rassegnastampa COLDIRETTI NEWS Prezzi, mais e soia al massimo da 2 anni ARPEA Nuove risorse finanziarie per l agricoltura piemontese

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1 rassegnastampa quotidiana 5 novembre 2010 indice coldiretti COLDIRETTI NEWS Prezzi, mais e soia al massimo da 2 anni in regione ARPEA Nuove risorse finanziarie per l agricoltura piemontese in provincia LA STAMPA Via ai lavori per decongestionare Carmagnola LA STAMPA C è il marchio Doc. L Europa riconosce il marrone valsusino ufficio stampa coldiretti torino via Pio VII, Torino TEL CELL ufficiostampa.to@coldiretti.it agricoltura NUOVO QUOTIDIANO DI PUGLIA Latte Puglia, firmato l accordo, 0,377 euro al litro LA PADANIA Riso biologico, finalmente un regolamento che tutela i produttori piemontesi CORRIERE DELLA SERA I cibi virtuosi anche per l ambiente CORRIERE DELLA SERA In aula per studiare il business del buon cibo CORRIERE DELLA SERA Brand, l ecopragmatico Sì a nucleare e Ogm IL SOLE 24ORE Alimentare in corsa all estero, l export 2010 balza del 9,2% L ESPRESSO E io divorzio dall Hamburger; Vite parallele di due settantenni BRESCIA OGGI Prezzi del latte, l intesa regionale è superata

2 News Coldiretti N Novembre 2010 PREZZI: COLDIRETTI, MAIS E SOIA AL MAX DA 2 ANNI Il mais e la soia hanno raggiunto la quotazione massima da due anni superando rispettivamente il valore di 5,9 dollari per bushel (0,31 euro al chilo) e di 12,7 dollari per bushel al Chicago Board of Trade, dove l aumento ha riguardato tutte le materie prime agricole a partire dal frumento che ha superato i 7,1 dollari per bushel. E quanto afferma la Coldiretti nel sottolineare gli effetti sui costi di produzione della carne poiché soia e mais sono due componenti fondamentali della dieta alimentare degli allevamenti. L'andamento delle quotazioni dei prodotti agricoli - sottolinea la Coldiretti - è sempre più fortemente condizionato dai movimenti di capitale che si spostano con facilità dai mercati finanziari a quelli dei metalli preziosi come l oro fino alle materie prime come grano, mais e soia. Manovre finanziarie sul cibo che stanno giocando senza regole sui prezzi delle materie prime agricole dove hanno provocato una grande volatilità impedendo la programmazione e mettendo a rischio le coltivazioni e l allevamento in molti Paesi. Garantire la stabilità dei prezzi in un mercato a domanda rigida come quello alimentare è un obiettivo di interesse pubblico che - conclude la Coldiretti - va sostenuto con l introduzione di interventi di mercato innovativi come le assicurazioni sul reddito nell ambito della riforma di mercato della politica agricola comune. CHIUDI COLDIRETTI NEWS FAX di 1 05/11/10 08:56

3 N.4 del 03/11/2010 C o m u n i c a t o S t a m p a Nuove risorse finanziarie per l agricoltura piemontese In questi giorni circa aziende agricole piemontesi stanno ricevendo l acconto sui cosiddetti premi PAC (Domanda Unica 2010 della campagna 2010), per un valore complessivo di circa 86 milioni di euro erogati da Arpea. Nel frattempo prosegue il pagamento dei contributi sul Programma di Sviluppo Rurale per un valore complessivo di circa 72 milioni di euro per l anno Entro la fine del mese di novembre, a seguito dell espletamento dei controlli, verranno erogati altri 20 milioni di euro a circa 2000 aziende agricole, per un totale così di circa 110 milioni di euro di premi PAC distribuiti sul territorio piemontese. Viva soddisfazione è stata espressa dall Assessore Regionale, Claudio Sacchetto, e dal Commissario Straordinario dell Agenzia, Giancarlo Sironi, per la valida collaborazione dimostrata da tutti i dipendenti dell Agenzia, nell andare incontro agli agricoltori piemontesi in questo momento di grave difficoltà economica. Se non ci saranno ostacoli tecnici, è previsto il pagamento del saldo della Domanda Unica 2010 entro la fine dell anno, con la liquidazione complessiva di circa 220 milioni di euro in Piemonte. Il commissario ricorda che, per informazioni sulle stato dei pagamenti e delle pratiche, i beneficiari possono accedere al servizio di Contact Center Arpea - attivo dal martedì al giovedì (14:30-17:30) al numero , o recarsi presso una delle sedi URP di Torino, Cuneo e Novara. Jlenia Borroz Pianificazione e Comunicazone Via Bogino, 23 TORINO Tel. 011/ , fax 011/

4 05 Novembre 2010 La Stampa MENO TRAFFICO Via ai lavori della variante per decongestionare Carmagnola La tanto sospirata bretella-sud inizia a prendere forma: i primi tracciati, realizzati con picchetti e nastro bianco e rosso, sono visibili nei campi che separano la statale 20 per Racconigi dalla strada Reale in direzione Caramagna Piemonte- Fossano, e danno già un idea di come sarà il futuro percorso. «Finalmente, dopo ventiquattro anni di attesa, possiamo annunciare che il cantiere è aperto» esulta il sindaco Gian Luigi Surra, che fin dall insediamento aveva messo al primo punto del suo programma l avvio della tangenziale, «le fasi di sminamento e bonifica del terreno si sono concluse, e adesso non ci resta che attendere i tempi tecnici di realizzazione dei lavori». Il percorso della bretella proseguirà fino alla provinciale 661 per Sommariva Bosco e Bra, nei pressi della zona denominata «Due province», dove verrà successivamente costruito il nuovo casello autostradale «Carmagnola sud» (all interno della tratta A6 Torino-Savona, a 3 chilometri e mezzo dall attuale uscita): in questo modo il traffico pesante (soprattutto quello proveniente da e diretto a Torino) avrà la possibilità di bypassare il centro città utilizzando la rete autostradale e la nuova viabilità. I lavori di esecuzione - eseguiti dall associazione temporanea delle imprese Icg2 e Paco, entrambe con sede a Napoli - costeranno circa 12 milioni di euro. «È un avvenimento storico per la nostra città - dichiara ancora il sindaco - perché una volta finita, la nuova arteria decongestionerà del 50% il sistema stradale cittadino». «Quest opera - continua Surra - quando si unirà alla futura tangenziale nord-est risolverà i il problema dell intasamento del centro a Carmagnola». E a proposito della tangenziale Nord-Est - che dovrebbe completare l insieme di strade a scorrimento veloce della città del peperone, formando una «C rovesciata» intorno al centro abitato - Surra spiega: «Stiamo proseguendo con il procedimento burocratico, ed è notizia di questi giorni che l'iter progettuale è terminato, con esito positivo: la valutazione dell impatto ambientale si è rivelata ottima, per cui la situazione si è sbloccata e si possono affrontare i successivi passaggi amministrativi». Ma rimane ancora irrisolto un problema vincolante, quello economico. Per il secondo troncone della circonvallazione, infatti, non sono stati assegnati dalla Regione i soldi per le procedure di appalto. «Dopo vari colloqui con l'assessore ai Trasporti Barbara Bonino, confido che la Regione, seguendo il passo in avanti da noi compiuto in queste ultime settimane, metta a bilancio in tempi brevi il finanziamento per l infrastruttura». Quando la circonvallazione sarà terminata, sarà lunga 7 km, e collegherà Torinese e Cuneese, Asti, Bra, Saluzzo e Pinerolo, oltre alle Langhe e al Roero. «E Carmagnola - conclude il sindaco - potrà respirare un'aria più pulita». Stampa 1 di 1 05/11/10 09:05

5 05 Novembre 2010 La Stampa C è il marchio Doc L Europa riconosce il marrone valsusino [FIRMA]MAURIZIO TROPEANO SUSA La Commissione Europea ha approvato l'iscrizione del Marrone della Valle di Susa nel registro delle denominazioni protette, il cui regolamento sarà pubblicato nei prossimi giorni sulla Gazzetta Ufficiale dell Unione Europea. Lo annuncia il ministro delle Politiche Agricole, Giancarlo Galan, che sottolinea: «Con il riconoscimento di quest ultima indicazione geografica protetta l Italia mantiene il primato europeo in materia di denominazioni protette». Il Marrone valsusino, infatti, si aggiunge alle altre 213 denominazioni protette italiane contro le 170 della Francia e le 140 della Spagna. Sono passati nove anni da quando l associazione dei produttori in collaborazione con la Comunità Montana ha iniziato le procedure per ottenere il riconoscimento di un frutto coltivato nella media ed alta valle ottenuto da 5 ecotipi locali correntemente indicati con il nome del Comune di provenienza: Marrone di San Giorio di Susa, Marrone di Meana di Susa, Marrone di Sant'Antonino di Susa, Marrone di Bruzolo e Marrone di Villar Focchiardo. Nella Valle di Susa la coltivazione dei castagneti da frutto ha inizio fin dal 1200, riscoprendo il castagno da allora in poi un ruolo fondamentale nell'economia locale perché la raccolta delle castagne garantiva un lavoro alquanto remunerativo ed assicurava una fonte alimentare insostituibile. La Commissione europea ha riconosciuto come il Marrone della Valle di Susa si caratterizzi per il colore e la croccantezza della polpa, per il sapore dolce e profumato e per la pezzatura medio grossa. «Si tratta di elementi - spiega il ministro - che lo hanno reso un prodotto molto apprezzato sul mercato sia interno che estero». I 600 coltivatori raggruppati nell associazione di categoria presieduta da Roberto Plano, che si è fatta garante del disciplinare promosso dall Unione Europea, producono una media di 4 mila quintali l anno di castagne. La zona di produzione comprende 28 Comuni: Almese, Avigliana, Borgone Susa, Bruzolo, Bussoleno, Caprie, Chianocco, Chiomonte, Chiusa San Michele, Condove, Exilles, Giaglione, Gravere, Mattie, Meana, Mompantero, Novalesa, Rubiana, Salbertrand, San Didero, San Giorio di Susa, Sant'Ambrogio di Torino, Sant'Antonino, Susa, Vaie, Venaus, Villar Dora, Villar Focchiardo. Stampa 1 di 1 05/11/10 09:04

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