Brucellosi ovina e caprina

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1 1 BRUCELLOSI OVINA E CAPRINA La malattia Brucellosi ovina e caprina La brucellosi ovina e caprina è una malattia batterica, sostenuta principalmente da Brucella melitensis e sporadicamente da Brucella abortus. Molti mammiferi sono sensibili alla malattia, ma il germe riconosce nella pecora e nella capra i suoi ospiti principali nei quali causa aborto. La malattia è caratterizzata da aborti epizootici tardivi nell'ultimo trimestre della gravidanza e conseguenti problemi di sterilità. L'eliminazione di B. melitensis mediante secrezione uterovaginale successiva ad un aborto o ad un parto infettante dura più a lungo che nelle bovine infette da B. abortus; nelle capre infette, specie dopo aborto, la localizzazione mammaria determina una netta diminuzione della secrezione lattea, che può protrarsi per l'intera lattazione; le infezioni aerogene e veneree si stabiliscono più frequentemente che nei bovini. Come la brucellosi bovina, è trasmissibile anche all'uomo, direttamente attraverso lo stretto contatto con animali infetti, immediatamente dopo il parto o l'aborto e indirettamente attraverso il consumo di latte crudo (non pastorizzato) e dei suoi derivati (latticini freschi o a breve stagionatura). È una malattia presente in tutto il mondo, ed in particolare nei paesi del Mediterraneo, in India, nei paesi mediorientali e nell Asia centrale. Normativa principale Per la brucellosi ovi-caprina è vigente in Italia un Piano Nazionale di Eradicazione, ai sensi del D.L. n. 453 del 2 luglio 1992 e successive modifiche (D.M 31 maggio 1995 n.292 e D.M. 12 agosto 1997 n.492). Il piano prevede il monitoraggio sierologico degli ovini e dei caprini di età superiore ai sei mesi. I test ufficiali utilizzati sono gli stessi usati per la diagnosi di brucellosi bovina: la prova della Sieroagglutinazione rapida (SAR-Ag R.B.) da eseguirsi su tutti i campioni ematici prelevati e la Fissazione del Complemento (FdC) su ogni campione risultato positivo alla SAR e tutti gli animali dell allevamento nel caso in cui sia non indenne o non ufficialmente indenne e sottoposto a controllo per l acquisizione della qualifica. La prova della FDC è considerata positiva ad un titolo uguale o maggiore a 2 UIFC/ml. I test vengono eseguiti presso gli Istituti Zooprofilattici Sperimentali competenti per territorio ed, in casi particolari, il Centro di Referenza Nazionale, situato presso l Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell Abruzzo e Molise, può intervenire per eventuali approfondimenti diagnostici. In caso di positività ai test sierologici, è previsto l abbattimento dei capi, l isolamento dell allevamento e la restrizione della movimentazione degli animali, fino all eradicazione della malattia. I requisiti per ottenere il riconoscimento ufficiale di territorio indenne e diminuire così la frequenza del controllo sierologico prevedono il raggiungimento del 1 degli allevamenti controllati, dei quali almeno il 99,8% ufficialmente indenni ed in cui nessun caso di brucellosi ovina o caprina è stata confermata da almeno cinque anni. Nel 25, in attuazione della Direttiva 23/5/CE, è stato emanato il D. Lvo. n. 193 del 19 agosto 25, il quale definisce i criteri sanitari per gli scambi intracomunitari di ovi-caprini.

2 2 BRUCELLOSI OVINA E CAPRINA L ordinanza ministeriale del 14 novembre 26 pubblicata sulla G.U. n. 285 del 7 dicembre 26, seguita da quella del 9 agosto 212, stabilisce misure straordinarie di polizia veterinaria in materia di lotta ed eradicazione della brucellosi ovina e caprina, nonché della brucellosi bovina e bufalina, della tubercolosi e della leucosi bovina enzootica, in quelle regioni in cui non si è ancora riusciti ad eradicare la malattia, come la Calabria, Campania, Puglia e Sicilia. Metodologia e fonte dei dati I dati umbri derivano da file in pdf forniti dalla Regione Umbria (Direzione regionale salute e coesione sociale Servizio Prevenzione, sanità veterinaria e sicurezza alimentare). I dati Nazionali relativi alle provincie indenni sono quelli presentati nella Decisione 214/91/UE del 14 Febbraio 214. I dati relativi alla situazione epidemiologica mondiale ed europea della brucellosi ovicaprina, aggiornati a dicembre 213, sono stati estratti dal sito web dell Organizzazione Mondiale della Sanità Animale (OIE) Situazione epidemiologica in Umbria Il quadro epidemiologico delineato sulla base dei controlli conferma quanto già osservato da diversi anni, cioè una situazione sanitaria stabile che ha permesso alle Province umbre di accedere allo status di ufficialmente indenne (UI) in accordo con i parametri dell Unione Europea. Con la Decisione della Commissione 25/28/CE del 12/1/25, le Province di Perugia e Terni hanno ottenuto la qualifica comunitaria di Province ufficialmente indenni (tabella 1). Dal è stato istituito in Umbria, come per la brucellosi bovina, un Piano di Sorveglianza (DPGR n. 196 del 15/6/25 e DPGR n.56 del 29 giugno 29) con lo scopo di garantire la tutela della sanità del patrimonio ovino e caprino regionale e la sicurezza dei prodotti alimentari derivati. L andamento dei piani è visibile nella tabella 1, solo per i dati relativi all eradicazione, e nel grafico 1, per i risultati derivati dai piani di eradicazione e sorveglianza mentre le frequenze di positività relative agli allevamenti ed ai singoli capi sono riportate nelle tabelle 2 e 3.

3 3 BRUCELLOSI OVINA E CAPRINA Tabella 1: Piano di eradicazione: situazione degli allevamenti per brucellosi ovi-caprina in Umbria dal 22 al 25 Regione Perugia Terni Anno All. controllati All. controllabili Allev. UI All. controllati All. controllabili Allev. UI All. controllati All. controllabili Allev. UI ,9% ,9% ,9% Tabella 2: Allevamenti positivi per brucellosi ovi-caprina in Umbria dal 23 al 213 N. allevament i positivi Anni Prevalenza N. allevament i controllat i ,4% ,6% 26* 2 797,25% ,24% *Inizio Piano di Sorveglianza

4 4 BRUCELLOSI OVINA E CAPRINA Tabella 3: Capi positivi per brucellosi ovi-caprina in Umbria Anni N. capi positivi N. capi controllat i Prevalenza ,1% ,13% 51 26* ,24% ,1% ,1% *Inizio Piano di Sorveglianza

5 5 BRUCELLOSI OVINA E CAPRINA Figura 1: Prevalenza di allevamenti e capi in Umbria per brucellosi ovi-caprina dal 23 al 213 Situazione epidemiologica in Italia Nonostante la realizzazione del Piano Nazionale di Eradicazione ed in alcuni casi l adozione di piani regionali straordinari impostati su situazioni epidemiologiche specifiche e circoscritte, vi sono alcuni territori italiani in cui l infezione da brucellosi ovi-caprina permane (Calabria, Campania, Puglia e Sicilia); mentre le Regioni e le province Ufficialmente Indenni al 14 Febbraio 214 sono illustrate nella tabella 4 e figura 2. Nella figura 7 viene rappresentata la mappa delle province e regioni ufficialmente indenni da brucellosi ovi-caprina ai sensi della normativa comunitaria al 19/4/212. Tabella 4: Brucellosi ovina e caprina: Regioni Ufficialmente Indenni (Decisione 214/91/UE)

6 6 BRUCELLOSI OVINA E CAPRINA Regioni Abruzzo Emilia Romagna Friuli Venezia Giulia Lazio Liguria Lombardia Marche Molise Piemonte Sardegna Toscana Trentino Alto Adige Umbria Valle d Aosta Veneto Province Pescara Viterbo Rieti Frosinone Roma Latina Savona Figura 2: Mappa delle province e regioni ufficialmente indenni da brucellosi ovi-caprina ai sensi della normativa comunitaria al 14/2/214 Dec. 214/91/UE

7 7 BRUCELLOSI OVINA E CAPRINA Situazione epidemiologica nel mondo I dati relativi alla situazione epidemiologica mondiale della brucellosi ovi-caprina, aggiornati a dicembre 213, vengono riportati nelle figure Figura 3: Situazione epidemiologica per brucellosi ovina nel mondo nel periodo gennaiogiugno 26 Figura 4: Situazione epidemiologica per brucellosi ovina nel mondo nei semestri luglio dicembre 26

8 8 BRUCELLOSI OVINA E CAPRINA Figura 5: Situazione epidemiologica per brucellosi ovina nel mondo nel periodo gennaiogiugno 27 Figura 6: Situazione epidemiologica per brucellosi ovina nel mondo nei semestri luglio dicembre 27

9 9 BRUCELLOSI OVINA E CAPRINA Figura 7: Situazione epidemiologica per brucellosi ovina nel mondo nel periodo gennaiogiugno 28 Figura 8: Situazione epidemiologica per brucellosi ovina nel mondo nei semestri luglio dicembre 28

10 1 BRUCELLOSI OVINA E CAPRINA Figura 9: Situazione epidemiologica per brucellosi ovina nel mondo nel periodo gennaiogiugno 29 Figura 1: Situazione epidemiologica per brucellosi ovina nel mondo nei semestri luglio dicembre 29

11 11 BRUCELLOSI OVINA E CAPRINA Figura 11: Situazione epidemiologica per brucellosi ovina nel mondo nel periodo gennaiogiugno 21 Figura 12: Situazione epidemiologica per brucellosi ovina nel mondo nei semestri luglio dicembre 21

12 12 BRUCELLOSI OVINA E CAPRINA Figura 13: Situazione epidemiologica per brucellosi ovina nel mondo nel periodo gennaiogiugno 211 Figura 14: Situazione epidemiologica per brucellosi ovina nel mondo nei semestri luglio dicembre 211

13 13 BRUCELLOSI OVINA E CAPRINA Figura 15: : Situazione epidemiologica per brucellosi ovina nel mondo nel periodo gennaiogiugno 212 Figura 16: : Situazione epidemiologica per brucellosi ovina nel mondo nei semestri luglio dicembre 212

14 14 BRUCELLOSI OVINA E CAPRINA Figura 17: Situazione epidemiologica per brucellosi ovina nel mondo nel periodo gennaiogiugno 213 Figura 18: Situazione epidemiologica per brucellosi ovina nel mondo nei semestri luglio dicembre 213 Copyright 214. Vietata la riproduzione, anche parziale delle immagini e dei testi senza il consenso dell'istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'umbria e delle Marche.

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