Atti Parlamentari 2 Camera Deputati Senato Repubblica PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GAETANO PECORELLA

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1 Atti Parlamentari 2 Camera Deputati Senato Repubblica PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GAETANO PECORELLA La seduta comincia alle 9,40. (La Commissione approva il processo verbale della seduta precedente). Sulla pubblicità dei lavori. PRESIDENTE. Avverto che, se non vi sono obiezioni, la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche attraverso impianti audiovisivi a circuito chiuso. (Così rimane stabilito). Esame di una proposta di modifica del regolamento interno. PRESIDENTE. Comunico che l ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, nella riunione dello scorso 23 settembre 2009, ha convenuto unanimemente sulla opportunità di procedere a una modifica del regolamento interno, consistente nella soppressione, all articolo 22, comma 2, secondo periodo, delle parole «a tempo pieno». Il termine per la presentazione degli emendamenti è fissato alle ore 12 di oggi, mercoledì 7 ottobre Il seguito della seduta è rinviato alla odierna seduta pomeridiana, dopo l audizione del procuratore aggiunto presso la direzione distrettuale antimafia di Roma. La seduta, sospesa alle 9,45, è ripresa alle 14,45. Audizione del procuratore aggiunto presso la Direzione distrettuale antimafia di Roma, Giancarlo Capaldo. PRESIDENTE. L ordine del giorno reca l audizione del procuratore aggiunto presso la Direzione distrettuale antimafia di Roma, dottor Giancarlo Capaldo. Avverto il nostro ospite che della presente audizione sarà redatto un resoconto stenografico e che, se lo riterrà opportuno, i lavori della Commissione proseguiranno in seduta segreta, invitando comunque a rinviare eventuali interventi di natura riservata alla parte finale della seduta. Cedo la parola al dottor Capaldo, che ringrazio per la sua presenza. antimafia di Roma. Grazie, presidente. La Procura di Roma e in particolare la Direzione distrettuale antimafia, che ho l onore di rappresentare, hanno svolto numerose indagini nel settore di interesse della Commissione. Queste indagini sono ormai, in qualche misura, conosciute. Faccio riferimento a quella cosiddetta delle «Sabbie mobili», o a quella relativa all operazione denominata «Re Mida», oppure ancora all operazione «Girotondo». Ebbene, in tutte queste indagini sono evidenziati dei momenti di contatto con la criminalità organizzata, che danno conto dell esistenza anche nel Lazio del fenomeno delle ecomafie. Tuttavia, questo fenomeno, almeno sul piano delle risultanze processuali, non appare particolarmente allarmante, rispetto ad altri fenomeni correlati alle organizzazioni di stampo mafioso, pur presenti nel territorio laziale. Questo è, in estrema sintesi, quanto può emergere dall attività della Procura di Roma. Attualmente, non sono in corso grosse indagini di questo tipo nella Procura di Roma. Comunque, il monitoraggio permane attraverso i vari organi di polizia territoriale, disposti in particolare in alcune zone più a rischio. Parliamo della zona di Latina e di alcune zone del frusinate. Tutto sommato, la situazione è su livelli che richiedono una necessaria attenzione, ma non un allarme.

2 Atti Parlamentari 3 Camera Deputati Senato Repubblica PRESIDENTE. La ringrazio. Vedo che lei ha una relazione: può lasciarla alla Commissione? antimafia di Roma. Trattasi di atti riservati. PRESIDENTE. Anche noi abbiamo atti riservati. antimafia di Roma. Posso riservarmi di formulare ad hoc una relazione per la Commissione. PRESIDENTE. La Commissione ha l obbligo del segreto. Per carità, io non voglio in nessun modo forzare la sua volontà. antimafia di Roma. Sono appunti personali, presidente. Se volete, posso consegnarvi una relazione più sistematica. PRESIDENTE. Siccome la motivazione che dava è che si tratta di atti riservati, le dico che la Commissione acquisisce appunto atti riservati. Infatti, se dobbiamo acquisire notizie dei giornali o sentenze già pubblicate è inutile continuare a svolgere questo tipo di lavoro. Noi ci aspettiamo dalla magistratura una piena conoscenza delle situazioni, così come se abbiamo occasione di poter essere utili alla magistratura intendiamo farlo. Poi, ripeto, non voglio entrare in polemica. Tuttavia, le dico che, sino a questo punto, non abbiamo appreso nulla sullo stato del Lazio. Non sappiamo, infatti, se ci sono procedimenti o se ci sono situazioni alla vostra attenzione. Per una Commissione parlamentare di inchiesta, per di più bicamerale, questa è una posizione che menoma la sua funzione. antimafia di Roma. Credo di essermi spiegato male. Questi sono appunti personali, non è una relazione sistematica. Altrimenti, la lascerei. Sono atti riservati in quanto appunti personali, non riservati per la Commissione. Se ritiene, posso far pervenire alla Commissione una relazione relativa agli elementi acquisiti, con l indicazione anche dei procedimenti penali specifici. PRESIDENTE. Do ora la parola ai colleghi che intendano porre quesiti o formulare osservazioni. CANDIDO DE ANGELIS. Qualche mese fa, sempre in relazione ad uno dei famosi segreti italiani perché era da anni che se ne parlava sembra che un pentito della camorra abbia dichiarato che vi erano dei fusti velenosi nella discarica di Latina, e che comunque negli anni passati il clan dei Casalesi era solito interrare in una delle due discariche presenti a Latina adesso non rammento quale delle due sistematicamente una serie di rifiuti di ignota provenienza, ma comunque velenosi. Voi ne sapete qualcosa? Si sta indagando? Avevo chiesto, infatti, al presidente di valutare l opportunità di sentire il sindaco di Latina, i responsabili delle discariche o chi sta facendo questa indagine su queste interrazioni. Ci può dire qualcosa in merito? antimafia di Roma. Non è la procura di Roma che sta svolgendo indagini al riguardo. CANDIDO DE ANGELIS. Siccome lei prima ha fatto un passaggio su qualche infiltrazione dei Casalesi su Latina o sulla provincia di Frosinone, pensavo che sapesse qualcosa. antimafia di Roma. Sì, perché la competenza della direzione distrettuale antimafia di Roma è su tutta la regione, ma molte volte i procedimenti attengono a reati che non sono tecnicamente reati distrettuali, per cui vengono svolti dalle procure del luogo.

3 Atti Parlamentari 4 Camera Deputati Senato Repubblica In altri casi ancora, si tratta di procure come, ad esempio, quella napoletana. La procura di Napoli può agire, in quanto l organizzazione criminale che è alla base di quell illecito, ha un organizzazione radicata in un altra regione e non nel Lazio. PRESIDENTE. Chiedo scusa, siccome ha parlato di infiltrazioni nella zona di Latina se ho capito bene comunque ha fatto riferimento ai rapporti della criminalità locale con i Casalesi. Naturalmente, proprio perché c è questa competenza sull intera regione, alla Commissione interessa sapere quali sono le risultanze su questi rapporti con i Casalesi. Noi abbiamo anche aperto un indagine per quanto riguarda la Campania, e naturalmente in particolare sui Casalesi. Per individuare eventuali collegamenti tra la criminalità campana e quella laziale, se fosse vera la notizia data dal senatore De Angelis, e cioè che i Casalesi interravano in Latina, questa è una tipica competenza della direzione distrettuale antimafia, dal momento che i Casalesi, fino a prova contraria, sono definiti come soggetti di stampo mafioso. Dunque, vorremmo sapere qual è la presenza dei Casalesi nel Lazio. antimafia di Roma. La presenza dei Casalesi, a cui ho fatto riferimento, è una presenza non correlata in concreto a reati attinenti al ciclo dei rifiuti. Ho affermato che vi è un monitoraggio sotto questo profilo, perché c è una presenza dei Casalesi in alcune zone del Lazio, in particolare a Latina. Tale presenza è accertata sul piano processuale rispetto ad altre dinamiche criminali, quali ad esempio il narcotraffico o il riciclaggio. Queste sono le due fonti principali. La presenza dei Casalesi per questi reati, che ha portato anche all esecuzione di numerose misure cautelari per quanto riguarda questo genere di reato, fa presumere una potenzialità da qui l allerta e il monitoraggio e una possibilità del loro coinvolgimento nel ciclo dei rifiuti. PRESIDENTE. C è stata una presenza di criminalità organizzata a carattere mafioso sul territorio del Lazio oppure non è mai accaduto che individuaste una qualche organizzazione di stampo mafioso? Ovviamente, mi riferisco al ciclo dei rifiuti, perché parlare di droga non è compito nostro. antimafia di Roma. Per quanto riguarda il ciclo dei rifiuti, non c è nessun procedimento attinente alla criminalità organizzata correlata al ciclo dei rifiuti. Vi sono procedimenti correlati ad altre dinamiche e ad altri reati. PRESIDENTE. Se non ricordo male, abbiamo ritenuto di doverla udire, perché c è stata indicata proprio la sua competenza in questo settore del riciclo dei rifiuti. Altrimenti, non l avremmo neanche disturbata. Allo stato attuale, lei ci ha detto che i Casalesi ci sono, ma non si occupano di questa materia, e che altri gruppi criminali non ci sono. Quindi, possiamo dire che il Lazio è un isola felice, dove non c è criminalità organizzata. antimafia di Roma. Per la verità, presidente, non ho detto questo. Forse, mi sono spiegato male. La presenza della criminalità organizzata nel Lazio è multiforme ed esiste. Vi è la presenza della ndrangheta, della camorra e della mafia siciliana. Tra l altro, si tratta di una presenza accertata ed evidenziata in numerose indagini anche pubbliche e quindi molto conosciute. Tali indagini hanno portato, anche di recente parliamo di quest ultimo anno al sequestro preventivo di centinaia e centinaia di milioni di euro in immobili, società e cose di questo genere. Quindi, esiste nel Lazio una criminalità organizzata di stampo mafioso, che è radicata in alcune zone e svolge alcune attività criminali specifiche in questa regione. Per quanto riguarda il ciclo dei rifiuti, dicevo semplicemente sono stati svolti al-

4 Atti Parlamentari 5 Camera Deputati Senato Repubblica cuni procedimenti e alcune operazioni. I più importanti, negli ultimi anni, sono quelli a cui ho fatto riferimento e che sono ormai pubblici. Tuttavia, non esistono attualmente in corso dei procedimenti che sono strutturati come procedimenti concernenti il ciclo dei rifiuti e la criminalità organizzata di stampo mafioso. La presenza e l esistenza fattiva delle organizzazioni criminali nel Lazio può determinare la necessità di un attenzione e di un monitoraggio, acché anche nel campo dei rifiuti non si estenda questa loro attività. Attualmente, come ho detto, non ci sono presso la direzione distrettuale antimafia di Roma dei procedimenti correlati al ciclo dei rifiuti. PRESIDENTE. Scusi, ci sono delle relazioni che vengono prodotte all interno della Direzione distrettuale. Si fa il punto sulla situazione? Avete queste relazioni? antimafia di Roma. Ci sono delle relazioni che annualmente vengono fatte, per quanto riguarda tutte le attività svolte dalle varie direzioni distrettuali antimafia, e che confluiscono alla direzione nazionale antimafia, a quale svolge la relazione annuale in cui sono inserite e conglobate, regione per regione, le varie risultanze. Queste relazioni sono pubbliche. PRESIDENTE. Quindi, non ci sono relazioni parziali che indichino lo stato di oggi, all interno di una comunicazione che può fare la direzione distrettuale alla direzione nazionale? Oggi, esiste una relazione di questo genere? antimafia di Roma. No. Una relazione viene fatta annualmente, con la funzione che dicevo prima, alla direzione nazionale, perché ne tenga conto. Tra l altro, tale relazione attiene non soltanto al ciclo dei rifiuti, ma al complesso delle attività che vengono svolte dalle direzioni distrettuali antimafia. Quindi, non è relativa al ciclo dei rifiuti. L ecomafia è uno soltanto dei paragrafi. Dunque, vengono svolte, ma annualmente. PRESIDENTE. Ho bisogno di fare una consultazione con la Commissione. Sospendo momentaneamente la seduta. La seduta è sospesa dalle 15,05 alle 15,10. PRESIDENTE. Riprendiamo la seduta. Ho dovuto necessariamente sospendere. Gli appunti che ha non sono appunti personali, ma sono la relazione semestrale della direzione distrettuale antimafia. Sono qui sotto i miei occhi. Noi ci siamo un po dispiaciuti di questa mancanza di fiducia nei confronti della Commissione. Capisco che, magari, quella relazione semestrale comprenda anche altre notizie che non riguardano la Commissione, e questo sarebbe stato più che naturale dircelo. A questo punto, le chiederemmo che in un arco di tempo minimo ci facesse avere, rispetto a quella relazione, le parti che riguardano la materia di cui ci occupiamo. Lei capisce che una Commissione parlamentare deve avere necessariamente la massima considerazione da parte di tutti, a maggior ragione da parte dei magistrati, con i quali noi vogliamo avere un rapporto di collaborazione. antimafia di Roma. Presidente, io mi dolgo di queste osservazioni che lei muove, per due motivi. Innanzitutto, le carte che ho sottomano non sono la relazione alla quale lei fa riferimento. Non si tratta della relazione semestrale della direzione nazionale antimafia. PRESIDENTE. Non della direzione nazionale, ma della direzione distrettuale. antimafia di Roma. No, non è una relazione né della direzione distrettuale antimafia, né della direzione nazionale.

5 Atti Parlamentari 6 Camera Deputati Senato Repubblica PRESIDENTE. Non dilunghiamoci oltre. Quando su un documento c è scritto «riservato», non può trattarsi di appunti personali, mi consenta. Se vogliamo porla su questo piano, noi disponiamo l acquisizione di questi atti... antimafia di Roma. Volete procedere ad un sequestro degli atti che ho? PRESIDENTE. Esattamente, è nei nostri poteri. antimafia di Roma. Il sequestro degli atti che io ho? PRESIDENTE. Esattamente, è nei nostri poteri. Se su degli atti c è scritto «riservato», non mi può dire che sono appunti personali. La Commissione non ha nessuna intenzione... antimafia di Roma. Signor presidente, io rimango colpito dal fatto che si pensi che gli atti che ho in consultazione siano costituiti da una relazione che non voglio dare alla Commissione. Sono costituiti da stralci di atti estrapolati, come appunti di carattere personale. In questo senso, il fatto che siano dattiloscritti non toglie la natura di appunto a quello che io ho, perché non si tratta di una relazione. Di questi atti la Commissione non conosce né la fonte, né la datazione. Per questi motivi, le dico che si tratta di appunti personali. CANDIDO DE ANGELIS. Volevo solo aggiungere, se mi è consentito, signor presidente, che noi stiamo facendo questo lavoro con molto impegno e assoluta convinzione. Tra l altro, io sono il relatore del documento che riguarda il Lazio, che poi dovremo presentare. Lei ci ha detto che non ci sono situazioni di consorterie criminali intorno al business dei rifiuti, però ci sono varie inchieste che gravitano intorno a questa vicenda. Inoltre, sicuramente sentiremo il magistrato che sta seguendo questo intervento su Latina, e poi occorre considerare la situazione di Colleferro e del termovalorizzatore. Noi dovremmo presentare al Parlamento una relazione veritiera, per quanto ci è possibile, sulla situazione che oggi riguarda il Lazio, ma che domani riguarderà la Campania e dopodomani la Sicilia. Pian piano, faremo una valutazione complessiva, perché ci è stato dato questo compito e cerchiamo di assolverlo nella maniera più veritiera ed efficace possibile. Notiamo e io l ho detto anche prima una forma non tanto di poca fiducia nei nostri confronti, ma a volte di scarsa collaborazione. Questo ci dispiace molto, perché noi stiamo cercando di fare, nel migliore dei modi possibile, un lavoro che ci è stato assegnato. Io sono assolutamente solidale col presidente, e ci è dispiaciuta questa situazione, perché obiettivamente ad un certo punto questa audizione sembrava non avere assolutamente senso. Da lei volevamo qualche notizia più efficace. Abbiamo visto questa documentazione, ci è sembrato di subire, non già un affronto personale, ma una diminutio rispetto al lavoro che stiamo facendo. antimafia di Roma. Innanzitutto, deve essere ben chiaro che non soltanto non c è nessun affronto personale, ma c è la massima collaborazione. Semplicemente, il mio ruolo è di responsabile della direzione distrettuale antimafia di Roma. Dunque, io posso riferire soltanto di procedimenti che sono in corso, o che sono stati svolti dalla direzione distrettuale antimafia di Roma. Di altri procedimenti, svolti da altre autorità giudiziarie, non posso riferire, perché non sono a conoscenza degli atti relativi, e quindi sarebbe ingiustificato farlo. Io non mi sono proposto alla Commissione per venire qui ad essere ascoltato, ma mi sono proposto come personaggio che doveva qui indicare le attività importanti che la direzione distrettuale antimafia di Roma sta svolgendo. Sono stato

6 Atti Parlamentari 7 Camera Deputati Senato Repubblica invitato e ho accettato, proprio nello spirito di collaborazione. Ho fornito, nella mia breve interlocuzione, due indicazioni: il Lazio è una regione in cui esistono numerosissime infrazioni. Ho detto, anzi, che secondo gli anni, statisticamente e ho fatto riferimento a circa dieci anni il Lazio passa dal secondo-terzo posto ad un massimo del quinto, come numero di infrazioni ambientali. Si tratta di infrazioni ambientali che, come la Commissione sa, non sono di competenza della direzione distrettuale antimafia di Roma. Quindi, la loro valenza è la più varia. Io posso essere sentito sui rapporti tra il ciclo dei rifiuti, o le infrazioni sul ciclo dei rifiuti, e la criminalità organizzata di stampo mafioso. Ho riferito semplicemente circa le operazioni più grandi e più importanti che, su questa base, sono state svolte nel Lazio, e già questa non era una mia competenza specifica. Tuttavia, ho voluto ugualmente ricordare alla Commissione, proprio nello spirito collaborativo, quelle tre operazioni, che costituiscono quanto di più complesso e articolato è stato sviluppato sul piano investigativo nel Lazio. La Direzione distrettuale antimafia di Roma ha molti procedimenti di criminalità con organizzazioni di stampo mafioso, ma non correlate al ciclo dei rifiuti. Questa è la mia indicazione. Questa è la mia collaborazione. Non corrisponde al vero che io non voglia collaborare con la Commissione, e mi dispiace molto, sul piano istituzionale, questa affermazione, perché non risulta assolutamente vera. Queste carte le ho portate per mia memoria, perché sono brandelli disarticolati di relazioni varie, che dovrebbero essere spiegati nel caso di una acquisizione da parte della Commissione, dal momento che ogni foglio ha una provenienza particolare, che non è riportata. Quindi, si tratta di appunti personali, perché non sono intelligibili, se non da me. Vorrei che fosse ben chiaro che io non sono oggi in possesso di appunti, che non voglio dare alla Commissione. Vorrei che questo fosse ben chiaro. E mi dolgo che la mia parola, la parola di un procuratore della direzione distrettuale antimafia di Roma, venga messa in dubbio, perché non sono atti della relazione né della direzione distrettuale antimafia, né della direzione nazionale. Ribadisco che tali atti non hanno una loro organicità e non hanno neanche una possibilità di comprensione se non da parte mia, dal momento che soltanto io so da dove li ho estrapolati e che tipo di sistematicità hanno. Per questi motivi, sono correttamente definibili appunti personali. PRESIDENTE. Non voglio prolungare questa polemica. Comunque, gli appunti personali sono una cosa, gli stralci di altri documenti ne sono un altra. Possiamo chiudere la questione in questo modo tenendo presente che, comunque, chiederemo ai suoi uffici di avere notizie più precise, per esempio sulle ecomafie, di cui vedo che in uno di questi appunti si parla. Noi, in ogni caso, la ringraziamo di essere venuto, ma non di essere stato disponibile, perché la Commissione decide chi ascoltare, quindi è un dovere venire qua. Purtroppo, abbiamo delle idee ancora molto poco precise sulla situazione del Lazio. Cercheremo di approfondirle in altro modo, magari chiedendo tutti quei documenti da cui lei ha estratto alcune parti. Per noi, comunque, è importante capire se il Lazio è una terra dove ci sono gruppi criminali organizzati che si occupano anche di rifiuti, oppure se la questione rifiuti è fuori dall attenzione dei gruppi criminali organizzati. Questa è la domanda che ci ponevamo, e ancora non abbiamo avuto elementi sufficienti. Nel rinnovarle il nostro ringraziamento, dichiaro conclusa l audizione. La seduta, sospesa alle 15,15, è ripresa alle 15,20. Esame di una proposta di modifica del regolamento interno. PRESIDENTE. Riprendiamo l esame della proposta di modifica del regolamento interno. Avverto che non sono stati presentati emendamenti alla proposta di mo-

7 Atti Parlamentari 8 Camera Deputati Senato Repubblica difica del regolamento interno, consistente nella soppressione, all articolo 22, comma 2, secondo periodo, delle parole «a tempo pieno». Pongo in votazione la proposta di modifica del regolamento interno. (È approvato). Comunicazioni del presidente. PRESIDENTE. Comunico che l Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, nella riunione del 23 settembre 2009, ha deliberato che i resoconti delle audizioni svolte nel corso delle missioni della Commissione siano considerati, ai fini della loro classificazione all interno dell archivio, come atti liberi ad uso interno, ad eccezione delle parti su cui è stato disposto il regime di segretezza. Conseguentemente, la deliberazione sul regime di divulgazione degli atti e dei documenti, approvata nella riunione dell ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, del 23 aprile 2009, deve intendersi modificata nel senso che, dopo l articolo 3, è aggiunto il seguente: «Art. 4. (Atti liberi ad uso interno) 1. I resoconti delle audizioni svolte nel corso delle missioni della Commissione sono considerati atti liberi ad uso interno, ad eccezione delle parti su cui è stato disposto il regime di segretezza.». Nella medesima riunione, l Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, ha stabilito che la Commissione effettuerà una missione all estero dal 2 al 5 novembre, durante la quale avrà luogo un approfondimento delle principali questioni in materia di contrasto alle attività illecite in materia di ciclo dei rifiuti a livello europeo. Nel corso della missione, la Commissione incontrerà i rappresentanti di Eurojust ed Europol, nonché dell Agenzia europea per l ambiente (AEA) e della rete europea d informazione e di osservazione in materia ambientale (EIONET). È stato altresì deliberato che la Commissione svolgerà un approfondimento sulla situazione relativa alle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti nella regione Calabria, sulla vicenda dei presunti affondamenti in mare di navi cariche di rifiuti pericolosi, procedendo con apposite audizioni ed eventuali sopralluoghi, nonché un ulteriore approfondimento sulla situazione complessiva delle bonifiche in Italia. Propongo, infine, in conformità a quanto stabilito dall ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, nella riunione dello scorso 23 settembre 2009, che la Commissione deliberi l acquisizione di tutti gli atti, inclusi quelli segreti, della Commissione di inchiesta sulla morte di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin, relativi ai casi di affondamento di navi cariche di rifiuti pericolosi (cosiddette navi a perdere), attualmente depositato presso l Archivio storico della Camera, in modo da poterne disporre anche in questa legislatura, affinché faccia parte dell archivio complessivo della documentazione. (Non essendovi obiezioni, così rimane stabilito). La seduta termina alle 15,30. IL CONSIGLIERE CAPO DEL SERVIZIO RESOCONTI ESTENSORE DEL PROCESSO VERBALE DELLA CAMERA DEI DEPUTATI DOTT. GUGLIELMO ROMANO Licenziato per la stampa il 13 novembre STABILIMENTI TIPOGRAFICI CARLO COLOMBO 0,35 Stampato su carta riciclata ecologica *16STC * *16STC *