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3 I edizione ebook: giugno Fazi Editore srl Via Isonzo 42, Roma Tutti i diritti riservati Titolo originale: No name Traduzione dall inglese di Luca Scarlini ISBN:

4 Wilkie Collins Senza nome LIBRO SECONDO a cura di Luca Scarlini

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6 SCENA SECONDA Skeldergate, York

7 Capitolo primo In quella parte della città di York che è situata sulla riva occidentale del fiume Ouse c è una piccola strada, che si estende praticamente da nord a sud lungo il corso del fiume. La posterla che costituiva un tempo l ingresso alla via non esiste più: e le poche case antiche rimaste nella strada sono travestite con malinconici abiti moderni di calce e cemento. Negozi del genere più modesto e povero, mescolati qua e là con magazzini sbiaditi e con tristi abitazioni di mattoni rossi, costituiscono l aspetto attuale di Skeldergate. Dalla parte del fiume le case sono separate a intervalli da stradette che vanno in direzione dell acqua e schiudono piccoli appezzamenti solitari di terreno

8 aperto e qualche albero di barca che si innalza alla sua conclusione. Alla sua estremità meridionale la strada cessa improvvisamente e il vasto letto dell Ouse, gli alberi, il prato, la strada pubblica sulla riva da un lato, l alzaia dall altro si aprono alla vista. Qui, dove la strada termina, una viuzza conduce al sentiero selciato che sormonta le antiche mura di York. L unica piccola fila di case, che è tutto quel che c è nella strada, è composta da abitazioni d affitto economiche, con vista, alla distanza di pochi piedi, su una parte delle massicce mura cittadine. Il posto si chiama Rosemary Lane. Ben poca luce penetra al suo interno, poche persone ci vivono, la popolazione fluttuante di Skeldergate ci passa attraverso, e i visitatori che vanno alla passeggiata sulle mura, che lo usano per la salita o la discesa, escono da

9 quel triste passaggio più velocemente che possono. La porta di una delle case in questo angolo sperduto di York si aprì quietamente nel pomeriggio del 23 settembre 1846 e un individuo solitario di sesso maschile scivolò in Skeldergate dall isolamento di Rosemary Lane. Dirigendosi a nord, questa persona indirizzò i suoi passi verso il ponte sopra l Ouse e l indaffarato centro cittadino. Aveva un apparenza esterna di rispettabile povertà; portava un ombrello di cotone avvolto in una tela cerata, scese gli scalini con la più chiara intenzione di evitare tutti i punti sporchi del selciato ed esaminò la scena intorno a sé con occhi di due diversi colori: un occhio marrone bilioso che sembrava cercare una funzione qualunque e un occhio verde bilioso che compiva un azione simile. In parole

10 povere, l estraneo che veniva da Rosemary Lane non era altri che il capitano Wragge. Per essere esatti, il capitano non era cambiato in meglio da quel memorabile giorno di primavera in cui si era presentato a Miss Garth al cancello di Combe-Raven. La mania ferroviaria di quel famoso anno aveva contagiato perfino il prudente Wragge; lo aveva sottratto alle sue abituali occupazioni e lo aveva lasciato infine prostrato come molti uomini migliori di lui. Aveva perduto la sua apparenza ecclesiastica ed era appassito con le foglie d autunno. Il nastro del cappello, invece che in nero, portava in marrone il lutto per la sua giovinezza lontana. Il suo colletto di un bianco poco pulito e la cravatta erano defunti della morte riservata alla vecchia biancheria ed erano andati alla loro nuova casa dal fabbricante di carta, per vivere di nuovo un giorno sotto

11 forma di carta da lettere nel negozio di un cartolaio. Una giacca grigia da caccia all ultimo stadio di atrofia del tessuto sostituiva il cappotto nero dei tempi passati e, come un servo fedele, nascondeva l oscuro segreto della biancheria del suo padrone agli occhi di un mondo indagatore. Dalla testa ai piedi ogni centimetro degli abiti del capitano era cambiato in peggio; ma l uomo rimaneva lo stesso: superiore a tutte le forme di muffa morale; impermeabile all azione della ruggine sociale. Era cortese, persuasivo, e vagamente austero come al solito. Senza camicia portava la testa alta come se ne avesse sempre fatto a meno. Il foulard nero che si avvolgeva intorno al collo era annodato alla perfezione; le sue decrepite scarpe nere erano adeguatamente ricoperte di lucido nero e per quanto riguardava la buona rasatura avrebbe potuto paragonare il

12 suo mento con quello di un alto dignitario della Chiesa di York. Il tempo, i cambiamenti, la povertà avevano tutti insieme attaccato il capitano, ma nessuno di essi era riuscito a mandarlo al tappeto. Passeggiava per le strade di York come un uomo superiore agli abiti e alle circostanze; su di lui, più brillante che mai, splendeva una luce di bohème. Arrivato al ponte, il capitano Wragge si fermò e guardò pigramente oltre il parapetto i vascelli nel fiume. Era assolutamente evidente che non aveva alcuna destinazione precisa da raggiungere e niente da fare. Mentre stava ancora andando a zonzo, l orologio della cattedrale di York batté le cinque e mezzo. Alcune carrozze passarono davanti a lui sul ponte incontro al treno da Londra, previsto per le sei meno venti. Dopo un attimo di esitazione, il capitano

13 oltrepassò le carrozze. Quando è una scelta inveterata vivere alle spalle dei propri simili, l abitudine di una persona sarà sempre, più o meno ma lo sarà, infestare le grandi stazioni. Il capitano Wragge spigolava nel territorio umano e in quel pomeriggio senza occupazioni la stazione di York era un angolo a cui dare un occhiata valido come qualsiasi altro. Raggiunse il binario pochi minuti dopo che il treno era arrivato. Quella completa incapacità di sviluppare misure amministrative per la gestione di grandi masse di persone, che è una delle caratteristiche degli inglesi nell esercizio dell autorità, non è esemplificata in nessun luogo più chiaramente che a York. Tre diverse linee ferroviarie riuniscono tre diverse folle di passeggeri, dalla mattina alla notte, sotto un solo tetto, e fanno sì da

14 determinare un tumulto di viaggiatori, con l assistenza che i perplessi impiegati della compagnia possono offrire per accrescere la confusione. Il caos abituale stava raggiungendo il suo apice mentre il capitano Wragge si avvicinava al binario. Dozzine di persone diverse stavano tentando di ottenere dozzine di scopi diversi, in dozzine di diverse direzioni, tutti partendo dallo stesso punto comune e tutti ugualmente privi di informazioni. Una improvvisa divisione della folla, vicino alle carrozze di seconda classe, attrasse la curiosità del capitano. Si fece strada e scoprì un uomo ben vestito, assistito da un custode e da un poliziotto, che tentava di raccogliere alcuni volantini stampati usciti fuori da un pacco di carta che i suoi frenetici compagni di viaggio gli avevano fatto scappare di mano. Offrendo la sua assistenza in questa

15 emergenza, con la cortese alacrità che segnava il suo carattere, il capitano Wragge osservò le tre emozionanti parole «Cinquanta sterline di ricompensa» stampate a lettere maiuscole sui volantini che aveva aiutato a recuperare e subito ne prese uno, per esaminarlo più attentamente alla prima occasione conveniente. Appena ebbe appallottolato il volantino nel palmo della mano, i suoi occhi di due colori fissarono con avido interesse il proprietario dello sfortunato pacco. Quando a un uomo accade di non avere cinquanta pence in tasca, se il suo cuore è al posto giusto, fa un balzo, e se la sua bocca è fatta a regola, ha l acquolina alla vista di un altro uomo che porta con sé un offerta stampata di cinquanta sterline, indirizzata agli altri esseri umani. Lo sfortunato viaggiatore rifece il suo pacco meglio che poté e si fece strada fuori

16 dal binario, dopo aver fatto una domanda alla prima vittima ufficiale del giornaliero traffico dei passeggeri, che era sufficientemente in possesso delle sue capacità per starlo ad ascoltare. Lasciando la stazione per la riva del fiume che era vicinissima, l estraneo entrò nel traghetto alla posterla di North Street. Anche il capitano, che fino ad allora aveva trattenuto con cura i suoi passi, prese il traghetto e impiegò il breve intervallo di transito verso la riva opposta nell esame accurato del volantino che aveva tenuto per comprendere di che si trattava. Con la schiena girata opportunamente verso il viaggiatore, il capitano Wragge ora concentrò la sua attenzione su queste righe: cinquanta sterline di ricompensa

17 La mattina presto del 23 settembre 1846 è scomparsa una signorina. Età: diciotto anni. Abito: lutto stretto. Particolari: capelli di un bruno molto chiaro; ciglia e sopracciglia più scure; occhi grigio chiaro; molto pallida; parte inferiore del volto piena; figura alta; cammina con rimarchevole grazia e agilità; ha i modi e le abitudini di una signora raffinata e istruita. Segni particolari: due nei ravvicinati sul lato sinistro del collo. Nome apposto sulla biancheria: Magdalen Vanstone. Si suppone che sia entrata, o abbia tentato di entrare, con un nome falso, in una compagnia teatrale che ora recita a York. Quando ha lasciato Londra aveva con sé un baule nero e nessun altro bagaglio. Chiunque darà informazioni che serviranno a restituirla ai suoi amici, riceverà la ricompensa sopra indicata. Rivolgersi all ufficio di Mr Harkness, avvocato, Coney

18 Street, York. O ai signori Wyatt, Pendril, Gwylt, Serle Street, Lincoln s Inn, Londra. Il capitano Wragge, abituato com era a mantenere la più completa padronanza di sé in tutte le emergenze, in questo caso, quando lesse il nome della giovane persona scomparsa, tradì il suo profondo sbalordimento con una esclamazione di sorpresa che quasi spaventò colui che guidava il traghetto. Il viaggiatore fu meno osservatore; la sua intera attenzione era fissa sul lato opposto della riva e lasciò il traghetto in fretta nel momento stesso in cui attraccò. Il capitano Wragge si riprese, mise in tasca il volantino, e seguì la sua guida per la seconda volta. L estraneo diresse i suoi passi in direzione della strada più vicina che correva verso il fiume, confrontò un biglietto nel suo

19 portafoglio con i numeri delle case sul lato sinistro, si fermò a una di esse e suonò il campanello. Il capitano proseguì verso la casa successiva: fece finta di suonare il campanello a sua volta e diede la schiena al viaggiatore, in apparenza attendendo di essere introdotto, in realtà ascoltando con tutte le sue forze e cercando di cogliere brani di dialogo che avrebbero potuto raggiungere le sue orecchie all apertura della porta dietro di lui. Risposero alla porta con la dovuta celerità e uno scambio sufficientemente istruttivo di domande e risposte ricompensò l abilità del capitano Wragge. «Vive qui Mr Huxtable?», chiese il viaggiatore. «Sì, signore», fu la risposta, data da una voce femminile. «È in casa?».

20 «Non ora, signore, ma sarà di nuovo qui per le otto». «Se non erro, oggi è venuta presto una signorina, non è vero?». «Sì, una signorina è venuta questo pomeriggio». «Esatto; io sono qui per la stessa vicenda. Ha incontrato Mr Huxtable?». «No, signore; è stato fuori tutto il giorno. La signorina mi ha detto che sarebbe tornata per le otto». «Bene così. Tornerò a vedere Mr Huxtable alla stessa ora». «Vuol lasciare il suo nome, signore?». «No, dica soltanto un signore che si occupa di affari teatrali. Un minuto, per favore. Non conosco York, potrebbe dirmi cortesemente qual è la strada per Coney Street?». La donna diede l informazione richiesta, la

21 porta si chiuse, e l estraneo si affrettò in direzione di Coney Street. In questa occasione il capitano Wragge non fece neanche un tentativo di seguirlo. Il volantino rivelava abbastanza chiaramente che il prossimo obiettivo dell uomo era completare i necessari accordi con l avvocato locale per quanto riguardava la promessa ricompensa. Avendo visto e sentito abbastanza per i suoi scopi immediati, il capitano ripercorse a ritroso la strada, girò a destra ed entrò sull Esplanade, che in quel quartiere della City costeggia la riva del fiume tra le piscine e Lendal Tower. «Questo è un affare di famiglia», si disse il capitano Wragge, insistendo, per pura forza dell abitudine, sulla sua vecchia affermazione di parentela con la madre di Magdalen, «devo considerarne tutti gli

22 aspetti». Si mise l ombrello sotto il braccio, incrociò le mani davanti a sé e scivolò dolcemente negli abissi della riflessione. L ordine e la dignità che si potevano osservare negli abiti lisi del capitano ben rappresentavano l ordine e la dignità che distinguevano le sue operazioni mentali. Era sua abitudine vedere sempre il percorso davanti a sé attraverso una nitida successione di alternative: e così lo vedeva ora. Gli erano aperte tre strade riguardo alla notevole scoperta che aveva appena fatto. La prima era non fare niente: inammissibile sia dal punto di vista familiare che da quello pecuniario; e conseguentemente rifiutata. La seconda era meritare la gratitudine degli amici della ragazza, valutata in cinquanta sterline. La terza strada era di meritare con un avviso opportuno la riconoscenza della

23 stessa signorina, valutata a una cifra sconosciuta. Tra queste due alternative l indeciso Wragge esitava; non dubitando delle risorse finanziarie di Magdalen perché era completamente all oscuro delle circostanze che avevano privato le sorelle della loro eredità ma pensando a un ostacolo sotto forma di un uomo ignoto che avrebbe potuto essere collegato con la sua scomparsa da casa. Dopo una matura riflessione, si decise a fermarsi e a farsi guidare dalle circostanze. Allo stesso tempo, la prima considerazione era precedere il messaggero da Londra e mettere sicuramente le mani sulla stessa signorina. «Sento affetto per questa ragazza mal consigliata», pensò il capitano, andando solennemente avanti e indietro per il solitario lungofiume. «Ho sempre pensato a lei, e sempre lo farò, come se a una mia

24 nipote». Dov era la parente adottata in quel momento? In altre parole: dove una ragazza nella posizione critica di Magdalen era probabile che andasse per trascorrere le ore che mancavano fino al ritorno di Mr Huxtable? Se ci fosse stato un uomo di ostacolo alle sue spalle, porre la domanda sarebbe stato una pura perdita di tempo. Ma se la deduzione che il volantino suggeriva era corretta, se cioè fosse stata davvero da sola nella città di York, dove sarebbe andata? Non nelle affollate strade principali. Non a vedere gli oggetti di interesse artistico nella cattedrale, perché era da tempo terminato l orario in cui la cattedrale si può visitare. Era nella sala d attesa alla stazione? Difficilmente avrebbe corso quel rischio. Era in un albergo? Da dubitare, considerando che

25 era sola. In una pasticceria? Molto più probabile. In una carrozza a fare un giro? Possibile, certamente, ma niente di più. A vagabondare in qualche tranquilla località non in vista. Abbastanza probabile, ancora, in quella bella sera d autunno. Il capitano fece una pausa, soppesò i relativi pro e contro sulla località tranquilla e sulla pasticceria e decise per la prima delle due. C era abbastanza tempo per trovarla in pasticceria, per chiedere di lei ai principali hotel o, infine, per intercettarla nelle immediate vicinanze della casa di Mr Huxtable dalla sette alle otto. Finché la luce durava, la scelta più saggia sarebbe stata cercarla fuori porta. Dove? L Esplanade era un posto tranquillo; ma non era là, non certamente in quella strada solitaria dietro alle mura dell abbazia. Dove allora? Il capitano si fermò, guardò attraverso il fiume,

26 si accese all improviso manifestarsi di una nuova idea e immediatamente tornò indietro verso il traghetto. «La Passeggiata sulle Mura», pensò quest uomo giudizioso, con un brillio negli occhi di due colori. «Il posto più tranquillo a York è il posto che tutti i forestieri vanno a vedere». Dopo dieci minuti il capitano Wragge stava esplorando il nuovo territorio di ricerca. Salì sulle mura (che includevano l intera parte occidentale della città) dalla posterla di North Street, da cui la passeggiata si diparte, prima di finire nella sua estremità sud nello stretto passaggio di Rosemary Lane. Mancavano venti minuti alle sette. Il sole era tramontato da più di mezz ora; la luce rossa era diffusa e bassa nel cielo senza nuvole a occidente; tutti gli oggetti visibili stavano ammorbidendo i loro

27 contorni nel dolce crepuscolo, ma non erano ancora preda del buio. I primi scarsi lampioni nella strada sottostante sembravano piccole e deboli macchie di luce gialla, mentre il capitano iniziava la sua camminata attraverso uno dei più bei paesaggi che l Inghilterra possa mostrare. Alla sua destra, mentre avanzava, si apriva l aperta campagna oltre le mura: i ricchi prati verdi, con i filari di alberi a dividerli, le ampie curve del fiume in distanza, gli sparsi palazzi in vista, tutti avvolti nella quiete della sera, tutti resi belli dalla pace del crepuscolo. Alla sua sinistra il maestoso lato ovest della cattedrale di York si librava sopra la città e catturava l ultimo raggio di luce del tramonto alla sommità delle sue nobili torri. Forse questo bellissimo panorama aveva allettato la ragazza scomparsa a fermarsi a guardare? No, là non

28 c era nessun segno di lei. Il capitano si guardò intorno con attenzione e proseguì. Raggiunse il punto in cui i binari della ferrovia attraversavano gli archi nel vecchio muro. Fece una pausa in questo luogo, in cui l attività centrale della grande impresa ferroviaria risuonante di rumori con tutte le pulsazioni della sua sferragliante esistenza era fianco a fianco con la maestà morta del passato, in profondità sotto le vecchie pietre che raccontavano la storia di come York era stata fortificata e gli assedi che aveva subito due secoli prima: rimase in questo luogo, la cercò di nuovo e la cercò invano. Altri stavano guardando oziosamente la selvaggia attività che si stava svolgendo sui binari; ma lei non era tra loro. Il capitano diede uno sguardo dubbioso al cielo che si stava incupendo e proseguì. Si fermò di nuovo nel luogo dove ancora

29 oggi è la posterla di Micklegate che, ora come un tempo, serve di sostegno alle mura cittadine. Qui la passeggiata lastricata scende di alcuni gradini, passa attraverso la vecchia guardiola in pietra nera dalle antiche porte, sale ancora, e prosegue il suo percorso verso sud finché le mura raggiungono di nuovo il fiume. Si fermò e guardò attentamente negli angoli oscuri della guardiola. Forse stava attendendo lì che il crepuscolo scendesse e si nascondeva da occhi indiscreti? No: solo un solitario operaio vagava nella stanza di pietra; ma nessuna altra creatura vivente era presente là. Il capitano salì sui gradini che portavano fuori dalla posterla e proseguì. Avanzò di cinquanta o sessanta iarde lungo la passeggiata; con le periferie di York che cominciavano ad essere in vista da un lato, dall altro un sentiero stretto con alcuni

30 piccoli appezzamenti a orto che occupavano una striscia di terreno libero. Avanzò con passo accelerato e occhi avidi, perché vide davanti a sé la figura solitaria di una donna che stava vicina al parapetto sulle mura, con il volto verso il panorama a occidente. Si avvicinò con cautela, per essere sicuro che fosse lei prima che si girasse e lo osservasse. Non potevano esserci errori per quell alta figura scura che restava contro il parapetto con grazia noncurante. Stava lì con il suo abito e mantello neri; con l ultima tenue luce della sera che cadeva delicatamente sul suo pallido e risoluto giovane volto. Stava lì; nemmeno tre mesi da quando aveva perso i suoi genitori; da quando era il tesoro senza prezzo della casa, mai lasciata senza protezione, mai che si fossero fidati a lasciarla sola, stava lì nella bellissima alba della sua femminilità, una fuggiasca in una

31 città sconosciuta, alla deriva nel mondo! Vagabondo com era, quel primo sguardo verso di lei fece vacillare perfino l intrepida sicurezza del capitano Wragge. Mentre lentamente si volgeva e lo guardava, egli alzò il cappello, con quanto ci fosse più vicino al rispetto in lui, che aveva vissuto un intera vita all insegna dell audacia senza pudori. «Credo di avere l onore di rivolgermi alla giovane signorina Vanstone, vero?», iniziò. «Ne sono molto lieto, per più ragioni». Lo guardò con un freddo stupore. E non le venne in mente nessun ricordo del giorno in cui egli aveva seguito lei e sua sorella nel ritorno a casa insieme a Miss Garth, mentre ora le si presentava con l aspetto e l abito alterati. «Lei si sbaglia», disse con calma. «Lei per me è un perfetto sconosciuto».

32 «Mi perdoni», rispose il capitano, «sono una specie di suo parente. Ho avuto il piacere di vederla nella primavera di quest anno. Mi sono presentato in quella memorabile occasione a una onorevole precettrice nella famiglia di suo padre da poco scomparso. Mi permetta, in circostanze altrettanto ugualmente piacevoli, di presentarmi a lei. Il mio nome è Wragge». In quel momento aveva già recuperato la piena padronanza della sua solita impudenza; i suoi occhi di due colori luccicavano amichevolmente e accompagnò la modesta presentazione di sé con un inchino degno di un maestro di danza. Magdalen aggrottò le ciglia e fece un passo indietro. Il capitano non era certo un uomo da farsi scoraggiare da una accoglienza fredda. Si mise l ombrello sotto il braccio e allegramente scandì il suo nome

33 per maggiore chiarezza. «w, r, a, doppia g, e: Wragge», disse il capitano, enumerando persuasivamente le lettere sulle dita. «Ricordo il suo nome», disse Magdalen. «Mi scusi se la lascio all improvviso, ma ho un impegno». Tentò di oltrepassarlo e si diresse a nord verso la ferrovia. Immediatamente egli impedì il tentativo alzando entrambe le mani e mostrando un paio di guanti neri all uncinetto in segno di cortese protesta. «Non da quella parte», disse, «non da quella parte, per favore». «Perché no?», chiese orgogliosamente. «Perché», rispose il capitano, «quella è la strada che porta da Mr Huxtable». Nell incontrollabile sbalordimento mostrato ascoltando quella risposta, si sporse in avanti e per la prima volta lo guardò dritto in faccia. Egli sostenne il suo

34 sospettoso esame, con tutta l aria di sentirsene particolarmente felice. «h, u, x Hux», disse il capitano giocando scherzosamente con la vecchia battuta; «t, a: Huxta; b, l, e Ble: Huxtable». «Cosa sa di Mr Huxtable?», chiese. «A cosa vuole alludere, parlandomene?». Le labbra arricciate del capitano presero una nuova piega verso l alto. Rispose immediatamente, al meglio dei suoi scopi pratici, tirando fuori dalle tasche il volantino. «C è ancora abbastanza luce perché giovani (e begli) occhi come i suoi possano leggere. Prima che io entri nelle vicende personali che la sua lusinghiera domanda mi richiede, per favore, dedichi un attimo di attenzione a questo documento». Prese il volantino da lui. Con l ultimo luccichio del crepuscolo, lesse le righe che ponevano un prezzo per il suo ritrovamento,

35 che pubblicavano impietosamente la sua descrizione, come se si trattasse di un cane randagio. Nessuna gentile considerazione l aveva preparata allo shock, nessuna parola dolce le aveva alleggerito quello che sarebbe accaduto. Il vagabondo, i cui occhi astuti la osservavano con curiosità mentre leggeva, non sapeva più di quanto lo sapesse lei che il volantino era stato preparato in previsione del peggio e che sarebbe stato usato pubblicamente solo nel caso che tutti gli altri ragionevoli mezzi di rintracciarla avessero fallito. Il volantino le scivolò di mano, il suo volto arrossì. Si allontanò dal capitano Wragge, come se il fatto stesso che esistesse fosse stato cancellato dalla sua mente. «Oh, Norah, Norah!», si disse angosciata. «Dopo la lettera che ti ho scritto, dopo la dura lotta che ho dovuto ingaggiare con me

36 stessa per andarmene! Oh, Norah! Norah!». «Come sta Norah?», chiese il capitano con la massima cortesia. Si girò verso di lui con una luce d ira nei grandi occhi grigi. «Questa cosa viene mostrata in pubblico?», chiese calpestando il volantino. «La taglia sul mio collo è esposta in tutta York?». «Per favore, si calmi», la pregò il persuasivo Wragge. «Al momento presente ho tutte le ragioni di credere che lei abbia appena esaminato l unica copia in circolazione. Mi permetta di prenderla». Prima che potesse toccare il volantino, ella lo prese dal selciato, lo strappò in minuscoli frammenti e lo gettò oltre le mura. «Brava!», esclamò il capitano. «Lei mi ricorda la sua povera mamma. Lo spirito di famiglia, Miss Vanstone. Noi tutti ereditiamo il nostro sangue caldo dal nostro nonno

37 materno». «Come l ha avuto?», chiese all improvviso. «Le domando perdono diecimila volte! La mia testa stava pensando allo spirito di famiglia. Come l ho avuto. Questa è la storia in breve». A questo punto il capitano Wragge si mise in scena, facendo i suoi abituali esercizi vocali attraverso le più lunghe parole della lingua inglese, con il più grande piacere della parola. Visto che, in questa occasione, non aveva niente da guadagnare con l inganno, per una volta si allontanò dalle sue consuete abitudini e con suo gran sbalordimento di fronte alla assoluta novità della situazione, si permise di dire la verità inalterata. L effetto del racconto su Magdalen disattese completamente le aspettative che il capitano Wragge aveva nutrito nel riferirlo. Ella non era spaventata, né irritata; non

38 mostrava alcuna disposizione ad affidarsi alla sua pietà e a cercare il suo consiglio. Lo guardò fisso in volto e tutto quello che disse, quando ebbe completato con arte la sua ultima frase, fu: «Continui». «Continuare?», ripeté il capitano. «Mi spiace molto di deluderla, certo, ma ho detto quello che sapevo». «No, non è vero», intervenne, «ha omesso di dire l ultima parte della storia. La fine è che lei è venuto qui a cercarmi e che intende guadagnare la ricompensa di cinquanta sterline». Queste semplici parole colpirono in modo così forte il capitano Wragge che per un momento rimase immobile senza parlare. Ma aveva affrontato strane verità di tutti i tipi troppo spesso per essere sconcertato a lungo da esse. Prima che Magdalen potesse incassare il vantaggio, il vagabondo aveva

39 già recuperato il suo equilibrio: Wragge era di nuovo se stesso. «Arguta», disse il capitano, ridendo con indulgenza mentre picchiettava sul selciato con l ombrello. «Alcuni avrebbero potuto prenderla sul serio, ma io non mi offendo facilmente. Provi di nuovo». Magdalen lo osservò avvicinarsi nell oscurità con muta perplessità. Tutta la sua limitata esperienza della vita sociale era stata compiuta tra persone che avevano un comune senso dell onore e una comune responsabilità della loro posizione sociale. Fino ad allora non aveva mai visto nient altro che i prodotti riusciti dell umanità, creati dalla grande fabbrica della civiltà. Ora era invece di fronte a uno degli scarti e malgrado la sua prontezza era a disagio su come relazionarsi con esso. «Mi scusi se ritorno all argomento»,

40 proseguì il capitano, «ho appena pensato che lei avrebbe potuto parlare sul serio. Mia povera bambina! Come posso guadagnare le cinquanta sterline prima che la ricompensa mi venga offerta? Probabilmente questi volantini non verranno affissi in pubblico prima di una settimana. Per quanto lei sia preziosa per tutti i suoi parenti (compreso il sottoscritto), si fidi di me, gli avvocati che stanno trattando il caso non pagheranno cinquanta sterline per lei se possono farne a meno. È ancora persuasa che le mie tasche vuote siano avide di denaro? Molto bene. Le abbottoni senza pensare a me con le sue stesse belle dita. C è un treno per Londra alle nove e quarantacinque stasera. Si sottometta ai desideri dei suoi amici e ritorni indietro». «Mai!», disse Magdalen, infiammandosi al solo udire il suggerimento, proprio come il

41 capitano aveva voluto che facesse. «Se anche non fossi stata risoluta prima, quel vile volantino mi avrebbe fatto decidere. Perdono Norah», aggiunse, girando la testa e quasi parlando a se stessa, «ma non Mr Pendril e non Miss Garth». «Giusto!», osservò il capitano. «Lo spirito di famiglia. Alla sua età avrei fatto lo stesso. È nel sangue. Ascolti! Ecco di nuovo l orologio, sono le sette e mezzo. Miss Vanstone, perdoni questa ragionevole interruzione! Se vuole portare a buon fine la sua risoluzione, se vuole essere più a lungo la padrona di se stessa, deve prendere una decisione qualsiasi prima delle otto. Lei è giovane, senza esperienza e in pericolo imminente. C è una situazione d emergenza da un lato ed eccomi, dall altro, con un interesse da zio nei suoi riguardi, pieno fino all orlo di saggi consigli; non ha che da aprire

42 il rubinetto». «E se pensassi di scegliere di non dipendere da nessuno e di agire secondo il mio impulso?», disse Magdalen, «in questo caso cosa succederebbe?». «In questo caso», rispose il capitano, «lei andrebbe dritta a infilarsi in una delle quattro trappole che sono pronte a catturarla nell antica e interessante città di York. Prima trappola: a casa di Mr Huxtable; seconda trappola, in tutti gli hotel; terza trappola, alla stazione; quarta trappola: al teatro. Quell uomo con i volantini ha avuto un ora a sua disposizione. Se non ha preparato queste quattro trappole (con l assistenza dell avvocato locale), non è quel competente impiegato di uno studio legale che ho pensato che fosse. Su, su, ragazza mia! Se c è qualcun altro dietro le quinte il cui consiglio preferisce al mio...».

43 «Vede da sé che sono sola», si frappose orgogliosa. «Se mi conoscesse meglio, saprebbe che non dipendo da nessun altro se non da me stessa». Queste parole ebbero ragione dell unico dubbio che ora rimaneva nella mente del capitano: il dubbio se in quella direzione la strada si aprisse libera di fronte a lui. Il motivo della sua fuga da casa era evidentemente quello che il volantino dichiarava: un desiderio prepotente di salire in palcoscenico. «Delle due l una», pensò Wragge tra sé, secondo la sua logica. «O vale più di cinquanta sterline per me ora oppure vale meno. Se la prima ipotesi è giusta lascerò che i suoi amici diffondano inutilmente i loro appelli. Se non lo è, dovrò solo aver cura di lei, finché i volantini non verranno affissi». Rafforzato da questo semplice piano d azione, il capitano ritornò

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