COMUNE DI SAN GIOVANNI IN PERSICETO Martedì, 24 dicembre 2013

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Ferdinando Valente
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1 COMUNE DI SAN GIOVANNI IN PERSICETO Martedì, 24 dicembre 2013

2 Vito va in cucina 1 Da Corriere di Bologna del T02:03:00 BELINELLI, IL MADE IN ITALY FUNZIONA 3 Da Il Resto del Carlino (ed. Bologna) del T05:22:00 PERSICETO, GLI AUGURI DEL SINDACO SU YOUTUBE 5 Da Il Resto del Carlino (ed. Bologna) del T05:22:00 Martedì, 24 dicembre 2013

Bologna) del 2013 12 24T05:22:00 PERSICETO, GLI AUGURI DEL SINDACO SU

3 Pagina 22 Corriere di Bologna San Giovanni in Persiceto In menu piatti casalinghi: «Quello che mangiamo noi» Vito va in cucina L' attore apre una trattoria con il padre e il nipote: «Sono nato a 5 metri da qui, c' è anche la mia storia» Non poteva che chiamarsi così, «da Vito». Il sogno di Stefano Bicocchi, attore e cuoco, s' è avverato: una trattoria tutta sua, a conduzione familiare. Con lui: il papà Roberto («supervisore e cuoco raffinato»), il nipote chef Lorenzo («talentuoso ventenne»), la nipote Carlotta fra i tavoli. «Con loro due sono in tv tutti i giovedì sera sul Gambero Rosso. E poi c' è mia sorella che gestisce, qui nel portone accanto, il Circolo Fratellanza Operaia. Del resto in questo locale è nata la prima cooperativa del paese e poi c' è stato un ex birrocciaio», spiega fra i tavoli del suo locale. Siamo a San Giovanni in Persiceto, in piazzetta Betlemme, con tutti i muri delle case dipinti dal pittore scenografo Gino Pellegrini, compresi quelli del locale (c' è pure Nana, la bassottina di Vito) e l' insegna: uno spettacolo. «Un tempo si faceva il cinema all' aperto e lì, a cinque metri, sono nato io, proprio 57 anni fa (il 23 dicembre, auguri! ndr )». Presto la Coop riqualificherà muri, luci e pavimentazione e d' estate Vito apparecchierà i suoi tavoli all' aperto. Un onfalo sentimentale. «Inaugureremo a metà gennaio e se le prenotazioni continuano così siamo a posto per 5 anni». Apertura light: giovedì, venerdì e sabato di sera e domenica a pranzo. 55 coperti. «Proponiamo una cucina casalinga cioè di casa mia, insomma, quello che mangiamo noi». E i Bicocchi mangiano alla grandissima, tant' è che le ricette di casa sono finite in un libro. Tradizione portentosa, semplicità saporita. Prodotti del territorio garantiti, piatti di stagione e di livello, grandi classici fatti come si deve (tagliatelle, lasagne, etc, ma anche paste di fagioli coi malfattini, friggione, polletto, polpettone). Prezzi di conseguenza, da buongustai, ma non esagerati. A strafare, dalla A alla Z, si sta sui 50 euro, se no «Un piatto di tortellini 12 euro, ma il brodo è ristretto di cappone», spiega Vito. Quando parla di ricette succederà quando sarà in sala: altro spettacolo gli si illuminano gli occhi, e non solo (video sul blog «Dammi il Tiro» su Cose da mangiare e uno spazio da condividere «non fighetto», precisa lui, ma caldo, accogliente, elegante e con un arredamento curato nei particolari, ma mai lezioso: andate e scoprite. Cantina piccola, ma assai curata, «proponiamo un ottimo Albana e un fantastico passito di Giovannini, Imola», acqua della fonte però filtrata. Tecnologia sostenibile: vapori dei fuochi che riscaldano la sala, materiali Continua > 1

Con lui: il papà Roberto («supervisore e cuoco raffinato»), il nipote chef Lorenzo («talentuoso ventenne»), la nipote Carlotta fra i tavoli.

4 Pagina 22 < Segue Corriere di Bologna ecologici ovunque, luci led, etc. C' è anche il camino. «Vorrei che gli ospiti si sentissero a proprio agio, tranquilli, rilassati». Paolo e Gianna Manzini, proprietari di questa ex stalla, sono gli amici gestori del ristorante, «sono stati loro a propormi questa avventura». Vito gioca in casa, certo, ma ci vuole coraggio ad aprire un ristorante a 25 minuti da Bologna. «Proviamo, sperimentiamo, ci misuriamo. E poi qui in provincia c' è più fermento ed entusiasmo che nella smaliziata città». Una bella scommessa. «Sono in buona compagnia. Tanti colleghi amano la cucina. Abatantuono ha aperto una polpetteria a Milano (150 tipi, lui ne va matto). Idem Iachetti, Albanese, Ezio Greggio che da vero sborone ha avviato una catena a New York: presto li inviterò tutti qui, da Vito». L' ennesimo spettacolo, tutto all' insegna del buon cibo, cioè della passione. Fernando Pellerano RIPRODUZIONE RISERVATA. Fernando Pellerano 2

Vito gioca in casa, certo, ma ci vuole coraggio ad aprire un ristorante a 25 minuti da Bologna. «Proviamo, sperimentiamo, ci misuriamo.

5 Pagina 13 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) BELINELLI, IL MADE IN ITALY FUNZIONA Da San Antonio manda i suoi auguri all' Italia, a Bologna e ai tifosi. «Il regalo che vorrei? L' anello» Alessandro Gallo San Antonio (Stati Uniti) CHI L' HA DETTO che il made in Italy sia in crisi o che le agenzie di rating debbano declassare il prodotto di casa nostra? Nella Nba c' è un ragazzo, Marco Belinelli da Bologna, o meglio San Giovanni in Persiceto, che sta disputando la sua migliore stagione a stelle e strisce. A San Antonio Marco ha trovato quello che cercava: un club che lo può aiutare a conquistare il titolo. Lui, in cambio, è diventato il miglior tiratore da tre. E nei giorni scorsi ha ritoccato il suo primato di punti in una partita tra i pro raggiungendo contro Golden State quota 28. Belinelli domani è Natale: avrà tempo per fermarsi? «Macché, qua si continua a correre. Abbiamo Utah in casa e poi dovremo volare a Dallas. Non c' è un attimo di tregua». E la famiglia, i tortellini e le tradizioni? «L' atmosfera natalizia si sente. Mi mancano un po' quelle sensazioni. Ma sono qua, dove ho sempre sognato di essere». Ma non festeggerete nemmeno tra compagni? «Ci sarà una cena perché siamo un gruppo molto unito. E poi c' è stata un' iniziativa nuova. Abbiamo fatto una sorta di estrazione. Ognuno di noi ha estratto un nome a sorte: dovremo fare un regalo al compagno estratto». A lei chi è toccato? «Magari non ci crederete, ma ho pescato Ginobili». Cosa regalerà a Manu? «I tortellini non li so fare, purtroppo. Li avrebbe graditi. Ma troverò qualcosa per lui». E chi farà un regalo a lei? «Non lo so». Torniamo al campo: miglior tiratore da tre, gli elogi dei compagni, quelli di coach Popovich. Se l' aspettava? «Così no. Mi sento fortunato perché sono arrivato in un club eccezionale. Sono quei treni che passano Continua > 3

Nella Nba c' è un ragazzo, Marco Belinelli da Bologna, o meglio San Giovanni in Persiceto, che sta disputando la sua migliore stagione a stelle e strisce.

6 Pagina 13 < Segue Il Resto del Carlino (ed. Bologna) una sola volta nella vita. Sono stato fortunato e forse anche un po' bravo a salirci sopra». Qual è il segreto di questo suo momento? «Non lo so. Mi sono sempre conquistato tutto con il sudore della fronte. Ho fatto sacrifici, non mi sono tirato indietro. Sono arrivato alla vigilia di questa stagione carico. Il resto è venuto naturalmente. Ma sia chiaro: non ho fatto nulla di speciale». Per lasciarsi andare servirebbe il titolo Nba? «Sì, ci penso sempre. Cinque minuti di follia, dovessi vincere l' anello, me li concederei. Lavoro per poter raccontare un giorno di aver fatto qualcosa di grande nella Nba». Possiamo dire che ora lei è il migliore italiano nella Nba? «Se lo dicono gli altri va bene. Io so solo che devo lavorare tanto». Dica la verità: tira bene da tre perché Tony Parker passa divinamente o perché è tranquillo che comunque Tim Duncan conquisterà il rimbalzo? «No. Tiro bene perché abbiamo un sistema di gioco divertente. Tutti toccano la palla, tutti sono coinvolti. Tutti partiamo dalla difesa e tutto diventa facile». Così bravo da sognare una chiamata all' All Star Game? «Perché no? Ma non dipende solo da me e, sono sincero, non conosco bene il meccanismo per la chiamata. L' All Star Game, però, è un momento speciale: farne parte sarebbe gratificante». Domani è Natale. «E' un momento speciale per tutto il mondo. Così ne approfitto per fare gli auguri a tutti gli italiani. Ne abbiamo bisogno. E poi?». Poi? «Vorrei fare un augurio a Bologna e a tutti i tifosi e appassionati che mi seguono. Un augurio speciale al Resto del Carlino che mi segue con grande attenzione. Buon Natale a tutti». Lo sa qual è il regalo che vorrebbero i suoi tifosi? «Lo so. L' anello Nba. Ma è quello che vorrei io. Magari un giorno festeggiamo insieme». RIPRODUZIONE RISERVATA. GALLO ALESSANDRO 4

Ma sia chiaro: non ho fatto nulla di speciale». Per lasciarsi andare servirebbe il titolo Nba? «Sì, ci penso sempre. Cinque minuti di follia, dovessi vincere l' anello, me li concederei.

7 Pagina 25 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) PERSICETO, GLI AUGURI DEL SINDACO SU YOUTUBE IL SINDACO DI PERSICETO, RENATO MAZZUCA, RIVOLGE AI CITTADINI GLI AUGURI DI NATALE ATTRAVERSO UN BREVE VIDEO PUBBLICATO SUL CANALE YOUTUBE, SUL SITO E SULLA PAGINA FACEBOOK DEL COMUNE. 5

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