DELIBERAZIONE N. 526 del 15 Ottobre 1998 PROT. N pag.1

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1 DELIBERAZIONE N. 526 del 15 Ottobre 1998 PROT. N pag.1 OGGETTO: EURO PIANO OPERATIVO DI ATTUAZIONE (P.O.A.). L'anno millenovecentonovantotto, addì quindici del mese di ottobre in Macerata e nella sede Municipale, alle ore 16,00 Convocata nelle forme prescritte, si è riunita la Giunta Municipale nelle persone seguenti: PRESIDENTE: Menghi Anna ASSESSORI: Ghergo Giuseppe Federico Iommi Silvano Munafò Placido Romagnoli Roberto Tesei Giuseppe Partecipa alla seduta il Segretario Generale Dott. Luciano Salciccia. Il Presidente, riconosciuto legale il numero degli intervenuti, dichiara aperta la seduta.

2 DELIBERAZIONE N. 526 del 15 Ottobre 1998 PROT. N pag.2 LA VISTA la direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri 27 giugno 1996, con la quale sono state impartite istruzioni per il coordinamento delle iniziative correlate all'introduzione dell'euro nel sistema economico e nell'ordinamento giuridico italiano; VISTA la direttiva del Consiglio dei Ministri 3 giugno 1997; VISTO in particolare il punto n "Il piano di attuazione" della citata direttiva, il quale assegna alle pubbliche amministrazioni un ruolo propulsivo e di guida nel processo di introduzione dell'euro; CONSIDERATO che, a tal fine, tutte le pubbliche amministrazioni devono predisporre un programma operativo di attuazione (POA); RAVVISATO doversi approvare l'allegato piano operativo di attuazione dell'euro (P.O.A.) Predisposto dal servizio Segreteria Generale; CONSIDERATO che la Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri 3 giugno 1997 prevede che i Comuni individuano un responsabile per l'attuazione del programma, al quale spetta il compito di coordinare tutti gli interventi connessi all'introduzione dell'euro; RAVVISATO di assegnare al Rag. Franco Falcioni - Funzionario - Area Economico-Finanziaria (8 q.f.) - la responsabilità per l'attuazione del Poa ed assegnare allo stesso Funzionario i compiti dell'istituendo Ufficio politiche comunitarie; ATTESA la propria competenza a deliberare in merito, non ricorrendo nel caso alcuna delle ipotesi di competenza del Consiglio Comunale, del Sindaco e della Dirigenza ai sensi delle vigenti disposizioni; DATO ATTO che l'istruttoria della pratica e la proposta di delibera ha fatto capo al Vice Segretario Generale, il quale si è espresso favorevolmente in ordine alla regolarità tecnica, ai sensi dell'art. 53 della legge 142/90; SU RICHIESTA del Sindaco, ai sensi dell'art. 17, commi 68 e 69 della legge 127/97, il Segretario Generale esprime parere favorevole sotto il profilo della legittimità; RITENUTO, per l'urgenza di provvedere in merito, dover far uso della facoltà assentita dall'art. 47 della Legge 142/90, rendendo la presente delibera immediatamente eseguibile; CON voti unanimi, resi nei modi di legge;

3 DELIBERAZIONE N. 526 del 15 Ottobre 1998 PROT. N pag.3 DELIBERA 1. DI APPROVARE l'allegato Programma operativo di attuazione dell'euro (Poa). 2. DI NOMINARE, il Rag. Franco Fa1cioni - Funzionario - Area Economico-Finanziaria (8 q.f.), responsabile del Programma operativo di attuazione dell'euro (Poa) ed assegnare allo stesso Funzionario i compiti dell'istituendo Ufficio politiche comunitarie. 3. DI DICHIARARE la presente deliberazione immediatamente eseguibile per motivi di urgenza, previa ulteriore votazione unanime e palese FF

4 DELIBERAZIONE N. 526 del 15 Ottobre 1998 PROT. N pag.5 Indice Il quadro normativo Il ruolo di impulso e di guida assegnato alla P.A. I principali nodi operativi - la conversione valutaria - la conversione documentale - il problema degli arrotondamenti - la rete informatica - i documenti di programmazione e rendicontazione - la formazione del personale Le modifiche organizzative - la Commissione euro comunale - l'ufficio politiche comunitarie - le modifiche dei regolamenti Le iniziative verso i cittadini e le imprese

5 DELIBERAZIONE N. 526 del 15 Ottobre 1998 PROT. N pag.6 IL QUADRO NORMATIVO Il regolamento comunitario 17 giugno 1997, n Definisce il quadro giuridico dell' euro fissando, in particolare, il "principio della continuità dei contratti", cioè che all'introduzione dell' euro non si potrà attribuire l'effetto di modificare alcuno dei termini di uno strumento giuridico né di sollevare o dispensare dal suo adempimento. Fissa, inoltre, le modalità di conversione moneta nazionale/euro e l'arrotondamento finale degli importi al centesimo di euro. Il regolamento comunitario 3 maggio 1998, n. 974 Prevede la sostituzione dal 1 o gennaio 1999 con l' euro delle monete di ciascuno Stato membro partecipante. Riconferma il "principio della continuità degli strumenti giuridici" e quello di "nessun obbligo, nessuna proibizione" sulla base del quale, fra l'altro, il debitore è libero di scegliere l'unità monetaria con la quale adempiere all'obbligazione pecuniaria ed il creditore a ricevere l'accredito nell'unità monetaria cui è denominato il suo conto. La direttiva del presidente del Consiglio dei ministri 3 giugno 1997 La direttiva, dopo aver richiamato la precedente del 27 giugno 1996 e i decreti del Ministero del tesoro che istituiscono e attivano il Comitato di indirizzo strategico per l'euro (Comitato euro), assegna alla P.A. il compito"... di garantire una posizione unitaria ed assicurare il coordinamento tra i diversi soggetti che partecipano ai processi amministrativi...". Sulla base del principio "nessun obbligo, nessuna proibizione" dettato dal regolamento comunitario n. 1103/1997, nella fase transitoria le pubbliche amministrazioni dovranno assicurare"... la possibilità di utilizzare l' euro nei pagamenti alle P.A. che non avvengono in contanti..." e, quindi, la facoltà data da debitori e creditori di: - effettuare versamenti a favore del comune in euro;

6 DELIBERAZIONE N. 526 del 15 Ottobre 1998 PROT. N pag.7 - richiedere pagamenti, accrediti, bonifici in euro. Sulla base dello stesso principio la pubblica amministrazione dovrà "comunicare in euro" e "dialogare in euro" con gli interlocutori che vorranno usare questa unità di conto nei propri documenti, offerte, lettere, dichiarazioni, denuncie, ecc. La direttiva stabilisce, inoltre, che la contabilità pubblica continuerà ad essere espressa nella moneta nazionale fino al 31 dicembre 2001 e prevede la costituzione dei Comitati provinciali per l' euro (Cep). Il decreto del Ministero del tesoro 6 agosto 1997 Definisce meglio la composizione dei Cep e ne chiarisce le attribuzioni "... di raccordo fra l'amministrazione statale e gli enti locali, in particolare allo scopo di assicurare la massima informazione in ordine al processo di introduzione dell' euro, di verificare l'attuazione in sede locale dello stesso (...) e più in generale (...) alla miglior resa delle prestazioni amministrative alle comunità interessate". La legge delega 17 dicembre 1997, n. 433 Delega il governo ad emanare, entro 6 mesi, decreti legislativi: " per dare piena attuazione alle disposizioni comunitarie sul passaggio alla moneta unica europea e per favorire un ordinato e trasparente passaggio dalla lira all' euro, nonché per assicurare la compatibilità dell' ordinamento nazionale con quanto disposto dall' art. 108 del Trattato... ". La legge delega fissa gli ambiti di intervento e alcuni principi ai quali dovranno informarsi i decreti delegati: - continuità degli strumenti e rapporti giuridici; - principio di neutralità del passaggio dalla moneta nazionale all'euro e gli effetti conseguenti; - che i parametri di indicizzazione venuti meno a seguito dell' introduzione dell' euro che non possano essere automaticamente sostituiti, sono ride finiti rispettando la continuità fra vecchi e nuovi parametri assicurando l'equivalenza economico-finanziaria rispetto ai parametri cessati, al fine di garantire l'ordinata prosecuzione dei

7 DELIBERAZIONE N. 526 del 15 Ottobre 1998 PROT. N pag.8 rapporti in corso; - le modalità di utilizzo dell' euro nei calcoli intermedi effettuati ai fini della successiva quantificazione di importi monetari da contabilizzare o da pagare; - l'irrilevanza degli scarti derivanti dall'automatica conversione di lire In euro; - modalità per la ridenominazione in euro degli strumenti finanziari pubblici e privati; - dematerializzazione degli strumenti finanziari pubblici e privati per agevolarne la rideterminazione e circolazione; - lo scambio di informazioni su base elettronica relativi e pagamenti fra i diversi soggetti pubblici; - tempi e modi in cui si possono produrre all'amministrazione tributaria e alle altre amministrazioni e soggetti pubblici, dichiarazioni, atte stazioni e altri documenti di cui sia obbligatorio la presentazione con gli importi indicati in euro. Il decreto legislativo 24 giugno 1998, n. 213 Dà attuazione alla legge delega e contribuisce a far chiarezza su alcuni nodi finora affrontati. Art. 2 - Per quanto riguarda i parametri di indicizzazione che scompariranno con l' euro viene chiarito che essi si considerano automaticamente sostituiti dai nuovi parametri finanziari che il mercato adotta in loro sostituzione. Per quanto riguarda il Tus la Banca d'italia determinerà, periodicamente, un tasso che per cinque anni lo sostituirà. Art. 3 - Si chiarisce che l' arrotondamento al centesimo di euro avviene solo sui lavori che costituiscono "autonomo importo monetario": per gli altri importi da contabilizzare si potrà usare un numero di decimali a piacere. Stesso metodo sarà da usarsi per l' arrotondamento di tariffe e prezzi amministrati. Art Dal periodo di imposta 10 gennaio 1999 i contribuenti potranno presentare dichiarazioni in euro: i dirigenti sono responsabili

8 DELIBERAZIONE N. 526 del 15 Ottobre 1998 PROT. N pag.9 dell' adeguamento della modulistica. I creditori della P.A., a richiesta, verranno pagati in euro e i debitori potranno effettuare versamenti a favore della P.A. in euro. Art Per quanto riguarda la stipula ed esecuzione dei contratti delle P.A., verrà emanato apposito regolamento per l'appalto di lavori e servizi sulle caratteristiche dei bandi, avvisi di gara, lettere invito, altri atti preliminari che riguardino gare comunitarie: gli importi saranno espressi in lire ed euro. Art Pur mantenendo la propria contabilità in lire nella fase transitoria, ogni P.A. dovrà individuare i documenti contabili da produrre in doppia valuta. Art Le sanzioni pecuniarie ed amministrative andranno espresse nella doppia valuta ed arrotondate all'unità euro intera. Il piano di adozione dell'euro nelle amministrazioni pubbliche Approvato dal Comitato euro in aprile 1998, riprende le linee guida per l'introduzione dell'euro in Italia già approvate dal Comitato nel giugno Pur non essendo vincolante per i comuni fornisce utili istruzioni operative che possono essere fatte proprie dal mondo delle autonomie locali, fermo restando che, queste ultime, sono comunque obbligate a dare piena attuazione alle scelte fondamentali per l'introduzione dell'euro definite nella citata direttiva del presidente del Consiglio. Lo schema nazionale di piazza Prodotto dal Sottocomitato finanza del Comitato euro, viene riproposto con cadenza quadrimestrale ed è volto a coordinare le azioni dei diversi attori del sistema finanziario italiano per un ordinato passaggio dalla lira all'euro. Lo schema fornisce utili indicazioni soprattutto per "l'area pagamenti" e i rapporti col sistema bancario.

9 DELIBERAZIONE N. 526 del 15 Ottobre 1998 PROT. N pag.10 IL RUOLO DI IMPULSO E DI GUIDA ASSEGNATO ALLA P.A. Come il Belgio e la Francia, l'italia ha accettato la scommessa di assegnare alla pubblica amministrazione un ruolo di impulso e di guida nella difficile fase di transizione che va dal 10 gennaio 1999 al 31 dicembre Il comune non potrà, quindi, essere semplice spettatore del cambiamento ma dovrà supportare, informare, agevolare e aiutare i cittadini, i contribuenti e gli operatori economici nell'affrontare le inevitabili e complesse problematiche operative che via via si presenteranno. Avere la responsabilità di esercitare un ruolo trainante dovrà diventare una opportunità per rispondere alla crescente domanda di efficienza proveniente dai cittadini e dalle imprese. La conversione valutaria I PRINCIPALI NODI OPERATIVI Come si è già detto, la contabilità comunale resterà in lire per tutta la fase di transizione ma il comune dovrà acconsentire, a l'interlocutore che lo desidera, di effettuare in euro tutte le transazioni che non richiedono l'impiego di banconote e monete metalliche: sia se deve versare somme a favore del comune che riceverne. La questione riguarda, pertanto, pagamenti e riscossioni fatte tramite assegno, bonifico bancario, accredito su conto corrente postale, carte magnetiche (Pos, carte di credito...).

10 DELIBERAZIONE N. 526 del 15 Ottobre 1998 PROT. N pag.11 Ai sensi dell'art. 48 del D.Lgs. n. 213/98, l'interlocutore dovrà decidere all'inizio di ogni obbligazione pecuniaria con quale valuta interagire e non potrà cambiarla nel prosieguo del rapporto. La conversione avverrà, principalmente, al momento cui il tesoriere riceverà versamenti o provvederà ad effettuare pagamenti: ricade, quindi, soprattutto in capo ad esso il maggior onere e responsabilità della conversione.. Entro un mese dall'adozione del presente Piano, il responsabile del servizio finanziario, in collaborazione col dirigente capo Ced, dovrà concordare con il tesoriere un "protocollo" di comportamenti reciproci da tenere per garantire puntualmente pagamenti e riscossioni in euro dallo gennaio Nel protocollo si dovrà indicare, le modalità con le quali vengono date le istruzioni al tesoriere sulla valuta da usare, le modalità di riconversioni in lire delle operazioni effettuate in euro per consentire la loro contabilizzazione nel bilancio comunale, la contabilizzazione degli "scarti" derivanti dagli arrotondamenti e le compensazioni contabili relative. Qualora gli agenti contabili del comune dovessero ricevere versamenti od effettuare pagamenti, con i mezzi non monetari di cui sopra, dovranno essi stessi provvedere alla conversione valutaria; dovranno anche curare la contabilizzazione dei "resti" derivanti dagli arrotondamenti con le modalità che si vedranno più avanti per la "conversione documentai e". Gli agenti contabili del comune, entro un mese, dall'adozione del presente Piano dovranno individuare le operazioni di loro pertinenza che sono soggette a conversione valutaria, individuare le scelte operative conseguenti e segnalarle al responsabile comunale del Piano di attuazione. La conversione documentale Come si è visto, il comune dovrà essere in grado di "comunicare" e "dialogare" in euro.

11 DELIBERAZIONE N. 526 del 15 Ottobre 1998 PROT. N pag.12 Ciò significa che qualsiasi interlocutore del comune (utente, contribuente, cittadino, dipendente, debitore, creditore, appaltatore, concessionario, ecc.) potrà, se lo vorrà, presentare le proprie istanze, documentazioni, dichiarazioni, lettere, proposte, offerte ecc. con le cifre ivi contenute espresse in euro e pretendere che la risposta del comune, se dovuta, avvenga con cifre in euro. Ciascun responsabile del servizio, entro un mese dall'adozione del presente Piano, dovrà individuare i procedimenti, la modulistica, gli atti, le certificazioni, i documenti, ecc. che potrebbero essere soggetti a conversioni. Dovrà, inoltre, predisporre per la doppia valuta tutta la modulistica in uso nel proprio servizio. A mero titolo esemplificativo si indicano di seguito alcuni ambiti sicuramente coinvolti nella materia. I tributi comunali Si dovranno accettare dichiarazioni tributarie espresse in euro nonché gli atti conseguenti e correlati (accertamenti, avvisi di liquidazione, rettifiche, sanzioni, richieste dati, ecc.). Il responsabile del servizio curerà di convertire in euro gli importi tariffari espressi in lire che vengono diffusi all'esterno del comune a mezzo stampa, avvisi pubblici, manifesti, pubblicazioni. I servizi pubblici Tutta la documentazione che gli utenti devono produrre per usufruire dei servizi comunali può contenere valori espressi in euro: se il comune è tenuto a rispondere lo farà utilizzando la stessa valuta. I responsabili dei servizi cureranno l'espressione in doppia valuta delle tariffe, prezziari, listini, avvisi, biglietti d'ingresso, etc. Le sanzioni amministrative

12 DELIBERAZIONE N. 526 del 15 Ottobre 1998 PROT. N pag.13 Ai sensi dell'art. 51 del D.Lgs. n. 213/98, ogni sanzione amministrativa è espressa anche in euro al tasso di conversione stabilito. Se l'operazione di conversione produce un risultato espresso anche con decimali di euro la cifra è arrotondata per eliminazione dei decimali. L'accertamento delle entrate Le istruzioni dei responsabili dei servizi date al responsabile del servizio finanziario sugli accertamenti da contabilizzare dovranno essere date in lire. Il responsabile del servizio competente provvederà alla conversione in lire di eventuali comunicazioni espresse in euro di contribuzioni, avvisi di pagamento o quant'altro costituisca un credito per il comune. La liquidazione delle spese Il funzionario responsabile della liquidazione della spesa dovrà convertire in lire eventuali somme espresse in euro contenute nelle fatture, parcelle, note d'addebito od altri documenti espressioni di debiti del comune: gli atti di liquidazione dovranno contenere solo cifre espresse in lire. L'area contrattuale Il regolamento adottato dal Consiglio europeo, ribadito dalla legislazione nazionale, fissa il principio della continuità dei contratti, affermando che l'introduzione dell'euro non avrà l'effetto di modificarne i contenuti e che i riferimenti ad una unità monetaria nazionale hanno lo stesso valore di un riferimento all'euro (c.d. "principio nominalistico"); l'introduzione dell'euro non avrà l'effetto di alterare i termini dei contratti in essere, né conferirà alle parti il diritto di modificare o di risolvere unilateralmente il rapporto.

13 DELIBERAZIONE N. 526 del 15 Ottobre 1998 PROT. N pag.14 Per la Comunità europea, quindi, l'introduzione dell'euro non è da considerarsi "evento straordinario od imprevedibile" da giustificare la risoluzione del contratto. La Commissione ha anche invitato gli Stati membri a rivedere le norme del diritto interno in materia di obbligazioni pecuniarie per facilitare l'uniformità applicativa. Fermo restando il suddetto principio di continuità degli strumenti e rapporti giuridici, andrà fatta, a cura dei responsabili dei servizi competenti, una verifica straordinaria sui contratti in essere, convenzioni, disciplinari simili per valutare eventuali ripercussioni derivanti dalla compre senza della doppia valuta. Andranno particolarmente valutate le clausole contrattuali contenente sanzioni, indicizzazioni, rivalutazioni, etc. agganciate a parametri destinati a scomparire con l'avvio della moneta unica (Tus, Rendistato, Ribor, Prime Rate,...). Se richiesto dal contraente i contratti potranno essere ridenominati in euro senza modifica delle condizioni contrattuali. Qualora esistessero clausole contrattuali agganciati a monete extra-ue (dollaro, yen, ecc.) andrà rapidamente definito col contraente le clausole di riconoscimento dell'euro e del cambio lire/euro che verrà fissato entro il 1998 dalla Ue: per tale tipologia di rapporti contrattuali converrà, in futuro inserire apposite clausole di salvaguardia per la sostituzione un euro della valuta nazionale. Le gare e gli appalti pubblici I responsabili dei servizi competenti dovranno curare l'espressione in doppia valuta di: - bandi, lettere invito, avvisi di gara e modulistica relativa; - contratti, capitolati e modulistica relativa. Si dovranno accettare le offerte di gara espresse in euro curando la conversione delle cifre.

14 DELIBERAZIONE N. 526 del 15 Ottobre 1998 PROT. N pag.15 Il problema degli arrotondamenti Le modalità di arrotondamento Il taglio minimo dell'euro sarà la monetina metallica di un centesimo. L'euro avrà, quindi, due cifre decimali potendo essere scomposto in centesimi. La conversione lira/euro avverrà con arrotondamento al centesimo in euro e la conversione euro/lire avverrà con arrotondamento alla lira più vicina: se ipotizziamo un euro di valore pari a lire 1900 circa, avremo una lira equivalente di 0,00060 euro circa. Come previsto dallo schema di decreto del 3 aprile 1998, il dirigente provvederà all'arrotondamento al centesimo di euro solo sui valori che costituiscono "autonomo importo monetario": per i calcoli intermedi (vedi fattura contenente la somma di più voci) il numero dei decimali utilizzabili è libero. Il "punto di conversione" lire/euro ed euro/lire è quindi costituito da "l'autonomo importo monetario" con rilevanza esterna al comune. Detto metodo varrà per qualsiasi importo da convertire. Per i calcoli intermedi e le modalità di arrotondamento valgono, comunque, le norme contenute del Titolo II del D.Lgs. n. 213/98. La gestione degli "scarti" da arrotondamento Come visto, il regolamento comunitario impone di arrotondare qualsiasi tipo di pagamento e di operazione contabile in lire al "centesimo di euro", cioè alle 19 lire circa. In caso di cifre in lire convertite in euro (con arrotondamento al centesimo) e poi riconvertite in lire avremo una maggiorazione o una riduzione fino a 19 lire circa sul valore finale in lire rispetto a quello originario. Le modalità per la gestione e contabilizzazione di questo "scarto" da arrotondamento saranno definite dal responsabile del Poa entro il 31 dicembre 1998.

15 DELIBERAZIONE N. 526 del 15 Ottobre 1998 PROT. N pag.16 La rete informatica Per quanto riguarda la pubblica amministrazione, il Comitato euro e l'aipa (Autorità per l'informatizzazione della pubblica amministrazione) hanno dato solamente le seguenti indicazioni operative: - necessità di inserire in tutti i software un campo "importo" e un campo "divise" in cui indicare la valuta utilizzata; - tassi di conversione da definirsi come numero di lire per euro; - conversioni da effettuarsi solo a livello più aggregato (punti di imputazione finali) e non a livello intermedio; - studiare la gestione degli scarti. Entro un mese dalla approvazione del presente Piano, il capo Ced, in collaborazione con i vari responsabili dei servizi interessati, curerà la predisposizione di proposte di modifica delle procedure informatiche al fine di consentire l'espressione in doppi valori, lire ed euro, di tutti i documenti ed atti prodotti dalla rete informatica ed aventi rilevanza esterna; in particolare saranno espressi in doppia valuta: - alcuni dati significativi di bilancio che si indicheranno più avanti; - mandati di pagamento e ordini di incasso; - gli stipendi e i correlati elaborati per i versamenti contributivi e fiscali. Il Ced supporterà gli uffici nella predisposizione di appositi fogli elettronici che agevolino gli operatori nei calcoli di conversione e nella loro contabilizzazione. I documenti di programmazione e rendicontazione A partire dalla competenza 1999, i responsabili dei servizi competenti cureranno l'espressione in doppia valuta dei documenti contabili e di programmazione indicati di seguito.

16 DELIBERAZIONE N. 526 del 15 Ottobre 1998 PROT. N pag.17 Bilancio: - riepiloghi per titoli e categorie di entrata; - riepiloghi per titoli, funzioni e servizi di spesa; - quadro generale riassuntivo e risultati differenziali. Bilancio pluriennale: - idem come bilancio. Relazione previsionale e programmatica: - le somme totali per ogni programma e progetto; - i quadro contabili complessivi dei programmi e progetti. Programma triennale lavori pubblici: - tutti i valori. Peg: - i totali per responsabile di attività; - i totali per centro di responsabilità; - i totali per servizio - eventuali riepiloghi come da bilancio. Variazioni di bilancio e di Peg: - prospetto riassuntivo per titoli, categorie, funzioni, servizi delle variazioni effettuate. Rendiconto della gestione: - indici finanziari e di attività di cui al D.P.R. n. 194/96. Conto del bilancio: - idem come bilancio anche per la Relazione della giunta. Conto economico: - risultanze complessive dell'esercizio e per centro di responsabilità. Conto del patrimonio: - i totali del passivo e dell'attivo e il patrimonio netto. Il collegio dei revisori provvederà ad utilizzare la doppia valuta sulle cifre più significative indicate nei verbali, nei pareri e nelle relazioni in correlazione a come operato per i documenti di cui sopra. La formazione del personale Il responsabile del Poa, in collaborazione col caposervizio del

17 DELIBERAZIONE N. 526 del 15 Ottobre 1998 PROT. N pag.18 personale, curerà la predisposizione di un programma formativo rivolto a tutto il personale coinvolto nelle problematiche applicative dell'euro. Il programma formativo utilizzerà, nei limiti delle possibilità operative, le professionalità già presenti nell'ente ricorrendo a consulenze esterne solo per tematiche specifiche e specialistiche.

18 DELIBERAZIONE N. 526 del 15 Ottobre 1998 PROT. N pag.19 LE MODIFICHE ORGANIZZATIVE E REGOLAMENTARI Il Responsabile euro comunale Viene nominato responsabile dell'attuazione del presente Piano: ai sensi della direttiva 3 giugno 1997 del Presidente del Consiglio dei Ministri, il Funzionario Comunale Franco Falcioni - Area economico finanziaria (8^ q.f.). Il nominativo di detto responsabile del Poa andrà comunicato a cura del Segretario generale del Comune al Segretario generale del Comitato euro presso il Ministero del tesoro. Il responsabile del Poa resterà operativo per tutta la fase di transizione all'euro attualmente prevista fino al 30 giugno Al responsabile sono assegnati i seguenti compiti: - di informazione alla struttura comunale sulle attività normative e operative; - di coordinamento e raccordo operativo delle iniziative adottate dalle strutture comunali in materia di euro; - di consulenza specialistica alla struttura comunale; - di rendicontazione periodica alla Giunta sullo stato delle iniziative ed attuazione dei programmi; - di formazione del personale. Al responsabile verranno assegnate apposite risorse finanziarie. L'Ufficio politiche comunitarie Nei prossimi anni la legislazione e le iniziative adottate in sede comunitaria influenzeranno sempre di più l'operatività degli enti locali e la vita stessa dei cittadini. Nei prossimi provvedimenti di riorganizzazione della struttura comunale si dovrà istituire un Ufficio politiche comunitarie con

19 DELIBERAZIONE N. 526 del 15 Ottobre 1998 PROT. N pag.20 compiti di: - approfondimento giuridico della normativa comunitaria; - raccolta e consultabilità della normativa stessa da parte della struttura comunale; - informazione e supporto operativo in materia di finanziamenti comunitari; - assunzione dal l o luglio 2002 di eventuali competenze residue del responsabile euro comunale. I predetti compiti sono immediatamente assegnati allo stesso responsabile del Poa, Funzionario Comunale Franco Falcioni - Area economico finanziaria - (8^ q.f.). Le modifiche dei regolamenti Entro tre mesi dall'adozione del presente Piano i responsabili dei servizi competenti predisporranno una proposta di revisione di alcuni regolamenti comunali coinvolti dall'introduzione dell'euro. A mero titolo esemplificativo si ritiene vadano rivisti i regolamenti di contabilità, dei contratti, delle istituzioni e delle circoscrizioni. LE INIZIATIVE VERSO I CITTADINI E LE IMPRESE Come già detto all'inizio, il governo assegna anche ai comuni il ruolo "propulsivo e di guida" nella fase di transizione alla moneta unica al fine di agevolare i cittadini e le imprese, assorbire l'impatto psicologico e applicativo e determinare un atteggiamento positivo nei confronti della nuova valuta. Il comune dovrà quindi attivarsi a promuovere iniziative di formazione e di informazione rivolte ai cittadini, utenti e ai vari attori sociali ed economici al fine, in particolare, di aiutare e supportare:

20 DELIBERAZIONE N. 526 del 15 Ottobre 1998 PROT. N pag.21 - le fasce deboli (anziani, disabili, minori...) e meno informate della popolazione; - la percezione del valore dei beni espressi in euro; - l'acquisizione della dimestichezza con l'uso dei decimali. Nelle iniziative da attivare il comune ricercherà la collaborazione, cooperazione e supporto del Comitato provinciale euro, delle associazioni di categorie e professionali, del mondo dell'istruzione e dell'associazionismo. Per le iniziative da effettuare verranno stanziate apposite risorse finanziarie e umane. FF

21 IL SEGRETARIO GENERALE (firma all originale) IL SINDACO-PRESIDENTE (firma all originale) Si attesta che copia della presente viene pubblicata all Albo Pretorio per gg. 15 consecutivi dal al La presente delibera, a norma dello Art. 47 II comma della legge 142/90 è divenuta esecutiva il IL SEGRETARIO GENERALE (firma all originale) VISTO: si attesta la registrazione dello impegno di spesa e la relativa copertura finanziaria art. 23 legge 144/1989 e art. 55 legge 142/90 IL DIRIGENTE SERVIZIO RAGIONERIA (firma all originale) IL SEGRETARIO GENERALE (firma all originale) Art. 47 III comma L. 142/90 DICHIARA IMMEDIATAMENTE ESEGUIBILE IL IL SEGRETARIO GENERALE (firma all originale) La presente copia, in carta libera per uso amministrativo e d ufficio, è conforme all originale. Macerata, lì IL SEGRETARIO GENERALE TRASMETTERE AL VICE SEGRETARIO COMUNALE per esecuzione Avvertenze e Direttive Data, IL SEGRETARIO GENERALE (firma all originale)

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