UNA CALDAIA AD AGRI-PELLET PER PICCOLE E MEDIE AZIENDE LATTIERO-CASEARIE

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "UNA CALDAIA AD AGRI-PELLET PER PICCOLE E MEDIE AZIENDE LATTIERO-CASEARIE"

Transcript

1 ECODENS - ECOSTABILIZZAZIONE DELLE SANSE MEDIANTE DENSIFICAZIONE MISURA PSR SICILIA CONVEGNO FINALE, 30 GENNAIO 2014, UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO UNA CALDAIA AD AGRI-PELLET PER PICCOLE E MEDIE AZIENDE LATTIERO-CASEARIE Prof. B. Zuccarello 1, Ing. A.Pani 2. 1 Università degli Studi di Palermo - Dipartimento di Ingegneria Chimica, Gestionale, Informatica e Meccanica Viale delle Scienze, Palermo, bernardo.zuccarello@unipa.it 2 SABER Techology S.r.l. Via P.pe di Belmonte n. 80, Palermo, ale.pani@alice.it Parole chiave: biomasse, caldaia, caseario, energivoro, agri-pellet, bruciatore, combustione 1. INTRODUZIONE Nel territorio regionale siciliano le diverse aziende zotecniche, che si occupano dell allevamento di ovini e bovini, a loro volta sono direttamente connesse a piccoli e medi caseifici, usualmente gestiti a conduzione familiare, nelle quali possono essere presenti diversi livelli di tecnologie casearie. Essendo gli stessi caseifici di piccole o medie dimensioni, solitamente, i locali adibiti alla trasformazione del latte sono ricavati da edifici preesistenti e sono costituiti da una singola sala di caseificazione e da una o più celle di stagionatura. In questi luoghi avviene, normalmente, un solo ciclo di lavorazione giornaliera, ma se i quantitativi di latte sono superiori e si dispone di un serbatoio di refrigerazione è in genere possibile effettuarne due o più in serie, utilizzando gli stessi macchinari più volte e richiedendo notevoli energie. Nella Figura 1 è riportato il diagramma di flusso del processo di lavorazione del latte, attuato dalla azienda casearia partner Palazzolo Filippo, e tipico di una azienda casearia di piccole dimensioni. In sintesi pertanto il processo di produzione è costituito dalle seguenti successive fasi: 1) Immissione del latte nella caldaia polivalente; 2) riscaldamento sino alla temperatura di pastorizzazione e mantenimento a questa temperatura (temperatura e tempo di pastorizzazione sono legati oltre che al processo particolare anche alle materie prime e alla tipologia di prodotto che si vuole ottenere); 3) raffreddamento del sino alla temperatura di coagulazione e immissione dei fermenti e del caglio; 4) riposo per il tempo necessario alla coagulazione; 5) taglio della cagliata; 71

2 6) scarico della cagliata nel tavolo di formatura e stufatura, dove avviene anche lo sgrondo del siero che si deposita nella parte inferiore del tavolo; 7) stufatura dei formaggi, i quali sono ancora negli stampi sono sottoposti a vari rivoltamenti delle forme; 8) salatura del formaggio, che generalmente ha inizio il giorno successivo alla produzione, e può essere eseguita a secco o in bagno di salamoia; 9) deposizione del prodotto finito nelle celle refrigerate di maturazione e conservazione. 10) produzione della ricotta mediante riscaldamento del siero sino alla temperatura di affioramento della stessa (circa 81 C) - durante la fase di affioramento alcuni trasformatori utilizzano dei prodotti per aiutare la separazione delle albumine dal siero; 11) riposo della ricotta, ed estrazione con sistemazione del prodotto nelle apposite fuscelle. Figura 1 - Schema del tipico processo di produzione casearia. Pertanto, dal presente tipico processo di produzione casearia, è evidente l importanza ricoperta dalla fase di riscaldamento del latte, che, nel caso della produzione della ricotta, viene effettuata ben due volte. Con questo elaborato si vogliono quindi mostrare i vantaggi e le modalità dell utilizzo dell agri-pellet Ecodens come fonte energietica rinnovabile, utilizzata per la produzione di energia termica, in realtà produttive quali piccole e medie aziende casearie, aziende notoriamente fortemente energivore. 2. STATO DELL'ARTE Da diverso tempo, la principale attrezzatura utilizzata per la produzione artigianale dei prodotti caseari è stata la caldaia a fuoco diretto, di capacità compresa tra i 30 ed i 120 litri. Limite di questa tecnologia è sempre stato il rendimento (camera di combustione aperta) e le norme igieniche sanitarie, messe in discussione dallo stesso concetto di camera di combustione aperta. Da qualche anno a questa parte, sono state immesse nel mercato caldaie polivalenti di capacità variabile tra i 200 e i 500 litri, tecnicamente superiori alle precedenti. 72

3 Tecnicamente, queste caldaie, sono nate come evoluzione dei serbatoi di refrigerazione del latte, i quali, con le opportune accortezze, possono consentire il riscaldamento dello stesso. Queste tipologie di caldaie consentono di ottenere un uniforme riscaldamento del latte ed evitare sbalzi termici localizzati (sistema denominato usualmente a bagno-maria ). La tipica struttura di una caldaia polivalente è mostrata nella seguente Figura 2. Figura 2 - Vasca polivalente. La trasmissione dell energia termica alla vasca contenente il latte avviene tramite un fluido scambiatore (solitamente acqua allo stato liquido o vapore). Viene utilizzata acqua nei sistemi distribuiti, cioè in quei sistemi dove l energia termica viene immessa nel fluido scambiatore in prossimità della polivalente. Questa tipologia di sistema consente di avere costi contenuti se utilizzato in piccoli caseifici e vista la semplicità del sistema, i costi manutentivi sono limitati. L utilizzo di vapore come fluido scambiatore è usato molto raramente in aziende casearie medio-piccole, ma trova ampia diffusione nelle aziende medio-grandi. Difatti l utilizzo del vapore consente la trasmissione dell energia termica usando una concezione di sistema concentrato, dove abbiamo un generatore di vapore e diverse vasche a cui affluisce, a mezzo di un sistema di tubature isolate termicamente, consentendo così un abbattimento dei costi e un rendimento accettabile. Gli svantaggi di questo approccio sono il costo, rapidamente ammortizzato nel caso di grandi produzioni, e la necessità di manutenzione specialistica, vista la complessità del sistema. I sistemi a caldaia polivalente hanno incontrato un discreto successo e vi sono in commercio dei caseifici premontati, con cui è possibile produrre quasi ogni tipo di formaggio ed in particolare quelli di pezzatura attorno a 1-2 Kg, identificabili come caciotte. Gli impianti di questo tipo sono composti essenzialmente da: Vasca (caldaia) polivalente Gruppo di refrigerazione Gruppo termico per la produzione di acqua calda Circuti per la circolazione dell'acqua Quadri di controllo Tavolo spersore Pompa per il travaso del siero Ripiani per stufatura 73

4 I tipi più comuni di caldaie polivalenti per caseifici aziendali hanno una volume di 500 litri, e permettono la lavorazione di litri di latte per ciclo di lavorazione. I quantitativi lavorabili giornalmente con vasche da 500 litri vanno da un minimo di 150 litri, sotto al quale l'impianto non lavora in modo omogeneo, sino ad un livello di poco inferiore alla capienza massima della vasca. Le caldaie di minore capacità, sono generalmente anche più semplici da utilizzare, potendo essere alimentate anche con una semplice bombola di gas ed una presa di corrente monofase, non richiedendo interventi sulla muratura e sulle opere della sala di lavorazione. Per aziende casearie medie e grandi la caldaia polivalente è caratterizzata da uno scambio termico che avviene tra il latte ed il fluido scambiatore il quale riceve calore da un bruciatore pressurizzato alimentato a gas (GPL o metano) o a gasolio. Si tratta comunque di sistemi relativamente costosi e per questo non convenienti per una piccola azienda casearia. Nel seguito è riportata una tabella riassuntiva dei costi del combustibile e della energia elettrica consumata nell esercizio di un piccolo caseificio, quale è quello della azienda partner Palazzolo Filippo, facente uso di una caldaia polivalente alimentata a GPL, con produzione massima di circa litri di latte al giorno (2-3 cicli). Tabella 1- Costi dell energia di un piccolo caseificio. Dettaglio costi dell energia COSTI ENERGETICI GPL 25,50 [1,02 /l * 25 l] ENERGIA ELETTRICA TOTALE COSTI ENERGETICI GIORNALIERI COSTO PER LITRO DI LATTE TRASFORMATO: TOTALE COSTI ENERGETICI ANNUI 0,90 [0,15 /kwh * 6 KWh] 26,40 /giorno 0,0264 /l 9636,00 /anno Si stima che l incidenza del costo del combustibile sul valore della produzione è di circa il 5-7%, quindi ricopre un ruolo importante la scelta del combustibile atto alla generazione dell energia termica. A tal scopo, in Tab.2 si ha una comparazione dei vari combustibili utilizzabili nelle aziende zootecniche. Si nota come l utilizzo di biomasse, ed in particolare dell agri-pellet Ecodens, permetta di ottenere un significativo risparmio sulla bolletta energetica di una azienda agricola energivora, quale l azienda casearia. Tabella 2 - Comparazione costi dei combustibili per unità di energia. COMBUSTIBILE POTERE CALORIFICO UNITA' DI MISURA PARI A Kwh Costo unitario [ /kwh] BENZINA Kcal/lt 12, G.P.L Kcal/lt 7, GASOLIO 8250 Kcal/lt 9, PELLETS 4500 Kcal/Kg 5, AGRI-PELLETS ECODENS 4290 Kcal/Kg 5,

5 Pertanto utilizzare come combustibile l Agri-pellet Ecodens permette di ridurre di quattro volte il costo del combustibile per la generazione di energia termica utile al riscaldamento del latte. 3. CALDAIE A PELLET E SOLUZIONE INNOVATIVA CON BRUCIATORE ECODENS L utilizzo di combustibili alternativi, quali pellet di legno ecc, per la produzione casearia, prevede ordinariamente l uso di apposite caldaie polivalenti a vapore surriscaldato caratterizzati da costi relativamente elevati. Per questo motivo tali caldaie risultano poco adatte per aziende casearia di piccole dimensioni. Il cuore di tali sistemi esistenti in commercio è costituito da un bruciatore a pellet che può essere di diversa tipologia costruttiva. Al fine di permettere ad una azienda casearia di piccole dimensioni lo sfruttamento dei vantaggi derivanti dall uso di biomasse per il soddisfacimento del proprio fabbisogno energetico, con il progetto ECODENS è stato implementato opportunamente un bruciatore con speciale camera di combustione che consente l uso delle caldaie tradizionali in possesso delle stesse aziende, attraverso la semplice sostituzione del bruciatore in uso (a gas o gasolio) con quello appositamente implementato; il bruciatore può in genere continuare ad utilizzare anche il camino esistente senza dovere eseguire costose opere murarie. E possibile cosi limitare i costi di aggiornamento del sistema e passaggio all uso delle biomasse, senza dovere sostenere notevoli investimenti iniziali per la introduzione di una caldaia a vapore surriscaldato, ne modificare significativamente i parametri di produzione adottati da ciascuna azienda nel ciclo produttivo caseario. Il bruciatore di una caldaia è il componente dell'impianto di combustione in cui avviene la miscelazione di un combustibile ed un comburente e, successivamente, la reazione di combustione, generalmente con formazione di fiamma. Vi sono diverse classificazioni dei bruciatori, le più comuni vengono effettuate in base alla tipologia di combustibile utilizzato e in base alla sua struttura dello stesso. Dal punto di vista strutturale esistono in pratica 2 tipi di bruciatore: 1) bruciatori ad aria aspirata; 2) bruciatori ad aria soffiata. I primi sono di prevalente uso nel campo civile (caldaie murali, fornelli); in questo caso l'aria viene aspirata in modo naturale dal combustibile, grazie ad un condotto che presenta un restringimento della sezione nel punto in cui viene immesso il combustibile, sfruttando così l'effetto Venturi. I bruciatori ad aria soffiata, invece, presentano un'immissione dell'aria di tipo forzato, grazie ad un ventilatore posto a monte del bruciatore stesso. Vengono utilizzati in tutte le applicazioni industriali (generatori di vapore, generatori di aria calda, forni industriali) e in alcune applicazioni alcune civili (moderne caldaie ad uso domestico). Dal punto di vista del combustibile, i bruciatori più diffusi in campo civile ed industriale impiegano i combustibili riportati nella seguente tabella 2, che offre un esame comparativo delle diverse possibili soluzioni operative legate all uso di diversi combustibili, tradizionali ed alternativi. 75

6 Tabella 3 - Combustibili usualmente utilizzati nella produzione casearia. TIPO COMBUSTIBILE POTERE CALORIFICO UNITA' DI MISURA PARI A Kwh Rendimento BENZINA Kcal/lt 12,21 90 GAS METANO 8500 Kcal/mc G.P.L Kcal/lt 7,3 90 GASOLIO 8250 Kcal/lt 9,6 90 PELLETS 4500 Kcal/Kg 5,2 80 PELLETS Ecodens 4290 Kcal/Kg 5,0 85 LEGNA 3500 Kcal/kg 4 70 Per usi alimentari il combustibile maggiormente utilizzato è il G.P.L., sebbene pure utilizzati sono il gasolio ed il metano. Recentemente si sta pure diffondendo nel settore caseario l uso caldaie a pellet di medie e grandi dimensioni. Si tratta di sistemi in grado di utilizzare pellet di legno di buona qualità che consentono un risparmio sulla bolletta energetica. Al fine di abbattere il carico inquinante derivante dall uso dei combustibili fossili, nonché di abbassare significativamente i costi legati al combustibile, il progetto ECODENS propone alle piccole aziende casearie, molto diffuse nel territorio regionale siciliano, l uso alternativo di pellet di sansa vergine e residui di potature, Nella tabella seguente è riportato il vantaggio economico derivante dall uso di pellet di sansa vergine e legno legno, per la produzione casearia di una piccola azienda. In dettaglio, si considera un pellet costituito dal 70% di sansa vergine e dal 30% di residui di potatura (nel seguito brevemente pellet ECODENS), per il quale le valutazioni tecno-economiche eseguite nell ambito del progetto ECODENS, stimano un costo di circa 0.18 /kg (vedi studi e valutazioni economiche eseguite nello stesso progetto ECODENS). Tabella 4 - Confronto dei costi del combustibile utilizzato e risparmio ottenuto con pellet ECODENS Combustibile fossile Costo dei comb. fossili Costo pellet ECODENS Pellet equivalente Costo equivalente Risparmio Specifico Risparmio percentuale GASOLIO 1.25 /l 0.18 /kg 2 kg % GPL 1.02 /l 0.18 /kg 1.48 kg % METANO 0.76 /mc 0.18 /kg 1.98 kg % Dalla tabella sopra riportata si osserva che l uso del pellet ECODENS da luogo in ogni caso, cioè per qualunque combustibile utilizzato precedentemente dalla azienda casearia, ad una significativa riduzione dei costi, con risparmi economici percentuali che vanno dal 53% (metano) al 75% (GPL); in altre parole l uso del pellet ECODENS consente la 76

7 riduzione dei costi ad ¼ dei costi mediamente sostenuti nel caso, più ricorrente, di uso del GPL. 3.1 BRUCIATORI A PELLET I bruciatori a pellet utilizzati all interno delle caldaie a vapore surriscaldato attualmente disponibili per l uso del pellet anche a servizio di aziende casearie medie e grandi, possono essere di vario tipo; in genere prevedono l uso di pellet di legno di buona qualità, reperibile in commercio a costi non inferiori a /kg. Dal punto di vista costruttivo/funzionale, i moderni bruciatori in dotazione a questi sistemi, si distinguono in: 1) Bruciatori cosidetti a bassa pressione che bruciano il pellet, portato da una coclea, in un braciere di opportune dimensioni con un'apporto d aria ventilata a bassa pressione ; Nella figura seguente è schematicamente illustrato lo schema funzionale di tali bruciatori: a) b) Figura 3 Bruciatore a pellet a bassa pressione : a) vista complessiva e b) sezione funzionale Nella figura è di fatto illustrata la versione standard di tali bruciatori, generalamante adottata per sistemi di dimensioni medie e grandi, dotata di sistema di alimentazione del pellet con doppia coclea e circuito aria comburente separato con appositi dispositivi di protezione e sicurezza (dispositivi tagliafiamma ecc.) Tali bruciatori possono essere pure privi di camera di combustione se dotati di appositi sistemi di aspirazione fumi, come il sistema rappresentato nella seguente figura: Figura 4 Bruciatore a pellet a bassa pressione senza camera di combustione. 77

8 2) Bruciatori, cosidetti a fiamma forzata, che simulano la fiamma di un combustibile tradizionale (gas, gasolio ecc) ottenuta con un forte getto di aria e pellet polverizzato. Questo tipo di bruciatore è caratterizzato da rese piu elevate ma è utilizzabile solo in caldaie pressurizzate appositamente progettate per il sistema di pulitura automatica; nella seguente figura è illustrato schematicamente un esempio di bruciatore a pellet di questo tipo. a) b) Figura 5 Bruciatore a pellet a fiamma forzata : a) vista 3D e b) sezione funzionale Come sopra accennato, si tratta di sistemi relativamente complessi e costosi. Complessità e costi che ne limitano l uso in caldaie per aziende casearie medio-grandi. 3.2 SOLUZIONE INNOVATIVA ECODENS Per la alimentazione della caldaia esistente presso l azienda zootecnica partner Palazzolo Filippo, è stata considerata, quale soluzione tecno-funzionale, quella dei bruciatori a bassa pressione con aria comburente spinta da apposito ventilatore. Al fine di semplificare la struttura del bruciatore e limitare cosi i costi, l alimentazione del pellet è realizzata attraverso una semplice coclea di alimentazione orizzontale diretta verso la camera di combustione sottostante la caldaia, opportunamente sviluppata in modo da consentire la collocazione della camera di combustione nell ambiente destinato alla caseificazione, ed il resto del sistema (tramoggia, motore, ventilatore) in un ambiente limitrofo (magazzino ecc.) debitamente separato da apposita parete. In dettaglio, la coclea è dotata di un tratto finale controrotante in prossimità della camera di combustione che consente di ottenere un movimento verticale del pellet nel braciere, dal basso verso l alto. In questo modo la cenere che via via si forma, viene spinta verso l esterno e fuoriesce dal braciere spostandosi verso le zone piu esterne della camera di combustione. In questo modo sono notevolmente limitati gli inconvenienti che possono verificarsi riguardo l estrazione delle cenere dal braciere e legati alla eventuale formazione di silicati e simili che tendono, come è noto, ad attaccarsi alle griglie del braciere stesso. Tale inconveniente, in forni di grandi dimensioni, porta alla necessaria adozione di sistemi automatici meccanizzati di estrazione delle ceneri e pulizia delle griglie, facendo lievitare i costi in modo talvolta piuttosto significativo. Sempre al fine di abbattere i costi del sistema, l immissione dell'aria comburente non avviene attraverso apposito condotto separato con sistemi tagliafuoco, bensì semplicemente 78

9 attraverso lo stesso condotto della coclea, cosa resa possibile dalla presenza di sufficienti vuoti naturalmente determinati dalla morfologia del combustibile che si presenta sotto forma di pellet. In dettaglio, l aria comburente è spinta da apposito ventilatore a velocità variabile controllato da apposito quadretto. Ovviamente l eliminazione del condotto aria non consente al bruciatore di funzionare con combustibili in polvere. In altre parole il bruciatore progettato è specializzato per pellet di sansa. Al fine di consentire la regolazione della potenza termica del bruciatore, azione necessaria per conservare la caratteristica polivalente della caldaia in uso presso l azienda Palazzolo, cioè di consentire la realizzazione di diversi cicli di produzione (formaggi, ricotta ecc.), nonché di modulare eventualmente i quantitativi di latte trattato, anche in funzione delle caratteristiche del combustibile (composizione del pellet e umidità relativa), il sistema è stato dotato di apposito dispositivo elettronico di governo dei parametri di combustione e funzionamento. In particolare, la regolazione della portata del pellet è stata ottenuta regolando in modo discontinuo il tempo di riposo e di funzionamento della coclea stessa che in questo modo funziona a velocità costante; esso pertanto non abbisogna di più costosi sistemi a velocità variabile, i cui costi non potrebbero essere sostenuti da una piccola azienda casearia. I due parametri possono essere agevolmente gestiti dall operatore attraverso i comandi posti nel quadretto di alimentazione. La regolazione della portata d aria comburente, avviene invece attraverso la regolazione continua della velocità del ventilatore, regolazione che si ottiene anche essa attraverso apposito comando posto sul quadretto di alimentazione. Nella figura seguente è riportato lo schema funzionale del bruciatore a pellet ECODENS cosi configurato: Figura 6 Schema del bruciatore ECODENS adottato per pellet di sansa e residui di potatura. Tale tipo di bruciatore, grazie all alimentazione dal basso, ha altresì i seguenti peculiari vantaggi: il pellet nuovo non raffredda bruscamente il braciere, così da mantenere una costante intensità di fiamma. 79

10 le impurità del pellet ed i residui di combustione formano normalmente scorie che possono disturbare la continuità della combustione, ma l alimentazione dal basso del braciere espelle costantemente i detriti verso l esterno (in camera di combustione con allontanamento manuale con o senza cassetto). Il bruciatore, in una versione più costosa 8 richiesta del cliente), potrebbe essere dotato di un sistema automatico di espulsione delle ceneri attraverso apposita coclea pescante all interno della camera di combustione, appositamente configurata. 4. DIMENSIONAMENTO TERMO-MECCANICO DEL BRUCIATORE AD AGRI- PELLET ECODENS In pratica il principio di funzionamento sul quale si basano le caldaia polivalente, in uso presso le piccole aziende casearie, come quella presente presso l azienda zootecnica partner Palazzolo, è quello della pentola a bagno-maria (così come concepito da tempi remoti) o a intercapedine d acqua. La vasca di coagulazione fissa, in acciaio inox, è riscaldata dal fondo e dalle pareti, attraverso l acqua contenuta nell intercapedine a sua volta riscaldata direttamente dal bruciatore, in generale del tipo a gas (GPL, metano ecc.). Per questa tipologia di impianto, appositamente pensata per piccole aziende, esistono vasche da 50 a 800 litri, con possibilità di utilizzare il riscaldamento di tipo elettrico (resistenza), ovvero a gas o a gasolio. La vasca di coagulazione presa in esame presso l azienda zootecnica Palazzolo ha un volume di circa 400 litri, ed è dotata di una un intercapedine d acqua di 100 litri circa. Tutto ciò premesso, il dimensionamento del bruciatore richiede la conoscenza dei seguenti dati fondamentali di progetto: Potenza termica al focolare in kw o kcal/h; Tipo di combustibile utilizzato e relativo potere calorifico inferiore (PCI). Per trovare la potenza termica al focolare, possiamo riferirci al seguente schema a blocchi: Figura 7 Schema a blocchi del sistema bruciatore ECODENS adottato per pellet di sansa e residui di potatura. Calcoliamo innanzitutto il calore (Q) necessario a portare la massa di latte (m) contenuto nella vasca di coagulazione (boiler latte), dalla temperatura ambiente iniziale (T i ) alla temperatura finale (T f ) necessaria alla caseificazione, attraverso la semplice formula: Q = m c * ( T f T ) (1) * i 80

11 avendo indicato con c il calore specifico (a pressione costante) del latte. Considerando che la densità media del latte è pari a circa 1030 kg/m 3, e che la vasca di coagulazione ha una capacità (V) pari a 400 litri di latte, ricaviamo che tale volume ha una massa pari a: m = ρ * V = 1030 * 400 = 412 kg (2) Considerando pertanto che il calore specifico del latte è pari a 0,931 kcal/kg C, mentre quello dell acqua è 1 kcal/kg C, calcolando la media ponderata rispetto ai volumi da riscaldare di latte ed acqua, si ha un calore specifico medio ponderato (c p ) dei liquidi da riscaldare pari a: c = ( c * V + c * V ) = (0.931* * 400) = kcal / kg C (3) p pl l pa a Per la valutazione del salto termico ΔT, si può considerare che presso un caseificio dislocato nel territorio della regione Sicilia, la temperatura iniziale nelle condizioni più gravose, quelle invernali, è pari a T i = 5 C circa, per cui considerando che la massima temperatura compete al ciclo di produzione della ricotta, pari a T f = 85 C circa, si ottiene un valore massimo di ΔT pari a 80 C. La quantità di calore (Q) necessaria per scaldare il latte e l acqua dell intercapedine è data quindi da: Q = ( m + m ) * c * T = ( ) * *80 = kcal (4) l a p La potenza termica del bruciatore necessario ad assicurare un corretto ciclo termico di lavorazione si calcola tenendo conto che, al fine di evitare fastidiosi deposizioni di materiale solido nelle pareti della vasca di coagulazione, il riscaldamento deve avvenire con un gradiente mai superiore a 2 C al minuto. Con tale gradiente termico massimo, si ha che il tempo per aumentare la temperatura del latte di 80 C non dovrà essere inferiore a: o 80 C t = = 40 min (5) o 2 C / min Trascurando le perdite per convezione, irraggiamento ecc, la potenza termica oraria del bruciatore (P b ) è quindi data da: P b = * 60 = kcal / ora = kw (6) 40 Per il dimensionamento del braciere e della coclea per la ìmmissione del pellet ECODENS, occorre valutare la portata di pellet massima necessaria nelle condizioni di massima potenza del bruciatore. Tenuto conto che il pellet messo a punto ha mediamente un calore specifico inferiore di 4290 kcal/kg (vedi analisi eseguite nell ambito del progetto ECODENS), alla potenza massima di kcal si perviene alla portata massima di pellet Q p pari a : 81

12 Q p = = 15.9 kg / ora (7) 4290*0.85 Il valore di tale portata serve anche per il dimensionamento del volume minimo della tramoggia necessario a contenere il pellet. Considerando una ricarica con frequenza giornaliera e che in una giornata possono essere realizzati anche 2 cicli di produzione, si ottiene che la tramoggia dovrà avere un volume minimo tale da contenere almeno 32 kg di pellet circa. Le altre dimensioni del bruciatore sono legate alle peculiari caratteristiche funzionali richieste, gia sopra brevemente richiamate. Per esempio, il braccio-coclea dovrà avere una lunghezza non inferiore a 1330 mm, dovendo il braciere posizionarsi al centro della caldaia (raggio di circa 500 mm) e consentire alla tramoggia, motori e ventilatore di posizionarsi nel locale adiacente a quello in cui avviene la caseificazione, separato da questo attraverso una parete in muratura (spessore medio 300 mm circa). In questo modo il sistema soddisfa alle strette esigenze di carattere sanitario che non consentirebbero l alloggiamento del bruciatore a sansa direttamente nella sala di caseificazione. L altezza del braciere dovrà essere poi particolarmente contenuta al fine di evitare un troppo alto posizionamento della caldaia esistente, che renderebbe difficoltosa la gestione delle operazioni di carico e scarico del latte e soprattutto della cagliata, da parte dell operatore. Nella seguente figura è riportato uno schizzo del bruciatore cosi come è stato configurato, assieme alle sue dimensioni caratteristiche: A B C d L H 480 mm 350 mm 200 mm 270 mm 1330 mm 1020 mm Figura 8 Dimensioni caratteristiche del bruciatore ECODENS a pelle di sansa. 82

13 Nel seguito è riportata una immagine del prototipo di bruciatore cosi configurato per l azienda partner Palazzolo Filippo, ottenuto in collaborazione con una ditta siciliana che opera nel settore dei bruciatori e caldaie. Figura 9 Prototipo del bruciatore a pellet per la combustione del pellet di sansa e residui di potatura Nella tabella annessa sono riportati i principali parametri tecnici effettivi, caratteristici del bruciatore, quali range di potenza termica di funzionamento, rendimento della combustione, tensione elettrica di alimentazione, peso complessivo, dimensioni della camera di combustione e dimensioni della tramoggia di carico. Tabella 5 Parametri tecnici del prototipo del bruciatore a pellet per la combustione del pellet di sansa e residui di potatura Il bruciatore per potere essere vantaggiosamente utilizzato per il ciclo produttivo caseario realizzato con le stesse caldaie in dotazione della azienda, dovrà essere dotato di una apposita camera di combustione, che dovrà anche costituire idoneo supporto meccanico per il sostentamento della caldaia, sostituendo l attuale supporto esistente, dimensionato per il bruciatore a GPL. 83

14 4.1 DIMENSIONAMENTO DEL SUPPORTO ECODENS E PROGETTO ESECUTIVO DELLA CALDAIA Come sopra richiamato, il supporto del bruciatore ha molteplici funzioni: deve contenere il bruciatore racchiudendo la zona fumi da convogliare opportunamente verso il camino (camera di combustione) e deve altresì sopportare il peso della caldaia a pieno carico. Pertanto il supporto deve essere abbastanza grande da contenere il fornello e la coclea che trasporta il pellet dalla tramoggia al fornello; deve altresì offrire un sufficiente volume da costituire un piccolo polmone per i fumi di combustione durante i transitori di avviamento ecc. Altri vincoli progettuali sono imposti direttamente dalla particolare geometria della caldaia polivalente da servire. In dettaglio, questa si presenta come un cilindro cavo, chiuso ad una estremità, avente diametro esterno di 955 mm e altezza di 1000 mm. E composta in dettaglio da 2 pentole, la più esterna contiene la più piccola, in modo che tra le 2 si abbia realizza una intercapedine di acqua di spessore non inferiore a 50 mm. Lo spessore delle pentole, realizzate entrambe in acciaio inox, è di 2 mm, con peso complessivo di circa 100 kg; considerando che il volume d acqua nell intercapedine tra le pentole è di circa 100 litri e che la capienza della pentola interna (vasca di coagulazione) è pari a 400 litri (peso specifico di 1,03 kg/litro) si ottiene che il peso della caldaia polivalente, a pieno carico, è di circa 600 kg. Il soddisfacimento delle esigenze di progetto sopra in dettaglio elencate, ha portato al dimensionamento di un componente interamente realizzato in acciaio inox, che risponde alla molteplice funzione di: a. costituire una camera di combustione aperta dotata di apposito finestra di ispezione (con portello ermetico) attraverso la quale è pure possibile la estrazione manuale delle ceneri; b. sopportare il peso della caldaia, con idoneo coefficiente di sicurezza; c. separare fisicamente la camera di combustione dal resto del bruciatore, mediante apposito tunnel in grado di alloggiare il braccio-coclea del bruciatore; d. permettere la facile estrazione dei fumi utilizzando primariamente lo stesso sistema di convogliamanto esiste (camino); e. consentire, in presenza di eventuali criticità (transitori, combustione irregolare ecc), la estrazione supplementare di eventuali fumi in eccesso. Nella figura seguente è riportato uno schizzo quotato di tale componente. Figura 10 Disegno del supporto del bruciatore ECODENS. 84

15 Lo stesso è realizzato mediante lamiera in acciaio INOX, lavorata con sistemi automatici di taglio ed assemblata mediante saldatura TIG (sistemi che consentono produzioni anche in piccola scala a costi contenuti). In dettaglio, si tratta in pratica di un elemento cilindrico di diametro di 920 mm ed altezza di 240 mm (chiuso dal lato del fondo), da cui si dipartono un tubo a sezione quadrata destinato ad ospitare il braccio del bruciatore, ed un tubo a sezione circolare che, a bisogno, può essere utilizzato per la estrazione supplementare dei fumi in eccesso che si possono eccezionalmente formare nei transitori di fiamma (avviamento caldaia ecc.). Ove necessario, tale circuito puo essere dotato di sistema meccanizzato di estrazione con elettroventola. Il sistema è dotato di opportuna coibentazione termica, realizzata in cemento refrattario di idoneo spessore, che limita le temperature superficiali a valori ammissibili con la presenza delle persone umane, evitando cosi accidentali scottature. Per la verifica statica (capacita di resistere ai carichi applicati con idoneo margine di sicurezza), si deve in pratica verificare che la tensione massima di compressione che sollecita il mantello cilindrico della camera di combustione sia inferiore alla tensione di rottura dello stesso. Un tale approccio che trascura gli eventuali fenomeni di instabilità dell equilibrio elastico (buckling) che pure possono verificarsi in tale elemento, è giustificato dalla presenza di appositi pilastrini a sezione retta quadrata che sono stati appositamente introdotti e distribuiti lungo la circonferenza del mantello, collegandoli attraverso apposita saldatura TIG al fondo dello stesso. In queste condizioni il calcolo semplificato deve comunque tenere conto della presenza della finestra con relativo portello che, stando a dati di letteratura tecnica, realizza una concentrazione di tensione con fattore di concentrazione di circa 12,5. Tale valore è stato pure confermato da semplici simulazioni numeriche FEM appositamente eseguite. In sintesi, il coefficiente di sicurezza ( η sic ) del supporto (camera di combustione) è dato da: η sic = k t σ u = * P / A k t σ u 25 = = 19.2 * P /( s * D* π ) 12.5*600/(2*920* π ) (8) L elevato valore del coefficiente di sicurezza mostra come dal punto di vista strutturale la camera di combustione risulta largamente sovradimensionata, e tale da potere certamente trascurare nel calcolo le limitate variazioni di resistenza dovute al riscaldamento dell acciaio. Nella successiva Fig.11 è riportata la rappresentazione esecutiva della caldaia con dettaglio sia delle componenti installate in camera di caseificazione, sia di quelle installate nel locale tecnico. 85

16 Figura 11 - Schema tecnico del sistema in uso presso l'azienda zootecnica Palazzolo Filippo. Nel seguito sono riportate alcune foto che rappresentano la installazione effettivamente realizzata presso l azienda partner Palazzolo Filippo. La realizzazione del bruciatore è stata eseguita avvalendosi della collaborazione di una azienda termotecnica locale, mentre per la realizzazione del supporto ci si è avvalsi di una piccola azienda artigiana palermitana, che ordinariamente opera nel campo della produzione di componenti in acciaio inox. In dettaglio, nelle seguente Fig.12 è rappresentato il sistema alloggiato nel locale tecnico (tramoggia, motore e ventilatore) adiacente alla sala di caseificazione. Figura 12 Installazione dimostrativa del bruciatore a pellet ECODENS presso il partner Palazzolo Filippo,tramoggia di carico e sistema posto nel locale tecnico 86

17 Nella seguente Fig.13 riportata invece la immagine della camera di combustione appositamente realizzata, con braciere in fase di combustione dell Agri-pellet Ecodens. Figura 13 Installazione del bruciatore a pellet ECODENS presso il partner Palazzolo Filippo,dettaglio della camera di combustione. Nella seguente Fig.14 è riportata infine una immagine che descrive la fase conclusiva del processo di produzione della ricotta (affioramento), eseguito in occasione del campo dimostrativo tenutosi presso la stessa azienda zootecnica partner "Palazzolo Filippo". Figura 14 Installazione del bruciatore a pellet ECODENS presso il partner Palazzolo Filippo : fase di affiioramento della ricotta. 87

18 5. ANALISI ECONOMICA DEL BRUCIATORE ECODENS Nel seguito si riportano i risultati di una sintetica analisi dei costi e dei vantaggi economici legati all uso del bruciatore a sansa vergine e residui di potatura. Nella tabella seguente sono riportati i costi del bruciatore: Tabella 6 Costi del bruciatore a pellet di sansa ECODENS DESCRIZIONE COSTO [ ] Costo del bruciatore comprensivo di tramoggia, 2.500,00 motore, ventilatore e sistema di controllo Camera di combustione/supporto comprensiva di 1.000,00 isolamento, tubi di passaggio e portello Installazione elettrica 100,00 Installazione meccanica e civile 400,00 TOTALE 4.000,00 Considerando la tipica installazione del bruciatore presso una piccola azienda casearia, come quella del partner Palazzolo (un migliaio di ovini circa), che utilizza ordinariamente un bruciatore a GPL con una spesa annua di circa /anno (vedi tabella 1) e considerando che la installazione della caldaia a pellet ECODENS realizza un risparmio di circa il 75% (vedi tabella 3), quindi pari a circa 6700 /anno, si ottiene immediatamente un tempo di ritorno dell investimento inferiore ad un anno. Dal secondo anno di funzionamento in poi, pertanto, l uso del bruciatore ECODENS consente ad una piccola azienda casearia una riduzione dei costi di produzione di circa Con l combustibile, cambieranno pure le modalità di approvvigionamento che l azienda dovrà mettere in atto. Su base annua l azienda ha necessità di approvvigionarsi di una quantità (M p ) di pellet pari a: M σ u = 15.9 * 2.5* 2/3*365 = = kg anno (9) k * P / A p / t cui corrisponde un spesa complessiva di 9.672*0.18 /kg = 1.740,96 Per produrre tale quantitativo di pellet occorre un quantitativo si sansa vergine pari a circa 1.5 volte (15 tonnellate circa) avendo questa una umidità all origine non inferiore al 50-60%. Occorrono altresì circa il 30% di residui di potatura (circa 3 tonnellate). Si tratta di quantitativi che corrispondono rispettivamente ad una produzione olivicola di circa 30 tonnellate, ottenibile mediamente da 5-6 ha di oliveto, e ad una quantità di residui di potatura che possono ottenersi mediamente da ettari di colture arboree (ulivo, pesco ecc) o vigneto. 6. CONCLUSIONI In accordo con gli obiettivi del progetto ECODENS, l agripellet ECODENS ed il bruciatore realizzato sono stati vantaggiosamente utilizzati per il soddisfacimento delle esigenze energetiche di una azienda casearia sebbene il loro uso può essere facilmente e vantaggiosamente esteso a molti altri campi del settore agricolo, non meno importanti, quali per esempio: 88

19 Riscaldamento delle serre nella serricoltura invernale Riscaldamento di locali per l allevamento degli animali Riscaldamento di locali di servizio adibiti al personale Riscaldamento dell acqua per uso sanitario. In conclusione pertanto è possibile affermare che l'uso dell'agri-pellet ECODENS consente di ridurre significativamente la bolletta energetica non solo di una azienda lattiero-casearia di piccole o medie dimensioni, come è la azienda zootecnica partner del progetto, bensì in una generica azienda agricola "energivora". In dettaglio, l'uso dell'agri-pellet consente rispetto a combustibili fossili di ridurre i costi di esercizio di oltre il 60-70%, senza tener conto dei vantaggi in termini di inquinamento ambientale, praticamente ridotti a zero trattandosi di un combustibile rinnovabile. Infine, la caldaia implementata per il servizio presso piccole e medie aziende lattierocasearia consente il pratico uso dell'agri-pellet con costi di investimento molto limitati, alla portata appunto di una piccola azienda agricola. Bibliografia [1] Steel Construction Institute, Manuale di progettazione per strutture in acciaio inossidabile (Terza Edizione). [2] COMITATO TERMOTECNICO ITALIANO, Guida alla normativa tecnica di interesse per il settore del riscaldamento a biomassa, [3] ARSIA - Agenzia Regionale per lo Sviluppo e l Innovazione nel Settore Agricolo- Forestale, La filiera Legno-Energia, Risultati del progetto Interregionale Woodland Energy, ARSIA Regione Toscana, Firenze, Italy, (2009). [4] Prof. Enrico Bonari, Analisi sulle possibilità di impiego alternativo delle sanse di oliva in Toscana, CENTRO DI RICERCA INTERUNIVERSITARIO IN BIOMASSE DA ENERGIA, Università di Pisa, Pisa, Italy. [5] Annalisa Paniz, Davide Pettenella, Il mercato del pellet in Italia, da prodotto di nicchia a biocombustibile di massa?, Aiel Associazione Italiana Energia dal Legno, Legnaro (PD), Italy, (2004). [6] Morten Tony Hansen, Anna Rosentoft Jein, Manuale italiano per la produzione di pellet da legno, PELLETSATLAS (2002). [7] MALGAMATIC PER LA PRODUZIONE DI FORMAGGI E RICOTTA, MAGNABOSCO S.r.l., Zugliano (VI), Italy. [8] Gerold Thek, Ingwald Obernberger, The Pellet Handbook: The Production and Thermal Utilization of Biomass Pellets, Routledge (September 28, 2010) [9] Sjaak Van Loo, Jaap Koppejan, The Handbook of Biomass Combustion and Co-firing, Earthscan (2007). [10] Judy D. Wall, Caroline S. Harwood, Arnold L. Demain, Bioenergy, ASM Press (2008). [11] Timothy M. Maker, Wood-Chip Heating Systems, A Guide For Institutional and Commercial Biomass Installations, With funding from the U.S. Forest Service, Washington, D.C. (1994) 89

ECODENS ECOSTABILIZZAZIONE DELLE SANSE MEDIANTE DENSIFICAZIONE

ECODENS ECOSTABILIZZAZIONE DELLE SANSE MEDIANTE DENSIFICAZIONE P.S.R. Sicilia 2007-2013 Misura 124 Cooperazione per lo sviluppo di nuovi prodotti, processi e tecnologie nei settori agricolo alimentare, e in quello ambientale PROGETTO ECODENS ECOSTABILIZZAZIONE DELLE

Dettagli

Combustibili e caldaie per la zootecnia

Combustibili e caldaie per la zootecnia P.S.R. Sicilia 2007-2013 Misura 124 Cooperazione per lo sviluppo di nuovi prodotti, processi e tecnologie nei settori agricolo, alimentare, ed in quello forestale ECODENS - ECOSTABILIZZAZIONE DELLE SANSE

Dettagli

CALDAIA AD AGRI-PELLET PER PICCOLE E MEDIE AZIENDE LATTIERO CASEARIE

CALDAIA AD AGRI-PELLET PER PICCOLE E MEDIE AZIENDE LATTIERO CASEARIE P.S.R. Sicilia 2007-2013 Misura 124 Cooperazione per lo sviluppo di nuovi prodotti, processi e tecnologie nei settori agricolo alimentare, e in quello ambientale PROGETTO: ECODENS ECOSTABILIZZAZIONE DELLE

Dettagli

UNA CALDAIA AD AGRI-PELLET PER PICCOLE E MEDIE AZIENDE LATTIERO-CASEARIE

UNA CALDAIA AD AGRI-PELLET PER PICCOLE E MEDIE AZIENDE LATTIERO-CASEARIE P.S.R. Sicilia 2007-2013 Misura 124 Cooperazione per lo sviluppo di nuovi prodotti, processi e tecnologie nei settori agricolo, alimentare, ed in quello forestale ECODENS - ECOSTABILIZZAZIONE DELLE SANSE

Dettagli

RADIANT SOLUTIONS. Z024DCD160 IT SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE ISO UNI EN ISO 9001:2008 SISTEMA DI GESTIONE

RADIANT SOLUTIONS.  Z024DCD160 IT SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE ISO UNI EN ISO 9001:2008 SISTEMA DI GESTIONE Z024DCD160 IT FRACCARO Officine Termotecniche s.r.l. Uff. e Stab.: Via Sile, 32 Z.I. 31033 Castelfranco Veneto (TV) Tel. +39-0423 721003 ra Fax +39-0423 493223 www. fraccaro.it E mail: info@fraccaro.it

Dettagli

Esercizio 1 Esercizio 2

Esercizio 1 Esercizio 2 GAS IDEALI Dell ossigeno, supposto gas ideale con k = 1.4 cost, evolve secondo un ciclo costituito dalle seguenti trasformazioni reversibili: Compressione isoterma dallo stato 1 (p1 = 0.9 bar; v1 = 0.88

Dettagli

S T PER RISCALDAMENTO

S T PER RISCALDAMENTO S T PER RISCALDAMENTO INDICE RESIDENZIALE B R U C I ATO R I (4 CALDAIE (10 INDUSTRIALE GENERATORI (16 B R U C I ATO R I CALDAIE (18 34 2 3 B-HOME BRUCIATORI A PELLET RESIDENZIALE MODELLO b-home round b-home

Dettagli

INTELLIGENTE DI NATURA Una valida alternativa alle tradizionali tecniche di riscaldamento a biocombustibile solido CALDAIA A BIOMASSA GENIUS

INTELLIGENTE DI NATURA Una valida alternativa alle tradizionali tecniche di riscaldamento a biocombustibile solido CALDAIA A BIOMASSA GENIUS CALDAIA A BIOMASSA GENIUS INTELLIGENTE DI NATURA Una valida alternativa alle tradizionali tecniche di riscaldamento a biocombustibile solido UTILIZZO DI DIVERSI TIPI DI GRANULATI DI BIOMASSA RISPARMIO

Dettagli

Biocombustibili agroforestali. Produzione Specifiche tecniche Compravendita

Biocombustibili agroforestali. Produzione Specifiche tecniche Compravendita Biocombustibili agroforestali Produzione Specifiche tecniche Compravendita Autori Valter Francescato, Annalisa Paniz, Massimo Negrin, Laura Baù, Franceso Berno AIEL Foto Archivio AIEL Editore AIEL - Associazione

Dettagli

SOLUZIONE PER L ARIA CALDA

SOLUZIONE PER L ARIA CALDA ABBIAMO LA VOSTRA SOLUZIONE PER L ARIA CALDA Babcock Wanson offre una gamma completa di Generatori d Aria Calda appositamente costruiti per il riscaldamento diretto e indiretto dell aria. Un ampia gamma

Dettagli

Full. L Amore per il Clima! Stufe Convettive a Gas. Scambiatori di calore in acciaio inox. Il calore in più sempre, dove e quando serve

Full. L Amore per il Clima! Stufe Convettive a Gas. Scambiatori di calore in acciaio inox. Il calore in più sempre, dove e quando serve Full Stufe Convettive a Gas Scambiatori di calore in acciaio inox Il calore in più sempre, dove e quando serve L Amore per il Clima! Full: stufe convettive a gas Full, l eccellenza delle stufe convettive

Dettagli

VIESMANN VITOLIGNO 200-S Caldaia a legna a gassificazione ad alto rendimento da 20 fino a 50 kw per la combustione di legna in ciocchi

VIESMANN VITOLIGNO 200-S Caldaia a legna a gassificazione ad alto rendimento da 20 fino a 50 kw per la combustione di legna in ciocchi VIESMANN VITOLIGNO 200-S Caldaia a legna a gassificazione ad alto rendimento da 20 fino a 50 kw per la combustione di legna in ciocchi Foglio dati tecnici Articoli e prezzi: vedi listino prezzi VITOLIGNO

Dettagli

Caminetti e Stufe L evoluzione Tecnologica

Caminetti e Stufe L evoluzione Tecnologica Caminetti e Stufe L evoluzione Tecnologica, 13 Gennaio 2012 Luca Mariotti Gruppo Unicalor Ceced Italia GS-001 1/4/00-1 le prime soluzioni IL FOCOLARE APERTO: scalda solo per irraggiamento rendimenti del

Dettagli

Il riscaldamento a legna vince la gara della convenienza

Il riscaldamento a legna vince la gara della convenienza Le stufe a pellets sono un alternativa anche per le grandi città Il riscaldamento a legna vince la gara della convenienza L energia solare e quella eolica sono da considerarsi, salvo rare eccezioni, non

Dettagli

ECONCEPT 25 C CALDAIA MURALE A GAS, CAMERA STAGNA, ISTRUZIONI PER L USO L'INSTALLAZIONE E LA MANUTENZIONE PER SANITARIO E RISCALDAMENTO

ECONCEPT 25 C CALDAIA MURALE A GAS, CAMERA STAGNA, ISTRUZIONI PER L USO L'INSTALLAZIONE E LA MANUTENZIONE PER SANITARIO E RISCALDAMENTO CALDAIA MURALE A GAS, CAMERA STAGNA, PER SANITARIO E RISCALDAMENTO ISTRUZIONI PER L USO L'INSTALLAZIONE E LA MANUTENZIONE cod. 3544555/0 ediz. 11/2003 1. ISTRUZIONI D USO 1.1 Presentazione Gentile Cliente,

Dettagli

Caldaia a pellet Blucalor / Blucalor Solar

Caldaia a pellet Blucalor / Blucalor Solar Caldaia a pellet Blucalor / Blucalor Solar 2-3-0 kw EN 303- CLASSE ENERGIE ALTERNATIVE RINNOVABILI Rendiamo comoda l energia naturale. Caldaia a pellet Blucalor 7 La caldaia a pellet Blucalor, produce

Dettagli

MACCHINA PELLETTIZZATRICE

MACCHINA PELLETTIZZATRICE MACCHINA PELLETTIZZATRICE Con la Pellettizzatrice N-PLUS potrete risparmiare denaro, ottenendo un basso costo di produzione del pellet, in quanto le nostre macchine sono state sviluppate al fine di generare

Dettagli

Soluzioni per il benessere ed il risparmio. L era del fuoco CALDAIE A LEGNA E PELLET. made in italy

Soluzioni per il benessere ed il risparmio. L era del fuoco CALDAIE A LEGNA E PELLET. made in italy Soluzioni per il benessere ed il risparmio L era del fuoco CALDAIE A LEGNA E PELLET made in italy 2 CALDAIE A LEGNA E PELLET Nuove tecnologie con competenza e professionalità 3 CALDAIE A LEGNA A FIAMMA

Dettagli

Energia dal legno dal bosco al camino!

Energia dal legno dal bosco al camino! Energia dal legno dal bosco al camino! Associazione di filiera Associazione di filiera (oltre 350 imprese..). dal bosco al camino Produzione/distribuzione biocombustibili agroforestali Tecnologie uso energetico

Dettagli

VIESMANN VITOLIGNO 200-S Caldaia a legna a gassificazione ad alto rendimento kw per la combustione di legna in ciocchi

VIESMANN VITOLIGNO 200-S Caldaia a legna a gassificazione ad alto rendimento kw per la combustione di legna in ciocchi VIESMANN VITOLIGNO 200-S Caldaia a legna a gassificazione ad alto rendimento 20-50 kw per la combustione di legna in ciocchi Foglio dati tecnici Articoli e prezzi: vedi listino prezzi VITOLIGNO 200-S Caldaia

Dettagli

DATI TECNICI KALORINA. Low Emission. Caldaia a biomassa K 50 LE-PA

DATI TECNICI KALORINA. Low Emission. Caldaia a biomassa K 50 LE-PA KALORINA Low Emission Caldaia a biomassa K 50 LE-PA Caldaia a biomassa Dati tecnici KALORINA K 50 LE-PA Fluido vettore Potenzialità al focolare kw Acqua 55,1 Potenzialità al nominale kw 50,0 Potenzialità

Dettagli

Milano, 27 giugno 2013!

Milano, 27 giugno 2013! Cogenerazione Termotecnica Industriale Pompe di Calore Milano, 27 giugno 2013! Udt Giugno 2013 www.uniconfort.com Uniconfort produce e fornisce tecnologie per la conversione energetica delle biomasse provenienti

Dettagli

Caldaie per biocombustibili

Caldaie per biocombustibili BIOCOMBUSTIBILI 12 FACCIATE.QXD 26-03-2003 11:23 Pagina 1 Caldaie per biocombustibili Multi-Heat biomassa Solo Innova legna Solo Plus legna BIOCOMBUSTIBILI 12 FACCIATE.QXD 26-03-2003 11:23 Pagina 2 MULTI-HEAT

Dettagli

ECODENS ECOSTABILIZZAZIONE DELLE SANSE MEDIANTE DENSIFICAZIONE

ECODENS ECOSTABILIZZAZIONE DELLE SANSE MEDIANTE DENSIFICAZIONE P.S.R. Sicilia 2007 2013 Misura 124 Cooperazione per lo sviluppo di nuovi prodotti, processi e tecnologie nei settori agricolo alimentare, e in quello ambientale PROGETTO ECODENS ECOSTABILIZZAZIONE DELLE

Dettagli

BEQUEM AXON BRUCIATORI A PELLET

BEQUEM AXON BRUCIATORI A PELLET BEQUEM AXON BRUCIATORI A PELLET 20, 40, 50 kw p. 1 BEQUEM 20 E BEQUEM 40 risparmiare non è mai stato così naturale Il bruciatore a pellet BeQuem è installabile, previa verifica, in caldaie preesistenti.

Dettagli

Un marchio di eccellenza

Un marchio di eccellenza www.froeling.com Un marchio di eccellenza Froling si occupa da quasi cinquant anni dell utilizzo efficiente del legno come fonte di energia. Oggi il marchio Froling è sinonimo di moderna tecnica per il

Dettagli

Generatore di calore a gasolio MAXY

Generatore di calore a gasolio MAXY Generatore di calore a gasolio MAXY Ideali per capannoni, stabilimenti, allevamenti, strutture sportive, esposizioni e fiere di medio-alta dimensione (portata aria da 5.000 a 12.500 mc/h). Alcuni modelli

Dettagli

LE CALDAIE IN ACCIAIO GAMMA RENDIMENTI APPLICAZIONI IMPIANTISTICHE

LE CALDAIE IN ACCIAIO GAMMA RENDIMENTI APPLICAZIONI IMPIANTISTICHE LE CALDAIE IN ACCIAIO GAMMA RENDIMENTI APPLICAZIONI IMPIANTISTICHE Rendimento Caldaie: Combustione c = 100 - Qs % Rendimento Caldaie: Utile u = 100 - (Qs +QM) % Rendimento Caldaie: Stagionale u = 100 -

Dettagli

Figura 19 Schema della caldaia KÖB Pyrot 300

Figura 19 Schema della caldaia KÖB Pyrot 300 rientrante negli scopi del progetto in quanto la produzione di pellet si sta dimostrando un attività ad alta redditività in grado di reintegrare il capitale investito in breve tempo e utile per integrare

Dettagli

Caldaria Condensing. incentivi. Esempio di installazione di Caldaria Condensing all interno di un autofficina. Sistema combinato:

Caldaria Condensing. incentivi. Esempio di installazione di Caldaria Condensing all interno di un autofficina. Sistema combinato: ROBUR_caldariacondensig_commerciale6pag_03-2013 2-04-2013 15:07 Pagina 3 Sistemi combinati caldaia a condensazione per installazione esterna + aerotermi interni per un riscaldamento modulare ad elevata

Dettagli

Catalogo Bruciatori a pellet

Catalogo Bruciatori a pellet www.gome.it Dal 1960 produce RISPARMIO Catalogo Bruciatori a pellet 2015-2016 L AZIENDA Il passato Hi Tech Resource è proprietaria dello marchio GOME, storica azienda a conduzione familiare, che da oltre

Dettagli

Relatrice: arch. Ph.D Concetta Marino 8

Relatrice: arch. Ph.D Concetta Marino 8 Relatrice: arch. Ph.D Concetta Marino 8 Relatrice: arch. Ph.D Concetta Marino 9 Relatrice: arch. Ph.D Concetta Marino 10 Relatrice: arch. Ph.D Concetta Marino 11 Relatrice: arch. Ph.D Concetta Marino 12

Dettagli

AquaKond Split. L Amore per il Clima! Le nuove caldaie a condensazione 55% Detrazione Fiscale. Rendimenti al 109% 4 Stelle

AquaKond Split. L Amore per il Clima! Le nuove caldaie a condensazione 55% Detrazione Fiscale. Rendimenti al 109% 4 Stelle AquaKond Split Le nuove caldaie a condensazione Detrazione Fiscale 55 Rendimenti al 109 4 Stelle AquaKond 70 Dotazioni I.S.P.E.S.L. di serie AquaKond 34 Circuito idraulico precaricato con miscela di acqua

Dettagli

ETA: TWIN 20 / 26 kw

ETA: TWIN 20 / 26 kw ETA: TWIN 20 / 26 kw ETA, azienda austriaca leader per eccellenza nel settore del riscaldamento a biomassa, ha creato una caldaia che ottimizza al meglio i consumi e riduce notevolmente gli interventi

Dettagli

Le tecnologie per la Green Economy: normativa ed impianti a biomassa/biogas di piccola-media taglia.

Le tecnologie per la Green Economy: normativa ed impianti a biomassa/biogas di piccola-media taglia. Moduli di sviluppo delle competenze CAMBIAMENTI CLIMATICI E SVILUPPO SOSTENIBILE IL RUOLO DEGLI ENTI LOCALI dal 7 al 11 ottobre 2013 - Brindisi Le tecnologie per la Green Economy: normativa ed impianti

Dettagli

Specifiche tecniche. PELLEMATIC Smart 4 14 kw ITALIANO.

Specifiche tecniche. PELLEMATIC Smart 4 14 kw ITALIANO. Specifiche tecniche PELLEMATIC Smart 4 14 kw ITALIANO www.oekofen.com Specifiche tecniche PELLEMATIC Smart 10 14kW Denominazione Smart 10 Smart 12 Smart 14 Potenza nominale kw 10 12 14 Carico parziale

Dettagli

INDICE. ANTES Pag. 4. ECATE Pag. 16. Allestimenti idraulici Pag. 24. Serie Standard Pag. 10. Serie Modular Pag. 12. Serie Exclusive Pag.

INDICE. ANTES Pag. 4. ECATE Pag. 16. Allestimenti idraulici Pag. 24. Serie Standard Pag. 10. Serie Modular Pag. 12. Serie Exclusive Pag. CATALOGO 1 ANTES Pag. 4 Serie Standard Pag. 10 Serie Modular Pag. 12 Serie Exclusive Pag. 14 ECATE Pag. 16 Serie Standard Pag. 20 Serie Modular Pag. 22 Allestimenti idraulici Pag. 24 INDICE 4 4 5 L ANTES

Dettagli

VIESMANN VITOLIGNO 200-S Caldaia a legna a gassificazione ad alto rendimento kw per la combustione di legna in ciocchi

VIESMANN VITOLIGNO 200-S Caldaia a legna a gassificazione ad alto rendimento kw per la combustione di legna in ciocchi VIESMANN VITOLIGNO 200-S Caldaia a legna a gassificazione ad alto rendimento 20-50 kw per la combustione di legna in ciocchi Foglio dati tecnici Articoli e prezzi: vedi listino prezzi VITOLIGNO 200-S Caldaia

Dettagli

Produzione e vendita di eco pellet

Produzione e vendita di eco pellet Produzione e vendita di eco pellet A noi: National 7 SRL è tra i leaders nella produzione e distribuzione dei pellet in Bulgaria. Dal 2011 la società ha avviato un impianto di recente costruzione per la

Dettagli

PELLETIZZATRICE. e sviluppo attuata dalla NovaPellet, la quale ha condotto alla produzione di macchinari di nuova

PELLETIZZATRICE. e sviluppo attuata dalla NovaPellet, la quale ha condotto alla produzione di macchinari di nuova PELLETIZZATRICE Con la Pellettizzatrice N-ECO potrete risparmiare denaro, ottenendo un basso costo di produzione del pellet, in quanto le nostre macchine sono state sviluppate al fine di generare una bassa

Dettagli

I dati di progetto utilizzati per un primo calcolo delle potenzialità termiche disponibili sono i seguenti :

I dati di progetto utilizzati per un primo calcolo delle potenzialità termiche disponibili sono i seguenti : Allegato 2a TELERISCALDAMENTO I CIPRESSI 1. PREMESSA L impianto di generazione di energia elettrica del termovalorizzatore, che sfrutta il vapore surriscaldato prodotto dalla caldaia a recupero, potrà

Dettagli

Generatori d aria calda a pellet AirCalor Condens

Generatori d aria calda a pellet AirCalor Condens Generatori d aria calda a pellet AirCalor Condens 35-50-100-200-350 600-1000 ENERGIE ALTERNATIVE RINNOVABILI Rendiamo comoda l energia naturale. GENERATORE D ARIA CALDA A PELLET A CONDENSAZIONE UNA SOLUZIONE

Dettagli

Gassificazione e motore Stirling L'esperienza dell'impianto di Castel d'aiano

Gassificazione e motore Stirling L'esperienza dell'impianto di Castel d'aiano Gassificazione e motore Stirling L'esperienza dell'impianto di Castel d'aiano Venerdì 28 maggio 2010 Università degli Studi di Udine, Dipartimento di Scienze Agrarie e Ambientali Le prospettive della gassificazione

Dettagli

Bruciatori ad agripellet

Bruciatori ad agripellet Next-generation Biomass Technology Bruciatori ad agripellet Linea domestica, di media potenza e per grandi impianti Da 25 a 1000 kw Agripellet SPL25A SPL50A SPL100A Bruciatori ad Agripellet da 25 a 1000

Dettagli

BOOK TECNICO 2014. Kalorina Serie ( PELLET) K 22 E K 22 E IDRO K 22 BK K 22 EPA K 22 EPA IDRO

BOOK TECNICO 2014. Kalorina Serie ( PELLET) K 22 E K 22 E IDRO K 22 BK K 22 EPA K 22 EPA IDRO BOOK TECNICO 2014 Kalorina Serie ( SOLO LEGNA) K 21 k 21 IDRO Kalorina Serie ( PELLET) K 20 N K 20 N IDRO Kalorina Serie ( PELLET) K 22 E K 22 E IDRO K 22 BK K 22 EPA K 22 EPA IDRO Kalorina Serie ( CHIPS)

Dettagli

08 ottobre Ing. Filippo Marini. La biomassa legnosa come risorsa energetica ecocompatibile

08 ottobre Ing. Filippo Marini. La biomassa legnosa come risorsa energetica ecocompatibile 08 ottobre 2009 Ing. Filippo Marini Pagina 1 24/09/2009 Esperienze nell Appenino Tosco Emiliano Avviamento di una filiera del legno completa e sostenibile nel territorio Introduzione di nuove tecnologie

Dettagli

Ing. Enrica Cattaneo

Ing. Enrica Cattaneo Ing. Enrica Cattaneo Università di Genova- Facoltà di Architettura INPS- DIREZIONE REGIONALE LIGURIA- CATE IMPIANTI AD ALTA EFFICIENZA ENERGETICA CALDAIA A CONDENSAZIONE 1 Sistemi di generazione La teoria

Dettagli

posizione : piedistallo ampia superficie vetrata ampia angolazione visiva rotazione a 90

posizione : piedistallo ampia superficie vetrata ampia angolazione visiva rotazione a 90 ARGOMENTARIO bellezza e qualità della fiamma fiamma ampia e piena posizione : piedistallo ampia superficie vetrata ampia angolazione visiva rotazione a 90 calore gradevole rendimento superiore al 90% emissioni

Dettagli

CICLI TERMODINAMICI. Introduzione 1

CICLI TERMODINAMICI. Introduzione 1 CICLI TERMODINAMICI Introduzione 1 CICLI TERMODINAMICI CICLO DI CARNOT CICLO RANKINE CICLO BRAYTON CICLO OTTO / CICLO DIESEL IL CICLO DI CARNOT RAPPRESENTA IL MODELLO DA PERSEGUIRE, PERCHE A PARITA DI

Dettagli

CALDAIE MURALI PER RISCALDAMENTO E PRODUZIONE ISTANTANEA DI ACQUA CALDA SANITARI

CALDAIE MURALI PER RISCALDAMENTO E PRODUZIONE ISTANTANEA DI ACQUA CALDA SANITARI CALDAIE MURALI PER RISCALDAMENTO E PRODUZIONE ISTANTANEA DI ACQUA CALDA SANITARI MODELLI CON SCAMBIATORE BITERMICO 20 BTJ 20 BTS MODELLI CON SCAMBIATORE A PIASTRE 20 J 24 J 20 S 24 S EDIZIONE DICEMBRE

Dettagli

S/V. Superficie esterna tot. m 2. m 3. 8 unità separate ,2

S/V. Superficie esterna tot. m 2. m 3. 8 unità separate ,2 Requisiti progettuali ed operativi per la sostenibilità degli edifici Prof.Luigi Bruzzi Requisiti progettuali (Progetto) Fattore di forma Esposizione (punti cardinali) Isolamento termico (pareti opache

Dettagli

CONDOR AUTOMAT CONDOR AUTOMAT LP VAPORE TUBI FUMO. Pressione di bollo da 6 a 15 bar. LOW PRESSURE - Bassa Pressione Pressione di bollo 0,89 bar

CONDOR AUTOMAT CONDOR AUTOMAT LP VAPORE TUBI FUMO. Pressione di bollo da 6 a 15 bar. LOW PRESSURE - Bassa Pressione Pressione di bollo 0,89 bar TUBI FUMO CONDOR AUTOMAT Pressione di bollo da 6 a 15 bar CONDOR AUTOMAT LP LOW PRESSURE - Bassa Pressione Pressione di bollo 0,89 bar INDUSTRIAL BOILER ITALY S.R.L. Sede legale: Corso Europa, 25-24020

Dettagli

DOMINA F 30 E CALDAIA MURALE A GAS, CAMERA STAGNA, ISTRUZIONI PER L USO L'INSTALLAZIONE E LA MANUTENZIONE PER SANITARIO E RISCALDAMENTO

DOMINA F 30 E CALDAIA MURALE A GAS, CAMERA STAGNA, ISTRUZIONI PER L USO L'INSTALLAZIONE E LA MANUTENZIONE PER SANITARIO E RISCALDAMENTO DOMINA F 30 E CALDAIA MURALE A GAS, CAMERA STAGNA, PER SANITARIO E RISCALDAMENTO ISTRUZIONI PER L USO L'INSTALLAZIONE E LA MANUTENZIONE cod. 34320/2 ediz. 03/2004 Appr. nr. B99.06 A - CE 0461 AU 0433 1.

Dettagli

Solida EV Solida PL PiroEmme.

Solida EV Solida PL PiroEmme. Caldaie A COMBUSTIBILI SOLIDI Solida EV Solida PL PiroEmme www.sime.it La soluzione ai problemi energetici Sime, attenta ai problemi energetici, risponde all'esigenza di utilizzare fonti di energia rinnovabili

Dettagli

MACCHINA PELLETTIZZATRICE

MACCHINA PELLETTIZZATRICE MACCHINA PELLETTIZZATRICE Descrizione generale valida per ogni versione: PELLETTIZZATRICE Unità di misura N-MINI Diametro trafila interno mm 280 Diametro rulli pressore mm 122 Diametro Pellet mm 6 Dimensione

Dettagli

ASSISI aria 206. Stufa a Pellet. aria 206 ARIA LINEA PELLET 83,5. Il clima Italiano. Da 2 a 6 kw. La nuova stufa a pellet Assisi aria 206

ASSISI aria 206. Stufa a Pellet. aria 206 ARIA LINEA PELLET 83,5. Il clima Italiano. Da 2 a 6 kw. La nuova stufa a pellet Assisi aria 206 ARIA LINEA PELLET La nuova stufa a pellet Assisi aria 206 nasce a completamento della gamma Assisi per soddisfare l esigenza di riscaldamento ad aria di piccoli ambienti fino a 40 m 2 Costruita in acciaio

Dettagli

Caldaie a biomassa. Per Ambienti domestici Grandi ambienti. Riscaldamento a Chips di legna Pellet di legna. energie rinnovabili

Caldaie a biomassa. Per Ambienti domestici Grandi ambienti. Riscaldamento a Chips di legna Pellet di legna. energie rinnovabili Caldaie a biomassa Per Ambienti domestici Grandi ambienti Riscaldamento a Chips di legna Pellet di legna energie rinnovabili L AZIENDA Leader nel settore della termotecnica, il marchio Tatano è sinonimo

Dettagli

BPC BOILER A POMPA DI CALORE sanitaria

BPC BOILER A POMPA DI CALORE sanitaria BPC BOILER A POMPA DI CALORE sanitaria Boiler a pompa di calore per la produzione di ACS. Grazie per aver acquistato un nostro prodotto. Prima di utilizzare il dispositivo, leggere attentamente la presente

Dettagli

SOMMARIO PRESENTAZIONE 5 1. COMBUSTIONE DELLE BIOMASSE SOLIDE 7 2. APPARECCHI DOMESTICI MANUALI E AUTOMATICI 21

SOMMARIO PRESENTAZIONE 5 1. COMBUSTIONE DELLE BIOMASSE SOLIDE 7 2. APPARECCHI DOMESTICI MANUALI E AUTOMATICI 21 APPARECCHI E CALDAIE A BIOCOMBUSTIBILI AGROFORESTALI 1 SOMMARIO PRESENTAZIONE 5 1. COMBUSTIONE DELLE BIOMASSE SOLIDE 7 1.1 Termini e concetti di base 7 1.2 Processo di combustione 11 1.3 Calcolo della

Dettagli

KWB Easyfire 1. Caldaia a pellet kw Riscaldare con la qualità KWB. Informazioni prodotto KWB EASYFIRE 1 Caldaia a pellet

KWB Easyfire 1. Caldaia a pellet kw Riscaldare con la qualità KWB. Informazioni prodotto KWB EASYFIRE 1 Caldaia a pellet Informazioni prodotto KWB EASYFIRE 1 Caldaia a pellet KWB Easyfire 1 Caldaia a pellet 10 20 kw Riscaldare con la qualità KWB Tecnologia di combustione Partnership preziosa Produciamo soluzione di riscaldamento

Dettagli

PELLEXIA DATI TECNICI. ediz. 07/2011. Unical SET LAMBDA AUX1 AUX2 AUX3 AUX4 AUX5 MENU W/O BURNER

PELLEXIA DATI TECNICI. ediz. 07/2011. Unical SET LAMBDA AUX1 AUX2 AUX3 AUX4 AUX5 MENU W/O BURNER LAMBDA MENU AUX AUX AUX AUX 0 I PELLEXIA Unical ediz. 07/0 DATI TECNICI MENU AUX AUX AUX AUX Caratteristiche tecniche e dimensioni CARATTERISTICHE TECNICHE E DIMENSIONI. -CARATTERISTICHE TECNICHE Il generatore

Dettagli

Michele Ruggeri. Riduzione dei fabbisogni, recupero di efficienza e fonti rinnovabili per il risparmio energetico nel settore del teriziario

Michele Ruggeri. Riduzione dei fabbisogni, recupero di efficienza e fonti rinnovabili per il risparmio energetico nel settore del teriziario Piscina Carmen Longo allo Stadio di Bologna: intervento di riqualificazione per un uso ottimale delle risorse energetiche e l utilizzo delle fonti rinnovabili Riduzione dei fabbisogni, recupero di efficienza

Dettagli

Riscaldare con cippato e pellet

Riscaldare con cippato e pellet Riscaldare con cippato e pellet Il vostro PARTNER affidabile Da oltre 110 anni presente sul mercato 90-150 I vantaggi della firematic HERZ! maggiore comfort semplice utilizzo sistema automatico di pulizia

Dettagli

GRUPPO TERMICO POLICOMBUSTIBILE per funzionamento a pellets e mais o soli pellets.

GRUPPO TERMICO POLICOMBUSTIBILE per funzionamento a pellets e mais o soli pellets. GRUPPO TERMICO POLICOMBUSTIBILE per funzionamento a pellets e mais o soli pellets. CAMERA DI COMBUSTIONE STELLARE ACCENSIONE AUTOMATICA BRUCIATORE AUTOPULENTE MODULAZIONE DI FIAMMA DISPLAY INTUITIVO MAIS

Dettagli

Gli impianti e la direttiva 2010/31/UE

Gli impianti e la direttiva 2010/31/UE EDIFICI A ENERGIA QUASI ZERO Gli impianti e la direttiva 2010/31/UE Marco Masoero Dipartimento di Energetica Politecnico di Torino 1/41 Italia Domanda di energia primaria Italia: domanda di energia primaria

Dettagli

Anna Bortolazzi, Luca Carisio, Giacomo Corvaro, Manuel Gallo D.M. 28 DICEMBRE 2012 CONTO TERMICO

Anna Bortolazzi, Luca Carisio, Giacomo Corvaro, Manuel Gallo D.M. 28 DICEMBRE 2012 CONTO TERMICO Anna Bortolazzi, Luca Carisio, Giacomo Corvaro, Manuel Gallo D.M. 28 DICEMBRE 2012 CONTO TERMICO INTRODUZIONE Decreto attuativo del D.L 3 Marzo 2011 n. 28 Incentiva la realizzazione di diverse tipologie

Dettagli

MARCO GENTILINI IMPIANTI MECCANICI. Marco Gentilini IMPIANTI MECCANICI 1

MARCO GENTILINI IMPIANTI MECCANICI. Marco Gentilini IMPIANTI MECCANICI 1 MARCO GENTILINI IMPIANTI MECCANICI 1 2 INDICE Premessa. PARTE PRIMA FONDAMENTI DI IMPIANTISTICA MECCANICA CAP.I 1 ANALISI DEGLI IMPIANTI I.1.1 Definizione degli impianti. I.1.2 La progettazione degli impianti.

Dettagli

Beretta presenta Ciao Green, importante novità nel segmento delle caldaie murali a condensazione.

Beretta presenta Ciao Green, importante novità nel segmento delle caldaie murali a condensazione. Ciao Green Beretta presenta Ciao Green, importante novità nel segmento delle caldaie murali a condensazione. Scambiatore condensante in alluminio Rendimento HHHH secondo Direttiva Europea CEE 92/42 Classe

Dettagli

TIPOLOGIA 2 TIPOLOGIA 3 TIPOLOGIA 1 TIPOLOGIA 5 TIPOLOGIA 4

TIPOLOGIA 2 TIPOLOGIA 3 TIPOLOGIA 1 TIPOLOGIA 5 TIPOLOGIA 4 forme di calore. TIPOLOGIE e funzionamento apparecchi a gas I radiatori/stufe a gas sono apparecchi a funzionamento con camera stagna adibiti al riscaldamento di locali ad uso domestico, civile ed industriale.

Dettagli

VITODENS 100-W Caldaia murale a gas a condensazione da 9.0 a 35 kw

VITODENS 100-W Caldaia murale a gas a condensazione da 9.0 a 35 kw VIESMANN VITODENS 100-W Caldaia murale a gas a condensazione da 9.0 a 35 kw VITODENS 100-W modello WB1B Caldaia murale a gas a condensazione con bruciatore cilindrico modulante MatriX per funzionamento

Dettagli

Caldaia a pellet Blucalor / Blucalor Solar

Caldaia a pellet Blucalor / Blucalor Solar Caldaia a pellet Blucalor / Blucalor Solar 2-3-0 kw EN 303- CLASSE ENERGIE ALTERNATIVE RINNOVABILI Rendiamo comoda l energia naturale. Caldaia a pellet Blucalor 7 La caldaia a pellet Blucalor, produce

Dettagli

VIESMANN VITOLADENS 300-C Caldaie a gasolio a condensazione da 12,9 a 28,9 kw

VIESMANN VITOLADENS 300-C Caldaie a gasolio a condensazione da 12,9 a 28,9 kw VIESMANN VITOLADENS 300-C Caldaie a gasolio a condensazione da 12,9 a 28,9 kw Foglio dati tecnici Articoli e prezzi: vedi listino prezzi VITOLADENS 300-C Tipo BC3 Caldaia a gasolio a condensazione, con

Dettagli

Documentazione tecnica Tecnica a biomassa

Documentazione tecnica Tecnica a biomassa Risparmio energetico e tutela ambientale di serie Documentazione tecnica Tecnica a biomassa Caldaie a pellet BPH Caldaie a gassificazione di legna BVG/BVG Lambda G H E J F A B D C Caldaia a pellet BPH

Dettagli

I vantaggi della firematic HERZ!

I vantaggi della firematic HERZ! I vantaggi della firematic HERZ! maggiore comfort: semplice utilizzo sistema automatico di pulizia Redditività: Alta resa BioControl 3000 con gestione dell energia Tecnica di risparmio energetico Materiali

Dettagli

CUOCITORE / SCOTTATORE TRASPORTATORE

CUOCITORE / SCOTTATORE TRASPORTATORE Food Processing Equipment CUOCITORE / SCOTTATORE TRASPORTATORE NEAEN ContiBlanch Cuocitori continui a nastro trasportatore NEAEN ContiBlanch è destinato per il trattamento termico di una vasta gamma di

Dettagli

SCHEMA FUNZIONALE BIOMAX

SCHEMA FUNZIONALE BIOMAX 60 SCHEMA FUNZIONALE BIOMAX BIOMAX SP (Senza Produzione) BIOMAX SP è un Gruppo Termico per il riscaldamento impianti, per funzionamento a pellets da 22, 27 e 35 kw KIT POMPA CARICO BOLLITORE Componenti

Dettagli

Start AR. Caldaie murali a condensazione. Generatori murali. Conforme Direttiva 2009/125/CE Modelli combinati. Energy For Life.

Start AR. Caldaie murali a condensazione. Generatori murali. Conforme Direttiva 2009/125/CE Modelli combinati. Energy For Life. 27010742 - rev.02 04/2016 Generatori murali Conforme Direttiva 2009/125/CE Modelli combinati www.riello.it Energy For Life GENERATORI MURALI DESCRIZIONE PRODOTTO è la caldaia a condensazione pensata specificamente

Dettagli

Studio di fattibilità

Studio di fattibilità COMUNE DI FALERNA Piazza Municipio 1-88042 Falerna (Prov. di Catanzaro) AFFIDAMENTO DELLA CONCESSIONE DI LAVORI PUBBLICI AVENTI AD OGGETTO LA PROGETTAZIONE DEFINITIVA ED ESECUTIVA, L ESECUZIONE DEGLI INTERVENTI

Dettagli

Solida EV Solida PL Steel Pellet Plus

Solida EV Solida PL Steel Pellet Plus Caldaie A COMBUSTIBILI SOLIDI Solida EV Solida PL Steel Pellet Plus La soluzione ai problemi energetici Sime, attenta ai problemi energetici, risponde all'esigenza di utilizzare fonti di energia rinnovabili

Dettagli

Riqualificazione energetica e detrazioni fiscali 2017: i vantaggi di un impianto Viessmann

Riqualificazione energetica e detrazioni fiscali 2017: i vantaggi di un impianto Viessmann Riqualificazione energetica e detrazioni fiscali 2017: i vantaggi di un impianto Viessmann Vitodens 200-W, Vitoligno 300-C e Vitosol 100 o 200-FM sono le proposte Viessmann per interventi di riqualificazione

Dettagli

MEC MEC C Generatori d aria calda pensili assiali e centrifughi a gas da interno

MEC MEC C Generatori d aria calda pensili assiali e centrifughi a gas da interno Caratteristiche tecniche e costruttive mod. MEC I MEC - MEC C sono generatori di aria calda pensili dove il mantello di copertura è realizzato in lamiera di acciaio verniciata a polveri epossidiche, a

Dettagli

Riscaldamento moderno con ceppi di legno VIVA GT 25 / 35

Riscaldamento moderno con ceppi di legno VIVA GT 25 / 35 Riscaldamento moderno con ceppi di legno VIVA GT 2 / 3 kw CALDAIA A LEGNA VIVA GT La caldaia VIVA GT offre un modo di riscaldamento altamente efficiente e moderno utilizzando ceppi di legno. Rappresenta

Dettagli

Termostufa Caldea. Termostufa a legna o legna/pellet per il riscaldamento ad acqua

Termostufa Caldea. Termostufa a legna o legna/pellet per il riscaldamento ad acqua Termostufa Termostufa a legna o legna/pellet per il riscaldamento ad acqua 1 Soluzioni per il riscaldamento intelligente è in grado di riscaldare ad acqua tutta l abitazione, di produrre acqua calda sanitaria

Dettagli

Indice. Prefazione...

Indice. Prefazione... Prefazione.......................................................... V Capitolo 1 I criteri del progetto termotecnico.......................... 1 1.1 Il benessere e il suo approvvigionamento..............................

Dettagli

MEC MEC C Generatori d aria calda pensili assiali e centrifughi a gas da interno

MEC MEC C Generatori d aria calda pensili assiali e centrifughi a gas da interno Caratteristiche tecniche e costruttive mod. MEC I MEC - MEC C sono generatori di aria calda pensili dove il mantello di copertura è realizzato in lamiera di acciaio verniciata a polveri epossidiche, a

Dettagli

BRUCIATORE SERIE "G"

BRUCIATORE SERIE G BRUCIATORE SERIE "G" APPLICAZIONI Il bruciatore serie "G" è adatto per applicazioni su forni industriali, in parete, per combustioni a rapporto stechiometrico o con eccesso d'aria. CARATTERISTICHE TECNICHE

Dettagli

SERVIZIO ENERGIA. da biomasse CARBOTERMO SPA. UNA STORIA CHE INIZIA SESSANT ANNI FA.

SERVIZIO ENERGIA. da biomasse CARBOTERMO SPA. UNA STORIA CHE INIZIA SESSANT ANNI FA. SERVIZIO ENERGIA da biomasse CARBOTERMO SPA. UNA STORIA CHE INIZIA SESSANT ANNI FA. Tutela dell ambiente Per Carbotermo l esigenza di contribuire al risparmio energetico e alla tutela dell ambiente deve

Dettagli

P O M P A I D R O T E R M I C A

P O M P A I D R O T E R M I C A POMPA IDROTERMICA Il Tstar è una macchina che produce Energia Termica per riscaldamento ed acqua calda sanitaria con le seguenti caratteristiche: È un sistema formato da una turbina alimentata da un motore

Dettagli

La Portata volumetrica Q, spesso viene misurata in m3/h con la formula: La Velocità viene poi calcolata con la formula:

La Portata volumetrica Q, spesso viene misurata in m3/h con la formula: La Velocità viene poi calcolata con la formula: SITEMAP LIBRERIA Documenti Pubblicazioni prevendita INFO Soluzioni Autore Titolo Fabio Franceschi AEROFILTRI s.r.l. Misurare la Portata d'aria in Condotte a bassa Pressione La massa d'aria (Q) in una condotta,

Dettagli

Specifiche tecniche. PELLEMATIC SmartXS 10 18kW ITALIANO.

Specifiche tecniche. PELLEMATIC SmartXS 10 18kW ITALIANO. Specifiche tecniche PELLEMATIC SmartXS 10 18kW ITALIANO www.oekofen.com Specifiche tecniche PELLEMATIC SmartXS 10 18kW 3 1 Specifiche tecniche PELLEMATIC SmartXS 10 18kW Potenza nominale kw 10,3 12 14

Dettagli

SCHEDE TECNICHE RELATIVE AGLI IMPIANTI DI ABBATTIMENTO IMPIANTO DI ABBATTIMENTO AD UMIDO

SCHEDE TECNICHE RELATIVE AGLI IMPIANTI DI ABBATTIMENTO IMPIANTO DI ABBATTIMENTO AD UMIDO SCHEDE TECNICHE RELATIVE AGLI IMPIANTI DI ABBATTIMENTO IMPIANTO DI ABBATTIMENTO AD UMIDO Punto di emissione n. Temperatura di emissione ( C) Altezza geometrica di emissione (m) Portata massima di progetto

Dettagli

I bruciatori nell era del digitale: un nuovo potenziale di risparmio

I bruciatori nell era del digitale: un nuovo potenziale di risparmio I bruciatori nell era del digitale: un nuovo potenziale di risparmio RELATORE: Luca Borghi Weishaupt Italia SpA L azienda Weishaupt Fondata nel 1932 da Max Weishaupt Dal 1930 al 1960 passa da impresa artigianale

Dettagli

centrale termica FINO AL CT 15 5,2 15,2 4,6 13,8 90, /46 NO CT 20 5,2 19,0 5,2 17,5 92, /60 NO

centrale termica FINO AL CT 15 5,2 15,2 4,6 13,8 90, /46 NO CT 20 5,2 19,0 5,2 17,5 92, /60 NO CT centrale termica CLASSE 5 secondo EN 303-5 (2012) FINO AL Modello Potenza termica al focolare Potenza resa nominale Effi cienza max Volume riscaldabile* Contenuto acqua Capacità pellet Aria calda kw

Dettagli

Caldaie a biomassa. Per Ambienti domestici Grandi ambienti. Riscaldamento a Pellet di legna Chips di legna Legna. energie rinnovabili

Caldaie a biomassa. Per Ambienti domestici Grandi ambienti. Riscaldamento a Pellet di legna Chips di legna Legna. energie rinnovabili Caldaie a biomassa Per Ambienti domestici Grandi ambienti Riscaldamento a Pellet di legna Chips di legna Legna energie rinnovabili BIOMASSA: UNA RISERVA NATURALE DI ENERGIA La biomassa comprende materiali

Dettagli

CAPITOLO 2 CICLO BRAYTON TURBINE A GAS FLUIDO: MONOFASE

CAPITOLO 2 CICLO BRAYTON TURBINE A GAS FLUIDO: MONOFASE CAPITOLO 2 CICLO BRAYTON TURBINE A GAS FLUIDO: MONOFASE 1 CICLO BRAYTON IL CICLO TERMODINAMICO BRAYTON E COMPOSTO DA QUATTRO TRASFORMAZIONI PRINCIPALI (COMPRESSIONE, RISCALDAMENTO, ESPANSIONE E RAFFREDDAMENTO),

Dettagli

Mini Maya 10 Costruita in una solida struttura in metallo verniciato, con frontale, portina, focolare e braciere interamente realizzato con acciai

Mini Maya 10 Costruita in una solida struttura in metallo verniciato, con frontale, portina, focolare e braciere interamente realizzato con acciai Mini 10 Costruita in una solida struttura in metallo verniciato, con frontale, portina, focolare e braciere interamente realizzato con acciai speciali resistenti alle alte temperature. Il braciere Ecos

Dettagli

CAPITOLO 6 CENTRALI FRIGORIFERE

CAPITOLO 6 CENTRALI FRIGORIFERE CAPITOLO 6 CENTRALI FRIGORIFERE Cap. 6 1 MACCHINE FRIGORIFERE LE MACCHINE FRIGORIFERE SI UTILIZZANO PER SOTTRARRE ENERGIA TERMICA AD UN'UTENZA A BASSA TEMPERATURA E QUINDI PER REFRIGERARE L UTENZA STESSA

Dettagli