8 la via delle scuole

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "8 la via delle scuole"

Transcript

1 1. Una lettera Piú avanti le avrebbe detto che la loro storia era cominciata al Teatro nazionale dell Opera ungherese, la sera prima che lui partisse per Parigi sul treno espresso per l Europa occidentale. L anno era il 1937, il mese settembre, l aria insolitamente fredda per la stagione. Suo fratello aveva insistito per portarlo all opera come regalo d addio. Davano la Tosca e i loro posti erano in piccionaia. Ad altri erano riservati i tre portoni ad arco in marmo, la facciata con le colonne corinzie e la grandiosa trabeazione. Il loro era un umile ingresso secondario con un uomo rubizzo che staccava i biglietti, il pavimento di legno logoro, le pareti con appese locandine mezze sbriciolate. Ragazze con l abito al ginocchio salivano i gradini al braccio di giovanotti in completo sdrucito; pensionati discutevano con le mogli canute arrancando lungo le scale strette. E in cima, un allegro frastuono: una sala buffet circondata di specchi e panche di legno, l aria nebbiosa di fumo di sigaretta. La porta in fondo si apriva direttamente sulla sala da concerto, sulla grande caverna illuminata dalle luci elettriche, con l affresco delle divinità greche sul soffitto e i palchi arabescati d oro. András non si sarebbe mai aspettato di vedere un opera in quel teatro se Tibor non avesse comprato i biglietti. Ma suo fratello riteneva che la vita a Budapest imponesse almeno una serata pucciniana all Operaház. Tibor si sporse dalla ringhiera indicando il palco dell ammiraglio Horthy, stavolta occupato solo da un vecchio generale in divisa da ussaro. Piú in basso, uscieri in smoking accompagnavano gli spettatori ai loro posti, gli uomini in frac e le donne con le acconciature scintillanti di gioielli.

2 8 la via delle scuole Come vorrei che Mátyás potesse vederlo, disse András. Lo vedrà, Andráska. Verrà a Budapest quando avrà preso il baccalaureato, e nel giro di un anno sarà stufo marcio di questo posto. András non poté evitare di sorridere. Lui e Tibor si erano trasferiti a Budapest subito dopo il diploma al gimnázium di Debrecen. Erano cresciuti a Konyár, un paesino delle pianure orientali, e all inizio anche loro pensavano che la capitale fosse il centro del mondo. Ora Tibor aveva in programma di frequentare la facoltà di Medicina in Italia mentre András, che viveva a Budapest solo da un anno, sarebbe partito l indomani per l università di Parigi. Prima che arrivasse la notizia dall École Spéciale d Architecture, tutti pensavano che sarebbe stato Tibor a partire per primo. Da tre anni faceva il commesso in un negozio di calzature in Váci utca, mettendo da parte i soldi per l università e studiando di notte i manuali di anatomia, disperatamente, come se ne andasse della sua stessa vita. Quando András si era trasferito da lui l anno prima, la partenza di Tibor sembrava imminente. Aveva già passato gli esami e presentato domanda alla facoltà di Medicina di Modena. Pensava ci sarebbero voluti sei mesi per ottenere l ammissione e il visto da studente. Invece lo avevano messo in una lista d attesa per studenti stranieri dicendogli che sarebbero trascorsi un paio d anni prima che si potesse iscrivere. Tibor non aveva piú accennato alla propria situazione da quando András aveva saputo della borsa di studio, né dato alcun segno d invidia. Anzi, aveva comprato i biglietti per l opera e aiutato András a organizzarsi. Ora, mentre si abbassavano le luci e l orchestra accordava gli strumenti, András fu assalito da una segreta vergogna: sapeva che sarebbe stato felice per Tibor se si fossero trovati nella situazione opposta, ma forse avrebbe faticato a celare la gelosia. Da una porta laterale del golfo mistico spuntò un signore allampanato dai capelli come candide fiamme che entrò sotto la luce di un riflettore. Il pubblico esplose in un ovazione mentre l uomo guadagnava il podio. Dovette fare tre inchini e alzare le

3 una lettera 9 mani in segno di resa per ottenere il silenzio; poi si voltò verso i musicisti e alzò la bacchetta. Dopo un momento di trepida sospensione, gli ottoni e i violini proruppero in una musica che entrò nel petto di András, riempiendogli la cassa toracica fino a mozzargli il fiato. Il sipario di velluto si alzò scoprendo l interno di una cattedrale italiana, resa alla perfezione nei dettagli piú complessi e minuziosi. I vetri istoriati spandevano torrenti di luce rossa e azzurra, e un affresco incompleto di Maria Maddalena affiorava spettrale su una parete intonacata. Un uomo con l uniforme a righe da carcerato strisciò di soppiatto in chiesa e andò a rintanarsi in una cappella buia. Entrò un pittore per lavorare all affresco, seguito da un sacrestano deciso a fargli riordinare pennelli e teloni prima della prossima messa. Poi entrò Tosca, diva dell opera lirica, modella della Maddalena, con le gonne carminio volteggianti intorno alle caviglie. Il canto s innalzò e aleggiò sotto la cupola dipinta dell Operaház: la voce flautata da tenore del pittore Cavaradossi, il basso rotondo del fuggiasco Angelotti, la calda e vellutata voce da soprano della diva immaginaria Tosca, interpretata dalla diva in carne e ossa Zsuzsa Toronyi. Il suono era cosí corposo, palpabile, che András ebbe la sensazione di potersi sporgere dalla balconata per attingerne a piene mani. L edificio stesso era diventato uno strumento, pensò. L architettura espandeva il suono e lo completava, lo amplificava e lo conteneva. Non dimenticherò mai questa serata, bisbigliò al fratello. Ci mancherebbe altro, ribatté Tibor sottovoce. Dovrai portarmi all opera quando verrò a trovarti a Parigi. Durante l intervallo bevvero un caffè nero nella sala buffet e discussero dello spettacolo. Il pittore aveva rifiutato di tradire l amico per lealtà e altruismo o perché era un arrogante malato di protagonismo? La sua capacità di sopportare la tortura andava intesa come una sublimazione dell amore fisico per Tosca? E Tosca avrebbe accoltellato Scarpia se la professione non le avesse inculcato il senso del melodramma? Conversare cosí era un piacere agrodolce; da piccolo András aveva trascorso ore ad ascoltare Tibor dibattere con gli amici di filosofia, sport o let-

4 10 la via delle scuole teratura, agognando il giorno in cui avrebbe espresso un commento che suo fratello avrebbe giudicato arguto o incisivo. Ora che lui e Tibor erano alla pari, o quasi, András stava partendo, stava salendo su un treno che lo avrebbe portato a centinaia di chilometri da lí. Che hai? chiese Tibor, toccandogli la manica. András tossí e distolse lo sguardo. Troppo fumo, disse, e arrossí. Provò sollievo quando le luci lampeggiarono segnalando la fine dell intervallo. Dopo il terzo atto e le innumerevoli chiamate in scena con i defunti Tosca e Cavaradossi miracolosamente tornati in vita e il malvagio Scarpia che sorrideva amabile accettando un fascio di rose rosse András e Tibor si fecero largo verso l uscita e scesero le scale affollate. Una pallida spruzzata di stelle brillava sulla distesa di luci cittadine. Tibor prese il fratello sottobraccio e lo portò verso il lato dell edificio che dava su Andrássy út, dove gli spettatori della prima galleria e della platea si riversavano dai tre archi in marmo della maestosa entrata. Voglio farti vedere il foyer, disse. Diciamo all usciere che abbiamo dimenticato una cosa dentro. András seguí Tibor attraverso l ingresso principale, nell atrio illuminato da un lampadario, dove una scalinata di marmo spalancava le ali verso una galleria. La discendevano uomini e donne in abito da sera, ma András vide solo l architettura: la cornice a ovoli e lancette lungo la scalinata, la volta a crociera in alto, le colonne corinzie rosa che sostenevano la galleria. Miklós Ybl, un ungherese di Székesfehérvár, aveva vinto il concorso internazionale per il progetto del teatro dell opera. Per il suo ottavo compleanno András aveva ricevuto dal padre un libro di suoi disegni e trascorso lunghi pomeriggi a studiare quegli spazi. Mentre la folla in uscita gli scorreva accanto, alzò gli occhi al soffitto, e intento com era a cercare di conciliare la versione tridimensionale con i disegni a tratteggio nella sua memoria, non si accorse della persona che gli si era fermata davanti rivolgendogli la parola. Dovette strabuzzare gli occhi e concentrarsi sull interlocutrice, un mite donnone in pelliccia di zibellino,

5 una lettera 11 che a quanto pareva stava chiedendogli permesso. András fece un inchino e si scostò per lasciarla passare. No, no, disse la donna. Siete proprio dove voglio che siate. Che fortuna incontrarvi qui! Non avrei mai saputo dove trovarvi. András si sforzò di ricordare quando e dove avesse già visto quella donna. Al collo le brillava una collana di diamanti e dall orlo della pelliccia spuntava un abito di seta rosa; i capelli scuri formavano una calotta di riccioli fittissimi. Lo prese sottobraccio e uscí con lui sulle scale del teatro. Eravate voi in banca l altro giorno, vero? chiese la signora. Il ragazzo con la busta piena di franchi. Ora la riconosceva: era Elza Hász, la moglie del direttore della banca. András l aveva vista qualche volta alla grande sinagoga di Dohány utca, dove lui e Tibor ogni tanto assistevano alla funzione del venerdí sera. Si erano scontrati due giorni prima mentre la signora attraversava l atrio della banca; a lei era caduta di mano la cappelliera e a lui era sfuggita la cartellina con i franchi. La cartellina si era aperta, liberando le banconote rosa e verdi, e i soldi si erano sparsi ai suoi piedi come confetti. András aveva spolverato e restituito la cappelliera alla signora, che era poi sparita dietro una porta con la scritta «Vietato l ingresso». A vedervi sembrate coetaneo di mio figlio, disse lei. E a giudicare dalla valuta, direi che state partendo per l Università a Parigi. Domani pomeriggio, ribatté lui. Dovete farmi un grande favore. Mio figlio studia alle Beaux-Arts e vorrei che gli portaste un pacco. Vi sarebbe di molto disturbo? András esitò un attimo prima di rispondere. Accettare di portare un pacco a Parigi voleva dire che stava partendo sul serio, che intendeva lasciare i fratelli, i genitori e il suo paese per entrare nel grande ignoto dell Europa occidentale. Dove abita vostro figlio? chiese. Nel Quartiere latino, ovviamente, disse lei e rise. Nella

6 12 la via delle scuole soffitta di un pittore, non in una bella villa come il nostro Cavaradossi. Anche se mi ha detto che c è l acqua calda e si vede il Panthéon. Ah, ecco la macchina! Una berlina grigia accostò al marciapiede, la signora Hász alzò il braccio per chiamare l autista. Venite domani prima di mezzogiorno. Al 26 di Benczúr utca. Vi farò trovare tutto pronto. Si strinse addosso la pelliccia e corse verso la macchina, senza voltarsi a guardare András. Allora? disse Tibor raggiungendolo fuori, sulle scale. Immagino vorrai spiegarmi di che si tratta. Devo fare da corriere internazionale. Madame Hász vuole che porti un pacco per il figlio a Parigi. Ci siamo conosciuti l altro giorno in banca quando sono andato a cambiare i pengő in franchi francesi. E tu hai accettato? Sí. Tibor sospirò guardando i tram gialli che passavano sul viale. Sarà un mortorio qui senza di te, Andráska. Sciocchezze. Scommetto che entro una settimana ti sarai trovato una ragazza. Ah, certo. Le ragazze vanno matte per i commessi squattrinati! András sorrise. Finalmente un po di vittimismo. Non ne potevo piú della tua generosità e del tuo sangue freddo. Ma di che parli? Ti ammazzerei per il fatto che te ne vai. Ma a che servirebbe? Né io né te andremmo piú all estero. Sorrise, ma il suo sguardo dietro gli occhiali dalla montatura argento era serio. Prese sottobraccio András e lo trascinò giú dalle scale, canticchiando le battute dell ouverture. Il condominio di Hársfa utca distava solo tre isolati; quando arrivarono al portone si fermarono a prendere un ultima boccata d aria prima di salire in casa. Il cielo sopra l Operaház riverberava di arancione pallido, e i campanelli dei tram echeggiavano nel viale. Nella semioscurità Tibor gli sembrò bello come un mito del cinema, con il cappello sulle ventitre e la sciarpa di seta bianca buttata sulla spalla. In quel momento gli parve un uomo pronto ad abbracciare un esistenza eccitante e anticonformista, un

7 una lettera 13 uomo molto piú adatto di lui a sbarcare da un treno e farsi largo in terra straniera. András batté le palpebre e prese la chiave dalla tasca, e un attimo dopo stavano salendo le scale di corsa come due ragazzi del gimnázium. La signora Hász viveva nei pressi del Városliget, il parco cittadino con il castello delle fiabe e gli imponenti bagni termali in stile rococò. La casa in Benczúr utca era una villa all italiana in stucco giallo crema, circondata su tre lati da giardini nascosti; le chiome degli alberi a spalliera spuntavano da dietro un muro bianco. András avvertí il debole scroscio di una fontana, il raschio di un rastrello da giardiniere. Gli sembrò strano che ci vivesse una famiglia di ebrei, ma c era una mezuzah affissa sulla porta d ingresso: un cilindro d argento avvolto in foglie d edera dorata. Quando premette il campanello, cinque note risuonarono all interno. Poi sentí un rumore di tacchi in avvicinamento, e di pesanti chiavistelli che venivano tirati. Una domestica dalla chioma candida aprí la porta e lo fece entrare. András si ritrovò in un ingresso a cupola, con il pavimento di marmo rosa, un tavolo intarsiato, un mazzo di calle dentro un vaso di porcellana. Madame Hász è in salotto, disse la domestica. Gli fece strada nell atrio e lungo un corridoio a volta, fermandosi davanti a una porta dietro cui András sentí un altalena di voci femminili. Non riuscí a distinguere le parole, ma capí che era in corso una discussione: una voce si alzò, si fece stridula e si riabbassò; l altra, piú calma, salí di tono, insistette e tacque. Attendete un momento, disse ad András la domestica ed entrò ad annunciare il suo arrivo. Ci fu un altra breve scaramuccia, come se l argomento della discussione fosse lui. Poi la domestica riapparve e lo fece entrare in una stanza grande e luminosa che sapeva di fiori e crostini imburrati. Il pavimento era coperto da tappeti persiani rosa e oro; sedie bianche damascate stavano davanti a due divani color salmone, e un vaso di rose gialle ornava un tavolino basso. La signora Hász si era alzata dalla sua sedia nell angolo. Seduta alla scrivania vicino

8 14 la via delle scuole alla finestra c era una donna piú anziana in gramaglie, con il capo coperto da un velo di pizzo. Teneva in mano una lettera sigillata con la ceralacca, che posò su una pila di libri sotto un fermacarte di vetro. La signora Hász andò incontro ad András e gli strinse la mano nella propria, grande e fredda. Grazie di essere venuto, disse. Vi presento la signora Hász, mia suocera. Indicò col capo la donna in nero. Era minuta, con un viso profondamente segnato che András trovò incantevole malgrado l espressione dolente; i grandi occhi grigi emanavano muta sofferenza. Le fece un inchino e pronunciò il saluto formale: Kezét csókolom, «bacio le mani». L anziana signora Hász rispose con un cenno del capo. Dunque avete accettato di portare una cassa a József, disse. Molto gentile da parte vostra. Sono certa che avete già parecchio da fare. Nessun disturbo. Non vi faremo perdere troppo tempo, disse la giovane signora Hász. Simon sta imballando le ultime cose. Intanto vi faccio preparare uno spuntino. Vi vedo affamato. Oh no, vi prego, non incomodatevi, disse András. In realtà l odore di crostini gli aveva ricordato che non aveva ancora toccato cibo; ma temeva che in quella casa anche il pasto piú leggero prevedesse una lunga cerimonia, di cui ignorava completamente le regole. E poi aveva fretta: il treno partiva di lí a tre ore. Per i ragazzi è sempre ora di mangiare, affermò la giovane signora Hász, chiamando la domestica. Le diede istruzioni e la rispedí indietro. L anziana signora Hász si alzò dalla scrivania e fece segno ad András di raggiungerla su uno dei divani salmone. Lui si sedette, temendo che i suoi pantaloni lasciassero un impronta sulla seta; avrebbe dovuto vestirsi in tutt altro modo, pensò, per passare un ora lí dentro senza correre rischi. L anziana signora Hász intrecciò le mani affusolate in grembo e gli chiese che cosa avrebbe studiato a Parigi. Architettura, rispose András.

9 una lettera 15 Ma davvero? Allora sarete in classe con József alle Beaux- Arts? Andrò all École Spéciale, disse András. Non alle Beaux- Arts. La giovane signora Hász si accomodò sul divano di fronte. L École Spéciale? chiese. Non l ho mai sentita nominare da József. Ha un taglio piú ingegneristico, strutturale, delle Beaux- Arts, replicò András. Almeno cosí mi risulta. La frequenterò con una borsa di studio dell Izraelita Hitközség. In realtà si è trattato di un caso fortunato. Un caso? András spiegò: il direttore di «Passato e Futuro», la rivista per la quale lavorava, aveva proposto alcune copertine disegnate da András per una mostra a Parigi, una rassegna sui giovani artisti dell Europa centrale. Le copertine erano state scelte ed esposte; un professore dell École Spéciale le aveva viste e si era informato sull autore. Il direttore gli aveva detto che András voleva fare l architetto, ma era difficile per gli ebrei iscriversi ad Architettura in Ungheria: lo spettro del numerus clausus, che negli anni Venti aveva limitato il numero degli studenti ebrei al sei per cento, infestava ancora le procedure di ammissione negli atenei. Il professore aveva scritto lettere, si era rivolto alla commissione dell École Spéciale chiedendo di ammetterlo all anno che stava per iniziare. L Associazione della comunità ebraica di Budapest, l Izraelita Hitközség, aveva sborsato i soldi per la frequenza, il vitto e l alloggio. Era successo tutto in poche settimane, durante le quali era costantemente sembrato sul punto di finire in una bolla di sapone. Invece no, sarebbe partito. Le lezioni sarebbero iniziate sei giorni dopo. Ah, fece la giovane signora Hász. Che fortuna! Addirittura una borsa di studio! Ma poi abbassò subito gli occhi e András provò la stessa sensazione di quando andava a scuola a Debrecen: di vergogna improvvisa, come se fosse rimasto in mutande. A volte passava i pomeriggi del fine settimana a casa dei compagni che abitavano in città, figli di avvocati o di

10 16 la via delle scuole banchieri, che non dovevano andare a pensione dalle famiglie indigenti, ragazzi che la notte dormivano in un letto tutto per loro e venivano a scuola con la camicia stirata e pranzavano a casa ogni giorno. Le madri lo trattavano con premuroso compatimento o con educato disprezzo. In loro presenza András si sentiva ugualmente nudo. Ora si costrinse a guardare la madre di József e a dire: Sí, mi è andata proprio bene. E dove vivrete a Parigi? chiese la signora. András si strofinò i palmi sudati sulle ginocchia. Nel Quartiere latino, credo. Ma dove vi sistemerete appena arrivate? Immagino che chiederò a qualcuno dove affittano stanze per gli studenti. Sciocchezze, disse l anziana signora Hász, coprendogli la mano con la sua. Andrete da József, ecco dove. La nuora tossí e si lisciò i capelli. Non dovremmo impegnarci per József, disse. Magari non ha posto. Oh, Elza, sei una snob tremenda, obiettò l anziana signora Hász. Il signor Lévi sta facendo un favore a József. E József potrà offrirgli un divano, almeno per qualche giorno. Oggi pomeriggio lo avvertiamo per telegramma. Ecco i panini, disse la nuora, visibilmente sollevata dall interruzione. La domestica entrò con un carrello. Oltre al servizio da tè c era un alzata di vetro con una pila di panini cosí pallidi che sembravano di neve. Accanto all alzata un paio di pinze d argento simili a forbici, come a suggerire che certe leccornie non erano fatte per essere toccate da mani umane. L anziana signora Hász raccolse le pinze e ammucchiò i panini nel piatto di András, piú di quanti avrebbe osato prenderne da solo. Quando la nuora si serví senza ricorrere alle posate né alle pinze, András si fece coraggio e cominciò a mangiare uno di quelli che aveva nel piatto. Era con il formaggio fresco all aneto spalmato su pane bianco da cui era stata tolta la crosta. Unica indicazione del fatto che il panino proveniva dall interno dei confini ungheresi erano le fette di peperone giallo sottili come ostie.

Bartolomea e il basilisco del Duomo C'era una volta, intorno al 1600, dentro le mura di Modena, una bambina di nome Bartolomea, a cui era morto il

Bartolomea e il basilisco del Duomo C'era una volta, intorno al 1600, dentro le mura di Modena, una bambina di nome Bartolomea, a cui era morto il Bartolomea e il basilisco del Duomo C'era una volta, intorno al 1600, dentro le mura di Modena, una bambina di nome Bartolomea, a cui era morto il padre. La bambina viveva con sua madre, Maria, in via

Dettagli

Claudio Bencivenga IL PINGUINO

Claudio Bencivenga IL PINGUINO Claudio Bencivenga IL PINGUINO 1 by Claudio Bencivenga tutti i diritti riservati 2 a mia Madre che mi raccontò la storia del pignuino Nino a Barbara che mi aiuta sempre in tutto 3 4 1. IL PINGUINO C era

Dettagli

Esercizi pronomi diretti

Esercizi pronomi diretti 1. Completate con i pronomi diretti: Esercizi pronomi diretti 1. Marina ha la tosse, dobbiamo portar dal dottore. 2. Signorina, prego di salutare i Suoi genitori quando vedrà. 3. Caro, sei libero stasera?

Dettagli

Il principe Biancorso

Il principe Biancorso Il principe Biancorso C era una volta un re che aveva tre figlie. Un giorno, stando alla finestra con la maggiore a guardare nel cortile del castello, vide entrare di corsa un grosso orso che rugliava

Dettagli

DOLCI RICORDI - Adattamento e riduzione -

DOLCI RICORDI - Adattamento e riduzione - PROVA DI ITALIANO DOLCI RICORDI - Adattamento e riduzione - Molti anni fa vivevo con la mia famiglia in un paese di montagna. Mio padre faceva il medico, ma guadagnava poco perché i suoi malati erano poveri

Dettagli

Amore in Paradiso. Capitolo I

Amore in Paradiso. Capitolo I 4 Amore in Paradiso Capitolo I Paradiso. Ufficio dei desideri. Tanti angeli vanno e vengono nella stanza. Arriva un fax. Lo ha mandato qualcuno dalla Terra, un uomo. Quando gli uomini vogliono qualcosa,

Dettagli

PRONOMI DIRETTI (oggetto)

PRONOMI DIRETTI (oggetto) PRONOMI DIRETTI (oggetto) - mi - ti - lo - la - La - ci - vi - li - le La è la forma di cortesia. Io li incontro spesso. (gli amici). Non ti sopporta più. (te) Lo legge tutti i giorni. (il giornale). La

Dettagli

IL 23 FEBBRAIO SIAMO ANDATI ALLA SCUOLA CARMINATI PER PARLARE CON I RAGAZZI DI 2B DELL ARTICOLO 3 DELLA COSTITUZIONE ITALIANA.

IL 23 FEBBRAIO SIAMO ANDATI ALLA SCUOLA CARMINATI PER PARLARE CON I RAGAZZI DI 2B DELL ARTICOLO 3 DELLA COSTITUZIONE ITALIANA. IL 23 FEBBRAIO SIAMO ANDATI ALLA SCUOLA CARMINATI PER PARLARE CON I RAGAZZI DI 2B DELL ARTICOLO 3 DELLA COSTITUZIONE ITALIANA. COME AL SOLITO CI SIAMO MESSI IN CERCHIO ABBIAMO ASCOLTATO LA FIABA DEI Mille

Dettagli

NONA LEZIONE L AUTOSTOP

NONA LEZIONE L AUTOSTOP NONA LEZIONE L AUTOSTOP NONA LEZIONE 96 L autostop Scendi pure tu dalla macchina? Devo spingere anch io? Sì, se vuoi. Ma scusa, quanto è distante il distributore di benzina? Non lo so qualche chilometro.

Dettagli

Mafia, amore & polizia

Mafia, amore & polizia 20 Mafia, amore & polizia -Ah sì, ora ricordo... Lei è la signorina... -Francesca Affatato. -Sì... Sì... Francesca Affatato... Certo... Mi ricordo... Lei è italiana, non è vero? -No, mio padre è italiano.

Dettagli

Obbiettivo dell incontro: accompagnare i bambini verso la comprensione che per credere in Gesù dobbiamo amarlo e non dubitare mai del suo Amore

Obbiettivo dell incontro: accompagnare i bambini verso la comprensione che per credere in Gesù dobbiamo amarlo e non dubitare mai del suo Amore Traccia: Obbiettivo dell incontro: accompagnare i bambini verso la comprensione che per credere in Gesù dobbiamo amarlo e non dubitare mai del suo Amore Per la preghiera: vedi in allegato. Sviluppo dell

Dettagli

Sean e le na Storia per la Buona Notte Scarpe Luccicose

Sean e le na Storia per la Buona Notte Scarpe Luccicose Sean e le Una Storia per la Buona Notte Scarpe Luccicose da Drynites Sean e le Scarpe Luccicose Sean era così timido che quando arrivava il postino a consegnargli una lettera, era troppo timido per salutare.

Dettagli

1. Ascolta la canzone e metti in ordine le immagini:

1. Ascolta la canzone e metti in ordine le immagini: Pag. 1 1. Ascolta la canzone e metti in ordine le immagini: Pag. 2 Adesso guarda il video della canzone e verifica le tue risposte. 2. Prova a rispondere alle domande adesso: Dove si sono incontrati? Perché

Dettagli

All. 1 UDL Il viaggio - Elaborati alunnni Francesca Pulvirenti 1

All. 1 UDL Il viaggio - Elaborati alunnni Francesca Pulvirenti 1 All. 1 1 All. 2 2 All. 3 Visione I sequenza: La partenza I. Chi sono queste persone? Che cosa fanno? Come sono? E. sono i parenti e gli amici. X. Sono contenti perché sperano che trovano lavoro. E. stanno

Dettagli

Riflessioni della classe IV^A dopo l'incontro con Padre Fabrizio

Riflessioni della classe IV^A dopo l'incontro con Padre Fabrizio Riflessioni della classe IV^A dopo l'incontro con Padre Fabrizio L incontro con padre Fabrizio è stato molto importante per capire che noi siamo fortunatissimi rispetto a tante altre persone e l anno prossimo

Dettagli

ESERCITAZIONE OSSERVARE UN ALBERO

ESERCITAZIONE OSSERVARE UN ALBERO L esercizio richiesto consiste nella scelta di un albero e il suo monitoraggio/racconto al fine di sviluppare l osservazione attenta come mezzo per la conoscenza del materiale vegetale. L esercitazione

Dettagli

Abbi il piacere di leggere fino alla fine...(poi pensa... E scegli l opzione numero 1)

Abbi il piacere di leggere fino alla fine...(poi pensa... E scegli l opzione numero 1) Abbi il piacere di leggere fino alla fine...(poi pensa... E scegli l opzione numero 1) Cos è il virtu@le? Un giorno entrai di fretta e molto affamato in un ristorante. Scelsi un tavolo lontano da tutti,

Dettagli

La strada che non andava in nessun posto

La strada che non andava in nessun posto La strada che non andava in nessun posto All uscita del paese si dividevano tre strade: una andava verso il mare, la seconda verso la città e la terza non andava in nessun posto. Martino lo sapeva perché

Dettagli

Auguri mamma! Festa della mamma 2014

Auguri mamma! Festa della mamma 2014 Festa della mamma 2014 Quest anno dedichiamo alla mamma un intero libro. Si tratta de L abbraccio di David Grossman, splendido nell edizione Mondadori illustrata da Michal Rovner. Il nostro libro si presenterà

Dettagli

Scopri il piano di Dio: Pace e vita

Scopri il piano di Dio: Pace e vita Scopri il piano di : Pace e vita E intenzione di avere per noi una vita felice qui e adesso. Perché la maggior parte delle persone non conosce questa vita vera? ama la gente e ama te! Vuole che tu sperimenti

Dettagli

PLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri Certificazione di competenza in lingua italiana

PLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri Certificazione di competenza in lingua italiana PLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri Certificazione di competenza in lingua italiana giugno 2011 PARLARE Livello MATERIALE PER L INTERVISTATORE 2 PLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri

Dettagli

COME SI VIVEVA IN UN INSULA? COMPLETA. Si dormiva su Ci si riscaldava con Si prendeva luce da.. Si prendeva acqua da. Al piano terra si trovavano le..

COME SI VIVEVA IN UN INSULA? COMPLETA. Si dormiva su Ci si riscaldava con Si prendeva luce da.. Si prendeva acqua da. Al piano terra si trovavano le.. ROMA REPUBBLICANA: LE CASE DEI PLEBEI Mentre la popolazione di Roma cresceva, si costruivano case sempre più alte: le INSULAE. Erano grandi case, di diversi piani e ci abitavano quelli che potevano pagare

Dettagli

Maschere a Venezia VERO O FALSO

Maschere a Venezia VERO O FALSO 45 VERO O FALSO CAP I 1) Altiero Ranelli è il direttore de Il Gazzettino di Venezia 2) Altiero Ranelli ha trovato delle lettere su MONDO-NET 3) Colombina è la sorella di Pantalone 4) La sera di carnevale,

Dettagli

LIBO' L'ITALIANO ALLA RADIO

LIBO' L'ITALIANO ALLA RADIO LIBO' L'ITALIANO ALLA RADIO ESERCIZI PUNTATA N. 3 LA SCUOLA CORSI DI ITALIANO PER STRANIERI A cura di Marta Alaimo Voli Società Cooperativa - 2011 DIALOGO PRINCIPALE A- Buongiorno. B- Buongiorno, sono

Dettagli

Un pensiero per la nostra Maestra Grazie Maestra Carla!

Un pensiero per la nostra Maestra Grazie Maestra Carla! Un pensiero per la nostra Maestra Grazie Maestra Carla! Quarta Primaria - Istituto Santa Teresa di Gesù - Roma a.s. 2010/2011 Con tanto affetto... un grande grazie anche da me! :-) Serena Grazie Maestra

Dettagli

Internet i vostri figli vi spiano! La PAROLA-CHIAVE: cacao Stralci di laboratorio multimediale

Internet i vostri figli vi spiano! La PAROLA-CHIAVE: cacao Stralci di laboratorio multimediale Internet i vostri figli vi spiano! La PAROLA-CHIAVE: cacao Stralci di laboratorio multimediale Ins: nel laboratorio del Libro avevamo detto che qui, nel laboratorio multimediale, avremmo cercato qualcosa

Dettagli

SETTIMA LEZIONE LUCIA NON LO SA

SETTIMA LEZIONE LUCIA NON LO SA SETTIMA LEZIONE LUCIA NON LO SA SETTIMA LEZIONE 72 Lucia non lo sa Claudia Claudia Come? Avete fatto conoscenza in ascensore? Non ti credo. Eppure devi credermi, perché è la verità. E quando? Un ora fa.

Dettagli

LA DISTRUZIONE DEL BALLO

LA DISTRUZIONE DEL BALLO LA DISTRUZIONE DEL BALLO Un bel giorno una ballerina era a casa a guardare la TV quando, all improvviso,suonò il campanello. Andò ad aprire era un uomo che non aveva mai visto il quale disse: Smetti di

Dettagli

Classe di livello B1+ Apprendenti stranieri di età tra 18-22 anni. Attività sull immigrazione. Berline Flore Ngueagni Università Ca Foscari

Classe di livello B1+ Apprendenti stranieri di età tra 18-22 anni. Attività sull immigrazione. Berline Flore Ngueagni Università Ca Foscari 1 Classe di livello B1+ Apprendenti stranieri di età tra 18-22 anni Attività sull immigrazione Berline Flore Ngueagni Università Ca Foscari 1- Che cosa vedi in questa immagine? 2- Secondo te che luogo

Dettagli

LIBO' L'ITALIANO ALLA RADIO

LIBO' L'ITALIANO ALLA RADIO LIBO' L'ITALIANO ALLA RADIO ESERCIZI PUNTATA N 6 SPEDIZIONI PACCHI A cura di Marta Alaimo Voli Società Cooperativa 2011 1 SPEDIZIONE PACCHI DIALOGO PRINCIPALE A- Ehi, ciao Marta. B- Ohh, Adriano come stai?

Dettagli

FAVOLA LA STORIA DI ERRORE

FAVOLA LA STORIA DI ERRORE FAVOLA LA STORIA DI ERRORE C era una volta una bella famiglia che abitava in una bella città e viveva in una bella casa. Avevano tre figli, tutti belli, avevano belle auto e un bel giardino, ben curato,

Dettagli

SE IO FOSSI UN ALBERO E INVENTASSI UNA STORIA DAL MIO DISEGNO...TI RACCONTEREI CHE...

SE IO FOSSI UN ALBERO E INVENTASSI UNA STORIA DAL MIO DISEGNO...TI RACCONTEREI CHE... SE IO FOSSI UN ALBERO E INVENTASSI UNA STORIA DAL MIO DISEGNO...TI RACCONTEREI CHE... Una volta si fece la festa degli alberi nel bosco e io e una bimba, che non lo sapevo chi era, giocavamo con gli alberi

Dettagli

I tre pesci. (Favola araba)

I tre pesci. (Favola araba) Favolaboratorio I tre pesci I tre pesci. (Favola araba) C'erano una volta tre pesci che vivevano in uno stagno: uno era intelligente, un altro lo era a metà e il terzo era stupido. La loro vita era quella

Dettagli

ADE CERCA MOGLIE. Completa. Rispondi

ADE CERCA MOGLIE. Completa. Rispondi IL DIO ADE Il dio Ade è fratello del dio Zeus. Ade è il re dei morti. Per gli antichi greci, dopo la morte, gli uomini vanno negli Inferi. Gli Inferi sono un luogo buio e triste che si trova sotto terra.

Dettagli

Quanti nuovi suoni, colori e melodie, luce vita e gioia ad ogni creatura splende la sua mano forte e generosa, perfetto è ciò che lui fa

Quanti nuovi suoni, colori e melodie, luce vita e gioia ad ogni creatura splende la sua mano forte e generosa, perfetto è ciò che lui fa TUTTO CIO CHE FA Furon sette giorni così meravigliosi, solo una parola e ogni cosa fu tutto il creato cantava le sue lodi per la gloria lassù monti mari e cieli gioite tocca a voi il Signore è grande e

Dettagli

LISTA DIALOGHI. Non ti aspettavo. di barbara rossi prudente

LISTA DIALOGHI. Non ti aspettavo. di barbara rossi prudente LISTA DIALOGHI Non ti aspettavo di barbara rossi prudente - EST. GIORNO Oggi è 28 maggio? 28 maggio? Sì, forse sì PAOLO: 29 al massimo Come 29? No, 30 PAOLO: Secondo me è 29. Comunque, quanti giorni fa

Dettagli

GLI STRUMENTI DELLA GEOGRAFIA

GLI STRUMENTI DELLA GEOGRAFIA VOLUME 1 CAPITOLO 0 MODULO D LE VENTI REGIONI ITALIANE GLI STRUMENTI DELLA GEOGRAFIA 1. Parole per capire A. Conosci già queste parole? Scrivi il loro significato o fai un disegno: Terra... territorio...

Dettagli

Attimi d amore. Scende come la pioggia un petalo di rose e quando ti vedo perdo la testa per te mia cara ragazza

Attimi d amore. Scende come la pioggia un petalo di rose e quando ti vedo perdo la testa per te mia cara ragazza Attimi d amore Scende come la pioggia un petalo di rose e quando ti vedo perdo la testa per te mia cara ragazza Distesa davanti alla collina Occhi verdi come il prato distesa e non pensi a nulla. Ricordo

Dettagli

Mario Basile. I Veri valori della vita

Mario Basile. I Veri valori della vita I Veri valori della vita Caro lettore, l intento di questo breve articolo non è quello di portare un insegnamento, ma semplicemente di far riflettere su qualcosa che noi tutti ben sappiamo ma che spesso

Dettagli

La Sagrada Famiglia 2015

La Sagrada Famiglia 2015 La Sagrada Famiglia 2015 La forza che ti danno i figli è senza limite e per fortuna loro non sanno mai fino in fondo quanto sono gli artefici di tutto questo. Sono tiranni per il loro ruolo di bambini,

Dettagli

PLIDA PARLARE. Livello. Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri Certificazione di competenza in lingua italiana. giugno 2011

PLIDA PARLARE. Livello. Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri Certificazione di competenza in lingua italiana. giugno 2011 PLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri Certificazione di competenza in lingua italiana giugno 2011 PARLARE Livello MATERIALE PER L INTERVISTATORE PLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri

Dettagli

Maggio 2014 San Vito. Laboratorio di narrazione con mamme straniere e italiane

Maggio 2014 San Vito. Laboratorio di narrazione con mamme straniere e italiane Maggio 2014 San Vito Laboratorio di narrazione con mamme straniere e italiane PRIMO INCONTRO In cerchio. Presentazione dell attività e delle regole Presentazione (sedute in cerchio). Mi chiamo.la favola/fiaba

Dettagli

LIBO' L'ITALIANO ALLA RADIO

LIBO' L'ITALIANO ALLA RADIO LIBO' L'ITALIANO ALLA RADIO ESERCIZI PUNTATA N 12 AL NEGOZIO A cura di Marta Alaimo Voli Società Cooperativa 2011 1 AL NEGOZIO DIALOGO PRINCIPALE A- Buongiorno. B- Buongiorno. A- Posso aiutarla? B- Ma,

Dettagli

A cura di Chiesacattolica.it e LaChiesa.it

A cura di Chiesacattolica.it e LaChiesa.it XI DOMENICA PRIMA LETTURA Il Signore ha rimosso il tuo peccato: tu non morirai. Dal secondo libro di Samuèle 12, 7-10.13 In quei giorni, Natan disse a Davide: «Così dice il Signore, Dio d Israele: Io ti

Dettagli

Flavia Volta SOGNANDO LA FELICITÀ

Flavia Volta SOGNANDO LA FELICITÀ Flavia Volta SOGNANDO LA FELICITÀ Flavia Volta, Sognando la felicità Copyright 2014 Edizioni del Faro Gruppo Editoriale Tangram Srl Via Verdi, 9/A 38122 Trento www.edizionidelfaro.it info@edizionidelfaro.it

Dettagli

CAPITOLO 4 LE PREPOSIZIONI LE PREPOSIZIONI SEMPLICI A. COMPLETARE CON LA PREPOSIZIONE SEMPLICE:

CAPITOLO 4 LE PREPOSIZIONI LE PREPOSIZIONI SEMPLICI A. COMPLETARE CON LA PREPOSIZIONE SEMPLICE: CAPITOLO 4 LE PREPOSIZIONI LE PREPOSIZIONI SEMPLICI A. COMPLETARE CON LA PREPOSIZIONE SEMPLICE: 1. dove sei? Sono Milano 2. Dove abiti? Abito Italia. 3. Come vai all'università? Vado bicicletta. 4. Vieni

Dettagli

6. La Terra. Sì, la terra è la tua casa. Ma che cos è la terra? Vediamo di scoprire qualcosa sul posto dove vivi.

6. La Terra. Sì, la terra è la tua casa. Ma che cos è la terra? Vediamo di scoprire qualcosa sul posto dove vivi. 6. La Terra Dove vivi? Dirai che questa è una domanda facile. Vivo in una casa, in una certa via, di una certa città. O forse dirai: La mia casa è in campagna. Ma dove vivi? Dove sono la tua casa, la tua

Dettagli

TANDEM Köln www.tandem-koeln.de info@tandem-koeln.de

TANDEM Köln www.tandem-koeln.de info@tandem-koeln.de Nome: Telefono: Data: Kurs- und Zeitwunsch: 1. Ugo è a. italiano b. da Italia c. di Italia d. della Italia 3. Finiamo esercizio. a. il b. lo c. gli d. l 5. Ugo e Pia molto. a. non parlano b. non parlare

Dettagli

CRE UGOLINI. Giacomo Pulcini

CRE UGOLINI. Giacomo Pulcini CRE UGOLINI Giacomo Pulcini Giacomo Pulcini è un pasticcione nato! Piccoli errori ed equivoci lo hanno accompagnato per tutta la sua vita. Questi errori, però, chissà come, lo hanno sempre portato a ritrovarsi

Dettagli

LA CASA DIALOGO PRINCIPALE

LA CASA DIALOGO PRINCIPALE LA CASA DIALOGO PRINCIPALE A- Buongiorno! B- Buongiorno, signore cosa desidera? A- Cerco un appartamento. B- Da acquistare o in affitto? A- Ah, no, no in affitto. Comprare una casa è troppo impegnativo,

Dettagli

BEATI VOI MI FA#-7 LA MI LA MI FA#-7 LA6 MI LA Beati voi, beati voi, beati voi, beati voi. BEATI VOI

BEATI VOI MI FA#-7 LA MI LA MI FA#-7 LA6 MI LA Beati voi, beati voi, beati voi, beati voi. BEATI VOI BEATI VOI MI FA#-7 LA MI LA MI FA#-7 LA6 MI LA MI FA#-7 Se sarete poveri nel cuore, beati voi: LA6 MI sarà vostro il Regno di Dio Padre. MI FA#-7 Se sarete voi che piangerete, beati voi, LA6 MI perché

Dettagli

IL MIO CARO AMICO ROBERTO

IL MIO CARO AMICO ROBERTO IL MIO CARO AMICO ROBERTO Roberto è un mio caro amico, lo conosco da circa 16 anni, è un ragazzo sempre allegro, vive la vita alla giornata e anche ora che ha 25 anni il suo carattere non tende a cambiare,

Dettagli

La cenerentola di casa

La cenerentola di casa La cenerentola di casa Audrina Assamoi LA CENERENTOLA DI CASA CABLAN romanzo www.booksprintedizioni.it Copyright 2012 Audrina Assamoi Tutti i diritti riservati Questa storia è dedicata a tutti quelli che

Dettagli

L albero di cachi padre e figli

L albero di cachi padre e figli L albero di cachi padre e figli 1 Da qualche parte a Nagasaki vi era un bell albero di cachi che faceva frutti buonissimi. Per quest albero il maggior piacere era vedere i bambini felici. Era il 9 agosto

Dettagli

1. Completa le frasi con l imperfetto e il passato prossimo dei verbi tra parentesi.

1. Completa le frasi con l imperfetto e il passato prossimo dei verbi tra parentesi. Nome studente Data TEST DI AMMISSIONE AL LIVELLO B1.1 (Medio 1) 1. Completa le frasi con l imperfetto e il passato prossimo dei verbi tra parentesi. Es. Ieri sera non ti (noi-chiamare) abbiamo chiamato

Dettagli

ANNO SCOLASTICO 2013/2014 PROVE D INGRESSO PER LA CLASSE PRIMA

ANNO SCOLASTICO 2013/2014 PROVE D INGRESSO PER LA CLASSE PRIMA ANNO SCOLASTICO 2013/2014 PROVE D INGRESSO PER LA CLASSE PRIMA Le prove d ingresso della classe prima mireranno ad accertare i prerequisiti posseduti dagli alunni all ingresso della Scuola Primaria. Esse

Dettagli

IL COLORE DELL ACQUA. Che cosa vuol dire trasparente? IL SAPORE DELL ACQUA I bambini dicono

IL COLORE DELL ACQUA. Che cosa vuol dire trasparente? IL SAPORE DELL ACQUA I bambini dicono Scuola dell infanzia di Legoli la casa sull albero Ins. Giorgi Michela- Sartini Antonella Parte prima IL SAPORE DELL ACQUA I bambini dicono L acqua del mare è salata perché c è il sale Si sente bene che

Dettagli

Il coraggio di cambiare ciò che non era

Il coraggio di cambiare ciò che non era Il coraggio di cambiare ciò che non era Riccobono Stefania IL CORAGGIO DI CAMBIARE CIÒ CHE NON ERA racconto Alle persone che amo... con immenso amore. Prologo arrivo a New York, Luglio Una calda mattina

Dettagli

www.iluss.it - Italiano online Livello intermedio Il futuro Il futuro semplice

www.iluss.it - Italiano online Livello intermedio Il futuro Il futuro semplice semplice semplice indica che l azione espressa dal verbo si svolge in un momento successivo al presente. Domani Giorgio darà l'esame. Fra un anno finirò l'università e comincerò a lavorare. essere sarò

Dettagli

A.1 Leggere i testi da 1 a 5. Indicare nel Foglio delle Risposte, vicino al numero del testo, la

A.1 Leggere i testi da 1 a 5. Indicare nel Foglio delle Risposte, vicino al numero del testo, la PARTE A PROVA DI COMPRENSIONE DELLA LETTURA A.1 Leggere i testi da 1 a 5. Indicare nel Foglio delle Risposte, vicino al numero del testo, la lettera A, B o C corrispondente alla risposta scelta. Esempio

Dettagli

HOLTER MONITOR. Illustrazione di Matteo Pericoli 2002

HOLTER MONITOR. Illustrazione di Matteo Pericoli 2002 HOLTER MONITOR Illustrazione di Matteo Pericoli 2002 Lui. Che strano apparecchio, mi sembrava un lettore di cd, ma vedo che ha dei fili che finiscono sotto la tua maglietta... A che cosa servono? Lei.

Dettagli

ENCICLOPEDIA DELLA FAVOLA. Fiabe di tutto il mondo per 365 giorni. Raccolte da Vladislav Stanovsky e Jan Vladislav

ENCICLOPEDIA DELLA FAVOLA. Fiabe di tutto il mondo per 365 giorni. Raccolte da Vladislav Stanovsky e Jan Vladislav Matite italiane ENCICLOPEDIA DELLA FAVOLA Fiabe di tutto il mondo per 365 giorni Raccolte da Vladislav Stanovsky e Jan Vladislav Edizione italiana a cura di Gianni Rodari Editori Riuniti I edizione in

Dettagli

Italiano Test d ingresso

Italiano Test d ingresso Nome: Nazione: Nr. di telefono / E-mail : Come é venuto/a a conoscenza della F+U? Italiano Test d ingresso 1. Rispondere alle domande Come si chiama?. Di che nazionalità è?.. Ha già studiato l italiano?...

Dettagli

VISITA A PALAZZO CISTERNA A TORINO

VISITA A PALAZZO CISTERNA A TORINO VISITA A PALAZZO CISTERNA A TORINO Martedì, 1 marzo siamo andati a Palazzo Cisterna di Torino. Questo palazzo, tanti anni fa, era di proprietà di Amedeo I di Savoia, duca d Aosta, re di Spagna e sua moglie

Dettagli

Ciao!! Un cielo stellato così come lo puoi vedere con i tuoi occhi. Il cielo visto da un potente telescopio molto lontano dalle città

Ciao!! Un cielo stellato così come lo puoi vedere con i tuoi occhi. Il cielo visto da un potente telescopio molto lontano dalle città 1 Ciao!! Quando guardi il cielo ogni volta che si fa buio, se è sereno, vedi tanti piccoli punti luminosi distribuiti nel cielo notturno: le stelle. Oggi si apre l immaginario Osservatorio per guardare...

Dettagli

Scuola elementare Vivaldi Spinea (VE) marzo 2002 Classe prima Ins. Nadia Paterno. 5 marzo 2002

Scuola elementare Vivaldi Spinea (VE) marzo 2002 Classe prima Ins. Nadia Paterno. 5 marzo 2002 . Associazione di insegnanti e ricercatori sulla didattica della storia Scuola elementare Vivaldi Spinea (VE) marzo 2002 Classe prima Ins. Nadia Paterno 5 marzo 2002 Ho comunicato ai bambini che avremo

Dettagli

LIBO' L'ITALIANO ALLA RADIO

LIBO' L'ITALIANO ALLA RADIO LIBO' L'ITALIANO ALLA RADIO ESERCIZI PUNTATA N 4 GLI UFFICI COMUNALI A cura di Marta Alaimo Voli Società Cooperativa - 2011 GLI UFFICI COMUNALI DIALOGO PRINCIPALE A- Buongiorno. B- Buongiorno. A- Scusi

Dettagli

IL PIRATA BUCAGNACCIO

IL PIRATA BUCAGNACCIO SCUOLA DELL INFANZIA DI MELEDO ANIMAZIONE MUSICA-LETTURA BAMBINI-GENITORI IL PIRATA BUCAGNACCIO da Storie in un fiato di R.Piumini ENTRARE NEL CLIMA L insegnante consegna delle bacchettine con frange azzurre

Dettagli

IL GATTO RAPITO. dai 7 anni. ErMInIA DELL OrO

IL GATTO RAPITO. dai 7 anni. ErMInIA DELL OrO dai 7 anni IL GATTO RAPITO ErMInIA DELL OrO Illustrazioni di Matteo Piana Serie Azzurra n 129 Pagine: 112 Codice: 566-2584-4 Anno di pubblicazione: 2014 L AUTRICE La scrittrice vive a Milano, ma è nata

Dettagli

IL SOGNO di GIUSEPPE Canzoni

IL SOGNO di GIUSEPPE Canzoni IL SOGNO di GIUSEPPE Canzoni CANZONE: QUESTO VESTITO BELLISSIMO Giacobbe: Ecco, figlio qui per te una cosa certo che ti coprirà, ti scalderà, e poi sarà un pensiero mio per te. Ti farà pensare a me, al

Dettagli

Veglia di preghiera: Riconciliati da Dio, sulla strada della libertà

Veglia di preghiera: Riconciliati da Dio, sulla strada della libertà Veglia di preghiera: Riconciliati da Dio, sulla strada della libertà Tipologia Obiettivi Linguaggio suggerito Setting Veglia di preghiera: Riconciliati da Dio, sulla strada della libertà Una celebrazione

Dettagli

Livello CILS A1 Modulo per l integrazione in Italia

Livello CILS A1 Modulo per l integrazione in Italia Livello CILS A1 Modulo per l integrazione in Italia GIUGNO 2012 Test di ascolto numero delle prove 3 Ascolto - Prova n.1 Ascolta i testi. Poi completa le frasi. Scegli una delle tre proposte di completamento.

Dettagli

Esercizi pronomi indiretti

Esercizi pronomi indiretti Esercizi pronomi indiretti 1. Completate il dialogo con i pronomi dati: Bella la parita ieri, eh? Ma quale partita! Ho litigato con mia moglie e... alla fine non l ho vista! Ma che cosa ha fatto? Niente...

Dettagli

domani 1 cortometraggio Petali

domani 1 cortometraggio Petali domani 1 cortometraggio Petali regia: Giacomo Livotto soggetto: Luca Da Re sceneggiatura: Giacomo Livotto montaggio: Franco Brandi fotografia: Michele Carraro interpreti: Erika Cadorin, Fabio Degano, Giacomo

Dettagli

Nonni si diventa. Il racconto di tutto quello che non sapete

Nonni si diventa. Il racconto di tutto quello che non sapete Nonni si diventa Il racconto di tutto quello che non sapete Introduzione Cari nipoti miei, quando tra qualche anno potrete leggere e comprendere fino in fondo queste pagine, forse vi chiederete perché

Dettagli

Esempio di prova in tre fasi indirizzata agli allievi della scuola secondaria

Esempio di prova in tre fasi indirizzata agli allievi della scuola secondaria Esempio di prova in tre fasi indirizzata agli allievi della scuola secondaria Le pareti della classe Fase 1 (due ore) Situazione In occasione dell assenza dell insegnante, lontana da scuola per un influenza,

Dettagli

COME AFFRONTARE UN COLLOQUIO DI SELEZIONE

COME AFFRONTARE UN COLLOQUIO DI SELEZIONE Emanuele Lajolo di Cossano COME AFFRONTARE UN COLLOQUIO DI SELEZIONE Università degli Studi - Torino, 19 aprile 2010 La prima cosa da fare PERCHE SONO QUI? QUAL E IL MIO OBIETTIVO? CHE COSA VOGLIO ASSOLUTAMENTE

Dettagli

Bambini vecchiette signori e signore venite a giocare con tutti i colori (2 volte)

Bambini vecchiette signori e signore venite a giocare con tutti i colori (2 volte) La canzone dei colori Rosso rosso il cane che salta il fosso giallo giallo il gallo che va a cavallo blu blu la barca che va su e giù blu blu la barca che va su e giù Arancio arancio il grosso cappello

Dettagli

4. Conoscere il proprio corpo

4. Conoscere il proprio corpo 4. Conoscere il proprio corpo Gli esseri viventi sono fatti di parti che funzionano assieme in modo diverso. Hanno parti diverse che fanno cose diverse. Il tuo corpo è fatto di molte parti diverse. Alcune

Dettagli

Rilevazione degli apprendimenti. Anno Scolastico 2004 2005 PROVA DI ITALIANO. Scuola Primaria. Classe Seconda. Codici. Scuola:... Classe:..

Rilevazione degli apprendimenti. Anno Scolastico 2004 2005 PROVA DI ITALIANO. Scuola Primaria. Classe Seconda. Codici. Scuola:... Classe:.. Ministero dell Istruzione dell Università e della Ricerca Istituto Nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione Rilevazione degli apprendimenti Anno Scolastico 2004

Dettagli

Parco naturale La Mandria

Parco naturale La Mandria Parco naturale La Mandria La favola di Rosa Ciao bambini io sono Turcet, il topolino che vive qui al Castello! Quando ero piccolo mio Nonno Topone mi raccontò la storia del Re Vittorio Emanuele e della

Dettagli

LA DIVERSITÀ Obiettivo: accettare la diversità propria e altrui; considerare la diversità come un valore; comprendere un racconto.

LA DIVERSITÀ Obiettivo: accettare la diversità propria e altrui; considerare la diversità come un valore; comprendere un racconto. LA DIVERSITÀ Obiettivo: accettare la diversità propria e altrui; considerare la diversità come un valore; comprendere un racconto. Attività: ascolto di un racconto. La bambola diversa Lettura dell insegnante

Dettagli

SCUOLA D INFANZIA DI MOTTALCIATA ANNO SCOL. 2003/04 GRUPPO DI BAMBINI DI 4 E 5 ANNI.

SCUOLA D INFANZIA DI MOTTALCIATA ANNO SCOL. 2003/04 GRUPPO DI BAMBINI DI 4 E 5 ANNI. SCUOLA D INFANZIA DI MOTTALCIATA ANNO SCOL. 2003/04 GRUPPO DI BAMBINI DI 4 E 5 ANNI. SITUAZIONE: L insegnante invita i bambini a rispondere ad alcune domande relative all ombra. Dopo aver raccolto le prime

Dettagli

E poi aggiunse - Non voglio giocare a pallamuso, è solo per la fontanella, giuro! Gli avversari_

E poi aggiunse - Non voglio giocare a pallamuso, è solo per la fontanella, giuro! Gli avversari_ Gli avversari_ (leggi la prima parte) Dopo un po che si allenavano, Zio Champion disse loro di fermarsi e di bere qualcosa, sgridandoli, quando scoprì che non avevano portato nulla da bere! - È importante

Dettagli

Donacibo 2015 Liceo classico statale Nicola Spedalieri di Catania

Donacibo 2015 Liceo classico statale Nicola Spedalieri di Catania Donacibo 2015 Liceo classico statale Nicola Spedalieri di Catania Sono Graziella, insegno al liceo classico e anche quest anno non ho voluto far cadere l occasione del Donacibo come momento educativo per

Dettagli

frutto della collaborazione fra Volontari della Caritas Parrocchiale, Alunni e Alunne, Insegnanti e Comitato dei Genitori

frutto della collaborazione fra Volontari della Caritas Parrocchiale, Alunni e Alunne, Insegnanti e Comitato dei Genitori La Scuola Primaria PAOLO NEGLIA di Vanzago, nell ambito delle manifestazioni organizzate per la Festa di fine anno scolastico, ha promosso la seguente iniziativa frutto della collaborazione fra Volontari

Dettagli

Test di ascolto Numero delle prove 3

Test di ascolto Numero delle prove 3 Test di ascolto Numero delle prove 3 Ascolto Prova n. 1 Ascolta il testo. Completa il testo e scrivi le parole che mancano. Alla fine del test di ascolto, DEVI SCRIVERE LE RISPOSTE NEL FOGLIO DELLE RISPOSTE.

Dettagli

A SCUOLA IN BICICLETTA

A SCUOLA IN BICICLETTA A SCUOLA IN BICICLETTA Come si fa? di Michele Mutterle Tuttinbici FIAB Vicenza Michele Mutterle A scuola in Prima di tutto: procurati una bici! Che deve essere Comoda Giusta per la tua età perfettamente

Dettagli

UNA LEZIONE SUI NUMERI PRIMI: NASCE LA RITABELLA

UNA LEZIONE SUI NUMERI PRIMI: NASCE LA RITABELLA UNA LEZIONE SUI NUMERI PRIMI: NASCE LA RITABELLA Tutti gli anni, affrontando l argomento della divisibilità, trovavo utile far lavorare gli alunni sul Crivello di Eratostene. Presentavo ai ragazzi una

Dettagli

IRINA E GIOVANNI. La giornata di Irina

IRINA E GIOVANNI. La giornata di Irina IRINA E GIOVANNI La giornata di Irina La mia sveglia suona sempre alle 7.00 del mattino: mi alzo, vado in bagno e mi lavo, mi vesto, faccio colazione e alle 8.00 esco di casa per andare a scuola. Spesso

Dettagli

Estate_. - Se fosse per te giocheremmo solo a pallamuso. - aggiunse Morbidoso, ridendo.

Estate_. - Se fosse per te giocheremmo solo a pallamuso. - aggiunse Morbidoso, ridendo. Estate_ Era una giornata soleggiata e piacevole. Né troppo calda, né troppo fresca, di quelle che ti fanno venire voglia di giocare e correre e stare tra gli alberi e nei prati. Bonton, Ricciolo e Morbidoso,

Dettagli

INFANZIA E PRIMARIA di Latina PER SALUTARE ARIANNA di Genova ED AUGURARLE BUON VIAGGIO in Germania

INFANZIA E PRIMARIA di Latina PER SALUTARE ARIANNA di Genova ED AUGURARLE BUON VIAGGIO in Germania INFANZIA E PRIMARIA di Latina PER SALUTARE ARIANNA di Genova ED AUGURARLE BUON VIAGGIO in Germania Cara Arianna, ciao, io sono Federica D.L. e abito a Latina e frequento la scuola elementare dell IC Don

Dettagli

cantare in un concorso fare il gemellaggio con un altra scuola

cantare in un concorso fare il gemellaggio con un altra scuola Unità Per cominciare... Osservate le seguenti attività e iniziative. Di solito, quali di queste è possibile svolgere a scuola? fare lezioni di guida cantare in un concorso organizzare una mostra proteggere

Dettagli

1 Completate con i verbi dati. 2 Completate le frasi. 3 Completate la domanda o la risposta.

1 Completate con i verbi dati. 2 Completate le frasi. 3 Completate la domanda o la risposta. 1 Completate con i verbi dati. parlate partono preferiamo abitano pulisce lavora sono vivo aspetto 1. Stefania... tanto. 2. Io... una lettera molto importante. 3. Tu e Giacomo... bene l inglese. 4. Noi...

Dettagli

Intervista a Gabriela Stellutti, studentessa di italiano presso la Facoltà di Lettere dell Università di São Paulo (FFLCH USP).

Intervista a Gabriela Stellutti, studentessa di italiano presso la Facoltà di Lettere dell Università di São Paulo (FFLCH USP). In questa lezione abbiamo ricevuto Gabriella Stellutti che ci ha parlato delle difficoltà di uno studente brasiliano che studia l italiano in Brasile. Vi consiglio di seguire l intervista senza le didascalie

Dettagli

Certificazione. di Italiano come Lingua Straniera. Sessione: Dicembre 2012 Livello: A1 Bambini. Università per Stranieri di Siena.

Certificazione. di Italiano come Lingua Straniera. Sessione: Dicembre 2012 Livello: A1 Bambini. Università per Stranieri di Siena. Università per Stranieri di Siena Centro CILS Sessione: Dicembre 2012 Test di ascolto Numero delle prove 3 Ascolto - Prova n. 1 Ascolta il testo. Completa il testo e scrivi le parole che mancano. Alla

Dettagli

Copyright www.quantomanca.com

Copyright www.quantomanca.com Dove sto andando? Partenza: Il......... alle ore... Oggi sto partendo da... ed andreamo a... Si trova a... e sono molto contento/a di andare li! Incolla una foto della partenza. 1 con chi parto? Sto partendo

Dettagli

LABORATORIO SUI COLORI INSIEME A BETTY E MORENA

LABORATORIO SUI COLORI INSIEME A BETTY E MORENA OTTOBRE-NOVEMBRE 2009 LABORATORIO SUI COLORI INSIEME A BETTY E MORENA CAMPO DI ESPERIENZA PRIVILEGIATO: LINGUAGGI, CREATIVITA, ESPRESSIONE OBIETTIVI Scoprire i colori derivati:(come nascono, le gradazioni,

Dettagli

Se fossi donna... Se fossi donna... Se fossi donna... Se fossi donna... Se fossi donna...

Se fossi donna... Se fossi donna... Se fossi donna... Se fossi donna... Se fossi donna... Se fossi donna molto probabilmente avrei un comportamento diverso. Il mio andamento scolastico non è dei migliori forse a causa dei miei interessi (calcio,videogiochi, wrestling ) e forse mi applicherei

Dettagli