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1 ACCORDO DI RETE TRA LE ISTITUZIONI SCOLASTICHE STATALI E LE AGENZIE DI FORMAZIONE PROFESSIONALE DELLA PROVINCIA DI CUNEO PER IL PROGETTO IL MONDO A SCUOLA, A SCUOLA DEL MONDO Premesso che: Ai fini della realizzazione dell autonomia delle Istituzioni Scolastiche le funzioni dell amministrazione centrale sono state progressivamente attribuite alle istituzioni scolastiche stesse, con l estensione della personalità giuridica (D.L. 6 marzo 1998 n. 59); con il DPR 08/03/99 n. 275 è stato approvato il Regolamento recante norme in materia di autonomia delle Istituzioni Scolastiche; ai sensi dell art. 7 del Regolamento sopra citato, le IISS possono promuovere o aderire ad accordi di rete per il raggiungimento delle proprie finalità istituzionali; una parte delle Istituzioni Scolastiche (comprese alcune Agenzie di formazione professionale) firmatarie il presente Accordo hanno partecipato tra gli a.s. 2008/2009 e 2010/2011 al progetto triennale L Europa a scuola, a scuola d Europa per la realizzazione di iniziative formative volte a promuovere l alfabetizzazione e l educazione alla cittadinanza europea e nell anno scolastico 2011/2012 al progetto annuale Cittadini senza frontiere, che ha proseguito le attività sui temi della cittadinanza, allargata ad una dimensione sovraeuropea; la Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, come descritto nel Piano Programmatico Previsionale , nell ambito del suo Piano d azione Investire nella società della conoscenza intende promuovere progettualità che contribuiscano all affermazione di una società in cui il capitale culturale e civile si elevi e favorisca una positiva coesione sociale. Nel confermare un forte impegno nel settore dell Educazione, della formazione e dell istruzione divenuto dal 2012 il primo settore di intervento per risorse destinate la Fondazione ha scelto, tra i filoni di intervento, quello denominato Educazione e formazione dei cittadini di domani, volto tra il resto a potenziare le pratiche sul tema dell educazione interculturale nelle scuole della, e ad aumentare il livello di partecipazione attiva dei giovani alla vita sociale e politica; in questo contesto, dopo aver promosso e sostenuto negli anni i progetti L Europa a scuola, a scuola d Europa e Cittadini senza frontiere, e aver inoltre scelto i temi della cittadinanza e della valorizzazione delle culture per le due edizioni dell agenda sussidiario, realizzata a beneficio di tutti gli insegnanti della ( A scuola d Europa, a.s. 2010/2011, e Il centro del mondo è ovunque, a.s. 2011/2012), la Fondazione CRC ha deciso di rinnovare il proprio impegno sui temi della cittadinanza attiva e dell educazione alla convivenza civile, attraverso l avvio del progetto Il mondo a scuola, a scuola del mondo. Pagina 1 di 15

2 Considerato che: la circolare 27 ottobre 2010, n. 86, emessa dalla Direzione generale per gli Ordinamenti scolastici e per l Autonomia scolastica con oggetto Cittadinanza e Costituzione. Attuazione dell art. 1 della legge 30 ottobre 2008, n. 169: anno scolastico evidenzia tra gli obiettivi del nuovo insegnamento quello di consolidare nelle giovani generazioni una cultura civico-sociale e della cittadinanza che intreccia lo sguardo locale, regionale, con più ampi orizzonti: nazionale, europeo, internazionale richiamando l attenzione, tra l altro, sui temi del pluralismo, del rispetto delle diversità, del dialogo interculturale [ ] nonché dell accoglienza dei diversi da sé ; il Libro Bianco sul dialogo interculturale Vivere insieme in pari dignità, lanciato dai Ministri degli Affari Esteri del Consiglio d Europa nel corso della 188 sessione ministeriale (2008), sostiene che l avvenire comune dipende dalla nostra capacità di tutelare e sviluppare i diritti umani sanciti dalla Convenzione europea dei diritti dell uomo, quali la democrazia e il primato del diritto, e a promuovere la comprensione reciproca. L approccio interculturale offre un modello di gestione della diversità culturale aperta sul futuro, proponendo una concezione basata sulla dignità umana di ogni persona. Se dobbiamo costruire una identità europea,questa identità deve basarsi su valori fondamentali condivisi, sul rispetto del nostro patrimonio comune, sulla diversità culturale e sul rispetto della dignità di tutti ; la Dichiarazione di Faro sulla strategia del Consiglio d Europa per lo sviluppo del dialogo interculturale del 2005 afferma che il dialogo inter-culturale (compresa la dimensione religiosa) è un mezzo per promuovere la presa di coscienza, la comprensione, la riconciliazione e la tolleranza, per prevenire i conflitti e per assicurare l integrazione e la coesione sociale; la Guida per lo sviluppo e l attuazione di curriculi per una educazione plurilingue e interculturale del Consiglio d Europa del 2010 richiama all urgenza di difendere la diversità linguistica e culturale dell Europa, anche ricordando che la promozione delle competenze plurilingui e interculturali dei cittadini è diventata l obiettivo principale dell anno europeo delle lingue (2001) e della giornata europea delle lingue che si celebra ogni anno il 26 settembre; il 2008 è stato proclamato «anno europeo del dialogo interculturale» per contribuire a dare espressione e un elevato profilo a un processo sostenuto di dialogo interculturale che continuerà oltre l'anno stesso (Decisione n. 1983/2006/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006); gli obiettivi dell anno europeo sono i seguenti: o promuovere il dialogo interculturale come processo in cui quanti vivono nell'ue possono migliorare la loro capacità di adattarsi ad un ambiente culturale più aperto ma anche più complesso in cui, nei diversi Stati membri e anche all'interno di ciascuno di essi, coesistono identità culturali e credenze diverse; o mettere in evidenza il dialogo interculturale come opportunità di contribuire a una società pluralistica e dinamica, in Europa e nel mondo intero, e da essa trarre profitto; o sensibilizzare quanti vivono nell'ue, in particolare i giovani, all'importanza di sviluppare una cittadinanza europea attiva e aperta sul mondo, rispettosa della diversità culturale e fondata sui valori comuni dell'ue definiti Pagina 2 di 15

3 nell'articolo 6 del trattato UE e nella Carta dei diritti fondamentali dell'unione europea; o porre in risalto il contributo delle varie culture ed espressioni della diversità culturale al patrimonio e ai modi di vita degli Stati membri. Tutto ciò premesso, tra i soggetti firmatari si stipula quanto segue: Art. 1 Denominazione I soggetti stipulanti convengono di attribuire alla convenzione la denominazione di Il mondo a scuola, a scuola del mondo. Art. 2 Obiettivi e attività Le parti stabiliscono di promuovere iniziative innovative di formazione e sensibilizzazione alla cittadinanza attiva, con l obiettivo di promuovere un azione di sensibilizzazione ai valori positivi della diversità culturale, sviluppando la competenza interculturale all interno delle istituzioni scolastiche e di formazione professionale, grazie allo scambio di conoscenze e buone pratiche tra i diversi attori impegnati in questo ambito. Saranno dunque proposte attività dirette agli insegnanti e finalizzate all integrazione nei programmi curriculari di competenze specifiche trasversali in linea con i contenuti del progetto, sia attraverso l attivazione di percorsi laboratoriali rivolti specificamente agli studenti. In particolare, sempre tenendo presente lo scenario europeo come punto di riferimento, si prevedono le seguenti attività: a) formazione e aggiornamento del personale docente, con riferimento e attenzione ai seguenti temi: educazione e cittadinanza, dialogo ed educazione interculturale, cultura dei diritti umani, educazione alla legalità, pace e convivenza civile, dialogo tra le culture, ecc.; b) mappatura/rilevazione sulla realtà scolastica multiculturale della provincia di Cuneo, sia dal punto di vista della domanda formativa degli alunni con cittadinanza italiana nelle scuole di ogni ordine e grado e nelle agenzie formative della provincia, sia dal versante delle caratteristiche generali dell offerta di istruzione messa in campo dalle istituzioni scolastico-formative del territorio; c) mappatura delle iniziative e dei progetti di integrazione scolastica degli alunni stranieri e di educazione interculturale, realizzati dalle scuole partecipanti al progetto (ma anche attivati da altre istituzioni scolastiche e organizzazioni del territorio) e costruzione di un quadro analitico-sintetico sulle esperienze educative attivate in provincia in campo interculturale; d) identificazione dei bisogni formativi degli insegnanti, di specifiche esigenze di supporto nell ambito della didattica in classi plurilingui e multiculturali e nelle diverse aree di intervento; e) accompagnamento alle istituzioni scolastiche e alle agenzie di formazione professionale nella progettazione interculturale, e nel conseguente aggiornamento/revisione delle pratiche organizzative e didattiche; Pagina 3 di 15

4 f) ampliamento e integrazione dell offerta formativa attraverso la progettazione di percorsi didattici relativi alle tematiche sopra descritti, differenziati per cicli didattici; g) viaggi di studio in luoghi di esperienza, che abbiamo implementato pratiche/metodologie di educazione interculturale e che possano rappresentare punti di contatto privilegiati per la creazione di una rete di scambi di esperienze; h) momenti di condivisione di esperienze che possano permettere la valorizzazione di determinate pratiche e il conseguenze trasferimento anche ad altre realtà scolastiche della provincia che ancora ne siano escluse; i) momenti pubblici di presentazione dell iniziativa e di sensibilizzazione al tema dialogo interculturale che coinvolgano non solo altre Istituzioni scolastiche della provincia o altri soggetti a diversi livelli coinvolti nel processo scolastico, ma anche le istituzioni locali, il settore non profit e la cittadinanza in generale; j) momenti formativi che coinvolgano direttamente gli studenti degli Enti stipulanti il presente Accordo, a seconda della fascia di età, su temi legati all educazione e al dialogo interculturale, anche eventualmente attraverso l organizzazione di concorsi e percorsi a premi tra le classi degli Istituti coinvolti o promuovendo nelle scuole iniziative e attività pertinenti con le finalità del progetto, realizzate a livello nazionale ed europeo. La rete potrà accogliere esperienze di gemellaggio comprendenti eventuali iniziative già avviate e realizzate da Istituti partecipanti al progetto che coinvolgano docenti e/o studenti. La struttura di Rete deve provvedere, nel rispetto degli indirizzi delle Istituzioni Scolastiche e delle Agenzie, a progettare e realizzare le attività di cui sopra, anche attraverso la gestione di rapporti di convenzione con enti pubblici e/o soggetti privati. Art. 3 Durata Le Istituzioni Scolastiche/Agenzie stipulanti attribuiscono al presente accordo durata triennale a valere per gli anni scolastici 2012/13, 2013/14, 2014/15. La struttura operativa di cui all art. 6 sarà valutata all inizio di ogni anno scolastico, per stabilire eventuali cambiamenti o ribadire la composizione degli Organi in funzione. Art. 4 Recessione I rappresentanti legali delle Istituzioni Scolastiche/Agenzie possono recedere dagli impegni assunti col presente accordo con preavviso di 60 gg, fatti salvi gli impegni assunti alla data di comunicazione del recesso. Art. 5 Impegni delle istituzioni scolastiche aderenti Le Istituzioni Scolastiche e le Agenzie di formazione professionale che sottoscrivono il testo della presente Convenzione si impegnano a: a) far pervenire alla scuola capofila, entro il mese di dicembre 2012, le deliberazioni favorevoli dei rispettivi Consigli di Circolo o di Istituto, che diventano parte integrante e sostanziale del presente Accordo; Pagina 4 di 15

5 b) partecipare alla realizzazione del progetto di Rete con un contributo di cofinanziamento annuo fissato in Euro 100,00. Il contributo dovrà essere versato alla Scuola capofila che assume la gestione finanziaria e contabile del progetto, al più tardi entro il mese di dicembre di ogni anno scolastico; c) nominare un docente referente, all interno del proprio organico, che rappresenti il punto di contatto tra la scuola/agenzia e la Rete e che si faccia carico della diffusione delle informazioni/comunicazioni, nei confronti dei colleghi dell istituto: nel caso degli istituti comprensivi sarà nominato dal Dirigente scolastico un referente per ogni ordine di scuola, al fine di svolgere un efficiente comunicazione delle attività che si andranno a realizzare. Il/i docente/i referente/i sarà/saranno invitato/i a partecipare, insieme al Dirigente, a tutte le riunioni dell Assemblea; d) mettere a disposizione del progetto le informazioni e i materiali necessari alla realizzazione della mappatura/rilevazione della prima annualità (e di eventuali approfondimenti che ne dovessero seguire), attivando a tal fine eventuali micro team di colleghi (eventualmente in servizio in diversi ordini di scuole nei casi degli Istituti comprensivi o in diversi istituti nei casi degli Istituti di Istruzione Superiore) per rispondere in maniera efficace alle richieste presentate; e) tenere presente, nella calendarizzazione delle attività didattiche, degli impegni fissati nell ambito del progetto, al fine di evitare sovrapposizioni e favorire la massima partecipazione dei docenti dell istituto alle attività proposte dal progetto; f) partecipare, compatibilmente con le attività didattiche, alle iniziative proposte dal progetto, rendendo disponibile l informazione per tutti i docenti dell Istituto e sollecitando a tal fine una partecipazione distribuita tra tutti gli ordini, i plessi, le discipline. Art. 6 Organi di Rete Per l attività di Rete si svolgono riunioni periodiche dei Dirigenti delle Istituzioni Scolastiche firmatarie dell accordo. In particolare, le attività organizzative saranno svolte dai seguenti Organi: 1. Assemblea di Rete: è costituita dai Dirigenti delle istituzioni scolastiche e dai Direttori delle Agenzie di Formazione professionale firmatarie l accordo, che possono delegare ognuno il docente nominato referente per il progetto all interno dell Istituto di appartenenza. Alle riunioni dell Assemblea partecipa la Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, in qualità di soggetto promotore e sostenitore dell iniziativa. 2. Giunta di Rete: è formata dal Presidente e da cinque componenti eletti dall Assemblea di Rete all inizio dell annualità, su proposta della Fondazione Cassa du Risparmio di Cuneo, tenuto conto della ripartizione geografica delle istituzioni aderenti, dell equilibrio tra i diversi ordini e gradi di scuole e della partecipazione alle precedenti iniziative sui temi della cittadinanza. Alle riunioni della Giunta partecipa lo staff della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, in qualità di soggetto promotore e sostenitore dell iniziativa: inoltre, su indicazione del Consiglio di Amministrazione della Fondazione CRC, il referente della Commissione Educazione è nominato membro della Giunta, partecipa alle attività in calendario, insieme ai Dirigenti nominati dall Assemblea e ha diritto di voto. Pagina 5 di 15

6 3. Il Presidente dell Assemblea di Rete è il Dirigente scolastico della scuola capofila. La scuola capofila, che assume la gestione finanziaria e contabile del progetto, è scelta all interno della Giunta dai componenti eletti dall Assemblea e il suo Dirigente assume le funzioni di Presidente. 4. Il Presidente designa, per le verbalizzazioni, un unico segretario per l Assemblea e la Giunta. Art. 7 Funzionamento e Competenze degli Organi di Rete L Assemblea di Rete: è convocata dal Presidente che ne formula l ordine del giorno con preavviso di almeno cinque giorni trasmesso mediante fax o ; la riunione è valida alla presenza della metà più uno dei componenti; delibera a maggioranza qualificata dei voti validamente espressi (2/3); la votazione è a scrutinio palese; delibera in merito all attuazione delle iniziative previste dall art. 2 e stabilisce le linee guida per la definizione della progettazione di dettaglio delle singole attività; verifica la permanenza dei presupposti che hanno determinato la stipula della convenzione. La Giunta della Rete: si riunisce senza periodicità fissa, a seconda delle necessità, su convocazione del Presidente che ne formula l ordine del giorno con preavviso di almeno tre giorni trasmesso mediante fax o ; ai suoi componenti viene riconosciuto un rimborso spese per ogni partecipazione alle riunioni di Giunta; la riunione è valida alla presenza di almeno quattro componenti (compreso il Presidente); delibera a maggioranza dei presenti; in caso di parità, prevale il voto del Presidente; si riunisce al bisogno per la definizione di dettaglio delle attività da realizzare e i relativi aspetti organizzativi-logistici; delibera in merito a spese per servizi, beni o altro genere di prestazioni, la cui gestione è demandata alla scuola capofila; delibera in merito all assegnazione di consulenze o incarichi, sia continuativi che occasionali. Il Presidente dell Assemblea: è il Dirigente della scuola capofila ed è scelto dagli altri componenti della Giunta, nominata dall Assemblea; è il rappresentante della Rete nell ambito dei rapporti con i terzi; convoca l Assemblea e la Giunta secondo i termini descritti ai commi precedenti; ha la responsabilità della gestione finanziaria e contabile del progetto: in questo ambito ha potere di spesa in relazione ai contributi versati dalle scuole e da eventuali altri soggetti, assicura un periodico monitoraggio sull andamento amministrativo del progetto alla Giunta e ha il dovere di rendicontazione entro trenta giorni dal termine dell anno scolastico; Pagina 6 di 15

7 coordina e controlla l attività della Rete; con il supporto della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, adempie alle funzioni di comunicazione con le Istituzioni scolastiche per le iniziative da realizzare e alle funzioni organizzative e predispone i materiali necessari per l Assemblea e la Giunta; assegna incarichi e consulenze, su mandato della Giunta, per la realizzazione di specifiche attività; è autorizzata a decisioni di urgenza da sottoporre a ratifica della Giunta nella prima riunione utile, per qualsiasi aspetto inerente la realizzazione del progetto. Il Segretario della Rete: è scelto dal Presidente e dagli altri componenti della Giunta; verbalizza le riunioni dell Assemblea e della Giunta e le trasmette entro 30 giorni al Presidente per un adeguata diffusione tra gli altri componenti. Letto, approvato e sottoscritto. Cuneo, 18 ottobre 2012 Seguono le firme dei Dirigenti delle scuole/agenzie aderenti alla Rete Pagina 7 di 15

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