Provincia Autonoma di Bolzano Alto Adige. Allegato 2 PARTE B GRANDI ASSI VIABILI

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1 Provincia Autonoma di Bolzano Alto Adige Allegato 2 PARTE B GRANDI ASSI VIABILI Zonizzazione P. 1 A22 NORD / Brennero Varna P. 6 A22 CENTRO / Varna Bolzano Nord P. 14 A22 SUD / Bolzano Nord Salorno P. 22 MEBO CENTRO / Lana Appiano P. 30 Prognosi, Obiettivi e Programmi P. 38

2 ZONIZZAZIONE In tale sezione si analizzano le quattro zone che sono state individuate per la gestione della qualità dell aria nei pressi delle strade con maggior flusso di traffico e che non ricadono nella sfera di competenza delle amministrazioni comunali. Le zone sono: A22-Nord A22-Centro A22-Sud MeBo-Centro Autostrada del Brennero e superstrada Merano-Bolzano rappresentano di gran lunga le due arterie maggiori ed incidono in modo rilevante sulla qualità dell aria. Le zone hanno pertanto la funzione di: - Individuare quali parti del territorio sono direttamente interessate dalle emissioni di dette arterie - Raggruppare tali parti di territorio in zone omogenee (sotto il profilo della qualità dell aria e della fonte primaria di emissioni) - Organizzare un sistema di controllo della qualità dell aria adeguato a tali realtà - Creare le conoscenze su cui enti gestori ed autorità competenti alla regolamentazione della circolazione possano porre le basi per interventi di riduzione delle emissioni laddove la qualità dell aria non rispetta i limiti fissati dalla legge. In base al catasto delle emissioni è ricavabile un dato indicativo del peso che i trasporti in generale e la autostrada del Brennero (A22) in particolare hanno sul totale delle emissioni di sostanze inquinanti in atmosfera (vedi grafico 4.11 del piano). I dati riportati nel grafico si riferiscono al Nel 1997 era già stato condotto un lavoro di censimento e stima delle emissioni con risultati del tutto simili a quelli del Le riduzioni di inquinanti generate dall ammodernamento del parco veicoli in circolazione sono state di fatto assorbite dall aumento dei chilometri percorsi e dall aumento delle cilindrate. I trasporti si confermano, con un peso dell 80% per gli ossidi di azoto e del 57% per le particelle, il problema ambientale principale in relazione alla qualità dell aria. L autostrada del Brennero si dirama sul territorio provinciale per una lunghezza di circa 116 Km e rappresenta così solo l 1,3% della rete stradale provinciale. Nonostante ciò, essa emette poco più del 20% del totale delle emissioni e il 32% circa delle emissioni da traffico. Considerato che gli inquinati più problematici sono il biossido di azoto (NO 2 ) e le polveri fini PM 10 (la cui quota percentuale generata dalla A22 è rispettivamente del 44% e del 35% sul totale dei trasporti) l Autostrada del Brennero rappresenta senza dubbio una delle fonti più rilevanti di inquinamento atmosferico. La superstrada Merano-Bolzano si dirama per circa 30 Km tra Bolzano-Sud e l uscita di Foresta a nord di Merano. Questa arteria di recente realizzazione ha assunto un importante ruolo per le comunicazioni tra i due principali centri altoatesini. Vi è pertanto una forte tendenza all aumento del flusso veicolare tra i due centri. Il confronto tra i veicoli circolanti sulla SS38 e sulle strade provinciali parallele prima e dopo la realizzazione della superstrada indicano un aumento di circa l 80% dei veicoli sull intero asse Merano-Bolzano. In particolare, si deve registrare un aumento dell 82% delle automobili e del 60% del traffico commerciale. Questo aumento di traffico si traduce evidentemente in un aumento complessivo degli inquinanti emessi, come si può chiaramente notare dal grafico qui sotto riportato. Vi è però da sottolineare come tale aumento complessivo non determini un peggioramento della qualità dell aria per la popolazione residente. Lo spostamento di importanti quote di traffico dal 1

3 vecchio tracciato della SS38 (che interessa i centri abitati ad est della valle dell Adige), ha prodotto localmente una diminuzione delle emissioni di circa il 70% con conseguente notevole miglioramento della qualità dell aria in tali località. Permane però il dato di aumento complessivo delle emissioni e quindi di un maggior inquinamento ambientale dell intera valle. La quota di traffico pesante che circola sulla MeBo è notevolmente inferiore a quello circolante sulla A22. Emissioni di ossidi di azoto nel tratto Terlano-Bolzano confronto tra gli anni 1997 e 2000 t. / anno % % 20-29% 0 SS 38 Me-Bo SP11+SP54 Totale Graf. 1: Emissioni di ossidi di azoto (NOx) nel tratto Terlano-Bolzano negli anni 1997 e 2000 Il ruolo della meteorologia nella ricaduta degli inquinanti emessi La meteorologia è il fattore determinante per le concentrazioni di inquinanti atmosferici. Gli inquinanti emessi vengono infatti diluiti in atmosfera e trasportati dai venti. Nelle regioni alpine l orografia del territorio costituisce un fattore limitante per la diffusione degli inquinanti. Fenomeni di inversione termica, così come pure situazioni di scarsa ventilazione nelle valli alpine, determinano una mancata diluizione delle emissioni. Le valli provocano spesso la canalizzazione dei venti con il risultato che gli inquinanti emessi si distribuiscono prevalentemente lungo l'asse della valle. Questo fenomeno può portare a situazioni di forte accumulo di inquinanti quando la stratificazione atmosferica inibisce gli scambi di masse d'aria. Tali particolari condizioni meteorologiche si presentano con una certa frequenza nella stagione invernale ed in particolare nelle ore notturne. Ricerche dimostrano che le emissioni rilasciate durante le ore in cui non vi è la presenza del sole producono un inquinamento atmosferico superiore a quello generato in pieno giorno. Durante il periodo invernale, la stessa quantità di inquinanti emessi provoca concentrazioni fino a 5 volte maggiori che durante i mesi estivi. La diluizione degli inquinanti in territori pianeggianti avviene in modo migliore. E' stato dimostrato come in zone montuose bisogna ridurre di 4-5 volte la presenza di sorgenti di emissione per raggiungere concentrazioni di inquinanti pari a quelle che si rileverebbero su un territorio pianeggiante. Nel rapporto Zusammenstellung von immisionsklimatischen Erekenntnisse in der Umgebung von Alpentransitachsen Brenner, San Bernardino, Gotthard curato da Ökoscience di Chur (CH) si possono riscontrare importanti valutazioni sulle condizioni climatiche caratteristiche dei corridoi 2

4 alpini (tra cui anche quello del Brennero) che confermano quanto sopra esposto. Di seguito un grafico che deriva dalle misure di ossidi di azoto effettuate presso la stazione di Vomp (Tirolo) situata ai margini dell autostrada dell Inntal ad est di Innsbruck. Graf. 2: Andamento delle concentrazioni di ossidi di azoto in dipendenza della durata dei fenomeni di inversione termica (media delle concentrazioni registrate nei giorni lavorativi tra l ed il ) Dispersione degli inquinanti lungo la A22 e la MeBo Conoscendo l entità delle emissioni generata dal traffico sulla A22 e sulla MeBo e disponendo di dati meteorologici opportunamente raccolti ed elaborati è stato possibile condurre una ricerca sulla dispersione degli inquinanti lungo tali arterie. Tel studio,condotto da parte dello studio di ingegneria bavarese Schorling & Partner (che annovera numerose attività analoghe per conto dell ente gestore delle autostrade bavaresi), indica in modo eloquente come le emissioni del traffico autostradale influiscono in modo determinante sulla qualità dell aria nelle zone limitrofe alla sede stradale fino ad interessare l intero fondo valle (ad es. a Schrambach). Lo studio in questione è stato condotto su 3 tratti autostradali (da Vipiteno a Campo di Trens, da Bressanone sud a nord di Chiusa, lungo il tratto di Egna) e su un tratto della superstrada Merano-Bolzano (in corrispondenza di Vilpiano). E stato impiegato un modello di dispersione degli inquinanti per simulare la ricaduta di NO 2 e PM 10 lungo i percorsi presi in esame. I dati del traffico sono relativi all anno 2000 ed i fattori di emissione adottati sono relativi all anno Figura 1: Esempio di calcolo di dispersione degli inquinanti (NO 2 e PM10) lungo la A22 in prossimità di Chiusa 3

5 In sintesi lo studio indica che il solo contributo dell autostrada è in grado di generare livelli di concentrazione superiori ai limiti di legge sia sul tratto di Chiusa che sul tratto di Egna. Le simulazioni eseguite sugli altri 2 tratti indicano situazioni simili ma meno preoccupanti. Al fine di determinare una fascia di riferimento per la misurazione degli inquinanti ai lati dell autostrada è stato chiesto di individuare una larghezza di influenza dell autostrada in corrispondenza dei valori indicati dalla UE come soglie di valutazione superiore (SVS) e soglie di valutazione inferiore (SVI). All interno di tali fasce si rende necessario provvedere al monitoraggio della qualità dell aria. Luogo Ampiezza in metri della SVI e della SVS per l NO 2 26 / 32 µg/m³ Ampiezza in metri della SVI e della SVS per il PM10 10 / 14 µg/m³ Chiusa /Schrambach (A22) 450 / / 380 Egna (A22) 240 / / 200 Vipiteno (barriera A22) 220 / / 200 Vilpiano (MeBo) 250 / / 100 Tab. 1: Larghezza massima delle zone di influenza in relazione alla SVS ed alla SVI ATTENZIONE: Le cifre a destra del segno / si riferiscono alla SVS, le cifre a sinistra alla SVI Le distanze indicate sono riferite al punto più esterno dove si è calcolata la concentrazione relativa alla soglia in questione. Tale distanza è molto variabile e dipende sia dalla direzione prevalente del vento che dalla conformazione del tratto di strada preso in esame. E necessario quindi analizzare l intero tratto preso in esame per ottenere una distanza media sulla quale basare l ampiezza di una fascia di dimensione costante. Non bisogna inoltre dimenticare che alle concentrazioni calcolate è necessario aggiungere il cosiddetto fondo, ovvero quella quota di inquinamento generato da altre fonti presenti nei vari tratti. Sommando il fondo alle concentrazioni calcolate si giunge quindi alla conclusione che per il tratto di Chiusa e di Egna sono da attendersi superamenti dei limiti di legge per una fascia media rispettivamente di 400 e 250 metri di distanza dalla sede stradale. Tale studio indica quindi la necessità di provvedere alla misura in continuo degli NOx e del PM 10 lungo i tratti autostradali da ritenersi più critici e comunque rappresentativi di una più vasta zona. E pertanto necessario verificare la reale sussistenza di tali calcoli attraverso misure in continuo degli inquinanti laddove la meteorologia è più sfavorevole (Chiusa) e laddove il flusso di traffico è maggiore (Egna). Infatti, solo con misure in continuo degli inquinanti è possibile determinare in modo inequivocabile l eventuale superamento dei limiti annuali. La situazione di Chiusa è da considerarsi rappresentativa in quanto rappresenta la situazione in cui si trovano la maggior parte delle zone abitate che lambiscono l autostrada nella Valle Isarco e che quindi la misura effettuata in tale tratto può essere ritenuta rappresentativa del tratto autostradale tra Bolzano nord e Varna. Per le medesime ragioni la misura effettuata nel tratto di Egna può ben rappresentare la situazione tra Bolzano e Salorno. In tal modo si garantisce una copertura quasi completa del tratto autostradale altoatesino ad eccezione del tratto più a nord che comunque presenta caratteristiche meteorologiche diverse. Infatti a Campo di Trens (Vipiteno) le condizioni di rimescolamento delle masse d aria sono agevolate dalla presenza di un vento di maggiore intensità (poche calme di vento). 4

6 Il tratto di Vipiteno ed il tratto della superstrada Me-Bo sono individuati come zone dell ampiezza di 250 metri per lato all interno delle quali viene superata la SVS. Questo determinerebbe la misura continuo, ma le seguenti valutazioni indicano che le campagne di misura con la stazione mobile possono dare altrettante garanzie. Tratto di Vipiteno: si ritiene che comparando le misure periodiche con le misure in continuo effettuate a Chiusa si possa giungere ad un quadro preciso della qualità dell aria anche senza misura in continuo. Tratto di MeBo: visto che la SVS è superata di poco e che nel tratto più trafficato (Vilpiano) non vi sono località a stretto contatto con la superstrada, si ritiene che le campagne di misura possano offrire sufficienti garanzie per una verifica della qualità dell aria. Inoltre, per i prossimi anni ci si attende una riduzione delle emissioni da traffico a causa di normative europee sempre più restrittive. Da notare infine che la fascia per la MeBo è individuata solo nel tratto centrale in quanto a nord (Merano) e a sud (Bolzano) essa viene inglobata in zone con una qualità dell aria peggiore. Tratto di strada Nome zona Codice zona Tipo di superamento Larghezza totale della fascia [m] A22 Brennero - Varna A22 - Nord 391 Superamento della SVS 500 A22 Varna BZ Nord A22 - Centro 492 Superamento dei limiti 800 A22 BZ Nord - Salorno A22 - Sud 493 Superamento dei limiti 500 MeBo Lana - Vilpiano MeBo - Centro 398 Superamento della SVS 500 Tab. 2: Zonizzazione dei tratti di autostrada o superstrada Nelle seguenti pagine vengono riportate in modo dettagliato ed analizzate le caratteristiche delle singole zone. In coda al documento si definiscono gli obiettivi di qualità dell aria, le prognosi ed i programmi per la riduzione o la prevenzione dell inquinamento atmosferico. 5

7 A22 - NORD BRENNERO VARNA DATI GENERALI Nome e codice della zona: A22 - Nord / 391 Qualità dell aria: Rispetto dei limiti e quindi ricadente nella fattispecie prevista dalla lettera c) dell art. 3 del Regolamento sulla qualità dell aria. Superamento della SVS (soglia di valutazione superiore - tipo aria 3) Dimensioni: La zona si estende per una lunghezza di circa 38 Km dal confine di Stato al casello di Varna. E costituita da una fascia di territorio larga 500 metri. La fascia è limitata da due linee parallele al percorso dell autostrada poste ad una distanza di 250 metri dal centro strada. Caratteristiche orografiche: La zona è posta a fondo valle ed ha un andamento molto simile al corso del fiume Isarco. La valle è per lunghi tratti molto angusta. Caratteristiche meteo: La zona è interessata durante i periodi invernali da fenomeni di inversione termica con scarso ricambio d aria. La circolazione dei venti è comunque maggiore che nella parte più a sud della Valle Isarco. Ciò favorisce il ricambio delle masse d aria. Altre caratteristiche : La zona è caratterizzata da una bassa densità abitativa anche se interessa direttamente alcuni centri abitati di fondovalle. COMUNE POPOLAZIONE AREA IN KM² Brennero 627 4,8 Campo di Trens 175 5,2 Fortezza 883 5,0 Vipiteno ,5 Altri comuni* 4 0,3 TOTALE ,8 Tab: 3: Popolazione interessata (censimento 1991) ed aree dei comuni che rientrano nella zona * Sotto la voce altri comuni sono stati inseriti i comuni dove la popolazione coinvolta è stimata in numero inferiore a 30 persone. I comuni sono: Naz-Sciaves, Val di Vizze e Varna. 6

8 Brenner - Brennero Sterzing - Vipiteno Pfitsch Val di Vizze Freienfeld - Campo di Trens Franzensfeste - Fortezza Figura 2: Rappresentazione geografica della zona in colore viola. Le linee blu indicano i confini comunali mentre la punteggiatura marrone distingue i centri abitati. Si può nettamente distinguere come la zona autostradale interessi una parte del centro abitato di Vipiteno e la quasi totalità delle aree urbanizzate del comune di Fortezza. 7

9 Monitoraggio della qualità dell'aria QUALITÀ DELL'ARIA Valutazione della qualità dell'aria Stazioni fisse Campagne di misura Ogni tre anni nessuna Tab. 4: Gestione della qualità dell aria L attuale stazione di Vipiteno si trova a circa 100 metri di distanza dall autostrada in posizione però non adeguata ad eseguire misure significative. Inoltre, si ritiene che avendo installato una stazione di rilevamento fissa a sud di Bressanone, si possa evitare una misura in continuo anche in tale zona. Adeguate campagne di misura comparate con i dati della stazione fissa A-1 possono offrire un quadro comunque esaustivo della qualità dell aria della zona. Le figure di seguito riportate sono state ricavate dal lavoro condotto dallo studio ingegneristico bavarese Schorling & Partner specializzato in questo tipo di attività. Lo studio si basa sui dati di traffico rilevati nel 2000 a cui si sono stati applicati i fattori di emissione del parco veicoli (tedesco) del Concentrazioni di NO2 fino a 24 tra 24 e 32 tra 32 e 40 oltre i 40 Figura 3: Calcolo della concentrazione di NO 2 (media annuale in µg/m³) ai bordi della A22 nella piana tra Campo di Trens e Vipiteno La stima si basa su un contributo di fondo pari a 12 µg/m³ (che si ritiene valido per tutto il fondovalle dell alta Valle Isarco) dal quale, aggiungendo il contributo delle emissioni generate dal traffico sulla A22, si perviene ad una stima delle concentrazioni complessive. Si noti come l area interessata da possibili superamenti del limite non vada a toccare in modo rilevante il vicino abitato di Stilves e come le concentrazioni di inquinanti diminuiscano proporzionalmente con l allontanarsi dalla sede stradale. 8

10 Discorso sostanzialmente analogo per le concentrazioni di PM 10 riportate nell immagine seguente. Concentrazioni di PM10 fino a 24 tra 24 e 32 tra 32 e 40 oltre i 40 Figura 3: Calcolo della concentrazione di PM 10 (media annuale in µg/m³) ai bordi della A22 nella piana tra Campo di Trens e Vipiteno EMISSIONI DI INQUINANTI In tale zona non vi sono attività produttive o impianti termici di una certa importanza, pertanto è evidente che le emissioni generate dal traffico rappresentano praticamente la totalità delle emissioni stimate con percentuali pari o superiori al 99% per CO, NOx, PM e Benzene. Il traffico è anche responsabile di circa l 80% delle emissioni di SOx e COV. Le altre fonti sono pertanto irrilevanti ai fini della determinazione delle cause che generano le concentrazioni di inquinanti. Tra le emissioni generate dal traffico abbiamo che il 93% degli ossidi di azoto vengono generati dai veicoli transitanti sull autostrada. Il restante 7% è stimato provenire dal traffico urbano ed extraurbano generato sulle vie di comunicazione tra le varie località (SS12 compresa) e all interno dei centri urbani ricadenti nella zona in esame. Valutazione analoga per le emissioni di PM 10. E evidente che gli inquinanti non rimangono confinati all interno della zona e che pertanto contribuiscono alle concentrazioni di vaste aree di territorio, così come è vero che emissioni di inquinanti generate in altri punti del territorio contribuiscono alle concentrazioni della zona. Ma è anche altrettanto ovvio che all interno della zona la predominanza delle emissioni generate dal traffico sulla A22 è talmente alta da non lasciare dubbi sul suo contributo prioritario all inquinamento dell aria. Una più puntuale analisi delle emissioni generate dal traffico motorizzato permette di distinguere in modo più chiaro il ruolo che svolgono i vari tipi di veicoli nel quadro delle emissioni più problematiche, ovvero per gli ossidi di azoto e le polveri fini. 9

11 NOx: Emissioni da traffico Veicoli comm. >3,5t Auto 26% 53% 21% Veicoli comm. <3,5t Graf. 3: Emissioni da traffico di ossidi di azoto (NOx) nella zona A22-Nord Per gli ossi di azoto si nota una sostanziale dominanza dei veicoli commerciali pesanti (camion > 3,5 t e bus) che generano il 57% delle emissioni. Le autovetture si attestano intorno al 37 %. Un ruolo decisamente minore lo hanno i veicoli commerciali leggeri (furgoni < 3,5 t). Per quanto invece riguarda le polveri dobbiamo riscontrare come ogni componente del traffico assuma un proprio ruolo. Rimane comunque del tutto predominante il ruolo dei veicoli pesanti che generano più del 53% del particolato (sia dallo scappamento, sia per usura dei freni e dei pneumatici che per usura del manto stradale). Il contributo dei veicoli commerciali leggeri si attesta al 21% (dato da non sottovalutare in relazione alla consistenza di tali veicoli nell insieme dei veicoli in circolazione). I veicoli a due ruote presenti in numero estremamente ridotto riescono ad arrivare ad un contributo pari allo 0,5%. Gli autoveicoli si attestano intorno al 25%. PM10: Emissioni da traffico Moto 1% Veicoli comm. >3,5 t 53% Auto 25% Veicoli comm. <3,5 t 21% Graf. 4: Emissioni da traffico di polveri fini (PM 10 ) nella zona A22-Nord 10

12 Dai dati pubblicati dall assessorato provinciale ai trasporti (InfoMob-2002) possiamo ricavare come il traffico circolante sulla A22 nel tratto tra Vipiteno e Varna sia aumentato del 22% tra il 1996 ed il 2001 con incrementi annui che sono arrivati anche a toccare il 10% ( ). Tale andamento viene confermato anche per le previsioni fino al La percentuale di traffico di attraversamento rimane stabile negli anni attestandosi nel tratto in questione intorno al 49%. Tale traffico di transito si articola in modo però diverso dal traffico che ha origine o destinazione nel territorio provinciale. Infatti i veicoli i leggeri in attraversamento tra il 1996 ed il 2001 incrementano del 21,1%, mentre il traffico pesante del 31,4%. Si deve inoltre registrare che il traffico pesante è costituito per più del 82% da traffico di attraversamento. Dai dati sopra illustrati si possono trarre le seguenti considerazioni: Gli incrementi di traffico ed in particolare del traffico pesante sono tali da ridurre in modo sensibile se non annullare i miglioramenti attesi dalla riduzione delle emissioni dei veicoli previste dalle direttive europee. Il traffico pesante ha un ruolo predominante sull insieme delle emissioni ed in particolare il traffico pesante di attraversamento costituisce una parte rilevante del contributo emissivo. Il ruolo del traffico locale e del traffico di scambio è comunque rilevante e va tenuto in considerazione negli eventuali interventi di riduzione delle emissioni. VALUTAZIONE DELLA QUALITÀ DELL ARIA Essendo i dati qualità dell aria basati esclusivamente sugli esiti di un modello di dispersione degli inquinanti, che evidentemente non può dare certezze sull effettivo grado di inquinamento dell aria all interno della zona in esame, non è possibile fornire un quadro di riferimento paragonabile a quello offerto da anni di rilevazione in continuo. In ogni caso vi sono altri elementi di analisi che lasciano supporre in modo convincente che la qualità dell aria lungo la A22 sia perlomeno fortemente caratterizzata dalla presenza di un importante asse viario. La qualità dell aria appare comunque attestata al di sotto dei limiti di legge sia per l NO 2 che per il PM 10 all orizzonte temporale del Questo è evidentemente il caso per quelle parti di zona che ricadono all interno della città di Vipiteno e con ogni probabilità riguarda anche molti centri abitati della zona in questione Sterzing - Vergleich der Jahre 1996/97 und 1999/2000 Vipiteno - confronto degli anni 1996/97 e 1999/2000 Sommer/estate Winter/inverno SO2 POLV O3 NO2 NO CO SO2 POLV O3 NO2 NO CO 1996/ /2000 Graf. 5: Medie semestrali in µg/m³ misurate presso la stazione fissa di Vipiteno (ST1) Fonte: Laboratorio di chimica fisica 11

13 Dal grafico 5 si evince chiaramente come a fronte di un calo delle polveri (POLV = polveri totali), degli ossidi di zolfo (SO 2 ) e del monossido di carbonio (CO) si debba riscontrare un aumento del monossido di azoto (NO) e del biossido di azoto (NO 2 ). Considerato che si stima che il 93% degli ossidi di azoto (NO e NO 2 ) viene generato dal traffico sull autostrada e che di questo il 57% è generato dai veicoli pesanti, è possibile ipotizzare che l aumento del 31,4% del traffico pesante di attraversamento (tra il 1996 ed il 2001) sia il principale responsabile dell aumento dei valori di NO e NO 2 registrati presso la stazione di Vipiteno. Il calcolo di simulazione riportato precedentemente non prende in esame il tratto autostradale in forte salita situato subito a nord della barriera di Vipiteno e pertanto non è stato possibile confrontare i dati di simulazione con i dati registrati dalla stazione di misura. I dati meteorologici disponibili presso la stazione fissa di Vipiteno non potevano essere utilizzati a causa della conformazione del terreno in cui si trova la stazione. Infatti, essa si trova circa 25 metri più in basso rispetto al piano dell autostrada e pertanto viene schermata dai venti provenienti dal settore ovest e nord-ovest. In tale situazione è molto probabile che la circolazione dei venti nel punto di misura non sia rappresentativa dell intera zona. Questo ha delle conseguenze anche per l interpretazione delle misure di qualità dell aria in quanto le misure possono essere influenzate da situazioni microclimatiche non presenti negli altri punti del territorio. Per tali ragioni si sono utilizzati i dati meteorologici della stazione di Campo di Trens e la simulazione è stata eseguita in un tratto pianeggiante. In conclusione si può affermare che in tale zona non vengono superati i valori limite (nemmeno quelli previsti al 2010), ma che viene superata la soglia di valutazione superiore (SVS), almeno per quanto concerne l NO 2. Un attenta gestione dei monitoraggi della qualità dell aria permetterà di verificare costantemente se la situazione in tale zona tenda verso un miglioramento o se piuttosto si vada incontro a valori più alti di quelli odierni. Se tale ultima ipotesi dovesse avverarsi, si renderà allora necessario accorpare tale zona a quella denominata A22 Centro con le relative conseguenze in termini di provvedimenti di riduzione dell inquinamento atmosferico. Anche per tale ragione la valutazione della qualità dell aria verrà eseguita ogni tre anni e non ogni cinque. MONITORAGGIO DELLA QUALITÀ DELL'ARIA Attraverso un mirato monitoraggio della qualità dell aria è possibile stabilire la qualità dell'aria in numerosi punti della zona. La stazione mobile sarà impegnata nel monitoraggio in determinati punti della zona ed attraverso i confronti con le misure in parallelo eseguite presso la stazione fissa A-1 possono essere ricavate medie annuali. Ciò consente inoltre di verificare l estensione delle concentrazioni di inquinanti ai fini della determinazione di eventuali interventi presso le località vicino dell autostrada. La strumentazione mobile sarà impegnata a verificare la qualità dell aria in punti rappresentativi della zona e presso le situazioni che si ritiene siano le maggiormente penalizzate dal punto di vista della qualità dell aria. Rimanendo in funzione il punto logistico presso l attuale stazione fissa di Vipiteno, sarà anche possibile compiere campagne di misura finalizzate a determinare andamenti storici delle concentrazioni. 12

14 La configurazione del sistema di monitoraggio nella zona è la seguente: Punto di misura Tipo di misura SO 2 NOx PM 10 Ben CO 1 Vipiteno punto logistico Misura periodica Vari punti all interno della zona per 2 la determinazione dell estensione Misura territoriale delle concentrazioni periodica 3 Vari punti vicini all autostrada per la determinazione dei punti interessati da alti valori di concentrazione. Tab. 5: Configurazione del sistema di monitoraggio Misura periodica X X X X X X X X La periodicità delle misure sarà la seguente: Punto di misura Totale dei periodi di misura nei prossimi 5 anni Periodi di misura Durata dei periodi di misura 1 6 (2 periodi all anno) Almeno uno in inverno ed uno in estate 2 6 (2 periodi all anno) Almeno uno in inverno ed uno in estate 35 gg 35 gg 3 Non definibili a priori preferibilmente in inverno 15 gg Tab. 6: Periodicità delle misure 13

15 A22 CENTRO VARNA BOLZANO NORD DATI GENERALI Nome e codice della zona: A22 - Centro / 492 Qualità dell aria: Superamento di almeno un limite di legge e quindi ricadente nella fattispecie prevista dalla lettera a) dell art. 3 del Regolamento sulla qualità dell aria. Dimensioni: La zona si estende per una lunghezza di quasi 40 Km dal casello di Varna a casello di Bolzano Nord. E costituita da una fascia di territorio larga 800 metri. La fascia è limitata da due linee parallele al percorso dell autostrada poste ad una distanza di 400 metri dal centro strada. Caratteristiche orografiche: La zona è posta a fondo valle ed ha un andamento molto simile al corso del fiume Isarco. La valle è per lunghi tratti molto angusta. Caratteristiche meteo: La zona è interessata durante i periodi invernali da frequenti e perduranti fenomeni di inversione termica con scarso ricambio d aria. La circolazione dei venti è tipicamente valliva con direzione prevalente nord-sud. Altre caratteristiche : La zona è caratterizzata da una forte densità abitativa nella parte a nord ed interessa direttamente tutti i centri abitati di fondovalle. COMUNE POPOLAZIONE AREA IN KM² Barbiano 429 1,2 Bressanone ,8 Chiusa ,5 Cornedo 179 1,4 Fie' 189 2,9 Laion 242 2,8 Ponte Gardena 195 1,1 Renon 279 5,2 Varna ,1 Velturno 313 2,0 Altri comuni* 220 4,3 TOTALE ,3 Tab: 7: Popolazione interessata (censimento 1991) ed aree dei comuni che rientrano nella zona * Sotto la voce altri comuni sono stati inseriti i comuni dove la popolazione coinvolta è stimata in numero inferiore a 30 persone. I comuni sono: Bolzano, Castelrotto, Funes e Villandro. 14

16 Vahrn Varna Brixen Bressanone Villanders Villandro Barbian Barbiano Waidbruck Ponte Gardena Feldthurns Velturno Klausen Chiusa Lajen Laion Villnöss Funes Ritten Renon Kastelruth Castelrotto Bolzano Bozen Karneid Cornedo Völs Fie' Figura 5: Rappresentazione geografica della zona in colore viola. Le linee blu indicano i confini comunali mentre la punteggiatura marrone distingue i centri abitati. Si può nettamente distinguere come la zona autostradale interessi una parte rilevante della popolazione del comune di Bressanone ed altri comuni di fondo valle (Varna, Chiusa, Ponte Gardena ecc.). 15

17 Monitoraggio della qualità dell'aria QUALITÀ DELL'ARIA Valutazione della qualità dell'aria Stazioni fisse Misura in continuo Annuale 1 stazione a traffico A-1 (S.Pietro Mezzomonte) 1 stazione di background (BX1) Tab. 8: Gestione della qualità dell aria La stazione A-1 è stata installata nel 2004 lungo l autostrada in una posizione dove non sono presenti altre fonti emissive di rilievo ad eccezione della A22. La stazione BX1 è posizionata nel centro di Bressanone e fornisce i dati delle concentrazioni di fondo presenti nella Valle Isarco. Concentrazioni di NO2 fino a 24 tra 24 e 32 tra 32 e 40 oltre i 40 Figura 6: Calcolo della concentrazione di NO 2 (media annuale in µg/m³) ai bordi della A22 presso San Pietro Mezzomonte 16

18 La figura 6 rappresenta la concentrazione di biossido di azoto ai bordi dell autostrada del Brennero presso San Pietro Mezzomonte (tra Bressanone e Chiusa). La stima si basa su un contributo di fondo pari a 20 µg/m³ (che si ritiene valido per tutto il fondovalle della Valle Isarco) dal quale, aggiungendo il contributo delle emissioni generate dal traffico sulla A22, si perviene ad una stima delle concentrazioni complessive. Concentrazioni di PM10 fino a 24 tra 24 e 32 tra 32 e 40 oltre i 40 Figura 7: Calcolo della concentrazione di PM 10 (media annuale in µg/m³) ai bordi della A22 presso San Pietro Mezzomonte tra Chiusa e Bressanone La figura 7 rappresenta la concentrazione di polveri fini ai bordi dell autostrada del Brennero presso San Pietro Mezzomonte. La stima si basa su un contributo di fondo pari a 22 µg/m³ (che si ritiene valido per tutto il fondovalle della Valle Isarco) dal quale, aggiungendo il contributo delle emissioni generate dal traffico sulla A22, si perviene ad una stima delle concentrazioni complessive. Da notare come la dispersione degli inquinanti sia fortemente influenzata dall orografia del terreno. 17

19 EMISSIONI DI INQUINANTI Nonostante che in tale zone sia compresa una parte importante della zona industriale di Bressanone e della città stessa, è evidente che le emissioni generate dal traffico rappresentano la quasi totalità delle emissioni stimate con percentuali pari o superiori al 90% per CO, NOx, PM e Benzene. Il traffico è comunque responsabile del 50-80% delle emissioni di SOx e COV. Le altre fonti sono pertanto irrilevanti ai fini della determinazione delle cause che generano le concentrazioni di inquinanti. Tra le emissioni generate dal traffico abbiamo che il 75% degli ossidi di azoto vengono generati dai veicoli transitanti sull autostrada. Il restante 25% è stimato provenire dal traffico urbano ed extraurbano generato sulle vie di comunicazione tra le varie località (SS12 compresa) e all interno dei centri urbani ricadenti nella zona in esame. Valutazione analoga per le emissioni di PM 10. La presenza di attività produttive nella parte di zona industriale di Bressanone che ricade all interno della zona, emergono solo nel bilancio relativo agli ossidi di zolfo. E evidente che gli inquinanti non rimangono confinati all interno della zona e che pertanto contribuiscono alle concentrazioni di vaste aree di territorio, così come è vero che emissioni di inquinanti generate in altri punti del territorio contribuiscono alle concentrazioni della zona. Ma è anche altrettanto ovvio che all interno della zona la predominanza delle emissioni generate dal traffico sulla A22 è talmente alta da non lasciare dubbi sul suo contributo prioritario all inquinamento dell aria. Una più puntuale analisi delle emissioni generate dal traffico motorizzato permette di distinguere in modo più chiaro il ruolo che svolgono i vari tipi di veicoli nel quadro delle emissioni più problematiche, ovvero per gli ossidi di azoto e le polveri fini. Nox: Emissioni da traffico Veicoli comm. >3,5t 52% Auto 42% 6% Veicoli comm. <3,5t Graf. 6: Emissioni di ossidi di azoto (NOx) dai trasporti nella zona A22-Centro Per gli ossi di azoto si nota una sostanziale dominanza dei veicoli commerciali pesanti (camion > 3,5 t e bus) che generano il 52% delle emissioni. Le autovetture si attestano intorno al 42 %. Un ruolo decisamente minore lo hanno i veicoli commerciali leggeri (furgoni < 3,5 t). 18

20 Per quanto invece riguarda le polveri dobbiamo riscontrare come ogni componente del traffico assuma un proprio ruolo. Rimane comunque del tutto predominante il ruolo dei veicoli pesanti che generano il 48% del particolato (sia dallo scappamento, sia per usura dei freni e dei pneumatici che per usura del manto stradale). Il contributo dei veicoli commerciali leggeri si attesta al 19% (dato da non sottovalutare in relazione alla consistenza di tali veicoli nell insieme dei veicoli in circolazione). In particolare vi è da segnalare i veicoli a due ruote che nonostante siano in numero estremamente ridotto riescono comunque ad arrivare ad un contributo pari a quasi il 2%. PM10: Emissioni da traffico Moto 2 % 48 % Auto 31 % Veicoli comm. >3,5t Veicoli comm. <3,5t 19 % Graf. 7: Emissioni di polveri fini (PM 10 ) dai trasporti nella zona A22-Centro Dai dati pubblicati dall assessorato provinciale ai trasporti (InfoMob-2002) possiamo ricavare come il traffico circolante sulla A22 nel tratto tra Varna e Chiusa sia aumentato del 24% tra il 1996 ed il 2001 con incrementi annui che sono arrivati anche a toccare il 9%. Tale andamento viene confermato anche per le previsioni fino al La percentuale di traffico di attraversamento rimane stabile negli anni attestandosi nel tratto in questione intorno al 48%. Tale traffico di transito si articola in modo però diverso dal traffico che ha origine o destinazione nel territorio provinciale. Infatti i veicoli i leggeri in attraversamento tra il 1996 ed il 2001 incrementano del 21,1%, mentre il traffico pesante del 31,4%. Si deve inoltre registrare che il traffico pesante è costituito per più del 78% da traffico di attraversamento. Dai dati sopra illustrati si possono trarre le seguenti considerazioni: Gli incrementi di traffico ed in particolare del traffico pesante sono tali da ridurre in modo sensibile se non annullare i miglioramenti attesi dalla riduzione delle emissioni dei veicoli previste dalle direttive europee. Il traffico pesante ha un ruolo predominante sull insieme delle emissioni ed in particolare il traffico pesante di attraversamento costituisce una parte rilevante del contributo emissivo. Il ruolo del traffico locale e del traffico di scambio è comunque rilevante e va tenuto in considerazione negli eventuali interventi di riduzione delle emissioni. 19

21 VALUTAZIONE DELLA QUALITÀ DELL ARIA Essendo i dati qualità dell aria basati esclusivamente sugli esiti di un modello di dispersione degli inquinanti, che evidentemente non può dare certezze sull effettivo grado di inquinamento dell aria all interno della zona in esame, non è possibile fornire un quadro di riferimento paragonabile a quello offerto da anni di rilevazione in continuo. In ogni caso vi sono altri elementi di analisi che lasciano supporre in modo convincente che la qualità dell aria lungo la A22 sia perlomeno paragonabile a quella degli agglomerati urbani individuati nel piano. Questo è evidentemente il caso per quelle parti di zona che ricadono all interno della città di Bressanone, ma con ogni probabilità riguarda anche tutti i centri abitati della zona in questione. Di seguito l analisi di una situazione significativa: All inizio del 2004 è stata posizionata una stazione di rilevazione mobile lungo l autostrada all altezza di San Pietro Mezzomonte. Nell aprile 2004 al suo posto è stata installata una stazione fissa. La stazione mobile è stata posta a circa 6 metri di distanza dall autostrada e pertanto ha raccolto i dati relativi alla qualità dell aria nelle immediate vicinanze della A22. Essa era posta all esterno di centri abitati in modo tale che le fonti nelle vicinanze non influenzavano in modo rilevante sulle misure. Dai dati parziali oggi disponibili si può ricavare un quadro di riferimento abbastanza attendibile (per maggior precisione si devono attendere anche le misure nel periodo estivo) in quanto la serie di dati presi in esame riguarda 66 giorni di misura. Il confronto delle medie del periodo tra le concentrazioni misurate a Bressanone e lungo la A22 non lascia dubbi riguardo al fatto che la qualità dell aria è molto simile. Sito di misura Media NO 2 Media PM 10 Bressanone 47,3 34,1 San Pietro Mezzomonte 52,4 35,2 Vale la pena qui ricordare come il sito presso l autostrada sia distante da fonti emissive significative, cosa che certo non si può dire per la stazione fissa di Bressanone che, pur non essendo direttamente esposta al traffico, è immersa nel contesto urbano di una città dove si hanno valori di qualità dell aria decisamente al di sopra dei limiti. Tale constatazione conferma la necessità di una misura fissa lungo la A22 e la collocazione della zona in esame tra le zone in cui vengono superati i limiti. Riguardo al calcolo di simulazione riportato sopra si deve quindi segnalare come questo probabilmente sovrastimi leggermente la situazione riguardante il PM 10, mentre sembra essere molto aderente alla realtà per quanto concerne l NO 2. E quindi del tutto plausibile che all interno della zona si superino i limiti di legge fissati per l NO 2 e per il PM 10. Per quanto concerne gli altri inquinanti non si ritiene che possano esserci superamenti dei valori limite. 20

22 MONITORAGGIO DELLA QUALITÀ DELL'ARIA Nella zona in esame ed in particolare lungo l autostrada all altezza di San Pietro Mezzomonte, è stata installata una stazione fissa di monitoraggio della qualità dell aria. Il monitoraggio della qualità dell aria è la principale forma di verifica per l emanazione di provvedimenti e per la verifica dell efficacia degli stessi. Essa consente inoltre di stabilire la qualità dell aria in numerosi punti della zona attraverso la misura in parallelo eseguita con strumentazione mobile in vari punti prescelti. Ciò consente inoltre di verificare l estensione delle concentrazioni di inquinanti ai fini della determinazione di eventuali interventi presso le località vicino dell autostrada. La stazione è stata collocata in ottemperanza alle norme europee ed in modo tale da evitare che le misure siano influenzate da fattori diversi dal traffico autostradale. La strumentazione mobile sarà impegnata a verificare la qualità dell aria in punti rappresentativi della zona e presso le situazioni che si ritiene siano le maggiormente penalizzate dal punto di vista della qualità dell aria. La configurazione del sistema di monitoraggio nella zona è la seguente: Punto di misura Tipo di misura SO 2 NOx PM 10 Ben CO 1 A22 San Pietro Mezzomonte Misura in continuo Vari punti all interno della zona per 2 la determinazione dell estensione Misura territoriale delle concentrazioni periodica 3 Vari punti vicini all autostrada per la determinazione dei punti interessati da alti valori di concentrazione. Tab. 10: Configurazione del sistema di monitoraggio Misura periodica X X X X X X X X X La periodicità delle misure sarà la seguente: Punto di Totale dei periodi di misura misura nei prossimi 5 anni 2 4 (2 periodi all anno) Periodi di misura Almeno uno in inverno ed uno in estate Durata dei periodi di misura 15 gg 3 Non definibili a priori preferibilmente in inverno 15 gg Tab. 11: Periodicità delle misure 21

23 A22 - SUD BOLZANO NORD - SALORNO DATI GENERALI Nome e codice della zona: A22 - Sud / 493 Qualità dell aria: Superamento di almeno un limite di legge e quindi ricadente nella fattispecie prevista dalla lettera a) dell art. 3 del Regolamento sulla qualità dell aria. Dimensioni: La zona si estende per una lunghezza di quasi 39 Km dal casello di Bolzano Nord al confine sud del territorio provinciale. E costituita da una fascia di territorio larga 500 metri. La fascia è limitata da due linee parallele al percorso dell autostrada poste ad una distanza di 250 metri dal centro strada. Caratteristiche orografiche: La zona è posta a fondo valle ed ha un andamento molto simile al corso dei fiumi Isarco ed Adige. Caratteristiche meteo: La zona è interessata durante i periodi invernali da frequenti e perduranti fenomeni di inversione termica con scarso ricambio d aria. La circolazione dei venti è tipicamente valliva con direzione prevalente nord-sud. Altre caratteristiche : La zona è caratterizzata da una forte densità abitativa nella parte a nord, mentre interessa solo marginalmente i centri abitati più a sud. Da sottolineare anche la presenza di attività produttive di un certo rilievo presenti nella zona industriale di Bolzano. COMUNE POPOLAZIONE AREA IN KM² Bolzano ,1 Cornedo 436 0,3 Egna 199 2,6 Laives 60 0,6 Salorno 64 2,3 Vadena 345 4,8 Altri comuni* 78 3,5 TOTALE ,2 Tab: 12: Popolazione interessata (censimento 1991) ed aree dei comuni che rientrano nell agglomerato * Sotto la voce altri comuni sono stati inseriti i comuni dove la popolazione coinvolta è stimata in numero inferiore a 30 persone. I comuni sono: Appiano, Bronzolo, Cortaccia, Cortina, Magrè, Montagna, Ora e Termeno. 22

24 Bolzano Bozen Karneid Cornedo Eppan Appiano Laives Leifers Vadena Pfatten Kaltern Caldaro Bronzolo Branzoll Auer Ora Tramin Termeno Montan Montagna Kurtatsch Cortaccia Margreid Magrè Neumarkt Egna Kurtinig Cortina Salurn - Salorno Figura 8: Rappresentazione geografica della zona in colore viola. Le linee blu indicano i confini comunali mentre la punteggiatura marrone distingue i centri abitati. Si può nettamente distinguere come la zona autostradale interessi una parte rilevante del territorio del comune di Bolzano ed in modo meno rilevante gli altri comuni della zona. 23

25 Monitoraggio della qualità dell'aria QUALITÀ DELL'ARIA Valutazione della qualità dell'aria Stazioni fisse Misura in continuo Annuale 1 stazione a traffico A-2 (Egna) 1 stazione di background (LS1) Tab. 12: Gestione della qualità dell aria La stazione verrà installata entro il 2004 nei pressi dell uscita autostradale di Egna. In tale zona non vi sono emissioni rilevanti ad esclusione della A22. La stazione LS1 verrà installata entro il 2005 in una posizione di background e servirà per la determinazione del fondo della Bassa Atesina. Concentrazioni di NO2 fino a 24 tra 24 e 32 tra 32 e 40 oltre i 40 Figura 9: Calcolo della concentrazione di NO 2 (media annuale in µg/m³) ai bordi della A22 presso Egna 24

26 La figura 9 rappresenta la concentrazione di biossido di azoto ai bordi dell autostrada del Brennero presso Egna. La stima si basa su un contributo di fondo pari a 20 µg/m³ (che si ritiene valido per tutta la Bassa Atesina) dal quale, aggiungendo il contributo delle emissioni generate dal traffico sulla A22, si perviene ad una stima delle concentrazioni complessive. La mappa seguente rappresenta la concentrazione di polveri fini ai bordi dell autostrada del Brennero presso Egna. La stima si basa su un contributo di fondo pari a 22 µg/m³ (che si ritiene valido per tutta la Bassa Atesina) dal quale, aggiungendo il contributo delle emissioni generate dal traffico sulla A22, si perviene ad una stima delle concentrazioni complessive. Concentrazioni di PM10 fino a 24 tra 24 e 32 tra 32 e 40 oltre i 40 25

27 EMISSIONI DI INQUINANTI Nonostante che in tale zone sia compresa una parte importante della zona industriale di Bolzano e della città stessa, è evidente che le emissioni generate dal traffico rappresentano la quasi totalità delle emissioni stimate con percentuali superiori al 95% per CO, NOx, PM e Benzene. Il traffico è comunque responsabile del 60-70% delle emissioni di COV e SOx. Tra le emissioni generate dal traffico abbiamo che l 86% degli ossidi di azoto vengono generati dai veicoli transitanti sull autostrada. E evidente che gli inquinanti emessi non rimangono confinati all interno della zona e che pertanto contribuiscono alle concentrazioni di vaste aree di territorio, così come è vero che emissioni di inquinanti generate in altri punti del territorio contribuiscono alle concentrazioni della zona, ma è anche altrettanto ovvio che all interno della zona la predominanza delle emissioni generate dal traffico sulla A22 è talmente alta da non lasciare dubbi sul suo contributo prioritario. Una più puntuale analisi delle emissioni generate dal traffico motorizzato permette di distinguere in modo più chiaro il ruolo che svolgono i vari tipi di veicoli nel quadro delle emissioni più problematiche, ovvero per gli ossidi di azoto e le polveri fini. NOx: Emissioni da traffico Veicoli comm. >3,5t 52% Auto 40% 8% Veicoli comm. <3,5t Graf. 8: Emissioni di ossidi di azoto (NOx) dai trasporti nella zona A22-Sud Per gli ossi di azoto si nota una sostanziale dominanza dei veicoli commerciali pesanti (camion > 3,5 t e bus) che generano il 52% delle emissioni. Le autovetture si attestano intorno al 40 %. Un ruolo decisamente minore lo hanno i veicoli commerciali leggeri (furgoni < 3,5 t). 26

28 Per quanto invece riguarda le polveri dobbiamo riscontrare come ogni componente del traffico assuma un proprio ruolo. Rimane comunque del tutto predominante il ruolo dei veicoli pesanti che generano oltre il 49% del particolato (sia dallo scappamento, sia per usura dei freni e dei pneumatici che per usura del manto stradale). Il contributo dei veicoli commerciali leggeri si attesta al 20% (dato da non sottovalutare in relazione alla consistenza di tali veicoli nell insieme dei veicoli in circolazione). In particolare vi è da segnalare i veicoli a due ruote che nonostante siano in numero estremamente ridotto riescono comunque ad arrivare ad un contributo pari a circa il 2%. PM10: Emissioni da traffico Moto 2,4% Auto Veicoli comm. > 3,5 t 29% 49,6% 19% Veicoli comm. < 3,5 t Graf. 9: Emissioni di polveri fini (PM 10 ) dai trasporti nella zona A22-Sud Dai dati pubblicati dall assessorato provinciale ai trasporti (InfoMob-2002) possiamo ricavare come il traffico circolante sulla A22 nel tratto tra Bolzano Sud ed Egna sia aumentato del 23,6% tra il 1996 ed il 2001 con incrementi annui che sono arrivati anche a superare il 7%. Tale andamento viene confermato anche per le previsioni fino al La percentuale di traffico di attraversamento rimane stabile negli anni attestandosi nel tratto in questione intorno al 36%. Tale traffico di transito si articola in modo però diverso dal traffico che ha origine o destinazione nel territorio provinciale. Infatti i veicoli i leggeri in attraversamento tra il 1996 ed il 2001 incrementano del 21,1%, mentre il traffico pesante del 31,4%. Si deve inoltre registrare che il traffico pesante è costituito per più del 65% da traffico di attraversamento. Dai dati sopra illustrati si possono trarre le seguenti considerazioni: Gli incrementi di traffico ed in particolare del traffico pesante sono tali da ridurre in modo sensibile se non annullare i miglioramenti attesi dalla riduzione delle emissioni dei veicoli previste dalle direttive europee. Il traffico pesante ha un ruolo predominante sull insieme delle emissioni ed in particolare il traffico pesante di attraversamento costituisce una parte rilevante del contributo emissivo. Il ruolo del traffico locale e del traffico di scambio è comunque rilevante e va tenuto in considerazione negli eventuali interventi di riduzione delle emissioni. 27

29 VALUTAZIONE DELLA QUALITÀ DELL ARIA Essendo i dati qualità dell aria basati esclusivamente sugli esiti di un modello di dispersione degli inquinanti, che evidentemente non può dare certezze sull effettivo grado di inquinamento dell aria all interno della zona in esame, non è possibile fornire un quadro di riferimento paragonabile a quello offerto da anni di rilevazione in continuo (come fatto ad esempio nelle zone urbane). Dal 2003 è in funzione una stazione di rilevazione fissa degli ossidi di azoto e dell ozono a Salorno. La stazione è posta a circa 150 metri di distanza dall autostrada. La stazione è stata installata a titolo sperimentale. I dati indicano in modo evidente come la qualità dell aria in tale punto non si discosta in modo significativo da quella misurata a Bolzano. Confrontando le medie annue di Bolzano e Salorno si hanno i seguenti valori: BZ2 (piazza Verdi) = 48.8 µg/m³, SA1 (argine dell Adige) = 42.2 µg/m³ Nel 2002 (dal 30 aprile al 15 maggio) è stata condotta una campagna di misura con la stazione mobile a Cardano nelle immediate vicinanze dell autostrada (circa 25 metri). La media dell NO 2 rilevata nel periodo di misura è stata di 48 µg/m³ a fronte di una media registra nello stesso periodo a BZ2 pari a 49,7 µg/m³. Gli andamenti orari sono molto simili tra loro ed i dati meteorologici indicano una sostanziale omogeneità delle condizioni tra Cardano e Bolzano. I due esempi quindi concordano sul fatto che lungo la A22, e fino ad una determinata distanza da questa, si possono avere valori di qualità dell aria del tutto paragonabili a quelli riscontrati nelle zone trafficate di Bolzano. E quindi del tutto plausibile che all interno della zona si superino i limiti di legge fissati per il NO 2 e per il PM 10. Per quanto concerne gli altri inquinanti non si ritiene che possano esserci superamenti dei valori limite. MONITORAGGIO DELLA QUALITÀ DELL'ARIA Nella zona in esame ed in particolare lungo l autostrada all altezza di Egna, verrà installata una stazione fissa di monitoraggio della qualità dell aria. Il monitoraggio della qualità dell aria è la principale forma di verifica per l emanazione di provvedimenti e per la verifica dell efficacia degli stessi. Essa consente inoltre di stabilire la qualità dell aria in numerosi punti della zona attraverso la misura in parallelo eseguita con strumentazione mobile in vari punti prescelti. Ciò consente inoltre di verificare l estensione delle concentrazioni di inquinanti ai fini della determinazione di eventuali interventi presso le località vicino dell autostrada. La stazione fissa sarà collocata in ottemperanza alle norme europee ed in modo tale da evitare che le misure siano influenzate da fattori diversi dal traffico autostradale. La strumentazione mobile sarà impegnata a verificare la qualità dell aria in punti rappresentativi della zona e presso le situazioni che si ritiene siano le maggiormente penalizzate dal punto di vista della qualità dell aria. 28

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