Il possibile ruolo delle Università lombarde nel miglioramento del sistema istruzione-formazione-lavoro

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1 Lombardia, Milano, Il possibile ruolo delle Università lombarde nel miglioramento del sistema istruzione-formazione-lavoro (il punto di vista di un Fisico sulle Lauree professionalizzanti tecniche) Leo Miglio Dipartimento di Scienza dei Materiali della Università di Milano Bicocca CTS Eupolis Lombardia

2 Sommario 2 A. Perchè una istruzione professionale di livello universitario? Il peccato originale italiano. B. Misuriamo le differenze tra due casi di successo: Laurea triennale in Ottica e Optometria della Università di Milano Bicocca e Laurea triennale in Ingegneria Elettronica della Scuola Universitaria Professionale della Svizzera Italiana SUP-SI (Lugano). C. Conclusioni: (1) cosa è possibile fare senza modificare il quadro normativo, (2) cosa sarebbe auspicabile fare modificando il quadro normativo

3 3 A. Istruzione Professionale Universitaria: perchè è necessaria Esigenza delle imprese di acquisire persone con attitudine al problem solving Esigenza degli operai specializzati, artigiani e impiantisti di poter gestire strumenti avanzati Esigenza di migliorare il successo degli studenti, recuperando quelli che hanno una attitudine induttiva all apprendimento Esigenza di permettere l inserimento dei nostri laureati nei Paesi dove esiste tale percorso

4 4 A. Istruzione Professionale Universitaria: la patologia italiana Istruzione Universitaria unicamente di tipo deduttivo: lo scoglio della astrazione cognitiva L erdità Crociana di subordinazione della applicazione alla teoria e la negazione del valore formativo di partire (anche) dal fondo La mancanza di una classe di docenti con esperienza di lavoro e le procedure di selezione, che non riconoscono abbastanza i brevetti e l espletamento di progetti industriali

5 B. Misuriamo le differenze tra Milano Bicocca e SUPSI: il quadro normativo L inserimento in rigide CLASSI dei Corsi di Laurea risulta una gabbia disciplinare per piani di studio applicativi (Bicocca) Il riconoscimento di due percorsi alternativi (Università e Scuole Universitarie Professionali) permette di costruire una didattica mirata (SUPSI) I docenti delle SUP devono avere una esperienza pregressa di 5 anni di lavoro ed è incoraggiata la doppia attività, professionale e di docenza. 5

6 B. Misuriamo le differenze tra Milano Bicocca e SUPSI: rapporto studenti/docenti 6 Nel migliore dei casi si riesce ad avere una trentina di studenti per docente per turno di laboratorio, con un assistente junior (Bicocca) Il numero massimo di studenti in lezione frontale è 20, quello in laboratorio è 12, poi si deve provvedere ad un nuovo docente (SUPSI) Il rapporto studente/strumento in laboratorio è 1/1 alla SUPSI e 4/1 (circa) a Bicocca.

7 7 B. Misuriamo le differenze tra Milano Bicocca e SUPSI: la didattica Il rapporto tra lezioni di teoria e laboratori di pratica è 1:3 e si incomincia la parte pratica sin dal primo anno(supsi). Il bilancio di corsi fondamentali (che vengono prima) e quelli professionalizzanti (solo dopo) è legato allo schema di CLASSE: per esempio, in quella di Fisica, è identico per i corsi universitari di Fisica e quelli di Ottica (Bicocca) Nei laboratori, vengono impiegati solo strumenti professionali, uguali a quelli presenti sul lavoro (SUPSI); questo vale solo parzialmente in Bicocca.

8 8 B. Misuriamo le differenze tra Milano Bicocca e SUPSI: apprendistato e imprese L apprendistato di lavoro (un anno in totale) è necessario per essere ammessi alla SUP svizzere. L esperienza di lavoro è concepita solo come sbocco postlaurea (Bicocca) La didattica comprende diversi lavori a progetto, tra cui la tesi, spesso proposti da aziende partner (SUPSI) Il tirocinio professionalizzante finale corrisponde a meno di un decimo del carico di lavoro sui tre anni (Bicocca).

9 B. Misuriamo le differenze 9 tra Milano Bicocca e SUPSI: l autonomia amministrativa Il budget didattico SUPSI è gestito in totale autonomia dal Direttore di Istituto ( CHF/studente), posizioni docenti incluse. Il budget didattico di Bicocca è deciso dal Senato e dal CdA per tutte le Lauree; le posizioni docenti derivano da punti organico ministeriali. La ricerca dei docenti presso la SUPSI corrisponde al 60% della attività, co-finanziata solo su progetti industriali: 25 Milioni CHF gestiti solo dal Direttore di Dipartimento. La ricerca dei docenti Bicocca è solo parzialmente legata alle tematiche applicative della didattica, perchè il rapporto alterno con le imprese non consente un gettito sicuro per la ricerca applicata, che non costituisce peraltro un titolo di carriera

10 C. Cosa è possibile fare senza modificare il quadro normativo Nonostante tutti questi svantaggi, alcune Lauree professionalizzanti italiane sono potenzialmente ottime, ma Andrebbero finanziate direttamente e congruamente da anche da Ministeri ed Assessorati dell Industria (FSE), sulla base del numero di studenti. Finanziamenti a progetto didattico. Andrebbero ingaggiati con docenza a contratto molti professionisti per tutoring e laboratori PRATICI. Andrebbe ingaggiato a contratto un manager di esperienza industriale per promuovere e sviluppare le collaborazioni con le imprese su progetti di loro interesse. Andrebbero formalmente aggiustate l anticipatazione e l estensione della esperienza di tirocinio presso le imprese, anche non italiane (un Erasmus industriale ) 10

11 C. Cosa sarebbe auspicabile fare modificando il quadro normativo Nell ambito di una azione politica, fatta sui Ministeri da parte della Regione, andrebbe: Creato un percorso parallelo di istruzione professionale universitaria, con docenza (anche part-time) e relativo reclutamento su basi diverse da quello universitario proprio. Individuato un canale di finanziamento indipendente per le Scuole Universitarie. Coinvolte le associazioni industriali e il CNR nei CdA di queste Scuole Universitarie, approntando gli opportuni modi di cofinanziamento privato, anche in risorse. Coinvolti gli Atenei lombardi a contribuire a tale processo di riforma, anche favorendo il trasferimento di una frazione dei docenti universitari alle Scuole Universitarie (chiudendo i Corsi sottocritici) e favorendo la collaborazione su progetti comuni di ricerca. 11

12 Conclusioni 12 Le Università lombarde possono fare ben poco se non coinvolte in un progetto di riforma complessivo, che deve nascere dalle Istituzioni delle Regioni più industrializzate. Le concezione professionale del sistema formativo universitario italiano può essere cambiata solo con il concorso di contributi dal mondo industriale (un problema anche politico). Va maturata la convinzione strategica che i percorsi formativi professionalizzanti sono infrastrutturalmente più costosi di quelli universitari propri, che beneficiano invece di laboratori di ricerca di base, finanziati su canali alternativi.