Alberi della Basilicata
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- Domenica Lazzari
- 7 anni fa
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1 Antonio Bellotti Donatello Mininni Consulenza di: Antonella Logiurato Alberi della Basilicata Le principali specie sul territorio lucano Consiglio Regionale della Basilicata
2 Si ringrazia per le fotografie messe cortesemente a disposizione: il Prof. Antonio SARACINO, il Dott. Vito Antonio ROMANO, il sig. Ottavio CHIARADIA.
3 Lascia, di quando in quando, i sentieri battuti e inoltrati fra i boschi. Troverai certo qualcosa che non hai mai visto prima. Probabilmente si tratterà di una piccola cosa ma non ignorarla. Alexander Bell
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5 PRESENTAZIONE Da alcuni anni il Consiglio Regionale di Basilicata ha avviato, con una significativa produzione, la pubblicazione di testi di interesse ambientale nella sua linea editoriale per meglio rispondere alle crescenti esigenze conoscitive nei confronti del mondo della natura. Tale esigenza nasce nell ambito della scuola, sia tra gli studenti che tra i docenti, sempre più sensibili ed attenti alle tematiche ambientali. Il riconoscere le specie arboree non è così semplice come potrebbe sembrare: ci si basa su classificazioni che richiedono conoscenza scientifica ed osservazione analitica dei particolari botanici come la morfologia dei fiori, delle foglie e della corteccia o la forma della chioma. Di contro la presente pubblicazione vuole essere uno strumento di conoscenza semplice ed immediato, pur se rigoroso nella sua impostazione, da offrire all attenzione del mondo scolastico, agli amanti della natura, agli escursionisti ma, anche, ai professionisti ed agli studiosi. Con questa prima raccolta vengono catalogate le specie più significative e frequentemente riscontrabili in Basilicata. Il testo si compone di illustrazioni fotografiche e schede descrittive che consentono di identificare agevolmente, soprattutto ai non addetti ai lavori, gli esemplari arborei in cui ci si può imbattere. L immediatezza e la semplificazione descrittiva consentiranno sicuramente agli appassionati di memorizzare gli elementi e gli aspetti salienti e macroscopici delle piante per poterle facilmente riconoscere. Modificare il vedere superficiale delle persone in attenta osservazione, agevolando la scoperta di particolari di una natura che nulla lascia al caso, ma tutto evolve in interazione con i molteplici fattori esterni che la condizionano è senza ombra di dubbio l obiettivo primario a cui tendere, oltre al conseguimento di una maggiore consapevolezza dell enorme ricchezza ambientale di cui dispone la Basilicata che va sempre più tutelata, preservata e goduta. VITO DE FILIPPO Presidente del Consiglio Regionale della Basilicata 7
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7 PREMESSA Lo scopo di questa pubblicazione è di consentire l individuazione ed il riconoscimento delle principali specie arboree presenti in Basilicata. La regione è caratterizzata, infatti, dalla presenza di un patrimonio vegetale particolarmente vario e ricco che merita, senza alcun dubbio, di essere apprezzato e divulgato. Questa breve guida intende quindi fornire, ai visitatori che quotidianamente sono graditi ospiti della Basilicata, la possibilità di dare un ulteriore significato alle passeggiate ed alle escursioni compiute sul suo territorio. L elenco che seguirà, sotto forma di schedatura, comprende sia le piante autoctone (dal greco autos, medesimo e chthon, terra ovvero originario dello stesso paese dove vive) che alloctone (dal greco allos, diverso e chthon, terra ovvero non originario ma che, pur riproducendosi spontaneamente in una zona ed affermandosi come pianta adatta all ambiente, non ha avuto sviluppo in quel dato luogo). Tra le specie autoctone e quelle alloctone si collocano le naturalizzate, ovvero le piante che si sono ben adattate all ambiente in cui sono state introdotte e che, oramai, sono divenute elementi caratterizzanti alcune aree. Si pensi ai cedri, all ippocastano, alla robinia pseudoacacia, all ailanto, etc., originarie di altri paesi, ma ad ampia diffusione anche in Basilicata a scopo ornamentale o di difesa del territorio ed integratesi sia nel paesaggio locale che nel contesto regionale. Il criterio discriminatorio utilizzato per l inclusione o l esclusione delle singole specie è basato sull entità della diffusione e sulla rappresentatività che queste hanno sul territorio. Si fa presente, comunque, che questo testo non ha la pretesa di essere un opera esaustiva dal punto di vista scientifico ma, anzi, vuole rappresentare un introduzione a carattere puramente divulgativo ed alla portata di tutti coloro che vogliono accostarsi al ricchissimo patrimonio arboreo lucano, per approfondire le proprie conoscenze, anche semplicemente sostando in ville e giardini od in una delle numerose aree attrezzate distribuite nei boschi. L opera è completata da alcuni cenni riferiti agli alberi monumentali presenti ed alla vigente normativa in materia forestale. 9
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9 NOTE ESPLICATIVE PER LALETTURA DELLE SCHEDE Le principali specie arboree presenti in Basilicata saranno di seguito riportate sotto forma di schede sintetiche, ognuna delle quali conterrà alcuni caratteri fondamentali per il riconoscimento delle stesse, anche e soprattutto tramite immagini fotografiche di particolari distintivi. A corredo di queste informazioni saranno inoltre fornite note e curiosità riferite, ad esempio, agli utilizzi alternativi delle piante stesse, nonché alle tradizioni popolari legate al significato che una data pianta ha assunto, particolarmente nei secoli trascorsi. I campi delle schede ed i relativi contenuti sono i seguenti: Nome comune della specie Famiglia: di appartenenza Genere: di appartenenza Nome scientifico Nome inglese Caratteristiche morfologiche: descrizione dei principali aspetti morfologici (ad es. portamento, dimensioni, forma della chioma e suo colore, etc.). Aspetti botanici: descrizione dei principali aspetti botanici (foglie, infiorescenze, frutti). Areale: origine, distribuzione in Italia della specie, esigenze pedoclimatiche. In Basilicata: presenza e diffusione della specie. Utilizzo principale: impiego del legname e/o di altre parti. Curiosità: origine del nome, provenienza, tradizioni popolari, descrizione degli eventuali utilizzi alternativi (medicinali, etc.) della pianta, ovvero delle sue parti. 11
10 SIMBOLOGIA UTILIZZATA PER LA DISTRIBUZIONE DELLE SPECIE Il logo del territorio regionale indica la presenza diffusa della specie. Il cerchietto all interno del logo indica la prevalente distribuzione della specie in determinate zone. 12
11 INDICE ALFABETICO DEI NOMI LATINI Abies alba...pag. 18 Acer campestre...20 Acer lobelii...26 Acer monspessulanum...24 Acer opalus...64 Acer pseudoplatanus...22 Aesculus hippocastanum...60 Ailanthus altissima...28 Alnus cordata...70 Alnus glutinosa...72 Carpinus betulus...30 Castanea sativa...34 Cedrus atlantica...36 Cedrus deodara...38 Cupressus macrocarpa...46 Cupressus sempervirens...44 Eucalyptus globulus...50 Fagus sylvatica...52 Fraxinus angustifolia...58 Fraxinus excelsior...56 Fraxinus ornus...74 Juglans regia...66 Ostrya carpinifolia...32 Pinus halepensis...76 Pinus leucodermis...80 Pinus nigra...82 Pinus pinea...78 Pinus silvestris...84 Platanus orientalis...92 Populus alba...86 Populus nigra...88 Populus tremula...90 Prunus avium...42 Pseudotsuga menziesii...48 Quercus cerris...40 Quercus frainetto...54 Quercus ilex...62 Quercus pubescens...96 Robinia pseudacacia...94 Salix alba...98 Sorbus aria Sorbus aucuparia Sorbus torminalis Taxus baccata Tilia cordata Tilia platyphyllos Ulmus campestris
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13 INDICE ALFABETICO DEI NOMI VOLGARI IN RIFERIMENTO AI NOMI LATINI (tra parentesi la denominazione latina) Abete bianco (Abies alba) pag. 18 Acero campestre (Acer campestre) Acero di montagna (Acer pseudoplatanus) Acero minore (Acer monspessulanum) Acero napoletano (Acer lobelii) Ailanto (Ailanthus altissima) Carpino bianco (Carpinus betulus) Carpino nero (Ostrya carpinifolia) Castagno (Castanea sativa) Cedro dell Atlante (Cedrus atlantica) Cedro deodora (Cedrus deodora) Cerro (Quercus cerris) Ciliegio (Prunus avium) Cipresso (Cupressus sempervirens) Cipresso di Monterey (Cupressus macrocarpa) Douglasia (Pseudotsuga menziesii) Eucalipto comune (Eucalyptus globulus) Faggio (Fagus sylvatica) Farnetto (Quercus frainetto) Frassino maggiore (Fraxinus excelsior) Frassino meridionale (Fraxinus angustifolia) Ippocastano (Aesculus hippocastanum) Leccio (Quercus ilex) Loppo (Acer opalus) Noce comune (Juglans regia) Olmo campestre (Ulmus campestris) Ontano napoletano (Alnus cordata) Ontano nero (Alnus glutinosa) Orniello (Fraxinus ornus)
14 16 Pino d Aleppo (Pinus halepensis) Pino domestico (Pinus pinea) Pino loricato (Pinus leucodermis) Pino nero (Pinus nigra) Pino silvestre (Pinus silvestris) Pioppo bianco (Populus alba) Pioppo nero (Populus nigra) Pioppo tremolo (Populus tremula) Platano orientale (Platanus orientalis) Robinia (Robinia pseudoacacia) Roverella (Quercus pubescens) Salice bianco (Salix alba) Sorbo degli uccellatori (Sorbus aucuparia) Sorbo montano (Sorbus aria) Sorbo selvatico (Sorbus torminalis) Tasso (Taxus baccata) Tiglio comune (Tilia platyphyllos) Tiglio riccio (Tilia cordata)
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