REGIONE VENETO PROVINCIA DI VERONA COMUNE DI SANT AMBROGIO DI VALPOLICELLA

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1 REGIONE VENETO PROVINCIA DI VERONA COMUNE DI SANT AMBROGIO DI VALPOLICELLA 0 08/10/2015 Emissione MAV GIG GIG REV DATA DESCRIZIONE UT CP CC PROGETTISTA ll PROGETTISTA LA DIREZIONE LAVORI INGEA s.r.l Verona (Italia) via Cà di Cozzi, 41 - tel r.a. - fax mail: info@ingea.com Skype. Ingea.com C.F. e P.IVA Tutti i diritti sono riservati All rights reserved COMMITTENTE COMUNE DI SANT' AMBROGIO DI VALPOLICELLA (VR) IL COMMITTENTE TITOLO IMPIANTO ELETTRICO RIQUALIFICAZIONE IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE SCUOLA MEDIA ALIGHIERI L'IMPRESA NOME FILE B5143-E-IE-NT ELABORATO B5143-E-IE-NT SCALA Formato A4 DATA 08/10/2015 Ai sensi e per gli effetti degli articoli 1, 2 e 99 della legge n.633 del , ci riserviamo la proprietà intellettuale di questo elaborato e facciamo espresso divieto di renderlo noto a terzi o di riprodurlo anche in parte, senza la nostra autorizzazione scritta.

2 INDICE 1 CONDIZIONI GENERALI OGGETTO DEI LAVORI DEFINIZIONI DISPOSIZIONI DI LEGGE NORMATIVE DI RIFERIMENTO MATERIALI ONERI COMPRESI NEI PREZZI DISEGNI DI CANTIERE E DI MONTAGGIO DOCUMENTAZIONE FINALE D IMPIANTO ELENCO MARCHE NORME DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DEGLI IMPIANTI Quadri elettrici Cavi e conduttori elettrici Cavidotti Tubazioni interrate Cassette e scatole IMPIANTI ELETTRICI UTILIZZATORI CONSIDERAZIONI GENERALI DOTAZIONI DEGLI IMPIANTI ELETTRICI CONDUTTORI TUBAZIONI CASSETTE DI DERIVAZIONE E SCATOLE APPARECCHI DI COMANDO, PRESE, PUNTI LUCE COLLEGAMENTI AGLI UTILIZZATORI IMPIANTO DI TERRA Conduttori di protezione Collegamenti equipotenziali per impianti civili Dimensioni dei conduttori di protezione VERIFICHE E PROVE DI FUNZIONAMENTO DOCUMENTAZIONE FINALE DI IMPIANTO COLLAUDO IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE CORPI ILLUMINANTI Corpo illuminante tipo A Corpo illuminante tipo B Corpo illuminante tipo C Corpo illuminante tipo D B5143-E-IE-NT Pagina 2 di 26

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4 1 CONDIZIONI GENERALI 1.1 OGGETTO DEI LAVORI Il presente documento tratta la fornitura e la posa in opera dei nuovi corpi illuminanti al servizio delle aule e dei bagni, presenti presso la scuola media Alighieri, sita nel comune di Sant Ambrogio di Valpolicella (VR). 1.2 DEFINIZIONI Nel seguito si intende individuato: con il termine Committente comune di Sant Ambrogio di Valpolicella (VR). con il termine Appaltatore la ditta assegnataria dei lavori in oggetto al presente capitolato con il termine Direzione Lavori (nel seguito D.L.) la persona o l ufficio a cui il Committente ha affidato l onere della direzione lavori per proprio conto. 1.3 DISPOSIZIONI DI LEGGE Gli impianti tecnologici che si andranno a realizzare saranno conformi alle prescrizioni ed alle disposizioni di legge competenti nel territorio nazionale e per la provincia di Verona ed in particolare si osserveranno: - D.P.R. del n. 547 Norme per la prevenzione degli infortuni e l'igiene del lavoro. - Legge n. 186 del Legge n. 46 del Norme per la sicurezza degli impianti - D.P.R. del n. 447 regolamento di attuazione L.46/90 - Legge 55 / 90 Piano delle misure per la sicurezza fisica dei lavoratori - Decreto Legge n. 626 del 19/09/1994 Sicurezza e salute sul luogo di lavoro - Decreto Legge n. 242 / 96 modifiche al D.L. 626/94 - Decreto Legge 494 / 96 Norme per la sicurezza dei cantieri - Decreto Legge 493 / 96 Prescrizioni minime di sicurezza e di salute da attuare nei cantieri temporanei o mobili - Direttiva europea 89/392/CEE, modificata dalle Direttive 91/368/CEE, 93/44/CEE, 93/68/CEE - Compatibilità elettromagnetica B5143-E-IE-NT Pagina 4 di 26

5 - Direttiva europea 89/392/CEE, modificata dalle Direttive 91/368/CEE, 93/44/CEE, 93/68/CEE - D.M. 10 marzo 1998 Criteri per la sicurezza antincendio e la gestione di emergenza nei luoghi di lavoro - Decreto Legge n 163/ 2006 codice dei contratti pubblici relativi ai lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE. - Legge 216 del 02/06/1995 Modifica alla Legge 109/94 - Legge 791 / 77 Attuazione della Direttiva del Consiglio delle Comunità Europee (n. 72/73 CEE) relative alle garanzie di sicurezza che deve possedere il materiale elettrico destinato ad essere utilizzato entro alcuni limiti di tensione - Prescrizioni e raccomandazioni emanate dal locale comando dei Vigili del Fuoco, ISPESL, ULS, ARPAV - Regolamenti locali emanati da Enti Locali e/o con funzioni inspettive 1.4 NORMATIVE DI RIFERIMENTO Gli impianti tecnologici che si andranno a realizzare saranno conformi alla buona regola dell arte, con particolare riferimento alle normative CEI, UNI, e le norme armonizzate europee (EN). Si riporta un elenco non esaustivo delle norme tecniche applicabili. Le norme si intendono nella versione in vigore all atto dell offerta e complete delle integrazioni e modificazioni (EC) intervenute dalla data di approvazione. CEI 0-2 CEI 0-3 CEI EN UNI CEI 11-1 CEI CEI CEI Guida per la definizione della documentazione di progetto degli impianti elettrici. Legge Guida per la compilazione della dichiarazione di conformità e relativi allegati. Caratteristiche della tensione fornita dalle reti pubbliche di distribuzione dell energia elettrica Illuminotecnica illuminazione di interni con luce artificiale Impianti elettrici con tensione superiore a l kw in corrente alternata Impianti di produzione, trasmissione e distribuzione di energia elettrica. Linee in cavo. Impianti di produzione di energia elettrica e gruppi di continuità collegati a reti di 1 e Il categoria. Esecuzione dei lavori su impianti elettrici a tensione nominale non superiore a 1000 Vca e 1500 Vcc B5143-E-IE-NT Pagina 5 di 26

6 CEI Guida all'esecuzione delle cabine elettriche d'utente. CEI Guida per l'esecuzione degli impianti di terra di stabilimenti industriali per sistemi di 1, Il e 111 categoria CEI Esercizio degli impianti elettrici (CEI EN ) CEI (CEI EN ) CEI (CEI EN 60439) CEI CEI CEI 64-8 CEI CEI CEI CEI 81-1 CEI 81-4 CEI 81-8 CEI Esercizio degli impianti elettrici (allegati nazionali). Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri BT) Guida all'applicazione delle norme dei quadri di bassa tensione. Prescrizioni per la realizzazione, le verifiche e le prove dei quadri di distribuzione per installazioni fisse per uso domestico e similare. Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua. Guida per l'esecuzione dell'impianto di terra negli edifici per uso residenziale o terziario. Edilizia ad uso residenziale e terziario Guida per l'integrazione degli impianti elettrici utilizzatori e per la predisposizione di impianti ausiliari, telefonici e di trasmissione dati negli edifici Guida per l integrazione degli impianti elettrici utilizzatori e per la predisposizione per impianti ausiliari, telefonici e di trasmissione dati negli edifici Prescrizioni particolari per locali ad uso medico Protezione delle strutture contro i fulmini. Protezione delle strutture contro i fulmini. Valutazione del rischio dovuto al fulmine. Guida d applicazione all utilizzo di limitatori di sovratensioni sugli impianti elettrici utilizzatori di bassa tensione Guida per il cablaggio per telecomunicazioni e distribuzione multimediale negli edifici residenziali 1.5 MATERIALI Tutti i materiali impiegati nella realizzazione dell'impianto dovranno essere muniti di marchio italiano di qualità (IMQ), e comunque sottoposti all'approvazione della D.L. B5143-E-IE-NT Pagina 6 di 26

7 prima di essere installati. I materiali soggetti dovranno essere inoltre dotati di marchio CE. Quando sono indicati marche e tipi di apparecchiature e di materiali da impiegare per la realizzazione dell'impianto le prescrizioni non sono da intendere nel senso che dovranno essere installati quei tipi e quelle marche, ma semplicemente che quelli sono i proposti; la ditta installatrice potrà indicarne degli altri di sua preferenza, però dovranno avere le stesse caratteristiche costruttive, tecniche e funzionali dei materiali proposti. Prima dell inizio dei lavori la ditta installatrice dovrà presentare l'elenco dettagliato delle marche e dei tipi di tutto il materiale e le apparecchiature che intende installare. A richiesta del D.L. l Appaltatore dovrà presentare campioni di tutti i materiali proposti. La D.L. si riserva il diritto di rifiutare marche o tipo che ritenesse non adatti alle caratteristiche dell'impianto. Si fa presente che le specifiche tecniche e dimensionali di apparecchiature e materiali descritti negli elaborati e nei disegni sono quelle minime richieste. 1.6 ONERI COMPRESI NEI PREZZI Per le opere ed assistenze murarie inerenti agli impianti elettrici facenti parte del lavoro in oggetto si rimanda a quanto indicato sugli elaborati grafici e di computo metrico allegati. Sono invece sempre comprese nei prezzi d Appalto degli impianti elettrici i fissaggi di staffe, supporti, mensole, apparecchi di sostegno e quanto altro necessario per la perfetta posa in opera dei vari componenti. Si intendono compresi altresì la fornitura di tutti i materiali necessari, nessuno escluso, la manodopera qualificata o non, le attrezzature, i macchinari per tutte le fasi previste, la posa a qualunque altezza, i fori e le tracce e quant altro occorre per dare il lavoro finito in ogni sua parte. Gli eventuali fori, tracce ed attraversamenti dovranno essere rifiniti con intonaco e tinteggiatura in modo concordato con il Committente. Particolare attenzione va posta alle tracce da eseguire per la eventuale posa di tubazioni incassate avendo cura di non danneggiare i percorsi elettrici, telefonici, dati ed altri impianti tecnologici. Tutto il materiale di riporto dovrà essere rimosso dal cantiere a cura e spese dell Appaltatore. B5143-E-IE-NT Pagina 7 di 26

8 1.7 DISEGNI DI CANTIERE E DI MONTAGGIO Prima dell inizio dei lavori l Appaltatore dovrà presentare alla D.L. per approvazione i disegni di cantiere relativi all'installazione dei vari componenti e apparecchiature completi di particolari di montaggio, con la posizione precisa delle varie apparecchiature, gli ingombri, ecc. In particolare dovranno essere forniti: 1. piante con la disposizione delle apparecchiature relative ai vari impianti (scala 1:100 e, ove necessario, 1:50); 2. percorsi cavidotti con sezioni tipo e particolari di ancoraggio e sospensione delle canalizzazioni (scala 1:10); 3. particolari tipo dell'esecuzione degli impianti (scala 1:20); 4. schemi di principio impianti speciali; 5. schemi unifilari e funzionali e disegni quotati delle carpenterie dei quadri elettrici; 6. tabelle da cui si evinca la selettività e il coordinamento delle protezioni su tutte le linee principali e secondarie. 1.8 DOCUMENTAZIONE FINALE D IMPIANTO La Ditta installatrice dovrà fornire a fine lavori la Dichiarazione di conformità prevista dal D.M. 37/08 integrata in triplice copia di tutte le planimetrie e schemi as built degli impianti elettrici e speciali con sigle e formati unificati. Saranno inoltre richiesti sempre in triplice copia una relazione con la tipologia dei materiali e la documentazione relativa di tutti i componenti utilizzati oltre alle dichiarazioni di rispondenza dei componenti medesimi alle specifiche norme. Ad ulteriore completamento si richiede la stesura di un manuale di conduzione e manutenzione e la documentazione relativa alle verifiche iniziali. Degli elaborati grafici as built bisognerà fornire anche una copia su supporto magnetico in formato compatibile con il Software disponibile presso la Stazione Appaltante. 1.9 ELENCO MARCHE E obbiettivo del Committente installare apparecchiature di grandissima affidabilità e prodotte da costruttori al massimo livello nazionale ed internazionale. B5143-E-IE-NT Pagina 8 di 26

9 L elenco delle marche allegato agli elaborati Lista delle Categorie non è vincolante per le ditte ma costituisce un indice dello standard minimo, al sotto del quale il Committente non intende scendere. Tutti le marche non presenti nell elenco allegato agli elaborati di computo dovranno essere approvate dalla D.L. prima della posa in opera. Dove è indicata una sola marca è per omogeneità con quanto già utilizzato dal Committente per evidenti motivi di manutenzione o per necessità impiantistiche particolari. A volte sono indicati marche e tipi di apparecchiature e di materiali da impiegare per la realizzazione dell impianto, per precisare ulteriormente lo standard del prodotto. Nella scelta delle marche dovrà essere ridotto al minimo il numero dei costruttori, sempre a nell ambito di quelli indicati, al fine di uniformare l insieme e di facilitare la manutenzione e gestione. Marche e tipi definitivi saranno stabiliti in accordo con il Committente e la D.L. in corso d opera prima degli ordinativi definitivi. La D.L. si riserva il diritto di rifiutare marche e tipi che ritenesse non adatti alle caratteristiche ed all affidabilità dell impianto. 2 NORME DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DEGLI IMPIANTI 2.1 Quadri elettrici La valutazione sarà fatta tenendo conto delle carpenterie e delle apparecchiature di protezione e manovra e di misura. Nel prezzo unitario dei vari tipi di carpenteria si intendono inclusi: quota parte delle sbarre di rame; ancoraggio dei cavi di potenza; cablaggio dei circuiti ausiliari e di potenza fino alle morsettiere ingresso/uscita; morsettiere e apparecchiature ausiliarie; lampade di segnalazione, apparecchiature di comando e di manovra di circuiti ausiliari; targhette e schemi sinottici. Nel prezzo unitario dei vari tipi di apparecchi di manovra si intende inclusa la posa in quadro, con tutte le opere indispensabili a realizzare gli schemi esposti nelle tavole B5143-E-IE-NT Pagina 9 di 26

10 grafiche ed a fornire l'opera conforme alla normativa ed alla buona tecnica costruttiva, ivi incluse le richieste di ritocchi e miglioramenti avanzati dalla D.L. Nel prezzo del quadro quando previsto a corpo, dovranno essere comprese le modifiche o aggiunte ordinate all atto dell esecuzione di valore economico compreso entro il 3% della importo a corpo previsto a computo metrico. 2.2 Cavi e conduttori elettrici Nel prezzo unitario "a metro" (per ciascun tipo e sezione di cavo) si intendono inclusi e mediamente compensati tutti i seguenti oneri: formazione di teste di cavo; capicorda e/o terminazioni; morsetti e/o fascette di ancoraggio; contrassegni di origine e destinazione applicati a mezzo collari in plastica con scritte indelebili; numerazione di tutti i conduttori, coerente con i disegni esecutivi; gli ancoraggi a canali, scale posa cavi, cavidotti di vario genere; collegamento a sbarre o morsetti di ogni genere. Per tutti i cavi che rientrano nelle lavorazioni compensate con prezzi cosiddetti "a corpo" (punto luce, punto presa, punto di alimentazione, ecc.), si ritengono parimenti compensati con il prezzo della lavorazione tutti gli oneri accessori alla posa del cavo. La contabilizzazione dei cavi è effettuata facendo riferimento allo sviluppo lineare di ogni singola linea dal punto di partenza al punto di arrivo, includendo eventuali scorte previste. Non sono conteggiati gli sfridi dovuti alla posa di cavi perchè ritenuti inclusi nel prezzo "a metro". 2.3 Cavidotti Per tutti quei componenti (tubi, guaine, ecc.) che non rientrano nei prezzi cosiddetti "a corpo" (punto luce, punto presa, punto alimentazione, ecc.), il metodo di valutazione e di misurazione sarà il seguente. Nel prezzo unitario "a metro" (per ciascun tipo e sezione di componente) si intendono inclusi e mediamente compensati tutti i seguenti oneri: elementi di giunzione, trasposizione e curvatura; collari, viti, tasselli, bulloni per il fissaggio; B5143-E-IE-NT Pagina 10 di 26

11 supporti, mensole, tiges e qualunque altro apparecchio o sistema di fissaggio; morsetti per la messa a terra, possibilmente di tipo prestampato e adatti alla congiunzione tra i canali; pezzi speciali e prestampati; ghiere, imbocchi, guarnizioni e raccordi per il collegamento con le scatole e le apparecchiature; saldature; connessioni equipotenziali. La contabilizzazione è effettuata facendo riferimento allo sviluppo lineare di ogni singolo tubo o canale dal punto di partenza al punto di arrivo, considerando nella misurazione anche le lunghezze delle curve, raccordi, scatole ecc.. La lunghezza sarà determinata prendendo a riferimento la linea mediana del canale. Non sono conteggiati gli sfridi dovuti alle lavorazioni o al tipo di posa, perchè ritenuti inclusi nel prezzo "a metro". 2.4 Tubazioni interrate Il corrispettivo di posa di tubazioni interrate è calcolato sulla effettiva lunghezza del percorso e comprende oltre alla posa del tubo PVC : lo scavo, i pozzetti rompitratta, l avvolgimento protettivo, il nastro di segnalazione, la ricostruzione del manto originale (asfalto, pavimento, ecc.), il raccordo all interno dei fabbricati. 2.5 Cassette e scatole Per tutte quelle cassette e scatole che non rientrano nei prezzi cosiddetti "a corpo" (punto luce, punto presa, punto alimentazione, ecc.), il metodo di valutazione e di misurazione sarà il seguente. Nel prezzo unitario si intendono inclusi e mediamente compensati tutti i seguenti oneri: qualsiasi tipo di accessorio per il fissaggio del componente su qualsiasi tipo di parete o di supporto; foratura, ed eventuale filettatura dei fori, delle pareti, delle cassette o scatole per imbocco con tubi e canali; setti separatori; eventuali piastre di fondo in lamiera zincata; fissaggio al fondo delle cassette o scatole delle morsettiere di derivazione; morsettiera a scelta della D.L.; B5143-E-IE-NT Pagina 11 di 26

12 marcatura delle morsettiere secondo codici stabiliti con la D.L.; fornitura ed applicazione di contrassegni a mezzo targhette con scritte indelebili sulle cassette e sulle scatole stesse; eventuali schemi esplicativi delle morsettiere; imbocchi, raccordi, pressacavi. 3 IMPIANTI ELETTRICI UTILIZZATORI 3.1 CONSIDERAZIONI GENERALI L alimentazione del sistema avverrà tramite fornitura esistente. Tutti gli apparecchi utilizzatori (motori, prese a spina, corpi illuminanti, ecc.) verranno alimentati, a partire dal quadro generale, mediante cavi multipolari o corde singole con caratteristiche idonee al luogo di installazione. 3.2 DOTAZIONI DEGLI IMPIANTI ELETTRICI - distribuzione elettrica esistente, punti luce esistente (escluso illuminazione lavagne). 3.3 CONDUTTORI I conduttori sono di primaria marca e dotati di Marchio Italiano di Qualità. Tipo e sezione sono indicate nei disegni e negli elaborati di computo. Nella definizione delle sezioni dei conduttori si procederà come segue: 1. il valore massimo di corrente ammesso nei conduttori è pari al 70% della loro portata stabilita dalle tabelle CEI-UNEL per quelle determinate condizioni di posa; 2. in ogni caso la densità massima di corrente non sarà superiore a 2,5 A/mmq; 3. la massima caduta di tensione consentita a valle del quadro generale fino all'utilizzazione più lontano è del 4%, salvo i lavori prescritti per impianti particolari; 4. deve essere garantita la protezione termica delle condutture. La sezione minima dei conduttori, salvo prescrizioni particolari è: 1.5 mmq per i circuiti luce ed ausiliari 2.5 mmq per i circuiti f.m. 1 mmq per i circuiti di segnalazione e simili La sezione dei conduttori delle linee principali e dorsali rimane invariata per tutta la lunghezza della linea stessa. Il colore dell'isolamento dei conduttori con materiale termoplastico sarà definito a seconda del servizio e del tipo di impianto e concordato con la D.L. B5143-E-IE-NT Pagina 12 di 26

13 In ogni caso il colore blu contraddistinguerà sempre il conduttore del neutro e quello giallo-verde il conduttore di terra. Non è ammesso l'uso di questi due colori per nessun altro servizio, nemmeno per gli impianti ausiliari. Negli elaborati di progetto sarà di volta in volta stabilito il tipo di conduttore da usare. I conduttori possono essere installati: 1. in tubazioni interrate di grande diametro; dovrà essere sigillato l'ingresso con riempitivi; 2. in cunicolo di piccole dimensioni - in questo caso i cavi sono adagiati sul fondo del cunicolo stesso e la sua imboccatura sarà sigillata con sabbia o simili; 3. su passerelle metalliche orizzontali. I cavi vengono appoggiati e ben ordinati; 4. su passerelle o barelle verticali. I cavi vengono fissati alle passerelle con collari atti a sostenere il peso dei cavi stessi - detti collari sono installati ogni 1 m di lunghezza del cavo. Con collare si può fissare un solo cavo. 5. entro tubazioni a vista od incassate, le sezioni interne del tubo devono essere tali da assicurare un comodo infilaggio e sfilaggio dei conduttori. Inoltre negli impianti con conduttori, tipo NO7V-U o NO7V-K la dimensione dei tubi deve consentire il successivo infilaggio di 1/3 dei conduttori già in opera, senza dover levare questi ultimi. Le curvature dei cavi devono avere il raggio superiore 10 volte il diametro del cavo. Nell'infilare i conduttori in tubi si dovrà fare attenzione ad evitare torsioni o eliche che impedirebbero lo sfilamento. Sono ammesse giunzioni di conduttori solamente nelle cassette e nei quadri e con appositi morsetti di sezione adeguata. I conduttori nelle linee dorsali e montanti non devono essere interrotti ad ogni scatola di derivazione, ma semplicemente liberati dell'isolamento per il tratto corrispondente al morsetto di ancoraggio. E' ammessa la deroga a queste prescrizioni, soltanto per le linee dorsali, limitatamente ai casi in cui lo sviluppo delle stesse superi i 50 metri. In questo caso è consentita la giunzione nella cassetta prossima ai 50 metri. In corrispondenza dei punti luce i conduttori dovranno terminare su blocchetti con morsetti a vite. Tutti i conduttori in partenza dai quadri sono siglati ed identificati con fascette segnacavo. Le stesse fascette vengono installate anche all'arrivo dei conduttori, ed in corrispondenza di ogni cassetta di derivazione. In tali fascette viene precisato il numero B5143-E-IE-NT Pagina 13 di 26

14 della linea e la sigla del quadro. Devono essere siglati anche tutti i conduttori degli impianti ausiliari. Per ogni linea di potenza che fa capo a morsetti entro quadri elettrici o cassette la siglatura deve essere eseguita come segue: siglatura della linea sul morsetto e sul conduttore siglatura della fase (RNST sul singolo conduttore e sul morsetto) Si riporta infine una tabella indicativa ai fini della scelta dei conduttori BT in relazione all utilizzo ed all ambiente di installazione. TIPO V AMBIENTI / UTENZE POSA Luoghi a maggior rischio incendio (MARCI) Tra parentesi gruppo conduttura NO7V-K 1 x 450/750 V Amb. Ordinari In tubo o canale in aria Cablaggi In tubo incassato (1) Tubo o canale met.. IP4X (1) FROR N x HO7RN-F 1 x N x FR20OHH2R N x 450/750 V 450/750 V 450/750 V Amb. Ordinari Dorsali (GUAINA resistente agli oli, buona resistenza meccanica) Amb. Ordinari e inquinati, esterno (GUAINA Resistente agli oli e grassi, buona resistenza meccanica) Linee di segnale (Locali tecnici CT) (GUAINA e SCHERMO, buona resistenza meccanica) In tubo o canale in aria In aria libera Cablaggi Posa mobile interno ed esterno (cantieri) In tubo o canale in aria In aria libera Immerso in acqua (10bar) Posa mobile interno ed esterno (cantieri) In tubo o canale in aria In aria libera In tubo incassato (1) Tubo o canale met. IP4X (1) Tubo o canale isol. IP4X (3) In passerella met. (3) In tubo incassato (1) Tubo o canale met. IP4X (1) In tubo incassato (1) Tubo o canale met IP4X (1) Tubo o canale isol. IP4X (3) In passerella met. (3) In aria libera (2) FG7(O)R 1 x N x FM9 1 x 0,6/1 kv 450/750 V Amb. Ordinari Dorsali (GUAINA resistente agli oli, ottima resistenza meccanica) Ambienti pubblici a maggior rischio incendio (tipo AFUMEX) In tubo o canale in aria In tubo o canale interrato In aria libera Direttamente interrato (con protezione) In tubo o canale in aria Cablaggi In tubo incassato (1) Tubo o canale IP4X (1) In passerella met. (3) Tubo o canale isol. IP4X (3) In tubo incassato (1) Tubo o canale met. IP4X (1) N07G9 1 x FG7(O)M1 1 x N x 450/750 V 0,6/1 kv Ambienti pubblici a maggior rischio incendio: (tipo AFUMEX) Ambienti pubblici a maggior rischio incendio dorsali (GUAINA ottima resistenza meccanica) In tubo o canale in aria Cablaggi In tubo o canale in aria In tubo o canale interrato In aria libera Direttamente interrato (con protezione) In tubo incassato (1) Tubo o canale met. IP4X (1) In tubo incassato (1) Tubo o canale met IP4X (1) In passerella met. (3) Tubo o canale isol. IP4X (3) B5143-E-IE-NT Pagina 14 di 26

15 TIPO V AMBIENTI / UTENZE POSA Luoghi a maggior rischio incendio (MARCI) Tra parentesi gruppo conduttura FG10(O)M1 RF x N x 0,6/1 kv Impianti di sicurezza con requisito resistenza al fuoco (GUAINA ottima resistenza meccanica) In tubo o canale in aria In tubo o canale interrato In aria libera Direttamente interrato (con protezione) In tubo incassato (1) Tubo o canale IP4X (1) In passerella met. (1) In aria libera (1) 3.4 TUBAZIONI Possono essere: 1. in materiale plastico rigido di tipo pesante con Marchio Italiano di Qualità (tabella UNEL 37118) per la distribuzione nei sottofondi o a parete e dove indicato specificatamente nella Descrizione degli Impianti; 2. in materiale plastico flessibile di tipo pesante con Marchio Italiano di Qualità (tabella UNEL ) per gli usi indicati specificatamente nella Descrizione Impianti; 3. in acciaio senza saldature, UNI 7683 (tipo Conduit) zincati a fuoco internamente ed esternamente, in tutti i casi in cui gli impianti devono essere a tenuta perfettamente stagna od esecuzione antideflagrante. I tubi, di qualunque materiale siano, devono essere espressamente prodotti per impianti elettrici. In ogni caso non è ammesso l'impiego di derivazioni a "T". Le curve sono eseguite con largo raggio, in relazione al diametro dei conduttori, con apposite macchine piegatubi, in casi particolari possono essere utilizzate curve in fusione in lega leggera, completate con viti di chiusura. E' prescritta in modo tassativo e rigoroso l'assoluta sfilabilità dei conduttori in qualunque momento. Se necessario si devono installare cassette rompitratta per soddisfare a questa esigenza. L'infilaggio dei conduttori deve comunque essere successivo alla installazione delle tubazioni. I tubi devono essere posati con percorso regolare e senza accavallamenti (per quanto possibile). Nei tratti in vista e nei controsoffitti i tubi sono fissati con appositi sostegni, in materia plastica od in acciaio cadmiato, posti a distanza opportuna ed applicati alle strutture con B5143-E-IE-NT Pagina 15 di 26

16 chiodi a sparo o tasselli ad espansione, o fissati con viti o saldature su sostegni già predisposti. Nei tratti a pavimento i tubi prima di essere ricoperti con malta, devono essere ben fissati tra loro ed alla soletta, onde evitare successivi spostamenti durante la copertura per i lavori di ultimazione del pavimento. Negli impianti a vista l'ingresso dei tubi nelle cassette avviene attraverso appositi raccordi. Nello stesso tubo non devono esserci conduttori riguardanti servizi diversi anche se alla medesima tensione di esercizio (è fatta una deroga a questa norma solamente per quei casi che di volta in volta saranno precisati dalla D.L.). Nel caso sia richiesta la costruzione di cavidotti nel terreno si procederà come segue: le tubazioni in acciaio senza saldature, zincate saranno spalmate con emulsioni bituminose; le tubazioni in PVC saranno annegate in gettate di calcestruzzo. Salvo le prescrizioni particolari indicate di volta in volta nella descrizioni impianti, il diametro minimo delle tubazioni è di 16 mm esterno. I diametri indicati con un solo numero si riferiscono alle dimensioni esterne. Il diametro interno delle tubazioni deve essere pari almeno a 1,3 volte il diametro del cerchio circoscritto al fascio dei cavi in essi contenuti. Nel caso di impianti in vista con tubazioni metalliche prive di raccordi filettati tra le tubazioni, tra tubazioni e cassette o tra tubazioni ed apparecchiature viene richiesto in modo tassativo la copertura di estremità dei tubi con ghiere in materiale plastico in modo da non creare danni alla guaina del cavo. 3.5 CASSETTE DI DERIVAZIONE E SCATOLE Le cassette potranno essere di vario tipo a seconda dell'impianto (incassato, a vista, stagno). Devono comunque essere largamente dimensionate in modo da rendere facile e sicura la manutenzione. Quelle da incasso sono in resina con coperchio in plastica fissato con viti. Scelto un tipo, di dimensioni modulari alle varie grandezze, viene installato sempre quello, con gli stessi concetti di fissaggio ed altezze uniformi per tutto l'edificio. Particolare cura è riservata per l'ingresso e l'uscita dei tubi, in modo da evitare strozzature e consentire un agevole infilaggio dei conduttori. B5143-E-IE-NT Pagina 16 di 26

17 Tutte le cassette per gli impianti in vista devono essere metalliche del tipo in fusione o in materiale isolante, adatte per montaggi a vista e quindi molto robuste, con un grado di protezione IP adeguato alla loro ubicazione, con imbocchi ad invito per le tubazioni o raccordi. Lo stesso dicasi per impianti all'interno di controsoffitti. Le cassette metalliche sono con morsetto per la messa a terra della cassetta. Non è ammesso collegare o far transitare nella stessa cassetta conduttori anche della stessa tensione, ma appartenenti ad impianti o servizi diversi (luce, f.m., ausiliari, telefono). A tale prescrizione si potrà derogare solo su autorizzazione della D.L. Sul corpo e sul coperchio di tutte le cassette sarà applicato un contrassegno da stabilire con la D.L. per indicare a quale impianto appartiene (luce, f.m., ecc.) e per precisare le linee che l'attraversano. Le cassette o scatole di derivazione dovranno essere munite di morsettiere su base di melamina o steatite. Sono ammessi morsetti volanti di tipo preisolato, per sezioni di conduttore pari o inferiore a 6 mmq. E' tassativamente escluso l'impiego di morsetti di tipo autospellante. I morsetti di terra e di neutro dovranno essere contraddistinti con apposite targhette. In alcuni casi, dove espressamente citato, una cassetta potrà essere utilizzata per più circuiti, dovranno essere previsti in tal caso scomparti separati. Il contrassegno sul coperchio verrà applicato per ogni scomparto della cassetta. 3.6 APPARECCHI DI COMANDO, PRESE, PUNTI LUCE Gli apparecchi trifasi saranno isolati per una tensione di esercizio di 400V in c.a. mentre quelli monofasi per una tensione di 250V. La portata nominale degli interruttori è 10A in c.a. Gli interruttori devono essere adatti a sopportare le estracorrenti di chiusura e di apertura sui carichi induttivi (lampade a fluorescenza). Gli apparecchi da incasso sono fissati con viti su scatole in materiale isolante incassate, rettangolari o quadrate. Più apparecchi vicini, anche se di impianti diversi, devono essere messi in combinazione su un'unica placca. Placche in alluminio anodizzato fissate con viti sulle relative scatole. Il conduttore di terra dovrà essere portato anche di supporti ed alle protezioni metalliche degli organi di comando (placche, cestelli, ecc.) Gli apparecchi per impianti in vista devono avere la custodia dello stesso materiale delle cassette di derivazione. B5143-E-IE-NT Pagina 17 di 26

18 Tutte le prese, anche quelle luce, sono con polo di terra, che sarà collegato al relativo impianto. Gli interruttori a relè per circuiti luce sono atti al funzionamento con circuiti induttivi (lampade a fluorescenza). I punti luce potranno avere il corpo illuminante disposto nei seguenti modi: 1. appeso a soffitto o a parete. Verrà prevista una scatola a soffitto o a parete con morsetti. Nel caso di impianti in vista tali scatole sono fissate alla struttura dell'edificio. Dalla scatola verrà poi fatta la derivazione al corpo illuminante. Per sostenere i corpi illuminanti verranno fissati a soffitto o a parete robusti ganci in acciaio cadmiato (onere di chi fornirà i corpi illuminanti); 2. incassato nel controsoffitto. Verrà prevista una scatola fissata alla struttura all'interno del controsoffitto. Il corpo illuminante sarà sostenuto dai profilati di sostegno del controsoffitto o fissati alla struttura in accordo con le esigenze di chi fornisce il controsoffitto, o installato su canalina aerea. In corrispondenza del corpo illuminante dovrà essere lasciato nella canalina una sufficiente scorta del conduttore di alimentazione (almeno 30 cm), senza però interrompere la linea. Ad installazione del corpo illuminante avvenuta, verrà eseguita la derivazione sulla morsettiera dello stesso. L'installazione di cassette di derivazione o portafrutto all'interno di pareti di cartongesso non dovrà essere fatta con cemento o scagliola; le cassette dovranno avere degli ancoraggi per il fissaggio meccanico sulla parete. Tutte le prese da 10A e da 16A, bipolari o tripolari, dovranno avere un fusibile di protezione da 4A, per limitare la potenza prelevata dalla presa a 1000W. Tale fusibile dovrà essere modulante con la presa. Per alimentare utenze particolari verranno installate prese con interruttore di blocco e fusibili o interruttori automatici sulle fasi, secondo quanto previsto dagli elaborati di progetto. 3.7 COLLEGAMENTI AGLI UTILIZZATORI Il collegamento tra tubazioni metalliche e cassette con motori o altre apparecchiature, negli impianti a vista, dovrà essere realizzato con guaina metallica flessibile rivestita in plastica, collegata mediante appositi raccordi, sia dalla parte delle tubazioni o cassette sia dalla parte delle apparecchiature. Naturalmente il tipo di guaina e dei relativi raccordi dipenderà dal tipo di impianto (normale, IP55, antideflagrante). B5143-E-IE-NT Pagina 18 di 26

19 Ogni utilizzatore deve essere provvisto di possibilità di interruzione visiva dell'alimentazione. Detti collegamenti dovranno essere eseguiti a perfetta regola d'arte. Negli impianti con tubazioni in PVC pesante rigido e con cassette in resina esterne i raccordi tra tubazioni o cassette ed utilizzatori dovranno essere eseguiti con guaina in plastica pesante flessibile, con spirale in PVC liscia all'interno e raccordi in nylon da ambo i lati. 3.8 IMPIANTO DI TERRA Conduttori di protezione Il conduttore di protezione in dorsale ed in montante non deve essere interrotto ad ogni scatola di derivazione, ma semplicemente liberato dall'isolamento per il tratto corrispondente al morsetto di derivazione, si dovrà quindi fare uso di morsetti passanti. La sezione del conduttore principale rimane invariata per tutta la sua lunghezza Collegamenti equipotenziali per impianti civili Ai fini della egualizzazione del potenziale tutti i sistemi di tubazioni metalliche accessibili destinati ad adduzione, distribuzione e scarico delle acque nonchè tutte le masse metalliche accessibili esistenti nell'area dell'impianto elettrico utilizzatore devono essere collegate all'impianto di terra. La terra di fondazione si ottiene collegando a mezzo di conduttore di adeguata sezione i tondini di acciaio dei plinti di fondazione con i dispersori di terra dell'impianto. Tutte le tubazioni metalliche degli impianti sanitari (WC-lavandini-docce) vanno collegate alla rete di terra attraverso un conduttore collegato a valle delle valvole di intercettazione salvo diverse indicazioni riportate nella Descrizione Impianti Dimensioni dei conduttori di protezione Per i conduttori di protezione negli impianti a bassa tensione le sezioni minime ammesse sono quelle prescritte al paragrafo 543 delle Norme CEI 64-8 e cioè: Sezione S (conduttore di fase dell impianto in mmq) Sezione Sp (corrispondente conduttore di protezione in mmq) S <= 16 Sp = S 16 < S <= 35 Sp = 16 S >= 35 Sp = S/2 Valgono comunque le altre prescrizioni del paragrafo sopraccitato delle Norme CEI B5143-E-IE-NT Pagina 19 di 26

20 3.9 VERIFICHE E PROVE DI FUNZIONAMENTO Consisteranno nella verifica qualitativa e quantitativa dei materiali, nelle prove di funzionamento dei singoli apparecchi e nella verifica delle condizioni generali di isolamento delle varie linee; e più in generale saranno effettuate tutte le prove e verifiche previste dalle norme CEI. Tali prove potranno essere effettuate sia in corso dei lavori che alla fine degli stessi. I risultati si riterranno positivi se i valori risulteranno contenuti entro i limiti minimi fissati dalle norme CEI stesse. Tali verifiche e prove verranno effettuate con personale e mezzi messi a disposizione dalla ditta esecutrice. Per tale onere non è previsto alcun compenso. Il Direttore dei Lavori, qualora riscontri dalle prove preliminari imperfezioni di qualsiasi genere relative ai materiali impiegati od all'esecuzione, prescriverà con appositi ordini di servizio i lavori che l'impresa dovrà eseguire per mettere gli impianti nelle condizioni contrattuali e il tempo concesso per la loro attuazione; e soltanto dopo aver accertato con successive verifiche e prove che gli impianti corrispondono in ogni loro parte alle dette condizioni redigerà il verbale di ultimazione dei lavori facendo esplicita dichiarazione che da parte dell'impresa sono state eseguite tutte le modifiche richieste in seguito alle prove preliminari. Si intende che nonostante l'esito favorevole di esse la ditta rimane responsabile delle deficienze di qualunque natura e origine che abbiano a riscontrarsi fino al collaudo definitivo, e fino a scadenza del tempo di garanzia, che resta fissato in 12 mesi dalla data del collaudo definitivo predetto DOCUMENTAZIONE FINALE DI IMPIANTO Al termine dell installazione dovrà essere rilasciata misura della resistenza di terra su carta intestata della Ditta Installatrice, con l indicazione del metodo e dello strumento utilizzati COLLAUDO Si intende per collaudo l insieme delle operazioni atte ad accertare la perfetta esecuzione e funzionamento dell'impianto e la sua perfetta rispondenza alle prescrizioni degli elaborati d'appalto ed a quelle della D.L. In particolare saranno eseguite a corredo del collaudo le seguenti prove in ottemperanza a quanto stabilito dalla norma CEI 64-8 parte 6: verifiche fasc in particolare: esame a vista (paragrafo 611) B5143-E-IE-NT Pagina 20 di 26

21 misure della resistenza di isolamento (art ) protezione mediante interruzione automatica dell'alimentazione (art ) (Misura della resistenza di terra) misura della caduta di tensione art ) verifica di tutti i collegamenti equipotenziali a masse metalliche comunque accessibili (art ) verifica del funzionamento di tutte le apparecchiature, asseveramenti, ecc. (art ). B5143-E-IE-NT Pagina 21 di 26

22 4 IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE CORPI ILLUMINANTI Si allegano le relative schede tecniche dei corpi illuminanti considerati nella progettazione del nuovo impianto di illuminazione. 4.1 Corpo illuminante tipo A Compito: illuminazione di base delle aule. Caratteristiche tecniche: P=48W 4000K 4368lm In=350mA L=1230mm OTTICA Emissione diretta con diffusore tipo Diamond Prism. SPECIFICHE TECNICHE Driver 350mA integrato CRI > 80 Mac Adams 3 Life time h 5 anni di garanzia completa Sicurezza degli occhi: privo di rischio (Gruppo di rischio 0) in conformità con EN62471:2008 DESCRIZIONE Corpo sagomato in lamiera d acciaio verniciata a polveri epossidiche. CABLAGGIO B5143-E-IE-NT Pagina 22 di 26

23 Il cablaggio di serie è V/50-60Hz, elettronico ad alta frequenza con fattore di potenza >0.97. RIF. NORMATIVO CEI EN , UNI EN Corpo illuminante tipo B Compito: illuminazione di base dei bagni. Caratteristiche tecniche: P=15W 4000K 1150lm IP65 D=300 mm OTTICA Diffusore in PMMA SPECIFICHE TECNICHE Temperatura Colore: 3000/4000K CRI > 80 Classe ErP: A+ Life time h - 5 anni di garanzia completa Sicurezza degli occhi: privo di rischio (Gruppo di rischio 0) in conformità con EN62471:2008 DESCRIZIONE Apparecchio LED versatile e funzionale realizzato con base in acciaio verniciato a polveri e diffusore in PMMA frost. Tecnologia LED alta efficienza con diodi OSRAM DURIS E5 alimentati in corrente life time h con failure rate <0.05%. Cablaggio standard on/off V 50-60Hz LED 4000K B5143-E-IE-NT Pagina 23 di 26

24 CABLAGGIO Il cablaggio di serie è V/50-60Hz, elettronico ad alta frequenza con fattore di potenza >0.97. RIF. NORMATIVO Gli apparecchi sono conformi alle norme EN , UNI EN Corpo illuminante tipo C Compito: illuminazione di base dei bagni. Caratteristiche tecniche: P=22W 4000K 2300lm IP K 2300 Lm IP65 OTTICA Schermo in policarbonato trasparente fissato al corpo con clips INOX. Semella interna in acciaio galvanizzato. SPECIFICHE TECNICHE Temperatura Colore: 4000K CRI > 80 Mac Adams 4 Classe ErP: A+ Life time h - 5 anni di garanzia completa Sicurezza degli occhi: privo di rischio (Gruppo di rischio 0) in conformità con EN62471:2008 B5143-E-IE-NT Pagina 24 di 26

25 DESCRIZIONE Apparecchi IP65 che coniugano efficienza e risparmio energetico con un lungo life time. Corpo in poliestere rinforzato. CABLAGGIO Il cablaggio di serie è V/50-60Hz, elettronico ad alta frequenza con fattore di potenza >0.97. RIF. NORMATIVO EN , UNI EN Corpo illuminante tipo D Compito: illuminazione della lavagna Caratteristiche tecniche: P=48W 4000K 44560lm In=350mA L=2248mm OTTICA Schermo diffusore in metacrilato satinato antistatico. SPECIFICHE TECNICHE Driver 350mA integrato Apparecchio con testate incluse CRI > 80 Mac Adams 3 B5143-E-IE-NT Pagina 25 di 26

26 Life time h 5 anni di garanzia completa Sicurezza degli occhi: privo di rischio (Gruppo di rischio 0) in conformità con EN62471:2008. DESCRIZIONE Corpo in estruso di alluminio verniciato a polveri epossidiche. CABLAGGIO Il cablaggio di serie è V/50-60Hz, elettronico ad alta frequenza con fattore di potenza >0.97. RIF. NORMATIVO CEI EN , UNI EN B5143-E-IE-NT Pagina 26 di 26

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