REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELL IMPOSTA COMUNALE SULLA PUBBLICITA E DEI DIRITTI SULLE PUBBLICHE AFFISSIONI

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1 REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELL IMPOSTA COMUNALE SULLA PUBBLICITA E DEI DIRITTI SULLE PUBBLICHE AFFISSIONI APPROVATO CON DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE N. : 18 DEL MODIFICATO CON DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE N. 15 DEL

2 INDICE GENERALE: CAPO I DISPOSIZIONI GENERALI Art. 1 Art. 2 Art. 3 Art. 4 Art. 5 Art. 6 Oggetto Ambito di applicazione Classificazione e tariffe Modalità di effettuazione della pubblicità Funzionario Responsabile La gestione del servizio CAPO II IMPOSTA COMUNALE SULLA PUBBLICITA Art. 7 Art. 8 Art. 9 Art. 10 Art. 11 Art. 12 Art. 13 Art. 14 Art. 15 Art. 16 Art. 17 Art. 18 Art. 19 Presupposto dell imposta Soggetto passivo Modalità di applicazione dell imposta Maggiorazioni Riduzioni Esenzioni Dichiarazioni Pagamento dell imposta Arrotondamenti Pubblicità ordinaria Pubblicità effettuata con veicoli Pubblicità effettuata con pannelli e proiezioni Pubblicità viaria CAPO III DIRITTI SULLE PUBBLICHE AFFISSIONI Art. 20 Art. 21 Art. 22 Art. 23 Art. 24 Art. 25 Art. 26 Art. 27 Art. 28 Art. 29 Sevizio delle pubbliche affissioni Ripartizione della superficie degli impianti pubblici da destinare alle affissioni di natura istituzionale, sociale o comunque prive di rilevanza economica e quella da destinare alle affissioni di natura commerciale Ripartizione della superficie degli impianti da attribuirsi a soggetti privati per l effettuazione di affissioni dirette Diritto sulle pubbliche affissioni Pagamento Arrotondamenti Riduzione del diritto Maggiorazioni: affissioni di urgenze, festive e notturne Esenzione del diritto Modalità per le pubbliche affissioni - 2 -

3 CAPO IV PIANO GENERALE DEGLI IMPIANTI PUBBLICITARI Art. 30 Oggetto Art. 31 Ricognizione dell impiantistica Art. 32 Classificazione dei mezzi pubblicitari Art. 33 Criteri generali Art. 34 Classificazione della cartellonistica stradale Art. 35 Caratteristiche dei cartelli pubblicitari e simili Art. 36 Norme di sicurezza per la viabilità Art. 37 Classificazione del territorio comunale Art. 38 Edifici monumentali Art. 39 Zone soggette a vincolo ed a controllo ambientale Art. 40 Centro commerciale, direzionale, zone di espansione e zone già urbanizzate Art. 41 Modalità per ottenere il provvedimento per l installazione dei mezzi ed impianti pubblicitari Art. 42 Posa in opera dei mezzi pubblicitari e responsabilità Art. 43 Manutenzione impianti pubblicitari autorizzati Art. 43bis Impianti pubblicitari di proprietà del Comune di Lovere Art. 44 Anticipata rimozione dei mezzi pubblicitari per ordine del Comune Art. 45 Competenze dell Organo esecutivo Art. 46 Norme transitorie CAPO V ACCERTAMENTO Art. 47 Art. 48 Art. 49 Art. 50 Art. 51 Art. 52 Attività di accertamento Limite di esenzione per versamenti e rimborsi derivanti dall attività di controllo Riscossione coattiva Sanzioni ed interessi Sanzioni amministrative Contenzioso CAPO VI RIMBORSI E COMPENSAZIONI Art. 53 Art. 54 Art. 55 Rimborsi Istituto della compensazione Compensazione verticale CAPO VII ISTITUTO DEL RAVVEDIMENTO OPEROSO Art. 56 Art. 57 Definizione Modalità applicative - 3 -

4 CAPO VII NORME FINALI Art. 58 Art. 59 Art. 60 Interscambio delle informazioni Pubblicità del regolamento e degli atti Entrata in vigore - 4 -

5 CAPO I DISPOSIZIONI GENERALI ART. 1 OGGETTO 1. Il presente regolamento disciplina, nell ambito del territorio del Comune di Lovere, le modalità di effettuazione della pubblicità, l applicazione dell imposta sulla pubblicità nonché l effettuazione del servizio pubbliche affissioni e la riscossione dei relativi diritti. ART. 2 AMBITO DI APPLICAZIONE 1. La pubblicità esterna e le pubbliche affissioni sono soggette, secondo le disposizioni degli articoli seguenti, rispettivamente al pagamento di un imposta e di un diritto a favore del Comune nel cui territorio sono effettuate. ART. 3 CLASSIFICAZIONE E TARIFFE 1. A norma dell art. 2 del Decreto Legislativo n. 507, il Comune di Lovere, la cui popolazione residente al è di numero abitanti, rientra nella V^ classe impositiva e ne applica le relative tariffe. 2. Le tariffe dell Imposta Comunale sulla Pubblicità e dei Diritti sulle Pubbliche Affissioni sono deliberate dall Organo comunale competente per materia. Ai sensi dell art. 1, comma 169 della Legge 269/2006 l ente locale delibera le tariffe entro la data fissata da norme statali per la deliberazione del bilancio di previsione. Dette deliberazioni, anche se approvate successivamente all inizio dell esercizio purché entro il termine sopraindicato, hanno effetto dal 1 gennaio dell anno di riferimento. In caso di mancata approvazione entro il suddetto termine, le tariffe si intendono prorogate di anno in anno. Pur tuttavia è facoltà del Comune di Lovere adottare atti di valore confermativo di aliquote vigenti qualora tale situazione possa garantire maggiore trasparenza e pubblicità alle politiche tariffarie e di bilancio del Comune. ART. 4 MODALITA DI EFFETTUAZIONE DELLA PUBBLICITA 1. Qualsiasi forma di pubblicità è subordinata agli atti previsti dalle disposizione di legge e di regolamento in materia. ART. 5 FUNZIONARIO RESPONSABILE 1. In caso di gestione diretta il Comune designa un funzionario a cui sono attribuiti la funzione ed i poteri per l esercizio di ogni attività organizzativa e gestionale del pubblico servizio che sottoscrive le richieste, gli avvisi, i provvedimenti e dispone i rimborsi

6 2. Il Comune è tenuto a comunicare alla Direzione Centrale per la Fiscalità Locale del Ministero delle Finanze il nominativo di detto funzionario responsabile entro 60 giorni dalla sua nomina. 3. Nel caso di gestione in concessione, le attribuzioni di cui sopra spettano al concessionario. ART. 6 LA GESTIONE DEL SERVIZIO 1. La gestione del servizio di accertamento e di riscossione dell Imposta sulla Pubblicità e dei Diritti sulle Pubbliche Affissioni può essere effettuata in forma diretta dal Comune, oppure mediante affidamento come previsto dall art. 52 del D.Lgs n Detto affidamento non deve comportare oneri aggiuntivi per il contribuente. 2. L affidatario del servizio subentra al Comune in tutti i diritti ed obblighi inerenti la gestione del servizio di riscossione ed accertamento dell imposta e del diritto ed è tenuto a provvedere a tutte le spese occorrenti. In ogni caso è fatto divieto all affidatario di emettere atti od effettuare riscossioni successivamente alla data di scadenza dell affidamento. L affidatario stesso è tenuto ad osservare ed a far osservare le disposizioni del presente regolamento, nonché quelle contenute nell atto di affidamento del servizio

7 CAPO II IMPOSTA COMUNALE SULLA PUBBLICITA ART. 7 PRESUPPOSTO DELL IMPOSTA 1. Presupposto dell imposta è la diffusione di messaggi pubblicitari effettuata attraverso forme di comunicazione visive o acustiche, diverse da quelle assoggettate al diritto sulle pubbliche affissioni, in luoghi aperti al pubblico o da tali luoghi percepibile. 2. Ai fini dell imposizione si considerano rilevanti i messaggi diffusi nell esercizio di una attività economica allo scopo di promuovere la domanda di beni e servizi, ovvero finalizzati a migliorare l immagine del soggetto pubblicizzato. ART. 8 SOGGETTO PASSIVO 1. Soggetto passivo dell imposta sulla pubblicità, tenuto al pagamento in via principale, è colui che dispone a qualsiasi titolo del mezzo attraverso il quale il messaggio pubblicitario viene diffuso. 2. E solidalmente obbligato al pagamento dell imposta colui che produce o vende la merce o fornisce i servizi oggetto della pubblicità. ART. 9 MODALITA DI APPLICAZIONE DELL IMPOSTA 1. L imposta si determina in base alla superficie della minima figura piana geometrica in cui è circoscritto il mezzo pubblicitario, indipendentemente dal numero di messaggi in esso contenuti. 2. Le superfici inferiori ad un metro quadrato si arrotondano, per eccesso, al metro quadrato e le frazioni di esso, oltre il primo, a mezzo metro quadrato; non si fa luogo ad applicazione di imposta per superfici inferiori a trecento centimetri quadrati. 3. Per i mezzi bifacciali l imposta è calcolata separatamente in base alla superficie singola di ogni faccia e, di conseguenza, l arrotondamento previsto dal precedente comma 2 si applica separatamente per ognuna di esse. 4. Per i mezzi pubblicitari polifacciali l imposta è calcolata in base alla superficie complessiva adibita alla pubblicità. 5. Per i mezzi pubblicitari aventi dimensioni volumetriche, l imposta è calcolata in base alla superficie complessiva risultante dallo sviluppo del minimo solido geometrico in cui può essere circoscritto il mezzo stesso. 6. I festoni di bandierine e simili, nonché i mezzi di identico contenuto, ovvero riferibili al medesimo soggetto passivo, collocati in connessione tra loro, si considerano, agli effetti del calcolo della superficie imponibile, come unico mezzo pubblicitario

8 ART. 10 MAGGIORAZIONI 1. Le maggiorazioni di imposta a qualunque titolo previste sono cumulabili e devono essere applicate alla tariffa base. 2. Qualora la pubblicità di cui ai successivi artt. 16 e 17 (pubblicità ordinaria e pubblicità effettuata con veicoli) venga effettuata in forma luminosa o illuminata la relativa tariffa di imposta è maggiorata del 100 per cento. ART. 11 RIDUZIONI 1. La tariffa dell'imposta è ridotta alla metà: a) per la pubblicità effettuata da comitati, associazioni, fondazioni ed ogni altro ente che non abbia scopo di lucro; b) per la pubblicità relativa a manifestazioni politiche, sindacali e di categoria, culturali, sportive, filantropiche e religiose, da chiunque realizzate, con il patrocinio o la partecipazione degli enti pubblici territoriali; c) per la pubblicità relativa a festeggiamenti patriottici, religiosi, a spettacoli viaggianti e di beneficenza. 2. Le riduzioni non sono cumulabili. ART. 12 ESENZIONI 1. Sono esenti dall'imposta: a) la pubblicità realizzata all'interno dei locali adibiti alla vendita di beni o alla prestazione di servizi quando si riferisca all'attività negli stessi esercitata, nonché i mezzi pubblicitari, ad eccezione delle insegne, esposti nelle vetrine e sulle porte di ingresso dei locali medesimi purché siano attinenti all'attività in essi esercitata e non superino, nel loro insieme, la superficie complessiva di mezzo metro quadrato per ciascuna vetrina o ingresso; b) gli avvisi al pubblico esposti nelle vetrine o sulle porte di ingresso dei locali, o in mancanza nelle immediate adiacenze del punto di vendita, relativi all'attività svolta, nonché quelli riguardanti la localizzazione e l'utilizzazione dei servizi di pubblica utilità, che non superino la superficie di mezzo metro quadrato e quelli riguardanti la locazione o la compravendita degli immobili sui quali sono affissi, di superficie non superiore ad un quarto di metro quadrato; c) la pubblicità comunque effettuata all'interno, sulle facciate esterne o sulle recinzioni dei locali di pubblico spettacolo qualora si riferisca alle rappresentazioni in programmazione; d) la pubblicità, escluse le insegne, relativa ai giornali ed alle pubblicazioni periodiche, se esposta sulle sole facciate esterne delle edicole o nelle vetrine o sulle porte di ingresso dei negozi ove si effettua la vendita; e) la pubblicità esposta all'interno delle stazioni dei servizi di trasporto pubblico di ogni genere inerente l'attività esercitata dall'impresa di trasporto, nonché le tabelle esposte all'esterno delle stazioni stesse o lungo l'itinerario di viaggio, per la parte in cui contengano informazioni relative alle modalità di effettuazione del servizio; f) la pubblicità esposta all'interno delle vetture ferroviarie, degli aerei e delle navi, ad eccezione dei battelli di cui all'art. 17; g) la pubblicità comunque effettuata in via esclusiva dallo Stato e dagli enti pubblici territoriali; - 8 -

9 h) le insegne, le targhe e simili apposte per l'individuazione delle sedi di comitati, associazioni, fondazioni ed ogni altro ente che non persegua scopo di lucro; i) le insegne, le targhe e simili la cui esposizione sia obbligatoria per disposizione di legge o di regolamento sempre che le dimensioni del mezzo usato, qualora non espressamente stabilite, non superino il mezzo metro quadrato di superficie. 2. L imposta non è dovuta per le insegna di esercizio di attività commerciali e di produzione di beni o servizi che contraddistinguono la sede ove si svolge l attività cui si riferiscono, di superficie complessiva fino a 5 metri quadrati. Il Ministro dell economia e delle finanze, di concerto con il Ministro dello sviluppo economico, da emanare, d intesa con al Conferenza Stato-Città e autonomie locali possono individuare con apposito decreto le attività per le quali l imposta è dovuta per la sola superficie eccedente i 5 metri quadrati. 3. Per superficie di cui al comma precedente si intende quella calcolata in base ai criteri contenuti all art. 9 del presente regolamento. ART. 13 DICHIARAZIONI 1. Salvo quanto previsto per le istanze, autorizzazioni e comunicazioni relative a mezzi ed impianti pubblicitari di cui ai successivi artt. 41 e 42, il soggetto passivo di cui all art. 8 è tenuto, prima di iniziare la pubblicità, a presentare all Ufficio Tributi di Comune di Lovere, in caso di gestione diretta, ovvero all affidatario del servizio, in caso di gestione in concessione, apposita dichiarazione scritta anche cumulativa, nella quale devono essere indicate le caratteristiche, la durata della pubblicità e l ubicazione di mezzi pubblicitari utilizzati. 2. La dichiarazione deve essere presentata anche nei casi di variazione della pubblicità che comportino la modificazione della superficie esposta o del tipo di pubblicità effettuata, con conseguente nuova imposizione; è fatto obbligo al Comune di procedere al conguaglio fra l'importo dovuto in seguito alla nuova dichiarazione e quello pagato per lo stesso periodo. 3. La dichiarazione della pubblicità annuale ha effetto anche per gli anni successivi, purché non si verifichino modificazioni degli elementi dichiarati cui consegua un diverso ammontare dell'imposta dovuta; tale pubblicità si intende prorogata con il pagamento della relativa imposta effettuato entro il 31 gennaio dell'anno di riferimento, sempre che non venga presentata denuncia di cessazione entro il medesimo termine. 4. Qualora venga omessa la presentazione della dichiarazione, la pubblicità di cui agli articoli 16, 17 e 18, commi 1, 2 e 3, si presume effettuata in ogni caso con decorrenza dal primo gennaio dell'anno in cui è stata accertata; per le altre fattispecie la presunzione opera dal primo giorno del mese in cui è stato effettuato l'accertamento. 5. Per le fattispecie di dichiarazione o di variazione o di denuncia di cessazione previste dai commi precedenti dovranno essere utilizzati i moduli allegati al presente regolamento e precisamente: Allegato A : Dichiarazione di inizio esposizione; Allegato B : Dichiarazione di fine esposizione; Allegato C : Dichiarazione di variazione

10 ART. 14 PAGAMENTO DELL IMPOSTA 1. L imposta è dovuta per le fattispecie previste dagli articoli 16, commi 1 e 3, 17 e 18, commi 1 e 3, per anno solare di riferimento cui corrisponde una autonoma obbligazione tributaria. Per le altre fattispecie, il periodo d imposta è quello specificato nelle relative disposizioni. 2. Il pagamento dell'imposta deve essere effettuato mediante versamento a mezzo di conto corrente postale intestato al Comune ovvero direttamente presso le tesorerie comunali con modalità che verranno stabilite con apposito decreto del Ministro delle Finanze ovvero, in caso di affidamento in concessione, al suo concessionario anche mediante conto corrente postale. L attestazione dell avvenuto pagamento dovrà essere allegata alla prescritta dichiarazione. Il Ministero delle Finanze determina, con apposito decreto, le caratteristiche di tale modello di versamento. 3. Il Comune, per particolari esigenze organizzative, può consentire il pagamento diretto del diritto relativo ad affissioni non aventi carattere commerciale. 4. Per la pubblicità relativa a periodi inferiori all'anno solare l'imposta deve essere corrisposta in unica soluzione; per la pubblicità annuale l'imposta può essere corrisposta in rate trimestrali anticipate qualora sia di importo superiore ad 1.549, Qualora la pubblicità sia effettuata su impianti installati su beni appartenenti o dati in godimento al Comune, l'applicazione dell'imposta sulla pubblicità non esclude quella della tassa per l'occupazione di spazi ed aree pubbliche, nonché il pagamento di canoni di locazione o di concessione commisurati, questi ultimi, alla effettiva occupazione del suolo pubblico del mezzo pubblicitario. 6. Sulla scorta di quanto disposto dall art. 1, comma 168 della Legge 296/2006, il presente regolamento stabilisce che i versamenti volontari dell imposta e dei diritti non devono essere eseguiti quando il carico tributario è inferiore a 1,00 (eurouno). 7. Le disposizioni di cui al comma precedente si applicano anche ai rapporti di imposta pendenti al (data di entrata in vigore della Legge 296/2006). ART. 15 ARROTONDAMENTI 1. I versamenti d imposta devono essere effettuati con arrotondamento all euro per difetto se la frazione è inferiore a 49 centesimi, ovvero per eccesso se superiore a detto importo. 2. Le predette disposizioni si applicano anche ai rapporti di imposta pendenti al (data di entrata in vigore della Legge 296/2006). ART. 16 PUBBLICITA ORDINARIA 1. Per la pubblicità effettuata mediante insegne, cartelli, locandine, targhe, stendardi o qualsiasi altro mezzo non previsto dai successivi articoli, la tariffa dell imposta per ogni metro quadrato di superficie e per anno solare è quella deliberata dal Comune nel pieno rispetto delle disposizioni legislative in materia

11 2. Per le fattispecie pubblicitarie di cui al comma 1 che abbiano durata non superiore a tre mesi si applica per ogni mese o frazione una tariffa pari ad un decimo di quella ivi prevista. 3. Per la pubblicità effettuata mediante affissioni dirette, anche per conto altrui, di manifesti e simili su apposite strutture adibite all esposizione di tali mezzi si applica l'imposta in base alla superficie complessiva degli impianti nella misura e con le modalità previste dai commi 1 e Per la pubblicità di cui ai commi precedenti che abbia superficie compresa tra metri quadrati 5,5 e 8,5 la tariffa dell'imposta è maggiorata del 50 per cento; per quella di superficie superiore a metri quadrati 8,5 la maggiorazione è del 100 per cento. ART. 17 PUBBLICITA EFFETTUATA CON VEICOLI 1. Per la pubblicità visiva effettuata per conto proprio o altrui all'interno e all'esterno di veicoli in genere, di vetture autofilotranviarie, battelli, barche e simili, di uso pubblico o privato, è dovuta l'imposta sulla pubblicità in base alla superficie complessiva dei mezzi pubblicitari installati su ciascun veicolo nella misura e con le modalità previste dall'art. 16, comma 1; per la pubblicità effettuata all'esterno dei veicoli suddetti sono dovute le maggiorazioni di cui all'art. 16, comma Per i veicoli adibiti ad uso pubblico l'imposta è dovuta al Comune che ha rilasciato la licenza di esercizio; per i veicoli adibiti a servizi di linea interurbana l'imposta è dovuta nella misura della metà a ciascuno dei Comuni in cui ha inizio e fine la corsa; per i veicoli adibiti ad uso privato l'imposta è dovuta al Comune in cui il proprietario del veicolo ha la residenza anagrafica o la sede. 3. Per la pubblicità effettuata per conto proprio su veicoli di proprietà dell'impresa o adibiti ai trasporti per suo conto, l'imposta è dovuta per anno solare al Comune ove ha sede l'impresa stessa o qualsiasi altra sua dipendenza, ovvero al Comune ove sono domiciliati i suoi agenti o mandatari che alla data del primo gennaio di ciascun anno, o a quella successiva di immatricolazione. Le tariffe, deliberate dal Comune nel pieno rispetto delle disposizioni legislative in materia, sono relative alle seguenti diverse fattispecie impositive: - autoveicoli con portata superiore a Kg; - autoveicoli con portata inferiore a Kg; - motoveicoli e veicoli non ricompresi nelle due precedenti categorie. Per i veicoli circolanti con rimorchio la tariffa di cui la presente comma è raddoppiata. 4. Per i veicoli di cui al comma 3 non è dovuta l'imposta per l'indicazione del marchio, della ragione sociale e dell'indirizzo dell'impresa, purché sia apposta non più di due volte e ciascuna iscrizione non sia di superficie superiore a mezzo metro quadrato. 4-bis. L'imposta non è dovuta altresì per l'indicazione, sui veicoli utilizzati per il trasporto, della ditta e dell'indirizzo dell'impresa che effettua l'attività di trasporto, anche per conto terzi, limitatamente alla sola superficie utile occupata da tali indicazioni. 5. È fatto obbligo di conservare l'attestazione dell'avvenuto pagamento dell'imposta e di esibirla a richiesta degli agenti autorizzati

12 6. E vietata la pubblicità effettuata mediante la sosta dei veicoli di cui all art. 54, lettera g) del D.Lgs. 285/1992 e all art. 203, comma II, lettera q) del D.P.R. n. 495/1992. Su detti veicoli in sosta la pubblicità dovrà essere rimossa ovvero coperta in modo tale che sia privata di efficacia. ART. 18 PUBBLICITA EFFETTUATA CON PANNELLI LUMINOSI E PROIEZIONI 1. Per la pubblicità effettuata per conto altrui con insegne, pannelli o altre analoghe strutture caratterizzate dall'impiego di diodi luminosi, lampadine e simili mediante controllo elettronico, elettromeccanico o comunque programmato in modo da garantire la variabilità del messaggio o la sua visione in forma intermittente, lampeggiante o similare, si applica l'imposta indipendentemente dal numero dei messaggi, per metro quadrato di superficie e per anno solare in base alla tariffa deliberata dal Comune nel pieno rispetto delle disposizioni legislative in materia. 2. Per la pubblicità di cui al comma 1 di durata non superiore a tre mesi si applica, per ogni mese o frazione, una tariffa pari a un decimo di quella ivi prevista. 3. Per la pubblicità prevista dai commi 1 e 2 effettuata per conto proprio dall'impresa si applica l'imposta in misura pari alla metà delle rispettive tariffe. 4. Per la pubblicità realizzata in luoghi pubblici o aperti al pubblico attraverso diapositive, proiezioni luminose o cinematografiche effettuate su schermi o pareti riflettenti, si applica l'imposta per ogni giorno, indipendentemente dal numero dei messaggi e dalla superficie adibita alla proiezione, in base alla tariffa deliberata dal Comune nel pieno rispetto delle disposizioni legislative in materia. 5. Qualora la pubblicità di cui al comma 4 abbia durata superiore a trenta giorni, dopo tale periodo si applica una tariffa giornaliera pari alla metà di quella ivi prevista. ART. 19 PUBBLICITA VIARIA (così come integrato dalla deliberazione del Consiglio Comunale n. 15 del ) 1. Per la pubblicità effettuata con striscioni o altri mezzi similari, che attraversano strade o piazze la tariffa dell'imposta, per ciascun metro quadrato e per ogni periodo di esposizione di quindici giorni o frazione, è pari a quella prevista dall'art. 16, comma Per la pubblicità effettuata da aeromobili mediante scritte, striscioni, disegni fumogeni, lancio di oggetti o manifestini, ivi compresa quella eseguita su specchi d'acqua e fasce marittime limitrofi al territorio comunale, per ogni giorno o frazione, indipendentemente dai soggetti pubblicizzati, è dovuta l'imposta a ciascun Comune sul cui territorio la pubblicità stessa viene eseguita, in base alle tariffe deliberate dal Comune nel pieno rispetto delle disposizioni legislative in materia. 3. Per la pubblicità eseguita con palloni frenati e simili, si applica l'imposta in base alla tariffa pari alla metà di quella prevista dal comma Per la pubblicità effettuata mediante distribuzione, anche con veicoli, di manifestini o di altro materiale pubblicitario, oppure mediante persone circolanti con cartelli o altri mezzi pubblicitari, è dovuta l'imposta per ciascuna persona impiegata nella distribuzione od effettuazione e per ogni giorno o frazione, indipendentemente dalla misura dei mezzi pubblicitari o dalla quantità di materiale

13 distribuito, in base alle tariffe deliberate dal Comune nel pieno rispetto delle disposizioni legislative in materia. 5. Su tutto il territorio comunale è vietato il lancio di volantini od altro materiale pubblicitario con qualsiasi mezzo, come pure la distribuzione a mano, l apposizione sui veicoli, sulle porte, sugli edifici, sugli alberi e sulla segnaletica stradale, il deposito o l abbandono su spazi ed aree pubbliche o ad uso pubblico di qualsiasi materiale pubblicitario, compreso quello finalizzato alla raccolta di fondi, indumenti, carta, anche se per conto di associazioni senza scopo di lucro. 5-bis. La Giunta Comunale può concedere eventuali deroghe al divieto di cui al comma 5 del presente articolo, in caso di fondate e motivate esigenze che verranno valutate dalla stessa in relazione alle singole richieste eventualmente pervenute.* 6. Per la pubblicità effettuata a mezzo di apparecchi amplificatori e simili, la tariffa dell'imposta dovuta per ciascun punto di pubblicità e per ciascun giorno o frazione in base alle tariffe è deliberata dal Comune nel pieno rispetto delle disposizioni legislative in materia. *comma introdotto dalla deliberazione del Consiglio Comunale n. 15 del

14 CAPO III DIRITTI SULLE PUBBLICHE AFFISSIONI ART. 20 SERVIZIO DELLE PUBBLICHE AFFISSIONI 1. Il servizio delle pubbliche affissioni è inteso a garantire specificatamente l'affissione, a cura del Comune, in appositi impianti a ciò destinati, di manifesti di qualunque materiale costituiti, contenenti comunicazioni aventi finalità istituzionali, sociali o comunque prive di rilevanza economica, ovvero, ove previsto, e nella misura stabilita nelle disposizioni regolamentari di cui all'art. 3 del D.Lgs. 507/1993 di messaggi diffusi nell'esercizio di attività economiche. 2. A norma dell art. 3, comma 3 del D.Lgs. 507/1993 la superficie minima degli impianti da adibire alle pubbliche affissioni per il Comune di Lovere è fissata in complessivi mq. 72, così determinata: mq. 12 per ogni mille abitanti (popolazione al n ). Gli spazi in cui è consentita l affissione sono quelli determinati nella tabella riepilogativa di cui all allegato D distinti per tipologia e collocazione. La superficie complessiva, alla data di redazione del presente regolamento, è di mq. 326,50 - superficie risultante superiore rispetto a quella prevista dalla normativa indicata. 3. L eventuale ampliamento o revisione del piano generale degli impianti pubblicitari, nel pieno rispetto dei criteri individuati dal presente regolamento, è deliberato dalla Giunta Comunale. ART. 21 RIPARTIZIONE DELLA SUPERFICIE DEGLI IMPIANTI PUBBLICI DA DESTINARE ALLE AFFISSIONI DI NATURA ISTITUZIONALE, SOCIALE O COMUNQUE PRIVE DI RILEVANZA ECONOMICA E QUELLA DA DESTINARE ALLE AFFISSIONI DI NATURA COMMERCIALE 1. Almeno il 3% della superficie degli impianti pubblicitari destinati alle affissioni è riservata alle affissioni di natura istituzionale, sociale o comunque prive di rilevanza economica. 2. La quantità, la qualità e la collocazione degli impianti destinati alle affissioni di cui al precedente comma deve assicurare ai cittadini la conoscenza di tutte le principali informazioni relative all'attività del Comune, al fine di incentivare la partecipazione popolare e garantire l'esercizio dei diritti civici. 3. La superficie destinata alle affissioni commerciali è determinata detraendo dalla superficie complessiva degli impianti pubblicitari quella destinata alle attività di cui al comma 1 del presente articolo. 4. Gli spazi destinati alle affissioni di cui al presente articolo verranno opportunamente individuati dalla Giunta Comunale, così come disposto dall art. 45 del presente regolamento, nel rispetto delle disposizioni contenute nei commi 1 e 3 del presente articolo

15 ART. 22 RIPARTIZIONE DELLA SUPERFICIE DEGLI IMPIANTI DA ATTRIBUIRSI A SOGGETTI PRIVATI PER L EFFETTUAZIONE DI AFFISSIONI DIRETTE 1. I soggetti privati, previa autorizzazione ai sensi dall art. 41 del presente regolamento, possono richiedere al Comune di installare impianti per l effettuazione delle affissioni dirette. A tal fine, per l intero territorio comunale, lo spazio riservato a tale tipo di affissioni non dovrà essere superiore al 20% di quella destinata a pubblicità commerciale sugli impianti affissionali pubblici. 2. Tali impianti dovranno essere individuati con l apposizione di apposita targa che riporti l indicazione del soggetto privato, gli estremi del provvedimento rilasciato dal Comune. Il pagamento dell imposta comunale sulla pubblicità non esclude l assoggettabilità dell impianto al canone per l occupazione dei spazi ed aree pubbliche. 3. Il soggetto privato è costantemente tenuto ad eseguire ogni intervento di manutenzione ordinaria o straordinaria che sia necessario per il mantenimento in buono stato degli impianti, rendendosi responsabile verso il Comune e verso i terzi per eventuali danni che dovessero verificarsi. 4. Non rientrano nei limiti del primo comma eventuali impianti per l effettuazione di affissioni dirette, derivanti dall utilizzo, a seguito di accordo con il titolare del cantiere, di recinzioni, cesate o ponteggi di cantieri edili. 5. L installazione dei relativi supporti o impianti verrà autorizzata, sulla scorta di quanto sancito dagli artt. 41 e 42, nell osservanza delle disposizioni del Codice della Strada e del relativo regolamento, nonché delle disposizioni normative e regolamentari in materia edilizia. ART. 23 DIRITTO SULLE PUBBLICHE AFFISSIONI 1. Per l effettuazione delle pubbliche affissioni è dovuto in solido, da chi richiede il servizio e da colui nell'interesse del quale il servizio stesso è richiesto, un diritto, comprensivo dell'imposta sulla pubblicità, a favore del Comune che provvede alla loro esecuzione. 2. La misura del diritto sulle pubbliche affissioni per ciascun foglio di dimensione fino a cm 70 x 100 è quella stabilita nella tariffa approvata dal Comune nel pieno rispetto delle disposizioni normative in materia e ragguagliata alle seguenti durate dell affissione: - per i primi 10 giorni; - per ogni periodo successivo di 5 giorni o frazioni e fino al un massimo di giorni 30 di esposizione per ogni singola commissione. 3. Per ogni commissione inferiore a cinquanta fogli il diritto di cui al comma 2 è maggiorato del 50 per cento. 4. Per i manifesti costituiti da otto fino a dodici fogli il diritto è maggiorato del 50 per cento; per quelli costituiti da più di dodici fogli è maggiorato del 100 per cento. 5. Le disposizioni previste per l'imposta sulla pubblicità si applicano, per quanto compatibili, anche al diritto sulle pubbliche affissioni

16 ART. 24 PAGAMENTO DEL DIRITTO 1. Il pagamento del diritto sulle pubbliche affissioni deve essere effettuato contestualmente alla richiesta del servizio secondo le modalità di cui all'art. 14 del presente regolamento; per il recupero di somme comunque dovute a tale titolo e non corrisposte si osservano le disposizioni dello stesso articolo. ART. 25 ARROTONDAMENTI 1. I versamenti dei diritti devono essere effettuati con arrotondamento all euro per difetto se la frazione è inferiore a 49 centesimi, ovvero per eccesso se superiore a detto importo. 2. Le predette disposizioni si applicano anche ai rapporti di imposta pendenti al (data di entrata in vigore della Legge 296/2006). ART. 26 RIDUZIONE DEL DIRITTO 1. La tariffa per il servizio delle pubbliche affissioni è ridotta alla metà: a) per i manifesti riguardanti in via esclusiva lo Stato e gli enti pubblici territoriali e che non rientrano nei casi per i quali è prevista l'esenzione ai sensi dell'art. 28; b) per i manifesti di comitati, associazioni, fondazioni ed ogni altro ente che non abbia scopo di lucro; c) per i manifesti relativi ad attività politiche, sindacali e di categoria, culturali, sportive, filantropiche e religiose, da chiunque realizzate, con il patrocinio o la partecipazione degli enti pubblici territoriali; d) per i manifesti relativi a festeggiamenti patriottici, religiosi, a spettacoli viaggianti e di beneficenza; e) per gli annunci mortuari. ART. 27 MAGGIORAZIONI: AFFISSIONI DI URGENZE, FESTIVE E NOTTURNE 1. Per le affissioni richieste per il giorno in cui è stato consegnato il materiale da affiggere od entro i due giorni successivi, se trattasi di affissioni di contenuto commerciale, ovvero per le ore notturne dalle 20 alle 7 o nei giorni festivi, è dovuta la maggiorazione del 10 per cento del diritto, con un minimo di 25,82 per ciascuna commissione. ART. 28 ESENZIONI DEL DIRITTO 1. Sono esenti dal diritto sulle pubbliche affissioni: a) i manifesti riguardanti le attività istituzionali del Comune da esso svolte in via esclusiva, esposti nell'ambito del proprio territorio; b) i manifesti delle autorità militari relativi alle iscrizioni nelle liste di leva, alla chiamata ed ai richiami alle armi; c) i manifesti dello Stato, delle regioni e delle province in materia di tributi; d) i manifesti delle autorità di polizia in materia di pubblica sicurezza;

17 e) i manifesti relativi ad adempimenti di legge in materia di referendum, elezioni politiche, per il parlamento europeo, regionali, amministrative; f) ogni altro manifesto la cui affissione sia obbligatoria per legge; g) i manifesti concernenti corsi scolastici e professionali gratuiti regolarmente autorizzati. ART. 29 MODALITA PER LE PUBBLICHE AFFISSIONI 1. Le pubbliche affissioni devono essere effettuate secondo l'ordine di precedenza risultante dal ricevimento della commissione, che deve essere annotata in apposito registro cronologico. 2. La durata dell'affissione decorre dal giorno in cui è stata eseguita al completo; nello stesso giorno, su richiesta del committente, il Comune deve mettere a sua disposizione l'elenco delle posizioni utilizzate con l'indicazione dei quantitativi affissi. 3. Il ritardo nell'effettuazione delle affissioni causato dalle avverse condizioni atmosferiche si considera caso di forza maggiore. In ogni caso, qualora il ritardo sia superiore a dieci giorni dalla data richiesta, il Comune deve darne tempestiva comunicazione per iscritto al committente. 4. La mancanza di spazi disponibili deve essere comunicata al committente per iscritto entro dieci giorni dalla richiesta di affissione. 5. Nei casi di cui ai commi 3 e 4 il committente può annullare la commissione senza alcun onere a suo carico ed il Comune è tenuto al rimborso delle somme versate entro novanta giorni. 6. Il committente ha facoltà di annullare la richiesta di affissione prima che venga eseguita, con l'obbligo di corrispondere in ogni caso la metà del diritto dovuto. 7. Il Comune ha l'obbligo di sostituire gratuitamente i manifesti strappati o comunque deteriorati e, qualora non disponga di altri esemplari dei manifesti da sostituire, deve darne tempestivamente comunicazione al richiedente mantenendo, nel frattempo, a sua disposizione i relativi spazi. 8. Nell'ufficio del servizio delle pubbliche affissioni devono essere esposti, per la pubblica consultazione, le tariffe del servizio, l'elenco degli spazi destinati alle pubbliche affissioni con l'indicazione delle categorie alle quali detti spazi appartengono ed il registro cronologico delle commissioni. 9. Le affissioni dovranno essere effettuate esclusivamente negli spazi opportunamente individuati all interno del piano generale degli impianti pubblicitari. 10. Ai fini della salvaguardia degli enti locali, a decorrere dal , gli oneri derivanti dalla rimozione dei manifesti affissi in violazione delle disposizioni vigenti sono a carico dei soggetti per conto dei quali gli stesi sono stati affissi, salvo prova contraria

18 CAPO IV PIANO GENERALE DEGLI IMPIANTI PUBBLICITARI ART. 30 OGGETTO 1. Il Piano individua le tipologie degli impianti pubblicitari e disciplina la loro localizzazione nel territorio del Comune di Lovere tenuto conto delle esigenze di carattere sociale ed economico, delle esigenze di tutela ambientale e paesaggistica, delle esigenze di traffico e di sicurezza della circolazione stradale, della qualità dell ambiente e dell immagine complessiva del Comune. ART. 31 RICOGNIZIONE DELL IMPIANTISTICA ESISTENTE 1. In base a quanto disposto dall art. 3 del D.Lgs , n. 507, il Comune di Lovere, alla data di approvazione del presente regolamento, dispone delle tipologie e delle quantità degli impianti pubblicitari indicati nella tabella riepilogativa (Allegato D). ART. 32 CLASSIFICAZIONE DEI MEZZI PUBBLICITARI 1. I mezzi pubblicitari ordinari si classificano a seconda che riguardino l esercizio stesso cui appartengono o la pubblicità in genere in: a) mezzi pubblicitari ordinari di esercizio: si intendono tali le scritte, le tabelle e simili, a carattere permanente, esposte esclusivamente nella sede di un esercizio, di una industria, commercio, arte o professione che contengono il nome dell esercente o la ragione sociale della ditta, la qualità dell esercizio o la sua attività permanente, l indicazione generica delle merci vendute o fabbricate o dei servizi che vengono prestati; b) mezzi pubblicitari ordinari non di esercizio: si intendono tali le scritte o i simboli o altri impianti, a carattere permanente, esposti in luogo diverso da quello ove ha sede l esercizio di qualsiasi natura esso sia che contengono l indicazione del nome del fabbricante delle merci vendute o del fornitore dei servizi che vengono prestati. 2. Le insegne, le targhe, i pannelli e simili si classificano secondo la sistemazione in: - a bandiera (orizzontale e verticale) sporgenti dal muro; - frontali (orizzontali o verticali) contro muro; - a giorno (su tetti, pensiline, cancelli, paline). ART. 33 CRITERI GENERALI 1. I criteri di specificazione sono: a) COLORE. Il colore rosso non dovrà mai essere installato in vicinanze di impianti semaforici in posizione tale da ingenerare disturbo a chi guida; b) UBICAZIONE, CARATTERE DELL INSEGNA E SIMILI

19 L insegna dovrà essere installata nell ambito dell esercizio al quale si riferisce. In via del tutto eccezionale, potranno essere prese in esame proposte di altro genere, purché motivate. Non è ammessa la collocazione di insegne in punti tali da ingenerare confusione con la segnaletica stradale esistente o comunque da intralciare la circolazione. Quando si rende necessaria la collocazione di segnaletica stradale, le insegne preesistenti che possono ingenerare confusione dovranno, su ordine del Comune, venire rimosse. c) DIMENSIONE, POSIZIONE DELLE INSEGNE E SIMILI. Le dimensioni delle insegne a bandiera dovranno essere proporzionate all altezza del fabbricato ed alla larghezza della sede stradale. Per la collocazione di detta pubblicità dovranno essere osservate le sottoindicate disposizioni: - per gli impianti collocati in corrispondenza di vie e piazze pubbliche sprovviste di marciapiede, l altezza del mezzo pubblicitario non dovrà essere inferiore a mt del piano stradale; - gli impianti installati nelle vie e piazze pubbliche munite di marciapiede dovranno essere contenuti a non meno di cm. 30 entro il bordo del marciapiede stesso e l altezza non dovrà essere inferiore a mt del piano stradale; - la collocazione delle insegne luminose attraverso i portici, da fondo portico a pilastro e da pilastro a pilastro potrà avvenire ad una altezza da terra non inferiore a mt. 2.50; - le insegne luminose a bandiera, da sistemarsi a fondo portico, sempre nel rispetto della altezza da terra di mt. 2.50, non potranno sporgere oltre il quarto della larghezza del portico, compresi i supporti. ART. 34 CLASSIFICAZIONE DELLA CARTELLONISTICA STRADALE 1. I cartelli e simili, oltre i quadri luminosi per analogia, possono essere di seguito classificati: a) secondo la funzione: - pubblicitari in genere; - informativi, ubicazionali, di servizi o di attività; b) secondo la collocazione: - a parete; - su pannello appoggiato al muro, ma infisso nel perimetro stradale; - isolati, che possono essere mono o bifacciali. ART. 35 CARATTERISTICHE DEI CARTELLI PUBBLICITARI E SIMILI 1. I cartelli, i posters, gli stendardi e gli impianti similari, con esclusione di quelli a parete, devono essere bifacciali ed in tutti i casi avere un aspetto decoroso. Nel caso di recinzioni per cantieri è ammessa la collocazione di impianti anche monofacciali. 2. Di norma debbono essere impiegati materiali duraturi; in particolare sono esclusi il legno non trattato e il cartone. 3. Le strutture portanti il mezzo pubblicitario, pur adeguate dimensionalmente alla loro funzione di sostegno, non devono interferire o pesare visivamente sul complesso espositivo. 4. L altezza da terra della base dei cartelli dovrà essere di almeno un metro

20 5. In materia di esposizione di cartelli e simili il Comune, rilevata la molteplicità dei casi applicativi, si riserva la facoltà di disciplinare la collocazione in considerazione della opportunità degli inserimenti, tenuto conto delle norme di tutela previste dal piano regolatore generale. ART. 36 NORME DI SICUREZZA PER LA VIABILITA 1. Fermo restando i diritti e le competenze dell A.N.A.S. o della Provincia sulle strade di loro pertinenza, lungo i bordi delle stesse, per quanto di competenza del Comune, è vietata qualsiasi forma di pubblicità stradale generica lungo i relativi tracciati. 2. Per le strade di immissione non è ammessa alcuna forma di pubblicità stradale entro il raggio di mt. 200, potendo trovare collocazione solo la segnaletica stradale attinente la viabilità ed in via eccezionale quella di indicazioni relative ai servizi e ad attrezzature specifiche di interesse pubblico e turistico. 3. Sono vietate insegne, i cartelli, gli altri mezzi pubblicitari luminosi e visibili dai veicoli transitanti sulle strade che per forma, direzione, colorazione ed ubicazione possono ingenerarne confusione con i segnali stradali e con le segnalazioni luminose di circolazione, oppure renderne difficile la comprensione, nonché le sorgenti luminose che producono abbagliamento. 4. Salvo quanto previsto dalle leggi di P.S., fuori dai centri abitati i cartelli e gli altri mezzi pubblicitari lungo le strade o in vista di esse non devono superare la superficie di mq. 6 e non devono essere collocati a distanza minore di mt. 200 prima dei segnali stradali e di mt. 100 dopo i segnali stessi. 5. Di regola la distanza fra cartello e cartello non dovrà essere inferiore a mt. 100 per ogni lato di strada, possibilmente sfalsandoli rispetto alla direttrice di marcia, fatti salvi comunque eventuali vincoli a tutela delle bellezze naturali e del paesaggio specifico o di complessi e manufatti di interesse storico, ambientale e turistico. ART. 37 CLASSIFICAZIONE DEL TERRITORIO COMUNALE 1. Ai fini della collocazione della pubblicità ordinaria il territorio comunale viene suddiviso in funzione della rilevanza della sua destinazione presente e futura in: a) edifici monumentali; b) zone soggette a vincolo e controllo ambientale; c) centro commerciale, direzionale, zone di espansione e zone già urbanizzate. ART. 38 EDIFICI MONUMENTALI 1. Sugli edifici monumentali è ammessa esclusivamente la collocazione delle insegne di esercizio con le seguenti limitazioni: a) le insegne collocate all interno della luce dei vani degli esercizi situati a piano terra, cioè entro i limiti degli stipiti dell architrave e archivolto che delimitano i vani degli esercizi stessi, non devono sporgere dalla superficie del muro e né essere del tipo a pannello o a plafone con superficie luminosa;

21 b) le insegne frontali a muro sono ammesse. Eccezionalmente potranno essere ammesse qualora il loro inserimento non incida sensibilmente sull aspetto architettonico dell edificio o sull ambiente circostante ed in ogni caso purché, oltre a trattarsi di insegna di esercizio, siano in lettere scatolari in materiali e forme da valutarsi di volta in volta come idonei al loro inserimento. c) la loro collocazione dovrà, se possibile, e compatibilmente con le caratteristiche dell edificio, interessare superfici murarie completamente lisce, prive quindi di motivi ornamentali e che non costituiscono componenti di elementi architettonici caratterizzanti l edificio stesso; d) con lo stesso carattere di eccezionalità eventuali proposte di insegne da sistemare oltre le linee di gronda degli edifici e contro (o aderenti) il muretto di attico degli stessi potranno essere di volta in volta valutate dalla Commissione competente per materia, ai fini di un loro accoglimento, in relazione alle particolari caratteristiche architettoniche ed ambientali degli edifici stessi; e) parimenti, potrà essere valutata l opportunità di consentire l inserimento di insegne luminose in solo tubo al neon all interno dei vani finestra, nello spazio compreso tra le persiane e il serramento a vetri, ovvero in corrispondenza dei portici, negli spazi voltati o all interno delle arcate ad una altezza da terra mai inferiore al limite superiore dei piedritti delimitanti le arcate medesime; f) gli impianti pubblicitari devono comunque armonizzare nelle dimensioni, nei colori, nei caratteri delle scritte con le caratteristiche dell edificio; g) non devono essere occultate le grate di ferro, se esistenti; h) le targhe professionali o di esercizio devono essere collocate sui muri ai lati dell ingresso purché non alternino o coprano le strutture architettoniche dell edificio, oppure i battenti. i) nel caso in cui le targhe professionali siano più di una, esse devono essere allineate e devono avere dimensioni, colori e caratteri rigorosamente uniformi. ART. 39 ZONE SOGGETTE A VINCOLO ED A CONTROLLO AMBIENTALE 1. INSEGNE. - In queste aree le insegne di esercizio, sia frontali che a bandiera, sono ammesse con le seguenti limitazioni: a) le insegne frontali devono di norma essere orizzontali; b) le insegne frontali collocate sopra il vano o i vani dell esercizio devono avere dimensioni tali da non superare i limiti della luce del vano sottostante e lo spazio compreso tra le verticali sugli stipiti esterni dei vani pertinenti l esercizio; c) è vietato collocare insegne su cancellate; d) eventuali proposte di insegne da sistemare su balconi, terrazze o tetti potranno essere di volta in volta esaminate dalla Commissione competente per materia in relazione alle particolari caratteristiche architettoniche degli edifici stessi e dell ambiente circostante, nonché alla idoneità di inserimento dei manufatti; e) le insegne non luminose, a meno che non siano del tipo in lamiera dipinta, devono essere a lettere staccate e sagomate, mentre le insegne luminose devono essere a filo neon o scatolari a luce schermata, ma con lettere staccate e sagomate; f) le insegne a superficie interamente luminosa o a cassonetto plafonato sono ammesse solo se collocate all interno della luce dei vani degli esercizi, purché non sporgano dalla superficie del muro; g) per la collocazione delle targhe professionali o di esercizio valgono le stesse limitazioni di cui al precedente art. 38; h) le insegne frontali devono rispettare la parete e devono armonizzare nelle dimensioni, nei colori e nei caratteri delle scritte con le caratteristiche dell edificio. i) Per tutte le insegne luminose occorre che le apparecchiature elettriche componenti il loro impianto siano occultate alla vista

22 - Nelle zone soggette a vincolo e controllo ambientale, di regola non sono ammesse le insegne pubblicitarie non di esercizio. 2. MOSTRE E QUADRI LUMINOSI. - La struttura architettonica dei piani terreni (zoccoli cornici) non deve essere alterata né chiudendo arcate o vani di ingresso, né coprendo o chiudendo le finestre o grate, né adeguandola allo stile delle vetrine. - Non possono essere apposti stipiti o cornicioni in pietra, legno, marmo o altro materiale che coprano o alterino le strutture architettoniche preesistenti. - Non possono essere apposte vetrine esterne ad avancorpo ai lati dei vani dell esercizio. E parimenti vietata la installazione di quadri luminosi. 3. TENDE PUBBLICITARIE. - Le tende non devono superare il larghezza la luce del singolo vano sottostante e la loro sporgenza deve essere contenuta entro cm. 30 dall interno del filo dei marciapiedi. - Devono inoltre essere manovrate mediante appositi congegni a sezioni leggere in modo da non deturpare il carattere degli edifici. ART. 40 CENTRO COMMERCIALE, DIREZIONALE, ZONE DI ESPANSIONE E ZONE GIA URBANIZZATE 1. In tali aree possono essere collocate insegne di esercizio ed insegne pubblicitarie di ogni tipo. 2. L inserimento di detti mezzi deve essere fatto con valori e modi anche rilevanti, pur nella salvaguardia dei criteri estetici e degli equilibri compositivi che di volta in volta dovranno essere soddisfatti. 3. In linea di carattere generale va evitata la collocazione di insegne e cartelli su terrazzi e cancellate, mentre nei viali alberati e nei giardini i cartelli pubblicitari isolati vanno di norma distanziati di almeno mt. 20 l uno dall altro. ART. 41 MODALITA PER OTTENERE IL PROVVEDIMENTO PER L INSTALLAZIONE DEI MEZZI ED IMPIANTI PUBBLICITARI 1. E vietata l esposizione di mezzi pubblicitari prima di aver ottenuto la relativa autorizzazione da parte del Comune. 2. La Giunta Comunale, con apposito provvedimento deliberativo, individua il Responsabile tenuto al rilascio del provvedimento autorizzatorio di cui al presente articolo. 3. Per ottenere l autorizzazione all installazione dei mezzi e degli impianti pubblicitari deve essere inoltrata al Servizio Tributi apposita istanza utilizzando il modello allegato al presente regolamento sotto la lettera E - che deve essere corredata della seguente documentazione: - bozzetto o fotografia del mezzo pubblicitario con una puntuale indicazione delle dimensioni, del materiale e dei colori del mezzo stesso; - documentazione fotografica completa che illustri dettagliatamente il punto di collocazione del mezzo pubblicitario e l ambiente circostante

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