CITTÀ di FABRIANO PROVINCIA DI ANCONA
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2 CITTÀ di FABRIANO PROVINCIA DI ANCONA Settore Assetto e Tutela del Territorio Oggetto: Sistemazione e restauro dei Giardini del Poio e realizzazione della nuova struttura di collegamento tra il Palazzo del Podestà e il Palazzo del Buon Gesù Importo intervento ,00 PROGETTO ESECUTIVO RELAZIONE SPECIALISTICA DELL IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE Articolo 35 del Regolamento approvato con D.P.R.207/2010 Articolo 244 del Regolamento approvato con D.P.R.207/2010 SOMMARIO 1. Generalità Caratteristiche di progetto Protezione contro le sovracorrenti Protezione contro i contatti diretti Protezione contro i contatti indiretti... 3
3 1. Generalità Il progetto prevede il rifacimento dell impianto di illuminazione a servizio della struttura in oggetto che sarà realizzato interamente con corpi illuminanti del tipo a led; l impianto sarà derivato a partire dal quadro elettrico di zona esistente, costituito da armadio modulare in vetroresina con portello e serratura su subasamento in calcestruzzo. Da tale quadro, situato in prossimità dell accesso da via del Poio, sarà possibile effettuare l accensione dei vari corpi illuminanti a servizio della struttura in oggetto tramite apposto apparecchio modulare posto all interno del quadro stesso; sono previste le seguenti possibilità di accensione cui corrispondono altrettanti circuiti in uscita dal quadro stesso: 1. linea 1 apparecchi cilindrici bassi (h=1,0 m.) su su spazio verde all aperto (area nord) 2. linea 2 apparecchi cilindrici bassi (h=1,0 m.) su su spazio verde all aperto (area sud) 3. segnapassi gradini posti a incasso sulle pareti delle scale esterne 4. proiettori sotto gronda 5. illuminazione d accento su alberature giardino 6. illuminazione dei collegamenti coperti tra l edificio della Pinacoteca e il Palazzo del Podestà incluso l attraversamento dello spazio per manifestazioni 7. proiettori a parete (esistenti) posti in corrispondenza sulle murature perimetrali dell area in corrispondenza delle porte di accesso. I circuiti di cui ai sopra indicati punti 1,3 e 7 saranno alimentati anche tramite gruppo statico di continuità esistente, già allacciato al quadro elettrico di zona, in modo da garantire una idonea illuminazione in caso di emergenza. L illuminazione specifica dello spazio per manifestazioni, realizzata con strsice a led poste sulla struttura di copertura e suddivisa su due circuiti, sarà invece alimentata direttamente dal quadro elettrico esistente già posto al servizio del palco. Lo spazio per manifestazioni sarà inoltre dotato di illuminazione di emergenza realizzato con plafoniere con lampade autonome ad accensione automatica la mancare della tensione di rete con autonomia minima di 1 ora e gruppo di ricarica incorporato con ricarca completa entro 12 ore. Due di tali plafoniere di emergenza saranno del tipo S.A. con pittogramma unificato per indicazione permanente delle vie esodo. Gli impianti saranno eseguiti nel rispetto delle norme tecniche CEI in vigore e in particolare delle Norme CEI 64-8 (Variante V2), CEI 11-4 e alle Norme CEI per quanto attiene alle tubazioni interrate. Le condutture dell impianto saranno realizzate in parte interrate ed in parte a vista. Per l illuminazione della parte coperta infatti è stato previsto l impiego di tubazioni rigide in acciaio da fissare direttamente alla struttura di sostegno della copertura. Il percorso di queste ultime sarà ricavato all interno delle rientranze della struttura in modo da ridurre al minimo l impatto visivo.. 2. Caratteristiche di progetto Il progetto è stato redatto in base alle seguenti caratteristiche: potenza complessiva dell impianto in ampliamento giardino: 1000 W tensione di alimentazione: 380 V (su quadro di zona esistente) frequenza : 50 Hz sistema elettrico: TT coefficiente di sfasamento: 0,9 massima corrente di cortocircuito al punto di consegna Enel: 15 KA massima caduta di tensione in esercizio: 4% della tensione a vuoto 2
4 3. Protezione contro le sovracorrenti La protezione contro le sovracorrenti delle condutture è stata eseguita secondo i seguenti criteri: a) protezione contro i sovraccarichi: (seppur non necessaria per circuiti di illuminazione): I b < I n < I z ovvero I f < 1,45 I z dove: I b è la corrente di impiego che percorre il cavo; I n è la corrente nominale del dispositivo di protezione; I z è la portata del cavo a regime permanente in funzione delle condizioni di posa e della temperatura ambiente valutata secondo la tabella CEI-UNEL 35026; I f è la corrente convenzionale di sicuro funzionamento del dispositivo di protezione. b) protezione contro i cortocircuiti: I 2 x t < K 2 x S 2 dove: I è la corrente presunta di cortocircuito in ampere (valore efficace); t è il tempo di intervento del dispositivo di protezione in secondi; S è la sezione del conduttore da proteggere in mm 2 ; K è un coefficiente che per i cavi isolati in gomma butilica è pari a 135. Le verifiche delle sollecitazioni termiche dei cavi sono state eseguite per il valore massimo tra i tipi di cortocircuito all'inizio di ogni conduttura immediatamente a valle del dispositivo di protezione, mentre per la condizione a) di cui sopra la verifica per il valore minimo è sicuramente soddisfatta. I dispositivi di protezione sono costituiti da interruttori di tipo magnetotermico conformi alla norma CEI 23-3 con caratteristica di intervento tipo C e da interruttori bipolari con fusibili su entrambi i poli. 4. Protezione contro i contatti diretti Tutte le linee elettriche di nuova installazione saranno realizzate con cavi multipolari flessibili non propaganti l'incendio ai sensi delle norme CEI del tipo FG7OR; Nei tratti interrati i cavi saranno posati all'interno di tubazioni in polietlene doppia parete serie pesante alla profondità minima di 60 cm rispetto al piano di caplestio. Nei tratti a vista posti al di sotto di metri 2,5 dal piano di calpestio i cavi saranno posati all'interno di tubazioni rigide metalliche. Tutte le tubazioni di nuova installazione consentiranno il completo sfilaggio dei conduttori in esse installati e saranno occupate dagli stessi lasciando una riserva del 30%. Tutte le derivazioni e le giunzioni saranno realizzate con apposite morsettiere in dotazione agli apparecchi dotati di protezioni apribili solo con attrezzo oppure con appositi morsetti posti all interno si scatole in pvac dotatedi coperchio apribile solo con attrezzo. Tutti i componenti elettrici avranno grado di protezione minimo IP55 e saranno comunque idonei al tipo di installazione. Le eventuali giunzioni interrate dell impianto saranno realizzate in resina riaccessibile con grado di protezione minima IP68 5. Protezione contro i contatti indiretti La protezione contro i contatti indiretti sarà ottenuta con uso di componenti di classe 2 (cavi, morsettiere, corpi illuminanti) e tramite dispositivo a corrente differenziale coordinato con la resistenza dell'impianto di messa a terra nel rispetto della seguente relazione: 3
5 R T x I dn < U L in cui: R T è la resistenza globale dell impianto di messa a terra I dn è la corrente di intervento del dispositivo a corrente differenziale U tl è il valore massimo ammissibile della tensione di contatto assunta pari a 25 V Tutte le masse e le masse estranee risulteranno collegate al dispersore esistente tramite conduttore di terra di sezione non inferiore a 16 mm 2 e tramite conduttori di protezione ed equipotenziali. Il valore della resistenza di terra previsto non dovrà superare i 50 Ohm in modo da contenere il valore della tensione di contatto entro i 50 Volts. Non è previsto l utilizzo di apparecchi funzionanti a corrente di dispersione maggiore o uguale a 10 ma come definiti dal costruttore. 4
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