REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO N REG.RIC. Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale, (Quinta Sezione) ANNO 2007

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Livio Pinna
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1 REPUBBLICA ITALIANA N. 813/08 REG.DEC. IN NOME DEL POPOLO ITALIANO N REG.RIC. Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale, (Quinta Sezione) ANNO 2007 ha pronunciato la seguente D E C I S I O N E Sul ricorso in appello n. 5327/2007 del 26/06/2007, proposto dal sig. Di Falco Francesco, rappresentato e difeso dagli avv.ti Daniele Vagnozzi e Giulio Cerceo, con domicilio eletto in Roma, Via Leonida Bissolati 76 presso il primo; contro la REGIONE MOLISE, l Ufficio Elettorale Centr. Circoscriz. c/o Tribunale di Campobasso e l Ufficio Elettorale Centr. Regionale c/o Corte di Appello di Campobasso, rappresentati e difesi dall avv. Fabrizio Fedeli, con domicilio in Roma, via dei Portoghesi 12 presso l Avvocatura Generale dello Stato; il sig. Totaro Francesco, rappresentato e difeso dagli avv.ti Enrico Follieri e Vito Aurelio Pappalepore, con domicilio eletto in Roma, Viale Mazzini 6 presso il primo; per la riforma della sentenza del TAR Molise - Campobasso n. 205/2007, resa tra le parti, concernente elezioni presidente giunta e consiglio regionale del Molise; Visto l atto di appello con i relativi allegati; Visti gli atti di costituzione in giudizio di: Ufficio Elettorale Centr. Circoscriz. c/o Tribunale di Campobasso, Ufficio SC

Di Falco Francesco, rappresentato e difeso dagli avv.

2 2 N. RIC. 5327/07 Elettorale Centr. Regionale c/o Corte di Appello di Campobasso, Totaro Francesco; Viste le memorie difensive; Visti gli atti tutti della causa; Alla pubblica udienza del 18 Dicembre 2007, relatore il Consigliere Nicola Russo ed uditi, altresì, gli avvocati D. Vagnozzi, G. Cerceo, E. Follieri, V.A. Pappalepore e l Avv.to dello Stato M. Santoro; Ritenuto in fatto e considerato in diritto quanto segue: FATTO La causa concerne la fase prodromica della consultazione elettorale del 5 e 6 novembre 2006, indetta per il rinnovo del Presidente della Giunta Regionale e del Consiglio Regionale del Molise, ed è promossa dal sig. Francesco Di Falco, primo dei non eletti nella circoscrizione di Campobasso, lista n. 12 "La Margherita". Il thema decidendum, quale esso risulta a seguito della rinuncia al secondo motivo del ricorso in primo grado, consiste nello stabilire se la dichiarazione di accettazione della candidatura da parte del candidato eletto sig. Francesco Totaro possa ritenersi o meno conforme alla disciplina di riferimento e, più in particolare, se l'autentica di firma ivi apposta possa essere ritenuta tale. Con sentenza n. 205/2007, il TAR Molise ha respinto il ricorso alla stregua di una interpretazione finalistica dell'art. 21,

Nicola Russo ed uditi, altresì, gli avvocati D. Vagnozzi, G. Cerceo, E. Follieri, V.A. Pappalepore e l Avv.to dello Stato M.

3 3 N. RIC. 5327/07 secondo comma, del d.p.r. 445/2000, rilevando che lo scopo dell'autentica di firma (vale a dire la provenienza della sottoscrizione ad opera del soggetto abilitato a renderla) è raggiunto anche se non risultano rigorosamente assolte tutte le formalità prescritte dalla disciplina legale. In un tale contesto, ha concluso la sentenza, si deve parlare di mere irregolarità e non di carenze tali da mettere in dubbio il raggiungimento dello scopo, anche perché vi è in atti la dichiarazione del notaio Vincenzo Greco di Termoli con la quale, ancorché ex post, si scioglie ogni ipotetico, residuo margine di dubbio sulla provenienza della contestata autentica di firma. Ha proposto appello il sig. Francesco Totaro, il quale contesta che in subiecta materia possa operare il principio di strumentalità delle forme, dovendosi invece, nella fase della presentazione delle liste e delle candidature (a differenza di quanto accade con riferimento alle operazioni di votazione), assicurare la scrupolosa osservanza degli adempimenti stabiliti dal sistema legale a garanzia dell'autenticità e dell'integrità del procedimento. Né, secondo l'appellante, avrebbe potuto darsi rilievo alla dichiarazione del notaio Greco poiché questa si risolverebbe in una sorta di non consentita integrazione postuma della motivazione. Si è costituito il controinteressato, il quale nega che possa farsi contestazione della paternità della sua firma e dell'autentica notarile ad essa apposta e conclude per la reiezione dell'appello.

assolte tutte le formalità prescritte dalla disciplina legale.

4 4 N. RIC. 5327/07 Analoga posizione è assunta dalla Regione Molise e dagli Uffici Elettorali nella cui memoria si sostiene, tra l'altro, che la provenienza dell'autentica sarebbe contestabile solo col mezzo (nella specie non esperito) della querela di falso. La causa è passata in decisione all'udienza del 18 dicembre DIRITTO L'appello non è fondato. Il principio di strumentalità delle forme, del quale la sentenza di primo grado ha correttamente fatto applicazione, non è destinato a negare ma a coniugarsi con la regola per la quale la fase della presentazione delle liste e delle candidature è accompagnata da una serie di formalità. Le forme (non solo in materia elettorale) non sono infatti fini a sé stesse ma risultano appunto dettate per il raggiungimento di un determinato scopo; con la conseguenza che se quello scopo è ragionevolmente raggiunto, non può che parlarsi di mera irregolarità. Tanto si verifica nella presente fattispecie, nella quale, al di là delle contrapposte letture che le parti danno alla autentica di firma ad opera del notaio Greco di Termoli, non può non darsi rilievo alla dichiarazione del notaio medesimo (ovviamente successiva alla fase elettorale contestata ma anteriore all'instaurazione della controversia in sede giurisdizionale) il quale attesta che la firma apposta dal candidato Di Falco alla dichiarazione di accettazione della candidatura è stata da lui

(nella specie non esperito) della querela di falso. La causa è passata in decisione all'udienza del 18 dicembre 2007. DIRITTO L'appello non è fondato.

5 5 N. RIC. 5327/07 autenticata. Né con riferimento a tale dichiarazione del notaio si può parlare di integrazione della motivazione (del provvedimento di riammissione della candidatura ad opera dell'ufficio centrale regionale presso la Corte di Appello di Campobasso). L'autentica di firma (ancorché in maniera non pedissequamente conforme alla disciplina legale) è presente nel documento originale sicché, nella fattispecie, non si può parlare di integrazione ma di mera regolarizzazione. La particolarità della vicenda consente al Collegio di derogare alla regola per la quale le spese del grado seguono la soccombenza. P.Q.M. Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale, Sezione Quinta, respinge l appello. Spese del grado compensate. Ordina che la presente decisione sia eseguita dall autorità amministrativa. Così deciso in Roma nella Camera di Consiglio del 18 Dicembre 2007 con l intervento dei Sigg.ri: EMIDIO FRASCIONE CLAUDIO MARCHITIELLO MARCO LIPARI CARO LUCREZIO MONTICELLI NICOLA RUSSO PRESIDENTE CONSIGLIERE CONSIGLIERE CONSIGLIERE CONSIGLIERE est.

presso la Corte di Appello di Campobasso).

6 6 N. RIC. 5327/07 L ESTENSORE F.to Nicola Russo IL PRESIDENTE F.to Emidio Frascione IL SEGRETARIO F.to Cinzia Giglio DEPOSITATA IN SEGRETERIA Il 04/03/2008 (Art. 55, L. 27/4/1982, n. 186) IL DIRIGENTE F.to Antonio Natale

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