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1 Montegrandi Simone

2 Sommario News: Tutte le novita del mercato. Preview: Trascend SDXC UHS-I Canon mm Foto di Copertina eseguita da: Approfondimenti: Scuola di fotografia Montegrandi Simone Photographer Sito: Galllery: maii: Portfolio: Montegrandi Simone The winner is: La galleria delle foto vincitrici dei forum Direttore responsabile Gualina Simone Direttore Editoriale Gualina Simone Redazione Simone Davide Pietro Grafica AIDA Gualina Simone Cucina: Risotto alla rafferano Photo.nik numero 4 anno 2014 Quadrimestrale

3 Thoshiba microsd UHS-II Classe 3 news Toshiba estende la propria leadership nel settore delle soluzioni per schede di memoria, Toshiba America Electronic Components Inc.,( TAEC ), un leader impegnato che collabora con aziende di tecnologia per creare progetti innovativi, ha introdotto la più veloce memoria del mondo microsd cards. Le nuove memorie sono i primi del settore a rispettare lo standard di interfaccia UHS - II, l interfaccia bus seriale ad altissima velocità definita nella scheda di memoria SD standard Ver News Disponibile nei tagli da 32GB e 64GB, le nuove schede di memoria microsd di Toshiba offrono le velocità di trasferimento più veloci, sono UHS Speed Class 3 ( U3 ) abilitato, e permettono acquisizione di video 4K in modalità costante ( velocità minima di scrittura di 30MB / s). Ciò significa che il video 4K2K, trasmissione in diretta e il contenuto può essere registrato su fotocamere ad alte prestazioni. Le carte 64GB di offrire una velocità di lettura massima di 260MB / s e una velocità massima di scrittura di schede 240MB/s. LA versione a 32GB ha una velocità massima di lettura di 145MB / s e la velocità massima di scrittura di 130MB / s, che rappresenta velocità di scrittura pari a un 8x, e un valore di 2.7x della velocità di lettura rispetto alle carte di 32GB microsd UHS -I correnti di Toshiba. Queste velocità di trasferimento elevate permettono di ridurre il tempo richiesto per scaricare file di film, musica e di dati di grandi dimensioni per smartphone e tablet, e consentono agli utenti fotocamera di scattare immagini digitale ad alta risoluzione in una modalità di scatto continuo ad alta velocità senza interuzzioni. Toshiba, l inventore di memoria flash, offre un ampia selezione di schede di memoria che può essere utilizzato in una varietà di applicazioni, tra cui, telefoni intelligenti, fotocamere e videocamere, riproduttori audio, compresse, e molti altri dispositivi portatili di elettronica di consumo. L intera linea di schede di memoria dispone della crittografia e funzioni di protezione del copyright di alto livello. Guardando al futuro, Toshiba continuerà a soddisfare le esigenze del mercato, migliorando la sua line- up di schede di memoria microsd compatibili UHS -II.

4 Le nuove memorie Trascend SDXC/SDHC UHS-I Classe 3 Canon richiama powershot sx50 Le nuove memorie Trascend sono create per la cattura del video 4K, con velocità di scrittura fino a 85MB/s Trascend ha annunciato le nuove schede di memoria SDXC/SDHC UHS-I Classe 3 con velocità di lettura e scrittura rispettivamente di 95MB/s e 85MB/s. Queste schede vanno a soddisfare gli utenti che intendono girare video in 4K senza problemi su fotocamere come la nuova Lumix GH4, Canon EOS C500 e Sony FDR-AX100. news Canon USA ha richiamato alla base circa fotocamere PowerShot SX50 HS, il motivo, secondo Product Safety Commission, sarebbe un prodotto chimico utilizzato nella parte in gomma del mirino della fotocamera che può, in alcuni casi, causare reazioni allergiche alla pelle o agli occhi. Le fotocamere che non supportano questo tipo di specifiche potranno ugualmente utilizzare le memorie ma ad una velocità di scrittura costante di 10MB/s (standard SD Classe 10), che le rende perfette per le registrazioni video Full-HD. Le capacità vanno da 32GB a 128GB, con la capienza massima è possibile girare fino a 8 ore di filmati in 4K, questo anche in un unico ciack, grazie all utilizzo del file system exfat che consente agli utenti di superare la dimensione di 4GB per file, limitazione avuta fino ad ora utilizzando la formattazione FAT32. Ogni scheda di memoria Trascend, oltre ad essere garantita a vita, include il download gratuito del software di recupero foto RecoveRx, indispensabile per recuperare file cancellati erroneamente. Le memorie UHS-I SDXC U3 sono disponibili ad un prezzo di 49 e 109 dollari per le 64GB e 128GB, mentre le SDXC/ SDHC UHS-I U3X (con velocità di scrittura di 85MB/s) a 59 e 119 dollari per i tagli da 32GB e 64GB. La parte in gomma potrebbe diventare bianca dopo un breve periodo di tempo; è stato determinato, dopo analisi interna, che la sostanza bianca è zinco bis. Tale sostanza non viene normalmente utilizzata nella produzione del prodotto, alcuni lotti di parti in gomma preparati per dei test sono stati inavvertitamente inclusi in una spedizione rivolta alla fabbrica. Le suddette fotocamere hanno numeri seriali che iniziano con 60, 70 o 71 e hanno come sesta cifra 1. Chiunque possieda una fotocamera con i seguenti requisiti può contattare il servizio clienti Canon per ricevere l ispezione ed eventuale riparazione gratuita. Sony Alpha 7s Sony annuncia la nuova Aplha 7s, una macchina fotografica mirrorless full-frame da 12 megapixel con vocazione da videocamera professionale. È infatti in grado di girare video a 8 bit 4:2:2 4 K fino a 30p, mentre in Full-HD (1080p) può arrivare a 60p, e si arriva a 120 fps scendendo a 720p con la risoluzione. Si affida inoltre al sistema XAVC S invece che a AVCHD, quindi il birate può arrivare fino a 50 Mbps. All interno del corpo, realizzato in lega di magnesio ed identico a quello delle A7 e A7R, c è un sensore CMOS Exmor da 12,2 MP abbinato a un processore d immagine BIONX X, che gestisce sensibilità da 50 a

5 Qualità che permettono alla α7s di catturare molta più luce delle fotocamere tradizionali e creare immagini ricche di dettagli e con poco rumore anche negli ambienti più bui, spiega il comunicato stampa. Colori e dettagli che si ottengono grazie al notevole range dinamico (ISO ). La S nel nome sta per sensibilità, infatti la Alpha 7s offre una gamma ISO in modalità ripresa che va da 200 a ISO, in modalità estesa fino a , tutto questo riuscendo a mantenere, relativamente parlando, un basso rumore. Nel comunicato stampa Sony sottolinea praticamente solo le qualità video di questo oggetto, che tecnicamente è ancora una macchina fotografica. Anche la S nel nome indica una caratteristica legata ai video: durante le riprese la Alpha 7S, infatti, offre diverse sensibilità, una range dinamico elevato e fedeltà cromatica anche con pochissima illuminazione. Sony sta inoltre lavorando a un nuovo obiettivo, un F4 Powerzoom, studiato appositamente per la ripresa video. news La Alpha 7s è compatibile con tutti gli obiettivi E-mount e A-mount (quest ultimo tramite adattatore opzionale). La gamma di obiettivi E-mount è particolarmente indicata nelle riprese video, dove si ha necessità di avere una messa a fuoco, un controllo dello zoom e un controllo del diaframma morbido e silenzioso. Sony non ha ancora diramato alcuna informazione circa il prezzo della fotocamera, ma dovrebbe essere leggermente superiore a quello imposto per la Sony Alpha 7R, quindi non inferiore ai 2300 dollari. La nuova compatta a ottiche intercambiabili segue le tracce dell Alpha 7, che dispone di un miglior sensore da 24,3 megapixel, e dell Alpha 7R, che ne possiede invece uno da 36,4 megapixel. Le due fotocamere sono in vendita rispettivamente ai prezzi di 1699 dollari a 2299 dollari. La veloce combinazione tra sensore e processore permette alla fotocamera di elaborare i dati provenienti da tutti i pixel del sensore, in questo modo, oltre al miglioramento dell immagine in condizioni di scarsa luce, lo sfruttamento di tutti i pixel riduce l aliasing, il moiré e gli artefatti da falsi colori. La modalità video può essere cambiata da full-frame ad APS-C (super 35mm equivalente), in questo modo la fotocamera è in grado di supportare un frame rate di 120fps a risoluzione HD (1280x720). La Alpha 7s è inoltre dotata di tecnologia S-log2, che amplia la gamma dinamica fino al 1300% riducendo la perdita di dettaglio nelle ombre. Per la prima volta Sony ha introdotto in una fotocamera Alpha, il formato di registrazione XAVC S oltre al codec AVCHD e MP4: questo formato consente la registrazione FullHD 60p ad una velocità dati di 50 Mbps con compressione quindi più bassa. Come le sorelle maggiori A7 e A7r, anche questa è provvista di display LCD inclinabile da 3 con punti e un mirino elettronico con copertura del 100% e punti. Tutto il materiale foto-video può essere archiviato su supporti SD/ SDHC/SDXC, Memory Stick Duo/Pro Duo/ Pro-HG Duo; la condivisione, invece, può avvenire tramite connessione NFC e Wi-Fi tramite app PlayMemories. Nikon 1 J4 Presentata la Nikon 1 J4, piccola e veloce fotocamera che porta in campo un nuovo sensore e un migliorato sistema AF La Nikon 1 J4 ha un corpo compatto realizzato in alluminio, al suo interno è nascosto il nuovo sensore CMOS da 18 megapixel unito al potente processore d immagine EXPEED 4 e al migliorato sistema Hybrid AF. Nella parte esterna della scocca sono visibili i tasti funzione, il display LCD fisso da 3 con punti di risoluzione e il flash pop-up. La gamma ISO va da 160 a , la velocità massima di scatto è di 1/16000 sec; frame rate massimo con AF-Tracking 20 fps che salgono a 60 senza questa funzione. La Nikon 1 J4 può realizzare video fino a 1920x1080 (60p,30p) con audio stereo, tutto il materiale foto-video può essere archiviato su supporti microsd, SDHC, SDXC. Tramite connettività Wi-Fi integrata è possibile connettere la fotocamera allo smartphone e condividere istantaneamente le foto sui maggiori social utilizzando l apposita app. Punto di forza della macchina è il sistema AF ibrido dotato di 171 punti AF; 105 dei quali a rilevamento di fase ricavati direttamente sul sensore CMOS formato CX da 18,4 Mpixel privo di filtro antialiasing. Il sensore è supportato dal processore d immagine Nikon EXPEED 4A dual core, capace di garantire immagini dettagliate anche in condizioni di luce scarsa e di offrire prestazioni velocistiche di livello superiore grazie alla suddivisione di compiti tra i due core, il primo dedicato alla riduzione del rumore, il secondo all elaborazione delle immagini e al loro trasferimento su scheda di memoria. La velocità del processore EXPEED 4A si traduce in una raffica da 20 fps con AF e 60 fps con fuoco fisso sul primo fotogramma. La profondità del buffer di memoria permette di salvare 20 immagini Raw durante la raffica. Il monitor LCD da 3 e 1037 K punti touchscreen

6 consente, con un semplice tocco, di mettere a fuoco, scattare, regolare le impostazioni chiave e visualizzare un anteprima delle funzioni creative. La macchian è dotata anche di un modulo Wi-Fi incorporato che semplifica la condivisione delle immagini smartphone e tablet. La Nikon 1 J4 (nelle colorazioni nero, bianco, argento e arancione metallizzato) sarà disponibile in kit con l obiettivo 1 NIKKOR VR 10-30mm f/ PD-ZOOM il primo obiettivo intercambiabile al mondo con copriobiettivo elettronico*, prezzo e data di uscita sono ancora sconosciuti. Comunicato stampa Nikon 1 S2 Nikon 1 S2 è l ultima novità della gamma di fotocamere compatte ad ottiche intercambiabili presentata da Nikon,che va ad arrichire il suo catalogo nel sistema mirrorless ONE con Nikon 1 S2. La nuova S2 è dotata di un sensore da 1, comune a tutte le fotocamere della serie, da 14,2 Mpx privo di filtro antialias e di elaboratore d immagine Expeed 4A. caratterizzata da dimensioni piuttosto compatte (misura 101 x 61 x 29 mm). Il sensore che equipaggia il nuovo modello è un CX con una risoluzione pari a 14,2 megapixel, abbinato ad un processore Expeed 4A. Il l range ISO si estende da 200 a ; il controllo automatico della sensibilità ISO si estende da 200 a ed è possibile aumentarla fino a ISO Quando si scatta a ISO , è disponibile una sofisticata impostazione di riduzione disturbo per assicurare immagini sempre nitide. Nikon ha posto notevole attenzione riguardo al sistema di messa a fuoco automatica: S2 utilizza un AF a rilevazione di contrasto e di fase, con a 135 punti di rilevazione. La raffica consente di scattare fino a dieci immagini in formato RAW fino a 20 fps con AF continuo oppure fino a 60 fps con la messa a fuoco fissa sul primo fotogramma. S2 è anche dedicata a chi vuole riprendere video: oltre alla presenza di un pulsante dedicato, per l avvio delle registrazioni, si segnala la possibilità di catturare flussi audio-video a risoluzione Full HD, con 60 fotogrammi al secondo; ed è anche possibile, come per tutte le Nikon 1, scattare fotografie ad alta risoluzione durante la ripresa di filmati premendo il pulsante di scatto. I nuovi modi filmato permettono di personalizzare le riprese: adatto alle scene urbane è Movimento veloce,con Jump-cut si realizzano effetti in stile stop-motion, mentre con la funzione Filmato di 4 secondi si realizzano brevi stacchi unendo otto clip. Sul retro è posto un display LCD da 3, con risoluzione pari a punti punti da 7,5-cm, menu intuitivi e pulsanti comodamente posizionati. Per l archiviazione è stato scelto di ricorrere alle micro SD. Lo schermo può anche essere utilizzato per regolare le impostazioni di ripresa e riproduzione. S2 è venduta in kit con l obiettivo 1 NIKKOR mm f/ lens, oppure con un bundle che comprende due ottiche, con l aggiunta del 1 NIKKOR VR mm f/ Il costo del kit singolo è fissato a 449 dollari, mentre il kit con due ottiche è proposto a 599 dollari. La disponibilità, nei colori nero, bianco, rosso e giallo, è prevista per Giugno. Sistema espandibile Tutti gli obiettivi 1 NIKKOR, compatti, leggeri e facilmente trasportabili, assicurano immagini nitide e sono ottimizzati per la registrazione di filmati. Partner perfetti della nuova Nikon 1 S2, tra gli altri, sono il 1 NIKKOR VR mm per riprese a distanza, il compatto ed elegante obiettivo zoom 1 NIKKOR VR mm con grandangolo che offre una versatilità superiore, e lo straordinario 1 NIKKOR 18.5mm, perfetto per ritratti con una gradevole sfocatura di sfondo che mette meravigliosamente in risalto il soggetto. news La Nikon 1 S2 sarà disponibile a partire dal mese di giugno. Riepilogo delle funzioni principali: Ampio sensore CMOS da 14,2 megapixel: sensore in formato CX progettato senza filtro low-pass ottico. Cattura in modo egregio i più piccoli dettagli e produce immagini pulite e nitide. La magia del cinema: filmati in Full HD (1080p) (proporzioni 16:9) con frequenze di scatto a 60p. La funzione VR elettronico elimina la sfocatura dalle sequenze dei filmati HD ripresi a 1080/30p o 720/30p ed è possibile registrare al rallentatore a 400 fps o 1200 fps. Foto durante i filmati: durante le riprese è possibile realizzare fotografie ad alta risoluzione semplicemente premendo il pulsante di scatto o utilizzando la funzione Acquisizione automatica immagine chescatta automaticamente le foto quando le condizioni risultano ottimali. Modi filmato cinematografico: Rallentatore, Movimento veloce, Jump-cut e Filmato di 4 secondi. Controllo immagine live: per catturare con facilità l azione, migliorare l illuminazione o sfocare gli sfondi e quindi scattare al momento giusto. Innovazioni di Nikon 1: Cattura immagine migliore (con la nuova Selezione attiva e Smart Photo Selector) e Motion Snapshot. Tavolozza creativa: consente di applicare alle foto filtri artistici di qualità professionale tramite il multi-selettore della fotocamera, prima di fotografare. Design di alto livello: estetica irresistibile e minimalista. Il corpo macchina in alluminio è piccolo e leggero. Adattatore wireless per la comunicazione con dispositivi mobili WU-1a: adattatore opzionale per trasferire le foto dalla fotocamera allo smart device ad essa connesso per l immediata condivisione.2 Accessori opzionali: Custodia subacquea WP-N3: per riprese fino a una profondità di 45 m. Progettata per contenere la Nikon 1 J4 o la Nikon 1 S2 con l obiettivo 1 NIKKOR VR 10 30mm PD-ZOOM o l obiettivo 1 NIKKOR mm. Lampeggiatore subacqueo SB-N10: unità flash compatta per un illuminazione ottimale anche negli ambienti subacquei meno limpidi. Custodie singole e in set per il corpo macchina: proteggono la fotocamera anche con obiettivo montato. È possibile scattare senza rimuovere la custodia del corpo macchina della fotocamera e l impugnatura sagomata assicura una salda presa durante le riprese. Adattatore baionetta FT1: consente di montare un obiettivo NIKKOR sulle Nikon 1. Accessori inclusi: Batteria ricaricabile Li-ion EN-EL22 Caricabatteria MH-29 Software fotografico View NX2

7 AF-S NIKKOR 400mm f/2.8e FL ED VR. Nikon ha presentato in questi giorni una versione aggiornata del proprio 400mm f/2.8, indicato sotto la sigla AF-S NIKKOR 400mm f/2.8e FL ED VR. Il nuovo 400 è più leggero del suo predecessore e porta in dote una nuova composizione ottica (16 elementi in 12 gruppi) con due lenti in fluorite, in grado di ridure il peso che è ora, di 3800 grammi, 820 grammi in meno del modello precedente.il nuovo Nikkor presenta una struttura dell obiettivo che assicura, protezione di livello professionale nei confronti di polvere e umidità, con un trattamento al fluoro applicato alla lente protettiva a menisco che allontana acqua, polvere e sporcizia senza compromettere la qualità dell immagine. Un dispositivo di protezione antifurto consente di proteggere l obiettivo che è fornito con il robusto bauletto CT-405 per un trasporto comodo e sicuro. I perfezionamenti apportati all ergonomia includono un nuovo anello del collare del treppiedi che, ora prevede diversi e nuovi cuscinetti per assicurare un passaggio fluido dall orientamento orizzontale all orientamento verticale. Il piedino per treppiedi integrato ora è rivolto verso la parte anteriore dell obiettivo, assicurando un migliore bilanciamento e una più comoda trasportabilità quando l obiettivo è fissato al treppiedi; un monopiede è inoltre fornito a corredo. Il paraluce può essere capovolto e girato, rimanendo fissato all obiettivo durante il trasporto. Non manca un portafiltro, situato nella parte posteriore dell obiettivo. L apertura massima è f/2.8 (quella minima F/22), garantita da un diaframma elettromagnetico a 9 lamelle. Aggiornato anche il sistema si stabilizzazione che prevede ora anche la modalità Sport, pensata per avere la massima nitidezza con soggetti in movimento. Progettato anche per assicurare stabilità all immagine nel mirino durante le riprese in movimento ad alta velocità, il modo Sport fornisce una frequenza fotogrammi in sequenza e un ritardo allo scatto simili a quelli ottenibili quando la riduzione vibrazioni è disattivata. Veloce e preciso news Rapido, stabile e preciso, il nuovo NIKKOR 400mm f/2.8 è il prodotto ideale per i fotografi sportivi e i fotogiornalisti. In grado di catturare i minimi dettagli, grazie alla sua apertura massima di f/2.8 consente un controllo eccezionale sui tempi di posa e permette di ottenere la profondità di campo necessaria per una perfetta separazione tra soggetto e sfondo. L affidabile diaframma elettromagnetico offre un controllo estremamente accurato con un incidenza decisamente limitata degli errori. Questo sofisticato meccanismo assicura la massima stabilità del controllo automatico dell esposizione durante le riprese in sequenza e una maggiore precisione, soprattutto quando l obiettivo viene utilizzato con un moltiplicatore di focale elettromagnetico come il nuovo AF-S TC-14E III. I modi di messa a fuoco proposti sono tre: A/M (priorità dell autofocus anche quando l anello di messa a fuoco è in uso), M/A (passaggio immediato dall autofocus alla messa a fuoco manuale in qualsiasi modo AF) e M (manuale). Modo SPORT L evoluta tecnologia di stabilizzazione ottica (VR) di Nikon potenzia la stabilità e consente velocità di scatto fino a quattro stop più lenti mentre il nuovissimo modo SPORT VR rende possibile riprendere i soggetti in movimento con incredibile nitidezza. Progettato anche per assicurare stabilità all immagine nel mirino durante le riprese in movimento ad alta velocità, il modo SPORT fornisce una frequenza fotogrammi in sequenza e un ritardo allo scatto simili a quelli ottenibili quando la riduzione vibrazioni è disattivata. Nuovo design ottico La formula ottica di nuova progettazione include un totale di 16 elementi in 12 gruppi, incluse due lenti in fluorite e due lenti ED. L utilizzo della fluorite per le due lenti anteriori rende più leggera la parte frontale dell obiettivo e ne sposta il baricentro di gravità verso la parte posteriore, assicurando una maggiore maneggevolezza e una stabilità straordinaria. Le lenti in fluorite offrono, inoltre, prestazioni ottiche più elevate, garantendo una velocità di trasmissione superiore con un aberrazione cromatica minima e una dispersione minore rispetto anche alle lenti in vetro Super ED. Il trattamento antiriflesso Nano Crystal Coat di Nikon assicura inoltre immagini dall ideale contrasto anche con luce parassita e immagini fantasma ridotte al minimo. L obiettivo è dotato di una lente protettiva a menisco ed è fornito con un filtro NC. Un comodo portafiltro è situato nella parte posteriore dell obiettivo. Il comunicato stampa non parla ancora di prezzi ma online si possono trovare alcune indicazioni: DPReview parla di un prezzo suggerito di Dollari USA, circa Euro.

8 Nikon AF-S TC-14E III Nikon ha presentato anche un nuovo moltiplicatore di focale, AF-S TC-14E III, che va a sostituire l attuale AF-S TC-14E II Il nuovo moltiplicatore di focale Nikon AF-S TC-14E III aumenta del 40% la lunghezza focale degli obiettivi NIKKOR. Adatto all utilizzo con obiettivi zoom e a lunghezza focale fissa, questo prodotto sostituisce l attuale moltiplicatore di focale AF-S TC-14E II. Caratterizzato da una struttura compatta e da un ergonomia eccellente, è ideale per i fotografi sportivi, naturalistici e i fotogiornalisti che desiderano estendere il proprio raggio d azione: utilizzato con il nuovo NIKKOR 400mm f/2.8, aumenta la lunghezza focale a 560mm. Il design ottico ottimizza le prestazioni dell obiettivo e riduce al minimo l aberrazione cromatica che può originarsi dal moltiplicatore di focale stesso, assicurando immagini ad alta risoluzione di qualità superiore anche alla massima apertura. Un diaframma elettromagnetico, infine, ottimizza la precisione dell esposizione con gli obiettivi compatibili. Prezzo suggerito di circa 540 Euro. AF-S DX NIKKOR mm F/ ED VR II Il nuovo obbiettivo Nikkor mm non andrà a sostituire quello in commercio ma si aggiungerà alla gamma attuale Questo obiettivo non andrà a sostituire il mm già esistente, è uno stop più lento e il 30% più leggero con un peso di soli 550 grammi. L obiettivo è composto da 16 elementi in 12 gruppi ottici, tre dei quali realizzati con vetro Extra-low Dispersion (ED) e la messa a fuoco è gestita dal motore ultrasonico Nikon Silent Wave Motor. Il mm può contare sul sistema di riduzione delle vibrazioni (VR II) per ridurre drasticamente il tremolio e l effetto mosso. news L AF-S DX NIKKOR mm F/ ED VR sarà disponibile da maggio ad un prezzo di circa 899 dollari. Il nuovo AF-S DX NIKKOR mm f/3,5 6,3G ED VR appartiene alla gamma degli zoom da viaggio, quelli cioè che raccolgono in un unico obiettivo le focali dal grandangolare al tele per ridurre pesi e ingombri e permettervi di godere la vacanza. Tutto ciò ha ovviamente un costo, sia in termini economici che di qualità dal momento che progettare obiettivi così complessi non è certo semplice e pone il designer davanti a numerose scelte in antitesi tra loro. Privilegiare il potere risolutivo, la planeità di campo, la assenza di aberrazioni o la correzione della distorsione? Quale è il migliore mix considerando il livello di prezzo al quale si vuole mettere l obiettivo sul mercato? Nikon offre la sua soluzione con il nuovo AF-S DX NIKKOR mm f/3,5 6,3G ED VR, che naturalmente si scontra con l attuale produzione di Tamron e Sigma le cui soluzioni però non raggiungono la focale massima di 300mm. Almeno fino a quando non sarà disponibile il Tamron mm f/3,5-6,3 Di II VC PZD MACRO. Pensato per chi desidera un unico obiettivo leggero e in grado di affrontare le più disparate situazioni fotografiche, il nuovo zoom si caratterizza per un design compatto e un peso di soli 550g, ideale per gli amanti dei viaggi. Il barilotto è dotato di blocco che evita il classico effetto di allungamento dello zoom sotto l effetto della gravità durante il trasporto con la macchina appesa al collo. Il fattore di moltiplicazione pari a 16,7x rende questo obiettivo equivalente ad un mm in formato 35mm, dunque la presenza della stabilizzazione ottica VR è praticamente obbligatoria per ottenere immagini nitide anche senza treppiede, condizione tipica del viaggiatore. Lo schema ottico è costituito da 16 elementi in 12 gruppi con tre lenti in vetro ED e tre lenti asferiche per ridurre al minimo le aberrazioni tipiche degli obiettivi super zoom. Le lenti ED contribuiscono poi al contenimento delle aberrazioni cromatiche, le lenti in vetro ED e le lenti asferiche che lo contraddistinguono garantiscono immagini nitide e a contrasto elevato mentre il sistema di stabilizzazione ottica Nikon fornisce fotografie e video di alto livello, anche con riprese a mano libera alla massima estensione del super teleobiettivo. Ideale per i viaggi, per la fotografia sportiva e per quella naturalistica, questo obiettivo assicura prestazioni davvero straordinarie. Nikon ha dichiarato che la gamma NIKKOR vanta un ampia gamma di eccellenti obiettivi, ideali per catturare specifici soggetti o situazioni, ma spesso è necessario privilegiare la versatilità, le dimensioni o il costo. Con il nuovo NIKKOR mm non è necessario scendere a compromessi: la stessa incredibile portata dell attuale obiettivo zoom mm in formato DX è offerta in una soluzione molto più compatta e conveniente, studiata per gli appassionati di fotografia alla ricerca di un ottica potente e flessibile; il nuovo super zoom NIKKOR mm completa perfettamente la gamma di obiettivi zoom di Nikon ed evidenzia davvero i vantaggi - in termini di portabilità - delle riprese in formato DX.

9 Pentax 645z Ricoh ha introdotto un nuovo Pentax 645Z DSLR medio formato, che dispone di un sensore che è approssimativamente 1,7 x maggiore di quella di un sensore full-frame da 35 mm. La nuova Pentax 645Z ha un corpo realizzato in lega di magnesio, all interno c è l ampio sensore medio formatocmos da 51 megapixel (43,8x32,8 mm) unito al potente processore d immagine PRIME III. Anche in condizioni difficili, il corpo garantisce la giusta protezione da pioggia, umidità e polvere, essendo sigillato in 76 punti critici compresi pulsanti, ghiere e sportellini. Il buffer di memoria ha una capacità molto più ampia e il tempo di scrittura dei dati è stato ridotto, per agevolare la ripresa di un gran numero di immagini in formato RAW anche in ripresa continua. La ripresa continua è disponibile per un massimo di 10 immagini in formato RAW, oppure fino a 30 immagini in formato JPEG ad un massimo accelerato di circa tre fotogrammi al secondo. Il sistema AF impiegato nella Pentax 645Z è il SAFOX 11. Il gruppo ottico utilizza lenti a diffrazione per sopprimere le aberrazioni e il sistema comprende anche un sensore che rileva il tipo di sorgente luminosa, in modo da eliminare anche le minime influenze sul sistema AF da parte di specifiche sorgenti di luce artificiale. Sono disponibili 27 punti AF, 25 dei quali sono del tipo a croce ottenuti combinando sensori lineari in orizzontale e in verticale mentre i tre punti AF al centro del campo supportano al meglio ottiche con apertura massima f/2,8. il campo di lavoro AF-3EV a +18 EV La Pentax 645Z usa un sensore esposimetrico RGB da circa pixel che acquisisce la scena in tempo reale, rilevando luminosità, colore e movimento su una scala decisamente più fine rispetto al precedente sistema a 77 zone. Se ciò non bastasse il sistema DR II (Dust Removal II) è in grado di rimuovere le particelle di polvere che si depositano sul sensore facendo vibrare lo stesso a frequenze elevate. Per cominciare, c è un nuovo schermo LCD orientabile, ad alta risoluzione e un nuovo sistema AF, così come il live-view in fase di ripresa video. Un nuovo otturatore più durevole e, un sistema di controllo dell esposizione ad alta precisione. Il sensore, di ultima generazione e privo di filtro antialiasing, può raggiungere la sensibilità di ISO, inoltre è accoppiato al processore d immagine Pentax PRIME III che vanta una velocità massima di elaborazione dei dati che supera di cinque volte quella del PRIME II, una prestazione necessaria per elaborare il volume di dati associati ai circa 51,4 Mpixel effettivi. Il processore PRIME III dispone anche di complete funzioni di correzione ottica: oltre alla compensazione della distorsione e dell aberrazione cromatica laterale, è stata aggiunta la correzione della vignettatura e della diffrazione. La Pentax 645Z è una medio formato pensata per lavorare sul campo e non solo in studio, quindi è dotata di tutta una serie di funzioni e accorgimenti che riprendono le caratteristiche di una reflex professionale di piccolo formato. Rispetto alla Pentax 645D si notano grandi miglioramenti come autofocus ed elaborazione dell immagine, ma anche come revisione dopo lo scatto. Viene inoltre rilevata la distribuzione del colore sullo schermo, il colore del soggetto e il suo movimento, ottimizzando il collegamento automatico e il controllo di AE, AF e bilanciamento del bianco. Tutto questo grazie al sistema di analisi della scena che collega i circa pixel del sensore esposimetrico RGB con il processore PRIME III. Il limite minimo per la luminosità è -1EV (ISO 100/55mm, F2,8). Naturalmente il corpo è in perfetto stile Pentax, dunque realizzato in lega di magnesio con telaio in alluminio e progettato per resistere alle intemperie grazie ad una serie di 76 guarnizioni, inoltre dispone di un display basculante sul quale effettuare anche la messa a fuoco Live View e di un mirino ottico ampio e luminoso. Sul retro della fotocamera è collocato un display lcd da 3,2 pollici, con risoluzione di con un pannello frontale in vetro temperato. Un rivestimento antiriflesso è incluso anche per minimizzare i riflessi. La 645Z gira video ad una risoluzione massima di 1920x1080 (60i, 50i, 30p, 25p, 24p) con formato di compressione MPEG-4 AVC e H.264 con audio stereo. Speriamo in futuro supporto al formato 4K. Tutto il materiale foto-video viene immagazzinato su memorie SD, SDHC e SDXC, tramite FLU Card (opzionale) con funzione wireless LAN è possibile comandare da remoto la fotocamera utilizzando uno smartphone o un tablet. Con tale funzione possiamo impostare a distanza cose come; autofocus, esposizione, sensibilità ISO e scatto. La macchina è compatibile con le FLU Card per la connettività Wi-Fi, dispone di due slot SD.

10 Autofocus Un SAFOX 11 modulo AF-fase corrispondenza di nuova concezione con 27 punti (di cui 25 sensori a croce) è stata incorporata nel 645Z, mentre il campo di lavoro AF-3EV a +18 EV. Il prezzo Pentax 645Z sarà 6, / circa US $ / ca $ AU12, 077 (solo corpo) e dovrebbe essere disponibile da maggio. Nikon ha rilasciato la versione 1.01 del firmware C per la D4S -Qualità dell immagine era impostata su NEF (RAW) + JPEG fine, NEF (RAW) + JPEG normal oppure NEF (RAW) + JPEG basic. -Un opzione diversa da Dati panoramica o Istogramma RGB era selezionata per le informazioni sulla foto visualizzate con la riproduzione di immagini a pieno formato. Ed altre migliorie. Olympus OM-D E-M10 e E-M1 Con i nuovi firmware saranno apportate le seguenti modifiche: E-M10 ver 1.1 E stata regolata la compensazione della stabilizzazione durante la ripresa video. E stata aggiunta una seconda impostazione 0 alla modalità antiurto. E-M1 ver 1.4 La ripresa di immagini con la funzione Telecomando dell applicazione smartphone OLYMPUS Image Share supporta ora le opzioni Art Filter, Autoscatto personalizzato, Teleconverter digitale e il Modo Scatto. *E necessario eseguire l aggiornamento alla versione più recente di OLYMPUS Image Share. E stata ottimizzata la risposta AF quando si utilizzano obiettivi 4/3. La nuova fotocamera medio formato è dotata di un sensore 51MP capace di una ISO max di rendendolo probabilmente uno dei migliori corpi MF per riprese sul mercato di scarsa luminosità. Pentax 645z Specs 51.4MP sensore CMOS 43,8 x 32.8 mm Processore d immagine prime III Design senza filtro anti-alias K Dot inclinabile LCD aria-gapless Cattura Video Full HD i/30p/24p Gamma di sensibilità ISO di Sistema di 27 punto Autofocus SAFOX TTL II Scatto continuo 3 fps Corpo in lega di magnesio tropicalizzato Pentax Flucard e compatibile con Eye-Fi Panasonic GX7 Panasonic ha rilasciato l aggiornamento firmware ver1.3 per la Lumix GX7, con questo aggiornamento vengono introdotte le seguenti modifiche: Risolti i problemi di connessione con dispositivi Apple ios tramite Wi-Fi Migliorata stabilità in fase di accensione utilizzando memorie SD UHS-I Aggiornamento firmware per D800 e D800E I firmware A e B delle due reflex Nikon si aggiornano alla versione 1.10 Nikon ha rilasciato oggi i firmware A e B ver 1.10 per le D800 e D800E. Le modifiche apportate sono le seguenti: L impostazione personalizzata f1 3 è stata cambiata in Pulsante di registrazione filmato. Con l impostazione personalizzata f1 3 cambiata in Pulsante di registrazione filmato, Funz.puls.AF-ON MB-D12 è diventata ora l impostazione personalizzata f1 4. L impostazione personalizzata f15:funzione pulsante FN telec. è stata aggiunta. Le seguenti funzioni sono state aggiunte o rinominate quando la fotocamera D800/D800E viene utilizzata insieme all Unità di comunicazione UT-1 con il firmware versione 2.0. Un opzione Rete (UT-1) è stata aggiunta e Trasmettitore wireless è stato rinominato Trasmettitore wireless (WT-4) nel menu impostazioni. Ed altre funzioni aggiuntive per le due macchine

11 Test Trascend SDXC UHS-I Ultimate con usb 3.0 Preview Se sei un appassionato di macchina fotografica, si possiede una reflex di medie prestazioni è doveroso mettersi alla ricerca di una nuova scheda di memoria capace di soddisfare appieno le prestazioni della nostra attrezzatura, pertanto cercheremo almeno una scheda Ultra-High Speed Class 1 (UHS-I) per ottenere il massimo dalla fotocamera. Quando si è ripresa in video o in modalità scatto a raffica il buffer interno della fotocamera di solito si satura e si deve aspettare che la memory della nostra fotocamera scarichi tutti gli scatti presenti nel buffer, impedendoci così di continuare a scattare o riprendere. Dal momento che non si può aumentare il buffer della fotocamera l unica cosa che puoi fare è ottenere una scheda di memoria molto veloce che permette ai dati di essere scritti sulla scheda di memoria dal buffer più velocemente possibile. Le schede di memoria più veloci oggi sul mercato sono schede di memoria UHS-I e UHS-II. Queste memory molto veloci dovrebbero consentire alla fotocamera di scattare più foto per ogni raffica ottenuta e aumentare il valore di frame rate (fps) con cui gireremo i nostri video. Schede UHS-I hanno velocità fino a 104 MB/s, e quando si vede il logo su un prodotto, si sa che è una delle schede SD più veloci disponibili ad oggi. Oggi, proveremo la 64GB SDXC UHS-I Memory Card Transcend Ultimateche è disponibile on-line per 39 euro spedita. La scheda di memoria Transcend 64GB SDXC Ultimate viene fornito in una confezione di cartone che può essere facilmente aperto senza forbici. La confezione mostra chiaramente il nome del prodotto, la velocità, a cosa serve e come si arriva al download gratuito del software di recupero dati RecoveRx. Questa scheda SDXC non è il più veloce sul mercato, ma 80MB / s in lettura e 40MB / s in velocità di scrittura, sono un buon valore che poche schede posso raggiungere. Secondo Transcend, questa scheda SDXC da 64GB in grado di memorizzare fino a 16 ore di 1080p ad alta definizione filmati ( Mbps H.264 AVC compressione) o di oltre 4000 immagini RAW (in base alle dimensioni del file 14MB)!

12 Transcend 64GB SDXC Class 10 UHS-I di Ultimate Caratteristiche: Supporta Ultra High Speed Class 1 specifica (U1) Speed Class 10 compliant Pienamente compatibile con gli standard SD 3.01 Supporta file system exfat Facile da usare, plug-and-play Errore Built-in Correcting Code (ECC) per rilevare e correggere gli errori di trasferimento Supporta Content Protection per supporti registrabili (CPRM) Supporta le modalità auto-standby, spegnimento e dormire Adatto a dispositivi compatibili SDXC Selettore di protezione meccanica RoHS compliant Download gratuito del software di recupero dati RecoveRx Garanzia a vita limitata TEST CrystalDiskMark x64: Questa scheda di memoria è chiamata Secur Digital Extended Capacity (SDXC), in quanto è dotato di una portata massima di 32GB fino a 2TB (2048GB). Qualsiasi carta che si trova sotto 32 GB è considerato un modello (SDHC)Secur Digital High Capacity. La linea di Transcend SDXC Ultimate è offerta solo in capacità fino a 64GB e 128GB SDXC. Il retro della scheda Transcend 64GB SDXC mostra che è stato fatto in Taiwan e ha la solita marcatura che è richiesto in europea (SEE) CE. Con la marcatura CE su un prodotto, il produttore dichiara che il prodotto è conforme ai requisiti essenziali delle direttive CE in vigore. Transcend afferma che questa scheda è molto resistente e dice che è in grado di gestire cicli di inserimento / rimozione prima che i perni si usurano. Transcend mette anche una garanzia a vita sulla scheda di memoria, quindi se dovrebbe mai malfunzionamento o rottura si dovrebbe essere in grado di inviare per la sostituzione. CrystalDiskMark è una piccola utility punto di riferimento per le unità e consente una rapida misurazione della velocità di lettura / scrittura sequenziale e casuale. Si noti che CDM supporta solo Native Command Queuing (NCQ), con una profondità di coda di 32 (come indicato) per l ultimo punteggio benchmark quotato. Transcend 64GB SDXC Memory Card CDM prestazioni Risultati Benchmark: CrystalDiskMark ha dimostrato che ci colpisce 81MB / s in lettura e 41MB / s in scrittura al test sequenziale! La scheda Transcend 64GB SDXC Ultimate è la velocità nominale di 80 MB / s in lettura e 40MB / s in scrittura, quindi siamo in grado di confermare tali indici di velocità con questo benchmark. Per provare la scheda di memoria Transcend 64GB SDXC, abbiamo utilizzato l interfaccia SuperSpeed USB 3.0. Abbiamo usato Intel driver USB 3.0 per il test. Per ottenere le migliori prestazioni possibili abbiamo usato il Transcend RDF8 USB 3.0 lettore di schede. Questo è un lettore poco costoso multi-card che può essere preso per 20,00 euro con spedizione gratuita. Transcend RDF8 Multi-Card Reader. Questo lettore di schede di memoria è stato aggiornato al firmware più recente e dovrebbe facilmente essere in grado di gestire la velocità della scheda di memoria Transcend 64GB SDXC.

13 ATTO v2.47: Nel prossimo numero recensiremo il lettore di memory card Transcend RDF8 USB 3.0 L utilità data da un lettore USB 3.0 è quella di permetterci di sfruttare la massimo le porte USB 2.0 dei nostri computer. LA struttura è semplice, un lettore USB 3.0 ha la piedinatura dei contatti, predisposta per il nuovo standard, e ritrasmette il segnale ai contatti USB 2.0 senza perdere velocità; questo ci consente di leggere le nostre memory card più velocemente. Nikon mm f/ VRII prime impressioni ATTO è uno dei più antichi benchmark di unità ancora in uso ad oggi ed è ancora molto rilevante. ATTO rileva trasferimenti attraverso una specifica lunghezza di volume. Misura velocità di trasferimento prime, sia per legge e scrive e inserisce i dati in grafici che possono essere facilmente interpretati. Il test è stato eseguito con le impostazioni di default di 0.5kb attraverso le dimensioni di trasferimento 8192kb con la lunghezza totale in essere di 256mb. ATTO Disk Benchmark Risultati Benchmark: La scheda Transcend 64GB SDXC è in grado di raggiungere i 82MB / s lettura e velocità di 39MB / scrittura in ATTO con le impostazioni predefinite di riferimento. Check Flash v1.16.2: Abbiamo appena messo le mani su un campione della nuova ottica Nikon e abbiamo portato fuori per un ora di street photography per scoprire come va. La cosa più evidente è la dimensione e il peso rispetto agli attuali mm. Il nuovo obiettivo è 23,5 millimetri più lunga - quasi un pollice - e 270g più pesante, e si sente che subito. È possibile utilizzare il mm su un corpo piccolo come la D3100, per esempio, e sarebbe ancora un buon compromesso di equilibrio, ma il mm fa sentire davvero il suo peso, e ha bisogno di un corpo più pesanti come la D7000 e D300s, in grado di sostenerlo e di bilanciare meglio il suo peso; oltre apermettere una impugnatura più salda del corpo usando una sola mano. L altra vi servirà per sostenere l ottica. Il rimborso naturalmente, è l enorme gamma di zoom, e si può vedere chiaramente questo nel confronto di cui sopra. Entrambi i colpi sono stati presi esattamente nella stessa posizione, agli estremi della focale. Tutto il resto, però, è eccezionale. L azione zoom scorre liscia, e la qualità dell immagine regge bene anche alla massima lunghezza focale. Check Flash è uno strumento multi-purpose collaudo e manutenzione flash drive. Questa utility permette il controllo degli errori, prove di velocità, e molto altro. Check Flash Benchmark Risultati Benchmark: Arrivo Flash preso quasi 1,5 ore per verificare la carta per gli errori, ma non sono riusciti a trovare qualsiasi dopo la scansione l intera scheda.

14 L autofocus è veloce, molto più delle precendenti ottiche di pari focale, o inferiore tipo il Ci a consentitodi tenere il passo con piccioni svolazzanti e passeri tra i tavoli e le fontane, comportandosi sorprendentemente bene anche con i forti contrasti di luce. Il sistema VR di Nikon fa un buon lavoro anche tenendo la fotocamera il più ferma, il suo aiuto si sente alle lunghezze focali più lunghe. MA dovremo sempre guardare i tempi di scatto, però. Non è colpa del sistema VRII del mm, ma una regola fisica con i superzoom in generale. Perché si sta passando da una lunghezza focale ampia, dove 1/30sec potrebbe andare bene, a una focale molto più lungo, dove certamente non lo è, si può facilmente ottenere il movimento della fotocamera, con strisciante o mosso. Scuola di Quindi, se si sta utilizzando qualsiasi superzoom come una lente walkaround generale (e il mm in particolare), siate pronti a impostare un valore di ISO più alto del normale proprio come un assicurazione contro le vibrazioni della fotocamera, quando si va per una lunga focale come questo superzoom ci consetirà di fare. (NOTERETE CHE LA FOTO DEL DUOMO è VERSO DESTRA E QUELLA DELLA STATUA VERSO SINISTRA, ED ESEGUITA BEN UN ORA PRIMA, MA CIRCA ALLA MEDESIMA DISTANZA DA TERRA.) Fotografia

15 Teorie di Base Iniziamo un breve corso basilare di fotografia dedicandoci all importanza del fattore tempo e di come usarlo per creare effetti creativi Le fotocamere digitali sono più immediate da utilizzare rispetto a una reflex tradizionale, grazie alla visione immediata dello scatto ottenuto e l appoggio di funzioni elettroniche evolute che filtrano e correggono l immagine prima ancora di memorizzarla, le rendono uno degli strumenti tecnologici più popolari del nuovo millennio. Chiunque può utilizzarle per produrre un buon risultato, utilizzando semplicemente le funzioni automatiche già impostate. Tuttavia una conoscenza dei princìpi che stanno alla base di tali automatismi vi consentirà di utilizzarle ancora meglio e in modo più creativo, forzando la mano di tanto in tanto per cercare un risultato migliore. Con questo articolo iniziano un mini corso suddiviso in tre parti dedicato ai fondamenti della fotografia digitale, dove scoprirete il significato dei comandi e delle funzioni presenti sulle fotocamera. A titolo di esempio in questa puntata, abbiamo scelto una fotocamera di taglio medio alto, la Pentax K20. Una fotocamera dal rapporto prezzo prestazioni ottimo, che possiamo reperire sul mercato dell usato ad ottimi prezzi. questa reflex ci offre, uno stabilizzatore sul corpo macchina, questo ci permette di avere la stabilizzazione sempre attiva con qualsiasi obbiettivo montato sul corpo macchina. Traviamo un sensore ottimo con i suoi 14Mpx. un corpo tropicalizzato e stabilizzatore. Potremo in tal modo descrivere ciò che si può fare con una macchina di tipo prosumer, ossia di fascia semi-professionale. Qualunque sia la tecnica impiegata, o di tipo analogica o digitale, lo scatto di una fotografia presuppone una serie di azioni ben definite, vediamo assieme quali: 1. accensione e predisposizione della fotocamera, 2. inquadratura del soggetto 3. (il che include regolare l obiettivo zoom o lo zoom digitale), 4. composizione, 5. messa a fuoco, esposizione, 6. eventuale attivazione del flash 7. automatico (nel caso di luce troppo debole), 8. bilanciamento del bianco, 9. scatto e memorizzazione dell immagine acquisita. Il bilanciamento del bianco è la compressione sono operazioni tipiche delle fotocamere digitali e sostituiscono l opera svolta dalla pellicola nelle fotocamere analogiche. Queste ultime infatti fissano l immagine direttamente sulla pellicola attraverso un processo fotochimico e utilizzano il bilanciamento del bianco già impostato dal produttore di quella particolare pellicola. In gergo tecnico si parla di : temperatura cromatica della pellicola, ossia del tipo di luce richiesto affinché i colori appaiano naturali e il bianco, appunto, sembri bianco. Esistono diversi tipi di pellicole, ma i due più comuni sono per luce diurna, adatti alle foto in esterni e con il flash e per luce artificiale da lampade al tungsteno, adatto per le foto in interni. Non esistono pellicole per la luce al neon, le cui caratteristiche sono troppo variabili e perciò vanno corrette con particolari filtri da abbinare alle pellicole diurne. Le fotocamere digitali non richiedono la sostituzione della pellicola e nemmeno l applicazione dei filtri.perché riconoscono ( si spera ) automaticamente il tipo di luce presente per ogni scatto e si regolano di conseguenza. Il bilanciamento del bianco in uno scatto è la fase di maggiore importanza, quella cui andrebbe dedicato il maggior tempo ove possibile. Le reflex più recenti e di fascia alta, offrono un bilanciamento del bianco automatico assolutamente perfetto per il 99% dei nostri scatti. Dal nostro personale punto di vista, specialmente ad alti ISO, il bilanciamento del bianco può portare ad un miglioramento ( se ben bilanciato ) o ad un peggioramento ( mal bilanciato )della qualità della foto scattata, nello specifico questo si evidenzia nella la nitidezza riprodotta, dei particolari più piccoli contenuti nello scatto. Questo problema è sorto molti anni fa, durante le prove di risolvenza delle lenti fotografiche, indifferentemente dal corpo macchina utilizzato. Pertanto se il bilanciamento del bianco non è identico su due macchine fotografiche, risulta vana ogni confronto tecnico. Ciascuna delle fasi elencate concorre alla qualità finale del risultato e richiede un certo tempo. Le prime fotocamere digitali, relativamente lente,richiedevano alcuni secondi prima di essere pronte a catturare l immagine, il che non permetteva di cogliere l attimo fuggente. Oggi le macchine più evolute svolgono l intero ciclo di predisposizione e scatto in frazioni di secondo. La risposta tuttavia non è istantanea, come non lo è neppure nelle macchine fotografiche a pellicola di tipo professionale, perciò conviene conoscere affondo la nostra fotocamera e imparare come padroneggiare gli automatismi per avere la macchina pronta allo scatto quando ci serve. Scelta della qualità dell immagine Tutte le fotocamere digitali comprimono e salvano in un formato standard o proprietario le fotografie prima di registrarle sulla schedina di memoria. Si tratta di un operazione indispensabile per sfruttare al massimo lo spazio disponibile e per risparmiare tempo. Infatti, a differenza del disco di un personal computer, le schedine di memoria usate nelle fotocamere sono relativamente costose e offrono uno spazio minore. Suggeriamo di usare tagli di memory card non oltre i 16Gb, se non usate la macchina principalmente per girare video. Nel nostro caso su una Pentax K20D, useremo una memory card da 8GB, taglio più che sufficiente per archiviare molte foto e godere di una velocità della scheda di almeno Classe10. È preferibile non eccedere con i Gb a disposizione, nel caso la nostra memory card a prescindere dalla marca della fotocamera usata, canon, Nikon,Sony, Leica ecc Nel caso si guastasse perderemmo tutti i nostri scatti. Nei cellulari e nelle macchine compatte, l unico formato presente per il salvataggio delle foto è il famoso JPG, il più agevole e diffuso standard usato per comprimere le informazioni prima di trascriverle, anche a costo di perdere alcune informazioni. Il formato di compressione più comune è il JPEG (Joint Photographic Experts Group) che ha il pregio di ridurre drasticamente le dimensioni di un immagine, e il difetto di sacrificarne parte dei contenuti, in base al valore di compressione che noi sceglieremo di impostare. Maggiore è la compressione, più sarà sacrificata la qualità dell immagine finale e minore sarà l occupazione di memoria richiesta dal file generatosi sulla memory card.

16 Quasi tutte le fotocamere prevedono almeno tre fasce di qualità che corrispondono ad altrettanti livelli di compressione, espressi in stelline, o con valori alfabetici. Solitamente sono identificati dalle parole Basic (massimo valore di compressione), Normal (di media qualità), Fine o Hi (high) (il migliore). Alla partenza le fotocamere si collocano su valori preimpostati dalla casa ( Normal ) e spetta a noi regolarle diversamente. Alcuni modelli ( rari ad oggi) dispongono anche del formato TIFF (Tagged Image File Format). Il TIFF è molto diffuso nel mondo della grafica e dell editoria poiché, pur consentendo una certa compressione, conserva tutte le informazioni dall immagine originale. Ha tuttavia lo svantaggio di produrre file decisamente più voluminosi rispetto al JPEG. Prendendo come esempio una Nikon Coolpix, un immagine in formato TIFF occupa dieci volte lo spazio di un JPEG a bassa compressione (Fine). In alternativa al TIFF molti produttori e in particolare si tutte le reflex usano il formato RAW (grezzo), e un formato RAW di tipo proprietario. Anch esso conserva tutte le informazioni originali dell immagine. Nel caso di Nikon, il formato proprietario corrisponde al Nikon Electronic Image Format: La nostra Pentax di prova usa un formato proprietario quale il PEF, questi formati proprietari non vengono riconosciuto dai browser oppure dai normali programmi di fotoritocco, ma richiede l installazione sul PC di un software ad hoc fornito a corredo della fotocamera o di programma professionale per il foto ritocco. Il software che useremo leggerà i dati contenuti nei file RAW sia proprietari che non e li converte in immagini. Il file raw così ottenuto, ci permetterà una maggiore lavorazione di un file JPG, grazie alle maggiori informazioni accluse in esso, pertanto potremo recuperare le luci o altro con maggiori vantaggi di un file che possiede al suo interno meno dettagli dell immagine. Una volta eseguite le eventuali modifiche potremo salvare la fotografia nel formato interno di Photoshop oppure in JPEG o TIFF, dopo l eventuale elaborazione dell immagine. Una fotografia RAW scattata con la Pentax K20D occupa circa 22Mb, in raffronto ad un file JPG ad alta qualità di soli 10 o 12 Mb. Contrariamente a quanto si potrebbe supporre, tanto il TIFF quanto il RAW offrono ben pochi benefici tangibili rispetto ad un file JPEG, i File RAW come già spiegato sono utili se pensiamo di applicare dopo modifiche alle fotografie, altrimenti un ottimo JPG sarà più che sufficiente per le esigenze più comuni. Nel corso di molte prove di svariati modelli di fotocamere e marche, si è evidenziato che di rado i JPG prodotti dalla macchina risultino superiori ai file RAW e che il miglior modo di sviluppare un file RAW sia quello di usare un programma dedicato e nello specifico è sempre meglio utilizzare un software identico a quello allegato alla propria fotocamera, nel nostro caso sarà il famoso SILKYPIX. Sulla fotocamera di prova, useremo il formato RAW+, disponibile oggi giorno su tutte le reflex, e prevede il salvataggio di un doppio file, ovvero un JPG alta qualità e un RAW, questo porterà ovviamente e registrare due file per ogni scatto e richiederà uno spazio superiore ai 30Mb per foto, con una richiesta di tempo maggiore per il salvataggio ad ogni singola foto. Di fatto, nello scattare una fotografia in modalità RAW+ nel caso di scatti multipli, andremo a saturare più velocemente il buffer della macchina che resterà bloccata per quasi mezzo minuto, nell attesa che l immagine sia trasferita alla schedina di memoria. Per le foto ricordo vi consigliamo perciò di usare sempre il formato JPEG, che garantisce una qualità praticamente comparabile al RAW, ma occupa decisamente meno spazio. Ricorrete al RAW nei casi dove la qualità sia essenziale, che solitamente vengono ritoccate prima della pubblicazione. Come vedremo meglio in una puntata successiva, è sempre buona prassi eseguire una copia delle immagini che si vogliono elaborare, specialmente se sono in formato JPEG. Il ripetuto salvataggio di un JPEG, dopo ogni modifica, comporta la continua perdita di dati, poiché ogni volta l immagine viene ricompressa. È meglio perciò conservare l originale e produrre più copie quante sono le variazioni che vogliamo realizzare. Qual è la risoluzione migliore Sembrerà una risposta scontata, ma la risoluzione migliore è sempre la massima consentita dalla fotocamera. Dico questo perché le fotocamere permettono l impostazione della risoluzione, ovvero con quanti mega pixel si decide di salvare la foto sul file. Quando parliamo di risoluzione parliamo della dimensione dell immagine, espressa in numero di pixel. Perciò una fotocamera da 12 megapixel sforna immagini con tredici milioni di pixel, mentre una da 9 megapixel genera nove milioni di pixel per ciascuna fotografia. Questa sarà la sua risoluzione nominale e qualsiasi scatto prodotto avrà tali caratteristiche. Infatti, se anche noi scegliessimo una risoluzione inferiore alla nominale, come tutte le fotocamere ci consentono di fare, l immagine sarebbe comunque catturata alla risoluzione nominale, per poi essere ridotta dal software interno alla fotocamera mediante l eliminazione selettiva di pixel prima di salvarla sulla schedina, seguendo un processo non molto dissimile da quello della compressione. Perciò se l obiettivo è di risparmiare memoria, conviene comunque cercare di ridurre il livello qualitativo, salvando in solo JPG, pur mantenendo la risoluzione massima: avremo più punti su cui lavorare nell eventuale fase di ritocco successiva. La scelta di una risoluzione ridotta si giustifica nella produzione di sequenze rapide, dove la macchina deve poter produrre numerose immagini in pochi secondi e le minori dimensioni favoriscono la velocità, imposta una risoluzione più bassa. È anche indicata per le immagini che saranno unicamente visualizzate sullo schermo di un PC, su un televisore oppure sul Web. Qui il beneficio è di avere un immagine già pronta, in misura, sulla quale non è necessario eseguire nessuna elaborazione software. Non a caso le risoluzioni inferiori a quella nominale proposte dalle varie fotocamere coincidono esattamente con le risoluzioni dei monitor per PC: HD 1920x1080 pixel; UXGA (Ultra XGA) che corrisponde ai 1600x1200 pixel dei monitor da 19 in su, SXGA (Super XGA) che fornisce i 1280 x 960 pixel per i monitor da 17, XGA che genera 1024 x 768 pixel per i monitor da 15. Nessuna di queste risoluzione ridotte è adatta o consigliabile per stampe su carta.

17 Come impostare la stampa Le fotografie scattate in digitale vengono mostrate su computer, su televisore o, più semplicemente, sul display della fotocamera stessa. Sono ancora poche quelle che effettivamente finiscono su carta, visto che la stampa su carta comporta costi non trascurabili, sia per il consumo degli inchiostri sia per l impiego di carte speciali. Alcune fotocamere moderne consentono di selezionare quali stampare tra le foto in memoria così che, una volta attivato il trasferimento al PC mediante il software a corredo, siano immediatamente pronte per la stampa. Una via più breve consiste nel prelevare dalla fotocamera la schedina di memoria e inserirla direttamente nella stampante: esistono già diversi modelli di inkjet che accettano i formati di scheda più comuni e dispongono, talvolta, anche di un display LCD a colori, simile a quello montato sulle fotocamere, per scegliere quali foto stampare e con che dimensione. Utilizzando la connessione diretta, si scavalca l uso del computer e si semplifica l operazione di stampa. Esistono anche situazioni di abbinamento diretto tra stampanti e fotocamere, dov è possibile collegare la fotocamera via USB direttamente alla stampante senza nemmeno il bisogno di estrarre la schedina. L impiego del PC tuttavia è indispensabile ogni volta che vogliamo archiviare, catalogare e ritoccare le nostre immagini. Uno degli interventi più comuni in fase di ritocco è la modifica del formato di stampa. Una buona qualità di riproduzione richiede una stampa a 300 punti per pollice. Tutte le stampanti oggi in commercio garantiscono tale risoluzione, anzi la gran parte arriva a Nella pratica, le fotocamere digitali forniscono risoluzioni adeguate a sfruttare i dpi, specie negli ingrandimenti. A corredo di questo articolo, abbiamo preparato una tabella indicativa che mostra la dimensione massima di stampa, a 300 dpi, in rapporto alla risoluzione della fotocamera, espressa in megapixel. Vediamo che le moderne macchine da 5 megapixel, che costituiscono il top dell offerta prosumer, consentono di produrre stampe che coprono tranquillamente una pagina A3. Non è peraltro indispensabile usare una 14 megapixel per produrre ingrandimenti delle proprie foto migliori. Prendiamo, ad esempio, una 5 megapixel che produca 2016 x 1512 pixel per ogni foto: tradotti su carta alla definizione di 300 dpi, ci darebbero stampe da 17 x 12 cm. Se volessimo ridurre tale formato al classico 13,5 x 10 cm, potremmo scegliere due strade: eliminare pixel per adattarsi alla nuova dimensione mediante un processo chiamato ricampionamento, disponibile in tutti i principali software di fotoritocco, oppure aumentare la risoluzione di stampa imponendo che i 5 megapixel vengano stampanti in uno spazio più piccolo (380 dpi per portare 3 megapixel a 13,5 x 10 cm oppure 480 dpi per portare 5 megapixel a 13,5 x 10). Il ricampionamento, quando eseguito in riduzione, vale a dire eliminando pixel, toglie informazioni dalla fotografia, ma elimina anche molti difetti visibili. Perciò è la strada consigliata, a condizione naturalmente di produrre una copia con un nome diverso dalla foto originale, altrimenti le informazioni andrebbero perse per sempre. La modifica della risoluzione di stampa è invece un processo rapido, che non intacca l originale e lascia alla stampante il compito di collocare i pixel al meglio. Diversa è invece la situazione quando si vuole ingrandire l immagine. Supponiamo di nuovo di avere la nostra foto da 5 megapixel e di volerla ingrandire a tutta pagina (A4). Il ricampionamento in questo caso va assolutamente evitato poiché i punti che verrebbero aggiunti sarebbero il frutto d interpolazioni matematiche che invariabilmente lascerebbero tracce sulla foto finale. Quest ultima apparirebbe poco definita e falsa. L unica soluzione è di spalmare i pixel a disposizione su un area più grande utilizzando una risoluzione di stampa minore (70 dpi). L immagine risultante non sarà incisa quanto una stampa delle stesse dimensioni prodotta a partire da un file a 10 megapixel, però il risultato sarà accettabile e molto più genuino e gradevole del ricampionamento in crescita (con l aggiunta di pixel fittizi). Seguendo queste semplici considerazioni, vediamo che la regola è di scattare le nostre foto sempre alla massima risoluzione consentita dalla fotocamera, utilizzando il formato JPEG di qualità alta oppure in RAW, riservandoci di ricampionare in un secondo momento nel caso dovessimo ridurre. Le foto a risoluzione ridotta sono invece plausibili nel caso le si voglia pubblicare su Internet oppure visualizzare unicamente a PC. Solo nel caso d ingrandimenti veramente spettacolari, pensiamo a un formato poster, ha senso tentare l impiego del formato Raw, contando sul fatto che i pixel, più numerosi perché non compressi, possano meglio essere gestiti dal software di fotoritocco che preparerà la stampa. In questo caso, tuttavia, è da valutare un ricampionamento in crescita con programmi che consentano buoni risultati di ingrandimento grazie a filtri di interpolazione. Otturatore e tempo di posa Qualsiasi macchina fotografica si basa sul principio fondamentale di consentire il passaggio controllato della luce che va a colpire un elemento fotosensibile, la pellicola oppure il sensore, creando così una copia dell immagine inquadrata dall obiettivo. Tale controllo è affidato a un dispositivo meccanico oppure elettronico denominato otturatore perché blocca il passaggio della luce fino al momento dello scatto e lo abilita per un periodo di tempo ben definito, che dipende dalla quantità di luce disponibile e dalla sensibilità del sensore. Il periodo di apertura dell otturatore prende il nome di tempo di posa e la sua lunghezza è direttamente proporzionale alla quantità di luce che colpisce il sensore. Un tempo doppio ci darà il doppio della luce e perciò un immagine molto più chiara, viceversa per un tempo di posa dimezzato. In alcune fotocamere digitali, il sensore è costantemente esposto alla luce e converte costantemente l immagine esterna in una quantità variabile di elettroni per ciascun pixel illuminato. Lo scatto succede mediante l azzeramento istantaneo del contenuto dei vari pixel e il prelievo dell immagine che si forma immediatamente dopo. Questa è la tecnica utilizzata dalle macchine con otturatore elettronico e garantisce risultati di buon livello per sensori di dimensioni contenute. Al crescere della risoluzione e della dimensione del sensore, si preferisce spesso aggiungere un otturatore meccanico. Qualunque sia il sistema adottato, quando premiamo il tasto di scatto, stiamo comandando l apertura dell otturatore che si richiude automaticamente dopo aver lasciato trascorrere un tempo brevissimo, calcolato dalla fotocamera oppure impostabile manualmente. La corretta combinazione tra quantità di luce e tempo di posa produce un immagine naturale, dove i colori e le loro densità sono vicine all originale visibile a occhio nudo. Il tempo di posa diventa perciò un elemento essenziale per controllare l esposizione (la quantità di luce che arriva al sensore), oltre che per catturare oggetti in movimento. Lasciata a sé stessa, la fotocamera tenderà a usare tempi intermedi che vadano bene nella maggior parte dei casi, ma che sarebbero inadatti per bloccare oggetti in movimento. Per immortalare un oggetto nel bel mezzo dell azione, sono necessari tempi molto brevi. Viceversa occorre un tempo di posa più lungo della norma per generare scie e contorni indistinti attorno all oggetto che si muove, così da creare un effetto velocità e disegni cromatici nelle foto notturne, in questo caso ci

18 vengono in aiuto i filtri di tipo ND ( neutral density) Alcune fotocamere digitali offrono programmi già impostati per la scelta dei tempi di posa più adatti alle varie circostanze. Il programma sportivo, solitamente contraddistinto dall icona di un corridore, riduce il tempo di posa al minimo al fine di congelare l attimo dell azione. Il programma notturno invece allunga i tempi, favorendo risultati a effetto. Il miglior risultato si ottiene tuttavia conoscendo più direttamente i valori del tempo di posa e scegliendoli direttamente dai controlli della fotocamera, come si può fare in molti modelli. Basta cercare la modalità shutter priority oppure priorità dei tempi o semplicemente S. Scattare a tempo Le velocità di posa seguono una progressione fissa concepita per consentire il passaggio di una quantità doppia di luce ogni volta che si raddoppia il tempo oppure metà della luce quando lo si dimezza. I valori che troverete nella totalità delle fotocamere in circolazione e che sono comunque i più usati, vanno da 1/4000 di secondo a 5 secondi. Tuttavia, per bloccare alcune azioni particolarmente rapide, è necessario spingersi fino al millesimo di secondo e oltre; mentre nelle foto notturne può capitare di fissare la posa per diversi secondi. La progressione completa dei tempi di posa disponibile sulle macchine di fascia medio-alta è la seguente: 1/4000, 1/2000, 1/1000, 1/500, 1/250, 1/125, 1/60, 1/30, 1/15, 1/8, 1/4, 1/2, 1 secondo, 2, 4 e 8 secondi. A ciascun salto verso destra, la quantità di luce raddoppia, viceversa se ci muoviamo nell altro senso. Poiché è difficile visualizzare le frazioni sul minuscolo display delle fotocamere, la macchina a volte ci riporta solamente il denominatore, vale a dire 8 per indicare 1/8 di secondo e 60 per indicare 1/60 di secondo, altri modelli il valore per esteso. Dunque fate attenzione. Il valore 60 indica un tempo che è la metà di 30, non il doppio come verrebbe spontaneo pensare. Notiamo come la foto di questa cascata mostri una scia setosa dell acqua creando un effetto artistico, senza il quale la foto risulterebbe per certi aspetti banale. LA foto eseguita da Simone Montenegrandi ha richiesto una posa di diversi secondi. Per complicare ancora di più le cose, quando si arriva alle pose lunghe, misurate in secondi, si usano gli stessi numeri delle frazioni, con l aggiunta del simbolo di secondo. Perciò se vedete scritto ½ significa che l otturatore resterà aperto per mezzo secondo se invece vedete 2 significa che resterà aperto per 2 secondi (quattro volte più a lungo). A questo punto qualcuno si sarà già arreso chiedendosi per quale motivo dovrebbe sforzarsi di capire queste astrusità. Eppure il controllo dei tempi è uno dei strumenti creativi principali per ottenere una foto a effetto. Innanzi tutto viene la regola di usare un tempo abbastanza breve da compensare l eventuale movimento della vostra mano. Spesso, soprattutto nelle giornate nuvolose, vi capiterà di ottenere fotografie che sembrano sfocate e non riuscirete a capirne il motivo, visto che la messa a fuoco automatica della macchina è quasi sempre corretta. In realtà, i contorni indistinti dell immagine che avete fotografato derivano dal fatto che, benché la teniate saldamente in pugno, la fotocamera tende sempre a muoversi e, scattando con un tempo superiore lungo a 1/60 di secondo (vale a dire 1/30 o 1/15) esiste la possibilità di vedere un immagine mossa. Il problema si complica, poi, se state utilizzando una macchina con obiettivo zoom. Infatti la regola vuole che il tempo di posa sia equivalente, come denominatore della frazione, alla lunghezza focale dell obiettivo usato per la foto. Spiegheremo meglio il concetto di lunghezza focale in una prossima puntata, ma nel frattempo vi basti sapere che uno zoom 3x del tipo convenzionalmente montato su una fotocamera digitale ha una lunghezza focale che varia da 40 a 110 mm, o qualcosa di simile. Perciò il tempo di posa dovrà essere rispettivamente 1/60 e /125 a seconda che stiate usando la focale corta oppure l obiettivo esteso per intero. Ecco che gli stabilizzatori di immagine, ci aiutano e vengono in nostro soccorso bilanciando il live tremolio che noi produciamo durante il tempo di scatto, anche seppur breve per il nostro concetto, chi non direbbe che mezzo secondo è una nullità? In ambito fotografia una piccola vibrazione, anche inferiore al mezzo secondo viene colta e si ripercuoterà nei nostri scatti sotto forma di micro mosso. Nelle giornate nuvolose sarà difficile raggiungere 1/125 di secondo, salvo utilizzare il flash, che tuttavia è inefficace per fotografare soggetti in rapido movimento e che si trovino a più di due o tre metri. La soluzione è perciò duplice: se la luce è sufficiente per scattare a 1/60 con una focale da 110 o a 1/30 con una focale da 40, e dovete fotografare persone che camminano oppure che parlano, limitatevi ad appoggiare la schiena o la spalla a un oggetto fisso e tenete la fotocamera appoggiata al viso, usando il mirino. In tal modo ridurrete i movimenti quel tanto che basta per impedire che l immagine sia mossa, senza dover ricorrere a un treppiede. In alternativa potete anche appoggiare la fotocamera sul tetto di una macchina, su una sedia, su un muretto o su qualsiasi altro supporto disponibile e utilizzare l autoscatto. Con gli obiettivi normali (ad esempio il 18-55mm) solitamente non ci sono problemi, ma se utilizzate uno zoom esteso, ad esempio un , e non riuscite a tenere ben ferma la fotocamera, stabilizzatore o non stabilizzatore, le foto verranno, nella migliore della ipotesi, poco nitide, causato dalle inevitabili vibrazioni innescate sulla fotocamera dal movimento stesso del dito che clicca sul pulsante di scatto. Come fare per evitarlo? Inspirare prima di scattare, poi trattenere brevemente il respiro mentre si scatta, tenere ben salda la fotocamera con entrambe le mani, una delle quali andrebbe sotto il corpo macchina, oppure usare un monopiede. Un monopiede è una sorta di cavalletto a bastone sul quale viene avvitata la fotocamera. Prima di scattare lo si appoggia saldamente a terra e questo riduce notevolmente le vibrazioni e il mosso. In alternativa si può usare il trucco dello spago. Basta legare uno spago abbastanza robusto ad una vite e inserirla nel foro nel quale si fissa normalmente il treppiede, poi passare lo spago sotto un piede e tenderlo portando la fotocamera in posizione di scatto. Durante lo scatto continuate a tirare verso l alto tenendo fermo lo spago con la scarpa. È una sorta di monopiede artigianale al contrario, ma vi assicuro che nella quasi totalità dei casi funziona molto bene in situazioni di emergenza. Occhio a non tirare troppo: se lo spago scivola all improvviso a farne le spese potrebbero essere il vostro occhio e la fotocamera!

19 Se invece volete bloccare movimenti rapidi, come un veicolo che passa oppure un animale che corre, potrete usare 1/250 se l oggetto in movimento viene verso di voi oppure 1/500, 1/1000 e oltre se il movimento dell oggetto è diagonale o addirittura perpendicolare rispetto al vostro angolo di visione. Ma come fare a forzare la fotocamera a ridurre il tempo di posa al di sotto di ciò che essa considera il minimo valore accettabile? Bisogna agire sulla sensibilità del sensore, misurata in ISO, impostando un valore più alto. Quando regolate il tempo di posa a mano, può capitare il valore scelto lampeggi nel momento in cui premete il tasto di scatto per metà: significa che si tratta di un tempo troppo breve o troppo lungo, a seconda dei casi, e che va modificato. Con un po di pratica scoprirete i valori giusti e troverete la vostra vena creativa per una fotografia d impatto. Le dimensioni in pixel e la risoluzione dell immagine stampata Le dimensioni in pixel misurano il numero di pixel complessivo lungo la larghezza e l altezza di un immagine. La risoluzione indica invece il livello di dettaglio di un immagine bitmap e si misura in pixel per pollice (ppi). Maggiore è il numero di pixel per pollice, maggiore è la risoluzione. Solitamente un immagine con una risoluzione elevata consente di ottenere una migliore qualità in stampa. Con l opzione Ricampiona immagine selezionata, potete modificare la risoluzione, la larghezza e l altezza dell immagine in base alle esigenze di stampa o di visualizzazione sullo schermo. Il risultato è identico a ciò che si ottiene cambiando pellicola e passando dalla classica 100 ISO, usata per le foto di tutti i giorni, a una di sensibilità maggiore del tipo: 200, 400 oppure ISO. Nelle fotocamere digitali non è necessario cambiare pellicola, ma è sufficiente comandare un aumento di sensibilità, qualora la fotocamera non l abbia già aumentata in automatico. Otterrete tempi più brevi, al prezzo di immagini più sgranate, vale a dire con maggiori imperfezioni visibili, come del resto accade anche nelle pellicole. Da anni le reflex e non solo possiedo degli algoritmi interni di riduzione del rumore, ma se troppo invasivi, tenderanno a piallare le fotografia togliendo dalle stesse i particolari più piccoli, ma a volte più importanti, che rendono più vera o tridimensionale una foto. Nelle reflex e nelle mirroless di fascia alta questi valori sono impostabili, il nostro consiglio è di lasciarli al minimo o disabilitarli. Provate a giocare con i tempi e scoprite gli effetti che la vostra fotocamera vi permette di ottenere. Quando si scatta una foto occorre fare attenzione a quello che la fotocamera riconosce come punto di messa a fuoco. Il sistema AF delle fotocamere non è uguale per tutte. Le reflex di fascia bassa solitamente hanno sistemi AF con un numero di punti sensibili che varia tra i sette e gli undici, mentre non è raro andare oltre i cinquanta punti AF per le fotocamere di fascia alta. Per intenderci, i punti di messa a fuoco, o punti AF, sono quei puntini o crocini visibili nell obiettivo della fotocamera. Quando inquadrate un soggetto, cercate di utilizzare i punti AF centrali, solitamente più sensibili e precisi rispetto a quelli laterali. Vi accorgete del punto in cui la fotocamera mette a fuoco perché premendo a metà il pulsante di scatto questo verrà illuminato di rosso per un breve istante e sentirete un bip che comunica l avvenuta messa a fuoco. Se vi accorgete che la macchina non ha messo a fuoco dove volevate, alzate il dito dal pulsante di scatto e riprovate, magari spostando leggermente l inquadratura. Piccola nota: dopo aver premuto a metà corsa il pulsante di scatto e aver messo a fuoco è possibile, sempre tenendo premuto il pulsante, spostare l inquadratura tenendo fissa la messa a fuoco già effettuata. Le Pentax dispongono di un sistema di regolazione della messa a fuoco, che le consente di non essere inviata in assistenza, nel caso la macchina soffra di front o back focusing. Stessa immagine a 72 e 300 ppi; zoom interno del 200% A meno che l immagine non venga ricampionata (consultate Ricampionamento), la quantità di dati rimane invariata se modificate le dimensioni di stampa o la risoluzione. Ad esempio, se modificate la risoluzione di un file, larghezza e altezza verranno adattate di conseguenza per mantenere inalterata la quantità di dati dell immagine. In Photoshop, potete verificare il rapporto fra dimensione dell immagine e risoluzione nella finestra di dialogo : Dimensione immagine (Immagine > Dimensione immagine). Per non modificare la quantità di dati di una foto, deselezionate Ricampiona immagine. Quindi potete cambiare la larghezza, l altezza o la risoluzione. Modificando uno di questi valori, gli altri vengono adattati di conseguenza. Le dimensioni in pixel sono uguali alla dimensione del documento (output) moltiplicata per la risoluzione. A. Dimensioni e risoluzione originali B. Senza ricampionamento: se si riduce la risoluzione, le dimensioni in pixel restano inalterate. C. Con ricampionamento: se si riduce la risoluzione e si mantiene invariata la dimensione del documento, le dimensioni in pixel vengono ridotte.

20 Ricampionare e ridimensionare Le differenze tra i due metodi di modifica delle dimensioni di una foto. Il ricampionamento e il ridimensionamento sono due concetti fondamentali per lavorare con foto ed immagini in generale. La differenza è molto semplice ma non è chiara a molti. Su Photoshop Nel menu Immagine > Dimensione immagine potete modificare le dimensioni di un immagine ricampionandola oppure ridimensionandola Ricampionamento Tenendo spuntata l opzione per il ricampionamento su Photoshop praticamente quello che il programma farà sarà ingrandire la foto aggiungendo pixel molto simili a quelli presenti. Si tratta di un ingrandimento fatto andando ad aggiungere quindi pixel che prima non esistevano. Questa modalità richiede del tempo di elaborazione, in quanto il computer deve elaborare l immagine e creare un immagine più grande aggiungendo nuovi pixel simili a quelli già esistenti, con la tecnica dell interpolazione. Per capire meglio quello che fa questa opzione guardate la grafica di esempio qua sotto. Con questa modalità, i pixel sono creati da zero e cioè sono nuovi. Per cui l immagine potrebbe risultare sgranata. Ridimensionamento Togliendo l opzione per il ricampionamento, quello che il programma fa non è altro che ingrandire l immagine, ma andando a variare il numero di DPI. Tecnicamente non è corretto dire che i pixel vengono ingranditi ma concettualmente per capire la funzione si può immaginare che avvenga questo, come vedete nella grafica d esempio qua sotto. Questo procedimento è pressoché immediato, in quanto è un semplice calcolo matematico, DPI Con la sigla DPI si intendono i dot per inch e cioè i punti che sono presenti su una linea lunga un pollice (2,54cm) in un immagine. Purtroppo la sigla DPI è diventata per molti sinonimo di qualità, ma non sempre è così. In altre parole, se ricevete un CD con delle foto a 72DPi, quello che dovete controllare in primis è la dimensione della foto in numero di pixel, non il numero dei DPI. Perché una foto da 72DPI se portata a stampare potrebbe essere anche a 200megapixel e si potrebbe stampare a 300DPI in formato gigante. Allo stesso tempo un fotografo poco onesto potrebbe darvi i file a 300DPI ma di dimensioni così piccole da poterle stampare grandi come un francobollo. Quale metodo usare In linea di massima, quando andate a stampare una foto a 300DPI se avete una foto a 72DPI, la prima cosa da fare è usare il ridimensionamento. Se poi la foto non è delle dimensioni che volete (ad esempio volete stampare un 50x75 ma la vostra foto è in formato 20x30) allora potete usare il ricampionamento per ingrandire l immagine. La risoluzione della stampante La risoluzione della stampante corrisponde al numero di punti di inchiostro per pollice (dpi). In termini generali, maggiore è il numero di punti per pollice, migliore è la qualità della stampa. La maggior parte delle stampanti a getto d inchiostro assicura risoluzioni da circa 720 dpi a 2880 dpi, anche se in realtà spruzzano gocce microscopiche di inchiostro e non tracciano puntini veri e propri come le fotounità e le stampanti laser. La risoluzione della stampante è diversa ma comunque collegata a quella dell immagine. Per stampare una foto di alta qualità con una stampante a getto d inchiostro, potete ottenere buoni risultati con una risoluzione dell immagine di almeno 220 ppi. La frequenza di retino corrisponde al numero di punti di stampa o di celle mezzetinte per pollice usato per stampare immagini in scala di grigio o selezioni colore. Detta anche retinatura o lineatura, la frequenza di retino è misurata in linee per pollice (lpi), cioè linee di celle per pollice in un retino mezzetinte. Maggiore è la risoluzione di una periferica di output, maggiore è la frequenza di retino che potete usare. Il rapporto tra la risoluzione dell immagine e la frequenza del retino determina la qualità dei particolari nell immagine stampata. Per produrre un immagine mezzatinta di alta qualità, si imposta di solito una risoluzione dell immagine pari alla frequenza di retino moltiplicata per 1,5 o 2. Con alcune immagini e dispositivi di output, una risoluzione più bassa può comunque produrre buoni risultati. Per sapere qual è la frequenza di retino della vostra stampante, consultate la documentazione della periferica o rivolgetevi al service. Alcune fotounità e stampanti laser a 600 dpi si basano su tecnologie diverse dalle mezzetinte. Se dovete stampare un immagine con una periferica che non supporta le mezzetinte, chiedete informazioni al vostro fotolitista o consultate la documentazione della periferica per impostare le risoluzioni immagine consigliate. Esempi di frequenza di retino A. 65 Dpi: retinatura grossolana, per stampare newsletter o buoni da supermercato B. 85 Dpi: retinatura media, per stampare quotidiani C. 133 Dpi: retinatura di alta qualità, per stampare riviste in quadricromia D. 177 Dpi: retinatura finissima, per stampare pubblicazioni ufficiali e immagini per libri d arte