sanitari concordati; 9. collaborare con il team di cura per concordare modalità operative e realizzare l'applicazione e lo sviluppo di protocolli e linee guida. Capacità di apprendimento (learning skills) I laureati in ostetricia devono sviluppare le seguenti capacità di autoapprendimento: 1. sviluppare abilità di studio indipendente; 2. dimostrare la capacità di coltivare i dubbi e tollerare le incertezze, derivanti dallo studio e dall'attività pratica quale fonte di nuovi apprendimenti; 3. sviluppare la capacità di porsi interrogativi in relazione all'esercizio della propria attività, formulando domande pertinenti nei tempi, nei luoghi e agli interlocutori più giusti; 4. dimostrare la capacità di ricercare con continuità le opportunità di autoapprendimento; 5. dimostrare capacità di autovalutazione delle proprie competenze e delineare i propri bisogni di sviluppo e apprendimento; 6. dimostrare capacità di apprendimento collaborativo e di condivisione della conoscenza all'interno dell equipe di lavoro; 7. dimostrare capacità e autonomia nel cercare le informazioni necessarie per risolvere problemi o incertezze della pratica professionale, selezionando criticamente fonti secondarie e primarie di evidenze di ricerca. Gli sbocchi occupazionali dell ostetrica/o sono rappresentati: dall ambito del Sistema Sanitario Nazionale (SSN), da Enti pubblici e privati, ambulatori medici e/o ambulatori polispecialistici. La normativa in vigore consente lo svolgimento di attività liberoprofessionale in contesti professionali individuali o associati, associazioni, cooperative di servizi, organizzazioni non governative (ONG), servizi di prevenzione e consultori pubblici o privati. ART. 6 COMMISSIONE PARITETICA DOCENTI-STUDENTI 1. Nella Scuola, coerentemente con i Corsi di Studio di riferimento, è istituita una Commissione paritetica composta da docenti e da studenti, con funzioni di osservatorio permanente delle attività didattiche. 2. La Commissione paritetica è competente a: a. svolgere attività di monitoraggio dell offerta formativa e della qualità della didattica, nonché dell attività di servizio agli studenti da parte dei docenti e ad individuare indicatori per la valutazione dei risultati delle attività citate, da sottoporre al Nucleo di Valutazione e al Senato Accademico; Pag.12

13 b. redigere, a seguito dell attività di monitoraggio di cui alla lettera precedente, una relazione annuale contenente valutazioni e proposte al Nucleo di Valutazione sul miglioramento della qualità e dell efficacia delle strutture didattiche, anche in riferimento ai risultati ottenuti nell apprendimento, in rapporto alle prospettive occupazionali e di sviluppo personale e professionale, nonché alle esigenze del sistema economico e produttivo. Tale relazione viene trasmessa entro il 31 dicembre di ogni anno al Nucleo di Valutazione e al Senato Accademico; c. formulare pareri sull attivazione e sulla disattivazione dei Corsi di Studio, che sono comunicati tempestivamente ai Consigli di Corso di Studio e alle altre strutture didattiche interessate; d. compiere ogni altra attività riferita all accreditamento dei Corsi di Studio attribuitale dalle Leggi, dallo Statuto, nonché dal presente Regolamento; 3. la partecipazione alla Commissione paritetica non dà luogo alla corresponsione di compensi, emolumenti, indennità o rimborsi spese. Pag.13

14 ART. 7 ORDINAMENTO DIDATTICO AMBITI DISCIPLINARI, SETTORI E MODULI E ATTRIBUZIONE DEI CREDITI FORMATIVI UNIVERSITARI ambito settore Ins Off Rad MED/42 Igiene generale e applicata IGIENE GENERALE E APPLICATA (2 anno) - 2 MED/01 Statistica medica STATISTICA MEDICA (1 anno) - 2 Scienze propedeutiche M-PSI/01 Psicologia generale PSICOLOGIA GENERALE (1 anno) - 2 FIS/07 Fisica applicata (a beni culturali, ambientali, biologia e medicina) FISICA APPLICATA (1 anno) - 2 MED/07 Microbiologia e microbiologia clinica MICROBIOLOGIA E MICROBIOLOGIA CLINICA (1 anno) - 1 Scienze biomediche MED/04 Patologia generale PATOLOGIA GENERALE (1 anno) - 2 MED/03 Genetica medica Pag.14

15 GENETICA MEDICA (1 anno) - 1 BIO/17 Istologia ISTOLOGIA (1 anno) - 1 BIO/16 Anatomia umana ANATOMIA UMANA (1 anno) - 2 BIO/13 Biologia applicata BIOLOGIA APPLICATA (1 anno) - 1 BIO/10 Biochimica BIOCHIMICA (1 anno) - 2 BIO/09 Fisiologia FISIOLOGIA (1 anno) - 2 MED/41 Anestesiologia ANESTESIOLOGIA (2 anno) - 1 Primo soccorso MED/40 Ginecologia e ostetricia EMERGENZA OSTETRICA E GINECOLOGICA (2 anno) - 1 Pag.15

16 MED/38 Pediatria generale e specialistica NOZIONI DI NEONATOLOGIA (2 anno) - 1 MED/18 Chirurgia generale CHIRURGIA GENERALE (2 anno) - 1 MED/09 Medicina interna MEDICINA INTERNA (2 anno) - 1 BIO/14 Farmacologia FARMACOLOGIA (2 anno) - 1 Minimo di crediti riservati dall'ateneo: - (minimo da D.M. 22) Totale attività di Base Attività caratterizzanti ambito settore Ins Off Rad MED/47 Scienze infermieristiche ostetrico-ginecologiche Scienze ostetriche ASSISTENZA GINECOLOGICA (1 anno) IGIENE DELLA GRAVIDANZA (1 anno) - 4 Pag.16

17 SCIENZE INFERMIERISTICHE OSTETRICO- GINECOLOGICHE (1 anno) - 1 ASSISTENZA AL PARTO E PUERPERIO (2 anno) - 3 ASSISTENZA OSTETRICA ALLA PAZIENTE ONCOLOGICA (2 anno) - 4 ASSISTENZA OSTETRICA NELLA DIAGNOSI PRE NATALE (2 anno) - 2 ASSISTENZA OSTETRICA NELLA PREVENZIONE DELLA GRAVIDANZA A RISCHIO (2 anno) - 2 ASSISTENZA SPECIALE ALLA DIAGNOSI PRENATALE (3 anno) - 2 ASSISTENZA SPECIALE OSTETRICA (3 anno) - 3 PREVENZIONE DELLE PATOLOGIE A CARICO DELL'APPARATO GENITALE (3 anno) - 3 SESSUOLOGIA E RIABILITAZIONE DEL PAVIMENTO PELVICO (3 anno) - 2 MED/45 Scienze infermieristiche generali, cliniche e pediatriche ASSISTENZA INFERMIERISTICA GENERALE (1 anno) - 1 M-PED/01 Pedagogia generale e sociale Scienze umane e psicopedagogiche PEDAGOGIA GENERALE E SOCIALE (1 anno) Pag.17

18 MED/40 Ginecologia e ostetricia FISIOLOGIA DELLA GRAVIDANZA (1 anno) - 2 FISIOLOGIA DELLA RIPRODUZIONE (1 anno) - 1 GINECOLOGIA ED OSTETRICIA (3 anno) - 1 MED/38 Pediatria generale e specialistica Scienze medicochirurgiche PEDIATRIA GENERALE E SPECIALISTICA (2 anno) MED/17 Malattie infettive MALATTIE INFETTIVE (2 anno) - 1 MED/08 Anatomia patologica ANATOMIA PATOLOGICA I (3 anno) - 1 MED/05 Patologia clinica PATOLOGIA CLINICA (2 anno) - 1 MED/43 Medicina legale Prevenzione servizi sanitari e radioprotezione MEDICINA LEGALE (2 anno) MED/36 Diagnostica per immagini e radioterapia Pag.18

19 RADIOPROTEZIONE (2 anno) - 1 MED/40 Ginecologia e ostetricia FISIOPATOLOGIA DEL PARTO (2 anno) - 1 PATOLOGIA DELLA GRAVIDANZA (2 anno) - 2 TECNICHE DIAGNOSTICHE DELLE PATOLOGIE OSTETRICHE (3 anno) - 2 Interdisciplinari e cliniche MED/24 Urologia UROLOGIA (3 anno) - 1 MED/19 Chirurgia plastica CHIRURGIA PLASTICA (3 anno) - 1 MED/06 Oncologia medica ONCOLOGIA MEDICA (2 anno) - 2 SECS-P/10 Organizzazione aziendale Management sanitario ORGANIZZAZIONE AZIENDALE (3 anno) Scienze interdisciplinari INF/01 Informatica Pag.19

20 INFORMATICA (1 anno) - 2 MED/47 Scienze infermieristiche ostetrico-ginecologiche TIROCINIO PRIMO ANNO PRIMO SEMESTRE (1 anno) - 10 TIROCINIO PRIMO ANNO SECONDO SEMESTRE (1 anno) - 9 Tirocinio differenziato per specifico profilo TIROCINIO SECONDO ANNO PRIMO SEMESTRE (2 anno) TIROCINIO SECONDO ANNO SECONDO SEMESTRE (2 anno) - 12 TIROCINIO TERZO ANNO PRIMO SEMESTRE (3 anno) - 14 TIROCINIO TERZO ANNO SECONDO SEMESTRE (3 anno) - 15 Minimo di crediti riservati dall'ateneo: - (minimo da D.M. 104) Totale attività caratterizzanti Attività affini settore Ins Off Rad Attività formative affini o integrative MED/08 Anatomia patologica Pag.20

21 ANATOMIA PATOLOGICA II (3 anno) - 1 Totale attività Affini Altre attività Rad A scelta dello studente Per la prova finale Per la prova finale e la lingua straniera (art. 10, comma 5, lettera c) Per la conoscenza di almeno una lingua straniera Minimo di crediti riservati dall'ateneo alle Attività art. 10, comma 5 lett. c - Ulteriori attività formative (art. 10, comma 5, lettera d) Altre attività quali l'informatica, attività seminariali ecc. Laboratori professionali dello specifico SSD Minimo di crediti riservati dall'ateneo alle Attività art. 10, comma 5 lett. d Totale Altre Attività totali per il conseguimento del titolo 180 totali inseriti Pag.21

22 ART. 8 CURRICULUM FORMATIVO CON LA DISTRIBUZIONE DEI CORSI INTEGRATI, DEI MODULI E DEI CREDITI E MODALITA DI VERIFICA PRIMO ANNO FISICA, STATISTICA ED INFORMATICA 6 - Modalità di verifica: Esame Fisica Applicata Statistica Medica Informatica LINGUA INGLESE Modalità di verifica: Idoneità. BIOLOGIA, GENETICA, ANATOMIA ED ISTOLOGIA 5 - Modalità di verifica: Esame Biologia Applicata Anatomia Umana Istologia Genetica Medica FISIOLOGIA DELLA RIPRODUZIONE 5 - Modalità di verifica: Esame Assistenza Infermieristica Generale Assistenza Ginecologica Fisiologia della Riproduzione SEMINARI I ANNO 2 - Modalità di verifica: Idoneità TIROCINIO I ANNO I SEMESTRE 10 - Modalità di verifica: Esame FISIOLOGIA DEL CORPO UMANO E NOZIONI DI PATOLOGIA E MICROPIOLOGIA 7 - Modalità di verifica: Esame Fisiologia Biochimica Patologia Generale Microbiologia e Microbiologia Clinica SCIENZE UMANE E PSICOPEDAGOGICHE 5 Modalità di verifica: Esame Psicologia Generale Scienze Infermieristiche Ostetrico-Ginecologiche Pedagogia Generale e Sociale GRAVIDANZA FISIOLOGICA 6 Modalità di verifica: Esame Igiene della Gravidanza Fisiologia della Gravidanza Pag.22

23 TIROCINIO I ANNO II SEMESTRE 9 - Modalità di verifica: Esame ADO I ANNO 2 - Modalità di verifica: Idoneità LABORATORIO PROFESSIONALE PRIMO ANNO 1 - Modalità di verifica: Idoneità Totale esami: n. 8 Idoneità: n.4 SECONDO ANNO PATOLOGIA DELLA RIPRODUZIONE UMANA 5 - Modalità di verifica: Esame Assistenza Ostetrica nella Diagnosi Prenatale Patologia della Gravidanza Patologia Clinica PRIMO SOCCORSO CON APPROCCIO MULTIDISCIPLINARE 5 - Modalità di verifica: Esame Farmacologia Medicina Interna Chirurgia Generale Emergenza Ostetrico Ginecologica Anestesiologia ASSISTENZA AL PARTO, PUERPERIO E RIANIMAZIONE NEONATALE 7 - Modalità di verifica: Esame Nozioni di Neonatologia Assistenza al Parto e Puerperio Fisiopatologia del Parto Pediatria Generale e Specialistica TIROCINIO II ANNO I SEMESTRE 13 - Modalità di verifica: Idoneità PREVENZIONE IN OSTETRICIA E GINECOLOGIA 6 - Modalità di verifica: Esame Igiene Generale e Applicata Medicina Legale Assistenza Ostetrica nella Prevenzione della Gravidanza a Rischio Malattie Infettive DIAGNOSTICA CLINICA E STRUMENTALE IN OSTETRICIA E GINECOLOGIA 7 - Modalità di verifica: Esame Radioproiezione Assistenza Ostetrica alla Paziente Oncologica Oncologia Medica Pag.23

24 TIROCINIO II ANNO II SEMESTRE 12 - Modalità di verifica: Esame LABORATORIO PROFESSIONALE SECONDO ANNO 1 - Modalità di verifica: Idoneità ADO II ANNO 2 - Modalità di verifica: Idoneità SEMINARI II ANNO 2 - Modalità di verifica: Idoneità Totale esami: n. 6 Idoneità: n.4 TERZO ANNO DIAGNOSTICA CLINICA IN GINECOLOGIA 6 - Modalità di verifica: Esame Prevenzione delle Patoligie a carico dell Apparato Genitale Anatomia Patologica I Ginecologia ed Ostetricia Anatomia Patologica II PATOLOGIA GINECOLOGICA ED APPROCCIO MULTIDISCIPLINARE 6 - Modalità di verifica: Esame Organizzazione Aziendale Sessuologia e Riabilitazione del Pavimento Pelvico Chirurgia Plastica Urologia ADO III ANNO 2 - Modalità di verifica: Esame SEMINARIO III ANNO 2 - Modalità di verifica: Idoneità TIROCINIO III ANNO I SEMESTRE 14 - Modalità di verifica: Esame MEDICINA PRE E PERINATALE E PATOLOGIA OSTETRICA 7 - Modalità di verifica: Esame Assistenza Speciale alla Diagnosi Prenatale Assistenza Speciale Ostetrica Tecniche Diagnostiche delle patologie Ostetriche TIROCINIO III ANNO II SEMESTRE 15 - Modalità di verifica: Esame Pag.24

25 PROVA FINALE 7 Modalità di verifica: Idoneità LABORATORIO PROFESSIONALE TERZO ANNO 1 - Modalità di verifica: Idoneità Totale esami: n. 6 Idoneità: n.3 ART. 9 CREDITI FORMATIVI UNIVERSITARI 1. Le attività formative danno luogo all acquisizione da parte degli studenti che ne usufruiscono di Crediti Formativi Universitari (), ai sensi della normativa vigente. 2. Nel Corso di Studio abilitante in Ostetricia, a ciascun corrispondono trenta ore di impegno complessivo per studente, salvo diverse disposizioni dei Decreti ministeriali in materia. Le attività di laboratorio e di tirocinio vanno svolte, sia qualitativamente che quantitativamente, in applicazione delle relative norme dell Unione Europea, in particolare lo standard formativo deve rispettare le Direttive 77/452/CEE e 77/453/CEE e 2005/36CEE. Inoltre, nel rispetto delle norme comunitarie vigenti concernenti il reciproco riconoscimento dei diplomi e certificati, nonché il Coordinamento delle disposizioni legislative e regolamentari per le attività di ostetrico/a, il peso del credito formativo della classe prima corrisponde a 30 ore di lavoro/studente. 3. La quantità media di impegno complessivo di apprendimento svolto in un anno da uno studente a tempo pieno negli studi universitari è fissata convenzionalmente in sessanta. 4. La frazione dell impegno orario complessivo riservata allo studio personale o ad altre attività formative di tipo individuale non può essere inferiore al 50%. 5. Nel carico standard corrispondente a un credito possono rientrare: a. almeno dieci ore e non più di dodici dedicate a lezioni frontali o attività didattiche equivalenti; b. almeno dodici e non più di quindici dedicate ad esercitazioni o attività assistite equivalenti; le restanti ore fino al raggiungimento delle trenta ore totali previste, sono da dedicare allo studio ed alla rielaborazione personale; c. le attività di laboratorio e di tirocinio vanno svolte, sia qualitativamente che quantitativamente, in applicazione delle relative norme dell Unione Europea, in particolare lo standard formativo deve rispettare le Direttive 77/452/CEE e 77/453/CEE e 2005/36CEE. I corrispondenti a ciascuna attività formativa sono acquisiti dallo studente con il superamento dell esame o di idoneità certificata. ART. 10 TIPOLOGIE DIDATTICHE Le attività didattiche consistono principalmente in lezioni frontali, tirocinio, laboratori professionalizzanti e seminari. Le lezioni frontali sono svolte da un singolo docente responsabile del modulo di insegnamento. Il tirocinio e il laboratorio riguardano la pratica clinica indirizzata ad un piccolo gruppo di studenti per l acquisizione di capacità, abilità e competenze specifiche dell esercizio professionale. L apprendimento clinico-pratico, svolto presso strutture del SSN e private convenzionate, sotto la guida di un tutor clinico, avviene prevalentemente attraverso gli stimoli derivanti dall analisi dei problemi assistenziali e l acquisizione delle competenze metodologiche richieste per la loro soluzione e l assunzione delle responsabilità decisionali. Pag.25

26 I seminari, svolti da uno o più docenti, sviluppano approfondimenti di argomenti specifici del ruolo professionale. Sono considerati seminari anche le conferenze teorico-tecniche e le attività congressuali, anche sotto forma di videoconferenze, e debitamente certificate. ART. 11 OBBLIGO DI FREQUENZA La frequenza alle lezioni frontali, esercitazioni e laboratori è obbligatoria. Per poter accedere alla prova d esame è necessaria l attestazione di frequenza ad almeno il 75% di ciascuna delle attività previste. L attività di tirocinio deve essere svolta al 100% con possibilità di recupero in caso di motivate assenze. La frequenza viene verificata dai Docenti e dal coordinatore adottando le modalità di accertamento stabilite dal Consiglio di Corso di Studi su indicazione della CC. L'attestazione di frequenza alle attività didattiche obbligatorie di un Corso Integrato di insegnamento è necessaria allo Studente per sostenere il relativo esame. L'attestazione di frequenza viene apposta sul libretto dello Studente dal Coordinatore del Corso oppure dall'ufficio Segreteria-Studenti, sulla base degli accertamenti effettuati dai Docenti. Lo Studente che non abbia ottenuto l'attestazione di frequenza ad uno o più Corsi Ufficiali di un determinato anno, nel successivo anno accademico viene iscritto, anche in soprannumero, come ripetente del medesimo anno di corso, con l'obbligo sia di frequenza ai Corsi Integrati per i quali non ha ottenuto l'attestazione che di superamento dei relativi esami nel rispetto delle propedeuticità. E possibile iscriversi come fuori corso e/o come ripetente per non più di 4 volte complessive nel triennio. ART. 12 SBARRAMENTI E PROPEDEUTICITÀ Attesa, tra l altro, l esigenza di garantire nel percorso formativo una necessaria progressione parallela dei contenuti teorici degli insegnamenti con gli ambiti di svolgimento del tirocinio clinico, l iscrizione all anno di corso successivo a quello di riferimento è subordinata a: - aver completato il monte ore di tirocinio previsto e superato con valutazione positiva l'esame annuale - aver frequentato almeno il 75% dell attività didattica formale e opzionale di ciascun corso integrato; - aver superato gli esami degli anni precedenti con eventuale residuo non superiore a 18 Per quanto attiene le propedeuticità, il CCL in Ostetricia stabilisce che al 1 anno non è possibile sostenere l'esame di Corso Integrato (C.I.) FISIOLOGIA DEL CORPO UMANO E NOZIONI DI PATOLOGIA E MICROBIOLOGIA SE PRIMA NON SI SONO SOSTENUTI GLI ESAMI DI C.I. DI FISICA, STATISTICA ED INFORMATICA E C.I. DI BIOLOGIA, GENETICA, ANATOMIA ED ISTOLOGIA. Non è possibile sostenere L ESAME DI C.I. DI GRAVIDANZA FISIOLOGICA SE PRIMA NON SI SONO SOSTENUTI GLI ESAMI DI C.I. DI FISIOLOGIA DELLA RIPRODUZIONE E C.I. DI FISIOLOGIA DEL CORPO UMANO E NOZIONI DI PATOLOGIA E MICROBIOLOGIA. Al 2 anno non si possono sostenere gli esami del 2 anno senza aver prima sostenuto tutti gli esami del 1 anno; Al 3 anno non si possono sostenere gli esami del 3 anno senza aver prima sostenuto tutti gli esami del 1 e 2 anno. Lo Studente che non abbia ottenuto l attestazione di frequenza ad almeno il 75% delle ore previste per ciascun Corso integrato o che non abbia assolto l impegno del tirocinio, sia rispetto alla frequenza che al conseguimento degli obiettivi formativi stabiliti, di un determinato anno, nel successivo anno accademico viene iscritto, anche in soprannumero, come ripetente del medesimo Pag.26

Sede del corso : NOVARA - Facoltà di Medicina, Chirurgia e Scienze della Salute

Sede del corso : NOVARA - Facoltà di Medicina, Chirurgia e Scienze della Salute La presente scheda di approfondimento si riferisce ai corsi a immatricolazione nell a. a. 010-011. Per ulteriori informazioni si rimanda all Ufficio di Presidenza di Facoltà. Corso di Laurea in OSTETRICIA

Dettagli

SNT/1 - Classe delle lauree in professioni sanitarie, infermieristiche e professione sanitaria ostetrica

SNT/1 - Classe delle lauree in professioni sanitarie, infermieristiche e professione sanitaria ostetrica Scheda informativa Università Classe Nome del corso Università degli Studi di BOLOGNA SNT/1 - Classe delle lauree in professioni sanitarie, infermieristiche e professione sanitaria Data del DM di approvazione

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE DI CORSI PER MASTER UNIVERSITARIO, CORSI DI PERFEZIONAMENTO E CORSI DI AGGIORNAMENTO E FORMAZIONE PERMANENTE Art. 1 Definizione 1. L Università promuove, ai sensi della normativa

Dettagli

Ostetricia Obiettivi formativi specifici

Ostetricia Obiettivi formativi specifici Ostetricia Obiettivi formativi specifici Nell'ambito della professione sanitaria di ostetrica, i laureati sono operatori sanitari cui competono le attribuzioni previste dal D.M. Ministero della sanità

Dettagli

ATENEO TELEMATICO LEONARDO DA VINCI FACOLTÀ DI PSICOLOGIA REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA IN SCIENZE PSICOLOGICHE

ATENEO TELEMATICO LEONARDO DA VINCI FACOLTÀ DI PSICOLOGIA REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA IN SCIENZE PSICOLOGICHE ATENEO TELEMATICO LEONARDO DA VINCI FACOLTÀ DI PSICOLOGIA REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA IN SCIENZE PSICOLOGICHE 1. Denominazione del corso di studi Scienze psicologiche 2. Classe di appartenenza

Dettagli

Regolamento della Scuola di Ateneo per le attività undergraduate e graduate dell Università degli Studi Link Campus University

Regolamento della Scuola di Ateneo per le attività undergraduate e graduate dell Università degli Studi Link Campus University Regolamento della Scuola di Ateneo per le attività undergraduate e graduate dell Università degli Studi Link Campus University TITOLO I AMBITO DI APPLICAZIONE E FUNZIONI Art. 1 Ambito di applicazione 1.

Dettagli

Data del DR di emanazione del ordinamento 31/03/2006 didattico. Data di attivazione 01/10/2003

Data del DR di emanazione del ordinamento 31/03/2006 didattico. Data di attivazione 01/10/2003 Scheda informativa Università Classe Universita' degli Studi di PADOVA Nome del corso Tecniche della prevenzione nell'ambiente e nei luoghi di lavoro (abilitante alla professione sanitaria di Tecnico della

Dettagli

Associazione di Sanità solidale e Iniziative di Utilità Sociale ASIUS

Associazione di Sanità solidale e Iniziative di Utilità Sociale ASIUS Associazione di Sanità solidale e Iniziative di Utilità Sociale ASIUS Sito: www.asius.onweb.it E-Mail: sanitàsolidale@gmail.com Via Paternum 179 San Pietro Patierno - Napoli LAUREE TRIENNALI PER LE PROFESSIONI

Dettagli

REGOLAMENTO DEL MASTER DI PRIMO LIVELLO IN DIRITTO DEL LAVORO E DELLA PREVIDENZA SOCIALE 1

REGOLAMENTO DEL MASTER DI PRIMO LIVELLO IN DIRITTO DEL LAVORO E DELLA PREVIDENZA SOCIALE 1 REGOLAMENTO DEL MASTER DI PRIMO LIVELLO IN DIRITTO DEL LAVORO E DELLA PREVIDENZA SOCIALE 1 Art. 1. FINALITA Presso la Facoltà di Giurisprudenza dell Università di Trieste è istituito il Master Universitario

Dettagli

CORSO DI LAUREA IN: MEDICINA E CHIRURGIA

CORSO DI LAUREA IN: MEDICINA E CHIRURGIA CORSO DI LAUREA IN: MEDICINA E CHIRURGIA (Classe delle Lauree Magistrale LM41 Medicina e Chirurgia) art. 4 del decreto ministeriale 22 ottobre 2004, n. 270 DURATA CREDITI ACCESSO 6 ANNI 360 di cui 283

Dettagli

MANIFESTO DEGLI STUDI - A. A. 2008/2009 CORSO DI LAUREA IN INFERMIERISTICA PEDIATRICA

MANIFESTO DEGLI STUDI - A. A. 2008/2009 CORSO DI LAUREA IN INFERMIERISTICA PEDIATRICA MANIFESTO DEGLI STUDI - A. A. 008/009 CORSO DI LAUREA IN INFERMIERISTICA PEDIATRICA PREMESSA CARATTERISTICHE E FINALITA DEL CORSO Il di Laurea in Infermieristica Pediatrica, appartenente alla Classe delle

Dettagli

Sanitario) Data del DM di approvazione del ordinamento 19/04/2005 didattico. Data del DR di emanazione del ordinamento 19/04/2005 didattico

Sanitario) Data del DM di approvazione del ordinamento 19/04/2005 didattico. Data del DR di emanazione del ordinamento 19/04/2005 didattico Scheda informativa Università Classe Universita' degli Studi di PADOVA Nome del corso Data del DM di approvazione del ordinamento 19/04/2005 didattico Data del DR di emanazione del ordinamento 19/04/2005

Dettagli

CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN OSTETRICIA. www.unipg.it INFORMAZIONI DI CONTATTO CORSO DI LAUREA IN OSTETRICIA

CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN OSTETRICIA. www.unipg.it INFORMAZIONI DI CONTATTO CORSO DI LAUREA IN OSTETRICIA INFORMAZIONI DI CONTATTO Sede del corso Dipartimento Scienze Chirurgiche e Biomediche Piazza Lucio Severi, 1 - Edificio B - 1 Piano 06132 Perugia tel. 075 5858022 - Fax 075 5858433 email: cdl-triennale.ostetricia@unipg.it

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA MAGISTRALE. Corso di laurea magistrale in Ingegneria meccanica

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA MAGISTRALE. Corso di laurea magistrale in Ingegneria meccanica UNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA MAGISTRALE Corso di laurea magistrale in Ingegneria meccanica Classe di laurea magistrale n. LM-33 Ingegneria meccanica DM 270/2004,

Dettagli

Febbraio Agosto 2011. Facoltà di MEDICINA E CHIRURGIA (Roma)

Febbraio Agosto 2011. Facoltà di MEDICINA E CHIRURGIA (Roma) Febbraio Agosto 2011 Facoltà di MEDICINA E CHIRURGIA (Roma) Universita` Cattolica del Sacro Cuore Facolta` di Medicina e Chirurgia A. Gemelli Sede di Brescia CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN INFERMIERISTICA

Dettagli

REGOLAMENTO PER IL CONFERIMENTO DELLE BORSE DI STUDIO PER STUDENTI DEL PERCORSO FORMATIVO COMUNE DEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN MATEMATICA

REGOLAMENTO PER IL CONFERIMENTO DELLE BORSE DI STUDIO PER STUDENTI DEL PERCORSO FORMATIVO COMUNE DEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN MATEMATICA REGOLAMENTO PER IL CONFERIMENTO DELLE BORSE DI STUDIO PER STUDENTI DEL PERCORSO FORMATIVO COMUNE DEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN MATEMATICA Art. 1 - Finalità, durata, e modalità di assegnazione 1. La

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CATANIA

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CATANIA D.R. 7675 UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CATANIA IL RETTORE - Vista la Legge del 19 novembre 1990, n.341 e in particolare gli articoli 6 e 7, concernenti la riforma degli ordinamenti didattici universitari;

Dettagli

Art. 4: è necessario specificare la percentuale di tempo da dedicare allo studio individuale.

Art. 4: è necessario specificare la percentuale di tempo da dedicare allo studio individuale. Allegato 2 Art. 4. Crediti formativi universitari Testo approvato Rilievi CUN Testo adeguato ai rilievi 1. Il credito formativo universitario (cfu) - di seguito denominato credito - è l unità di misura

Dettagli

Corso di Laurea in Ostetricia (Abilitante alla professione sanitaria di Ostetrica/o) Classe SNT 01 Classe delle lauree in Classe

Corso di Laurea in Ostetricia (Abilitante alla professione sanitaria di Ostetrica/o) Classe SNT 01 Classe delle lauree in Classe (AA 2007/2008) Corso di Laurea in Ostetricia (Abilitante alla professione sanitaria di Ostetrica/o) Classe SNT 01 Classe delle lauree in Classe professioni sanitarie infermieristiche ed ostetriche Accesso/posti

Dettagli

UNIVERSITA` DEL SALENTO Facolta` di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali

UNIVERSITA` DEL SALENTO Facolta` di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali UNIVERSITA` DEL SALENTO Facolta` di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali Regolamento didattico del Corso di Laurea di I livello in OTTICA e OPTOMETRIA Il Regolamento Didattico specifica gli aspetti

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARI E DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO E DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARI E DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO E DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARI E DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO E DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE (integrato con modifiche apportate dal Senato Accademico con delibera n 994

Dettagli

Data del DM di approvazione del ordinamento 14/03/2008 didattico. Data del DR di emanazione del ordinamento 19/03/2008 didattico

Data del DM di approvazione del ordinamento 14/03/2008 didattico. Data del DR di emanazione del ordinamento 19/03/2008 didattico Scheda informativa Università Universita' degli Studi di PADOVA Classe Nome del corso Data del DM di approvazione del ordinamento 14/03/2008 didattico Data del DR di emanazione del ordinamento 19/03/2008

Dettagli

Scuola di specializzazione in GINECOLOGIA E OSTETRICIA.

Scuola di specializzazione in GINECOLOGIA E OSTETRICIA. Scuola di specializzazione in GINECOLOGIA E OSTETRICIA. La Scuola di specializzazione in Ginecologia e ostetricia afferisce all Area Chirurgica Classe delle Chirurgie specialistiche. L ammissione alla

Dettagli

8481 - IGIENE DENTALE (ABILITANTE ALLA PROFESSIONE SANITARIA DI IGIENISTA DENTALE) (L)

8481 - IGIENE DENTALE (ABILITANTE ALLA PROFESSIONE SANITARIA DI IGIENISTA DENTALE) (L) Page 1 of 5 Facoltà: Corso: Ordinamento: DM270 MEDICINA E CHIRURGIA 8481 - IGIENE DENTALE (ABILITANTE ALLA PROFESSIONE SANITARIA DI IGIENISTA DENTALE) (L) Titolo: IGIENE DENTALE (ABILITANTE ALLA PROFESSIONE

Dettagli

Regolamento per l'istituzione ed il funzionamento dei corsi di perfezionamento, di aggiornamento professionale e formazione permanente

Regolamento per l'istituzione ed il funzionamento dei corsi di perfezionamento, di aggiornamento professionale e formazione permanente Regolamento per l'istituzione ed il funzionamento dei corsi di perfezionamento, di aggiornamento professionale e formazione permanente (Decreto Rettorale n.34 del 12 dicembre 2008) Sommario Articolo 1

Dettagli

Articolo 1. Articolo 2. (Definizione e finalità)

Articolo 1. Articolo 2. (Definizione e finalità) UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRENTO DIPARTIMENTO DI ECONOMIA E MANAGEMENT REGOLAMENTO DEL TIROCINIO FORMATIVO E DI ORIENTAMENTO (approvato nel Consiglio di Dipartimento del 19 febbraio 2014) Articolo 1 (Definizione

Dettagli

Il Corso di Laurea in Infermieristica

Il Corso di Laurea in Infermieristica Sessione V: Il ruolo della formazione nella costruzione di una cultura geriatrica e multiprofessionale Il Corso di Laurea in Infermieristica Dott.ssa Paola Ferri Corso di Laurea in Infermieristica Università

Dettagli

Brescia, 11 febbraio 2012

Brescia, 11 febbraio 2012 Brescia, 11 febbraio 2012 Universita` Cattolica del Sacro Cuore Facolta` di Medicina e Chirurgia A. Gemelli Sede di Brescia CORSO DI LAUREA IN INFERMIERISTICA Requisiti per l ammissione al Corso di Laurea

Dettagli

CAPO III PROFESSIONI SANITARIE NON CONVENZIONALI ESERCITATE DAI LAUREATI IN CHIROPRATICA E DAI LAUREATI IN OSTEOPATIA ART. 14.

CAPO III PROFESSIONI SANITARIE NON CONVENZIONALI ESERCITATE DAI LAUREATI IN CHIROPRATICA E DAI LAUREATI IN OSTEOPATIA ART. 14. CAPO III PROFESSIONI SANITARIE NON CONVENZIONALI ESERCITATE DAI LAUREATI IN CHIROPRATICA E DAI LAUREATI IN OSTEOPATIA ART. 14. (Istituzione delle professioni sanitarie non convenzionali di chiropratico

Dettagli

Requisiti curriculari, loro accertamento e verifica dell'adeguatezza della personale preparazione

Requisiti curriculari, loro accertamento e verifica dell'adeguatezza della personale preparazione Scuola di Lettere e Beni culturali LAUREA MAGISTRALE IN GEOGRAFIA E PROCESSI TERRITORIALI CLASSE LM- 80 REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI STUDIO PARTE NORMATIVA - Art. 1 Requisiti per l'accesso al corso

Dettagli

TECNICHE DELLA PREVENZIONE NELL'AMBIENTE E NEI LUOGHI DI LAVORO (AB. ALLA PROF. SANITARIA DI TECNICO DELLA PREV. NELL'AMBIENTE E NEI LUOGHI DI LAVORO)

TECNICHE DELLA PREVENZIONE NELL'AMBIENTE E NEI LUOGHI DI LAVORO (AB. ALLA PROF. SANITARIA DI TECNICO DELLA PREV. NELL'AMBIENTE E NEI LUOGHI DI LAVORO) Page 1 of 5 Facoltà: Corso: Ordinamento: DM270 MEDICINA E CHIRURGIA 8487 - TECNICHE DELLA PREVENZIONE NELL'AMBIENTE E NEI LUOGHI DI LAVORO (ABILITANTE ALLA PROFESSIONE SANITARIA DI TECNICO DELLA PREVENZIONE

Dettagli

CORSO DI LAUREA IN OTTICA E OPTOMETRIA (LAUREA DI PRIMO LIVELLO) MANIFESTO DEGLI STUDI ANNO ACCADEMICO 2007-2008

CORSO DI LAUREA IN OTTICA E OPTOMETRIA (LAUREA DI PRIMO LIVELLO) MANIFESTO DEGLI STUDI ANNO ACCADEMICO 2007-2008 UNIVERSITA DEL SALENTO FACOLTA DI SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI CORSO DI LAUREA IN OTTICA E OPTOMETRIA (LAUREA DI PRIMO LIVELLO) MANIFESTO DEGLI STUDI ANNO ACCADEMICO 2007-2008 Nel seguito saranno

Dettagli

Data del DM di approvazione del ordinamento 31/03/2004 didattico. Data del DR di emanazione del ordinamento 31/03/2004 didattico

Data del DM di approvazione del ordinamento 31/03/2004 didattico. Data del DR di emanazione del ordinamento 31/03/2004 didattico Scheda informativa Università Classe Universita' degli Studi di PADOVA Nome del corso Data del DM di approvazione del ordinamento 31/03/2004 didattico Data del DR di emanazione del ordinamento 31/03/2004

Dettagli

(Emanato con D.R. n. 1032/15 del 02.11.2015) REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI STUDIO IN GIURISPRUDENZA (LMG01) Art. 1 Oggetto

(Emanato con D.R. n. 1032/15 del 02.11.2015) REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI STUDIO IN GIURISPRUDENZA (LMG01) Art. 1 Oggetto REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI STUDIO IN GIURISPRUDENZA (LMG01) Art. 1 Oggetto Il presente regolamento disciplina le finalità, l organizzazione e il funzionamento del Corso di studio in Giurisprudenza

Dettagli

FACOLTÀ DI SOCIOLOGIA ART. 1

FACOLTÀ DI SOCIOLOGIA ART. 1 SEZIONE QUATTORDICESIMA FACOLTÀ DI SOCIOLOGIA ART. 1 Alla Facoltà di Sociologia afferisce il seguente corso di diploma universitario: a) corso di diploma universitario triennale in Servizio sociale ART.

Dettagli

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE 27 giugno 2012 SENATO ACCADEMICO 17 luglio 2012 DECRETO RETTORALE DI EMANAZIONE:

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE 27 giugno 2012 SENATO ACCADEMICO 17 luglio 2012 DECRETO RETTORALE DI EMANAZIONE: Università degli Studi di Ferrara REGOLAMENTO DIDATTICO DI MEDICINA E CHIRURGIA E DEI CORSI DI STUDIO AFFERENTI Regolamento per i corsi di studio attivi in base al D.M. 270/04 ANNO ACCADEMICO 2012-2013

Dettagli

Facoltà: SCIENZE STATISTICHE Corso: 8053 - FINANZA, ASSICURAZIONI E IMPRESA (L) Ordinamento: DM270 Titolo: FINANZA, ASSICURAZIONI E IMPRESA Testo: SCUOLA DI ECONOMIA, MANAGEMENT E STATISTICA Regolamento

Dettagli

FACOLTÀ DI PSICOLOGIA ART. 1

FACOLTÀ DI PSICOLOGIA ART. 1 SEZIONE DODICESIMA FACOLTÀ DI PSICOLOGIA ART. 1 Alla Facoltà di Psicologia afferiscono i seguenti corsi di laurea triennali: a) corso di laurea in Scienze e tecniche psicologiche Laurea in Scienze e tecniche

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PERUGIA STATUTO DEL CENTRO UNIVERSITARIO DI RICERCA INTERDIPARTIMENTALE SULL ATTIVITÀ MOTORIA (C.U.R.I.A.MO.

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PERUGIA STATUTO DEL CENTRO UNIVERSITARIO DI RICERCA INTERDIPARTIMENTALE SULL ATTIVITÀ MOTORIA (C.U.R.I.A.MO. UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PERUGIA STATUTO DEL CENTRO UNIVERSITARIO DI RICERCA INTERDIPARTIMENTALE SULL ATTIVITÀ MOTORIA (C.U.R.I.A.MO.) Art. 1 E costituito il Centro Universitario di Ricerca Interdipartimentale

Dettagli

REGOLAMENTO PER GLI STAGE

REGOLAMENTO PER GLI STAGE REGOLAMENTO PER GLI STAGE emanato con D.R. n. 5146 del 2000, successivamente modificato con D.R. n. 9 del 16 gennaio 2007 e D.R. n. 198 del 29 novembre 2011 1/5 ART. 1 Ambito di applicazione 1.1 Il presente

Dettagli

Terapia Occupazionale (abilitante alla professione sanitaria in Terapista

Terapia Occupazionale (abilitante alla professione sanitaria in Terapista Scheda informativa Università Classe Universita' degli Studi di PADOVA Nome del corso Data del DM di approvazione del ordinamento 04/05/2004 didattico Data del DR di emanazione del ordinamento 05/05/2004

Dettagli

Scuola di Agraria e Medicina veterinaria

Scuola di Agraria e Medicina veterinaria Scuola di Agraria e Medicina veterinaria Regolamento didattico del Corso di Laurea Magistrale a ciclo unico in Medicina Veterinaria Parte Normativa Sito web del corso di studio: http://corsi.unibo.it/magistralecu/medicinaveterinaria/pagine/default.aspx

Dettagli

CAPO I - PARTE GENERALE. Art. 1 Oggetto

CAPO I - PARTE GENERALE. Art. 1 Oggetto 1 REGOLAMENTO RELATIVO ALLA DISCIPLINA DELLE PROCEDURE DI TRASFERIMENTO E DI MOBILITA INTERNA PER LA COPERTURA DEI POSTI VACANTI DI PROFESSORE ORDINARIO, DI PROFESSORE ASSOCIATO E DI RICERCATORE, AI SENSI

Dettagli

Sede del corso : NOVARA - Facoltà di Medicina, Chirurgia e Scienze della Salute

Sede del corso : NOVARA - Facoltà di Medicina, Chirurgia e Scienze della Salute La presente scheda di approfondimento si riferisce ai corsi a immatricolazione nell a. a. 010-011. Per ulteriori informazioni si rimanda all Ufficio di Presidenza di Facoltà. Corso di Laurea in INFERMIERISTICA

Dettagli

SNT/1 - Classe delle lauree in professioni sanitarie, infermieristiche e professione sanitaria ostetrica

SNT/1 - Classe delle lauree in professioni sanitarie, infermieristiche e professione sanitaria ostetrica Scheda informativa Università Classe Nome del corso Universita' degli Studi di PADOVA SNT/1 - Classe delle lauree in professioni sanitarie, infermieristiche e professione sanitaria Data del DM di approvazione

Dettagli

CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DEI SERVIZI GIURIDICI CONSULENTE DEL LAVORO ED ESPERTO DI RELAZIONI INDUSTRIALI

CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DEI SERVIZI GIURIDICI CONSULENTE DEL LAVORO ED ESPERTO DI RELAZIONI INDUSTRIALI CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DEI SERVIZI GIURIDICI CONSULENTE DEL LAVORO ED ESPERTO DI RELAZIONI INDUSTRIALI (Modificato con delibere del CdF e CdS del 22.01.03, del 07.05.2003, del 8.10.2003; del 25.02.2004;

Dettagli

REGOLAMENTO DIDATTICO CORSO DI LAUREA IN MATEMATICA PER LA FINANZA E L ASSICURAZIONE

REGOLAMENTO DIDATTICO CORSO DI LAUREA IN MATEMATICA PER LA FINANZA E L ASSICURAZIONE REGOLAMENTO DIDATTICO CORSO DI LAUREA IN MATEMATICA PER LA FINANZA E L ASSICURAZIONE Art. 1 - Denominazione e classe di appartenenza E` istituito presso l'università degli Studi di Torino il Corso di Laurea

Dettagli

8477 - EDUCAZIONE PROFESSIONALE (ABILITANTE ALLA PROFESSIONE SANITARIA DI EDUCATORE PROFESSIONALE) (L)

8477 - EDUCAZIONE PROFESSIONALE (ABILITANTE ALLA PROFESSIONE SANITARIA DI EDUCATORE PROFESSIONALE) (L) Page 1 of 6 Facoltà: Corso: Ordinamento: DM270 MEDICINA E CHIRURGIA 8477 - EDUCAZIONE PROFESSIONALE (ABILITANTE ALLA PROFESSIONE SANITARIA DI EDUCATORE PROFESSIONALE) (L) Titolo: EDUCAZIONE PROFESSIONALE

Dettagli

b) attività divulgativa delle politiche di qualità dell ateneo nei confronti degli studenti;

b) attività divulgativa delle politiche di qualità dell ateneo nei confronti degli studenti; Allegato n. 2 Linee Guida per la redazione della Relazione Annuale della Commissione Paritetica Docenti- Studenti Le Commissioni Didattiche Paritetiche, così come specificato nel Documento di Autovalutazione,

Dettagli

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEI CORSI DI FORMAZIONE PRE-ACCADEMICA

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEI CORSI DI FORMAZIONE PRE-ACCADEMICA REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEI CORSI DI FORMAZIONE PRE-ACCADEMICA Articolo 1 (Premesse) 1. Il presente regolamento disciplina il funzionamento dei Corsi di formazione pre-accademica (definiti anche

Dettagli

Facoltà: ECONOMIA - SEDE DI RIMINI Corso: 8847 - ECONOMIA DEL TURISMO (L) Ordinamento: DM270 Titolo: ECONOMIA DEL TURISMO Testo: SCUOLA DI ECONOMIA, MANAGEMENT E STATISTICA Sede Di Rimini Corso di Laurea

Dettagli

TIROCINIO FORMATIVO ATTIVO

TIROCINIO FORMATIVO ATTIVO 2. TIROCINIO FORMATIVO ATTIVO Il Tirocinio Formativo Attivo (TFA) è un corso abilitante all insegnamento istituito dalle università. Esso ha durata annuale e attribuisce, tramite un esame finale sostenuto

Dettagli

UNIVERSITÀ CATTOLICA del SACRO CUORE Facoltà di Medicina e Chirurgia A. Gemelli - Roma

UNIVERSITÀ CATTOLICA del SACRO CUORE Facoltà di Medicina e Chirurgia A. Gemelli - Roma UNIVERSITÀ CATTOLICA del SACRO CUORE Facoltà di Medicina e Chirurgia A. Gemelli - Roma OSPEDALE COTTOLENGO - Torino Corso di Laurea in Infermieristica Corso infermieri guida di tirocinio novembre 2014

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO FACOLTÀ DI ECONOMIA REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA INTERATENEO IN SCIENZE DELLA SICUREZZA ECONOMICO FINANZIARIA TITOLO PRIMO DISPOSIZIONI GENERALI E COMUNI

Dettagli

REGOLAMENTO DEL CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN SCIENZE DEL LAVORO

REGOLAMENTO DEL CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN SCIENZE DEL LAVORO REGOLAMENTO DEL CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN SCIENZE DEL LAVORO 1. Il presente Regolamento specifica gli aspetti organizzativi del corso di laurea specialistica in Scienze del lavoro (classe delle

Dettagli

Sentito per le vie brevi MIUR e CUN, per questa tipologia di classi sembrerebbe non applicarsi

Sentito per le vie brevi MIUR e CUN, per questa tipologia di classi sembrerebbe non applicarsi Documento contenente le linee guida per l attivazione dei Corsi di studio delle professioni sanitarie (DM 8 gennaio 2009 e DI 19 febbraio 2009) a partire dall offerta formativa dell a.a. 2011-2012 In attesa

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PERUGIA REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA INTERFACOLTA (AGRARIA-MEDICINA VETERINARIA)

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PERUGIA REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA INTERFACOLTA (AGRARIA-MEDICINA VETERINARIA) UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PERUGIA REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA INTERFACOLTA (AGRARIA-MEDICINA VETERINARIA) in PRODUZIONI ANIMALI (Classe L-38) Ai sensi del D.M. 270/2004 Art. 1 Finalità 1.

Dettagli

ISTITUTO SUPERIORE Di STUDI MUSICALI CONSERVATORIO GUIDO CANTELLI

ISTITUTO SUPERIORE Di STUDI MUSICALI CONSERVATORIO GUIDO CANTELLI ISTITUTO SUPERIORE Di STUDI MUSICALI CONSERVATORIO GUIDO CANTELLI Via Collegio Gallarini, 1 28100 NOVARA (tel. 0321-31252 / 392629) Fax 0321 640556 E-Mail: segreteriaamministrativa@conservatorionovara.it

Dettagli

DELIBERAZIONE N. 33/32. Istituzione della rete di cure palliative della d

DELIBERAZIONE N. 33/32. Istituzione della rete di cure palliative della d 32 Oggetto: Istituzione della rete di cure palliative della d Regione Sardegna. L Assessore dell'igiene e Sanità e dell'assistenza Sociale ricorda che la legge 15 marzo 2010, n. 38, tutela il diritto del

Dettagli

In convenzione con DELLA TOSCANA $ $ 5 ( *2 / $ 0(172

In convenzione con DELLA TOSCANA $ $ 5 ( *2 / $ 0(172 81,9(56,7 '(*/,678',',6,(1$ ',3$57,0(172',',5,772'(// (&2120,$ )$&2/7 ',(&2120,$³5,&+$5'0*22':,1 In convenzione con UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PISA DIPARTIMENTO DI DIRITTO PUBBLICO AGENZIA DELLE ENTRATE

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MODENA E REGGIO EMILIA. FACOLTÀ DI Medicina e Chirurgia

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MODENA E REGGIO EMILIA. FACOLTÀ DI Medicina e Chirurgia UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MODENA E REGGIO EMILIA FACOLTÀ DI Medicina e Chirurgia REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN SCIENZE INFERMIERISTICHE ED OSTETRICHE (CLASSE LM/SNT1 - SCIENZE

Dettagli

Università degli Studi di Napoli Parthenope

Università degli Studi di Napoli Parthenope Pos. AG IL RETTORE Decreto n. 425 VISTO VISTO il DM 270/04 ed in particolare l art.3 comma 9 che recita Restano ferme le disposizioni di cui all'articolo 6 della legge 19 novembre 1990, n. 341, in materia

Dettagli

REGOLAMENTO DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARIO

REGOLAMENTO DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARIO REGOLAMENTO DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARIO Art. 1 Corsi per master universitario 1. L Università promuove, secondo la normativa vigente corsi di alta formazione per il conseguimento di diplomi di master

Dettagli

Regolamento Corso di Laurea Magistrale in ECONOMIA E GESTIONE DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI. (Classe LM-63, Scienze delle pubbliche amministrazioni)

Regolamento Corso di Laurea Magistrale in ECONOMIA E GESTIONE DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI. (Classe LM-63, Scienze delle pubbliche amministrazioni) Regolamento Corso di Laurea Magistrale in ECONOMIA E GESTIONE DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI (Classe LM-63, Scienze delle pubbliche amministrazioni) Art. 1 Istituzione La Facoltà di Economia istituisce

Dettagli

LA FORMAZIONE DELL ASSISTENTE SANITARIO

LA FORMAZIONE DELL ASSISTENTE SANITARIO BRESCIA 6 OTTOBRE 2006 LA FORMAZIONE DELL ASSISTENTE SANITARIO PROF. FRANCESCO DONATO Sezione di Igiene, Epidemiologia e Sanità Pubblica Facoltà di Medicina e Chirurgia Università degli Studi di Brescia

Dettagli

FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN GIURISPRUDENZA, CLASSE LMG/01 REGOLAMENTO DIDATTICO. Art. 1 Definizioni

FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN GIURISPRUDENZA, CLASSE LMG/01 REGOLAMENTO DIDATTICO. Art. 1 Definizioni FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN GIURISPRUDENZA, CLASSE LMG/01 1. Ai sensi del presente Regolamento si intende: REGOLAMENTO DIDATTICO Art. 1 Definizioni a) per Facoltà: la Facoltà

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI G. d ANNUNZIO - FACOLTA DI SCIENZE MANAGERIALI REGOLAMENTO PER IL RICONOSCIMENTO DEI CREDITI 1

UNIVERSITA DEGLI STUDI G. d ANNUNZIO - FACOLTA DI SCIENZE MANAGERIALI REGOLAMENTO PER IL RICONOSCIMENTO DEI CREDITI 1 UNIVERSITA DEGLI STUDI G. d ANNUNZIO - FACOLTA DI SCIENZE MANAGERIALI REGOLAMENTO PER IL RICONOSCIMENTO DEI CREDITI 1 Art. 1 - Riconoscimento dei crediti universitari. Art. 2 - Competenza. 1 ART. 23 Regolamento

Dettagli

REGOLAMENTO DEL MASTER UNIVERSITARIO BIENNALE DI SECONDO LIVELLO IN CRIMINOLOGIA FORENSE MA.CRI.F.

REGOLAMENTO DEL MASTER UNIVERSITARIO BIENNALE DI SECONDO LIVELLO IN CRIMINOLOGIA FORENSE MA.CRI.F. REGOLAMENTO DEL MASTER UNIVERSITARIO BIENNALE DI SECONDO LIVELLO IN CRIMINOLOGIA FORENSE MA.CRI.F. Art. 1 - Istituzione del Master in Criminologia Forense MA.CRI.F. E istituito presso l Università Carlo

Dettagli

Art. 1 Definizioni Art. 2 Istituzione Art. 3 Obiettivi formativi specifici Art. 4 Risultati di apprendimento attesi

Art. 1 Definizioni Art. 2 Istituzione Art. 3 Obiettivi formativi specifici Art. 4 Risultati di apprendimento attesi UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SIENA DIPARTIMENTO DI SCIENZE POLITICHE E INTERNAZIONALI REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN SCIENZE INTERNAZIONALI INTERNATIONAL STUDIES (Classe LM 52 Relazioni

Dettagli

4.5) ISTITUZIONE DEL CENTRO INTERDIPARTIMENTALE DI RICERCA SULLE FIBROSI POLMONARI E MALATTIE RARE DEL POLMONE. ESPRIME

4.5) ISTITUZIONE DEL CENTRO INTERDIPARTIMENTALE DI RICERCA SULLE FIBROSI POLMONARI E MALATTIE RARE DEL POLMONE. ESPRIME I DIVISIONE 4.5) ISTITUZIONE DEL CENTRO INTERDIPARTIMENTALE DI RICERCA SULLE FIBROSI POLMONARI E MALATTIE RARE DEL POLMONE. OMISSIS ESPRIME parere favorevole alla istituzione del Centro Interdipartimentale

Dettagli

Università degli Studi di Torino. Laurea in TECNICHE AUDIOPROTESICHE (ABILITANTE ALLA PROFESSIONE SANITARIA DI AUDIOPROTESISTA)

Università degli Studi di Torino. Laurea in TECNICHE AUDIOPROTESICHE (ABILITANTE ALLA PROFESSIONE SANITARIA DI AUDIOPROTESISTA) Università degli Studi di Torino Laurea in TECNICHE AUDIOPROTESICHE (ABILITANTE ALLA PROFESSIONE SANITARIA DI AUDIOPROTESISTA) D.M. /0/004, n. 70 Regolamento didattico - anno accademico 04/05 ART. Premessa

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BARI Regolamento di Ateneo per il riconoscimenti di crediti formativi universitari (CFU)

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BARI Regolamento di Ateneo per il riconoscimenti di crediti formativi universitari (CFU) UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BARI Regolamento di Ateneo per il riconoscimenti di crediti formativi universitari (CFU) Art. 1 Ambiti d applicazione In attuazione della legislazione vigente (L. 64/2001; L.

Dettagli

Scuola di Lettere e Beni culturali

Scuola di Lettere e Beni culturali Scuola di Lettere e Beni culturali LAUREA IN CULTURE E TECNICHE DELLA MODA CLASSE L- 3 REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI STUDIO PARTE NORMATIVA Art. 1 Requisiti per l'accesso al corso Requisiti di accesso

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA PER LA REALIZZAZIONE DI ATTIVITÀ DI RICERCA, DIDATTICA, FORMAZIONE E ORIENTAMENTO TRA

PROTOCOLLO D INTESA PER LA REALIZZAZIONE DI ATTIVITÀ DI RICERCA, DIDATTICA, FORMAZIONE E ORIENTAMENTO TRA PROTOCOLLO D INTESA PER LA REALIZZAZIONE DI ATTIVITÀ DI RICERCA, DIDATTICA, FORMAZIONE E ORIENTAMENTO TRA L Università degli Studi di Ferrara (di seguito denominata brevemente Università ) Codice Fiscale

Dettagli

Scienze motorie SCIENZE MOTORIE

Scienze motorie SCIENZE MOTORIE Scienze motorie SCIENZE MOTORIE SCIENZE MOTORIE CORSO DI LAUREA Scienze motorie: Educazione fisica e tecnica sportiva (sede di Voghera) Attività motoria preventiva e adattata (sede di Pavia) CORSI DI LAUREA

Dettagli

La Professione Infermieristica ieri, oggi e domani Leggi e Competenze. Orlando Pantaleo Responsabile UIT CO 118 Modena Soccorso

La Professione Infermieristica ieri, oggi e domani Leggi e Competenze. Orlando Pantaleo Responsabile UIT CO 118 Modena Soccorso La Professione Infermieristica ieri, oggi e domani Leggi e Competenze Orlando Pantaleo Responsabile UIT CO 118 Modena Soccorso NEGLI ULTIMI ANNI LA PROFESSIONE INFERMIERISTICA HA ACQUISITO SEMPRE PIÙ LA

Dettagli

Nome del corso di laurea Assistenza Sanitaria (Abilitante alla Professione Sanitaria di Assistente Sanitario)

Nome del corso di laurea Assistenza Sanitaria (Abilitante alla Professione Sanitaria di Assistente Sanitario) Page 1 of 7 Università Università degli Studi di BARI ALDO MORO Classe SNT/4-Classe delle lauree in professioni sanitarie della prevenzione Nome del corso di laurea Assistenza Sanitaria (Abilitante alla

Dettagli

Master Universitari in. Assistenza Infermieristica

Master Universitari in. Assistenza Infermieristica Anno accademico 2005-2006 Master per Infermiere di sanità pubblica e di comunità (ISPeC) Master Universitari in Assistenza Infermieristica autonomia didattica LAUREA RIFORMA UNIVERSITARIA crediti formativi

Dettagli

SCUOLA DI LINGUE E LETTERATURE, TRADUZIONE E INTERPRETAZIONE 8059 - MEDIAZIONE LINGUISTICA INTERCULTURALE (L)

SCUOLA DI LINGUE E LETTERATURE, TRADUZIONE E INTERPRETAZIONE 8059 - MEDIAZIONE LINGUISTICA INTERCULTURALE (L) SEDE DI FORLI - Corso: Ordinamento: SCUOLA DI LINGUE E LETTERATURE, TRADUZIONE E INTERPRETAZIONE 8059 - MEDIAZIONE LINGUISTICA INTERCULTURALE (L) DM270 MEDIAZIONE LINGUISTICA INTERCULTURALE Scuola di Lingue

Dettagli

Sede del corso : NOVARA - Facoltà di Medicina, Chirurgia e Scienze della Salute

Sede del corso : NOVARA - Facoltà di Medicina, Chirurgia e Scienze della Salute La presente scheda di approfondimento si riferisce ai corsi a immatricolazione nell a. a. 010-011. Per ulteriori informazioni si rimanda all Ufficio di Presidenza di Facoltà. Corso di Laurea in TECNICHE

Dettagli

SEZIONE PRIMA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE PER L INSEGNAMENTO SECONDARIO DELL UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE ART. 1

SEZIONE PRIMA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE PER L INSEGNAMENTO SECONDARIO DELL UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE ART. 1 SEZIONE PRIMA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE PER L INSEGNAMENTO SECONDARIO DELL UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE ART. 1 Per conseguire le finalità di cui all art. 4, secondo comma, della legge 19 novembre

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA. Corso di laurea in Allevamento e Salute Animale. Classe di laurea n.

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA. Corso di laurea in Allevamento e Salute Animale. Classe di laurea n. UNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA Corso di laurea in Allevamento e Salute Animale Classe di laurea n. L-38 DM 270/2004, art. 12 R.D.A. art. 5 RIDD 1 Art. 1 Finalità

Dettagli

ART. 1. Il numero massimo degli iscrivibili per ciascuna scuola è determinato dalla normativa specifica. ART. 2

ART. 1. Il numero massimo degli iscrivibili per ciascuna scuola è determinato dalla normativa specifica. ART. 2 DISPOSIZIONI GENERALI ART. 1 Sono ammessi alle scuole dirette a fini speciali i diplomati degli Istituti di istruzione secondaria di secondo grado in conformità con le disposizioni vigenti per l ammissione

Dettagli

Psicologia sociale e delle organizzazioni

Psicologia sociale e delle organizzazioni Psicologia sociale e delle organizzazioni Università Università degli Studi di FIRENZE Classe 58/S - Classe delle lauree specialistiche in psicologia Nome del corso Psicologia sociale e delle organizzazioni

Dettagli

ANNO ACCADEMICO 2007/2008 CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN FISICA

ANNO ACCADEMICO 2007/2008 CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN FISICA ANNO ACCADEMICO 2007/2008 CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN FISICA Manifesto degli Studi Il Corso di Studi per il conseguimento della Laurea triennale in Fisica richiede l acquisizione di 180 crediti formativi

Dettagli

UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI MILANO MANIFESTO DEGLI STUDI A.A. 2007/08 LAUREA SANITARIA IN INFERMIERISTICA PEDIATRICA

UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI MILANO MANIFESTO DEGLI STUDI A.A. 2007/08 LAUREA SANITARIA IN INFERMIERISTICA PEDIATRICA UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI MILANO MANIFESTO DEGLI STUDI A.A. 2007/08 LAUREA SANITARIA IN INFERMIERISTICA PEDIATRICA GENERALITA' Classe di laurea di appartenenza: SNT/1 Professioni sanitarie infermieristiche

Dettagli

Master Universitario di primo livello. Regolamento didattico

Master Universitario di primo livello. Regolamento didattico Università degli Studi di Perugia Dipartimento di Giurisprudenza Master Universitario di primo livello IN LEGISLAZIONE SCOLASTICA E MANAGEMENT PER LA NEGOZIAZIONE Regolamento didattico ART. 1 - ISTITUZIONE

Dettagli

Regolamento dei Corsi di Master Universitario di I e di II livello. Articolo 1. Finalità

Regolamento dei Corsi di Master Universitario di I e di II livello. Articolo 1. Finalità Articolo 1. Finalità 1. Il presente regolamento disciplina l istituzione, l attivazione e il funzionamento dei corsi di perfezionamento scientifico e di alta formazione permanente e ricorrente successivi

Dettagli

LINEE GUIDA PER LA FORMULAZIONE DEL REGOLAMENTO DIDATTICO DEI CORSI DI DIPLOMA ACCADEMICO DI PRIMO LIVELLO

LINEE GUIDA PER LA FORMULAZIONE DEL REGOLAMENTO DIDATTICO DEI CORSI DI DIPLOMA ACCADEMICO DI PRIMO LIVELLO ISTITUZIONI MUSICALI AFAM LINEE GUIDA PER LA FORMULAZIONE DEL REGOLAMENTO DIDATTICO DEI CORSI DI DIPLOMA ACCADEMICO DI PRIMO LIVELLO (Generalità) Il presente regolamento disciplina, ai sensi delle leggi

Dettagli

Pos. AG Decreto n. 449 IL RETTORE

Pos. AG Decreto n. 449 IL RETTORE Pos. AG Decreto n. 449 IL RETTORE Vista la legge 9.5.89, n. 168; Vista la legge 19.11.90, n. 341; Vista la legge 15.5.97, n. 127; il D.P.R. 27.1.98, n. 25; il D.M. 3.11.99, n. 509 recante norme concernenti

Dettagli

UNIVERSITA' DEGLI STUDI DEL SANNIO

UNIVERSITA' DEGLI STUDI DEL SANNIO UNIVERSITA' DEGLI STUDI DEL SANNIO REGOLAMENTO SUI CREDITI FORMATIVI DEL PERSONALE TECNICO-AMMINISTRATIVO DELL UNIVERSITA DEGLI STUDI DEL SANNIO (D.R. n. 304 del 13 aprile 2004) Articolo 1 Finalità 1.

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MODENA E REGGIO EMILIA FACOLTÀ DI ECONOMIA MARCO BIAGI

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MODENA E REGGIO EMILIA FACOLTÀ DI ECONOMIA MARCO BIAGI UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MODENA E REGGIO EMILIA FACOLTÀ DI ECONOMIA MARCO BIAGI REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA IN ECONOMIA AZIENDALE (CLASSE L-18 SCIENZE DELL ECONOMIA E DELLA GESTIONE AZIENDALE)

Dettagli

CORSI PER MASTER UNIVERSITARIO DI I e II livello REGOLAMENTO ai sensi dell articolo 7, comma 4, del Regolamento didattico generale della Libera

CORSI PER MASTER UNIVERSITARIO DI I e II livello REGOLAMENTO ai sensi dell articolo 7, comma 4, del Regolamento didattico generale della Libera CORSI PER MASTER UNIVERSITARIO DI I e II livello REGOLAMENTO ai sensi dell articolo 7, comma 4, del Regolamento didattico generale della Libera Università di Bolzano Approvato con delibera n. 56/2010 del

Dettagli

REGOLAMENTO MASTER UNIVERSITARI UNIVERSITAS MERCATORUM. Art. 1 Principi generali e scopo del Regolamento

REGOLAMENTO MASTER UNIVERSITARI UNIVERSITAS MERCATORUM. Art. 1 Principi generali e scopo del Regolamento Art. 1 Principi generali e scopo del Regolamento Il presente Regolamento disciplina l istituzione, l attivazione e l organizzazione dei Master nell Università Telematica Universitas Mercatorum. L Ateneo

Dettagli

Università degli Studi di Trieste Facoltà di Medicina e Chirurgia Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali

Università degli Studi di Trieste Facoltà di Medicina e Chirurgia Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali Università degli Studi di Trieste Facoltà di Medicina e Chirurgia Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali Regolamento didattico del Corso di Laurea interclasse ed interfacoltà in Scienze e Tecnologie

Dettagli

Scuola di Lettere e Beni culturali

Scuola di Lettere e Beni culturali Scuola di Lettere e Beni culturali Titolo: SCIENZE DELLA COMUNICAZIONE Testo: LAUREA IN SCIENZE DELLA COMUNICAZIONE - CLASSE L- 20 REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI STUDIO PARTE NORMATIVA Art. 1 Requisiti

Dettagli

Manuale della qualità

Manuale della qualità Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia Corso di Laurea in Ingegneria Informatica Manuale della qualità 1 INTRODUZIONE 3 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ 4 4.1 Requisiti generali 4 4.2 Requisiti

Dettagli

CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA ELETTRICA

CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA ELETTRICA Università degli Studi di Cagliari Regolamento Didattico del Corso di Studi in Ingegneria Elettrica, A.A. 2007/08 CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA ELETTRICA Art. 1. Articolazione del Corso di Laurea in Ingegneria

Dettagli

PROTOCOLLO PER L ACCOGLIENZA ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI

PROTOCOLLO PER L ACCOGLIENZA ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI Ministero dell Istruzione dell Università e della Ricerca Istituto Comprensivo NORD 2 - Brescia Via Costalunga, 15-25123 BRESCIA Cod. Min. BSIC88400D - Cod.Fisc. 80049710173 Tel.030307858-0308379448-9

Dettagli

REGOLAMENTO PER L INTEGRAZIONE E IL DIRITTO ALLO STUDIO DEGLI STUDENTI DISABILI DELL UNIVERSITA DEGLI STUDI DELLA BASILICATA

REGOLAMENTO PER L INTEGRAZIONE E IL DIRITTO ALLO STUDIO DEGLI STUDENTI DISABILI DELL UNIVERSITA DEGLI STUDI DELLA BASILICATA REGOLAMENTO PER L INTEGRAZIONE E IL DIRITTO ALLO STUDIO DEGLI STUDENTI DISABILI DELL UNIVERSITA DEGLI STUDI DELLA BASILICATA Emanato con D.R. n. 686 del 29 novembre 2010 Entrato in vigore il 1 dicembre

Dettagli