Uso e riuso di pietre lombarde e di importazione nell area prealpina

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Uso e riuso di pietre lombarde e di importazione nell area prealpina"

Transcript

1 Uso e riuso di pietre lombarde e di importazione nell area prealpina Roberto Bugini Introduzione Il territorio lombardo è molto ricco di rocce utilizzabili come materiale da costruzione. In particolare, l area alpina e quella prealpina dispongono di rocce di natura metamorfica come gneiss, micascisti, marmi e rocce di natura sedimentaria come calcari e dolomie. Sono anche presenti abbondanti depositi glaciali che forniscono materiali sciolti (sabbia, ghiaia, blocchi e anche massi di svariati metri cubi) che, provenendo anche da grandi distanze, hanno una composizione litologica diversa da quella delle rocce in posto. L area di pianura, infine, pur priva di affioramenti rocciosi è ricca di argilla, ossia la materia prima per la preparazione di laterizi e terrecotte. L architettura medievale in Lombardia, a differenza di quella dell epoca romana, utilizzò ampiamente i materiali locali, ivi compreso il riuso di materiali provenienti da edifici più antichi. In linea generale, gli edifici delle zone alpine o prealpine sono costruiti in pietra, gli edifici della pianura sono costruiti in laterizio. Uno studio sull impiego dei materiali in un determinato periodo architettonico deve prendere in considerazione anche le vicende che hanno interessato i diversi edifici nel tempo trascorso dalla loro costruzione: gli ampliamenti, le demolizioni, le ricostruzioni. Le datazioni sono necessariamente imprecise in quanto non è possibile individuare con certezza fino a che punto si siano spinti i rifacimenti: in molti casi si può affermare che solo le parti inferiori delle murature hanno conservato i materiali originari. Non si possono poi trascurare gli interventi di restauro, soprattutto quelli intrapresi nel XIX e nel XX secolo con l intento di riportare gli edifici al loro antico splendore : tali interventi hanno sovente introdotto materiali diversi da quelli usati in origine. Per la verifica dei litotipi utilizzati sono stati esaminati non solo gli edifici costruiti nel periodo compreso fra il X e il XIII secolo, ritenuto come il periodo di fioritura dello stile romanico, ma anche quelli costruiti in periodi precedenti, considerando i rimaneggiamenti più o meno consistenti che hanno subito durante il periodo romanico. Litotipi I materiali classificati sono: 1. Depositi morenici e fluvioglaciali 2. Graniti e affini: a) ghiandone e serizzo; b) tonalite dell Adamello; c) granito di Montorfano 49

2 Roberto Bugini 1. Cantù, Battistero di San Giovanni, depositi morenici 2. Milano, archi di porta Nuova, marmo di Musso 3. Gneiss 4. Marmo di Musso 5. Arenarie: a) molera; b) di Malnate; c) di Sarnico; d) dell Appennino pavese 6. Ceppo lombardo 7. Travertino 8. Calcari grigi e neri: a) di Moltrasio; b) di Varenna 9. Pietra di Viggiù e pietra di Saltrio 10. Altri calcari: a) Medolo; b) Botticino; c) rosso ammonitico; d) majolica 11. Pietra di Angera 12. Materiali alloctoni 13. Marmi colorati di riuso A questi si aggiunge, per completezza, il laterizio. Di ciascun litotipo si riportano le caratteristiche geologiche e petrografiche, l ubicazione delle cave e le tipologie di impiego. 1. Depositi morenici e fluvioglaciali Comprendono una grande quantità di litotipi in prevalenza metamorfici (gneiss granitici e granodioritici, paragneiss, micascisti e filladi, pietre verdi) in quanto le valli percorse dai ghiacciai sono costituite da rocce di questa natura; non mancano però rocce magmatiche (graniti, granodioriti, dioriti, granofiri) e anche rocce sedimentarie di natura carbonatica (calcari, dolomie). I materiali potevano essere utilizzati tal quali, cioè sotto forma di ciottoli decimetrici più o meno arrotondati oppure, se di dimensioni molto grandi, semplicemente tagliati o squadrati per ottenere i conci desiderati. In questo caso è spesso difficile poter distinguere fra materiali utilizzati di prima mano e materiali di riuso. 50

3 Uso e riuso di pietre lombarde e di importazione nell area prealpina 2. Graniti Rocce magmatiche costituite da ortose, plagioclasio, quarzo e biotite. a) ghiandone e serizzo: granodiorite di colore grigio con macchie bianche e grana grossa (ghiandone); diorite di colore grigio uniforme e grana medio-fine (serizzo); durevolezza notevole e scarsa lavorabilità. Appartengono a una massa magmatica (plutone alpino della Val Masino Val Bregaglia) che affiora per esteso nel versante settentrionale della Valtellina. Le cave attuali sono ubicate nella Val Masino, ma in passato queste pietre sono state cavate dai massi erratici trasportati dai ghiacciai quaternari e depositati nelle valli e in tutta la Brianza. Grandi conci di ghiandone e serizzo provenienti dagli edifici romani in rovina furono ampiamente riutilizzati, il riuso era favorito dalla notevole durevolezza di questi materiali. Spesso si trova associato anche il granito di San Fedelino, di colore grigio chiaro, che affiora nella Val Chiavenna e appartiene al citato plutone della Val Masino Val Bregaglia. b) tonalite dell Adamello: diorite quarzifera di colore bianco con punti neri, composta da quarzo e silicati. Appartiene al plutone alpino dell Adamello che affiora nell alta Val Camonica. Il materiale da costruzione, molto diffuso nella valle, era cavato dai grandi massi erratici sparsi nella valle stessa. c) granito di Montorfano: granito di colore bianco con punteggiatura nera; grana media e uniforme, durevolezza notevole e lavorabilità scarsa. Appartiene a un plutone ercinico riferito ai Graniti dei Laghi ; l affioramento corrisponde al Mont Orfano, altura isolata fra il corso del Toce e il lago Maggiore, con perimetro di circa sette chilometri. Le cave sono aperte su diversi versanti. 3. Gneiss e beole Rocce molto diffuse nell arco alpino (Val d Ossola, Valtellina) di cui è arduo distinguere la provenienza anche perché i materiali utilizzati nelle costruzioni venivano cavati da grandi massi lasciati dai ghiacciati nei fondivalle. Si tratta di rocce metamorfiche (gneiss) di colore grigio con macchie e striature bianche a composizione quarzoso-feldspatica con muscovite; quando la scistosità è molto pronunciata, tanto che si utilizzano lastre sottili ottenute da spacco naturale, si preferisce il termine beola (si ricorda la beola di Beura in Val d Ossola, molto utilizzata per le dimensioni delle lastre ottenibili e per la resistenza all usura). 4. Marmo di Musso Roccia metamorfica a composizione calcitica (marmo). Colore grigio o bianco; grana medio-grossa, lavorabilità molto buona. Appartiene a lenti contenute nelle rocce gneissiche del Basamento sudalpino (zona Dervio-Olgiasca) affioranti nell area dell alto lago di Como tra la sponda occidentale (Musso-Dongo) e la sponda orientale (Piona-Olgiasca). Le lenti, di spessore e lunghezza limitate, sono disposte con un andamento est-ovest. Le cave principali erano ubicate a monte dell abitato di Musso. 51

4 Roberto Bugini 5. Arenarie Rocce sedimentarie generalmente composte da quarzo, muscovite e frammenti litici con cemento calcitico. Colore variabile da giallastro a grigio; grana medio-fine, durevolezza scarsa, ma buona lavorabilità. Nel territorio lombardo affiorano diversi litotipi arenacei utilizzati come pietre da costruzione nell ambito locale. Vengono qui distinte: la molera di Viganò diffusa nel Lecchese, nel Comasco e nel Milanese; la molera di Malnate diffusa nel Varesotto; la pietra di Sarnico diffusa nell area bergamasca; l arenaria dell Appennino pavese diffusa nella città di Pavia. a) molera di Viganò: appartiene alla formazione del Flysch di Bergamo (Cretacico superiore). Gli affioramenti sono sparsi nell alta Brianza. Le cave principali (tutte di dimensioni molto ridotte) erano ubicate nella zona di Viganò e Oggiono. b) di Malnate o molera: è compresa nella cosiddetta Gonfolite, una formazione conglomeratica (Oligocene, Miocene), tipica dell area pedemontana tra lago Maggiore e lago di Como. Le cave principali erano ubicate presso Malnate. c) di Sarnico: appartiene all omonima formazione che fa parte del cosiddetto Flysch delle Prealpi lombarde (Cretacico superiore). Le cave più importanti erano ubicate nell area meridionale del lago d Iseo (Sarnico, Paratico). d) dell Appennino pavese: appartiene alla formazione terziaria (Miocene) delle Arenarie di monte Arzolo che affiora nella prima fascia collinare appenninica a sud di Pavia. Le cave, tutte di modeste dimensioni, erano ubicate nella zona fra Casteggio e Broni. 6. Ceppo lombardo Roccia sedimentaria (conglomerato, arenaria), costituita da quarzo, silicati con cemento calcitico. Grana molto variabile, durevolezza variabile e lavorabilità buona. Appartiene a una formazione dell era quaternaria di origine fluvio-glaciale che affiora nell alta pianura lombarda tra Varese e Brescia. Le cave principali erano ubicate lungo il corso del fiume Adda alla confluenza con il Brembo (Trezzo, Brembate). Se ne distinguono tre varietà: il ceppo rustico, conglomerato multicolore; il ceppo mezzano e il ceppo gentile, arenarie di colore grigio-giallastro. 7. Travertino Roccia sedimentaria di precipitazione chimica costituita da carbonato di calcio; struttura spugnosa, ma tenace e di lavorabilità ottima. Appartiene a depositi recenti dovuti a incrostazioni di acque calcaree sulle rive dei corsi in prossimità di cascate o sul fondo di piccoli bacini. È diffuso in tutta l area prealpina dalla Valganna (Varese), a Maggianico (Lecco), a Pisogne e a Lumezzane (Brescia), a Bormio (Sondrio). 52

5 Uso e riuso di pietre lombarde e di importazione nell area prealpina 3. Vertemate, abbazia di San Govanni Battista, ghiandone 4. Pavia, chiesa di San Pietro in Ciel d Oro, ghiandone 8. Calcari grigi e neri Rocce sedimentarie a stratificazione sottile caratterizzate da una pigmentazione molto scura fino al nero assoluto. a) pietra di Moltrasio: colore grigio scuro; grana fine, durevolezza media e lavorabilità buona. Appartiene, come la pietra di Viggiù e di Saltrio, alla formazione dei Calcari selciferi lombardi, presente su tutta la sponda occidentale del lago di Como. Le cave principali erano ubicate nella zona di Moltrasio a poca distanza dalla riva del lago, ma tutto il ramo di Como forniva materiale da costruzione con le stesse caratteristiche (da Carate-Urio a Laglio e Argegno e intorno a Pognana). b) pietra di Varenna: colore nero assoluto, grana finissima, lavorabilità buona. Appartiene alla formazione dei Calcari di Perledo e Varenna (periodo Triassico) che affiora sulla sponda orientale del lago di Como. Le cave sono ubicate a monte dell abitato di Varenna. È da segnalare il grande impiego nelle pavimentazioni spesso in contrasto cromatico con litotipi bianchi o rossi. Normalmente è soggetta a fenomeni di alterazione cromatica che fa assumere alla superficie dei conci un colore grigio sempre più chiaro: è quindi possibile confondere questa pietra con quella di Moltrasio, soprattutto quando ci si deve limitare ad un indagine macroscopica. 9. Pietra di Viggiù e pietra di Saltrio Rocce sedimentarie calcaree più o meno dolomitiche. Si distinguono due varietà principali: una a grana media di colore nocciola (calcarenite) e una a grana fine di colore grigio; entrambe hanno durevolezza media e lavorabilità buona. Appartengono alla formazione dei calcari selciferi lombardi (Giurassico) formazione che affiora nella fascia prealpina della provincia di Varese (Campo dei Fiori). Le cave sono ubicate nella Val Ceresio in prossimità del confine svizzero (Brenno, Viggiù, Saltrio). 53

6 Roberto Bugini A causa del limitato spessore dello strato utilizzabile, sovrastato da decine e decine di metri di roccia ricca di selce, le cave furono coltivate in galleria lasciando in posto grandi pilastri di roccia per sostenere le volte. 10. Altri calcari Rocce sedimentarie variamente colorate, a stratificazione sottile o massiccia. a) Medolo: colore nocciola, stratificazione sottile, grana fine, la presenza di selce in liste e noduli è frequente. Appartiene all omonima formazione del Giurassico inferiore. Le cave sono ubicate negli immediati dintorni di Brescia (Sant Eufemia della Fonte). b) Botticino: colore nocciola che tende a schiarire; grana fine con sottili venature calcitiche, durevolezza notevole e lavorabilità buona. Appartiene a una formazione del Giurassico inferiore (Corna) che affiora nella prima fascia collinare a oriente di Brescia. Le cave principali, tuttora attive, sono ubicate nella zona di Botticino Mattina e dell altopiano di Serle fino a Nuvolera. Spesso sono stati riutilizzati i conci degli edifici romani in rovina. c) rosso ammonitico: struttura nodulare, colore rosso che tende a schiarire, grana fine; frequenti le fessurazioni ondulate secondo la stratificazione e quindi durevolezza media e lavorabilità buona. Appartiene all omonima formazione del Giurassico inferiore. Le cave sono ubicate nell area pedemontana bergamasca (Entratico). d) majolica: colore bianco, grana finissima, compatta, frequente la selce in liste e noduli. Appartiene all omonima formazione del Cretacico inferiore. Le cave sono ubicate nell area pedemontana bergamasca (Palazzago). 11. Pietra di Angera Roccia sedimentaria dolomitica di colore rosa, giallo o bianco; grana finissima; elevata porosità con minute cavità uniformemente distribuite, durevolezza scarsa, lavorabilità ottima. Appartiene alla formazione della Dolomia principale (periodo Triassico). Le cave sono ubicate presso l abitato di Angera sulla sponda orientale del lago Maggiore. 12. Materiali alloctoni Si tratta di litotipi provenienti da zone di cava del tutto estranee all odierno territorio lombardo e di cui si può quindi essere certi che provengano da edifici romani. Infatti, rocce come la trachite degli Euganei (roccia vulcanica terziaria di colore grigiastro, costituita principalmente da feldspato potassico e plagioclasio, cavata nei colli Euganei) o la pietra di Aurisina (roccia sedimentaria calcarea di natura organogena, colore grigio con minute macchie più scure, cavata negli affioramenti cretacei del Carso triestino) non hanno avuto alcun impiego in Lombardia se non in epoca romana. Si tratta di rocce molto compatte e resistenti, adatte per la realizzazione di conci anche di grandi dimensioni, conci che venivano 54

7 Uso e riuso di pietre lombarde e di importazione nell area prealpina 5. Barzanò, Lecco, chiesa di San Salvatore, arenarie poi riutilizzati tal quali nelle murature medievali. Un discorso simile vale per il rosso di Verona, calcare nodulare del Giurassico proveniente dai Monti Lessini, usato però anche negli edifici dei secoli successivi. 13. Marmi colorati di riuso Il riuso di materiali pregiati di epoca romana è poco documentato in Lombardia. Materiali come il porfido rosso antico, il granito rosso di Assuan, il marmo cipollino, insieme con marmi bianchi di varia provenienza, furono utilizzati dai romani soprattutto per fusti di colonne; un uso che venne mantenuto dai costruttori medievali. Frammenti di marmi colorati provenienti da opera sectilia furono riutilizzati per pavimentazioni e decorazioni. Altre volte, frammenti di marmo di varie dimensioni e spesso decorati vennero inseriti nella muratura, indipendentemente dalla loro funzione originaria, e utilizzati come un normale concio; in altri casi la presenza di un frammento nella muratura è dovuta all opera dei restauratori. I capitelli furono sovente trasformati in basi di pilastri o addirittura in acquasantiera. 14. Laterizio Si tratta di un materiale artificiale preparato mediante cottura di materiali argillosi e altri componenti. 55

8 Roberto Bugini 6. Sotto il Monte, Bergamo, chiesa di Sant Egidio, arenarie 7. Pavia, chiesa di San Michele, arenarie La materia prima era costituita da sedimenti come il ferretto, un argilla residuale formatasi nei periodi interglaciali a scapito di rocce di natura silicatica presenti nei depositi glaciali dell alta pianura lombarda oppure da depositi argillosi come le argille presenti nelle alluvioni recenti di origine fluviale della bassa pianura. L utilizzo fu massiccio sia a livello strutturale che livello decorativo: in numerosissimi edifici la pietra fu utilizzata solo in alcuni elementi strutturali ben precisi. Edifici Si riporta un elenco degli edifici romanici con l indicazione dei litotipi utilizzati nelle diverse strutture architettoniche. L elenco non vuole e non può comprendere la totalità degli edifici riferibili al periodo romanico, ma riporta solo quelli visionati direttamente. Mai come in questo caso, infatti, è necessario l esame di prima mano dei singoli manufatti, esame che non può essere surrogato dallo studio del materiale fotografico disponibile negli archivi. Per quanto riguarda i laterizi, l elenco si limita alle province meridionali della Lombardia e agli edifici in cui l uso fu preponderante. È necessario aggiungere che la grande maggioranza degli edifici esaminati comprende un certo numero di litotipi; si è fatto riferimento, in ciascun edificio, solo a quei litotipi che rivestono maggior importanza, strutturale o decorativa. Provincia di Lecco Barzanò San Salvatore (XI-XII secolo, restaurato) facciata: arenaria (muratura); intonaco (rivestimento); portale: ghiandone; Musso (conci modanati); arenaria (sculture); fianco destro: arenaria, morenico (muratura); ghiandone, puddinga Sirone (conci). Civate San Pietro al Monte (XI secolo, restaurato nel XIX secolo) prospetti: morenico, ghiandone, serizzo, arenaria, Moltrasio (muratura). 56

9 Uso e riuso di pietre lombarde e di importazione nell area prealpina Civate San Benedetto (XI secolo, restaurato nel XIX secolo) prospetti: Moltrasio (muratura); travertino (archetti ciechi). Garbagnate monastero dei Santi Nazaro e Celso (XI secolo, restaurato nel 1891) facciata: arenaria (muratura); fianchi e abside: arenaria (muratura); ghiandone, puddinga Sirone (conci). Oggiono Battistero (XI secolo, restaurato nel ) prospetti: arenaria (muratura); ghiandone (conci); marmo bianco (stipiti portale). Piona abbazia di San Nicolao (XI secolo, chiostro del XIII secolo, campanile del XVIII secolo, restaurato nel ) facciata: Musso, Moltrasio, pietre verdi (muratura); chiostro: Viggiù, Angera (capitelli, basi); Musso, ghiandone (fusti); Moltrasio, Musso, laterizio (murature). Varenna San Giorgio (XIII secolo, campanile del 1653) facciata: Moltrasio (muratura), nero (raro in muratura), ghiandone (rari conci); Baveno (portali moderni); interno: nero (pilastri, pavimento, acquasantiere). Varenna San Giovanni Battista (XII secolo) prospetti: Moltrasio (muratura); ghiandone, Varenna (rari conci muratura). Provincia di Como Cantù San Vincenzo in Galliano (consacrato nel 1007, restaurato nel XX secolo) prospetti: morenico, ghiandone e serizzo, scisti, travertino, laterizio (muratura); interno: ghiandone e serizzo (pilastri navata, pilastri ambone); presbiterio: nero di Varenna, majolica, marmo bianco (piastrelle del pavimento); cripta: Musso (colonne). Cantù Battistero di San Giovanni (XI secolo, restaurato nel XX secolo) prospetti: morenico, ghiandone e serizzo, scisti, travertino, laterizio (muratura); interno: ghiandone e serizzo (vasca circolare monolitica). Como Broletto (1215-XV, restaurato nel 1899, torre del 1927) facciate: Moltrasio, Musso, rosso di Arzo (muratura, pilastri); Angera (capitelli con restauri); torre: Moltrasio (muratura). Como San Fedele (abside del X-XII secolo, facciata del 1914, rosone del XVI secolo; leoni stilofori da Sant Eufemia del VIII secolo) facciata: Moltrasio (muratura); serpentino (portale); abside: Moltrasio (muratura); ghiandone (paraste, zoccolo); Musso (finestre, archi loggetta); nero (archi loggetta); marmo venato (colonnine loggetta); portale dell abside: arenaria (fregio frontone); Musso (stipiti con rilie- 57

10 Roberto Bugini 8. Milano, basilica di San Lorenzo, ceppo lombardo vi, cornice frontone, architrave esterno); ghiandone (soglia, zoccolo, architrave interno); interno: Musso (leoni stilofori); nero e Musso (pavimento); marmo bianco venato (capitello romano usato come acquasantiera su leone stiloforo). Como Sant Abondio (1095; campanile sinistro del ) facciata: Moltrasio (muratura, semicolonne); ghiandone (zoccolo, parte bassa paraste); Musso (basi e capitelli semicolonne); portale: ghiandone (architrave, parte bassa stipite); Musso (colonnine, conci); fianco destro: Moltrasio, ghiandone (muratura); arenaria (conci colonnine parte absidale); interno: Moltrasio (pilastri navata centrale); Musso (basi pilastri); ghiandone (basi pilastri, fusti e capitelli navate); proconnesio; navata sinistra: cipollino, proconnesio (fusti). Como San Carpoforo (1040, restaurato) fianco: Moltrasio, morenico (muratura); portale: ghiandone (stipiti). Erba Sant Eufemia (XI-XII secolo) prospetti: morenico, ghiandone, laterizio (muratura). Gravedona Santa Maria del Tiglio (XII secolo, restaurato nel 1960) prospetti e campanile: Moltrasio (muratura); Musso (fasce intermedie) portale: Musso (conci modanati). 58

11 Uso e riuso di pietre lombarde e di importazione nell area prealpina Lenno Battistero di San Giovanni (XI secolo, restaurato) prospetti: Moltrasio (muratura); ghiandone e serizzo (portale). Mariano Comense Battistero (XI secolo, restaurato nel XX secolo) prospetti: morenico, ghiandone, travertino (muratura); ghiandone (colonne protiro); arenaria (fregio protiro); interno: intonaco (rivestimento); morenico, ghiandone e arenaria (fusti colonne); ghiandone e Musso (capitelli). Ossuccio Santa Maria Maddalena (XI-XII secolo, campanile del XV secolo, restaurato nel 1939) prospetti: Moltrasio (muratura); travertino (archetti ciechi, archetti finestre); ghiandone (portali). Ossuccio Santi Giacomo e Filippo (XI secolo, restaurato) prospetti: Moltrasio (muratura); travertino (archetti ciechi, oculi); ghiandone, Musso (portale). Vertemate Abbazia di San Giovanni Battista (XI secolo, campanile del XIII secolo, restaurato) prospetti: ghiandone e serizzo, pietre verdi, Musso, arenaria, scisto (muratura); portale: ghiandone; interno: ghiandone e serizzo (pilastri); arenaria (capitelli poi intonacati). Provincia di Milano Agliate San Pietro (XI secolo, restaurato nel ) facciata: morenico (muratura); scisto, ghiandone e serizzo (zoccolo); portale: travertino (arco); Angera (stipiti); Botticino (stipiti restauro); fianco: morenico, arenaria (muratura); travertino (archetti finestre abside); interno: granito di Assuan (quarto e sesto fusto della fila sinistra). Agliate Battistero (XI secolo, restaurato nel ) prospetti: morenico, laterizio (muratura); travertino (archetti finestre); fonte: travertino (struttura vasca); marmo (lastre di rivestimento). Milano Archi di Porta Nuova (XII secolo, restaurato nel 1861) prospetti: ghiandone e serizzo, ceppo (muratura); Musso (ghiere degli archi). Milano Battistero di San Giovanni alle Fonti (IV secolo) prospetti: morenico (muratura); pavimento: nero di Varenna (rombi); marmo bianco (listelli fra i rombi); fonte: marmo bianco (rivestimento interno). Milano Palazzo della Ragione (1233, arcate del , sopralzo del 1771, facciate del 1871) prospetti: ghiandone e serizzo, ceppo, marmo bianco (conci pilastri); marmo (chiavi finestre); laterizio (muratura) Milano Posterla di Sant Ambrogio (torre meridionale del XII secolo, restaurato 1939) prospetti: ceppo (conci angolari), laterizio (muratura). Milano San Carpoforo (IX secolo) Ciborio (ora nelle Civiche Raccolte d Arte del Castello Sforzesco, già nell Accademia delle Belle Arti di Brera): porfido rosso antico (quattro fusti, lunghezza 302 cm, Ø 39 cm). 59

12 Roberto Bugini Milano San Celso (X secolo, facciata del , portale del 1651) Campanile: ceppo (conci angolari); laterizio (muratura). Milano San Cristoforo sul Naviglio (1398) facciata e fianco destro: laterizio (muratura). Milano San Donnino alla Mazza (XI secolo, demolito) fianco: laterizio (muratura); ghiandone e serizzo, ceppo (zoccolo). Milano San Giovanni in Conca (XIII secolo, parzialmente demolito nel 1949) abside: laterizo (muratura); Angera (stipiti finestra); cripta: rosso di Verona, trachite, Aurisina, ghiandone e serizzo, ceppo, marmo bianco, Montorfano di restauro (fusti); trachite, marmo bianco, ceppo, ghiandone (basi); ceppo, trachite, Aurisina, Angera, marmo bianco, Candoglia (capitelli). Milano San Gottardo in Corte ( ) facciata: laterizio (muratura); portale: Candoglia (decorazioni); campanile: serizzo (basamento); ghiandone (basamento); ceppo (basamento), Candoglia (colonnine, finestra basamento); laterizio (muratura). Milano San Lorenzo Maggiore (IV secolo, XII secolo, crollo del 1573; , restaurato nel ) prospetti: laterizio intonacato (muratura); ceppo dell Adda (zoccolo); interno: ceppo, ghiandone, gneiss (conci pilastri); marmo bianco (capitelli rovesciati usati nei pilastri presso l altar maggiore); cappella di Sant Ippolito (V secolo, restaurata nel XX secolo) interno: fior di pesco (due fusti presso l altare); marmo bianco (due fusti presso l ingresso). Milano San Nazaro Maggiore (XI secolo, 1571, restaurato nel ) fianchi, tiburio: laterizio (struttura), ceppo di Travedona, ghiandone e serizzo (zoccolo); interno: ghiandone e serizzo (pilastri romanici); facciata transetto settentrionale: Angera (colonne portale); transetto meridionale: africano (concio nel pilastro destro dell abside). Milano San Sigismondo (XI secolo, restaurato nel 1940) portico: marmo bianco e grigio (fusti, capitelli). Milano San Simpliciano (XII secolo, restaurato nel 1870) facciata: ghiandone e serizzo (conci, colonne finestra); fianco destro: laterizio (muratura); ghiandone e serizzo (conci); portale (XII secolo): cipollino, pavonazzetto, granito nero egiziano (frammenti di fusti). Milano San Vincenzo in Prato (IX secolo, restaurato nel ) facciata: laterizio (muratura); ghiandone, serizzo, ceppo (portali). Milano Basilica di Sant Ambrogio (XI-XII secolo, restaurata nel ; ciborio del IX secolo; campanile dei monaci del IX secolo; campanile dei canonici del XII secolo, parte superiore del 1880) atrio: ghiandone e serizzo, ceppo, marmo, trachite (pilastri); Angera (capitelli, ghiere archi); pavonazzetto (fusti usati nei pilastri); laterizio (muratura); 60

13 Uso e riuso di pietre lombarde e di importazione nell area prealpina 9. Rivolta d Adda, Cremona, chiesa di San Sigismondo, ceppo lombardo facciata: Angera (archi secondo ordine); laterizio (muratura); pavonazzetto (pilastro sul lato destro); cipollino (pilastro parte centrale); portale maggiore: pavonazzetto, cipollino (pilastri lato sinistro); interno: ceppo, ghiandone e serizzo (pilastri); pavonazzetto (blocchi usati nei pilastri delle navate laterali); ciborio: porfido rosso antico (quattro fusti, l. 340 cm, Ø 46 cm); colonna del serpente (X secolo): granito violetto (fusto); campanile dei canonici: ceppo, serizzo, ghiandone (basamento), Sarnico (conci angolari); laterizio (muratura); campanile dei monaci: ceppo (basamento); laterizio (muratura). Milano Santa Maria di Aurona (X secolo, demolito) facciata: Angera (fasce decorative); Candoglia (stipite). Milano Santa Maria presso San Satiro (XV secolo, campanile del X- XII secolo, restaurato nel ) campanile: laterizio (muratura); serizzo, marmo bianco (zoccolo); cappella della Pietà (IX-XV secolo): prospetti: intonaco (rivestimento); cotto (decorazioni); interno: cipollino, rosso di Verona, marmo bianco e marmo grigio variegato, laterizio (fusti). Milano Abbazia di Chiaravalle chiesa (consacrazione nel 1221, torre del XIV secolo, portico del 1625, restaurato nel ) facciata e torre nolare: laterizio (muratura); portico facciata: ceppo gentile (basi e capitelli paraste, capitelli colonne, cornice marcapiano), Montorfano (fusti colonne), calcescisto (basi colonne), ghiandone (zoccolo colonne), intonaco (rivestimento); portali: marmo venato (centrale), ceppo gentile (laterali). 61

14 Roberto Bugini 10. Lenno, Como, Battistero di San Giovanni, calcare di Moltrasio Milano Abbazia di Morimondo Santa Maria (1182-XIII secolo, protiro del 1736) facciata: laterizio (muratura); Baveno (colonne protiro, scala); fianco sinistro: laterizio (muratura ); Angera (rosone perduto); serizzo (portale); interno: Angera (capitelli pilastri a fascio); serizzo (capitelli pilastri cilindrici). Monza Arengario (XIII secolo) prospetti: serizzo, ghiandone e serizzo, ceppo, Saltrio, Moltrasio (pilastri portico); laterizio (muratura secondo ordine); Candoglia (chiavi archi). Provincia di Varese Arsago Seprio San Vittore (IX-XI secolo, restaurato) facciata: gneiss (muratura in piccoli blocchi); fianco sinistro: gneiss (piccoli blocchi, grandi intorno al portale); interno: gneiss (pilastri, capitelli marmo bianco); campanile: gneiss (piccoli blocchi e lastre). Battistero (XII secolo, restaurato) prospetti: gneiss (grandi conci); laterizio (archetti ciechi). Brebbia Santi Pietro e Paolo (fine del XII secolo) facciata: gneiss (blocchi squadrati muratura, portali); Angera (zoccolo, conci nei pilastri angolari); fianco destro: gneiss (blocchi squadrati muratura); Angera (zoccolo, conci nei pilastri angolari, finestrelle); portale sud: gneiss (stipiti strombo, architrave); Angera (lunetta, lesene laterali); 62

15 Uso e riuso di pietre lombarde e di importazione nell area prealpina abside: gneiss (blocchi squadrati muratura); Angera (zoccolo, conci nei pilastri angolari, finestrelle); fianco sinistro: gneiss (blocchi squadrati muratura); Angera (zoccolo, conci nei pilastri angolari). Castelseprio San Giovanni (V-VI secolo, rudere) prospetti: morenico (muratura); travertino (archi delle finestre). Castelseprio Battistero (V secolo, rudere) prospetti: morenico (muratura); fonte: marmo bianco (rivestimento interno). Castelseprio San Paolo (XI secolo, rudere) prospetti: morenico (muratura). Castelseprio Santa Maria foris Portas (VII-VIII secolo, restaurata) prospetti: morenico (muratura rivestita di intonaco). Gallarate San Pietro (XII secolo, abside del ) facciata: gneiss (conci muratura); Angera (archetti ciechi); portale: Angera (lunetta); gneiss (stipiti sguancio); fianchi: gneiss (muratura); Angera (archetti, colonnette, conci lesene); marmo bianco e proconnesio (conci angolari presso l abside). Gemonio San Pietro (XI secolo, restaurato) facciata: intonaco (rivestimento); Angera (portale); gneiss (architrave) fianchi: laterizio (finestrine); gneiss (portali); gneiss, maiolica, travertino (conci); abside: gneiss, calcari, travertino (conci); campanile: gneiss, calcari (conci, ciottoli). Gornate Inferiore San Michele (V-VI secolo) prospetti: morenico, travertino (muratura). Leggiuno Santi Primo e Feliciano (IX secolo) campanile: morenico (muratura); portale: proconnesio (due fusti); marmo bianco (capitelli); marmo bianco o maiolica (stipiti). Malnate San Matteo (?) facciata parte inferiore: arenaria Malnate (zoccolo); laterizio anche restauro (lesene, portale); morenico (muratura); facciata parte superiore: morenico (muratura); abside: morenico (muratura). Riva San Vitale (Canton Ticino) Battistero (V-IX secolo, restaurato) prospetti: morenico (calcari selciferi, graniti, gneiss); arenaria (portali). Varese Battistero (XII-XII secolo, restaurato nel 1960, fonte del XIII secolo) prospetti: Viggiù (muratura, portali); gneiss (conci lato sinistro); interno: Viggiù (capitelli); fonte scolpita: Viggiù, in parte rifinita, in parte solo sbozzata. Voltorre San Michele (XII secolo, restaurato) chiesa facciata: intonaco (rivestimento); Montorfano (portale); Angera (pezzo modanato nella muratura); campanile: gneiss (conci squadrati), quarzo (ciottoli); chiostro lato nord: laterizio (archetti); Viggiù (colonnine con sostituzioni); 63

16 Roberto Bugini chiostro lato ovest: gneiss (basi, fusti); Viggiù (capitelli); gneiss (conci muratura con rifacimenti); chiostro lato sud: Viggiù (colonne con sostituzioni); gneiss (conci muratura); chiostro lato est: Angera (basi); Viggiù (fusti, capitelli); gneiss (conci muratura); chiostro pilastri d angolo: gneiss (conci). Provincia di Pavia Breme Battistero (IX-X secolo) prospetti: laterizio con ciottoli fluviali (muratura) talvolta intonacato. Lomello Santa Maria Maggiore (XI-XII secolo, restaurata) prospetti esterni: laterizio (muratura); intonaco (rivestimento lacunoso); pietra e marmo (rari conci e lastre su buche pontaie). Lomello Battistero San Giovanni ad Fontes (V-VIII secolo, restaurato nel 1940) prospetti: laterizio (muratura); fonte: marmo bianco (rivestimento interno). Pavia Broletto (XIII secolo; facciata del 1563, restaurato nel 1928) facciata: laterizio (muratura); Angera (balaustra loggia); Baveno, serizzo Ossola (fusti loggia). Pavia San Francesco Grande (XIII-XIV secolo) facciata: laterizio (muratura); arenaria (conci facciata); portali laterali: macchiavecchia (stipiti); Saltrio (basi). Pavia San Lanfranco (XII secolo, facciata del 1257, restaurato nel 1922) facciata: laterizio (muratura); portale: arenaria (portale), gneiss (stipiti), Angera (capitelli), marmo bianco (conci arco), rosso di Verona (soglia). Pavia San Michele (XII secolo; restaurato nel e ) facciata: arenaria (muratura, sculture); laterizio (muratura parte alta); ghiandone (conci parte alta parasta sinistra, architrave portali centrale e destro); rosso di Verona (fusti loggetta cieca, architrave portale sinistro); calcare e travertino (conci parte alta); trachite (concio sopra portale sinistro); Botticino (sculture portali); fianchi: arenaria (muratura); portale sinistro: arenaria (colonnine, sculture); abside: arenaria (muratura parte alta). Pavia San Pietro in Ciel d oro (XII secolo, restaurato nel ) facciata: laterizio (muratura); arenaria (paraste parte inferiore; lesene, colonnine, finestre secondo ordine); ceppo (paraste parte superiore); ghiandone e serizzo, Angera; rosso di Verona, marmo venato grigio (conci paraste); portale: arenaria (struttura); marmo venato grigio (colonnine frontone, basi). Pavia San Teodoro (fine del XII secolo, facciata dell inizio del XIII secolo, restaurato nel ) facciata: laterizio (muratura); gneiss, trachite, ceppo, arenaria (zoccolo) 64

17 Uso e riuso di pietre lombarde e di importazione nell area prealpina 11. Brescia, Duomo vecchio, Botticino e Medolo abside: laterizio (muratura); arenaria (conci finestre). Pavia Santa Maria in Betlem (XIII secolo) facciata: laterizio (muratura); arenaria (membrature, finestre, sculture) portale: arenaria (conci, decorazioni); gneiss (stipiti). Pavia Torre civica (XII secolo, cella del 1583; crollo nel 1989) basamento: trachite, Angera, rosso di Verona, ceppo, gneiss, arenaria, marmo, laterizio. Provincia di Lodi Abbadia Cerreto San Pietro (XII-XV secolo, restaurato nel 1944) facciata: laterizio (muratura) Lodi San Francesco (XIII secolo, protiro del XV secolo, chiostro del collegio del XVII secolo) facciata: laterizio (muratura); ceppo, serizzo, ghiandone (riseghe); rosso di Verona (portale, rosone); protiro: laterizio (fusti colonne); rosso di Verona (basi colonne); fianco: laterizio (muratura). Lodi San Lorenzo (XII-XIII secolo) facciata: laterizio (muratura, decorazioni); laterizio (colonne); granito antico (colonna a sinistra dell altare maggiore e capitello antico in marmo bianco). Lodi Vecchio San Bassiano (XII secolo, , facciata del XIV secolo, restaurato nel 1960) facciata: laterizio (muratura); cotto (decorazioni); ghiandone, serizzo, ceppo, rosso di Verona (basi piedritti); 65

18 Roberto Bugini 12. Maderno, Brescia, chiesa di Sant Andrea, pietra di Verona portale: cotto (decorazioni, colonne); ceppo (basi colonne); ghiandone (stipiti); serizzo (architrave); calcare (fascia sinistra); marmo bianco (fascia destra); fianchi, abside: laterizio (muratura). Provincia di Cremona Cremona Santa Maria Assunta Duomo (facciata della fine del XIII secolo, rosone del 1274, portale maggiore del XII secolo) facciata: rosso di Verona e Botticino (fasce alterne), Botticino (statue e timpano), rosso di Verona, Botticino, trachite, Angera (zoccolo); portale maggiore: rosso di Verona, Botticino, cipollino, africano (colonne, archi); cipollino (profeti parte destra); Botticino (profeti parte sinistra). Rivolta d Adda San Sigismondo (XII secolo, nartece 1906) absidi: ceppo rustico e gentile (muratura, sculture), ghiandone e serizzo (muratura); laterizio (muratura). Provincia di Bergamo Almenno San Bartolomeo San Tomaso in Lémine o San Tomé (XII secolo) prospetto: majolica, rosso ammonitico (muratura), ceppo (muratura parte alta zona meridionale), arenaria (capitelli, lesene). Bergamo Palazzo della Ragione o Palazzo Vecchio (XII secolo, loggia del ) facciate: arenaria (muratura, scala). Bergamo Santa Croce (XI secolo, restaurato 1937) prospetti: arenaria (muratura). 66

19 Uso e riuso di pietre lombarde e di importazione nell area prealpina 13. Milano, basilica di Sant Ambrogio, trachite euganea Bergamo Santa Maria Maggiore (XII-XIV secolo) prospetti: arenaria (muratura). Sotto il Monte Abbazia Fontanella Sant Egidio (XI secolo, restaurato) facciata, fianco sinistro, campanile: arenaria (muratura e colonne dell interno); majolica (muratura sup.) Provincia di Brescia Brescia Duomo vecchio (XI secolo, restaurato nel 1896, portale del 1708, cripta del IX-XI secolo) prospetto: Medolo, Botticino, laterizio (muratura, portale, fastigio); interno: Botticino, Medolo (muratura); cripta di San Filastrio: cipollino, marmo bianco (fusti). Brescia San Faustino in Riposo (XII secolo, restaurato) prospetto: Botticino (muratura con riuso); laterizio (lanterna e tetto). Brescia San Marco (XIII secolo) prospetti: Medolo (muratura); cotto (archetti). Brescia San Salvatore (IX secolo) interno: Botticino, proconnesio, granito violetto (fusti). Brescia Santa Maria in Solario (XII secolo) prospetti: Botticino (muratura parte inferiore, basamenti di riuso); Medolo (muratura parte superiore); interno: Botticino (pilastro); rosso di Verona (pavimento primo piano). Brescia Torre d Ercole (XII secolo) prospetti: Botticino (muratura parte inferiore, cornici e basamenti di riuso); Botticino, Medolo (muratura parte superiore). Cemmo San Siro (XI secolo, campanile del XV secolo, restaurato nel ) 67

20 Roberto Bugini fianco destro: calcare grigio, porfido, tonalite (muratura); portale: Vezza d Oglio (stipiti scolpiti, lunetta, archi, leoni, capitelli su fusti laterali); calcare grigio (stipiti, fusti laterali); siltite (scalini). Maderno Sant Andrea (XII secolo) facciata: bianco e rosso di Verona, marmo, Botticino (muratura). Provincia di Mantova Mantova Santa Maria di Gradaro (XIII secolo, restaurato nel ) facciata: laterizio (muratura); rosso e bianco di Verona (portale, rosone). Mantova Palazzo del Podestà (1227-XV secolo) prospetti: laterizio (muratura); rosso di Verona (zoccolo in parte). Mantova Palazzo della Ragione (1250, restaurato) prospetti: laterizio (muratura); rosso di Verona (colonne portico). Mantova Rotonda di San Lorenzo (XI secolo, restaurato nel 1908) prospetti: laterizio (muratura); interno: granito da riuso, rosso di Verona, laterizio (fusti colonne). Provincia di Sondrio Chiavenna San Pietro (XIII secolo, trasformato nel XVII secolo) campanile: morenico (muratura con intonaco di rivestimento). Provincia di Verbania Gravellona Toce San Maurizio (XII secolo) prospetti: Montorfano, gneiss (muratura). Montorfano San Giovanni in Montorfano (IX secolo, restaurato) facciata: gneiss, Montorfano, morenico (muratura). 68

Le prime cave, forse di epoca romana, si trovano a quote basse; nei secoli ne sono state aperte altre a quote più alte.

Le prime cave, forse di epoca romana, si trovano a quote basse; nei secoli ne sono state aperte altre a quote più alte. Forse la roccia più rappresentativa di Milano è il marmo del Duomo: Marmo di Candoglia: costituito da calcite (90%), quarzo, muscovite + pirite. Rosa con venature bianche o grigio chiaro; grana medio-fine,

Dettagli

Le molere e le pietre da costruzione Luigina Vezzoli

Le molere e le pietre da costruzione Luigina Vezzoli Oasi di Baggero Pietre della Brianza 1 ottobre 2016 Le molere e le pietre da costruzione Luigina Vezzoli molera : pietra da macine e da mole per affilatura ma anche.. materiale da costruzione e ornamento

Dettagli

PLACCA AFRICANA GEOLOGIA DEL TICINO

PLACCA AFRICANA GEOLOGIA DEL TICINO PLACCA AFRICANA GEOLOGIA DEL TICINO Placca Africana. Durante il periodo successivo al Triassico (da 225 a 190 milioni di anni fa), l apertura di grandi fessure nel Pangea segnò l inizio della disgregazione

Dettagli

Tre finestre rettangolari, decorate con vetri multicolore raffiguranti S. Pietro, S. Paolo e Gesù Cristo, illuminano la cantoria e la navata centrale

Tre finestre rettangolari, decorate con vetri multicolore raffiguranti S. Pietro, S. Paolo e Gesù Cristo, illuminano la cantoria e la navata centrale Descrizione Oggetto Esterno La Chiesa dei S.S. Pietro e Paolo presenta una tipica facciata a capanna (fotografia 1). Il portale principale (fotografia 2), recante il simbolo del Giubileo del 2000 (fotografia

Dettagli

Gli elementi di pietra naturale (lapidei) da costruzione sono ottenuti per estrazione dalle cave di vari tipi di rocce

Gli elementi di pietra naturale (lapidei) da costruzione sono ottenuti per estrazione dalle cave di vari tipi di rocce Gli elementi di pietra naturale (lapidei) da costruzione sono ottenuti per estrazione dalle cave di vari tipi di rocce Blocchi di pietra serena depositati in cava Formazione delle rocce Struttura vetrosa

Dettagli

IL ROMANICO (XI-XII secolo)

IL ROMANICO (XI-XII secolo) IL ROMANICO (XI-XII secolo) EUROPA INTORNO AL 1000 IL ROMANICO (XI-XII SECOLO) Voce Romanico dall Enciclopedia dell Arte medievale Il termine R. (franc. Roman; ingl. Romanesque; ted. Romanik) venne riferito

Dettagli

13 marzo 2014 la classe 1 a A della Scuola secondaria di primo grado di Castelveccana in visita al parco archeologico di Castelseprio

13 marzo 2014 la classe 1 a A della Scuola secondaria di primo grado di Castelveccana in visita al parco archeologico di Castelseprio 13 marzo 2014 la classe 1 a A della Scuola secondaria di primo grado di Castelveccana in visita al parco archeologico di Castelseprio La zona di Castelseprio era abitata già in età pree protostorica, infatti

Dettagli

Laboratorio di Disegno e Rilievo dell Architettura PROF. MANUELA PISCITELLI

Laboratorio di Disegno e Rilievo dell Architettura PROF. MANUELA PISCITELLI RILIEVO DI FACCIATA Per eseguire il rilievo della facciata di un edificio è necessario individuarne i rapporti proporzionali: Individuazione delle parti; individuazione delle matrici geometriche; individuazione

Dettagli

PROGETTO DI RESTAURO DELLA NAVATA

PROGETTO DI RESTAURO DELLA NAVATA Basilica di S. Andrea apostolo in Mantova PROGETTO DI RESTAURO DELLA NAVATA Rilievo fotografico Studio Volpi Ghirardini Mantova 2009 NOTE AL RILIEVO FOTOGRAFICO Orientamento. Si assume come orientamento

Dettagli

Stefano Vassallo. Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici della Liguria. Laboratorio di restauro

Stefano Vassallo. Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici della Liguria. Laboratorio di restauro Stefano Vassallo Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici della Liguria. Laboratorio di restauro Stesure a tempera su sfondi colorati: i blu e i verdi. Esempi in Liguria nel XV secolo.

Dettagli

Modello di caratterizzazione tipologica a scala nazionale

Modello di caratterizzazione tipologica a scala nazionale CARRARA 1 Percentuale edifici in muratura 63% 2 Materiali: Tipi Calcare: particolarmente puro e compatto viene definito marmo; i marmi sono tratti sia dai terreni alluvionali che circondano Carrara, sia

Dettagli

GEOLOGIA PER ALPINISTI CORSO DI ROCCIA SEM

GEOLOGIA PER ALPINISTI CORSO DI ROCCIA SEM GEOLOGIA PER ALPINISTI CORSO DI ROCCIA SEM PERCORSO COME SI FORMANO E SI CLASSIFICANO LE ROCCE OSSERVAZIONE CARATTERISTICHE MACROSCOPICHE: RICONOSCIMENTO ROCCE E ARRAMPICATA NELLE ALPI ROCCE MAGMATICHE

Dettagli

IL RESTAURO STILISTICO IN FRANCIA

IL RESTAURO STILISTICO IN FRANCIA Seconda Università degli studi di Napoli Facoltà di Architettura Luigi Vanvitelli CORSO DI TEORIA E STORIA DEL RESTAURO ANNO ACCADEMICO 2010-2011 PROF. ARCH. G. FIENGO IL RESTAURO STILISTICO IN FRANCIA

Dettagli

Catalogo delle pietre bergamasche

Catalogo delle pietre bergamasche Catalogo delle pietre bergamasche Testi estratti dal sito: http://www.bg.camcom.gov.it/pietreoriginalidellabergamasca/it/ Materiali forniti da Remuzzi Marmi Foto: Icosaedron snc Marmo grigio di Ardesio

Dettagli

Nome Posizione geografica (Nord, Centro, Sud o Isole) Confini Capoluogo di regione e altre città importanti

Nome Posizione geografica (Nord, Centro, Sud o Isole) Confini Capoluogo di regione e altre città importanti LOMBARDIA Nome Posizione geografica (Nord, Centro, Sud o Isole) Confini Capoluogo di regione e altre città importanti Popolazione Numero di abitanti Densità di abitanti per Km 2 Vie di comunicazione Territorio

Dettagli

Minerali: sostanze naturali solide, aventi composizione chimica ben definita ed una struttura cristallina. Roccia: aggregato di minerali

Minerali: sostanze naturali solide, aventi composizione chimica ben definita ed una struttura cristallina. Roccia: aggregato di minerali GEOMATERIALI = ROCCE o TERRENI SCIOLTI, costituiti da uno o più minerali e talora anche di sostanze non cristalline (petrolio, metano ecc.). Minerali: sostanze naturali solide, aventi composizione chimica

Dettagli

CHIOSTRO CAPITOLARE INDAGINI PRELIMINARI

CHIOSTRO CAPITOLARE INDAGINI PRELIMINARI CHIOSTRO CAPITOLARE INDAGINI PRELIMINARI I resti dell archeggiatura del lato orientale del chiostro, ancora imprigionati in un muro di recinzione, in una foto dei primi del Novecento. L area del chiostro,

Dettagli

GIOIELLI DI CARTA LA COLLEZIONE ANGELINI. a passion for drawing X. MARMI

GIOIELLI DI CARTA LA COLLEZIONE ANGELINI. a passion for drawing X. MARMI GIOIELLI DI CARTA a passion for drawing LA COLLEZIONE ANGELINI X. MARMI GIOIELLI DI CARTA a passion for D R A W I N G Responsabile per la Procedura di Vendita: Dr. Matteo Smolizza T. 06.8075228 / M. 346.1299980

Dettagli

CLASSIFICAZIONE COMMERCIALE E PETROGRAFICA DELLE ROCCE

CLASSIFICAZIONE COMMERCIALE E PETROGRAFICA DELLE ROCCE CLASSIFICAZIONE COMMERCIALE E PETROGRAFICA DELLE ROCCE LA CLASSIFICAZIONE COMMERCIALE (considera criteri quali la lucidabilità la lavorabilità ecc. ) GRANITI - rocce resistenti di natura silicatica lucidabili

Dettagli

ROCCE SEDIMENTARIE ROCCE SEDIMENTARIE

ROCCE SEDIMENTARIE ROCCE SEDIMENTARIE ROCCE SEDIMENTARIE Le rocce sedimentarie derivano dai processi di erosione, trasporto e deposito di sedimenti, o anche da precipitazione chimica o fissazione da parte di organismi viventi. Il sedimento

Dettagli

Bx sistemi costruttivi e soluzioni di finitura

Bx sistemi costruttivi e soluzioni di finitura Supplemento ordinario n. 1 al «Bollettino Ufficiale» - serie generale - n. 18 del 24 aprile 2007 131 Bx sistemi costruttivi e soluzioni di finitura B6 basamenti e zoccolature in pietra concia a faccia

Dettagli

CHIESA DI SANTA CATERINA

CHIESA DI SANTA CATERINA CHIESA DI SANTA CATERINA SPECIFICHE LUOGO: Provincia: Perugia Comune: Foligno cap. 06034 Indirizzo: via S. Caterina Proprietà: Comune di Foligno STORIA La Chiesa di Santa Caterina di Foligno nasce nel

Dettagli

Caratteristiche tecniche del marmo e suo impiego nell edilizia e nelle opere pubbliche

Caratteristiche tecniche del marmo e suo impiego nell edilizia e nelle opere pubbliche MARMO E LEGNO NELL EDILIZIA DELL ALTOPIANO DEI SETTE COMUNI Caratteristiche tecniche del marmo e suo impiego nell edilizia e nelle opere pubbliche dott. geol. Gino Lucchetta Asiago, 17 maggio 2016 Punti

Dettagli

Dipartimento di Scienze della Terra

Dipartimento di Scienze della Terra Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia Dipartimento di Scienze della Terra Largo S. Eufemia 19 41100 Modena Tel.: 059.2055811 Fax: 059.2055887 TORRE GHIRLANDINA: CARATTERIZZAZIONE E MAPPATURA

Dettagli

Allegato 2 - Schede tecniche delle pietre ornamentali lombarde

Allegato 2 - Schede tecniche delle pietre ornamentali lombarde Regolamento per la concessione e l utilizzo del marchio Lombardy Stones Allegato 2 - Schede tecniche delle pietre ornamentali lombarde Provincia di Bergamo ARABESCATO OROBICO Nome della pietra (UNI EN

Dettagli

SCHEDA PER IL CENSIMENTO DELLE SORGENTI

SCHEDA PER IL CENSIMENTO DELLE SORGENTI SCHEDA PER IL CENSIMENTO DELLE SORGENTI 1 - DATI IDENTIFICATIVI N di riferimento e denominazione 1 / Sorgente Nuova Fiume Località Gesiola Comune Provincia Varese Sezione CTR A4C3 Coordinate chilometriche

Dettagli

Metodologia adottata per la definizione dei corpi idrici sotterranei in regione Lombardia

Metodologia adottata per la definizione dei corpi idrici sotterranei in regione Lombardia Metodologia adottata per la definizione dei corpi idrici sotterranei in regione Lombardia Nell ambito dell aggiornamento sessennale del Piano di Gestione del distretto idrografico del fiume Po, Regione

Dettagli

Introduzione alla storia del camino

Introduzione alla storia del camino Camini Stile Antico Introduzione alla storia del camino Le prime tipologie del camino riscontrabili tuttora in alcuni castelli o dimore medievali avevano grandi dimensioni, erano costruiti in pietra locale

Dettagli

Classe V Alunno/a n PROVA DI VERIFICA

Classe V Alunno/a n PROVA DI VERIFICA Scuola Classe V Alunno/a n Data PROVA DI VERIFICA La scuola vuole organizzare per la tua classe un uscita didattica a Pavia. Il tuo compito sarà quello di preparare un avviso per i genitori. Tieni presente

Dettagli

LA FRANA DI TERMINI IMERESE CONTRADA FIGURELLA

LA FRANA DI TERMINI IMERESE CONTRADA FIGURELLA REGIONE SICILIANA DIPARTIMENTO CORPO REGIONALE DELLE MINIERE SERVIZIO GEOLOGICO E GEOFISICO LA FRANA DI TERMINI IMERESE CONTRADA FIGURELLA I GEOLOGI: Dott.ssa - Daniela Alario Dott. Ambrogio Alfieri Dott.

Dettagli

PIETRE E MARMI. Pietre da taglio per stipiti, architravi, colonne, poste in opera con malta e accessori

PIETRE E MARMI. Pietre da taglio per stipiti, architravi, colonne, poste in opera con malta e accessori OC.09.01 PIETRE DA TAGLIO E LASTRE OC.09.01.01 Pietre da taglio per stipiti, architravi, colonne, poste in opera con malta e accessori OC.09.01.01.01 in blocchi di spessore superiore a 10 cm mc 1.774,86

Dettagli

INDAGINI GEO-ELETTRICHE

INDAGINI GEO-ELETTRICHE INDAGINI GEO-ELETTRICHE Il metodo di indagine geoelettrica multielettrodo consiste nel ricostruire la distribuzione della resistività reale del sottosuolo mediante immissione di corrente elettrica e misura

Dettagli

La struttura della Terra

La struttura della Terra La litosfera La struttura della Terra la Terra ha una struttura stratificata: un nucleometallico (Ni-Fe) a temperatura elevatissima il mantello, roccia solido/plastica ricca di ferro e magnesio lo strato

Dettagli

4.1 Comune di Solagna, Solagna. Filanda Secco ex Magazzino Tabacchi. LUOGO. Comune di Solagna, Solagna, Filanda Secco.

4.1 Comune di Solagna, Solagna. Filanda Secco ex Magazzino Tabacchi. LUOGO. Comune di Solagna, Solagna, Filanda Secco. 4.1 Comune di Solagna, Solagna. Filanda Secco ex Magazzino Tabacchi. LUOGO. Comune di Solagna, Solagna, Filanda Secco. OGGETTO. Filanda, poi ex magazzino Tabacchi. CATASTO. F. XII (1929), particella 197.

Dettagli

Restauro stucchi e superfici in marmorino

Restauro stucchi e superfici in marmorino Restauro stucchi e superfici in marmorino Restauro delle facciate esterne di Villa Rossi. Villa Rossi Noale (Ve) Soprintendenza dei BB AA. e AA. del Veneto Orientale Restauro degli stucchi delle tre navate

Dettagli

VADEMECUM MATERIALI. Introduzione ROCCE MAGMATICHE. Le rocce a seconda della loro origine si suddividono in tre classi:

VADEMECUM MATERIALI. Introduzione ROCCE MAGMATICHE. Le rocce a seconda della loro origine si suddividono in tre classi: VADEMECUM MATERIALI Introduzione Le rocce a seconda della loro origine si suddividono in tre classi: - rocce magmatiche - rocce sedimentarie - rocce metamorfiche Rocce magmatiche: hanno avuto origine dalla

Dettagli

GAIALAB:INCONTRIAMO L AMBIENTE IN LABORATORIO

GAIALAB:INCONTRIAMO L AMBIENTE IN LABORATORIO LABORATORIO DI SCIENZE NATURALI Lavori in corso su Gaia: impariamo a riconoscere le rocce 1 La crosta terrestre è perennemente in movimento per le pressioni e le spinte del magma del mantello sottostante.

Dettagli

La carta dei paesaggi italiani Colora la cartina dei grandi paesaggi italiani, seguendo le indicazioni della legenda.

La carta dei paesaggi italiani Colora la cartina dei grandi paesaggi italiani, seguendo le indicazioni della legenda. La carta dei paesaggi italiani Colora la cartina dei grandi paesaggi italiani, seguendo le indicazioni della legenda. paesaggio alpino = verde paesaggio appenninico = rosso paesaggio padano = giallo paesaggio

Dettagli

COMUNE DI OSSIMO - PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO Elenco delle emergenze puntuali del territorio comunale EMERGENZE STORICO ARCHITETTONICHE

COMUNE DI OSSIMO - PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO Elenco delle emergenze puntuali del territorio comunale EMERGENZE STORICO ARCHITETTONICHE COMUNE DI OSSIMO - PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO 2012 Elenco delle emergenze puntuali del territorio comunale EMERGENZE STORICO ARCHITETTONICHE 01 Museo Etnografico "Ossimo Ieri" EDIFICI RELIGIOSI 01

Dettagli

LE ROCCE. Dott.ssa geol. Annalisa Antonelli

LE ROCCE. Dott.ssa geol. Annalisa Antonelli LE ROCCE DEFINIZIONE ROCCIA: aggregato naturale di sostanze minerali cristalline o amorfe Rocce omogenee: costituite da un solo tipo di minerale (es. roccia gessosa, roccia calcarea, salgemma) Rocce eterogenee:

Dettagli

PALAZZO DEL COMUNE o PALAZZO PRETORIO

PALAZZO DEL COMUNE o PALAZZO PRETORIO PALAZZO DEL COMUNE o PALAZZO PRETORIO Il Palazzo del Comune, anche chiamato Palazzo Pretorio, si trova in Piazza Campello (di fronte alla Chiesa Collegiata dei SS. Gervasio e Protasio) e occupa l area

Dettagli

LA LOMBARDIA. Province Pavia, Lodi, Cremona, Mantova, Brescia,Bergamo Lecco,como,Varese Sondrio

LA LOMBARDIA. Province Pavia, Lodi, Cremona, Mantova, Brescia,Bergamo Lecco,como,Varese Sondrio LA LOMBARDIA Province Pavia, Lodi, Cremona, Mantova, Brescia,Bergamo Lecco,como,Varese Sondrio Territorio La Lombardia è la regione italiana più popolata, con oltre 9 milioni di persone. Si trova nel Nord-Ovest

Dettagli

PIANO REGOLATORE DELLE STRUTTURE CIMITERIALI COMUNALI ai sensi del DPR 285/1990 Regolamento di Polizia Mortuaria e della Legge Regionale 19/2004

PIANO REGOLATORE DELLE STRUTTURE CIMITERIALI COMUNALI ai sensi del DPR 285/1990 Regolamento di Polizia Mortuaria e della Legge Regionale 19/2004 Allegato 1.11 COMUNE DI FORLI 2009 PIANO REGOLATORE DELLE STRUTTURE CIMITERIALI COMUNALI ai sensi del DPR 285/1990 Regolamento di Polizia Mortuaria e della Legge Regionale 19/2004 CIMITERO MONUMENTALE

Dettagli

Silicati sialici. Quarzo. Ortoclasio

Silicati sialici. Quarzo. Ortoclasio Silicati sialici Quarzo Ortoclasio Silicati sialici Plagioclasi Feldspatoidi: Leucite Silicati femici Mica nera o biotite Mica bianca o muscovite Struttura delle rocce ignee Olocristallina granulare (20

Dettagli

Manciano. Sito Complesso Architettonico 1. Francesca Cheli. Corpo di Fabbrica 1. Piano 1. Piano 2

Manciano. Sito Complesso Architettonico 1. Francesca Cheli. Corpo di Fabbrica 1. Piano 1. Piano 2 Manciano Indicazioni bibliografiche: CAMMAROSANO, PASSERI 1976, p. 325, n. 27.1; COLLAVINI 1998, pp. 199n, 323-24, 363, 375n, 377n, 409, 561; CORRIDORI 2004, p. 409-415; MACCARI, NOCCIOLI 1995; Repertorio

Dettagli

IL DUOMO di SIENA. foto: Alessandro Gambetti

IL DUOMO di SIENA. foto: Alessandro Gambetti IL DUOMO di SIENA foto: Alessandro Gambetti Calendario 2014 La cattedrale metropolitana di Santa Maria Assunta è il principale luogo di culto cattolico di Siena, in Toscana, l'edificio è situato nell'omonima

Dettagli

PIANO REGOLATORE DELLE STRUTTURE CIMITERIALI COMUNALI ai sensi del DPR 285/1990 Regolamento di Polizia Mortuaria e della Legge Regionale 19/2004

PIANO REGOLATORE DELLE STRUTTURE CIMITERIALI COMUNALI ai sensi del DPR 285/1990 Regolamento di Polizia Mortuaria e della Legge Regionale 19/2004 Allegato 3.3 COMUNE DI FORLI 2009 PIANO REGOLATORE DELLE STRUTTURE CIMITERIALI COMUNALI ai sensi del DPR 285/1990 Regolamento di Polizia Mortuaria e della Legge Regionale 19/2004 CIMITERO COMUNALE DI CASEMURATE

Dettagli

LE ROCCE. (seconda parte) Lezioni d'autore. di Simona Mazziotti Tagliani

LE ROCCE. (seconda parte) Lezioni d'autore. di Simona Mazziotti Tagliani LE ROCCE (seconda parte) Lezioni d'autore di Simona Mazziotti Tagliani VIDEO VIDEO Le rocce sedimentarie (I) Le rocce sedimentarie, seppur in quantità minore nella crosta terrestre rispetto alle metamorfiche

Dettagli

476 d. C. Storia Medievale. Anno del Romanico. Secoli XI XII - XIII. Storia civile Italiano Storia dell arte

476 d. C. Storia Medievale. Anno del Romanico. Secoli XI XII - XIII. Storia civile Italiano Storia dell arte 3500 a.c. Storia Antica 476 d. C. Storia Medievale 1492 Storia Moderna 1815 Storia Contemporanea Oggi Anno 0 1000 1200 2000 Il Romanico Secoli XI XII - XIII Storia civile Italiano Storia dell arte Superamento

Dettagli

La struttura della Terra

La struttura della Terra La litosfera La struttura della Terra la Terra ha una struttura stratificata: un nucleo metallico (Ni-Fe) a temperatura elevatissima il mantello, roccia solido/plastica ricca di ferro e magnesio lo strato

Dettagli

Le rocce rocce rocce

Le rocce rocce rocce Le rocce Per rocce si intendono aggregati di minerali cristallini, a volte con presenza di sostanze amorfe. La maggior parte delle rocce è formata da minerali diversi; più raramente le rocce sono formate

Dettagli

Capitolo 4 Rocce: riconoscimento, proprietà tecniche, utilizzi

Capitolo 4 Rocce: riconoscimento, proprietà tecniche, utilizzi Capitolo 4 Rocce: riconoscimento, proprietà tecniche, utilizzi Rocce: aggregati di uno o più minerali 115 Capitolo 4 Rocce: riconoscimento, proprietà tecniche, utilizzi Rocce: aggregati di uno o più minerali

Dettagli

Dati generali. Villino. n/r. edificio residenziale bifamiliare. privata. utilizzato parzialmente utilizzato non utilizzato. Riferimenti archivistici

Dati generali. Villino. n/r. edificio residenziale bifamiliare. privata. utilizzato parzialmente utilizzato non utilizzato. Riferimenti archivistici Dati generali Denominazione Villino Localizzazione via Gorizia 5 Datazione fra il 1913 ed il 1928 Autore Oggetto Proprietà edificio residenziale bifamiliare privata Proprietari Grado di Utilizzo utilizzato

Dettagli

PASSEGGIANDO LUNGO IL CHIESE. Natura e Cultura

PASSEGGIANDO LUNGO IL CHIESE. Natura e Cultura PASSEGGIANDO LUNGO IL CHIESE Natura e Cultura

Dettagli

Chiesa Addolorata di Serra San Bruno

Chiesa Addolorata di Serra San Bruno Chiesa Addolorata di Serra San Bruno Serra san Bruno appartiene alla provincia di Vibo Valentia ed è situata a metà tra le coste ioniche e tirreniche della Calabria. Piccolo paese immerso nel bel verde

Dettagli

IL TORRENTE COSIA: FILO CONDUTTORE DELLA BIODIVERSITA' TRA NATURA E UOMO BANDO CARIPLO - SCUOLA 21, A.S. 2013/14 FASE 2: PROBLEMATIZZAZIONE CLASSE III

IL TORRENTE COSIA: FILO CONDUTTORE DELLA BIODIVERSITA' TRA NATURA E UOMO BANDO CARIPLO - SCUOLA 21, A.S. 2013/14 FASE 2: PROBLEMATIZZAZIONE CLASSE III IL TORRENTE COSIA: FILO CONDUTTORE DELLA BIODIVERSITA' TRA NATURA E UOMO BANDO CARIPLO - SCUOLA 21, A.S. 2013/14 FASE 2: PROBLEMATIZZAZIONE CLASSE III UNITA' DI APPRENDIMENTO 1: PROCESSO DI TRASFORMAZIONE

Dettagli

La Chiesa parrocchiale

La Chiesa parrocchiale MONTECATINI VAL DI CECINA La Chiesa parrocchiale di San Biagio F.R. 2010 MONTECATINI VAL DI CECINA Castello capoluogo di Comunità con chiesa plebana (San Biagio) nella Giurisdizione, Diocesi e circa 7

Dettagli

BASILICA DI SANTA MARIA E SAN SIGISMONDO

BASILICA DI SANTA MARIA E SAN SIGISMONDO BASILICA DI SANTA MARIA E SAN SIGISMONDO La Basilica dei Santi Maria e Sigismondo fu costruita nello stile romanico nell XI secolo, ma durante il corso dei secoli subì interventi in molti stili diversi

Dettagli

Murature.1 Portali..3. Finestre...9 Infissi e sistemi di oscuramento.13 Balconi 15 Davanzali e soglie.17 Soluzioni di coronamento.19.

Murature.1 Portali..3. Finestre...9 Infissi e sistemi di oscuramento.13 Balconi 15 Davanzali e soglie.17 Soluzioni di coronamento.19. Indice Abaco: Murature.1 Portali..3 Porte 5 Finestre...9 Infissi e sistemi di oscuramento.13 Balconi 15 Davanzali e soglie.17 Soluzioni di coronamento.19 Arredo urbano 21 Abaco delle murature Opera incerta

Dettagli

ALTERAZIONI MACROSCOPICHE DEI MATERIALI LAPIDEI

ALTERAZIONI MACROSCOPICHE DEI MATERIALI LAPIDEI ASSOCIAZIONE MARMISTI DELLA REGIONE LOMBARDIA galleria gandhi 15-20017 Rho MI - tel 02 939 00 740/750 fax 02 939 00 727 - info@assomarmistilombardia.it - www.assomarmistilombardia.it per gentile concessione

Dettagli

Giornata Seminariale Progetto REFRESCOS. Giovedì 01 luglio 2010, Aula Albenga, DISTR, Politecnico di Torino Coordinatore: Prof. Alberto Carpinteri

Giornata Seminariale Progetto REFRESCOS. Giovedì 01 luglio 2010, Aula Albenga, DISTR, Politecnico di Torino Coordinatore: Prof. Alberto Carpinteri Giornata Seminariale Progetto REFRESCOS Giovedì 01 luglio 2010, Aula Albenga, DISTR, Politecnico di Torino Coordinatore: Prof. Alberto Carpinteri Problemi conservativi relativi a materiali lapidei naturali

Dettagli

PIANO REGOLATORE DELLE STRUTTURE CIMITERIALI COMUNALI ai sensi del DPR 285/1990 Regolamento di Polizia Mortuaria e della Legge Regionale 19/2004

PIANO REGOLATORE DELLE STRUTTURE CIMITERIALI COMUNALI ai sensi del DPR 285/1990 Regolamento di Polizia Mortuaria e della Legge Regionale 19/2004 Allegato 6.3 COMUNE DI FORLI 2009 PIANO REGOLATORE DELLE STRUTTURE CIMITERIALI COMUNALI ai sensi del DPR 285/1990 Regolamento di Polizia Mortuaria e della Legge Regionale 19/2004 CIMITERO COMUNALE DI VILLAGRAPPA

Dettagli

Minerali. cristallo. abito cristallino. composizione chimica definita. disposizione regolare degli atomi:

Minerali. cristallo. abito cristallino. composizione chimica definita. disposizione regolare degli atomi: Minerali Tf precisa composizione chimica definita possono esistere minerali senza struttura cristallina? minerali amorfi hanno un intervallo di Tf disposizione regolare degli atomi: cristallo quando la

Dettagli

Dopo aver percorso in pullman la riva sinistra d Adige si prosegue a piedi per la visita nel cuore più antico del centro storico. VERONA IN GENERALE

Dopo aver percorso in pullman la riva sinistra d Adige si prosegue a piedi per la visita nel cuore più antico del centro storico. VERONA IN GENERALE L affascinate itinerario intende indagare la pregnanti vicende storico-culturali di Verona attraverso l analisi dei monumenti più significativi che la caratterizzano e grazie a cui Verona diventa città

Dettagli

I rilievi. Mondadori Education

I rilievi. Mondadori Education I rilievi I rilievi italiani che superano i 600 m di altezza sono suddividi tra le Alpi, che si estendono da ovest a est nella parte settentrionale della penisola, e gli Appennini, che invece la attraversano

Dettagli

Dx soluzioni d angolo

Dx soluzioni d angolo Dx soluzioni d angolo Supplemento ordinario n. 1 al «Bollettino Ufficiale» - serie generale - n. 18 del 24 aprile 2007 119 D1 spigoli a raso D1.1- in bozzame a faccia vista D1.2- in conci angolari sbozzati

Dettagli

Uscita del Corso di Alpinismo del 11-12/6/2005. SALITA ALLA CIMA DI CASTELLO (3392 m)

Uscita del Corso di Alpinismo del 11-12/6/2005. SALITA ALLA CIMA DI CASTELLO (3392 m) Uscita del Corso di Alpinismo del 11-12/6/2005 SALITA ALLA CIMA DI CASTELLO (3392 m) Accesso in auto: La cima di castello si trova in svizzera, subito dopo il confine italiano di Castasegna, dopo Chiavenna.

Dettagli

Fig. 1 Guesdon, Padova a volo d uccello, 1849

Fig. 1 Guesdon, Padova a volo d uccello, 1849 Fig. 1 Guesdon, Padova a volo d uccello, 1849 Fig. 2 Aree centrali di Padova, Pianta di Giovanni Valle, 1784 Fig. 3 V. Dotto, Pianta di Padova circondata dalle mura vecchie, pubblicata dal Portenari, 1623

Dettagli

Corso di geologia Introduzione alle basi della geologia. Le rocce

Corso di geologia Introduzione alle basi della geologia. Le rocce Corso di geologia 2013 Introduzione alle basi della geologia Le rocce Le rocce sono i principali costituenti della Terra solida e grazie al loro studio è possibile ricostruire la storia del nostro pianeta

Dettagli

COMUNE DI SEDRINA Edificio isolato n 1 Provincia di Bergamo

COMUNE DI SEDRINA Edificio isolato n 1 Provincia di Bergamo COMUNE DI SEDRINA Edificio isolato n 1 Provincia di Bergamo IDENTIFICAZIONE Ubicazione: Versante Valle di Benago : via Per Benago Descrizione elementi tipologici generali N civico: porzione di blocco isolato

Dettagli

La Chiesa Dei Santi Tommaso E Benedetto Bosco Chiesanuova

La Chiesa Dei Santi Tommaso E Benedetto Bosco Chiesanuova La Chiesa Dei Santi Tommaso E Benedetto Bosco Chiesanuova Salienti pietra Facciata Campanile Pietra bianca Bifore vetro Rosone Pietra bianca e vetro Contrafforti pietra rossa chiara Lunetta affresco Portale

Dettagli

Rocce metamorfiche Metamorfismo:

Rocce metamorfiche Metamorfismo: Rocce metamorfiche Metamorfismo: variazione mineralogica e strutturale delle rocce allo stato solido in risposta a condizioni chimiche e fisiche differenti da quelle in cui si è formata la roccia originaria.

Dettagli

Divina ispirazione L ARCO DI COSTANTINO

Divina ispirazione L ARCO DI COSTANTINO Divina ispirazione L ARCO DI COSTANTINO L arco di Costantino è un arco a tre fornici ed è il più grande giunto sino a noi. E alto circa 25 metri; il fornice centrale è alto 11,45 metri e largo 6,50 metri

Dettagli

ROMA (VI-VIII SECOLO)

ROMA (VI-VIII SECOLO) ROMA (VI-VIII SECOLO) Roma, Foro Romano, versante settentrionale, Ss. Cosma e Damiano e basilica di Massenzio Roma, Ss. Cosma e Damiano, VI secolo (età di papa Felice IV, 526-530) Roma, S. Lorenzo f.l.m.,

Dettagli

1. Basilica di San Marco, XI-XIV sec. Venezia

1. Basilica di San Marco, XI-XIV sec. Venezia Canaletto, Piazza San Marco, 173 ca. Olio su tela, 141,5 04,5 cm. Madrid, Museo Thyssen-Bornemisz. 1. Basilica di San Marco, XI-XIV sec. Venezia La Basilica di San Marco è il principale monumento di piazza

Dettagli

Montorfano paese. e la chiesa romanica di San Giovanni Battista

Montorfano paese. e la chiesa romanica di San Giovanni Battista Seguitemi un po di salita e andiamo a vedere un gioiellino un paese dal sapore di altri tempi con una storia particolare. Vedremo poi la bella e sobria chiesa dedicata a San Giovanni Battista in granito

Dettagli

CLASSE 5^ Ricerca di Geografia

CLASSE 5^ Ricerca di Geografia CLASSE 5^ Ricerca di Geografia La Lombardia è una regione dell Italia settentrionale. Confina a nord con la Svizzera, a est con il Trentino-Alto Adige e il Veneto, a sud con l Emilia Romagna, a ovest con

Dettagli

COMUNE DI PAVULLO NEL FRIGNANO

COMUNE DI PAVULLO NEL FRIGNANO COMUNE DI PAVULLO NEL FRIGNANO Sistema insediativo rurale 1.1 Territorio rurale: analisi degli insediamenti e degli edifici isolati di interesse storico SEZIONE 1 - LOCALIZZAZIONE SCHEDA DI INDAGINE N.

Dettagli

INDAGINE STRATIGRAFICA delle superfici interne (restauratore EROS ZANOTTI)

INDAGINE STRATIGRAFICA delle superfici interne (restauratore EROS ZANOTTI) Comune di VERDERIO (Prov. Lecco) PROGETTO ESECUTIVO MANUTENZIONE STRAORDINARIA DEGLI INTERNI DEL PALAZZO COMUNALE E ADEGUAMENTO DEL CORTILE PERTINENZIALE (Viale dei Municipi n.2) 2 INDAGINE STRATIGRAFICA

Dettagli

Edicole sacre e Capitelli

Edicole sacre e Capitelli Edicole sacre e Capitelli Le Edicole sacre, i cosiddetti Chiesolini ed i Capitelli che si trovano nelle diverse corti e strade di Felonica, sono piccole architetture, a forma di cappella o tempio, contenenti

Dettagli

BOLLETTINO IDROLOGICO

BOLLETTINO IDROLOGICO SINTESI SITUAZIONE Settimana dal 27 ottobre al 2 novembre 214 Afflussi meteorici (pag. 2): settimana caratterizzata da precipitazioni quasi assenti su tutta la regione lombarda. Temperature medie giornaliere

Dettagli

CONOSCI L'ITALIA VOLUME VII PAESAGGIO TOURING CLUB ITALIANO ' 1963

CONOSCI L'ITALIA VOLUME VII PAESAGGIO TOURING CLUB ITALIANO ' 1963 CONOSCI L'ITALIA VOLUME VII IL PAESAGGIO TOURING CLUB ITALIANO O ' 1963 /,----.. --~. I CiA lstrtuto Universitario Architettura Venezia VSA 103 Servizio Bibliografico Audiovisivo e di Documentazione. ~~';;.

Dettagli

La struttura della Terra

La struttura della Terra La litosfera La struttura della Terra la Terra ha una struttura stratificata: un nucleometallico (Ni-Fe) a temperatura elevatissima il mantello, roccia solido/plastica ricca di ferro e magnesio lo strato

Dettagli

ALLEGATO C Modello per la valutazione della vulnerabilità sismica delle chiese

ALLEGATO C Modello per la valutazione della vulnerabilità sismica delle chiese ALLEGATO C Modello per la valutazione della vulnerabilità sismica delle chiese La metodologia considera 28 meccanismi di danno, elencati nel seguito, associati ai diversi macroelementi che possono essere

Dettagli

COMUNE DI SEDRINA PRATOMANO - 1

COMUNE DI SEDRINA PRATOMANO - 1 COMUNE DI SEDRINA PRATOMANO - 1 IDENTIFICAZIONE Ubicazione: via Pratomano N civico: Descrizione elementi tipologici generali porzione di blocco a schiera, accesso attraverso area di pertinenza non recintata.

Dettagli

4. Attività estrattive e rifiuti

4. Attività estrattive e rifiuti 4. Attività estrattive e rifiuti 134 PAVIMENTAZIONI MARITTIME Compressione ed agli agenti chimici (durevolezza) porfidi quarziferi, arenarie quarzose, talora calcari 135 4. Attività estrattive e rifiuti

Dettagli

Navigli di Milano! di Silvia Parisotto I navigli che adesso sono rimasti A MILANO SONO tre: Naviglio Grande Naviglio Pavese Naviglio della Martesana 1

Navigli di Milano! di Silvia Parisotto I navigli che adesso sono rimasti A MILANO SONO tre: Naviglio Grande Naviglio Pavese Naviglio della Martesana 1 Navigli di Milano! di Silvia Parisotto I navigli che adesso sono rimasti A MILANO SONO tre: Naviglio Grande Naviglio Pavese Naviglio della Martesana 1 Storia: La realizzazione del primo tratto navigabile

Dettagli

ALLEGATO C Modello per la valutazione della vulnerabilità sismica delle chiese

ALLEGATO C Modello per la valutazione della vulnerabilità sismica delle chiese ALLEGATO C Modello per la valutazione della vulnerabilità sismica delle chiese La metodologia considera 28 meccanismi di danno, elencati nel seguito, associati ai diversi macroelementi che possono essere

Dettagli

COMUNE DI PAVULLO NEL FRIGNANO

COMUNE DI PAVULLO NEL FRIGNANO COMUNE DI PAVULLO NEL FRIGNANO Sistema insediativo rurale Territorio rurale: analisi degli insediamenti e degli edifici isolati di interesse storico SCHEDA DI INDAGINE N. 67 SEZIONE 1 LOCALIZZAZIONE Frazione

Dettagli

PONTE LOCALITA ARCHI A SANTA CESAREA (LE)

PONTE LOCALITA ARCHI A SANTA CESAREA (LE) PONTE LOCALITA ARCHI A SANTA CESAREA (LE) UBICAZIONE E CARATTERISTICHE GEOMETRICHE Il ponte è ubicato lungo il costone roccioso della Città di Santa Cesarea (LE) in località Archi. Le coordinate geografiche

Dettagli

Identificazione dell area

Identificazione dell area Identificazione dell area Il cimitero, attualmente consacrato, sorge in prossimità del centro di XII Morelli, frazione di Cento, in Via Maestra Grande. Foto 1 Ubicazione del Cimitero 1 Fotografie riportanti

Dettagli

PRINCIPI DI STRATIGRAFIA

PRINCIPI DI STRATIGRAFIA PRINCIPI DI STRATIGRAFIA STRATIGRAFIA: parte della Geologia che studia la successione delle rocce sedimentarie secondo l ordine di deposizione e cerca di ricostruire gli originari ambienti di sedimentazione.

Dettagli

La definizione Materiali Lapidei Naturali indica genericamente le pietre usate dall uomo in architettura, scultura e come materia prima per la

La definizione Materiali Lapidei Naturali indica genericamente le pietre usate dall uomo in architettura, scultura e come materia prima per la La definizione Materiali Lapidei Naturali indica genericamente le pietre usate dall uomo in architettura, scultura e come materia prima per la produzione di materiali lapidei artificiali, quali intonaci,

Dettagli

1. 1. TIPOLOGIA DI SEPOLTURA: Edicola funeraria con loculi laterali a 4 livelli. 2. DATAZIONE DEL MANUFATTO: anni cinquanta.

1. 1. TIPOLOGIA DI SEPOLTURA: Edicola funeraria con loculi laterali a 4 livelli. 2. DATAZIONE DEL MANUFATTO: anni cinquanta. CAPPELLA PRIVATA N 1 1. 1. TIPOLOGIA DI SEPOLTURA: Edicola funeraria con loculi laterali a 4 livelli. 2. DATAZIONE DEL MANUFATTO: anni cinquanta. 4. ELEMENTI RILEVANTI: prospetto regolare composto da un

Dettagli

San Benedetto Abate, Gonzaga di Mantova

San Benedetto Abate, Gonzaga di Mantova San Benedetto Abate, Gonzaga di Mantova La chiesa parrocchiale di San Benedetto Abate si trova a Gonzaga in provincia di Mantova. Nel 2012, a causa del terremoto, la chiesa ha subito una serie di lesioni

Dettagli

L arte nell Euro: storia dell architettura sulle banconote

L arte nell Euro: storia dell architettura sulle banconote L arte nell Euro: storia dell architettura sulle banconote Questo può essere considerato il seguito del post dedicato alle opere d arte italiane sulle nostre monete. Nel caso del fronte delle banconote,

Dettagli

CHIESA DI SAN GIULIANO MARTIRE SAN GIULIANO DI PUGLIA - CAMPOBASSO

CHIESA DI SAN GIULIANO MARTIRE SAN GIULIANO DI PUGLIA - CAMPOBASSO SAPIENZA UNIVERSITA DI ROMA Prima Facoltà Di Architettura Ludovico Quaroni CdlS Architettura - Restauro dell Architettura Corso di Comportamento dei materiali murari a.a. 2006/2007 docente: patrizia trovalusci

Dettagli

Oggi si riconosce in molte case della piccola frazione del comune di Cerreto lo stile tradizionale di costruzione di quell'epoca.

Oggi si riconosce in molte case della piccola frazione del comune di Cerreto lo stile tradizionale di costruzione di quell'epoca. Rocchetta Rocchetta si trova ad un'altitudine di circa 800 metri, vicino al fiume Tissino che sfocia nel fiume Nera e sulla strada tra Borgo Cerreto e Monteleone di Spoleto leggermente fuori mano. Il nome

Dettagli

RELAZIONE STORICO - ARTISTICA

RELAZIONE STORICO - ARTISTICA RELAZIONE STORICO - ARTISTICA L ARCHITETTURA. Originaria del XII secolo, la pieve di Sesto Fiorentino appartiene a quel filone povero del romanico fiorentino che aveva l'archetipo nella cattedrale di Santa

Dettagli

I fiumi e i laghi. Mondadori Education

I fiumi e i laghi. Mondadori Education I fiumi e i laghi L Italia è un paese ricco di fiumi e laghi. I fiumi possono essere alpini e appenninici. I primi hanno una portata regolare, cioè trasportano per tutto l anno una quantità d acqua costante,

Dettagli