CINEMA ASTORIA. Lo storico cinema Astoria ha chiuso i battenti. Una nostra redattrice

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1 Numero 1 A GORÀ Dicembre 2014 B E N VENUTO 2000! Cari lettori, quest'anno qualcosa è cambiato nel nostro liceo e anche la nostra redazione si è rinnovata. Un nuovo indirizzo, nuovi professori ed anche una nuova generazione. Sì. Quest'anno il Chris Cappell College cambia millennio, i ragazzi del 2000 siedono tra i banchi delle prime liceo mentre i ragazzi del '96 già si preparano ad affrontare la maturità. Abbiamo lavorato veramente sodo per questo primo numero e speriamo che i nostri sforzi possano essere ripagati dal vostro interesse e gradimento. Ogni membro della redazione ha dato il massimo e siamo grati ad ognuno di loro per aver riposto in noi la loro fiducia. Vogliamo dedicare questo primo numero a Emanuele Pomes, storico membro di questa redazione e grande amico, con l'augurio che torni presto. Silvia Della Penna e Francesco Palma ISIS LO STATO CHE STA SPAVENTANDO TUTTI Da più di due mesi non si parla di altro nei vari telegiornali e cioè di un probabile attacco da parte dell ISIS sulla capitale del Belpaese. Ma prima di pensare alla paura che vogliono incuterci, non dovremmo pensare a chi siano gli ISIS e a cosa mirano? Un nostro redattore ha analizzato anche il loro punto di vista. A pagina 3 CINEMA ASTORIA Lo storico cinema Astoria ha chiuso i battenti. Una nostra redattrice si è preoccupata di analizzare gli impatti che ha avuto sulle due cittadine. Cosa avrà cambiato? A pagina 10 INTERVISTA AI RAPPRESENTANTI D ISTITUTO Come ogni anno non può mancare tra le pagine dell'agorà la "famigerata" intervista ai neoeletti rappresentanti di istituto del Chris Cappell College. Cosa avranno mostrato i rappresentanti agli occhi del nostro redattore? Modestia, audacia oppure altri lati del loro carattere? A pagina 12 1

2 REDAZIONE AGORÀ COMITATO DI REDAZIONE Silvia Della Penna (caporedattore) Francesco Palma (caporedattore) Sofia Caramaschi (impaginazione) IN REDAZIONE Lucia Greco Chiara Russo Marco Garzia Alessandro Lorillo Giulia Roncari Margherita Pucillo Marco Macciocca Sofia Caramaschi Emanuele Amati IV D IV D III D REDATTORI-TUTOR Samantha Musolino Giorgio Cerroni Lydia Kolaparambil II C II C II C II C III C III C III D III D I M IV C IV C IV C TUTOR Prof.ssa Francesca Tornatore S O M M A R I O : Basilica di San Pietro 3 Isis 3 Eternit 4 Ebola 5 Ibridi 6 Samantha Cristoforetti 7 Succursale 7 Fecondazione eterologa 8 Occupiamo! 9 Casa stregata 9 Cinema Astoria 10 A scuola di libertà 11 Rappresentanti d istituto Insurgent 14 Resta anche domani 14 Il muro del dolore 15 Fumetto 16 Spazio alla tua voce Vorrei che la cogestione fosse durata 5 giorni come gli altri anni! Non si può tornare a quell'organizzazione? Collettivo, fatevi valere!!! Anonimo Meno male che è stata eletta almeno Camilla tra i due che avevo votato per la rappresentanza! Nuovi eletti, comportatevi bene, buona fortuna!! Anonimo Sono contenta che abbiano aperto lo sportello d'ascolto anche quest'anno. Vi invito a partecipare, l'anno scorso mi hanno davvero aiutata. Non vergognatevi di essere voi stessi, sempre, e di parlare di voi. Spesso condividere e affrontare i problemi li rende meno pesanti e rende noi più forti! Anonimo 2

3 Curiosità sulla Basilica di san Pietro L odierna basilica di san Pietro sorge sulla sua antica costruzione risalente al IV secolo. Numerosi furono i progetti degli architetti che se ne occuparono, tanto che i lavori iniziarono nel 1506 per finire soltanto nel Posteriore fu la costruzione della piazza del Bernini che venne completata definitivamente soltanto nel Bernini ricorse a diversi effetti ottici: infatti grazie al colonnato posizionato in un determinato modo, la facciata della basilica sembra avvicinarsi. Ma le sorprese non finiscono qui: infatti, posizionandosi su un preciso punto della piazza indicato con una pietra circolare vicino all obelisco, è possibile vedere le colonne allineate perfettamente l una dietro l altra. Per quanto riguarda la parte interna ci sono opere di tutti i tipi realizzate da diversi artisti. Pochi sanno che la cattedra di san Pietro ovvero la sedia pontificia del primo Papa, contenuta nella teca realizzata da Bernini, è in realtà risalente al IX secolo; si pensa infatti che sia stata portata da Carlo il calvo, nel momento della sua incoronazione, a papa Giovanni VIII. Il progetto della cupola invece fu realizzato da Michelangelo, ma venne effettivamente costruita da Giacomo della Porta. Accade qualcosa di magico quando, salendo sul colle Aventino, troviamo davanti a noi il cancello della villa del Priorato di Malta: se si spia dal buco della serratura si può osservare, incorniciata dallo splendido giardino, in prospettiva, la cupola di san Pietro. Questa è una meta insolita, ma assolutamente imperdibile durante una passeggiata nella bellissima Roma. Sofia Caramaschi IIID ISIS: lo stato che sta spaventando il mondo Uccidendo un altro ostaggio, l'isis ha catturato nuovamente l'attenzione da parte di tutti Decapitazioni, pulizia etnica, applicazione integralista della sharia. È questo quello che conosciamo per mezzo dei media riguardo l'isis. Ma chi sono gli uomini che fanno parte di questo stato? Come sono diventati così potenti? Fin dove possono arrivare? «Conquisteremo Roma e rapiremo le vostre donne.» Con queste parole pronunciate nel messaggio da parte del portavoce dello stato islamico, Abu Mohammad al Aonani, l'isis non ha di certo risparmiato la capitale del bel paese sulla propria blacklist e il popolo italiano non può dormire sonni tranquilli. Le minacce dell'isis non hanno solamente coinvolto l'italia ma anche gli Stati Uniti e la Francia le quali stanno sostenendo le operazioni militari da parte del proprio esercito in Iraq. Sono oramai più di due anni che l'isis combatte contro il presidente sciita Bashar Al Assad e da un anno a questa parte ha iniziato a combattere utilizzando non solo le forze armate ma anche i ribelli. L'ISIS negli ultimi tempi si è spinta a meno di cento chilometri da Baghdad, la capitale irachena. Alcuni analisti sostengono che i componenti dell'isis potrebbero essere circa ottomila, numero troppo insufficiente per conquistare le città annientate. Non possono aver fatto tutto da soli: si sono alleati con tribù sunnite e gruppi baathisti, poiché avevano obiettivi comuni, ossia rimuovere il primo ministro iracheno. Differentemente dagli altri gruppi, l'isis è un vero e proprio stato autonomo che si mantiene da solo attraverso la vendita di elettricità e l esportazione di petrolio; inoltre lo stato islamico potrebbe cadere in una sorta di "fallimento economico" dato che le entrate potrebbero non bastare più per continuare ad espandersi in maniera così propizia; tanto che il segretario di stato americano John Kerry si è detto fiducioso di poter annientare una seria minaccia come questa con l'aiuto degli stati maggiori e con il sostegno di molti volontari. 3 Marco Macciocca IIID

4 Eternit, quando la legge non è uguale per tutti. Era il 1901 quando l austriaco Ludwing Hatschek chiamava il nuovo materiale da lui creato Eternit, riferendosi al latino aeternitas, eternità. Oggi, nell aula del tribunale della Cassazione, le famiglie dei quasi 3000 morti per malattie, quali l asbestosi e una grave forma di cancro, il mesotelioma pleurico, mentre fischiavano e gridavano dopo aver udito la sentenza del procuratore generale Francesco Iacoviello che assolve Stephan Schmidheiny, ex presidente del consiglio di amministrazione dell azienda di produzione Eternit, non avranno potuto fare a meno di pensare che certo la creazione di Hatschek raggiungerà l eternità per le sue ripercussioni disastrose sull ambiente e sulla salute di migliaia di persone. Era dagli anni sessanta che le terribili proprietà dell Eternit-amianto erano state scoperte e divulgate, ma doveva arrivare il 1986 perché le fabbriche venissero chiuse. Nel 2009, a seguito delle indagini condotte da Raffaele Guariniello presso il Tribunale di Torino, iniziò il processo contro Schmidheiny e Louis De Cartier de Marchienne, direttore dell'azienda negli anni sessanta (De Cartier è però deceduto nel 2013). Essi vennero accusati di tutte le morti per mesotelioma avvenute tra i dipendenti delle fabbriche Eternit. La condanna iniziale fu di 16 anni di reclusione, poi aumentata a 18, e del risarcimento di circa 3000 parti civili. Ma ora, dopo quasi trent - anni di odissea giudiziaria, la condanna cade in prescrizione, in quanto, secondo il procuratore Iacoviello, è passato troppo tempo da quel reato, e la pena per il miliardario svizzero Schmidheiny è annullata. Oltre al danno, la beffa. E sembra davvero assurdo pensare ora che la legge è uguale per tutti, perché è ovvio ormai che non sia più così, e forse non lo è nemmeno mai stato. Mentre gli abitanti di Casale Monferrato (Alessandria), Cavagnolo (Torino), Rubiera (Reggio Emilia) e Bagnoli (Napoli) continuano a morire a distanza di anni e probabilmente continueranno a morire a causa dei danni irreversibili provocati dall Eternit-amianto nel loro territorio, i responsabili di questa terribile strage resteranno impuniti, nelle loro inespugnabili roccaforti di burocrazia, ipocrisia e milioni e milioni di euro, i quali sarebbero dovuti essere il giusto risarcimento per quelle famiglie che hanno visto morire il padre, il fratello, lo zio, semplicemente perché dignitosamente ogni mattina andavano a compiere il proprio dovere lavorando in quelle fabbriche di morte. Quest oggi, 20 novembre 2014, pensare che la nostra Costituzione proclama che l Italia è una Repubblica fondata sul lavoro, lavoro che non c è più e che, quando c è, provoca morte, sembra fare ancora più male. Giulia Roncari IIIC 4

5 No me Ebola: l ignoranza non ci aiuta In questi ultimi mesi alle nostre porte si è affacciato un nuovo problema, il virus Ebola. Infatti nell Africa centro-occidentale sta imperversando una nuova e gravissima epidemia di Ebola Zaire, che ha colpito nello specifico Stati come Ghana, Sierra Leone, Guinea, Nigeria e Liberia. Riguardo all epidemia, della quale negli ultimi tempi se ne è più che sufficientemente discusso, sono mancate le risposte a domande come: Che cos è Ebola, Ebola rappresenta una seria minaccia? e Come sta reagendo il resto del mondo all epidemia? Quindi sono necessari alcuni chiarimenti a queste tre domande. 1.Il virus Ebola appartiene alla famiglia dei Floriviridae, ha un grado di infettività del 90 % ed uno di mortalità del 60 % e causa di esso è che negli ultimi tre giorni di vita antecedenti al decesso si sviluppa febbre emorragica. Non si è infettivi fino allo sviluppo dei sintomi, ma lo si rimane per le sette settimane seguenti alla fine dell infezione, il contagio avviene tramite il contatto con i fluidi corporei di un paziente affetto dal virus. Ogni ceppo di tale virus prende il nome dallo stato dove è scoppiata la prima epidemia di quest ultimo, la prima epidemia della storia scoppiò sulle rive del fiume Ebola nello Zaire (nel 197-6), cioè l attuale Repubblica del Congo. Il virus ha infettato finora persone, ma fortunatamente l epidemia rimane ancora confinata in Africa. 2.Ebola non rappresenta ancora una minaccia per i paesi occidentali che, meglio e- quipaggiati, potrebbero fronteggiare una eventuale epidemia. Il rischio di una possibile epidemia in Italia è molto basso e non supera il 10%. Attualmente per Ebola non esistono né vaccini né cure (se non in fase sperimentale) che dovrebbero essere disponibili entro l anno prossimo. 3.I nostri media spesso tendono a gonfiare le notizie riguardanti il virus, ma ciò non è una novità. Purtroppo un ignoranza diffusa sul tema sta terrorizzando tutti noi e, come possiamo notare, ciò sta conducendo a numerosi eventi di razzismo immotivato in tutto il Globo. Negli stati colpiti dall epidemia i governi stanno reagendo in maniera inadeguata e quindi l epidemia, che sta mietendo un numero sempre maggiore di vittime, si sta propagando rapidamente, ma la colpa è anche dei paesi ricchi, che sin dallo scoppio di tutto ciò non hanno aiutato i paesi colpiti e che tuttora non lo fanno; anche se il governo statunitense a breve dovrebbe inviare truppe e forniture mediche nei paesi infetti. Come tutti avremo notato, addirittura i colossi informatici come Facebook e Microsoft si stanno mobilitando, finanziando le associazioni che operano nei paesi colpiti dal virus. Probabilmente la razza umana supererà incolume anche questo problema ma, almeno per ora, Ebola sembra inarrestabile. Marco Garzia II C 5

6 Un mondo popolato di ibridi E possibile un mondo dove abitano degli ibridi umani? Essi sono definiti paraumani, ma cosa sono? Questo termine indica creature ibride uomo- animale. Alcune testimonianze di questi esperimenti pare che risalgano alla seconda guerra mondiale (per chi non lo sapesse nei lager si facevano esperimenti sugli internati). Alcune sopravvissute raccontarono che avevano paura che venisse impiantato un mostro nel loro utero. Con tutta probabilità non si trattò di mostri, ma c è chi sostiene che venisse inoculato nella cervice uterina sperma di animali. Con gli anni la curiosità e la voglia di spingersi oltre i limiti della natura sono aumentate (anche la tecnologia ha fatto passi da gigante) e questa pratica è andata sempre più a diffondersi fino al punto che si dice che delle creature ibride siano riuscite a nascere, anche se su questo non ci sono fonti certe. In particolare il progresso degli ultimi dieci anni ha lasciato senza parole gli scienziati stessi. In realtà ci sono fonti che riportano che alcune donne, negli anni 80 avrebbero accettato di farsi trapiantare nell utero spermatozoi di animali dietro lauto pagamento; tuttavia sembra anche che non abbiano mai avuto luogo. Anni fa ci fu il caso di uno scienziato che praticava esperimenti di questo tipo, che si trasferì in Italia e successivamente si dice che siano state avvistate strane creature nel nostro Paese: tuttavia sono cose di parecchi anni fa, quindi di qualsiasi cosa si trattasse, ora non esiste più. Qui è riportato un passo da un articolo intitolato Topi con Cromosomi Umani: la Svolta Genetica che può Rivoluzionare la Medicina. «Gli scienziati hanno creato topi geneticamente ingegnerizzati con cromosomi umani artificiali in ogni cellula del loro organismo [ ] In uno degli sudi non pubblicati i ricercatori hanno utilizzato un cromosoma umano artificiale, piuttosto che un cromosoma umano esistente, il che indica come la tecnologia stia diventando sempre più potente nel campo della biologia sintetica». Si parla anche di cellule staminali impiantate nei cervelli di alcuni topi. Sembra che le facoltà intellettuali degli stessi siano notevolmente aumentate. Qui, invece, è riportato un passo da Infowars.com. «Gli scienziati inseriscono una cellula staminale umana in un embrione animale per creare un embrione chimerico che può essere impiantato nel ventre dell animale. Secondo il Telegraph, l animale in questione sarà molto probabilmente un maiale. L embrione impiantato crescerà trasformandosi in un perfetto organo umano un cuore, un rene, un pancreas e così via. Poi, quando il maiale adulto sarà macellato, l organo sarà raccolto e trapiantato in un ricevente umano». Questo porterebbe al fatto che tali organi sarebbero usati in mancanza di donatori tradizionali. Ovviamente l organo, essendo stato coltivato in un maiale non sarà un organo pienamente animalesco, né totalmente umano. Questo vale, oltre che per il pezzo di ricambio, anche per il maiale. Comunque il paziente che riceverà tale organo dovrà esserne consapevole e deve dare il suo consenso. Il ricevente, paradossalmente diventerà esso stesso un ibrido. Addirittura, nel 2011, il Daily Mail rivelò che nel Regno Unito, alcuni scienziati hanno creato più di 150 ibridi uomo-animale. Una delle combinazioni che ci sono date conoscere sono quelle uomo- coniglio. Ovviamente tutto questo potrebbe avere delle ripercussioni, che per adesso sono limitate dal fatto che si cerca di rendere note meno notizie possibile. Ma cosa accadrà in futuro? Cosa succederebbe se queste creature sfuggissero al controllo degli scienziati? Cosa potrebbe accadere qualora si riproducessero? Per il momento non ci è dato conoscere queste informazioni. Ovviamente dietro c è tutto un discorso di etica (da non confondere con la morale). E giusto commettere questi delitti, avviare determinate pratiche riguardo ciò e incoraggiare tali esperimenti? Sì oppure no? Sta di fatto che la scienza è sempre stata propensa al progresso: è nella natura stessa di scienza. Possiamo solo attendere nuovi sviluppi in materia e stare a guardare cosa ci riserverà il futuro. Samantha Musolino IV C 6

7 Tutti possiamo raggiungere la nostra luna E voi, alunni del Chris Cappell College, cosa vi aspettate dal vostro futuro? Al giorno d oggi molti di noi hanno una visione offuscata del proprio avvenire e il rischio è quello di non tirar fuori la vera dedizione. Ci sono persone che invece, impegnandosi fin da piccoli, sono riusciti ad ascoltare la voce della propria passione. Nonostante le difficoltà, si sono prefissati un obiettivo, con il desiderio di raggiungerlo a tutti i costi. Un chiaro esempio che sta emergendo proprio in questo periodo è l esperienza di Samantha Cristoforetti, lanciata il 23 Novembre dal Cosmodromo di Baikonour, in questa seconda missione dell agenzia spaziale italiana sulla ISS. Samantha, cresciuta in un piccolo paese vicino Trento, è infatti oggi uno dei sei astronauti ESA classe 2009, laureatasi a Monaco in ingegneria meccanica con specializzazione in propulsione spaziale e strutture leggere. La sua brillante carriera è iniziata nel 2001, e a luglio 2012 le è stata assegnata questa importante missione. Si tratta quindi di un evento molto singolare, che vede una donna protagonista per la prima volta. La perseveranza di questa ragazza dovrebbe essere per tutti noi un punto di partenza che ci permette di affermare che tutti possiamo raggiungere la nostra luna, per quanto possa sembrarci irraggiungibile. Solo sognando si impara a volare. Chiara Russo e Lucia G.Greco II C. Il 25 Novembre 2010 Samantha Cristoforetti è stata ospite dalla nostra scuola per saperne di più: Un salto nella nostra succursale La struttura della nostra scuola è una delle più belle del territorio, luminosa, colorata, piena di laboratori, invidiata da molti. Ovviamente ciò è dovuto al fatto che il Chris Cappell College è stato realizzato grazie all intervento di privati: infatti è nato grazie all associazione Christian Cappelluti Onlus, che ha una sede proprio all interno della scuola. Il problema è che le aule sono troppo poche rispetto al numero degli alunni, perciò è necessario utilizzare una sede succursale. La maggior parte dei ragazzi non è entusiasta dei periodi in cui si reca presso la succursale, alcuni per i mezzi, altri per la pioggia che a volte ha provocato perfino l allagamento delle aule. Purtroppo la succursale è proprietà della provincia. Tutti i problemi della struttura vanno fatti presenti agli uffici della provincia, come già è avvenuto, attraverso delle lettere. Inoltre bisogna sapere che la struttura era, in precedenza, una sede ASL, ed è stata poi adibita a scuola, perciò lavori di ristrutturazione per la sicurezza degli alunni sono già stati fatti. È da ricordare che prima di diventare sede succursale del nostro liceo, lo è stata dell istituto alberghiero Marco Gavio Apicio di Anzio che purtroppo non ne ha avuto cura come avrebbe dovuto, tanto che i primi ragazzi del liceo che hanno usufruito della succursale si sono ritrovati a dover scrivere su banchi rovinati, che solo in seguito sono stati cambiati, con l acquisto di nuove attrezzature. Vi sono stati perciò dei miglioramenti, e ce ne saranno degli altri, bisogna sempre tenere presente che, per risolvere i diversi problemi, si deve comunicare con la provincia, ma soprattutto bisogna avere cura di qualunque struttura che ci viene messa a disposizione, vecchia o nuova che sia! Sofia Caramaschi III D 7

8 No me Fecondazione eterologa: quando il diritto cede al capriccio? In questi ultimi mesi, da quando il divieto della legge 40 del 2004 di ricorrere alla pratica della fecondazione eterologa è stato dichiarato incostituzionale, i media non hanno fatto che bombardarci di notizie riguardo questa nuova tecnica di fecondazione assistita. Essa, infatti, consiste nella donazione, da parte di un terzo, dell ovulo o del seme coinvolto nella fecondazione stessa. Questo ovviamente implica che uno dei due genitori del nascituro non sarà di fatto il vero genitore biologico e, mentre le fazioni politiche della nostra nazione si combattono assiduamente a colpi di leggi e normative bocciate e promosse alternativamente, il mondo si interroga su cosa sia un diritto e cosa un capriccio. Nessuno biasima il forte desiderio di una coppia di avere figli, che nella realtà in cui viviamo oggi non può che essere ammirevole, ma si cerca di porre l attenzione generale su che cosa quel bambino, una volta nato, dovrà provare sulla propria pelle. Le implicazioni e dinamiche psicologiche che si verranno certamente a trovare, infatti, in un ragazzo o una ragazza nati da fecondazione eterologa non sono indifferenti, e certo non possono essere prese alla leggera. Perché è vero che la nostra Costituzione, in particolare negli articoli 2, 3 e 31 in base ai quali il divieto della legge 40 è appunto decaduto, sancisce il diritto irrinunciabile di ogni cittadino di compiere delle libere scelte riguardo la propria vita personale e la formazione di una propria famiglia, ma non vanno dimenticati i diritti dei bambini di conoscere coloro che li hanno messi al mondo, di poter dare un volto al proprio padre ed alla propria madre. Premesso che in tutti i paesi europei la fecondazione eterologa è consentita e regolata da apposite normative, in tutto il mondo si sono formate due correnti di pensiero che più ampiamente vanno a prendere in oggetto la pratica della stessa fecondazione assistita. I mirabolanti risultati ottenuti nel campo della ricerca scientifica in questo ultimo secolo hanno posto l umanità intera di fronte a nuove e precedentemente impensabili possibilità che, come ogni grande svolta nella storia, fanno sognare e appassionare molti come intimorire altri che, legati a principi tradizionalisti e conservatori, vanno a contestare i primi. Al di là degli accaniti botta e risposta fra istituzioni, magistrati, medici e gente comune non si può che pensare al famoso latinismo in medio stat virtus. Ogni caso, ogni situazione e ogni vita sono unici e tremendamente complicati per chiunque non ne sia il diretto protagonista; per tal motivo si accennava prima a diritto irrinunciabile di ogni cittadino ed alla libertà di poter compiere le proprie scelte, senza mai però dimenticare i doveri e le responsabilità che ogni scelta comporta, più che mai quando proprio quella scelta può creare ed influenzare per sempre un altra vita. Si conviene, quindi, che libertà e diritti di tutti debbano essere sempre protetti, riconosciuti e tutelati, ma che anche i doveri e le responsabilità non vadano mai dimenticati o sottovalutati, e che ogni situazione sia valutata dettagliatamente garantendo la giustizia che le leggi in sé stesse dovrebbero sempre preservare e salvaguardare da ogni possibilità di errore. Giulia Roncari IIIC 8

9 Case vuote? Occupiamo! Negli ultimi tempi è sorta la necessità, da parte di alcune famiglie disperate, di occupare case altrui! Moltissime persone, italiane e straniere, a causa della crisi, si ritrovano senza un posto dove mangiare e soprattutto dove dormire, per questo girovagano in cerca di un appartamento dove vivere. Le regioni più colpite sono sicuramente quelle del nord Italia, ma anche i grandi centri metropolitani, dove questa moda si sta diffondendo a macchia d olio! In alcune città, come Milano, ci sono moltissime case popolari completate, mai assegnate e di recente occupate; il problema però è anche un altro: le famiglie che occupano appartamenti di palazzi, la maggior parte delle volte, creano dei disagi per gli altri inquilini, che sono costretti a subire moltissimi atti di vandalismo. Tutto nasce dal fatto che ormai una famiglia non può più permettersi di comprare una casa, pagare un mutuo o un affitto poiché, secondo dati ISTAT, il 28% della popolazione è a rischio povertà. Molte forze politiche, a fronte di questi disagi, stanno cercando di trovare una soluzione: prima di tutto sgomberando le case occupate e poi, dopo aver stilato un - accurata graduatoria, assegnando gli appartamenti a chi ne ha diritto. Alcuni politici pensano che sarebbe il caso di ricorrere all ausilio dell esercito per sfrattare gli abusivi, mentre altri sono dalla parte di queste famiglie disperate. Molti casi si sono verificati anche a persone che hanno lasciato la propria abitazione per essere ricoverate all ospedale, poiché malate, e una volta tornate a casa hanno trovato tutto sottosopra. Oppure a persone che hanno una seconda casa, che frequentano poco, e che al loro ritorno hanno trovato questa spiacevole sorpresa! Purtroppo questo è un problema serio e va affrontato al più presto, poiché moltissime famiglie hanno bisogno di una casa, di un alloggio in cui vivere e crescere i propri figli, ma non è neanche giusto occupare le case abusivamente e con la violenza. Si lamentano queste famiglie, si lamentano gli inquilini dei palazzi dove vengono occupati gli appartamenti e si lamentano le forze politiche per la mal-gestione delle case popolari, è un lamento generale, che speriamo venga tamponato da soluzioni veloci e concrete. Un saluto a tutti ragazzi e mi raccomando, non occupate!! Alessandro Lorillo II C Casa stregata a Nettuno Da anni si diffonde la credenza, forse conosciuta dai residenti di Nettuno, che in via Veneto nella suddetta città, ci sia una casa stregata. Nello specifico a via Veneto X, quelle che ormai sono solo rovine celavano un abitazione la cui storia di abbandoni immotivati da parte dei residenti e l omicidio di un giovane straniero le ha procurato la fama di essere stregata. Ma scetticismo a parte, di stregato non ha nulla, in quanto i vari abitanti della casa se ne possono essere andati per tanti motivi, dalle pareti in crollo a possibili scarafaggi. Mentre riguardo al morto, si pensa fosse stato bruciato vivo da razzisti del luogo, come tra l altro si riscontra nella cronaca di quei tempi. Fatti del genere non fanno di certo stregata una casa. Giorgio Cerroni IV C 9

10 Cinema Astoria: addio (per ora) Il cinema non morirà mai, ormai è nato e non può morire: morirà la sala cinematografica, forse, ma di questo non mi frega niente. Mario Monicelli Chiudete gli occhi. Immaginate l odore dei pop corn appena scoppiati, la confortevole poltrona in simil-velluto blu, rossa o verde sempre troppo vicina alle casse del suono, la fila al botteghino in cui il biglietto ridotto è sempre uno sconosciuto, le svariate locandine dei film affisse all ingresso, alcune dai colori sgargianti, altre meno, ma quella che cattura sempre e subito la nostra attenzione è del film che ci interessa. Fatto? Adesso aprite gli occhi e dimenticate tutto ciò, dato che non potete vedere la tanto agognata pellicola, perché di fronte a voi trovate il cinema inesorabilmente chiuso. Questa purtroppo è la realtà che hanno vissuto molti cinefili quando hanno trovato chiusi i battenti del cinema Astoria di Anzio. A Nettuno non ci sono più sale cinematografiche da tempo e, dopo la chiusura del cinema Fiamma di qualche anno fa, il nostro territorio perde un altro pezzo di storia, di cultura e d identità e coesione sociale. È un vero peccato dichiara un cliente del bar accanto Ci andavo sempre con i miei nipoti, era diventato un appuntamento abituale. In questo modo si perde anche un punto d incontro nel territorio, una parte dei nostri ricordi che non possiamo più rivivere. È stata una vera sorpresa racconta un altro cliente Un giorno era aperto e il giorno seguente, quando sono ripassato, non lo era più. Non un avviso, non una comunicazione, solo un anonimo cartello con scritto chiuso. Il vero dispiacere è che era stato riadattato e ristrutturato pochi anni fa per convertirlo da monosala a multisala. Oltre al danno pure la beffa. Spero solo che non diventi un altro supermercato, ma che riapra, più bello e più accogliente di prima. Questa è solo la punta dell iceberg di un inarrestabile chiusura delle sale cinematografiche cittadine, addirittura 812 in meno negli ultimi dieci anni su scala nazionale. L'apertura dei centri multiplex non basta a frenare il calo insanabile degli spettatori che, soprattutto per abitudine, non prenderanno mai la macchina per andare in periferia a vedere un film preceduto da un interminabile pubblicità ad alto volume. Ai dati della crisi e ai disagi da multisala si deve aggiungere un altro fattore, ossia l'assoluta indifferenza degli addetti ai lavori per le aspettative del pubblico, che non è più disposto ad aspettare le uscite italiane di kolossal internazionali immediatamente disponibili sul web. Il motivo principale, infatti, è proprio lo streaming pirata, che permette di guardare i nostri film preferiti, magari appena usciti, comodamente da casa sullo schermo del computer, la maggior parte delle volte illegalmente e in maniera totalmente gratuita. Il 38% della pirateria, infatti, riguarda film, telefilm e musica, e sono ben 1,2 milioni i pirati italiani tra le onde del web che vedono illegalmente film in streaming ogni giorno. Il 50% di chi scarica o guarda film gratis in streaming incolpa i prezzi troppo alti dei biglietti del cinema, dei servizi legali di video on demand e dei DVD. Il 37% pensa che «alcuni film siano interessanti ma che non valga la pena di pagare per vederli al cinema, nonostante alcune offerte speciali». Il 31% dice che «con così tanti film disponibili gratis online non vede il motivo di pagare per vederli». Il 30% parla della «scarsa disponibilità dei film che vuole vedere nel proprio Paese». E il 23% dice di «non avere tempo per andare al cinema». Tutto ciò si ripercuote inevitabilmente sui nostri cari cinema, come è capitato all Astoria e agli altri 811 cinema del nostro Paese. «Il cinema è composto da due cose: uno schermo e delle sedie. Il segreto sta nel riempirle entrambe» (Roberto Benigni): perciò riempiamo di più le poltrone delle nostre sale cinematografiche piuttosto che quelle di casa, per non perdere altri pezzi della nostra storia, ma soprattutto perché il cinema è il nastro dei sogni (Orson Welles), e i sogni sono la base della nostra vita. 10 Margerita Pucillo IIIC

11 A scuola di libertà Noi combatteremo per la libertà, stiamo parlando di libertà - Paul McCartney, Freedom Ragazzi, se vi dico Libertà, qual è la prima cosa che vi viene in mente? Così ha esordito la prof.ssa Tornatore in un lontano giorno di novembre Noi dell ormai ex II E potevamo aspettarci di tutto, tranne realizzare un vero e proprio progetto realizzato attorno al concetto della libertà. Oltre alla nostra classe, hanno partecipato anche altri ragazzi del territorio: a partire dalla scuola dell infanzia, con la sezione A di via Ambrosini dell istituto comprensivo I di Anzio, passando per la scuola primaria, rappresentata dalla V B dell istituto comprensivo di Anzio Acqua del Turco, fino ad arrivare ai ragazzi del liceo, ossia noi della II E, la IV B del liceo scientifico tecnologico ITIS Trafelli e la IV H dell istituto alberghiero Marco Gavio Apicio. Libertà non è star sopra un albero è stato il titolo di questo percorso, appoggiato dall associazione Sulleregole. Una rappresentante di quest associazione, la dott.ssa Dina Ricevuto, ha aperto l incontro conclusivo, svolto nella magnifica cornice di Villa Sarsina il 30 maggio scorso. A seguire è intervenuta la prof.ssa Roberta Moriconi, su delega del Dirigente Scolastico, esprimendo soddisfazione per l iniziativa e soprattutto per il coinvolgimento delle diverse realtà scolastiche del territorio, auspicando una possibile collaborazione nel tempo. Attraverso filmati e interventi dal vivo, abbiamo evidenziato la libertà della donna nel mondo occidentale, ma anche in quello orientale con situazioni tratte dal romanzo Mille splendidi soli, dopodiché l uguaglianza dei diritti e riflessioni tratte dalle esperienze scolastiche, dalla letteratura e dalla situazione mondiale attuale. I filmati e gli interventi sono stati realizzati interamente da noi, grazie al prezioso aiuto e ai suggerimenti della prof.ssa Tornatore, che ci ha permesso di guardare questo tema a 360 gradi e in tutte le sue sfaccettature. Abbiamo concluso cantando Freedom di Paul McCartney, coinvolgendo anche il pubblico, incitando ognuno a combattere per i propri diritti, e con lo spot Sì alla libertà, sottolineando il diritto alla libertà, ma ovviamente secondo le regole. Per vedere lo spot e saperne di più: Margherita Pucillo III C 11

12 Intervista ai rappresentanti d istituto Anche quest anno siamo riusciti ad ottenere un intervista ai rappresentanti d istituto, da poco saliti al potere. Dalla lista Collettivo sono stati eletti Mattia Petritoli, Camilla Restaneo e Pablo Ciriaco, con il loro motto Anche se voi vi credete assolti, siete lo stesso coinvolti. E dalla lista Ad Gloriam, Nicolini Giulio, con il motto Frangar, non flectar. -Cosa vi ha spinto a candidarvi come rappresentanti di istituto? Mattia: Il voler continuare a portare avanti le iniziative proposte lo scorso anno. Camilla: è qualcosa che ho sempre voluto fare perché mi piace sapere quello che succede nella scuola senza tramiti e perché non posso lamentarmi di qualcosa se non faccio nulla per cambiarla. Un po' come la politica, non puoi dire che fa schifo senza agire per cambiare qualcosa. Pablo: Mi ha spinto la voglia di far capire al CCC che esiste anche un musicale in primis e in secundis perché ci doveva essere qualcuno in consiglio d'istituto a rappresentare questo indirizzo. Giulio: Il pensiero di poter dare una mano in qualsiasi mansione scolastica e il fatto di rappresentare gli studenti. -Perché pensate di essere stati scelti? Mattia: Non lo so, credo che forse sono piaciuto lo scorso anno, oppure non piacevano gli altri candidati. Camilla: Non so perché mi abbiano scelta, credo perché ho ispirato fiducia ma sopratutto perchè il lavoro sui punti della lista è stato tanto e siamo riusciti a portare progetti fattibili e ragionati. Pablo: Perché magari abbiamo fatto delle proposte interessanti! Giulio: Penso di essere stato scelto sicuramente perché agli studenti dell istituto saranno piaciuti i punti proposti dalla mia lista. -Come vi siete sentiti appena avete scoperto di essere stati eletti? Ve lo aspettavate? Mattia: Felice e contento, ecco come mi sono sentito, anche perché tutti i miei compagni di lista sono saliti insieme a me. Un po' sì, me l'aspettavo. Camilla: Sono stata contenta, ovvio, ma la soddisfazione più grande è stata data dal numero di voti ottenuti dalla mia lista. Pablo: Beh sinceramente è stata la mia prima candidatura a rappresentante d'istituto e di conseguenza no che non me lo aspettavo; infatti sono rimasto molto contento! Giulio: Ovviamente molto lusingato, dato che non mi aspettavo di essere stato eletto. -Contro quale altro candidato pensavate di poter perdere? Mattia: Raymond è il candidato contro cui pensavo di perdere. Camilla: Pensavo che Raymond avrebbe preso più voti e che uno di noi tre non sarebbe salito ma non "temevo" nessuno in particolare. Pablo: Sicuramente contro i due ragazzi dell'altra lista. Giulio: Sinceramente pensavo di avere poche possibilità contro i miei compagni dell'altra lista. -I vostri compagni di classe hanno appoggiato la vostra candidatura? Vi hanno incoraggiato? Mattia: Sì e no. Camilla: Assolutamente sì, hanno sempre avuto fiducia in me. Pablo: I miei compagni di classe hanno appoggiato fin da subito la mia candidatura spingendomi a non tirarmi indietro. Giulio: Sì certamente, i compagni della mia sezione mi hanno incoraggiato e hanno appoggiato la mia candidatura ritenendomi adatto per questo ruolo. -Come pensate cambierà la vostro popolarità ora che siete stati eletti? Mattia: Credo rimarrà come prima, non mi sono candidato per la popolarità Camilla: Per niente, tanto stavo sempre in mezzo alle scatole, ahahah. Pablo: Probabilmente ora ci riconosceranno in molti ma proprio questo era il nostro obiettivo, dato che a- vremo avuto modo di parlare con più persone. 12

13 Giulio: Sinceramente se cambi o no non mi interessa molto, ho deciso di candidarmi per rappresentare la sezione studenti del plesso e non per la popolarità... Ma ovviamente attraverso le elezioni penso di essermi fatto conoscere di più dagli a- lunni. -Com è iniziato questo nuovo anno scolastico? Mattia: Abbastanza male ad essere sincero. Camilla: Diciamo bene ma il quinto è stressante ragazzi, prendetelo col piede giusto! Pablo: Beh io faccio il terzo e si sa, è un altro mondo rispetto al biennio, tutto sommato bene! Giulio: Questo nuovo anno è iniziato molto bene, scolasticamente sono sempre stato un bravo alunno riuscendo ad ottenere sempre buonissimi voti. - Avete qualche altro progetto? Mattia: Abbiamo qualche idea, ma niente spoiler! Camilla: Il mio progetto è diffondere le notizie, far partecipare le persone alla vita politica e sociale, far capire a tutti che il MIUR ci sta togliendo i diritti. Diffonderò il più possibile i progetti degli studenti a livello nazionale. Bisogna prendere coscienza di ciò che ci sta accadendo. Pablo: Il progetto è di riuscire a eseguire tutti i punti elencati in assemblea affinché si riesca a fare qualcosa in più per il nostro istituto. Giulio: Il mio unico progetto è portare a termine i miei obiettivi e gli obiettivi dell'altra lista dato che sono stato eletto insieme ai tre ragazzi presenti nell'altra lista. -Dove vorreste andare all università? Mattia: Non lo so ancora. Camilla: Vorrei recitare per strada studiando le letterature e la filosofia! Seriamente, sono indeciso tra lettere moderne e scienze politiche o sociali.. Pablo: Io faccio il liceo musicale non per caso ma perchè vorrei diventare un musicista, quindi credo che la mia risposta sia il conservatorio. Giulio: Dopo il liceo ovviamente penso di andare all'università o nella facoltà di storia dell'arte oppure nella facoltà di medicina... Però ultimamente sto pensando di trasferirmi all'estero per studiare lì. -Piatto e colore preferito? Mattia: Il colore è il nero, il piatto è la pizza (anche se mi fa un po' male) Camilla: Blu e pasta al forno. Pablo: Scegli tu tra verde e nero e tra il polpettone e i cannelloni della nonna. Giulio: Colore preferito bordeaux e piatto preferito tiramisù -Commento finale Mattia: Buon anno scolastico a tutti, qualsiasi problema avete, contattatemi/ci Camilla: Ringrazio chi ci ha votato e prometto che faremo di tutto per portare avanti i progetti. Per eventuali domande e suggerimenti siamo qui. Pablo: Buona scuola a tutti quanti, un grazie generale a tutti coloro che ci hanno votato, e cercheremo di impegnarci in ciò che abbiamo detto! Giulio: Spero di essere utile a tutto l'istituto e in bocca al lupo a tutti per l'anno scolastico. Cosa rispondi ai mormorii che ti vedono autore di un colpo a tradimento, poiché hai votato solo per te stesso, facendo perdere l altro candidato per un solo voto? Giulio: In verità io ho votato per entrambi, poi se qualcuno (e so addirittura chi) ha votato solamente in mio favore purtroppo non ci posso fare niente... Ovviamente mi dispiace che il mio "collega" non sia salito con me dato che facevamo parte della stessa lista; comunque sono solamente voci di corridoio perché io e Raymond (l'altro della mia lista) ci conosciamo da quando eravamo piccoli e non farei mai un'azione del genere. Giorgio Cerroni IV C 13

14 Visti/letti per voi! INSURGENT: Una scelta può distruggerti Si apre così il secondo capitolo del best-seller mondiale Divergent. Dopo il grande successo di quest ultimo, infatti, anche i sequel, rispettivamente Insurgent e Allegiant, sono stati pubblicati dalla scrittrice americana Veronica Roth. Il film del primo romanzo è già uscito a Marzo 2014 e ora l incontrollabile popolo dei divergenti attende con ansia la trasposizione cinematografica di Insurgent, che uscirà a Marzo Gli attori protagonisti stessi, Shailene Woodley e Theo James, hanno dichiarato che questo sequel sarà ancora più sfarzoso e imponente del primo film, realizzato dal regista Neil Burger. All interno di Insurgent saranno presenti, infatti, numerosi nuovi effetti speciali, a cura del nuovo regista Robert Schwentke. Questo thriller distopico, divenuto una saga best seller mondiale, rappresenta infatti un mondo nuovo, ricco di scelte decisive, di suspense, di tradimenti e di tanta sorpresa. Nel secondo romanzo, i protagonisti Tris e Quattro vedranno la loro realtà cadere in pezzi e saranno loro a dover ricostruire la pace, conservata in maniera molto rigida e ormai andata in frantumi. Tris dovrà scegliere il suo destino, affrontandone le terribili conseguenze, e dovrà cercare di salvare tutta la sua popolazione, ritrovatasi in un conflitto inaspettato, distruttivo e incombente. Una guerra al di là di ogni immaginazione. E voi, riuscirete a sopravvivere o sarete annientati? È un romanzo straordinario, sorprendente e incalzante, che trasporta in una nuova realtà e permette di viverla a fondo, scegliendo fra diversi aspetti del proprio carattere. Una trilogia unica, avvincente e distruggente. Lucia G.Greco e Chiara Russo, IIC Resta anche domani «Ti prego resta» Mia è un aspirante musicista, che sa abbandonarsi alla musica come nessun altro. È questo che ha fatto innamorare di lei Adam, che ha notato il modo in cui, fra le mani di Mia, il violoncello prende vita. Un amore inaspettato per Mia, dolce, tenero e messo alla prova da una tragedia senza limiti. Durante una gita, infatti, un terribile incidente porta via a Mia il fratellino e i genitori, ex batteristi punk, divenuti con l arrivo dei figli dei pilastri su cui Mia ha sempre contato completamente. Eppure ora Mia si ritrova riversa sul terreno, in coma, può sentire, vedere e soprattutto rendersi conto di ciò che le è capitato. La protagonista segue il suo corpo nella lotta contro la morte e assiste alle conseguenze di ciò che l impatto con un camion ha provocato: la sofferenza dei nonni, dei parenti, della sua migliore amica e soprattutto di Adam. Ma è costretta a sopportare il peso della perdita delle persone che più ama e senza le quali non riesce a sopravvivere. Ora è solo Mia a decidere se voler continuare a vivere ma i ricordi, la dolcezza del fratellino, la prima volta in cui ha suonato davanti ad un pubblico incoraggiata dal padre, i consigli della madre, la sovrastano fino a farla quasi sprofondare. Sarà l amore di Adam, i suoi occhi, la sua voce che le chiede di rimanere con lui a farle capire che forse rimane qualcosa di lei per cui valga la pena di restare anche domani. E Mia proverà a tornare indietro, a lottare per svegliarsi. Un romanzo incredibilmente commovente, attraverso il quale è espressa la bellezza della vita, della sua intensità straordinaria, nonostante a volte ci sconvolga irreparabilmente. Questo libro, un bestseller internazionale di Gayle Forman, è divenuto anche un film e la sua intensità resterà nel cuore perché è uno di quei romanzi in cui la quotidianità, la veridicità di vicende purtroppo molto comuni emerge, mostrando quanto la vita sia fragile, ma quanto valga la pena di essere vissuta. 14 Chiara Russo e Lucia G.Greco, IIC

15 Il muro del dolore (Storia a puntate) Capitolo 1 L eco di una triste primavera Sono ormai passati venticinque anni dalla caduta del muro di Berlino, noi giornalisti abbiamo cercato in vari modi di raccontare la storia. Questa volta sarà Fredrich Fisher, un testimone, a raccontarci ciò che si prova a vivere separati dalla propria famiglia a causa di un muro costruito da mattoni dell ignoranza e diffidenza. Corpi freddi senza vita, Paesaggi cupi e tetri illuminati solo con continui bombardamenti, e persone che esalano l'ultimo respiro chiedendomi soccorso erano le immagini vivide e indelebili nella mia mente. Vedevo, dal vagone del treno, i fiori che sbocciavano, i prati verdi, gli uccelli che cinguettavano, il sole splendente che vinceva le tenebre e due bambini che giocavano. Un lago nitido con dei riflessi e giochi di luce mi ricordava la mia cara Isabel, i suoi occhi celesti, le sue guance come quei fiori di pesco. Quanto sei lontano e nello stesso tempo vicino! Ah crudele destino che ci hai fatto separare! Il mio Karl, innocente come la colomba e vivace come il coniglietto; solo l'idea di abbracciarlo forte, tra le mie mani, mi consolava. Isabel mi aspettava sulla soglia della casa, posai le valigie per terra e corsi da lei, la guardai intrepido e parlammo in silenzio e in pochi istanti quel silenzio mutò in lacrime. Avevamo tanto da raccontare ma bastava quello sguardo per colmare il vuoto che ho vissuto in quei tre lunghi anni di guerra. Karl mi saltò addosso e mi strinse forte con le sue manine, il piccolo bambino di tre anni ormai era divenuto un giovanotto. Gli sarò mancato tanto. In quei giorni, tuttavia, le immagini della guerra apparivano spesso nella mia memoria, non riuscivo a vivere a pieno la felicità del ritorno. Violenti singhiozzi, lacrime e pianti. Corpi privi di vita, la puzza di morte, l'odore degli spari, sofferenza e l'afflizione, tutto ciò per cosa? Perché sono andato in frontiera come medico militare? Qual è il senso di questa maledetta guerra? Uccidere migliaia di innocenti e prendersi gioco dei cittadini ingenui? La guerra era finita ma continuava a vivere ancora dentro di me, dentro i soldati, dentro i cittadini e dentro chiunque avesse perso un famigliare. L'unica speranza che mi aiutò a sopravvivere furono i volti di Isabel e di Karl. Ora che li avevo vicini, neanche la vita aveva un senso. Ho vissuto un trauma e non riuscivo a risvegliarmi. Erano trascorse quattro settimane e finalmente ebbi la gioia di riabbracciare i miei genitori. Isabel con il suo solito entusiasmo e coraggio mi aveva riportato alla vita insieme ai piccoli gesti di Karl che riempivano le mie giornate. Non avevo mai immaginato che non avrei più rivisto il volto di Isabel, né che sarebbe stato un luttuoso addio. Le nostre vie sono sempre destinate a dividersi, il nostro destino ostile ci permetteva di godere solo di un effimera felicità. Infatti arrivò la seconda lettera di chiamata alle armi. Crollai sentendo la notizia e dopo cercai di riacquistare vigore. Proprio in quell'istante Isabel mi diede la notizia della sua dolce attesa. Quel pensiero era una nuova speranza a cui aggrapparmi. Ero certo che sarei tornato presto e che avrei ricominciato una nuova vita. Solo adesso ripensando a quelle parole, mi rendo conto di quanto sia soggetto al fato il nostro destino... Continua [ ] -Lydia Kolaparambil Varghese Johnson IV C 15

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