Rita Auriemma, Valeria Cipollone Il grano degli antichi

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1 Rita Auriemma, Valeria Cipollone Il grano degli antichi

2 Lo spazio mediterraneo e i suoi attori: gli uomini i porti le navi le merci

3 Lo spazio mediterraneo: le merci Cosa viaggia per mare? - derrate alimentari: vini economici e di qualità, olio d oliva, salse e conserve di pesce, miele, frutta, ecc.; - materie prime: marmo, ferro, piombo; - pregiato vasellame da mensa; - oggetti vari di uso domestico e personale in ceramica, vetro, bronzo, ambra, oro, argento, pietre preziose; - sostanze medicinali (vegetali e minerali); - beni voluttuari: incensi, unguenti, profumi, ecc.; - materie destinate alle lavorazioni artigianali: allume, ecc. - materie deperibili: cereali, carne, pellami, cuoio, lana, legname, schiavi. Le fonti ricordano mercanti di lana (negotiar lanarius), vino (n. vinarius), olio (n. olearius) legnami (n. materarius, materiarum), ceramiche (n. cretarius)..

4 Nutrire l'impero: le antiche rotte mediterranee del cibo A seguito della cosiddetta pax romana intorno al Bacino del Mediterraneo si determinò quella che gli archeologi moderni tendono definire come globalizzazione dei consumi, con relativa delocalizzazione della produzione dei beni primari. In età imperiale i Romani bevevano in grandi quantità vini prodotti in Gallia, a Creta e a Cipro. Se il loro ceto era abbiente, si concedevano i costosi vini campani, olio che giungeva dall Andalusia, il miele greco e soprattutto il garum, condimento che facevano venire dall Africa, dall Oriente Mediterraneo, dal lontano Portogallo, ma anche da Pompei e dalla costa istriana. Il pane non era prodotto da grano locale, ma quello che giornalmente si consumava era di importazione via mare da Egitto e Africa, tramite il commercio gestito con grosse imbarcazioni.

5 Il mare color del vino le antiche rotte mediterranee del vino

6 Il successo dei vini italici nella tarda repubblica (II I sec. a.c.) Il relitto di S. Caterina di Nardò (Le) Il relitto gemello di Torre Sinfonò (LE)

7 Le vie del mare: navi a dolia e vino di largo consumo Il relitto di Supetar, Cavtat Rinvenimenti lungo le coste adriatiche hanno permesso di arricchire e precisare il quadro del commercio di vino sfuso di minor pregio e più largo consumo, trasportato dalle navi a dolia. Dolia recuperati a Gallipoli, Canale d Otranto, Monopoli

8 Bassorilievo gallo-romano: imbarcazione fluviale carica di botti (Pomey 1997) Non solo anfore per il vino: le botti Rilievi della Colonna Traiana

9 Oggi parliamo di. L oro liquido le antiche rotte mediterranee dell olio

10 Prima l Italia : la grande produzione olearia del Salento romano

11 L egemonia dell olio spagnolo e le rotte dalla Betica a Roma Il relitto Cabrera III (Baleari) Il relitto Daedalus 3 (Bocche di Bonifacio) Il giacimento di Trstenik (Dalmazia)

12 Un nuovo leader: il Nordafrica L olio della Tunisia e della Tripolitania Il relitto di Grado: esempio di riutilizzo e di commercio di redistribuzione

13 Un caso virtuoso: la grande produzione olearia dell Istria romana Il complesso costiero di Loron/Červar nell agro di Parenzo

14 Fish & ships le antiche rotte mediterranee dei prodotti della lavorazione del pesce

15 le salse e le conserve di pesce hanno dato vita, per tutta l'antichità, ad un fiorente commercio, in cui hanno primeggiato inizialmente i Greci del Mar Nero e della Propontide, quindi i porti della Spagna meridionale, prima punici e poi romani, ed infine gli stabilimenti lungo le coste nordafricane. Conosciamo però altre manifatture regionali, tra cui quella dell Adriatico.

16 Oggi parliamo di Il grano degli antichi le antiche rotte mediterranee dei cereali

17 navigare necesse est, vivere non est necesse : così Pompeo ai suoi uomini prima di salpare per trasportare i rifornimenti di grano a Roma (Plut., Pompeii 50).

18 Il trasporto dei cereali non avveniva entro anfore ma, probabilmente, in sacchi o addirittura sfusi nella stiva. Sappiamo però dagli autori antichi l'esistenza di navi frumentarie, come la Isis, di dimensioni eccezionali, che poteva imbarcare ben 1200 tonnellate di grano Un trasporto di grano è documentato dai relitti de L'Anse des Laurons 2 e St.Gervais 2 Affresco dell Isis Giminiana necropoli di via Laurentina a Ostia Scena di carico di cereali, sotto il controllo di Arascantus, funzionario dell annona

19 Lo spazio mediterraneo: i porti - porti principali Portus appellatus est conclusus locus, quo importantur merces et inde exportantur (Ulp., ad edictum 68; Iustin. Dig. L, 16, 59) Luoghi di sbarco e imbarco di merci, deputati all assolvimento di funzioni amministrative e doganali (portorii e telonei) porti di rottura del carico, dove cioé avviene lo sbarco e la riassociazione delle merci in nuovi carichi o, meglio, carichi di seconda (o terza ) formazione - approdi secondari/sussidiari funzionali ad un territorio produttivo - caricatori/imbarcaderi, funzionali a unità residenziali e/o produttive alta densità - gerarchia portuale che riflette il modello di un commercio di redistribuzione lungo rotte a medio - breve raggio - penetrazione dei commerci marittimi nell entroterra: spazio marittimo dilatato - tipologia edilizia e tecnica costruttiva ricorrenti

20 Il rifornimento del cibo e la sua distribuzione avveniva principalmente via mare, per la convenienza del trasporto marittimo rispetto a quello terrestre e fluviale, attraverso la fitta rete dei porti mediterranei, che convergeva su Roma, «ventre dell Impero». La distribuzione dei beni principali di sostentamento era data gratuitamente ai cittadini romani adulti Il porto fluviale sul Tevere I porti di Ostia

21 Puteoli/Pozzuoli e Portus Iulis Ripa Puteolana: il grande sistema portuale integrato a fini mercantili

22 Puteoli/Pozzuoli e Portus Iulis Ripa Puteolana: il terminal di arrivo delle rotte granarie L'intero complesso era funzionale soprattutto al rifornimento granario mln di modii annui di grano da Alessandria, grano dall Africa e dalla Sicilia: un migliaio di navi

23 Aquileia Il grande porto interno nel Caput Adriae l agro meridionale della città è occupato da un sistema integrato di vie d acqua e vie di terra che fanno capo a poli specializzati, destinati all interscambio di merci diverse. EDIFICIO, NECRPOLI APPRODO, RELITTO ASSE STRADALE PRESUNTO ASSE STRADALE CERTO ANTEMURALELIMITE IPOTETICO DELLA LINEA DI COSTA E DEI CORSI D ACQUA

24 Aquileia romana Città di frontiera

25 domus di Aquileia La casa di Tito Macro, un ricco cittadino del I sec. d.c. nell area archeologica dei Fondi Cossar

26 La vita economica della città: mercati e magazzini Le aree di mercato di Fondo Pasqualis

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28 Un canale largo da 32 a 48 m, dove potevano passare più imbarcazioni nello stesso momento. Lungo le sue sponde, dietro le banchine, magazzini per stoccare le merci.

29 Aquileia e gli Unni Le difese dell Impero: vicino ad Aquileia, nel teritorio dell odierna Slovenia: i confini erano protetti dai Claustra Alpium Iuliarium i cancelli delle Alpi Giulie Ma ormai queste difese non riescono più a fermare i Barbari Gli Unni, un tempo alleati dei Romani, entrano nella penisola, prendono Tergeste/Trieste e attaccano Aquileia

30 Aquileia e l incendio di Attila Ma Attila era davvero così sporco, brutto e cattivo? O è un personaggio costruito dalla tradizione e dalla letteratura?

31 Aquileia e l incendio di Attila Attila colpisce in maniera mirata alcuni punti cruciali: -le risorse della città: incendio degli horrea (magazzini pubblici) in piazza Patriarcato. Lì si cammina ancora oggi sopra strati di grano bruciato, le riserve che dovevano essere distribuite ai cittadini. - il potere economico: incendio delle tabernae del Foro; le botteghe hanno concluso la loro attività in un unico momento, a causa di un grande incendio scatenatosi alla metà del V secolo, come indicano gli oggetti in pezzi caduti dagli scaffali. - il potere religioso: incendio del palazzo del vescovo. In tutta Aquileia, a parte questi punti, non sono state rilevate tracce dell'incendio (ad esempio in nessuna delle grandi domus in fase di scavo).

32 Il grano africano: l Egitto e il grande porto di Alessandria Ad Alessandria passa un terzo di tutti i cereali destinati a Roma, tonnellate all anno la rotta Alessandria Roma ( o Pozzuoli) era la rotta del grano: più lunga e impegnativa l andata che il ritorno (in estate i venti dominanti, gli etesii soffiano da NO e chi va da Alessandria a Roma se li trova esattamente contrari)

33 Il grano africano: altri porti Apollonia in Cirenaica Cartagine In età romana il porto viene ristrutturato, assume pianta esagonale allungata; contemporaneamente viene istituita la classis commodiana per il rifonimento di grano a Roma. Leptis Magna

34 L approvvigionamento di grano a Costantinopoli, la nuova capitale

35 Il porto di Teodosio a Costantinopoli Granai chiamati Horrea Alexandrina e Theodosiana erano collocati sul fianco orientale (Regio IX): servivano all immagazzinamento di grano portato dall Egitto e per altre merci. Le importazioni di grano continuarono fino al 641, quando l Egitto cadde nelle mani degli Arabi.

36 Lo spazio mediterraneo: le navi

37 Le navi per il trasporto del grano: naves frumentariae Navi di grande tonnellaggio - La nave Isis, di dimensioni eccezionali, lunga 53 m e larga 14, che poteva imbarcare ben 1200 tonnellate di grano e trasporta a Roma il grano dell Egitto, «tanto grano da poter sfamare per un anno intero tutti gli abitanti dell Attica» (Luciano, La Nave, 7) - La nave Syracousia, fatta costruire da Ierone II di Siracusa nel III sec.a.c. con la supervisione tecnica di Archimede: disponeva di 3 alberi e 3 ponti, suntuosamente arredati, e di numerosi apprestamenti, soprattutto difensivi; trasportava misure di grano, anfore da salagione, talenti di lana e altrettanti di mercanzie diverse = 4000 t, di cui 2400 o 2000 di grano (modificando l unità di misura del grano, da medimni a moggi; Ateneo V 206d-209b).

38 - La nave che trasporta S. Paolo prigioniero è una nave granaria diretta a Pozzuoli; dopo giorni e giorni di deriva tra Creta e Malta, prima di farla arenare volontariamente, tentano di alleggerirla gettando il frumento in mare (Atti degli Apostoli 27-28).

39 Il relitto di Saint Gervais Piccola nave altomedievale della fine del VI - inizi VII d.c. grano trasportato in sacchi nella zona poppiera, pece nelle anfore

40 Il relitto de L Anse des Laurons 2 grano trasportato alla rinfusa o in sacchi e inglobato nella pece fuoriuscita dalle anfore

41 Il relitto tardoimperiale di Torre S. Sabina (Br) Un ulteriore trasporto di grano dall Africa?