Studi biochimici,microbiologici, istologici e strumentali nella clinica parodontale ed implantare

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1 Parodontologia Studi biochimici,microbiologici, istologici e strumentali nella clinica parodontale ed implantare Responsabile: Prof. Luigi Checchi Linee di ricerca: L olio ozonato nella clinica parodontale ed implantare. L utilizzo dell endoscopia nella terapia parodontale non chirurgica. Tipizzazione microbiologica del paziente parodontale in base a fattori sociali ed etnici. L estrazione ortodontica quale possibile approccio terapeutico nel trattamento degli elementi dentali ritenuti Analisi istologica del tessuto osseo neoformato dopo movimento ortodontico-estrusivo. Risposta dei tessuti parodontali superficiali allo stimolo igienico: sviluppo di un nuovo indice clinico. L uso nel post-chirurgico di spazzolini dentali con design innovativo delle setole. La guarigione dei tessuti parodontali profondi: ruolo della distanza clinica sulla dominanza tissutale. La chirurgia piezoelettrica in ambito parodontale L olio ozonato nella clinica parodontale ed implantare. Dott.ssa Monica Cricca, Dott.ssa Maria Rosaria Gatto, Dott. Gianfranco Ricci Grazie al suo elevato potere ossidativo, l uso dell ozono (O3), forma allotropica dell'ossigeno, si sta

2 rivelando un innovativo e promettente percorso terapeutico in molteplici campi della patologia medica. All O3 si riconoscono interessanti effetti su molteplici metabolismi dell organismo ed in particolare a quelli coinvolti nel processo di guarigione della ferita. A ciò si aggiunge un dimostrato effetto antisettico, meccanismo simile a quello che l organismo utilizza abitualmente con la formazione, da parte dei leucociti adibiti alla fagocitosi batterica, di una molecola a proprietà ossidante. Vista la carenza di specifiche conoscenze in ambito odontostomatologico, si stanno conducendo analisi cliniche e microbiologiche mirate a studiare l effetto di un preparato ozonato su base oleosa nell ambito della patologia parodontale ed implantare. L utilizzo dell endoscopia nella terapia parodontale non chirurgica. Dott.ssa Maria Rosaria Gatto La terapia parodontale non chirurgica vede il suo principale limite operativo nell impossibilità visiva oltre al margine gengivale. Il recente sviluppo di fibre ottiche ad alta risoluzione e minime dimensioni ha permesso di produrre nuove unità endoscopiche con applicazioni clinico-mediche un tempo impensabili. E quindi ipotizzabile che l introduzione di tale tecnologia nell ambito parodontale non chirurgico, possa indurre significative migliorie operative con conseguenti benefici sia nel risultato clinico che nell accettazione terapeutica del paziente, data la minima invasività operativa. L analisi degli aspetti clinici e radiografici indotti da tale approccio innovativo è oggetto di studio. Tipizzazione microbiologica del paziente parodontale in base a fattori sociali ed etnici. Dott.ssa Maria Rosaria Gatto Recenti studi hanno evidenziato come, nonostante l identificazione di microorganismi chiaramente parodontopatogeni, gli stessi si manifestino con distribuzioni e percentuali differenti in base alla popolazione esaminata. Tale aspetto potrebbe avere significative implicazioni sia nell ambito preventivo che terapeutico. Utilizzando la real time PCR si sta cercando di identificare un quadro microbiologico tipico della popolazione italiana indagando i possibili ruoli di fattori ambientali ed etnici.

3 L estrazione ortodontia quale possibile approccio terapeutico nel trattamento degli elementi dentali ritenuti. Dott.ssa Maria Rosaria Gatto, Dott. Remo Costi, Dott. Giulio Alessandri Bonetti La ritenzione d elementi dentali può costituire un problema clinico tale da richiederne, in alcuni casi, l estrazione. Tale procedura operativa, in base alla localizzazione dell elemento dentale può portare a rilevanti complicanze sia di tipo transitorio che permanente. Si deve alla scuola di Bologna l intuizione d applicare forze di tipo ortodontico a tali elementi, così da guidarli verso posizioni anatomiche più agevoli per l esecuzione d estrazioni a rischio operativo significativamente ridotto. Lo sviluppo d approcci operativi sempre più mirati ad una minima invasività, assieme allo studio dei molteplici benefici indotti da tale percorso ortodontico-chirurgico nei confronti dei tessuti orali, costituiscono l ambito di ricerca di tale progetto. Analisi istologica del tessuto osseo neoformato dopo movimento ortodontico-estrusivo. Prof Mariapia Foschini,Dott.ssa Maria Rosaria Gatto, Dott. Gianluca Marucci, Dott. Francesco Amato, Dott. Giulio Alessandri Bonetti Alla base dello spostamento degli elementi dentali indotto da forze ortodontiche appropriate, risiede il fisiologico meccanismo di riassorbimento e neoapposizione di tessuti di supporto dell elemento dentario. La comprensione dei tempi di maturazione di tali tessuti ed in particolare il grado di mineralizzazione del tessuto osseo possono presentare importanti implicazioni decisionali nell ambito clinico. Il prelievo di campioni istologici umani in aree sottoposte a movimento estrusivo con estrazione dell elemento dentale sono quindi oggetto di studio. Risposta dei tessuti parodontali superficiali allo stimolo igienico: sviluppo di un nuovo indice clinico. Prof Mariapia Foschini,Dott.ssa Maria Rosaria Gatto, Dott. Gianluca Marucci, Dott. Vittorio Checchi

4 Molteplici sono gli indici clinici ad oggi proposti per valutare lo stato di salute parodontale ed il livello d igiene orali del paziente. Rimane però ancora arbitraria la stima della qualità clinica dei tessuti parodontali, intesa come l insieme dei segni cardine dell infiammazione: arrossamento, tumefazione, calore, dolore, alterazione funzionale. La determinazione di tale aspetto può essere rilevante sia nella stima della risposta del paziente che nell identificazione del momento più opportuno per l eventuale approccio chirurgico. Un nuovo indice clinico basato su tali parametri, è oggetto di studio mediante un percorso di validazione sia clinico che istologico.

5 L uso nel post-chirurgico di spazzolini dentali con design innovativo delle setole. Dott.ssa Annalista Moreschi,Dott.ssa Maria Rosaria Gatto, Dott.Vittorio Checchi Il controllo della placca batterica nella prima fase post-chirurgica parodontale è solitamente coadiuvato dall utilizzo di sostanze antisettiche. La reintroduzione dello spazzolino dentale è infatti generalmente limitatato dal dolore stesso e da possibili tramutatismi sull area trattata. L introduzione di nuovi spazzolini igieni, caratterizzati da un particolare design delle setole, sembra poter anticipare l introduzione di tale dispositivo nell igiene orale dell area trattata con possibili vantaggi sia nella qualità del controllo igienico che nello stimolo dei tessuti verso un processo di guarigione/maturazione più rapido. Uno studio osservazionale di tipo comparativo, basato su parametri clinici e soggettivi del paziente, è attualmente in corso. La guarigione dei tessuti parodontali profondi: ruolo della distanza clinica sulla dominanza tissutale. Prof. Roberto Giardino, Dr.ssa Milena Fini, Dott.ssa Annapaola Parilli, Dott. Nicola Fazio La rigenerazione del complesso parodontale costituisce un percorso di raffinato coordinamento tra i plurimi tessuti coinvolti. La mancata regolazione degli stessi scaturisce in molteplici forme riparative, anche potenzialmente lesive per l elemento dentale stesso. Un ruolo cruciale in una corretta rigenerazione è scientificamente riconosciuto al legamento parodontale residuo, dal quale deriverebbero le cellule responsabili per la formazione di due unità istologiche fondamentali: il cemento radicolare ed il legamento parodontale. Molto interesse scientifico è stato rivolto in questi anni verso il tessuto epiteliale che, per l innata rapidità proliferativi, può interferire e con il processo descritto più sopra. Molte meno indagato è il rapporto tra il tessuto osseo ed il legamento parodontale, entrambi caratterizzati da un lento percorso maturativo, sul quale la distanza rispetto al sito di guarigione potrebbe avere un ruolo determinate. Mediante una analisi alla micro CT su prelievi istologici da animali di laboratorio, viene indagato tale rapporto. La chirurgia piezoelettrica in ambito parodontale Dott. Graziano Giorgini Negli ultimi anni la chirurgia rivolta al tessuto osseo ha visto nell applicazione della tecnologia piezolettrica una innovativa metodica d approccio. Un taglio selettivo verso i tessuti mineralizzati,

6 più rispettoso verso gli stessi ed i tessuti molli adicenti, assieme all innovativo modus operandi derivante dallo stesso strumentario, aprono nuove prospettive terapeutiche ed un minima invasività. L applicazione alla chirurgia ossea resettiva parodontale, può portare a plurimi vantaggi sia nel durante che nel post chirurgico. Un percorso di valutazione basato su parametri oggettivi di tipo clinico e soggettivi legati alla percezione del paziente porterà ad una più chiara identificazione dei possibili benefici di tale innovazione. IMPLANTOLOGIA Studi chirurgici in implantologia. Responsabile: Prof. Luigi Checchi Linee di ricerca: Tecniche di sollevamento del seno mascellare Comparazione dell approccio implantare con quello parodontale nella terapia dei denti compromessi Comparazione dell impianto zigomatico con quello convenzionale nell aumento dell osso. Comparazione di impianti postestrattivi lunghi immediati con impianti ritardati Impianti corti ed impianti lunghi nel trattamento delle atrofie dei mascellari aumento del tratto posteriore atrofico della mascella Impianti post-estrattivi immediati, differiti a 6 settimane o a 4 mesi Utilizzo di blocchi di osso eterologo ed omologo nel trattamento delle atrofie dei mascellari Tecniche di sollevamento del seno mascellare Coordinatore: Professor Luigi Checchi,, Dott. Pietro Felice Dott.Marco Esposito, Dott. Gerardo Pellegrino, Dott. Roberto Pistilli. Valutare l efficacia delle tecniche di sollevamento del seno mascellare ad 1 e 2 stadi.

7 Comparazione dell approccio implantare con quello parodontale nella terapia dei denti compromessi Coordinatori: Professor Luigi Checchi, Dott. Pietro Felice Dott.Marco Esposito, Dott. Vittorio Checchi, Dott.Marco Montevecchi Valutare l efficacia della riabilitazione con impianti dentali piuttosto che con una terapia parodontale nei denti compromessi dal punto di vista parodontale Comparazione dell impianto zigomatico con quello convenzionale nell aumento dell osso. Coordinatori: Professor Luigi Checchi, Dott. Pietro Felice Prof. Claudio Marchetti, Dott.Marco Esposito, Dott. Roberto Pistilli, Dott.Wachtel Hannes, Dott Pino Luongo, Dott. Ruben Davò, Dott Cantal Malavez Paragonare la sopravvivenza a lungo tempo di ponti mascellari cross-arch supportati da impianto zigomatico con quella di impianti convenzionali posizionati nell osso aumentato. Comparazione d impianti postestrattivi lunghi immediati con impianti ritardati Coordinatori: Professor Luigi Checchi, Dott. Pietro Felice Dott.Marco Esposito, Dott. Roberto Pistilli, Dott.ssa Cristiana Breccia, Dott. Vincenzo Marcelli, Dott. Gerardo Pellegrino Paragonare l efficacia di impianti lunghi posizionati subito dopo l estrazione del dente con impianti posizionati in tasche preservate a distanza di 4 mesi dalla guarigione nella regione molare. Impianti corti ed impianti lunghi nell aumento del tratto posteriore atrofico della mascella Coordinatori: Professor Luigi Checchi,, Dott. Dott. Pietro Felice

8 Dott.Marco Esposito, Dott. Roberto Pistilli, Dott.ssa Cristiana Breccia, Dott. Vincenzo Marcelli, Dott. Gerardo Pellegrino Paragonare la sopravvivenza clinica di impianti corti (4mm) con quella di impianti lunghi (10 o più mm) posizionati nel tratto posteriore atrofico della mascella