RAPPORTO SPEDITIVO SULL EVENTO ALLUVIONALE DEL SETTEMBRE 2015
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1 RAPPORTO SPEDITIVO SULL EVENTO ALLUVIONALE DEL SETTEMBRE 215 A cura di Centro Funzionale Regione Eilia-Roagna Unità Radareteorologia, Radarpluvioetria, Nowcasting e Reti non convenzionali Bologna, 17/9/215 RAPPORTO SULL EVENTO DEL SETTEMBRE 215 1
2 RIASSUNTO La forazione di un vasto sistea convettivo organizzato, di tipo V-shape, alientato da correnti sud-occidentali in quota calde e uide (avvezione calda), ha deterinato, nella notte fra doenica 13 settebre e lunedì 14 settebre, precipitazioni estese e olto intense su tutto il settore appenninico occidentale, colpendo in particolar odo i bacini dell Aveto, Trebbia, Nure, Ceno, dove sono state registrate piogge di intensità fortissia. Basti enzionare per esepio che 5 stazioni di isura hanno fatto registrare intensità assie orarie aggiori di 1/h, e ben 1 stazioni aggiori di 8/h. La stazione di Cabanne ha fatto registrare un intensità oraria assia di 123,6 /h, pari al record regionale registrato il 24 giugno 213 nel ben più circoscritto nubifragio di Riini. Questa odalità di precipitazione, caratterizzata da altissie intensità protratte per alcune ore e spazialente estese su tutta la parte di onte dei bacini idrografici, su una scala ancora più vasta di quella già vista nelle recenti alluvioni del Santerno (Settebre 214) e del Para-Baganza (Ottobre 214), ha deterinato velocissie piene fluviali ipulsive con valori olto superiori ai precedenti assii storici. Si segnalano ovunque gravi danni alle infrastrutture, fra i quali quelli aggiori riguardano abbattiento di case nella frazione di Farini, crollo di alcuni ponti e strade, e allagaento di centri abitati. In copertina: Iagine da satellite del sistea teporalesco responsabile delle forti precipitazioni (IR UTC 14/9/215) e foto dell abitato di Farini devastato dalla conseguente e rovinosa piena del torrente Nure. RAPPORTO SULL EVENTO DEL SETTEMBRE 215 2
3 INDICE 1. EVOLUZIONE METEOROLOGICA GENERALE E ZONE INTERESSATE ANALISI DELL EVOLUZIONE ALLA MESOSCALA SULL EMILIA-ROMAGNA LE PIENE DEI FIUMI TREBBIA E NURE Analisi pluvioetrica sui bacini Propagazione della piena sul Trebbia Propagazione della piena sul Nure LE ATTIVITÀ DI PREVISIONE E MONITORAGGIO DEL CENTRO FUNZIONALE RAPPORTO SULL EVENTO DEL SETTEMBRE 215 3
4 1. EVOLUZIONE METEOROLOGICA GENERALE E ZONE INTERESSATE La situazione eteorologica a grande scala che ha caratterizzato l evento, tipica del periodo di transizione estivo-autunnale che ostrava l avvicinaento di una odesta onda depressionaria verso l arco alpino entre sul resto del Mediterraneo persisteva un capo di alta pressione e una assa d aria calda e uida (figura 1). L avvicinaento dell onda ha provocato l intensificazione di correnti occidentali in quota, eridionali al suolo, in un contesto di avvezione di aria calda e uida. La forte convergenza nei bassi strati sul Golfo Ligure e l interazione con l orografia delle correnti occidentali in quota ha quindi deterinato un abiente favorevole all innesco di attività convettiva (teporalesca) organizzata. In particolare erano presenti gli ingredienti noralente associati alla forazione di sistei teporaleschi V-shape. Questo si è infatti sviluppato a partire dalle ore 2 locali, sul levante ligure dopo che nel poeriggio si erano esauriti tutti i fenoeni convettivi già presenti nella attina. In figura 2 viene ostrata la posizione del V- shape rispetto all asse principale dell onda ciclonica in avvicinaento da ovest. Coe si vede il V-Shape si sviluppa nella parte di aggiore divergenza in quota dell onda, fra la Francia e il l Appennino settentrionale. Conteporaneaente al suolo, flussi oderati eridionali hanno prodotto una notevole convergenza sul Mar Ligure, eleento fondaentale per garantire una continua alientazione del sistea. Da segnalare gli elevati valori di contenuto totale di vapor d acqua sulla colonna, che ostrava valori oltre i 4, valore questo da ritenersi olto elevato e favorevole per precipitazioni intense. Figura 1: Mappe di analisi (da odello IFS-ECMWF) del capo di geopotenziale, teperatura e vento al livello di pressione di 5 hpa (sinistra) e 85 hpa (destra). Da notare la notevole avvezione di aria calda e uida nei bassi strati (85hPa). RAPPORTO SULL EVENTO DEL SETTEMBRE 215 4
5 Figura 2: Nella foto di sinistra è presente un iagine MSG-Euetrain nel canale dell infrarosso (IR1.8) a cui è stata sovrapposto il geopotenziale a 3hPa (isolinee azzurre) le zone di aggiore divergenza a quel livello (linee blue). Da questa iagine si evidenzia bene coe il sistea convettivo V-shape si sia forato nella parte ascendente dell onda, in corrispondenza della zona a aggiore divergenza. La figura di destra ostra invece la forzante sinottica nei bassi strati evidenziando la convergenza dei flussi sul Golfo Ligure presente nei bassi strati (vento a 1 di quota (vettori verdi),intensità delle raffiche (capo colorato in giallo /s), pressione al suolo (linee blu), contenuto totale di vapor d acqua nella colonna (capi colorati in toni di grigio ). Da notare l alto contenuto di vapor d acqua nella assa d aria che viene avvettata verso l Appennino settentrionale (4 ). Le figure sono dedotte dalle analisi operative di ECMWF e si riferiscono entrabe al 14/9/215 UTC. 2. ANALISI DELL EVOLUZIONE ALLA MESOSCALA SULL EMILIA-ROMAGNA Seguiranno dettagli con una appa delle zone interessate dalle assie intensità di precipitazione. RAPPORTO SULL EVENTO DEL SETTEMBRE 215 5
6 3. LE PIENE DEI FIUMI TREBBIA E NURE L evento eteorologico sopra descritto, caratterizzato da piogge di elevata intensità concentrate in poche ore, ha generato piene ipulsive sui bacini del Nure, del Trebbia e del suo affluente Aveto, con livelli idroetrici che hanno superato in tutte le sezioni la soglia 3 ed i assii valori conosciuti dall inizio della serie in teleisura ed oltre. Nella Figura 3 sono illustrati i bacini idrografici interessati, con l ubicazione delle stazioni idroetriche e pluvioetriche di isura. Torriglia «««Valverde Alpe Gorreto Rovegno Diga del Brugneto Barbagelata o TIDONE Roagnese Vicobarone Ponte Nibbiano Trebbia Valsigiara «Ponte Nibbiano Tidoncello Bobbio Cabanne S. Stefano d'aveto Rottofreno Pianello Val Tidone Bobbiano Perino TREBBIA Selva Ferriere Casalporino Casoni di S. Maria di Taro Luretta S. Nicolo' orivergaro o Farini Ferriere Idro Salsoinore Cassioreno Bettola Groppallo Frassineto Ponteceno Pione Bedonia Tarsogno Gariga Ponte dell'olio NURE Nociveglia ^ Piacenza urbana Tornolo Piacenza Piacenza SIAP Riglio «o CHIAVENNA Veggiola S. Michele Teruzzi Farfanaro Gropparello ARDA Bardi Pontenure Case Bonini Bore Noveglia Pradella Valdena Albareto Para Montanaro Ciriano Lugagnano Ponte Laberti Varsi o S F Pess Mo Ostia Paren Figura 3: Bacini idrografici dei fiui Santerno, Senio, Laone e Montone con ubicazione dei pluviografi (in verde), e delle stazioni idroetriche (in rosso) e pluvioetriche (in blu) in teleisura. RAPPORTO SULL EVENTO DEL SETTEMBRE 215 6
7 3.1. Analisi pluvioetrica sui bacini Arpa Eilia-Roagna Nella Figura 4 è possibile osservare la cuulata di pioggia registrata dai pluvioetri nelle 6 ore centrali dell evento, dalle ore 23 di doenica 13 alle ore 5 di lunedì 14 settebre 215. Appare evidente coe i quantitativi aggiori abbiano interessato i bacini ontani di Trebbia e Nure, con valori dovunque superiori ai 1, ed un grosso nucleo di precipitazione superiore ai 15, e ai 2. Figura 4: Pioggia cuulata dell evento dalle ore 23 del 13 settebre alle ore 5 del 13settebre 215 sui bacini idrografici della Regione Eilia Roagna Dagli ietograi di pioggia oraria e cuulata più significativi, riportati nelle figure successive, si osserva coe in tutti i pluvioetri le intensità aggiori si siano registrate in realtà in un arco di tepo olto ristretto, di circa 1-3 ore. Le piogge orarie registrate dai pluvioetri dell alto Trebbia e Aveto, illustrate nella Figura 3 e nella Tabella 1che seguono, sono state le più intense dell evento, con la stazione di Alpe Gorreto che ha fatto registrare 18,4 /1h e 229,6 /3h, e quella di Cabanne con 123,6 /1h e 189 /3h. La stazione di Salsoinore sul Trebbia ha registrato 298 /6h e 38,6 /12h. Questi dati rappresentano i valori aggiori sull intera serie storica, che parte dal secondo dopoguerra per i dati orari e addirittura dagli anni 2 per i dati giornalieri. Le curve di probabilità pluvioetrica, stiate per le stazioni di Aveto e Trebbia, ostrano tepi di ritorno superiori a 5 anni per olte stazioni, e per alcune di esse per tutte le durate da una a dodici ore. RAPPORTO SULL EVENTO DEL SETTEMBRE 215 7
8 Arpa Eilia-Roagna 12 ALPE GORRETO (849.s.l..) 12 ROVEGNO (754.s.l..) /9 14/9 13/9 14/9 TREBBIA VALSIGIARA (462.s.l..) BARBAGELATA (1116.s.l..) /9 14/9 13/9 14/9 DIGA DEL BRUGNETO (744.s.l..) CABANNE (848.s.l..) /9 14/9 13/19 14/9 Figura 5: Pioggia oraria e cuulata nelle stazioni più significative del bacino ontano del Trebbia e del suo affluente Aveto RAPPORTO SULL EVENTO DEL SETTEMBRE 215 8
9 Tabella 1: Precipitazioni assie dell evento per durate < 24 ore, nelle stazioni del bacino ontano del Trebbia e del suo affluente Aveto STAZIONE QUOTA PIOGGE INTENSE (base 15 in) Trebbia.s.l.. 15 in 3 in 1h 3h 6h 12h 24h Alpe Gorreto Torriglia Rovegno Diga del Brugneto Trebbia Valsigiara Bobbio Perino Medie giornaliere sul bacino Aveto.s.l.. 15 in 3 in 1h 3h 6h 12h 24h Barbagelata S. Stefano d'aveto Cabanne Salsoinore Medie giornaliere sul bacino Anche sul bacino ontano del Nure le precipitazioni hanno raggiunto intensità superiori agli 8 /1h e ai 1 /3h, tutte corrispondenti ad una stia di tepi di ritorno superiori ai 5 anni. Coe è possibile osservare nei grafici di pioggia oraria e cuulata riportati in Figura 3, le intensità assie si sono registrate qualche ora dopo i assii dell Alto Trebbia e dell Aveto, quando intorno alle 3: locali le celle teporalesche si sono spostate più ad est. Tabella 2: Precipitazioni assie dell evento per durate < 24 ore nel bacino ontano del Nure STAZIONE QUOTA PIOGGE INTENSE (base 15 in) Nure.s.l.. 15 in 3 in 1h 3h 6h 12h 24h Selva Ferriere Groppallo Cassiooreno Ferriere pluvio Bettola Farini Medie giornaliere sul bacino RAPPORTO SULL EVENTO DEL SETTEMBRE 215 9
10 Arpa Eilia-Roagna 9 SELVA FERRIERE (119.s.l..) 25 9 CASSIOMORENO (881.s.l..) /9 14/9 13/9 14/9 9 8 FERRIERE (656.s.l..) FARINI (436.s.l..) /9 14/9 13/9 14/9 Figura 3: Pioggia oraria e cuulata nelle stazioni più significative del bacino ontano del Nure 3.2. Propagazione della piena sul Trebbia Sul bacino del Trebbia i prii innalzaenti dei livelli idroetrici si sono registrati sull Aveto (vedi Figura 4), nella sezione di Cabanne, dove il livello è cresciuto di oltre 4 etri in un ora e ezza, con solo ezz ora di ritardo rispetto alle assie intensità di pioggia registrate a Barbagelata. A Cabanne la rottura dell idroetro non ha consentito di registrare il colo di piena, che si è propagato rapidaente verso Salsoinore, dove il livello idroetrico è cresciuto di 7 etri in un ora e ezza, raggiungendo un colo di 7,88 etri all 1:3 (ora solare), assio storico dal 23. All onda di piena di Salsoinore ha contribuito anche lo scarico della diga di Boschi d Aveto, che all 1:3 solari aveva superato la quota di assio invaso di oltre 2 etri. RAPPORTO SULL EVENTO DEL SETTEMBRE 215 1
11 Aveto a Cabanne /9 14/9 15/9 Aveto a Salsoinore /9 14/9 15/9 Figura 4: Propagazione della piena lungo le sezioni del bacino dell Aveto Conteporaneaente, a causa dell intensificarsi delle precipitazioni anche sull alto bacino del Trebbia si è forata un onda di piena di notevole livello e volue (vedi Figura 5), che nella sezione di Valsigiara ha fatto registrato un colo di piena di 4,75 etri alle 2:5 solari, assio storico dal 23 (anno di installazione dello struento), quasi in fase con il colo di Salsoinore sull Aveto. La soa dell onda di piena proveniente dall alto Trebbia, con quella proveniente dell Aveto, hanno fatto registrare nella sezione di Bobbio un colo di 6,23 etri alle 4:3 solari, assio assoluto di sepre. Le elevate velocità della corrente hanno fatto propagare l onda di piena olto rapidaente: nella sezione di Rivergaro il colo è transitato alle 6:1 solari, con un livello di 4,84 etri, assio registrato dal 23 (anno di installazione dello struento). RAPPORTO SULL EVENTO DEL SETTEMBRE
12 Trebbia a Valsigiara /9 14/9 15/9 Trebbia a Bobbio /9 14/9 15/9 Trebbia a Rivergaro /9 14/9 15/9 Figura 5: Propagazione della piena lungo le sezioni del bacino del Trebbia RAPPORTO SULL EVENTO DEL SETTEMBRE
13 3.3. Propagazione della piena sul Nure Anche sul bacino del Nure si sono registrati increenti rapidissii dei livelli idroetrici, che hanno raggiunto i assii valori registrati dal 23, sebbene nelle sezioni di onte di Ferriere e Farini gli struenti di isura non abbiano registrato i livelli al colo di piena (vedi Figura 6). Sono in corso accertaenti in erito al funzionaento degli struenti, finalizzati anche ad una possibile stia del livello al colo di piena. Nure a Ferriere /9 14/9 15/9 Nure a Farini /9 14/9 15/9 Figura 6: Propagazione della piena lungo le sezioni ontane del fiue Nure Nelle sezioni vallive di Ponte dell Olio e Ponte Nure, caratterizzate da alvei olto api e obili, la piena si è propagata olto veloceente, raggiungendo a Ponte dell Olio un colo di 4,5 etri alle 4:2 solari, e a Ponte Nure un colo di 4,92 etri alle 6: solari. Coe è possibile osservare negli idrograi di piena riportati in Figura 7, si è trattato di un onda di piena forteente ipulsiva, che oltre ad aver superato i assii storici registrati in tutte le sezioni, si è caratterizzata per la forte velocità della corrente, causa di ingenti danni lungo tutto il corso d acqua. RAPPORTO SULL EVENTO DEL SETTEMBRE
14 Il ridotto volue di piena del tratto vallivo è da iputare, probabilente, alle condizioni iniziali favorevoli, di scarso deflusso del fiue, a anche alle nuerose esondazioni nel tratto ontano del corso d acqua. Nure a Ponte dell'olio /9 14/9 15/9 Nure a Pontenure /9 14/9 15/9 Figura 7: Propagazione della piena lungo le sezioni vallive del fiue Nure RAPPORTO SULL EVENTO DEL SETTEMBRE
15 4. LE ATTIVITÀ DI PREVISIONE E MONITORAGGIO DEL CENTRO FUNZIONALE Coe descritto nel precedente paragrafo le previsioni dei giorni precedenti avevano ben evidenziato la predisposizione di un abiente favorevole a fenoeni teporaleschi intensi nella zona del Golfo Ligure. Tuttavia, a differenza della previsione di precipitazioni autunnali dove l incertezza è inore, la previsione quantitativa e il dettaglio spaziale di questa previsione risultavano altaente incerti. Tutti i odelli indicavano fenoeni sicuraente eno intensi e counque con aggiore probabilità di localizzazione sulle coste liguri. Il centro funzionale della Liguria aveva infatti eesso il più alto grado di allerta entre il nostro CFR aveva eesso un bollettino di attenzione per teporali forti per il settore occidentale della regione. E noto infatti che i sistei odellistici attuali, anche quelli a più alta risoluzione, non riescono a riprodurre la coplessa dinaica che caratterizza i sistei convettivi. In tal senso bisogna riconoscere che la previsione per questo tipo di fenoeni ha dei liiti intrinseci che difficilente al oento potranno essere superati. Infatti il assio assoluto di precipitazioni non è caduto in Liguria a poco oltre il confine, sui bacini più occidentali del versante eiliano del nostro Appennino. Possiao con un buon grado di certezza identificare le giornate nelle quali questi fenoeni hanno una aggiore possibilità di svilupparsi a l individuazione esatta dei couni dove essi colpiranno e la previsione dell esatto quantitativo di pioggia o, ancor più difficile, la stia della intensità di pioggia istantanea in presenza di fenoeni convettivi organizzati, anche con poche ore di anticipo non è al oento realizzabile. Questa breve specificazione serve per richiaare l attenzione sul fatto che la previsione riveste un iportante tassello a in tali circostanze deve essere integrata, anche rivista, in tepo quasi reale in fase di onitoraggio. Nella giornata di sabato 12 settebre, era stato eesso un Bollettino di Attenzione per teporali, con l indicazione di teporali di forti intensità sul settore appenninico occidentale dell'eilia-roagna, cui è seguita un allerta di Protezione Civile per teporali, con attivazione della fase di Attenzione sulle zone di allertaento G, H ed E. Il Centro Funzionale ha antenuto il presidio h24 durante la notte tra il 13 ed il 14 settebre, rilevando attraverso il onitoraggio la severità dell evento in corso, e counicandolo tepestivaente alle strutture di Protezione Civile, già a partire dalla tarda serata di doenica 13. E stato proprio il riconosciento della particolare forzante eteo e dell intensità di pioggia che ci ha peresso di anticipare tutte le operazioni che hanno poi portato all innalzaento del livello di allertaento, portandolo direttaente ad allare. Alle ore 2:3 locali di lunedì 14 è stato eesso il prio Bollettino di onitoraggio, cui ne sono seguiti altri 5, fino ad evento esaurito, nel poeriggio di lunedì 14 settebre. RAPPORTO SULL EVENTO DEL SETTEMBRE
16 Arpa Eilia-Roagna Via Po 5, Bologna Servizio IdroMeteoClia Viale Silvani 6, Bologna RAPPORTO SULL EVENTO DEL SETTEMBRE
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