? INQUADRAMENTO NORMATIVO. Aspetti generali QUADRO RD. Inquadramento normativo
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1 Tratto da: Collana Dichiarazioni fiscali Unico Società di persone, a cura di G. Cremona, P. Monarca, N. Tarantino Aspetti generali Inquadramento normativo Il Ministero dell economia e delle finanze, di concerto con il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, stabilisce che: il valore medio del reddito agrario riferito ad ogni capo allevato in eccedenza; il coefficiente moltiplicatore ai fini del reddito attribuibile alla stessa attività eccedente. Il valore medio e il coefficiente sopraindicati sono stati stabiliti, per il biennio , con decreto del 27 maggio La disciplina di determinazione del reddito (art. 56, comma 5 del TUIR) non è applicabile oltre che alle società di capitali e agli enti pubblici e privati diversi dalle società, residenti nello Stato, con oggetto e- sclusivo o principale l'esercizio di attività commerciali, anche alle società in nome collettivo e in accomandita semplice. Redditi d'impresa I redditi di allevamento si considerano redditi d'impresa, per la parte relativa ad attività agricole (art. 32 del TUIR), se spettanti a società in nome collettivo e società in accomandita semplice. Rivalutazione I redditi agrari, anche per il periodo d'imposta 2008, devono essere rivalutati del 70%. Reddito delle imprese di allevamento L'art. 32 del D.P.R. n. 917/1986 considera attività agricola l'allevamento di animali con mangimi ottenibili per almeno un quarto dal terreno. Il reddito dei soggetti che superano tale limite diviene reddito d'impresa (art. 56, comma, 5 del D.P.R. n. 917/1986): sono esclusi da tale disciplina le società di capitali e gli enti commerciali di cui all'art. 73, lett. b, D.P.R. n. 917/1986, le società in nome collettivo e le società in accomandita semplice, le quali determinano il proprio reddito in base al disposto dell'art. 55 del Testo Unico delle imposte sui redditi (reddito d'impresa). Coefficiente di normalizzazione È necessario in primo luogo determinare il numero dei capi allevabili entro il normale ciclo di produzione in relazione alle potenzialità dei terreni posseduti o condotti in affitto che, per tale motivo, devono essere suddivisi in sei fasce di qualità. A ciascuna fascia corrisponde un diverso coefficiente di normalizzazione. Tavola n. 1 Fascia di qualità I II III Descrizione Seminativo irriguo, seminativo arborato irriguo, seminativo irriguo arborato, prato irriguo, prato irriguo arborato, prato a marcita, prato a marcita arborato, marcita Seminativo, seminativo arborato, seminativo pezza e fosso, seminativo arborato pezza e fossa, arativo, prato, prato arborato Alpe, pascolo, pascolo erborato, pascolo cespugliato, pascolo con bosco ceduto, pascolo con bosco misto, pascolo con bosco alto fusto, bosco, bosco misto, bosco d'alto fusto, incolto produttivo Coefficiente di normalizzazione 56,389 32,222 37,593 UNICO SOCIETÀ DI PERSONE 1
2 RD QUADRO INQUADRAMENTO NORMATIVO? IV V VI Risaia, risaia stabile, orto, orto irriguo, orto arborato, orto arborato irriguo, orto irriguo arborato, orto frutteto, orto pezza e fosso, vigneto, vigneto irriguo, vigneto arborato, vigneto uva tavola, vigneto frutteto, vigneto uliveto, vigneto mandorleto, uliveto, uliveto agrumeto, uliveto ficheto, uliveto ficheto mandorleto, uliveto frassinato, uliveto frutteto, uliveto sommaccheto, uliveto vigneto, uliveto sughereto, u- liveto mandorleto, uliveto mandorleto pistacchieto, frutteto, frutteto irriguo, agrumeto, agrumeto irriguo, agrumeto uliveto, aranceto, carrubeto, castagneto, castagneto da frutto, castagneto frassineto, chiusa, eucalipteto, ficheto, ficodindieto, ficodindieto mandorleto, frassineto, gelseto, limoneto, mandorleto, mandorleto ficheto, mandorleto ficodindieto, mandarineto, noceto, palmeto, pescheto, pioppeto, pistacchieto, pometo, querceto, querceto da ghianda, saliceto, salceto, sughereto Canneto, cappereto, noccioleto, noccioleto vigneto, sommaccheto, sommaccheto arborato, sommaccheto mandorleto, sommaccheto uliveto, bosco ceduo Vivaio, vivaio di piante ornamentali e floreali, giardini, orto a coltura floreale, orto irriguo a coltura floreale, orto vivaio con coltura floreale. 13,426 11,934 1,000 Numero di animali allevati Individuata la potenzialità produttiva dei terreni, espressa nell'unità di misura presa a base dal legislatore (piccione), è necessario quantificare nella medesima unità di misura il numero di animali allevati e desunto dal registro cronologico di carico e scarico (art. 18-bis del D.P.R. n. 600/1973); tale dato deve essere moltiplicato per il relativo coefficiente di normalizzazione. Totale dei capi normalizzati La somma di tutti gli animali moltiplicati per il relativo coefficiente di normalizzazione determina il totale dei capi normalizzati (ridotto all'unità di misura assunto come base). Determinazione dell'eventuale eccedenza Dopo aver compilato la scheda per la determinazione del reddito agrario complessivo e del numero dei capi ridotto all'unità di misura, si può procedere nella determinazione dell'eventuale eccedenza che determinerebbe reddito d'impresa. Il numero dei capi allevabili nei limiti dell'art. 32 del D.P.R. n. 917/1986 è determinato come segue: Reddito agrario normalizzato 219,08 : 51,64569 La differenza tra il numero dei capi normalizzati ed il numero dei capi allevabili, se positiva, determina il numero dei capi eccedenti che producono reddito d'impresa. Tale reddito è determinato come segue: Numero dei capi eccedenti 0, Determinazione del reddito d'impresa Per determinare il reddito d'impresa è, infine, necessario effettuare alcune operazioni successivamente alla definizione del reddito eccedente il limite di cui all'art. 32 del TUIR. 2 UNICO SOCIETÀ DI PERSONE
3 Reddito di allevamento eccedente il limite di cui all'art. 32 del TUIR (meno) eventuali perdite derivanti da partecipazioni in società di persone ed assimilate in regime di contabilità ordinaria sino al limite dell'importo del reddito RD4 Reddito d'impresa di allevamento Soggetti Si ricorda che possono determinare il proprio reddito come reddito agricolo soltanto: le persone fisiche; le società semplici; gli enti non commerciali e le società e gli enti di ogni tipo non residenti nel territorio dello Stato. Dal 1º gennaio 1997 rientrano, quindi, nella disciplina del reddito d'impresa anche le società di persone diverse dalle società semplici. Reddito agrario Reddito d'impresa Persone fisiche Società semplici Enti non commerciali Società di capitali Società in nome collettivo Società in accomandita semplice Società cooperative Società di mutua assicurazione Enti commerciali Società non residenti Valore medio e coefficiente Il valore medio da applicare ai capi ed il coefficiente da utilizzare per la determinazione del reddito d'impresa sono stabiliti con decreto del direttore generale del dipartimento delle entrate del Ministero delle finanze, di concerto con il direttore generale per le politiche agricole ed agroindustriali nazionali del Ministero delle politiche agricole e agroindustriali. Il coefficiente 0, è dato dal prodotto tra il reddito attribuibile a ciascun capo eccedente nella specie base pari a 0, e il coefficiente di maggiorazione pari a 2 come confermato dal Decreto del Ministero dell Economia e delle Finanze di concerto con il Ministero per le Politiche agricole e forestali. Determinazione del reddito nel modo ordinario Il contribuente ha la facoltà di scegliere, nella dichiarazione dei redditi del periodo d'imposta stesso, l'applicazione del regime ordinario di determinazione del reddito, applicando i criteri fissati nell'art. 56 del D.P.R. n. 917/1986: in tal caso il quadro RD in oggetto non deve essere utilizzato. Registro di carico e scarico Per quantificare il reddito relativo all'attività di allevamento, il produttore agricolo deve compilare il registro di carico e scarico degli animali allevati. Tale registro ha lo scopo di determinare il numero effettivo di animali che sono rimasti in carico durante il periodo d'imposta. Gli animali, distinti sia per specie che per cicli, rilevano, per la determinazione del numero di animali detenuti nell'arco del periodo d'imposta oggetto della dichiarazione, sia in termini di incrementi e decrementi effettivi, sia come passaggio da un ciclo ad un altro. UNICO SOCIETÀ DI PERSONE 3
4 RD QUADRO INQUADRAMENTO NORMATIVO? I dati da indicare nel registro cronologico di carico e scarico, ogni anno, per ogni specie animale e per ciascun ciclo sono i seguenti: esistenza all'inizio del ciclo produttivo; acquisti; nascite nel ciclo in oggetto; decessi; vendite; autoconsumo; scarico per fine ciclo; scarico per animali rimasti invenduti; passaggio di ciclo. U ATTENZIONE I soggetti che esercitano attività di allevamento entro il limite fissato dalla lett. b) dell'art. 32 del Testo Unico delle imposte sui redditi, non sono obbligati alla tenuta del registro cronologico di carico e scarico degli animali allevati. CASI PARTICOLARI Capi in carico per un periodo minimo I capi rimasti in carico per un periodo inferiore a quello necessario per lo svezzamento e per l'allattamento non devono essere annotati nel registro di carico e scarico. Solo dopo che è stato ultimato il ciclo di allattamento sorge l'obbligo dell'annotazione. Di seguito si evidenziano alcuni periodi di svezzamento e di allattamento. Qualora prima dell'effettuazione o del completamento delle operazioni di conguaglio sia intervenuta cessazione del rapporto di lavoro, aspettativa con assenza di retribuzione o analoga posizione, il sostituto d'imposta non effettua i conguagli a debito e comunica tempestivamente agli interessati gli importi risultanti dalla dichiarazione, che gli stessi dovranno versare direttamente. I contribuenti che si trovano nella posizione di momentanea assenza di retribuzione (aspettativa, redditi assimilati di cui all'articolo 47, lettera c-bis), del T.U.I.R.), possono scegliere di richiedere la trattenuta della somma a debito. Tale condizione permane anche nel caso di allattamento artificiale. Tipo di animale Giorni Bovini, bufalini ed equini 90 Suini 60 Ovini e conigli 40 CASI PARTICOLARI Cicli a cavallo d'anno Nel caso in cui il ciclo iniziato in un determinato periodo d'imposta si concluda nel periodo d'imposta successivo, la rilevanza fiscale si ha nel momento in cui si conclude il ciclo. 4 UNICO SOCIETÀ DI PERSONE
5 Ulteriori condizioni per determinare il reddito Condizione per la determinazione del reddito in oggetto è che l'impresa di allevamento deve essere gestita dal titolare del reddito agrario relativo ai terreni posseduti a titolo di: proprietà; usufrutto; altri diritti reali; affitto. L'allevamento deve inoltre riferirsi alle specie animali indicate nel decreto di determinazione del valore medio del reddito agrario e del coefficiente moltiplicatore stabilito da apposito decreto dirigenziale. Assenza di terreni agricoli Nel caso di assenza di terreni agricoli l'impresa agricola viene qualificata come un'impresa commerciale e, di conseguenza, determina il reddito secondo quanto previsto dalle norme sul reddito d'impresa (R.M. n. 7/1236 del 15 luglio 1986). Riporto perdite d'impresa Si ricorda che le perdite possono essere portate in diminuzione sino a concorrenza dal reddito conseguito nel corso dell'anno in attività similari. Altri redditi d'impresa Qualora il contribuente fosse titolare anche di altri redditi d'impresa, oltre a quelli di allevamento, il quadro in oggetto deve comunque essere compilato. UNICO SOCIETÀ DI PERSONE 5
Servizio di documentazione tributaria
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