I termini dell efficienza energetica riscontrabili nel comune di Robecco

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1 I termini dell efficienza energetica riscontrabili nel comune di Robecco Secondo dati Enel del 1999, il consumo medio annuo di energia elettrica per utenza residenziale nei quattordici Comuni dell Est Ticino è di KWh, inferiore alla media della Provincia di Milano che è di KWh e a quella della Regione Lombardia che è di KWh. Inoltre il consumo medio annuo di energia elettrica per famiglia rilevato nei quattordici Comuni è inferiore anche al valore medio registrato per l intero territorio italiano (2.203 Kwh). Nei quattordici comuni dell Est Ticino, la potenza media prodotta da pannelli solari fotovoltaici installati con i finanziamenti della Regione Lombardia, riscontrata per l anno 2004, era di 3,88 Kw di energia elettrica. L apporto dei comuni dell Est Ticino costituisce quindi solamente lo 0,17% di tutta la produzione di energia elettrica da fotovoltaico della Provincia di Milano (2.234 KWh). L energia prodotta da fonti rinnovabili costituisce il 14% dell energia prodotta in Provincia di Milano a fronte di un obiettivo recentemente fissato dalla Unione Europea del 20%. Comuni Consumi di energia elettrica per utenza residenziale (KWh) Albairate 2,009 Arluno 1,966 Bareggio 2,093 Boffalora sopra Ticino 2,454 Casorezzo 2,117 Cassinetta di Lugagnano 1,864 Cisliano 2,496 Corbetta 2,208 Marcallo con Casone 2,001 Mesero 1,917 Ossona 2,168 Robecco sul Naviglio 2,094 Santo Stefano Ticino 2,207 Sedriano 1,987 Media dei Comuni 2,113 Media Provincia di Milano 2,386 Media Regione Lombardia 2,276 Consumi di energia elettrica per utenza residenziale nei comuni dell Est Ticino (Fonte: Istat Enel Sist, 1999). Nei quattordici comuni si registra (secondo i dati della provincia di Milano Ambiente) una produzione media di 3,88 Kw di energia elettrica da pannelli solari fotovoltaici installati con i finanziamenti della Regione Lombardia. Arluno risulta il comune con la produzione maggiore di energia elettrica pari a 31,80 KW, seguito da Bareggio (9,90 KW), Mesero 7,60 KW e Corbetta (5 KW); il grafico nella pagina successiva raffigura la produzione di energia elettrica da fotovoltaico nei comuni dell Est Ticino (si noti come l apporto dei comuni dell Est Ticino costituisca solamente lo 0,17% di tutta la produzione di energia elettrica da fotovoltaico della Provincia di Milano). In generale l est Ticino è caratterizzato da un basso tasso di energia prodotta da fonti rinnovabili (15%) e da biocarburanti, con alti costi dell energia (al terzo posto in Europa) dovuti anche alla scarsa concorrenza di mercato e mancata riduzione delle emissioni di gas climalteranti: queste sono le osservazioni che la Unione Europea ha recentemente inviato all Italia. È comunque una strada in salita, quella delle fonti di energia rinnovabili e del risparmio dell energia: i comuni e i cittadini si stanno lentamente adeguando con l installazione di pannelli solari, l applicazione di regolamenti bioedilizi, l informazione, la creazione di Esco (società a partecipazione pubblico/privata che ha l obiettivo di risparmiare energia negli edifici pubblici e privati); ciò, anche in considerazione di quanto stabilisce il Piano energetico del Parco del Ticino, che prevede come obiettivo fondamentale per Robecco la ridu-

2 929 zione del consumo di combustibili fossili di almeno il 5% entro il 2010, col contributo dei comuni consorziati e utilizzando sempre più le energie rinnovabili 1 ; il documento approvato dall Assemblea consortile del Parco del Ticino nell ambito del progetto comunitario Wise Plans Cooperation between communities for Energy Action Plans è stato presentato al fianco dei Piani d azione di Spagna (Parco della Doñana) e Regno Unito (Contea di Swansea) in collaborazione con la Municipalità di Skellefteå (Svezia) ed altrettanti partner tecnici. Energia elettrica prodotta da pannelli solari fotovoltaici installati con i finanziamenti della Regione Lombardia. Fonte: Provincia di Milano Ambiente, In particolare le azioni operative e quelle dimostrative proposte a comuni consorziati, imprese e cittadini mirano a: i) un maggiore risparmio energetico negli edifici da attuare con opportuni sistemi di certificazione; ii) un ampio recupero del calore disperso dagli impianti termoelettrici di Boffalora e Turbigo, e il loro riutilizzo in siti civili; iii) una adeguata valorizzazione delle energie rinnovabili (biomasse, idraulico, geotermico, solare); iv) una grande diffusione di iniziative per incrementare la sensibilità sui problemi della gestione energetica, attraverso il coinvolgimento di istituzioni, organizzazioni private e cittadini 2. Si riscontra come, al momento, tra i pochi comuni dell est Ticino dotati di regolamento bioedilizio (Bareggio, Corbetta e Marcallo), non rientra Robecco. Si sintetizza di seguito la situazione energetica di Robecco (dati disponibili al ): Consumi per vettore MWh Consumi per settore MWh Consumi per anno MWh I maggiori consumi energetici di Robecco sono dovuti al settore residenziale, seguiti dal comparto industriale; il vettore energetico più utilizzato è il gas naturale, caratterizzato da un fattore emissivo più contenuto ri- 1 Questi gli obiettivi del Piano d azione del Parco del Ticino. 2 Molte le prospettive future emerse durante la presentazione del piano, tra cui spiccano la volontà di passare da proposte teoriche a interventi operativi e normativi concreti, e la possibilità di creare un Agenzia dell Energia del Parco del Ticino al servizio di Enti pubblici, cittadini e imprese. Particolarmente rilevanti risultano quindi il Programma energetico regionale, approvato il 21 marzo 2003 con Dgr. n e il Piano d azione per l energia (Pae), aggiornato al 2008, lo strumento operativo del Programma energetico regionale (Per), di cui recepisce gli obiettivi generali delineati nell atto d indirizzo per la politica energetica approvato dal Consiglio regionale il 3 dicembre 2002 (Deliberazione VII/0674). 3 Banca dati regionale Sirena.

3 930 spetto agli altri vettori energetici impiegati in minore percentuale. È quindi auspicabile che la metanizzazione già presente sul territorio riesca a servire in futuro anche le utenze al momento non connesse alla rete, così da ridurre progressivamente le quantità di CO2 prodotta a discapito delle utenze che utilizzano ancora gasolio. La produzione di energia elettrica incide invece del 30% sui consumi energetici comunali, rappresentando la seconda fonte inquinante. Pare quanto mai opportuno anche un rinnovo del parco dei mezzi pubblici, dal momento che il comparto trasporti urbani incide maggiormente sui consumi di benzina e gasolio, fonti maggiormente inquinanti; fondamentale anche rilevare come, invece, il livello delle fonti energetiche rinnovabili, quali il solare termico, siano comprese nella voce altri, incidente solo per il 2% sui vettori energetici: è una situazione che va necessariamente migliorata, onde ovviare alla palese dipendenza da fonti più inquinanti anche in ottica di efficienza energetica e riduzione delle immissioni d inquinanti in atmosfera per consumi energetici locali. Si riportano di seguito i consumi relativi ai principali vettori energetici: GAS METANO

4 931 ENERGIA ELETTRICA GASOLIO

5 932 BENZINA

6 933 BIOMASSA GPL

7 934 OLIO COMBUSTIBILE I dati relativi ai principali vettori energetici utilizzati evidenziano come, sebbene il settore residenziale consumi prevalentemente gas naturale, richiede anche l ausilio di fonti quali gasolio, gpl, energia elettrica e biomassa. Il comparto produttivo incide maggiormente sulla richiesta di energia elettrica, mentre la quota di residenziale che utilizza gasolio come fonte energetica risulta ridotta e limitata al 3% circa del totale. Eccezion fatta per la biomassa caratterizzata da una produzione di CO2 nulla, gli altri vettori energetici elencati

8 presentano fattori emissivi superiori a quelli del gas, ecco perché sarà importante in futuro collegare tutte le utenze comunali alla rete del metano, oltre a incrementare l energia prodotta da fonti rinnovabili. Tipologia di combustibile Fattori di emissione KgCO2/kWh Fattori di emissione KgCO2/MWh Gas 0, Gasolio 0, Gpl 0, ,6 Olio combustibile 0, ,6 Energia elettrica 0, Biomasse 0 0 Benzina 0, ,7 Ne derivano i seguenti carichi inquinanti: Vettore Valore (MWh) Fattori emissivi KgCO2/MWh per tipologia di fonte energetica Inquinamento prodotto KgCO2 Inquinamento prodotto CO2 (tonnellate) 935 % inquinamento Gas naturale ,29 44,51 Energia elettrica ,43 28,26 Gasolio ,96 14,97 Benzina , ,602 6,08 Biomasse ,18 Gpl , ,52 2,05 Altri < 2% ,95 Consumi energetici tot Tot. D inquinamento prodotto , Il fabbisogno energetico complessivo del comune di Robecco ammonta a MWh; rispetto ai vettori energetici utilizzati, il comune per soddisfare il proprio fabbisogno energetico produce 1,23 kg di CO2 per ogni metro quadro di superficie territoriale. Viene di seguito presentata la situazione relativa al settore residenziale con maggiori consumi energetici: Consumi derivanti dal settore residenziale Consumi per settore (TEP) Consumi per anno del vettore selezionato (TEP) 4 Valore trascurato per la difficoltà di determinare il corretto valore emissivo e la bassa incidenza sull inquinamento prodotto.

9 936 Consumo percentuale dei vettori per anno (TEP) Consumo (%) / anno per il vettore selezionato (TEP) Ecco i dati dei consumi energetici e dei relativi apporti inquinanti (in CO2 equivalente) della residenza: Vettore Valore (MWh) Fattori emissivi KgCO2/MWh Inquinamento prodotto KgCO2 Inquinamento prodotto CO2 (tonnellate annue) % inquinamento Gas naturale ,86 65,65 Energia elettrica ,37 31,10 Gasolio ,2 1,93 Benzina 240,7 Biomasse Gpl , ,6 147,34 1,32 Solare termico 5 Totale energia prodotta TOT. inquinamento prodotto , Il fabbisogno energetico espresso dalla componente residenziale di Robecco ammonta a 49 mila MWh, pari a un consumo energetico pro capite di KWh ab. annui, equivalendo a una produzione di anidride carbonica di kgco2/ab. (circa 1,6 tco2/ab 6.) annui Altro elemento da considerare, in chiave dei consumi domestici, è quella relativa all energia elettrica di cui è opportuno stimare i consumi e i relativi apporti immissivi in ambiente atmosferico. Vettore Valore (MWh) Fattori emissivi Inquinamento prodotto Inquinamento prodotto KgCO2/MWh KgCO2 TCO2 Energia elettrica totale ,37 Energia elettrica procapite 1, ,075 0,501 Dalle stime effettuate, si riscontra una produzione di energia elettrica per le utenze residenziali di oltre 8 mila MWh, pari ad un consumo medio annuo di energia elettrica per utenza residenziale di KWh annui/ab. Tale soglia di consumo è equivalente ad una produzione di 500 Kg di CO2 annue a persona. Infatti, come emerge dai prospetti precedentemente riportati, la produzione di energia elettrica sul territorio di Robecco risulta legata a fonti combustibili, piuttosto che da fonti rinnovabili quali energia solare o biomasse. Si ricorda in questa sede che l attività di trasporto del gas naturale, è dichiarata di interesse pubblico ai sensi dell art. 8, c. 1, D.Lgs. 23 maggio 2000, n che rappresenta una fonte energetica a basso impatto 5 Non viene considerato vista l incidenza inferiore all 1%. 6 Si considera il dato Istat con popolazione residente al 31 dicembre 2010, rilevata in abitanti.

10 ambientale in grado di soddisfare facilmente gli usi più svariati; il gas metano rappresenta così il 45% circa sul totale dei consumi per vettore nella realtà comunale, come si può desumere dalla lettura del grafico Grafico relativo ai consumi energetici del Comune di Robecco sul Naviglio, specificato per vettori impiegati (gas naturale, energia elettrica, gasolio, benzina, ecc.). Il servizio è affidato alla società G6 Rete Gas S.p.a. ed è composta da circa 45,8 km di condotte, di cui 2,4 km rappresentati dal metanodotto principale di Snam che percorre l intero territorio comunale; la distribuzione del gas metano in ambito urbano avviene tramite una cabina di decompressione che intercetta la rete di trasporto regionale e riduce la pressione del gas per convogliarla nella rete locale: dalla cabina si dipartono poi le condotte ad alta pressione che distribuiscono il gas metano verso il capoluogo e le frazioni del comune. 7 Il processo di regolamentazione del mercato del gas naturale in ambito comunitario e nazionale è stato avviato dalla Direttiva n 98/30/CE del Parlamento e del Consiglio Europeo del 22 giugno 1998 ( Direttiva Gas ), recante norme comuni per il mercato interno del gas naturale (trasporto, distribuzione, fornitura e stoccaggio di gas naturale). Tale direttiva è stata attuata, a livello nazionale, attraverso la legge 17 maggio 1999, n 144 ( Legge Delega ) ed il Dlgs. 23 maggio 2000, n 164 ( Decreto Letta ) recante norme comuni per il mercato interno del gas naturale. 8 Dati aggiornato al Fonte: Sistema Informativo Regionale Energie Ambiente (SIRENA).

11 Nella caratterizzazione della rete, il Dm. 24 novembre 1984 classifica in 7 specie le condotte per il trasporto e la distribuzione di gas naturale, in relazione alla differente pressione massima di esercizio; in particolare: Specie 1a 2a 3a 4a 5a 6a 7a Massima pressione operativa (bar) >24 24 P > P > 5 5 P > 1,5 1,5 P > 0,5 0,5 P > 0,04 < 0,04 Nella rete di distribuzione comunale, si riscontra la maggior presenza di condotte di 4 e 7 specie, con l eccezione di un unico tratto di 6 specie, indirizzato a servire una cascina lontana dalla rete principale: Specie Tipo pressione Frequenza Peso % Lunghezza (m) Peso% 4 Media 33 13,75% 11879, ,26% 6 Media 1 0,42% 1889,345 4,34% 7 Bassa ,83% 29807, ,40% 938 Grafico a torta con suddivisione delle condotte presenti sul territorio del Comune di Robecco sul Naviglio, suddivise per specie Anche in questo caso viene riproposto il medesimo procedimento adottato per la rete acquedottistica e fognaria, indagando l incidenza della rete di distribuzione del gas per Unità Territoriali d Indagine. Per la stima del grado di copertura del servizio garantito dall attuale rete gas metano, è stata tenuta in considerazione la mappatura delle porzioni territoriali edificate (ivi comprese le aree su cui insistono le case sparse) non metanizzate (individuate con Dcc. 30 marzo 2010, n 2), rispetto alla quale sono estratte le utenze non allacciate alla rete del gas metano per le quali è plausibile ipotizzare l utilizzo di sistemi di stoccaggio

12 939 in loco del combustibile, quali serbatoi interrati contenitori di gas o combustibili derivati del petrolio (prevalentemente gasolio), piuttosto che bombole di gas. Al fine della riduzione delle emissioni da combustione civile per il riscaldamento e per la produzione di energia elettrica, si ricorda invece la cogenza dei dispositivi regionali in materia di certificazione energetica, nella fattispecie le Dgr. n. 5018/07, n. 5373/07 e n. 8745/08 9 ) e d inquinamento luminoso (Lr. 17/2000 smi) a cui il comune non si è ancora adeguato. La normativa regionale vigente, in conformità ai principi fissati dal D.Lgs. 192/ in attuazione della Direttiva europea 2002/91/CE del 16 dicembre 2002 così come modificato con D.Lgs. 29 dicembre 2006, n.311 e in attuazione degli artt. 9 e 25 della Lr. 11 dicembre 2006, n. 24 recante Norme per la prevenzione e la riduzione delle emissioni in atmosfera a tutela della salute e dell ambiente 11, per definire le misure per contenere il consumo energetico degli edifici 12, attuare il risparmio energetico, l uso attuale dell energia, la produzione energetica da fonti energetiche rinnovabili, dispone al punto 9.2 della Dgr. VIII/8745 che tutti gli edifici residenziali di nuova costruzione e gli edifici di proprietà pubblica o adibiti all uso pubblico, la cui superficie utile superi i mq, vanno dotati dell attestato di certificazione energetica 13 secondo lo schema definito dall allegato C 14, ponendo per quest ultima categoria il termine del primo luglio Per cui, in funzione della zona climatica di appartenenza 15 del Comune in cui è ubicato l edificio, in relazione alla sua destinazione d uso 16 e al rapporto di forma dell edificio 17, la determinazione dell indice di prestazione energetica è definita rispetto ai valori limite associati a ciascuna delle otto classi di consumo, dalla A + alla G, definiti dall Allegato A per la valutazione della prestazione energetica relativa alla climatizzazione invernale o al riscaldamento 18. Per tutte le categorie di edifici, nel caso di progettazione e realizzazione d edifici di nuova costruzione e degli impianti in essi installati 19, si rimanda infine alla disciplina dei punti 3.1 a) e 4 delle vigenti Dgr. 8745/2008 e 5018/2007, per il rispetto dei fattori tipologici e tecnico costruttivi in materia di contenimento dei consumi energetici Il 15 gennaio 2009 è stata infatti pubblicata la Dgr. VIII/8745 recante Determinazioni in mrito alle disposizioni per l efficienza energetica in edilizia e per la certificazione energetica degli edifici che integra e modifica le precedenti Disposizioni inerenti l efficienza energetica in edilizia (Allegato) approvate con delibera di giunta regionale n. 5018/2007, modificate ed integrate con Dgr VIII/5773, parte integrante e sostanziale del provvedimento vigente. 10 Il D.Lgs. 192/2005, attuativo della Direttiva 2002/91/CE, stabilisce i criteri, le condizioni e le modalità per migliorare le prestazioni energetiche degli edifici, rinviando a successivi decreti le metodologie di calcolo ed i requisiti minimi finalizzati al contenimento dei consumi di energia. 11 La Lr. 24/2006 detta norme per la riduzione e la certificazione del consumo energetico degli edifici esitenti, da ristrutturare e di nuova costruzione, stabilendo i requisiti di prestazione energetica degli involucri edilizi, degli impianti termici e dei generatori di calore (art. 9, lettera a) 12 Si richiama a tal fine la Drg del 27 dicembre 2007, con la quale sono stati approvate le procedure di calcolo per certificare il fabbisogno energetico degli edifici. 13 Ex punto 10, art. 9, Dgr. VIII/8745. Si faccia riferimento alla classificazione CENED, 14 Al fine d attestare la rispondenza delle prescrizioni in materia di contenimento del consumo energetico degli edifici, il progettista deve provvedere ad effettuare i calcoli necessari per verificare la conformità dell edificio ai requisiti di prestazione energetica richiesti ai punti 5,6 e 7 del suddetto provvedimento (allegato B Dgr. VIII/8745). 15 Ai soli fini della classificazione energetica degli edifici, il territorio regionale è suddiviso in tre zone climatiche in funzione dei gradi giorno, individuate all art. 2 del Dpr. 26 agosto 1993, n. 412; per cui vengono riconosciute le seguenti zone: i) zona E: comuni che presentano un numero gradi giorno maggiore di 2101 e non superiore a 3.000; ii) zona F1: comuni che presentano un numero gradi giorno maggiore di 3001 e non superiore a 3.900; iii) zona F2: comuni che presentano un numero gradi giorno maggiore di 3901 e non superiore a Ai fini del contenimento dei consumi energetici e della riduzione delle emissioni inquinanti, le categorie degli edifici vengono classificate in base alla destinazione d uso indicata all art. 3 del Dpr 26 agosto 1993, n Viene definito rapporto di forma S/V, dove: S (in mq) = superficie che delimita verso l esterno, ovvero verso ambienti non dotati di impianti di riscaldamento; V (in mc) = volume lordo delle parti di edificio a temperatura controllata, definito dalle superfici che lo delimitano. 18 Secondo quanto indicato nelle tabelle A.4.1 e A.4.2 di cui all Allegato A (Dgr. VIII/8745). 19 Punto 3.1, lett. a) e punto 4, Dgr. VIII/ A tal fine, si sottolinea che nel caso di edifici pubblici e privati di nuova costruzione, in occasione di nuova installazione di impianti termici, è obbligatorio progettare e realizzare l impianto di energia termica in modo tale da coprire almeno il 50% del fabbisogno annuo di energia primaria richiesta per la produzione di acqua calda sanitaria attraverso il contributo di impianti solari termici.

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