Avv. Fausto Fasciani Conseguenze della separazione e del divorzio nella pianificazione successoria

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1 Avv. Fausto Fasciani Conseguenze della separazione e del divorzio nella pianificazione successoria

2 SEPARAZIONE PERSONALE DEI CONIUGI DEFINIZIONE ART.150 E AMMESSA LA SEPARAZIONE DEI CONIUGI PUO ESSERE GIUDIZIALE O CONSENSUALE IL DIRITTO DI CHIEDERE LA SEPARAZIONE GIUDIZIALE O L OMOLOGAZIONE DI QUELLA CONSENSUALE SPETTA ESCLUSIVAMENTE AI CONIUGI

3 SEPARAZIONE GIUDIZIALE: PRESUPPOSTI (art.151) Intollerabilità della convivenza ( può dipendere da vari famori come ad es. malapa psichiatrica o adulterio). Grave pregiudizio per l educazione dei figli (collegato alla crisi coniugale) Il giudice pronunziando la separazione dichiara, su richiesta di una parte, a quale dei coniugi sia addebitabile la separazione, in considerazione del suo comportamento contrario ai doveri che derivano dal matrimonio (art.143).

4 PROCEDIMENTO Il giudice, con sentenza, dispone su: addebito della separazione mantenimento del coniuge affidamento dei figli e loro mantenimento assegnazione della casa coniugale

5 ADDEBITO Violazione dei doveri matrimoniali previs\ dall art. 143 (fedeltà, assistenza morale o materiale, collaborazione nell interesse della famiglia, coabitazione) Collegamento tra la condoma inadempiente di un coniuge o di entrambi ed il fallimento del matrimonio L addebito deve essere richiesto al giudice da uno dei coniugi o anche da entrambi

6 ASSEGNO DI MANTENIMENTO (art. 156) E ALIMENTI ( art. 433) LA NON ADDEBITABILITA DELLA SEPARAZIONE AL CONIUGE A FAVORE DEL QUALE SI DISPONE L ASSEGNO MANCANZA PER IL BENEFICIARIO DI ADEGUATI REDDITI PROPRI CHE NON CONSENTANO DI MANTENERE UN TENORE DI VITA ANALOGO A QUELLO DEL MATRIMONIO DISPARITA ECONOMICA TRA I CONIUGI:IL GIUDICE PER STABILIRE SE L ASSEGNO SIA DOVUTO VALUTA TRE FATTORI: A) TENORE DI VITA GODUTO IN COSTANZA DI MATRIMONIO B) MEZZI ECONOMICI DEL CONIUGE RICHIEDENTE C) PATRIMONIO COMPLESSIVO DELL OBBLIGATO (CONIUGE AL QUALE SIA RICHIESTO) IL DIRITTO AGLI ALIMENTI ( STATO DI BISOGNO E IMPOSSIBILITA DI PROVVEDERE AL PROPRIO MANTENIMENTO) RICONOSCIUTO AL CONIUGE ANCHE A QUELLO CUI SIA ADDEBITABILE LA SEPARAZIONE LE PARTI POSSONO STABILIRE CON ACCORDO L ASSEGNO DI MANTENIMENTO E L ASSEGNO ALIMENTARE ( ES. ATTRIBUZIONE UNA TANTUM DI UN BENE IMMOBILE O L EROGAZIONE PERIODICA)

7 ASSISTENZA PREVIDENZIALE La pensione di reversibilità è quella erogata ai supers\\ dopo la morte del pensionato. Coniuge separato: fino al 1987 era precluso il dirimo al coniuge al quale era addebitata la separazione. La Corte Cost. ha dichiarato l illegipmità della disposizione (sent. 286) Va riconosciuta nella misura del 60% solo al coniuge separato al quale il defunto corrispondeva assegno di mantenimento o alimentare. Non spema se i coniugi hanno definito i rappor\ economici in unica soluzione. TFR: ha dirimo anche il coniuge al quale sia stata addebitata la separazione (art c.c)

8 SUCCESSIONE LEGITTIMA ART. 581: QUANDO IL CONIUGE CONCORRONO FIGLI, IL CONIUGE HA DIRITTO ALLA META DELL EREDITA SE CONCORRE CON UN FIGLIO E AD UN TERZO NEGLI ALTRI CASI ART. 583: IN MANCANZA DI FIGLI, ASCENDENTI, FRATELLI O SORELLE AL CONIUGE SI DEVOLVE TUTTA L EREDITA ART. 585: IL CONIUGE CUI NON E STATA ADDEBITATA LA SEPARAZIONE CON SENTENZA PASSATA IN GIUDICATO HA GLI STESSI DIRITTI DEL CONIUGE NON SEPARATO. NEL CASO IN CUI SIA STATA ADDEBITATA SI APPLICANO LE DISPOSIZIONI DEL 2 CO. ART. 548

9 SUCCESSIONE NECESSARIA IL CONIUGE Art. 540: A favore del coniuge è riservata la metà del patrimonio dell'altro coniuge, salve le disposizioni dell'ar\colo 542 per il caso di concorso con i figli. Al coniuge anche quando concorra con altri chiama\, sono riserva\ i dirip di abitazione sulla casa adibita a residenza familiare e di uso sui mobili che la corredano, se di proprietà del defunto o comuni. Tali dirip gravano sulla porzione disponibile e, qualora questa non sia sufficiente, per il rimanente sulla quota di riserva del coniuge ed eventualmente sulla quota riservata ai figli.

10 SUCCESSIONE NECESSARIA: IL CONIUGE SEPARATO Art. 548: Il coniuge cui non è stata addebitata la separazione con sentenza passata in giudicato, ai sensi del secondo comma dell'ar\colo 151, ha gli stessi diriz successori del coniuge non separato Il coniuge cui è stata addebitata la separazione con sentenza passata in giudicato ha diri[o soltanto ad un assegno vitalizio se al momento dell'apertura della successione godeva degli alimen\ a carico del coniuge deceduto. L'assegno è commisurato alle sostanze ereditarie e alla qualità e al numero degli eredi legipmi, e non è comunque di en\tà superiore a quella della prestazione alimentare goduta. La medesima disposizione si applica nel caso in cui la separazione sia stata addebitata ad entrambi i coniugi.

11 ASSEGNO SUCCESSORIO Godimento degli alimen\: La finalità della norma\va è l obbligo di assistenza al coniuge bisognoso Morte del coniuge tenuto alla prestazione alimentare ( vale anche in caso di morte presunta) Per la determinazione dell assegno rileva l en\tà delle sostanze ereditarie, la qualità ed il numero degli eredi con il limite massimo della misura degli alimen\ legali Il dirimo all assegno successorio si es\ngue con la morte del beneficiario

12 SEPARAZIONE CONSENSUALE ART.158 Richiesta congiunta dei coniugi che presentano un accordo Il presupposto è l esaurimento dell affec\o coniugalis ( non rileva l addebito) Il decreto di omologazione è equiparato ad una sentenza di separazione giudiziale Convenzione di negoziazione assis\ta da un avvocato

13 DIVORZIO E ASSEGNO DIVORZILE Rimedio al fallimento coniugale ed è ammissibile solo quando la comunione materiale e spirituale non può essere mantenuta o ricos\tuita (art.1 l. 898/1970) Con la sentenza di divorzio il tribunale può disporre l obbligo per uno dei due coniugi di corrispondere all altro un assegno periodico (c.d.divorzile) se questo non ha mezzi adegua\ o non può procurarseli per ragioni oggepve ( es. inabilità) La misura dell assegno è determinata da diversi famori stabili\ dalla legge: condizioni economiche e sociali dei coniugi,contributo economico e personale al patrimonio familiare, reddito di entrambi. TuMo è valutato in rapporto alla durata del matrimonio. L obbligo cessa se il beneficiario passa a nuove nozze. In caso di convivenza more uxorio può esserci revisione dell importo.

14 TRATTAMENTO PENSIONISTICO (art. 9) Ex coniuge ha dirimo all intera pensione di reversibilità in mancanza di coniuge supers\te Se il coniuge supers\te è presente il tribunale determina la quota in base alla durata dei rispepvi rappor\ matrimoniali Oltre alla durata del matrimonio possono concorrere altri elemen\ come convivenze prematrimoniali, condizioni economiche dei due o presenza di assegno di mantenimento

15 PRESUPPOSTI Stato libero. Il passaggio a nuove nozze tronca l ul\mo legame rimasto tra gli ex coniugi Anteriorità del rapporto da cui trae origine il tra[amento rispe[o alla sentenza divorzile. Il coniuge divorziato non può trarre beneficio dai miglioramen\ della situazione patrimoniale dell ex coniugi intervenu\ dopo la sentenza di divorzio Titolarità assegno post matrimoniale. Si intende l avvenuto riconoscimento dell assegno medesimo da parte del tribunale

16 INDENNITA DI FINE RAPPORTO (art.12bis) Il divorziato, qualora non sia passato a nuove nozze e sia \tolare di assegno post matrimoniale, ha dirimo ad una percentuale dell indennità di fine rapporto (40% dell indennità totale riferibile agli anni in cui il rapporto di lavoro è coinciso con il matrimonio). L ex coniuge ha dirimo anche se l indennità matura dopo la sentenza di divorzio

17 DEFINIZIONE ED ESEMPI DI INDENNITA DI FINE RAPPORTO Retribuzione differita: comprende tup i tramamen\ di fine rapporto derivan\ da lavoro subordinato e parasubordinato. E escluso il lavoro autonomo. Indennità di risoluzione del rapporto di agenzia rientra nell art. 12 bis Non rientrano A) somme riconosciute a \tolo di incen\vo all an\cipato collocamento in quiescenza o di risarcimento per illegipmo licenziamento B) prestazioni previdenziali ed assicura\ve C) contrap di assicurazione privata previs\ da accordi di categoria

18 ASSEGNO A CARICO DELL EREDITA Con la morte del coniuge divorziato, \tolare dell assegno divorzile, il dirimo a percepirlo non si trasmeme agli eredi. Può accadere però che con la morte del coniuge obbligato il giudice amribuisca un assegno periodico a carico dell eredità. SoggeP obbliga\ sono gli eredi. Può essere nella forma di corresponsione una tantum

19 PRESUPPOSTI PER IL SUO RICONOSCIMENTO TITOLARITA DELL ASSEGNO DIVORZILE: al momento della morte dell obbligato STATO DI BISOGNO: mancanza di mezzi adegua\ da parte di chi lo percepisce DETERMINAZIONE: importo assegno divorzile, sostanze ereditarie, numero, qualità eredi e loro condizioni economiche, presenza di pensione di reversibilità. ESTINZIONE: passaggio a nuove nozze o morte del beneficiario, cessazione dello stato di bisogno

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21 Grazie per l attenzione