Specie vegetali esotiche negli ambienti costieri del Mediterraneo: metodologie di analisi, valutazione dei rischi e strategie per il controllo

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1 Specie vegetali esotiche negli ambienti costieri del Mediterraneo: metodologie di analisi, valutazione dei rischi e strategie per il controllo Giuseppe Brundu Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale, Regione Sardegna, Via Biasi 7, Cagliari, gbrundu@regione.sardegna.it, Le informazioni presentate e le considerazioni esposte nella presente relazione sono di esclusiva responsabilità dell autore e non impegnano in alcun modo l Amministrazione di appartenenza. Convegno Le Dune Costiere: Esperienze di gestione europee ed italiane a confronto 12 dicembre 2008, Sala Congressi, Palazzo degli Stalloni, Cascine Vecchie di San Rossore, Pisa.

2 Contenuti Che cosa sono le specie vegetali esotiche invasive? Perché è importante intervenire? Che problemi creano nella fascia costiera e sulle dune? Che cosa si fa nel Mediterraneo? Che cosa si potrebbe o dovrebbe fare, quali sono le priorità di intervento? IAS - Pisa Dicembre 2008

3 Che cosa si intende per Specie vegetale ESOTICA?

4 ESOTICA NATIVA [Alien].plant taxa in a given area whose presence there is due to intentional or accidental introduction as a result of human activity. (Richardson et al., 2000)

5 .. But more than wind, weather, seas, rivers and beasts promote the dispersal of plants, man does it. Willdenow (1810) Elton (1958) IAS - Pisa Dicembre 2008

6 IAS - Pisa Dicembre 2008

7 IAS - Pisa Dicembre 2008 Immagini scaricate da vari siti web a solo scopo dimostrativo

8 IAS - Pisa Dicembre 2008 Immagini scaricate da vari siti web a solo scopo dimostrativo

9 IAS - Pisa Dicembre 2008 Courtesy of EPPO/OEPP available at EPPO web page

10 Terminologia attualmente in uso per le specie vegetali ESOTICHE IAS - Pisa Dicembre 2008

11 Nativa Origin status Crittogenica Esotica Residence status Invasion status Archeofita Neofita Casuale Naturalizzata Invasiva IAS - Pisa Dicembre 2008 Modificato da Carlton, 1996; Richardson et al., 2000; Pyšek et al., 2004

12 Che cosa si intende per specie vegetale ESOTICA INVASIVA?

13 Invasività (Invadenza) Le specie vegetali esotiche sono definite invasive o sulla base della loro dinamica di espansione (Richardson et al., 2000 e s.m.i.) o sulla base del fatto che determinano impatti negativi (IUCN, CBD). IAS - Pisa Dicembre 2008

14 IAS - Pisa Dicembre 2008 da Richardson et al., 2000

15 Specie esotica Coltivata Non coltivata o sfuggita alla coltivazione Casuale Naturalizzata Non invasiva Innocua IAS - Pisa Dicembre 2008 Invasiva Modificatrice Infestante Modificato da Richardson et al., 2000; Pyšek et al., 2004

16 Sp. INFESTANTE Sp. PIONIERA WEED COLONISER Anthropocentric viewpoint Ecological viewpoint Sp. ESOTICA (INVASIVA) ALIEN Biogeographical viewpoint IAS - Pisa Dicembre 2008 Modificato da Pyšek et al., 2004

17 Uno degli elementi caratterizzanti le specie invasive è quello di determinare impatti (reali o potenziali) [CBD, IUCN] IAS - Pisa Dicembre 2008

18 Gli Impatti (review di Levine et al., 2001) IAS - Pisa Dicembre 2008

19 impatto 200 specie (Celesti-Grapow et al., 2009 in press) 109 infestanti coltivi 30 biodeterioramento 131 socioeconomico 22 tossiche/velenose per il bestiame 21 tossiche/velenose per l uomo 45 sanitario 4 allergeniche 26 dermatiti 84 competizione diretta 89 ecologico1 ibridazione 20 cambiamenti abiotici IAS - Pisa Dicembre 2008

20 IAS - Pisa Dicembre 2008

21 Come riconoscere una specie ESOTICA? IAS - Pisa Dicembre 2008

22 Come si determina lo status esotico di una specie in assenza di documentazione certa sulla sua introduzione? Nine criteria for presuming indigenous (IN) and nonindigenous (NI) status of species: fossil evidence, historical evidence, habitat, geographic distribution, frequency of known naturalization, genetic diversity, reproductive pattern, possible means of introduction, relationship to oligophagous insects

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24 Ma come si fa in pratica? Come può acquisire tali informazioni chi non è uno specialista di settore, come può fare un funzionario della PA? L unione europea ha finanziato una serie di progetti sulle IAS, come ad esempio EPIDEMIE, GIANT ALIEN, DAISIE, ALARM, PRATIQUE, per cui esiste a livello europeo una discreta base di dati condivisa e disponibile anche sulla rete. Sono inoltre disponibili diverse pubblicazioni della EEA, CBD, Bern Convention, EPPO, Council of Europe.

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26 .. Ma come si fa in pratica? Il Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare ha finanziato uno studio pilota sulla flora esotica dell isola di Sardegna ed un progetto di censimento della flora esotica italiana IAS - Pisa Dicembre 2008

27 Censimento della flora alloctona in Italia e caratterizzazione della sua invasività con particolare riferimento alla fascia costiera marina e alle piccole isole Convenzione tra: Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare Direzione per la Protezione della Natura e Centro di Ricerca Interuniversitario 'Biodiversità, Fitosociologia ed Ecologia del Paesaggio IAS - Pisa Dicembre 2008

28 Censimento della flora alloctona in Italia e caratterizzazione della sua invasività con particolare riferimento alla fascia costiera marina e alle piccole isole Responsabile del progetto Carlo Blasi Coordinamento scientifico Laura Celesti-Grapow, Giuseppe Brundu, Ignazio Camarda, Lucia Viegi, Carlo Blasi Assistenti al coordinamento scientifico Francesca Pretto, Emanuela Carli IAS - Pisa Dicembre 2008

29 Referenti regionali e collaboratori Abruzzo CONTI Fabio MANZI Aurelio Alto Adige WILHALM Thomas Sicilia Lombardia Emilia Romagna ASSINI Silvia ALESSANDRINI Alessandro BANFI Enrico BRACCHI Giacomo GALASSO Gabriele MERLONI Nicola GARIBOLDI Luca PELLIZZARI Mauro PICCOLI Filippo Molise LUCCHESE Fernando Basilicata FASCETTI Simonetta Friuli POLDINI Livio VIDALI Marisa BERNARDO Liliana GANGALE Carmen PASSALACQUA Nicodemo UZUNOV Dimiter Lazio CARLI Emanuela CELESTI Laura PAUSELLI Francesca PRETTO Francesca MAZZOLA Pietro Toscana ARRIGONI Pier Virgilio VIEGI Lucia BORRACCHIA Mirko FERRETTI Giulio PALLA Maria Francesca Piemonte BARNI Elena SINISCALCO Consolata Calabria DOMINA Giannantonio Trentino PROSSER Filippo SOLDANO Adriano Umbria Puglia ACCOGLI Rita CAGIOTTI Mauro RANFA Aldo MARCHIORI Silvano MEDAGLI Pietro Valle d'aosta BOVIO Maurizio Liguria Campania DEL GUACCHIO Emanuele LA VALVA Vincenzo PECCENINI Simonetta Marche GUBELLINI Leonardo Sardegna BRUNDU Giuseppe Veneto CAMARDA Ignazio CARLIN Sara CARTA Luisa TORNADORE Noemi MANCA Manuela VILLANI Mariacristina

30 Check list flora esotica d Italia specie alloctone: migrate al di fuori del loro areale di distribuzione originario nel Neolitico o post-neolitico a causa dell intervento volontario o accidentale dell uomo (Pysek et al. 2004) alloctone (specie e sottospecie) dubbie % della flora d Italia (6734 entità Conti et al. eds 2005) 5 0 Italia Svizzera Germania Rep. Ceca

31 status di naturalizzazione Ailanthus altissima 162 invasive 437 casuali Lycopersicon esculentum 362 naturalizzate Lantana camara 62 no record dopo il 1950

32 IAS - Pisa Dicembre 2008

33 Land Use according to CORINE LC INV SUPERFICI ARTIFICIALI 140 NAT CAS 288 ZONE AGRICOLE 123 AREE SEMINATURALI CORPI IDRICI Oxalis pes-caprae 38 ZONE UMIDE Reynoutria japonica

34 coste 47 piccole isole 5 città Carpobrotus acinaciformis Opuntia ficusindica Ambrosia artemisiifoli a IAS - Pisa Dicembre 2008

35 Quarantine, alert & watch lists?? Ludwigia peploides Pueraria lobata

36 .. Ma come si fa in pratica? In Italia diversi dipartimenti di Botanica sono coinvolti in ricerche ed azioni sulle IAS, tra questi quelli delle Università di Firenze, Pisa, Torino, Sassari, Roma (solo per citarne alcuni) hanno prodotto una considerevole mole di pubblicazioni e informazioni. IAS - Pisa Dicembre 2008

37 Che cosa dice la normativa vigente in merito alle specie vegetali esotiche??. La legislazione vigente in materia di specie vegetali (esotiche) meriterebbe una trattazione a parte, tuttavia in tale sede è sicuramente utile dare almeno qualche cenno di natura generale.

38 UN CBD (Rio 1992) Articolo 8 In-situ Conservation.. Each Contracting Party shall, as far as possible and as appropriate:... (h) Prevent the introduction of, control or eradicate those alien species which threaten ecosystems, habitats or species;.. Legge 14 febbraio 1994, n Ratifica ed esecuzione della convenzione sulla biodiversità, con annessi, fatta a Rio de Janeiro il 5 giugno Suppl. ord. G.U. 23 febbraio 1994, n. 44, s.g. CIPE, Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica. Deliberazione 16 marzo Approvazione delle linee strategiche per l attuazione della convezione di Rio de Janeiro e per la redazione del piano nazionale sulla biodiversità. G.U. 10 maggio 1994, n. 107, s.g.

39 . Alcuni riferimenti normativi pre-cbd L , n. 127 Ratifica ed esecuzione del protocollo relativo alle aree specialmente protette del Mediterraneo, aperto alla firma a Ginevra il 3 aprile Pubblicata nella Gazz. Uff. 15 aprile 1985, n. 89, S.O. Articolo 7 Le Parti, con riferimento agli obiettivi perseguiti e tenuto conto delle caratteristiche di ciascuna area protetta, adotteranno progressivamente, in conformità con le norme di diritto internazionale, le misure necessarie, che possono essere fra l'altro: e) il divieto di distruzione di vegetali o animali e dell'introduzione di specie esotiche; Convezione di Berna Legge Quadro aree protette (L. 394/91 - art. 11, comma 3, lettera a, l'introduzione di specie estranee, vegetali o animali, che possano alterare l'equilibrio naturale )

40 . Alcuni riferimenti normativi post-cbd DPR n. 357/ (DPR n. 120/2003) Regolamento recante attuazione della direttiva 92/43/CEE relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali, nonché della flora e della fauna selvatiche. Pubblicato nella Gazz. Uff. 23 ottobre 1997, n. 248, S.O. 2. Definizioni. 1. Ai fini del presente regolamento sono adottate le seguenti definizioni: o-quinquies) autoctona: popolazione o specie che per motivi storicoecologici è indigena del territorio italiano; o-sexies) non autoctona: popolazione o specie non facente parte originariamente della fauna indigena italiana; 12. Introduzioni e reintroduzioni. 3. Sono vietate la reintroduzione, l'introduzione e il ripopolamento in natura di specie e popolazioni non autoctone.

41 . Alcuni riferimenti normativi post-cbd Del.CIPE , n. 57/2002 Strategia d'azione ambientale per lo sviluppo sostenibile in Italia. (Deliberazione n. 57/2002). Pubblicata nella Gazz. Uff. 30 ottobre 2002, n. 255, S.O. La biodiversità è minacciata anche dall'impatto delle specie esotiche importate sulle comunità autoctone 124. Le conseguenze negative dell'introduzione di specie aliene in Italia sono ampiamente verificate sia a livello economico che scientifico, in campo agro-forestale, nella pesca, nella conservazione della natura, nella gestione del territorio in generale e in àmbito forestale. Anche in àmbito marino il problema ha suscitato notevole interesse e preoccupazione. Il mare è un vettore d'elezione per il trasporto passivo e la diffusione naturale delle specie. È quindi una priorità realizzare studi e progetti pilota finalizzati al controllo, contenimento e sradicamento delle specie esotiche invasive. In tale ambito, l'azione di coordinamento e di cooperazione con altri processi analoghi impegnati sullo stesso problema, come il programma globale sulle specie invasive dell'unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN), la FAO, le Convenzioni di Ramsar (zone umide), Berna (vita selvatica europea), sul Commercio Internazionale di specie di flora e fauna minacciate di estinzione (CITES) e per la Protezione Internazionale della Piante, risultano fondamentali. In base all'acquisizione dei dati scientifici si potrà, in seguito, definire i diversi aspetti legislativi di questa problematica emergente legati alla introduzione volontaria o occasionale di specie potenzialmente invasive o dannose per l'ambiente italiano o per la salute pubblica. Molto può essere fatto in questo campo mediante opere di prevenzione della diffusione anche non intenzionale e di informazione e sensibilizzazione dell'opinione pubblica. La diffusione volontaria o occasionale di specie di fauna e flora non autoctone, potenzialmente invasive o dannose per l'ambiente italiano e per la salute, va controllata con strumenti di legge. 137 Molto può essere fatto in questo campo mediante la diffusione dell'informazione e la sensibilizzazione dell'opinione pubblica. Per ridurre la diffusione delle piante infestanti ad alta capacità concorrenziale è necessario limitare la frammentazione degli habitat forestali e regolamentare e dare continuità e sistematicità alle pratiche saltuarie di ripulitura.

42 . Alcuni riferimenti normativi post-cbd Del.CIPE , n. 13/2004 Legge n. 443/ programma delle opere strategiche. Asse viario Marche-Umbria e quadrilatero di penetrazione interna. (Deliberazione n. 13/2004). Pubblicata nella Gazz. Uff. 26 gennaio 2005, n. 20. ASSE VIARIO MARCHE-UMBRIA E QUADRILATERO DI PENETRAZIONE INTERNA PRESCRIZIONI E RACCOMANDAZIONI PROPOSTE DAL MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI 1 Maxilotto - 2 stralcio - 1ª parte S.S. 77, tratta «Foligno-Pontelatrave», e allacci con la S.S. 3 e la S.S. 16 (Progetti preliminari) Parte B - Raccomandazioni: Vegetazione flora e fauna. L) È opportuno che le barriere verdi, le opere di rinverdimento e le schermature del tracciato siano realizzate con specie arboree e arbustive appartenenti alla vegetazione autoctona, evitando in particolare specie infestanti come la Robinia pseudoacacia, l'ailantus glandulosa e, anche se non considerate infestanti, tutte le Cupressaceae.

43 D.Lgs , n. 227 Orientamento e modernizzazione del settore forestale, a norma dell'articolo 7 della L. 5 marzo 2001, n. 57. Pubblicato nella Gazz. Uff. 15 giugno 2001, n. 137, S.O. 4. Trasformazione del bosco e rimboschimento compensativo. 3. La trasformazione del bosco deve essere compensata da rimboschimenti con specie autoctone, preferibilmente di provenienza locale, su terreni non boscati. Le regioni stabiliscono l'estensione minima dell'area boscata soggetta a trasformazione del bosco oltre la quale vale l'obbligo della compensazione.

44 Il DLgs n. 386/2003 Un passo indietro? In merito alla commercializzazione dei materiali forestali di moltiplicazione, sono definiti autoctoni i soprassuoli di norma continuamente rigenerati tramite rinnovazione naturale In allegato (All I ex art. 1) è incluso il gruppo Eucalyptus spp ed altre entità comunemente ritenute alloctone. Anche la definzione ex lege di indigenato è fuorviante e discutibile.

45 D.M Linee guida di programmazione forestale. Pubblicato nella Gazz. Uff. 2 novembre 2005, n (Emanate ai sensi dell'art. 3 del decreto legislativo 18 maggio 2001, n. 227) IV. Criteri generali di intervento per una gestione forestale sostenibile 1. Mantenimento e appropriato sviluppo delle risorse forestali e loro contributo al ciclo globale del carbonio: e) nell'imboschimento e nel rimboschimento devono essere utilizzate specie autoctone e provenienze il più possibile locali, adatte alla stazione fitoclimatica e comunque non invasive; 4. Mantenimento, conservazione e adeguato sviluppo della diversità biologica negli ecosistemi forestali: c) l'introduzione di specie aliene potenzialmente invasive deve essere evitata ove possibile e comunque controllata e l'impatto delle specie già introdotte mitigato;

46 Art Aree seminaturali. Prescrizioni 2. In particolare nelle aree boschive sono vietati: d) rimboschimenti con specie esotiche, fatto salvo per gli interventi a carattere primariamente protettivo per i quali possa rendersi necessario l uso di conifere di accompagnamento o di primo imboschimento funzionalmente alla velocità del processo di rinsaldamento del terreno..

47 In theory, it could be possible to apply to IAS general environmental principles such as polluter pays, environmental liability and environmental damage [COM(2000) 66 def., 9 February 2000; Dir. n. 2004/35/CE 21 April 2004] but no practical implementations on IAS have been recorded so far. Several Italian regions are recently enacting regional laws (therefore valid only for their territory) that put into action some control on IAS (e.g. Regional law 31 march 2008, n. 10 of Lombardy, Sardinian Regional Landscape Plan). So far there is no national commitment to produce a National Action Plan or to agree and apply general plans and strategies such as the European Strategy on IAS (2003) or EPPO code of conduct on horticulture and invasive alien plants October 2008, Kuşadasi, Turkey

48 Petizione del Sig. Terry Harding

49 Council of the European Union, 16 Dec Pag. 9/30.. The COUNCIL CALLS UPON the Commission to assess gaps in the current legal, policy and economic framework for the prevention of introduction and for the control and eradication of invasive alien species; INVITES the Commission, in cooperation with the Member States, to prepare an EU strategy and an effective early warning system, taking into account biogeographic regions, on the basis of the CBD Guiding Principles on Invasive Alien Species, taking into account the Bern Convention European Strategy on Invasive Alien Species and recognizing the efforts made by relevant Conventions and Organisations such as the IPPC and the EPPO;

50

51 Le specie vegetali ESOTICHE INVASIVE rappresentano davvero una minaccia per la fascia costiera?

52 Isole ed invasioni biologiche? Le invasioni biologiche sono state considerate già da molto tempo come un fenomeno tipico dei sistemi insulari in senso lato (isole terrestri negli Oceani isole d acqua o di altro tipo nei continenti). In realtà interessano tutti gli ecosistemi o quasi. (Pyšek & Richardson 2006).

53 La pressione antropica sulla fascia costiera Porto Cervo 1931 (IGM) vs 2007 (AIMA)

54 IGM, 1931 Albini, 1845

55 Porto Cervo, 2007

56 Perché è importante intervenire? Il caso di Carpobrotus sp.pl., Ailanthus altissima, Oxalis pes-caprae

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59 Climate Change?

60 RI (Average Relative Impact), ossia decremento del numero delle specie native nei plot invasi, per specie invasiva e per isola

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62 Pathways and naturalisation Hulme et al., October 2008, Kuşadasi, Turkey

63 Local and regional success in Med. islands Hulme et al., October 2008, Kuşadasi, Turkey

64 Invasiveness Vs. residence time Hulme et al., 2008

65 14-16 October 2008, Kuşadasi, Turkey

66 October 2008, Kuşadasi, Turkey

67 October 2008, Kuşadasi, Turkey 2008

68 Che cosa si potrebbe/dovrebbe fare? Quali sono le priorità di intervento in materia di specie vegetali ESOTICHE INVASIVE? Chi decide?

69 I TALY (I mplementation of an Italian strategy) Building awareness and support Collecting, managing and sharing information Strengthening national policy, legal and institutional frameworks Regional cooperation and responsibility Prevention Early detection and rapid response Mitigation of impacts (eradication, containment, control) Restoration of native biodiversity Pathways Early warning Economic assessment, Risk analysis Education, communication Scientific background Legislation tools Public Awareness Actions & projects Medium High Low Low Low Low Low Medium Medium Low Low Low Medium Low Low Low Medium Low Low Low Low Low Low Low Medium Low Low Low Medium Medium Low Medium Medium Medium Low Low Low Low Low Low Low Low Network of Italian regional experts Low Medium Medium Low Medium Adapted from: McNeely, J.A., H.A. Mooney, L.E. Neville, P. Schei, and J.K.Waage (eds.) A Global Strategy on Invasive Alien Species. IUCN Gland, Switzerland, and Cambridge, UK. And European Strategy on Invasive Alien Species, Piero Genovesi and Mrs Clare Shine Strasbourg, 5th December 2003 T-PVS (2003) 7 revised.

70 Si può FARE di più! Courtesy of

71 Considerazioni finali Take home messages

72 Gli ambienti costieri del Mediterraneo, incluse le grandi e piccole isole, sono soggetti ad una serie di minacce e processi di degrado e necessitano di urgenti azioni di tutela. Coastal habitats are at risk

73 Le invasioni biologiche vegetali costituiscono una di tali minacce, anche se per lungo tali processi sono stati in parte sottovalutati in alcuni paesi del bacino del Mediterraneo, inclusa l Italia. Invasive alien plants threaten costal habitats

74 Vi è la necessità di una strategia nazionale (ad esempio sulla base della European Strategy), di una serie di piani d azione dedicati a singole specie o gruppi di specie e a singole unità territoriali o biogeografiche, di una o più unità di coordinamento. Think globally act locally?

75 Educazione ambientale, informazione (liste di specie alternative) prevenzione, early warning e rapidità di intervento si sono rivelati elementi costitutivi delle strategie vincenti, in molti casi ed in diverse parti del mondo Prevention & Early intervention

76 La gestione dei processi legati al fenomeno delle invasioni biologiche è infatti complessa e multi-disciplinare, per cui è sempre necessario rifuggire da facili generalizzazioni. One species one action plan. The only safe generalization in island biogeography is that it is not safe to make generalizations. (Olson, 1990)

77 I ruoli e le responsabilità sono interconnessi e distribuiti a vari livelli, dalle relazioni internazionali tra Stati alle politiche dell Unione Europea, dallo Stato alle Regioni (sussidiarietà) fino agli EELL e agli Enti Parco, inclusi tutti gli stakeholders ed ogni singolo cittadino. L inadempienza o l inerzia di un anello della filiera, non deve tuttavia essere una scusa per il nonintervento a livello locale. Everyone is responsible

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