REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA IN "CIVILTA' E LINGUE STRANIERE MODERNE (CLASSE L-11 delle Lauree in lingue e culture moderne)

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1 REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA IN "CIVILTA' E LINGUE STRANIERE MODERNE (CLASSE L-11 delle Lauree in lingue e culture moderne) FINALITA E ORDINAMENTO DIDATTICO Art. 1 - Finalità 1. Il Corso di Laurea in Civiltà e Lingue Straniere Moderne afferisce alla Classe L-11 delle Lauree in lingue e culture moderne e si svolge nella Facoltà di Lettere e Filosofia. 2. Il presente Regolamento, in armonia con il Regolamento Didattico di Ateneo, disciplina l articolazione dei contenuti e le modalità organizzative di funzionamento del Corso di Laurea (CL) in Civiltà e Lingue Straniere Moderne. 3. Il corso mira a fornire, su una solida base di linguistica teorica e di lingua italiana, la conoscenza di almeno due lingue straniere europee, nonché del patrimonio culturale delle civiltà di cui esse sono espressione, e una discreta competenza scritta e orale di una terza lingua. La preparazione specifica avviene su due lingue prescelte dallo studente; le filologie sono alternative, in coerenza con le lingue prescelte. Il corso fornirà agli studenti anche le conoscenze essenziali per l uso dei principali strumenti informatici e telematici. Le figure professionali previste riguardano il settore dell editoria, delle istituzioni e dei servizi culturali, del giornalismo, del commercio, delle rappresentanze diplomatiche e consolari, del turismo e della intermediazione tra le culture europee. I laureati del corso in Civiltà e Lingue Straniere Moderne avranno acquisito inoltre una preparazione idonea a frequentare ulteriori corsi di laurea Magistrale anche finalizzata alla formazione dei docenti di Lingue. 4. Il quadro generale delle attività formative e la distribuzione dei crediti formativi (CFU) sono riportati nell allegato. 5. Il Corso di Laurea in Civiltà e Lingue Straniere Moderne, coordinato da un professore di ruolo, è retto da un Comitato di Classe, cui spettano funzioni istruttorie, propositive e consultive, con particolare riferimento: a) all istituzione di Corsi di studio interni alla Classe; b) alla proposta di progetti di sperimentazione e di innovazione didattica; c) alla proposta di attivazione di nuovi insegnamenti e di copertura dei posti; d) a tutte le attività volte al conseguimento degli obiettivi formativi dei Corsi di studio attivati al suo interno. 6. Al fine di semplificare le procedure richieste per l attuazione dei nuovi Ordinamenti didattici, le funzioni del Consiglio di Corso di Laurea sono assunte dal Comitato di Classe. Tali funzioni prevedono: a) l elaborazione degli Ordinamenti didattici, comprensivi dell attribuzione di crediti alle diverse attività formative, nel pieno rispetto degli obiettivi formativi qualificanti indicati dai D. M. per la Classe; b) la formulazione delle proposte relative agli obiettivi formativi specifici del Corso; l indicazione dei percorsi formativi adeguati a conseguirli; c) la determinazione, da sottoporre al Consiglio di Facoltà, sulla base dei criteri indicati dal competente Comitato di Classe, degli eventuali requisiti di ammissione ai Corsi di studio, quantificandoli in debiti formativi, e la eventuale predisposizione da parte della Facoltà di attività formative propedeutiche e integrative finalizzate al relativo recupero; d) la verifica del regolare svolgimento delle attività didattiche e tutoriali fissate dall Ordinamento; e) il coordinamento delle eventuali attività didattiche svolte in collaborazione da più di un docente; f) l incentivazione, con la collaborazione dei Dipartimenti, della fruizione da parte degli studenti degli strumenti tecnici e scientifici essenziali per lo svolgimento di determinate attività formative previste dall Ordinamento;

2 g) lo studio di una equilibrata gestione dell offerta didattica, in particolare con un attento controllo della regolamentazione degli orari e della fruizione delle strutture per evitare dannose sovrapposizioni delle lezioni e delle altre attività formative; h) l approvazione dei piani di studio presentati dagli studenti 7. Il Comitato di Classe può trasformarsi in Comitato di Area al momento dell attivazione delle Classi di Laurea Specialistica, mantenendo le funzioni sopraindicate per quanto riguarda le Classi di Laurea Magistrale 8. Il Comitato di Classe, o quello di Area, ove istituito, è presieduto da un Presidente, eletto tra i professori di ruolo, per la durata di 4 anni, con la possibilità di essere rieletto solo per un secondo mandato. Per quanto riguarda il coordinamento delle attività didattiche di corsi di studio il Presidente si avvale della collaborazione dei coordinatori dei corsi. 9. Per quanto non esplicitato si rinvia al Regolamento didattico di Ateneo. Art. 2 Aspetti generali 1. Il CL in Civiltà e Lingue Straniere Moderne prevede l acquisizione da parte dello studente di almeno 180 CFU, comprensivi della prova finale di laurea, nel corso di un triennio di studi. Gli studenti che provengono da altri Corsi di studio o di Laurea, o sono in possesso di Laurea o Diploma di Laurea, possono chiedere un abbreviazione della carriera, sulla base del numero di insegnamenti convalidati, fermo restando l obbligo del conseguimento di almeno 180 CFU. 2. Il CL in Civiltà e Lingue Straniere Moderne si articola in un curriculum unico. 3. Le lezioni dei corsi, dei moduli e le attività didattiche seminariali sono tenute dai professori di ruolo, dai ricercatori cui sono state affidate e da una percentuale di docenti a contratto. Interventi didattici al di fuori dell attività ufficialmente programmata possono essere occasionalmente tenuti da persone esterne purché ciò avvenga in presenza e sotto la diretta responsabilità del docente titolare del corso. Art. 3 Ammissione 1. Il Corso di Laurea in Civiltà e Lingue Straniere è a numero programmato locale. I posti disponibili sono 230 di cui 10 riservati agli studenti extracomunitari. 2. Per essere ammessi al Corso di Laurea occorre essere in possesso di un diploma di scuola secondaria superiore o di altro titolo di studio conseguito all estero, riconosciuto idoneo ai sensi delle Leggi vigenti, e superare la prova di ammissione che verte su argomenti atti a valutare la capacità di ragionamento verbale e numerico e argomenti di lingua italiana, di letteratura italiana, di storia del Novecento Si richiede una adeguata preparazione di base costituita dalle competenze e conoscenze culturali di norma acquisite nei Licei e negli Istituti di istruzione secondaria superiore. Altri requisiti formativi e culturali possono essere richiesti secondo quanto previsto dall art. 10 del Regolamento Didattico di Ateneo. Tali eventuali requisiti sono indicati nel Manifesto degli studi. 3. Per gli studenti che hanno superato la prova di ammissione con un punteggio inferiore a 50/100, è prevista una verifica delle competenze in ingresso (Prova Attitudinale), al fine di individuare eventuali lacune e orientare ad attività integrative e di tutorato gli studenti che non siano sufficientemente preparati ad affrontare il percorso di studio prescelto. Nel caso in cui lo studente dimostri lacune nella preparazione iniziale, sarà indirizzato ad attività integrative e tutoriali volte a colmare il debito: corsi Idea, esercitazioni o altre attività tutoriali tenute da docenti, assegnisti di ricerca, dottorandi, tutori scelti tra gli studenti delle lauree magistrali. Tali attività dovranno obbligatoriamente essere seguite nel primo anno di corso. Il recupero dell eventuale debito sarà verificato nella sede dell esame corrispondente. Il superamento dell esame attesterà che il debito è stato sanato.

3 Alle stesse procedure dovranno attenersi anche gli studenti in ingresso al I anno per trasferimento, passaggio, II laurea. Chi si sottraesse a tale verifica, non presentandosi alla prova prevista, sarà considerato automaticamente in debito. Art. 4 Organizzazione didattica 1. La tipologia delle attività e il numero di CFU ad esse assegnato sono indicati nell allegato. 2. I CFU attribuiti alle diverse attività formative possono essere modificati con delibera del Comitato di classe in sede di programmazione didattica. 3. I moduli didattici vengono definiti all'interno della programmazione didattica annuale. 4.. I periodi didattici in cui è diviso l a. a. sono a carattere semestrale. 5. L acquisizione dei 12 CFU dei corsi di Lingua e Traduzione avviene a conclusione della prova scritta e della prova orale. Dopo il superamento della prova scritta è possibile sostenere la prova orale. Una volta superata la prova scritta, il voto ottenuto per questa parte dell esame è da considerarsi definitivo; non è possibile ripetere la prova scritta già superata in precedenza. La registrazione del voto finale e l acquisizione dei crediti avvengono dopo il superamento della prova orale. 6. Gli insegnamenti da 12 CFU sono suddivisi in due moduli. Questo consentirà agli studenti di poter frequentare uno solo dei due moduli, al fine del conseguimento di 6 CFU, dopo il superamento dell esame, che verterà sul programma del modulo. 7. Qualora la divisione in moduli preveda una prima parte (6 CFU) istituzionale (A) e una seconda parte (6 CFU) di approfondimento (B), lo studente non potrà cumulare 2 moduli A (prima parte) all'interno dello stesso settore scientifico-disciplinare. 8. Il Comitato di Classe può determinare la durata del valore dei crediti corrispondenti ad alcune attività formative, al fine di evitarne l obsolescenza. Resta fermo quanto stabilito dal Regolamento di Ateneo relativamente al decadimento dagli studi dello studente che per otto anni accademici consecutivi non sostenga una prova di esame. 9. I programmi degli insegnamenti e delle altre attività formative, di cui alla tipologia (f) dell art. 10 del DM n. 270 del 22/10/2004, nonché le sessioni di esami, vengono pubblicati annualmente dal Comitato di Corso di Laurea. 10.Il Comitato di Classe stabilisce il piano degli studi tenendo conto dell assegnazione di CFU alle diverse Attività formative (a-f), ai diversi ambiti disciplinari e, all interno di questi, ai Settori scientifico-disciplinari che caratterizzano la Classe XI, (Lingue e Culture Moderne, come sopra indicato. 11. Lo studente può presentare un piano di studio individuale, nel rispetto sia del conseguimento della quantità minima di crediti nei Settori scientifico-disciplinari indicata nella Classe V (Lettere), sia del raggiungimento degli obiettivi formativi del Corso, ferma restando l acquisizione di almeno 180 CFU. 12. In ottemperanza alle vigenti norme di legge, ed al fine di consentire l esercizio della facoltà di opzione da parte degli studenti per il passaggio al nuovo ordinamento degli studi, i previgenti ordinamenti didattici vengono riformulati in CFU orientativamente nel modo seguente: esami annuali CFU 12, esami semestrali CFU 6. Il Comitato di Classe provvede, dietro richiesta dello studente, a determinare complessivamente il valore dei CFU acquisiti dal medesimo indicando con motivato provvedimento il valore ed il tipo di crediti necessari per essere ammesso all esame di Laurea. Art. 5 Tipologia degli esami e delle verifiche di profitto 1. Il riconoscimento dei CFU segue alla verifica di profitto che ha luogo dopo lo svolgimento delle attività formative richieste. Le prove di valutazione della preparazione degli studenti si svolgono individualmente e per singoli insegnamenti.

4 2. Per quanto riguarda la conoscenza di una lingua diversa da quelle curriculari, le abilità informatiche e le altre attività previste dalla tipologia f, il Comitato di Classe determina le forme di verifica e di accreditamento, tenendo conto anche della diversificazione di tali attività formative. 3. Per la valutazione dei tirocini si rimanda alle norme generali di Ateneo. Art. 6 Composizione e funzionamento delle commissioni d esame 1. Le Commissioni per gli esami di profitto, proposte dal Comitato di Classe e nominate dal Preside della Facoltà, sono costituite da due membri, tra cui il titolare dell'insegnamento è Presidente. 2. Il voto è espresso in trentesimi. L'esame si intende superato se lo studente ottiene una votazione pari o superiore a diciotto trentesimi. La commissione all'unanimità può concedere la lode. Art. 7 Termini e modalità dell attribuzione della tesi, Prova finale e Conseguimento della Laurea 1. La prova finale consiste nella discussione di una relazione scritta, non inferiore alle 30 cartelle (di 2000 battute ciascuna), su un argomento concordato tra lo studente e un docente, nell'ambito di una materia di insegnamento del Corso di Laurea. La relazione scritta va presentata in lingua italiana con un riassunto di 3/4 pagine nella lingua dell argomento scelto. E possibile sostenere la prova finale in un insegnamento di altro Corso di Laurea, previa autorizzazione del Comitato di Classe. Al fine di facilitare la preparazione della tesi, il punto Web della biblioteca organizza laboratori di orientamento per la ricerca di informazioni in internet e in particolare per la ricerca di informazioni bibliografiche. La partecipazione a questi laboratori, comprovata da attestato, è pre-requisito necessario alla richiesta del titolo della tesi di Laurea. Per informazioni più dettagliate su contenuti e date si rinvia al sito 2. La composizione della Commissione per la prova finale è determinata dall'art. 35 del Regolamento didattico di Ateneo. 3. Nell'assegnare il voto di laurea, espresso in centodecimi, con eventuale lode, su proposta unanime, la Commissione tiene conto dell'andamento della discussione e del curriculum del candidato. NORME DI FUNZIONAMENTO Art. 8 Ammissione agli anni successivi 1. Per l ammissione agli anni successivi al primo non sono previsti vincoli. Art Passaggio da altri Corsi di studio 1. Per gli studenti che provengono da altri Corsi di Studio o da altri Corsi di Laurea, o in possesso di Laurea o di Diploma di Laurea che desiderano iscriversi al Corso di Civiltà e Lingue Straniere Moderne e che richiedono la convalida di insegnamenti già sostenuti, il Comitato di Classe stabilisce per ogni singolo caso quali degli insegnamenti o altre attività formative possono essere convalidati, e il numero dei CFU che possono essere ritenuti acquisiti, indicando, sulla base di quest ultimi, l'anno al quale sono ammessi e l'eventuale ordine degli studi. 2. Possono essere convalidati d ufficio gli esami già sostenuti e le iscrizioni ottenute per gli anni precedenti negli insegnamenti compresi nei Settori scientifico-disciplinari del nuovo Ordinamento didattico. Per i restanti insegnamenti il Comitato di Classe valuta la congruenza delle proposte con gli obiettivi formativi del Corso di Civiltà e Lingue Straniere Moderne. 3. La convalida di insegnamenti per almeno 48 CFU permette l iscrizione al secondo anno, se si è sostenuto il primo esame di una lingua; la convalida di insegnamenti per almeno 96 CFU permette l iscrizione al terzo anno, se si è sostenuta la seconda annualità della stessa lingua. Art. 10 Passaggio ad altro Corso di Laurea

5 1. I crediti acquisiti nel Corso di Laurea in Civiltà e Lingue Straniere Moderne sono integralmente riconosciuti dal Corso di Laurea magistrale (LM): LM-37 Lingue e letterature europee e americane. 2. I crediti acquisiti nel CL di Civiltà e Lingue Straniere Moderne potranno essere riconosciuti, con i relativi debiti formativi, anche dagli altri Corsi di Lauree Magistrali attivati nella Facoltà di Lettere e Filosofia. Art Tutorato 1. Il Comitato di Classe organizza l attività di tutorato in conformità al Regolamento di Ateneo per il tutorato. Ogni studente ha la possibilità di scegliere fra i docenti del CL un tutore, che lo assisterà lungo la carriera universitaria fino all autonoma scelta del relatore della tesi di laurea. Art. 12 Valutazioni del carico didattico 1. Il Comitato di Classe attua iniziative per la valutazione ed il monitoraggio del carico didattico di lavoro per gli studenti, al fine di garantire una adeguata corrispondenza tra CFU attribuiti alle diverse attività formative ed il carico di lavoro effettivo. 2. Il Comitato di Classe valuta ogni piano di studio, tenendo conto della conformità a quanto stabilito dall allegato, e, in caso di deroga, delle motivate esigenze di formazione culturale e di preparazione professionale dello studente. Le motivazioni addotte a sostegno di ciascun piano di studio vengono discusse, ove occorre, direttamente con lo studente interessato. 3. A conclusione di ogni anno accademico, il Comitato di classe provvede alla verifica dell'attività didattica svolta, degli obiettivi di coordinamento raggiunti, sentito anche il Comitato paritetico per la Didattica, e provvede alla programmazione dell'attività didattica per l'anno successivo. La verifica ha luogo mediante il riferimento ai registri e agli atti ufficiali concernenti la didattica. SBOCCHI PROFESSIONALI Art. 13 Sbocchi Professionali I Laureati nel CL in Civiltà e Lingue Straniere Moderne saranno in grado di svolgere, anche mediante esperienze pratiche qualificate, conoscenze teoriche e metodologiche, attività professionali riguardanti il settore dell editoria, delle istituzioni e dei servizi culturali, del giornalismo, del commercio, delle rappresentanze diplomatiche e consolari, del turismo e della intermediazione tra le culture europee. I laureati nel CL in Civiltà e Lingue Straniere Moderne avranno acquisito soprattutto una preparazione idonea a frequentare ulteriori corsi di Laurea Magistrale anche finalizzati alla formazione dei docenti. NORME FINALI E TRANSITORIE Art. 14 Modifiche al Regolamento 1. Il Comitato di classe, con propria delibera, provvede alla pubblicazione del presente regolamento ed al suo eventuale aggiornamento.

6 Art. 1 - Finalità REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA IN BENI ARTISTICI E DELLO SPETTACOLO (Classe L1 - Beni culturali ) TITOLO I FINALITA E ORDINAMENTO DIDATTICO 1.Il Corso di Laurea in Beni artistici e dello spettacolo afferisce alla Classe 1 delle Lauree Triennali ed è attivato presso la Facoltà di Lettere e Filosofia. 2. Il presente Regolamento, in armonia con il Regolamento Didattico di Ateneo, disciplina l articolazione dei contenuti e le modalità organizzative di funzionamento del Corso di Laurea (CL) in Beni artistici e dello spettacolo. 3. Gli obiettivi formativi sono riportati nell allegato Il quadro generale delle attività formative e la distribuzione dei crediti formativi (CFU) sono riportati nell allegato Il Corso di Laurea in Beni artistici e dello spettacolo, coordinato da un professore di ruolo, è retto da un Consiglio di Corso di Laurea, o da un Comitato di Classe, là ove istituito, cui spettano funzioni istruttorie, propositive e consultive, con particolare riferimento a: elaborazione degli Ordinamenti didattici, e dell attribuzione di crediti alle diverse attività formative, nel pieno rispetto degli obiettivi formativi qualificanti indicati dal D.M. 270/04 per la Classe; formulazione delle proposte relative agli obiettivi formativi specifici del Corso; indicazione dei percorsi formativi adeguati a conseguirli, assicurando la coerenza scientifica; determinazione, da sottoporre al Consiglio di Facoltà, sulla base dei criteri indicati dal competente Consiglio di Corso, degli eventuali requisiti di ammissione ai Corsi di studio, quantificandoli in obblighi formativi, e la eventuale predisposizione da parte della Facoltà di attività formative propedeutiche e integrative finalizzate al relativo recupero; proposta di progetti di sperimentazione e di innovazione didattica; proposta di attivazione di nuovi insegnamenti e di copertura dei posti; verifica del regolare svolgimento delle attività didattiche e tutoriali fissate dall Ordinamento; coordinamento delle eventuali attività didattiche svolte in collaborazione da più di un docente; incentivazione, con la collaborazione dei Dipartimenti, della fruizione da parte degli studenti degli strumenti tecnici e scientifici essenziali per lo svolgimento di determinate attività formative previste dall Ordinamento; studio di una equilibrata gestione dell offerta didattica, in particolare con un attento controllo della regolamentazione degli orari e della fruizione delle strutture per evitare dannose sovrapposizioni delle lezioni e delle altre attività formative; approvazione dei piani di studio presentati dagli studenti. 7. Il Consiglio di Corso può trasformarsi in Comitato di Area al momento dell attivazione delle Classi di Laurea Magistrale, mantenendo le funzioni sopraindicate per quanto riguarda le Classi di Laurea Magistrale.

7 8. Il Consiglio di Corso, o il Comitato di Area, ove istituito, è presieduto da un Presidente, eletto tra i professori di ruolo, per la durata di 4 anni, con la possibilità di essere rieletto solo per un secondo mandato. Per quanto riguarda il coordinamento delle attività didattiche di curricula e corsi di studio, il Presidente può avvalersi della collaborazione dei coordinatori dei curricula e dei corsi. 9. Per quanto non esplicitato si rinvia al Regolamento Didattico di Ateneo. Art. 2 Aspetti generali 1. Il Corso di Laurea in Beni artistici e dello spettacolo prevede l acquisizione da parte dello studente di almeno 180 CFU, comprensivi della prova finale di laurea, nel corso di un triennio di studi. Gli studenti che provengono da altri Corsi di studio o di Laurea, o sono in possesso di Laurea o Diploma di Laurea, possono chiedere un abbreviazione della carriera, sulla base del numero di insegnamenti convalidati, fermo restando l obbligo del conseguimento di almeno 180 CFU. 2. Le lezioni dei corsi, dei moduli e le attività didattiche seminariali o di esercitazione sono tenute dai professori di ruolo, dai ricercatori cui sono state affidate e da docenti a contratto. Interventi didattici al di fuori dell attività ufficialmente programmata possono essere occasionalmente tenuti da persone esterne purché ciò avvenga in presenza e sotto la diretta responsabilità del docente titolare del corso. Art. 3 Ammissione Possono iscriversi al Corso di Laurea in Beni artistici e dello spettacolo gli studenti che abbiano conseguito un diploma di maturità di Scuola Media Secondaria Superiore o titolo equipollente. Dopo l iscrizione è prevista una verifica delle competenze necessarie per intraprendere il corso di studio prescelto. Tale verifica non preclude né l accesso ai corsi né la frequenza degli insegnamenti previsti per il primo anno, ma è finalizzata ad individuare e colmare eventuali lacune. La prova sarà effettuata alla scadenza delle iscrizioni. Un ulteriore prova è prevista alla fine del I semestre per studenti in passaggio da altri corsi o in trasferimento da altri Atenei. Le modalità e le date di svolgimento della prova e quelle di recupero di eventuali obblighi formativi saranno rese note nel Manifesto degli Studi. Art. 4 Organizzazione didattica 1. La tipologia delle attività e il numero di CFU ad esse assegnato sono indicati nell allegato I CFU attribuiti alle diverse attività formative possono essere modificati con delibera del Consiglio di Corso in sede di programmazione didattica. 3. I moduli didattici vengono definiti all'interno della programmazione didattica annuale. 4. I periodi didattici in cui è diviso l anno accademico sono a carattere semestrale. 5. Gli insegnamenti da 12 CFU sono suddivisi in due moduli. Questo consente agli studenti di poter frequentare anche uno solo dei due moduli, al fine del conseguimento di 6 CFU, dopo il superamento dell esame.

8 6. Qualora la divisione in moduli preveda una prima parte (6 CFU) istituzionale (A) e una seconda parte (6 CFU) di approfondimento (B), lo studente non potrà cumulare due moduli A (prima parte) della medesima disciplina all'interno dello stesso Settore scientifico-disciplinare. 7. Il Consiglio di Corso può determinare la durata del valore dei crediti corrispondenti ad alcune attività formative, al fine di evitarne l obsolescenza. Resta fermo quanto stabilito dal Regolamento di Ateneo relativamente al decadimento dagli studi dello studente che per otto anni accademici consecutivi non sostenga una prova di esame. 8. I programmi degli insegnamenti e delle altre attività formative, di cui alla tipologia (f) dell art. 10 del DM n. 509 del 3/11/1999, nonché le sessioni di esami, vengono pubblicati annualmente dal Consiglio di Corso. 9. Il Consiglio di Corso stabilisce il piano degli studi consigliato tenendo conto dell assegnazione di CFU alle diverse Attività formative (a-f), ai diversi ambiti disciplinari e, all interno di questi, ai Settori scientifico-disciplinari che caratterizzano la Classe 1, come indicato nell allegato Lo studente può presentare un piano di studio individuale, nel rispetto sia del conseguimento della quantità minima di crediti nei Settori scientifico-disciplinari indicata per la Classe 1, sia del raggiungimento degli obiettivi formativi del Corso, ferma restando l acquisizione di almeno 180 CFU. 11. In ottemperanza al disposto dell art. 13 del D.M. 3/11/1999 n. 509, ed al fine di consentire l esercizio della facoltà di opzione da parte degli studenti per il passaggio al nuovo ordinamento degli studi, i previgenti ordinamenti didattici vengono riformulati in CFU orientativamente nel modo seguente: esami annuali CFU 12, esami semestrali CFU 6. Il Consiglio di Corso provvede, dietro richiesta dello studente, a determinare complessivamente il valore dei CFU acquisiti, indicando con motivato provvedimento il valore ed il tipo di crediti necessari per essere ammesso all esame di Laurea. Art. 5 Tipologia degli esami e delle verifiche di profitto 1. Il riconoscimento dei CFU segue alla verifica di profitto che ha luogo dopo lo svolgimento delle attività formative richieste. Le prove di valutazione della preparazione degli studenti si svolgono individualmente e per singoli insegnamenti. 2. Per quanto riguarda la conoscenza della lingua, le abilità informatiche e le altre attività previste dalla tipologia f, il Consiglio di Corso determina le forme di verifica e di accreditamento, tenendo conto anche della diversificazione di tali attività formative. Art. 6 Composizione e funzionamento delle commissioni d esame 1. Le Commissioni per gli esami di profitto, proposte dal Consiglio di Corso e nominate dal Preside della Facoltà, sono costituite da almeno due membri, tra cui il titolare dell'insegnamento che ne è il Presidente. 2. Il voto è espresso in trentesimi. L'esame si intende superato se lo studente ottiene una votazione pari o superiore a diciotto trentesimi. La commissione all'unanimità può concedere la lode.

9 3. Per la valutazione dei tirocini si rimanda alle norme generali di Ateneo. Art. 7 Termini e modalità dell attribuzione della tesi, Prova finale e Conseguimento della Laurea 1. La prova finale consiste nella discussione di una relazione scritta, non inferiore alle 30 cartelle (di 2000 battute ciascuna), su un argomento concordato tra lo studente e un docente, nell'ambito di una materia di insegnamento del Corso di Laurea. È possibile sostenere la prova finale in un insegnamento di altro Corso di Laurea, previa autorizzazione del Consiglio di Corso. 2. La composizione della Commissione per la prova finale è determinata dall'art. 25 del Regolamento Didattico di Ateneo. 3. Nell'assegnare il voto di laurea, espresso in centodecimi, con eventuale lode, su consenso unanime, la Commissione tiene conto dell'andamento della discussione e del curriculum del candidato. Art. 8 Ammissione agli anni successivi TITOLO II NORME DI FUNZIONAMENTO Per l ammissione agli anni successivi al primo non sono previsti vincoli. Art. 9 Passaggio da altri Corsi di studio 1. Per gli studenti che provengono da altri Corsi di Studio o da altri Corsi di Laurea, o in possesso di Laurea o di Diploma di Laurea che desiderano iscriversi al Corso di Beni artistici e dello spettacolo e che richiedono la convalida di insegnamenti già sostenuti, il Consiglio di Corso stabilisce per ogni singolo caso quali degli insegnamenti o altre attività formative possono essere convalidati e il numero dei CFU che possono essere ritenuti acquisiti, indicando, sulla base di questi ultimi, l'anno al quale sono ammessi e l'eventuale ordine degli studi. 2. Possono essere convalidati d ufficio gli esami già sostenuti e le iscrizioni ottenute per gli anni precedenti negli insegnamenti compresi nei Settori scientifico-disciplinari del nuovo Ordinamento didattico. Per i restanti insegnamenti il Consiglio di Corso valuta la congruenza delle proposte con gli obiettivi formativi del Corso di Beni artistici e dello spettacolo. 3. La convalida di insegnamenti per almeno 42 CFU permette l iscrizione al secondo anno; la convalida di insegnamenti per almeno 84 CFU permette l iscrizione al terzo anno. Art. 10 Passaggio ad altro Corso di Laurea 1. I crediti acquisiti nel Corso di Laurea in Beni artistici e dello spettacolo sono integralmente riconosciuti da almeno uno dei Corsi di Laurea Magistrale (LM) seguenti attivati presso l Università degli studi di Parma: classe 89 (Storia dell arte)

10 2. I crediti acquisiti nel Corso di Beni artistici e dello spettacolo potranno essere riconosciuti, con i relativi debiti formativi, anche dagli altri Corsi di Laurea Magistrale attivati presso la Facoltà di Lettere e Filosofia. Art Tutorato Il Consiglio di Corso organizza l attività di tutorato in conformità al Regolamento di Ateneo per il tutorato. Ogni studente ha la possibilità di scegliere fra i docenti del Corso di Laurea un tutore, che lo assisterà lungo la carriere universitaria fino all autonoma scelta del relatore della tesi di laurea. Art. 12 Valutazioni del carico didattico 1. Il Consiglio di Corso attua iniziative per la valutazione ed il monitoraggio del carico didattico di lavoro per gli studenti, al fine di garantire una adeguata corrispondenza tra CFU attribuiti alle diverse attività formative ed il carico di lavoro effettivo. 2. Il Consiglio di Corso valuta ogni piano di studio, tenendo conto della conformità a quanto stabilito dall allegato 2, e, in caso di deroga, delle motivate esigenze di formazione culturale e di preparazione professionale dello studente. Le motivazioni addotte a sostegno di ciascun piano di studio vengono discusse, ove occorre, direttamente con lo studente interessato. 3. A conclusione di ogni anno accademico, il Consiglio di Corso provvede alla verifica dell'attività didattica svolta, degli obiettivi di coordinamento raggiunti, sentito anche il Comitato paritetico per la Didattica, e provvede alla programmazione dell'attività didattica per l'anno successivo. La verifica ha luogo mediante il riferimento ai registri e agli atti ufficiali concernenti la didattica. Art. 13 Sbocchi Professionali TITOLO III SBOCCHI PROFESSIONALI I laureati nel Corso di studio in Beni artistici e dello spettacolo potranno avere sbocchi professionali come: Assistenti di archivio e di biblioteca Organizzatori di convegni Animatori turistici ed assimilati Guide ed accompagnatori turistici Tutor, istitutori, insegnanti nella formazione professionale ed assimilati Istruttori nel campo artistico-letterario Tecnici dei musei, delle biblioteche ed assimilati Periti, stimatori d'arte ed assimilati Tecnici dell'organizzazione della produzione radiotelevisiva, cinematografica e teatrale Tecnici dell'organizzazione di fiere, convegni ed assimilati Guide ed accompagnatori specializzati Art. 14 Modifiche al Regolamento TITOLO IV NORME FINALI E TRANSITORIE

11 1. Il Consiglio di Corso, con propria delibera, provvede alla pubblicazione del presente regolamento ed al suo eventuale aggiornamento prima dell inizio dell anno accademico.

12 REGOLAMENTO DIDATTICO DELLA LAUREA MAGISTRALE IN LINGUE E LETTERATURE EUROPEE E AMERICANE (CLASSE LM-37 LINGUE E LETTERATURE MODERNE EUROPEE E AMERICANE) TITOLO I FINALITA E ORDINAMENTO DIDATTICO Art. 1 Finalità 1. La Laurea Magistrale in Lingue e letterature europee e americane afferisce alla Classe LM-37 (Lingue e Letterature Moderne Europee e Americane) e si svolge nella Facoltà di Lettere e Filosofia. 2. Il presente Regolamento, in armonia con il Regolamento Didattico di Ateneo, disciplina l articolazione dei contenuti e le modalità organizzative di funzionamento della LM in Lingue e Letterature Europee e Americane. 3. Obiettivi formativi specifici e ambiti professionali Il corso si prefigge i fornire ai laureati, oltre ad una elevata competenza pratica di due lingue straniere, approfondite conoscenze metodologiche e teorico scientifiche relative alla sfera delle due lingue e letterature europee prescelte nell ambito del Corso di Laurea Triennale, nonché delle espressioni culturali da loro assunte sia nei paesi e nelle civiltà postcoloniali e omeoglotte. Il Corso di Laurea prevede un percorso che permette allo studente di impostare il proprio piano di studi secondo le linee formative precise e coerenti, ponendo l attenzione sulle materie che ne caratterizzano la specificità in quello dell applicazione delle lingue e culture straniere sia alla traduzione letteraria, sia alle strategie traduttive in ambito dei linguaggi settoriali messo nel RAD. Le figure professionali previste riguardano il settore dell editoria, delle istituzioni e dei servizi culturali, del giornalismo, del commercio e del mondo economico, delle rappresentanze diplomatiche e consolari, del turismo e della intermediazione fra le culture. I laureati del Corso di Lingue e letterature moderne europee e americane acquisiranno pure una preparazione idonea per ricoprire posti di responsabilità e ruoli caratterizzati da autonomia decisionale nei settori sopra citati. 4. Il quadro generale delle attività formative e la distribuzione dei crediti formativi (CFU) sono riportati nell allegato. 5. Al fine di semplificare le procedure richieste per l attuazione dei nuovi ordinamenti didattici, le funzioni del consiglio di LM 37 sono assunte dal Comitato di Classe (L-11). 6. Per quanto non esplicitato si rinvia al Regolamento Didattico di Ateneo. Art. 2 Aspetti generali 1. La LM in Lingue e Letterature Europee e Americane prevede l acquisizione da parte dello studente di almeno 120 CFU, comprensivi della prova finale di Laurea, nel corso di un biennio di studi. Gli studenti che sono in possesso di Laurea possono chiedere un abbreviazione della carriera, sulla base del numero di insegnamenti convalidati. 2. La LM in Lingue e Letterature Europee e Americane si articola in un unico curriculum/ percorso (vedi allegato). 3. Le lezioni dei corsi, dei moduli e le attività didattiche seminariali o di esercitazioni sono tenute da docenti di ruolo o a contratto e dai ricercatori cui sono state affidate. Interventi didattici al di fuori dell attività ufficialmente programmata possono essere occasionalmente tenuti da persone esterne purché ciò avvenga in presenza e sotto la diretta responsabilità del docente titolare del corso.

13 Art. 3 Ammissione 1. Per frequentare con profitto il Corso di Laurea Magistrale in "Lingue e letterature europee e americane" (LM 37) è necessario aver conseguito una Laurea, preferibilmente della classe 11, o un diploma universitario di durata triennale, o possedere altro titolo di studio conseguito all'estero riconosciuto idoneo. Per l'accesso al corso di Laurea Magistrale sono richiesti i seguenti requisiti: Aver acquisito almeno 36 CFU (18 nel primo e 18 nel secondo settore) in due dei seguenti settori scientifici disciplinari (Lingue moderne): L-LIN/04 - Lingua e traduzione, lingua francese L-LIN/07 - Lingua e traduzione, lingua spagnola L-LIN/09 - Lingua e traduzione, lingua portoghese L-LIN/12 - Lingua e traduzione, lingua inglese L-LIN/14 - Lingua e traduzione, lingua tedesca L-LIN/21 - Slavistica, oppure di essere in possesso di certificazioni di livello C1 accreditate; aver acquisito almeno 24 CFU (12 nel primo e 12 nel secondo settore) in due dei seguenti settori scientifici disciplinari (Letterature Straniere): L-LIN/03 - Letteratura francese L-LIN/05 - Letteratura spagnola L-LIN/06 - Lingue e Letterature ispano americane L-LIN/08 - Letteratura portoghese L-LIN/10 - Letteratura inglese L-LIN/11 - Lingue e Letterature anglo-americane L-LIN/13 - Letteratura tedesca L-LIN/21 - Slavistica; aver acquisito almeno 3 CFU in Filologia romanza oppure Filologia germanica oppure Filologia slava, in concomitanza con le lingue scelte; aver acquisito almeno 3 CFU nel settore scientifico disciplinare L-LIN/01 Linguistica generale. In mancanza dei crediti sopra indicati, l'ammissione al Corso di Laurea Magistrale è subordinata alla valutazione preliminare di una Commissione che verificherà il possesso delle conoscenze e competenze richieste tramite colloquio. Oltre al possesso dei requisiti sopraelencati l'ammissione al Corso di Laurea Magistrale è subordinata al superamento di una verifica dell'adeguatezza della personale preparazione, che si riterrà assolta con il conseguimento della Laurea triennale con votazione uguale o superiore a 90/ Altri requisiti formativi e culturali possono essere richiesti secondo quanto previsto dall art. 10 del Regolamento Didattico di Ateneo. Tali eventuali requisiti sono indicati nel Manifesto degli Studi. 3. Il Comitato di Classe può stabilire delle prove di accesso per valutare se lo studente sia in possesso di adeguate conoscenze, e istituire attività formative volte a colmare eventuali debiti formativi. Art. 4 Organizzazione didattica 1. La tipologia delle attività e il numero di CFU ad esse assegnato sono indicati nell allegato. 2. I CFU attribuiti alle diverse attività formative possono essere modificati con delibera del Comitato di Classe in sede di programmazione didattica.

14 3. I moduli didattici vengono definiti all interno della programmazione didattica annuale. 4. I periodi didattici in cui è diviso l anno accademico sono a carattere semestrale. 5. Gli insegnamenti da 12 CFU potranno essere suddivisi in due moduli, in modo da consentire agli studenti la possibilità di frequentare anche uno solo dei due moduli al fine di conseguire 6 CFU. 6. Qualora la divisione in moduli preveda una prima parte istituzionale (A) e una seconda parte di approfondimento (B), lo studente non potrà cumulare 2 moduli A (prima parte) all interno dello stesso settore scientifico-disciplinare. 7. Il Comitato di Classe può determinare la durata del valore dei crediti corrispondenti ad alcune attività formative, al fine di evitare l obsolescenza. Resta fermo quanto stabilito dal Regolamento Didattico di Ateneo relativamente al decadimento dagli studi dello studente che per otto anni accademici consecutivi non sostenga una prova di esame. 8. I programmi degli insegnamenti e delle altre attività formative, di cui alla tipologia (D) dell art. 10 del DM n. 270/2004, nonché le sessioni d esame, vengono pubblicati annualmente dal comitato di Classe/Area. 9. Il Comitato di Classe stabilisce il piano degli studi consigliato, tenendo conto dell assegnazione di CFU alle diverse Affinità formative (A-D), ai diversi ambiti disciplinari e all interno di questi, ai Settori Scientifico-Disciplinari (SSD) indicati dalla Classe LM-37, come sopra indicato. 10. Lo studente può presentare un piano di studio individuale, nel rispetto sia del conseguimento della quantità minima dei crediti nei SSD indicati dalla Classe LM 37, sia del raggiungimento degli obiettivi formativi della LM, ferma restando l acquisizione di almeno 300 CFU nel quinquennio. Art. 5 - Tipologia degli esami e delle verifiche di profitto 1. Il riconoscimento dei CFU segue alla verifica di profitto che ha luogo dopo lo svolgimento delle attività formative richieste. Le prove di valutazione della preparazione degli studenti si svolgono individualmente e per singoli insegnamenti. 2. Per la valutazione dell attività di tirocinio si rimanda alle norme generali di Ateneo. Art. 6 Composizione e funzionamento delle commissioni d esame 1. Le Commissioni per gli esami di profitto, proposte dal Comitato di Classe/Area e nominate dal Preside della Facoltà, sono costituite da almeno due membri, tra cui è il Presidente il titolare dell insegnamento. 2. Il voto è espresso in trentesimi. L esame si intende superato se lo studente ottiene una votazione pari o superiore a diciotto trentesimi. La commissione all unanimità può concedere la lode. Art. 7 Termini e modalità dell attribuzione della tesi; prova finale e conseguimento della laurea 1. La prova finale consiste nella discussione di una relazione scritta, su un argomento concordato tra lo studente e un docente, nell ambito di una materia di insegnamento della LM. E possibile sostenere la prova finale in un insegnamento di altra LM, previa autorizzazione del Comitato di Classe. La prova finale può essere presentata anche nella lingua dell argomento trattato; in tal caso alla fine della prova va aggiunto un riassunto in lingua italiana. Se la tesi è redatta in lingua italiana, il candidato deve aggiungere un abstract oppure conclusioni di 10 pp nella lingua argomento della tesi.

15 2. Gli studenti che non hanno partecipato durante il Corso di Laurea Triennale ai laboratori di orientamento per la ricerca di informazioni bibliografiche in rete e non sono in possesso del rispettivo attestato, devono partecipare a questi laboratori organizzati dal punto Web della biblioteca; l attestato di partecipazione è pre-requisito necessario alla richiesta del titolo della tesi di laurea. Per informazioni più dettagliate su contenuti e date si rinvia al sito 3. La composizione della Commissione per la prova finale, è determinata dall art. 35 del Regolamento Didattico di Ateneo. 4. Nell assegnare il voto di laurea, espresso in centodecimi, con eventuale lode, su proposta unanime, la Commissione tiene conto dell andamento della discussione e del curriculum del candidato. Art. 8 Ammissione agli anni successivi NORME DI FUNZIONAMENTO 1. Per l ammissione al secondo anno non sono previsti vincoli. Art. 9 Accesso e Passaggio da altri Corsi di studio 1. Si prevede un accesso diretto, senza debiti formativi, per gli studenti in possesso della laurea in Civiltà e Lingue Straniere Moderne (Classe L-11) dell Università di Parma. Per gli altri studenti dell Università di Parma e di altre Università italiane e straniere, una apposita commissione valuterà caso per caso la carriera pregressa, quantificando debiti e crediti e certificando eventuali affinità delle attività formative già svolte rispetto a quelle richieste. 2. Per gli studenti che provengono da Corsi di Studio appartenenti a classi diverse dalla L-11, o da altri corsi di studio della medesima classe, o in possesso di Laurea che desiderano iscriversi alla LM in Lingue e Letterature Europee e Americane e che richiedono la convalida di insegnamenti già sostenuti, il Comitato di Classe stabilisce per ogni singolo caso quali degli insegnamenti o altre attività formative possono essere convalidati, e il numero dei CFU che possono essere ritenuti acquisiti, indicando, sulla base di questi ultimi, l anno al quale sono ammessi e l eventuale ordine degli studi. 3. Per gli studenti provenienti da un Corso di LM affine possono essere convalidati d ufficio gli esami sostenuti e le iscrizioni ottenute per gli anni precedenti negli insegnamenti compresi nei Settori scientifico-disciplinari (SSD) del nuovo ordinamento didattico. Per i restanti insegnamenti, il Comitato di Classe valuta la congruenza con gli obiettivi formativi della LM in Lingue e Letterature Europee e Americane. 4. La convalida di insegnamenti per almeno 48 CFU permette l iscrizione al secondo anno. 5. Il Comitato di Classe quantifica i CFU necessari per compensare eventuali differenti modulazioni dei Corsi. Art Tutorato 1. Il Comitato di Classe organizza l attività di tutorato in conformità al regolamento di ateneo. Ogni studente ha la possibilità di scegliere fra i docenti della LM un tutore, che lo assisterà lungo la carriera universitaria, fino all autonoma scelta del relatore della tesi di laurea. Art.11 Valutazioni del carico didattico

16 1. Il Comitato di Classe attua iniziative per la valutazione e il monitoraggio del carico didattico di lavoro per gli studenti, al fine di garantire una adeguata corrispondenza tra CFU attribuiti alle diverse attività formative ed il carico di lavoro effettivo. 2. Il Comitato di Classe valuta ogni piano di studio, tenendo conto della conformità a quanto stabilito dall allegato e, in caso di deroga, delle motivate esigenze di formazione culturale e di preparazione professionale dello studente. Le motivazioni addotte a sostegno di ciascun piano di studio vengono discusse, ove occorra, direttamente con lo studente interessato. 3. A conclusione di ogni anno accademico, il comitato di Classe provvede alla verifica dell attività didattica svolta, degli obiettivi di coordinamento raggiunti sentito anche il comitato paritetico per la didattica e provvede alla programmazione dell attività didattica per l anno successivo. La verifica ha luogo mediante il riferimento ai registri e agli atti ufficiali concernenti la didattica. Art. 12 Sbocchi Professionali SBOCCHI PROFESSIONALI I possibili sbocchi professionali per i laureati nella LM in Lingue e Letterature Europee e Americane sono costituiti dal lavoro nel settore dell editoria, delle istituzioni e di servizi culturali, del giornalismo, delle rappresentanze diplomatiche e consolari, del turismo e della intermediazione fra le culture europee. I laureati del corso in Civiltà e Lingue Europee e Euroamericane avranno acquisito inoltre una preparazione idonea a frequentare ulteriori corsi di laurea specialistica anche finalizzata alla formazione dei docenti di Lingue. Art. 13 Modifiche al Regolamento TITOLO IV NORME FINALI E TRANSITORIE 1. Il Comitato di Classe con propria delibera, provvede alla pubblicazione del presente Regolamento ed al suo eventuale aggiornamento.

17 REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA "STUDI FILOSOFICI CLASSE DELLE LAUREE IN FILOSOFIA L-5 1. E istituito presso l Università degli Studi di Parma, Facoltà di Lettere e Filosofia, il corso di laurea triennale Studi filosofici, che appartiene alla Classe delle Lauree in Filosofia L-5 (D.M. n.270/2004), in conformità al relativo Ordinamento Didattico disciplinato dal Regolamento Didattico d Ateneo. 2. E obiettivo primario del Corso di Laurea, strutturato in un unico curriculum, di fornire una solida conoscenza di base delle tradizionali aree della filosofia, codificate nei settori scientifico-disciplinari M-FIL/ Ampio spazio è dato agli insegnamenti di storia della filosofia e a quelli di filosofia morale e politica, affiancati da insegnamenti di carattere sociologico e di storia del pensiero politico. Gli insegnamenti di carattere logico, oltre a sviluppare le abilità argomentative, sono premessa degli approfondimenti di tipo filosofico-analitico, con particolare riguardo per la metafisica, l epistemologia, la filosofia del linguaggio e della mente. La formazione offerta dal corso consente ai laureati di procedere ai livelli di studio superiori e di approfondire la conoscenza delle diverse aree della ricerca filosofica contemporanea. La preparazione strettamente filosofica è integrata dallo studio delle discipline storiche, sia per rispondere all esigenza di collocare le conoscenze storico-filosofiche e di filosofia morale e politica sullo sfondo delle necessarie competenze di tipo storico e sociale, sia per consentire agli studenti esiti professionali tradizionalmente importanti come l accesso all insegnamento. Lo studio delle lingue straniere previsto nel Corso consentirà agli studenti di affrontare la letteratura filosofica in lingua straniera pertinente ai temi affrontati nei vari insegnamenti. 3. Il Corso di Laurea in Studi Filosofici è retto dal Consiglio di Corso di Laurea in Studi Filosofici unificato col Consiglio di Corso di Laurea Magistrale in Filosofia. Il Consiglio così unificato è denominato Consiglio di Corso di Studi unificato in Filosofia. Tale Consiglio è presieduto da un presidente eletto tra i professori di ruolo. La composizione e le competenze del Consiglio, le modalità di elezione del presidente e le sue competenze sono stabilite dallo Statuto e dall Art. 11 del Regolamento Didattico d Ateneo. 4. Il presente regolamento, in armonia con il Regolamento Didattico di Ateneo, disciplina l articolazione dei contenuti e le modalità di funzionamento del Corso di Laurea. 5. L Ordinamento Didattico (RAD) è riportata nell Allegato L offerta formativa del corso è riportata nell Allegato Il piano ufficiale degli studi è riportato nel Manifesto degli Studi approvato ogni anno dalla Facoltà. 1

18 Art. 2 Organizzazione della didattica 1. Si intendono per cfu i crediti formativi universitari. Il superamento dell esame di profitto relativo a ciascun insegnamento conferisce allo studente esaminato una quantità di cfu stabilita dall Ordinamento didattico, corrispondente all impegno normalmente richiesto per la preparazione. 2. A ciascun cfu corrispondono 25 ore di impegno per lo studente, comprese le ore di lezione, le eventuali esercitazioni e attività di laboratorio, e lo studio individuale. Per i docenti, secondo la delibera del Senato Accademico del 25/7/2007, il carico di lavoro riconducibile alle attività didattiche (lezioni frontali, esercitazioni e attività didattiche integrative connesse) corrisponde a otto ore per ciascun cfu. 3. Per conseguire la laurea lo studente deve avere acquisito 180 cfu ripartiti come prescritto dall Ordinamento didattico (Allegato 1). 4. La durata normale del corso di laurea è di tre anni. In ciascun anno accademico lo studente di norma segue insegnamenti e sostiene i relativi esami per un totale di 60 cfu. Gli studenti che, trascorsi tre anni dall immatricolazione, non hanno conseguito la laurea sono iscritti come fuori corso. 5. Gli studenti trasferiti da altri corsi di studio o in possesso di lauree o diplomi di laurea, possono chiedere una abbreviazione della carriera, sulla base dei crediti già acquisiti e convalidati dal Consiglio, fermo restando l obbligo di acquisire complessivamente 180 cfu. 6. Il Consiglio può dichiarare la decadenza dei cfu acquisiti, trascorso un eccessivo periodo di tempo dall acquisizione senza che si sia conseguita la laurea. 7. Ogni anno di corso è articolato in due periodi di attività didattica (semestri) della durata annualmente stabilita dal Consiglio di Facoltà. 8. E prevista la possibilità che insegnamenti diversi si integrino in un unico insegnamento. Superando il corrispondente esame lo studente consegue un numero di cfu pari alla somma dei cfu di ciascun insegnamento. 9. Nell Allegato 2 è riportato il quadro generale delle attività formative con l indicazione degli insegnamenti, il relativo settore scientifico-disciplinare, l appartenenza agli ambiti prescritti, i cfu conferiti dal superamento dei rispettivi esami. 10. I programmi degli insegnamenti e delle altre attività formative, nonché il calendario degli esami, sono pubblicati annualmente a cura del Consiglio di corso e della Presidenza di Facoltà, nel Manifesto di Facoltà, nel rispetto di quanto stabilito nel Manifesto degli Studi. 11. Gli studenti devono seguire gli insegnamenti nell ordine stabilito dall offerta formativa (allegato 2). Art. 3 Piani di studio. 2

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