C O M U N E D I S A N Q U I R I N O

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "C O M U N E D I S A N Q U I R I N O"

Transcript

1 C O M U N E D I S A N Q U I R I N O P R O V I N C I A D I P O R D E N O N E PROCEDURA APERTA PER L AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO DI RISTORAZIONE PRESSO LA CASA ANZIANI COMUNALE PERIODO 01/01/ /03/ C.I.G CAPITOLATO SPECIALE D ONERI ENTE APPALTANTE: COMUNE DI SAN QUIRINO indirizzo: Via Molino di Sotto n SAN QUIRINO (PN) telefono: / telefax: 0434/ segreteria@com-san-quirino.regione.fvg.it Indirizzo Internet: **************************************************** Approvato con determinazione n. 701 di data 30/10/2012

2 INDICE ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4 ART. 5 ART. 6 ART. 7 ART. 8 ART. 9 TITOLO I - INDICAZIONI GENERALI DELL APPALTO DEFINIZIONI DESCRIZIONE GENERALE OGGETTO DELL APPALTO DURATA DELL APPALTO ONERI ED ATTIVITÀ COSTITUENTI IL SERVIZIO DI RISTORAZIONE ULTERIORI ADEMPIMENTI A CARICO DELLA DITTA MANCATA ATTIVAZIONE DEL SERVIZIO TITOLO II - MODALITA DI GARA E PRESENTAZIONE DELLE OFFERTE PRESENTAZIONE DELLE OFFERTE DETERMINAZIONE IMPORTO A BASE D ASTA ART. 10 ART. 11 ART. 12 ART. 13 ART. 14 ART. 15 ART. 16 ART. 17 ART. 18 ART. 19 ART. 20 ART. 21 ART. 22 TITOLO III - ONERI CONTRATTUALI AGGIUDICAZIONE DEFINITIVA SPESE E TASSE PER LA STIPULAZIONE DEL CONTRATTO ASSICURAZIONE E GARANZIE TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI RECESSO DA PARTE DELL ENTE RINUNCIA ALL AGGIUDICAZIONE DOMICILIO CESSIONE DEL CONTRATTO E SUBAPPALTO DEL SERVIZIO LICENZE, AUTORIZZAZIONI ED OBBLIGHI NORMATIVI SCIOPERO E/O INTERRUZIONE DEL SERVIZIO TITOLO IV - LOCALI ED ATTREZZATURE MANUTENZIONI ATTREZZATURE E STRUTTURE VERBALE DI CONSEGNA DEI LOCALI, ARREDI ED ATTREZZATURE INVENTARIO DI RICONSEGNA ALLA SCADENZA DEL CONTRATTO 2

3 ART. 23 ART. 24 ART. 25 ART. 26 ART. 27 ART. 28 ART. 29 ART. 30 ART. 31 ART. 32 ART. 33 TITOLO V - PERSONALE ORGANICO FORMAZIONE ED AGGIORNAMENTO DEL PERSONALE REINTEGRO PERSONALE MANCANTE REFERENTE RIUNIONI PERIODICHE VESTIARIO IDONEITÀ SANITARIA DEL PERSONALE IGIENE DEL PERSONALE SICUREZZA DEL PERSONALE RISPETTO DELLE NORME VIGENTI RELATIVE AL PERSONALE IMPIEGATO APPLICAZIONE DEI CONTRATTI DI LAVORO ART. 34 ART. 35 TITOLO VI - CARATTERISTICHE MERCEOLOGICHE DELLE DERRATE ALIMENTARI SPECIFICHE TECNICHE RELATIVE ALLE DERRATE ALIMENTARI GARANZIA DI QUALITÀ ART. 36 ART. 37 ART. 38 ART. 39 ART. 40 ART. 41 ART. 42 ART. 43 ART. 44 ART. 45 ART. 46 TITOLO VII - IGIENE DELLA PRODUZIONE IGIENE DELLA PRODUZIONE PRESCRIZIONI TECNICHE RELATIVE ALLE TECNOLOGIE DI MANIPOLAZIONE CONSERVAZIONE DELLE DERRATE RICICLO TITOLO VIII - TECNOLOGIE DI PREPARAZIONE E COTTURA LINEA REFRIGERATA PENTOLAME PER LA COTTURA ED UTENSILI CONDIMENTI TITOLO IX - SPECIFICHE TECNICHE RELATIVE AL MENU STRUTTURA DEL MENÙTIPO MENÙ PARTICOLARI DIETE SPECIALI VARIAZIONI DEL MENÙ 3

4 TITOLO X - NORME PER LA PRENOTAZIONE E LA VEICOLAZIONE DEI PASTI ART. 47 ART. 48 ART. 49 INFORMAZIONE AGLI UTENTI DEL SERVIZIO PRENOTAZIONE DEI PASTI PER GLI OSPITI CONTENITORI PASTI E MEZZI DI TRASPORTO TITOLO XI - SERVIZIO DI DISTRIBUZIONE DEI PASTI ART. 50 ART. 51 PERSONALE ADDETTO E MODALITÀ DI DISTRIBUZIONE DEI PASTI AGLI OSPITI ORARI DI DISTRIBUZIONE DEI PASTI TITOLO XII - PULIZIA ED IGIENE DEL CENTRO COTTURA ART. 52 ART. 53 ART. 54 ART. 55 PULIZIA DEGLI IMPIANTI, DELLE MACCHINE, DEGLI ARREDI E DELLE ATTREZZATURE MODALITÀ DI UTILIZZO DEI DETERSIVI E LORO STOCCAGGIO ULTERIORI INTERVENTI DERATTIZZAZIONE E DISINFESTAZIONE RIFIUTI TITOLO XIII - NORME DI PREVENZIONE, SICUREZZA E ANTINFORTUNISTICA SUI LUOGHI DI LAVORO ART. 56 ART. 57 ART. 58 ART. 59 ART. 60 ART. 61 ART. 62 ART. 63 DISPOSIZIONI IN MATERIA DI SICUREZZA VALUTAZIONE DEL RISCHIO NORME DI SICUREZZA NELL USO DEI DETERGENTI E DEI SANIFICANTI SEGNALETICA DI SICUREZZA SUL POSTO DI LAVORO COSTI RELATIVI ALLA SICUREZZA DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE (DPI) REFERENTE DELLA SICUREZZA SOPRALLUOGO CONGIUNTO PER LA COMUNICAZIONE DEI RISCHI PIANO DI EVACUAZIONE 4

5 ART. 64 ART. 65 ART. 66 ART. 67 ART. 68 TITOLO XIV - CONTROLLI DI CONFORMITA DELLA PRODUZIONE E DEL SERVIZIO CONTROLLI TIPOLOGIA DI CONTROLLI DOCUMENTI RELATIVI ALLE DERRATE ALIMENTARI PIANO DI AUTOCONTROLLO - SISTEMA H.A.C.C.P. CONSERVAZIONE CAMPIONI ART. 69 ART. 70 ART. 71 ART. 72 ART. 73 ART. 74 ART. 75 ART. 76 ART. 77 ART. 78 ART. 79 ART. 80 ART. 81 ART. 82 ART. 83 TITOLO XV - INADEMPIENZE E PENALITA INADEMPIENZE E PENALITÀ APPLICAZIONE DELLE PENALITÀ RISOLUZIONE DI DIRITTO DEL CONTRATTO IPOTESI DI RISOLUZIONE DEL CONTRATTO VARIAZIONI CONTRATTUALI VERIFICA SODDISFAZIONE DEL CLIENTE TITOLO XVI - PREZZO E MODALITA DI PAGAMENTO DEI PASTI PREZZO DEL PASTO MODALITÀ DI PAGAMENTO LIQUIDAZIONE REVISIONE PREZZI TITOLO XVII - CONTROVERSIE FORO COMPETENTE COMUNICAZIONI RINVIO IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO ALLEGATI 5

6 ART. 1 DEFINIZIONI TITOLO I INDICAZIONI GENERALI DELL APPALTO Nell ambito del presente Capitolato Speciale d appalto si intende per: ART. 2 Ente: / Amministrazione: Comune di San Quirino (PN); Struttura: i locali della Casa Anziani ove sono accolti gli ospiti e le sue pertinenze; Responsabile dei Servizi: responsabile dell Area Servizi alla Persona ed alla Comunità; Ditte concorrenti: le ditte partecipanti alla gara; Ditta: la Ditta risultata aggiudicataria del servizio; A.S.S.: Azienda per i Servizi Sanitari n. 6 Friuli Occidentale e suoi competenti servizi; R.T.I.: Raggruppamento Temporaneo di Impresa (art. 37 del Codice dei Contratti); Capitolato Speciale d appalto o d oneri: il presente documento comprensivo di tutti gli allegati tecnici. DESCRIZIONE GENERALE L Ente gestisce una Struttura residenziale per anziani destinata ad accogliere un utenza diversificata. La finalità istituzionale e statutaria dell Ente è l ospitalità permanente o temporanea di persone anziane in condizioni psico-fisiche di autosufficienza, parziale autosufficienza, non autosufficienza, non autosufficienza grave, in relazione alla valutazione da parte dell Unità di Valutazione Distrettuale Multidimensionale (UVDM). L Ente fornisce ai residenti prestazioni di carattere alberghiero, assistenziale e di animazione nonché sanitario e riabilitativo. La Struttura è dislocata su tre piani con stanze a uno o più posti letto. Al piano terra sono dislocati i locali di cucina, al piano scantinato sono disponibili spazi uso magazzino-deposito. La somministrazione e consumazione dei pasti per i residenti viene effettuata in apposite sale mensa al piano terra. Quotidianamente diversi ospiti della Struttura consumano il pasto nella propria stanza. Attualmente la Struttura dispone di una potenzialità assistenziale di n. 44 posti letto, di cui n. 44 per non autosufficienti. La Struttura inoltre prevede di aprire nel 2013 posti di centro diurno fino ad un massimo di 20 utenti. Il servizio andrà svolto con modalità, tempi e criteri che considerinola complessità dell utenza cui è destinato, ovvero prevalentemente anziani non autosufficienti non più in grado di svolgere le funzioni primarie relative alla cura della propria persona, all alimentarsi autonomamente, allo spostarsi e all avere autonome relazioni sociali. La Ditta si obbliga ad effettuare il servizio oggetto dell appalto con le modalità indicate nel presente Capitolato speciale. ART. 3 OGGETTO DELL APPALTO L appalto ha per oggetto il servizio di ristorazione, rivolto: Ai residenti della casa anziani; Agli ospiti del centro diurno (dalla data di avvio); 6

7 Sarà richiesta la predisposizione di diete speciali individualizzate per ospiti con esigenze e/o patologie diverse. Può essere altresì richiesta la predisposizione di cestini per uscite degli ospiti ed il cui costo dovrà ritenersi compreso nella giornata alimentare, in quanto usualmente sostitutivi di altri momenti alimentari. Nel corso del contratto il servizio di ristorazione potrà essere ampliato ed essere richiesta la preparazione di pasti per altri eventuali soggetti indicati dall Ente. ART. 4 DURATA DELL APPALTO Il contratto avrà durata di 1 (uno) anni e 3 (tre) mesi, con decorrenza dal 1 gennaio2013,o comunque dalla data di affidamento del servizio, e terminerà il 31 marzo Qualora allo scadere del termine naturale previsto dal contratto l Ente non avesse ancora provveduto ad aggiudicare il servizio per il periodo successivo, la Ditta sarà tenuta a continuarlo agli stessi patti e condizioni nelle more dell affidamento del servizio medesimo. ART. 5 ONERI ED ATTIVITÀ COSTITUENTI IL SERVIZIO DI RISTORAZIONE Ferme restando tutte le attività connesse all'oggetto dell'appalto previste nel presente capitolato e nei suoi allegati, sono a carico della Ditta: l approvvigionamento delle derrate alimentari; la preparazione e cottura dei pasti giornalieri; la fornitura e preparazione, cottura di diete speciali; la preparazione dei vassoi personalizzati per gli anziani allettati; la preparazione e disbrigo, al termine del pasto, dei tavoli presenti nelle sale mensa; la porzionatura dei pasti nei piatti; l assemblaggio e condimento dei pasti; la distribuzione dei pasti nelle sale mensa, coadiuvato dal personale addetto al Servizio di all assistenza alla persona; la fornitura e preparazione di cestini per le uscite. In particolare, la Ditta è tenuta alle seguenti altre operazioni: lo studio, la fornitura e la manutenzione di un sistema che garantisca il mantenimento della temperatura dei cibi, erogati agli ospiti, durante il pasto; all acquisto, al ritiro, al controllo, allo stoccaggio, alla conservazione ed al riordino delle derrate alimentari; verifica della scadenza e della qualità delle derrate tenute in magazzino secondo le norme igienico sanitarie vigenti; raccolta differenziata del materiale di rifiuto della cucina e dei magazzini e smaltimento presso i punti di raccolta comunali, secondo il regolamento vigente; smaltimento degli oli esausti ed ogni altro rifiuto prodotto dalla cucina e dalle attività ad essa collegate, secondo le modalità di legge; eliminazione dei residui grassi risultanti da eventuali depositi od incrostazioni dagli scoli delle attrezzature e delle pavimentazioni, oltre alla fornitura e utilizzo degli appositi enzimi; lavaggio giornaliero delle stoviglie e di tutti i materiali utilizzati provenienti dai piani, dalle sale pranzo e dal personale ed i contenitori utilizzati per trasportare i pasti; pulizia giornaliera del centro cottura e dei locali cucina; pulizie ordinarie e straordinarie, sanificazione e disinfezione della cucina e dei locali concessi in uso,compresi muri, infissi, porte e finestre esterni ed interni, davanzali, soffitti, 7

8 tubazioni e ogni altra superficie, e comprese le aree esterne di pertinenza e di immediata vicinanza, zona deposito rifiuti per la parte di propria competenza, bocche da lupo delle grate e relativi seminterrati di accesso, attrezzature e macchinari relativi; montaggio, impiego e smontaggio di ponteggi ed elevatori, sia fissi, sia mobili, eventualmente necessari per qualsiasi tipologia di prestazione alle pertinenze ed ai locali funzionalmente annessi; sanificazione e riassetto dei locali adibiti a magazzini alimentari e dispensa e ai frighi; ritiro dei carrelli e dei contenitori impiegati per il trasporto di pasti e loro successivo lavaggio giornaliero che avverrà nel locale cucina; integrazione della fornitura delle attrezzature, apparecchiature e del materiale necessario al buon funzionamento del servizio nonché al reintegro di quello usurato o mancante (quali ad esempio a titolo esemplificativo, ma non esaustivo,stoviglie, pentole, contenitori e posaterie comprese, carrelli porta vassoio, bicchieri e posate speciali manipolabili da soggetti con disfunzioni motorie e piatti colorati per alcuni ospiti con disfunzioni visive), che al termine dell appalto rimarranno di proprietà della struttura; la compilazione giornaliera della documentazione prevista dalla normativa vigente (H.A.C.C.P.); ogni altra operazione necessaria a garantire il regolare funzionamento del servizio. Tutti i servizi summenzionati, nonché quelli indicati al successivo Art. 6 e gli altri necessari al buon andamento dello stesso, devono essere forniti a spese e cura della Ditta aggiudicataria. ART. 6 ULTERIORI ADEMPIMENTI A CARICO DELLA DITTA La Ditta dovrà provvedere a propria cura e spese, per il centro, alla fornitura, al ritiro, al controllo, allo stoccaggio ed al riordino di: materiali di consumo occorrenti per il servizio (sacchi per l immondizia, spugnette detergenti tovaglioli di carta a doppio velo, tovagliette a perdere copri vassoio,bicchieri di plastica, stoviglie, sacchetti per il confezionamento del pasto ridotto da asporto, rotoloni di carta, rotoli di carta forno, rotoli di pellicola trasparente, rotoli di alluminio ecc.); camici, copricapo, mascherine e calzari monouso per l accesso di personale estraneo alla cucina; detersivo per lavastoviglie e lava pentole, sale per lavastoviglie, brillantante, sale per i forni a vapore e tutti i detergenti necessari alle operazioni di pulizia, da collocarsi negli appositi locali e scaffalature; integrazione della dotazione esistente o acquisizione di quanto mancante secondo le esigenze della propria organizzazione; manutenzione ordinaria dei locali, dei macchinari e delle attrezzature, così come meglio specificato all Art. 20 MANUTENZIONI ATTREZZATURE E STRUTTURE del presente Capitolato Speciale d appalto; le spese di telefonia fissa o mobile, fax ed internet ed ogni altra spesa necessaria all espletamento del servizio sono a carico della Ditta. Sono a carico dell Ente le utenze di acqua, gas, energia elettrica, riscaldamento/condizionamento. La Ditta dovrà inoltre provvedere alla fornitura ed all allestimento delle sale mensa dei residenti con: 1. Tovaglie per tutti i tavoli presenti nelle diverse sale adibite a mensa, compresa la sostituzione a seguito di logoramento; Il numero delle tovaglie dovrà essere congruo a soddisfarne il cambio dei tavoli presenti, ogni qualvolta sia necessario, nonché provvedere al cambio di tutte almeno una volta alla settimana nel giorno che verrà indicato dall Ente; 8

9 Il colore delle tovaglie dovrà essere concordato con l Ufficio Amministrativo dell Ente; La Ditta dovrà farsi carico direttamente del servizio di lavaggio, le cui modalità di gestione devono essere indicate in sede di presentazione di progetto tecnico. 2. Tovaglioli di carta; di colore bianco a doppio velo della misura di 50x50cm. 3. Piatti; devono essere frangibili di ceramica o porcellana fondi e piani, di colore bianco, integri, non anneriti, non graffiati, non scheggiati, con peso massimo di gr. 750/cadauno. 4. Bicchieri; di vetro trasparente infrangibile, maneggevoli, integri, non graffiati, non scheggiati. 5. Posateria: di acciaio inox 18/ Tovaglie di carta: in occasione dei rinfreschi. 7. Bicchieri e posate speciali e piatti colorati: per soggetti con disfunzioni motorie e visive, secondo le indicazioni che verranno successivamente fornite dall Ente. La Ditta dovrà assicurare l igienizzazione delle stoviglie (pentole, piatti, bicchieri, posate inox) e di ogni altro strumento utilizzato nella preparazione, nel confezionamento, nella distribuzione, nel consumo, nel trasporto e nella somministrazione dei pasti, attraverso il loro lavaggio con lavastoviglie e lava pentole. Il tovagliato dovrà essere posizionato e fissato su ogni tavolo, igienizzato durante le operazioni di rigoverno della sala e periodicamente rimosso per il lavaggio secondo le modalità e le frequenze di cui sopra. Particolare attenzione dovrà essere riservata al tovagliato in occasione delle festività. La Ditta dovrà provvedere all integrazione di tutto il necessario per le apparecchiature dei tavoli e per una buona ed efficiente esecuzione del servizio di ristorazione in quantità adeguata al numero complessivo degli utenti. ART. 7 MANCATA ATTIVAZIONE DEL SERVIZIO La mancata attivazione del servizio per esigenze di interesse pubblico o necessità non imputabili all'ente, non dà diritto alla Ditta di richiedere alcun indennizzo o risarcimento. ART. 8 TITOLO II MODALITA DI GARA E PRESENTAZIONE DELLE OFFERTE PRESENTAZIONE DELLE OFFERTE Le modalità di presentazione delle offerte sono indicate nel Disciplinare di Gara. ART. 9 DETERMINAZIONE IMPORTO A BASE D ASTA L'importo totale presunto della presente gara è di Euro ,00 (duecentotrentaquattrocinquecentoquarantasei/00), oltre IVA, ed Euro 3.463,78 (tremilaquattrocentosessantatre/78), oltre Iva, non soggetti a ribasso, quali costi relativi alle misure di sicurezza necessari per l eliminazione o la riduzione al minimo dei rischi da interferenza relativi all appalto del servizio in oggetto (vedasi la Sezione 4 del DUVRI Allegato 1.4). Pertanto, la cauzione provvisoria per la partecipazione alla presente gara è di Euro 4.760,18 (quattromilasettecentosessanta/18), pari al 2 % dell'importo presunto. L importo complessivo dell appalto è stato determinato su un numero di pasti annui come evidenziato nella seguente tabella: DENOMINAZIONE DEL SERVIZIO Q.TA PRESUNTA ANNUA COSTO PASTO A BASE D ASTA TOTALEANNUO A BASE D ASTA Giornata alimentare intera per gli utenti Servizio Residenziale , ,00 9

10 Giornata alimentare ridotta per utenti Centro Diurno e per utenti del servizio residenziale che non usufruiscano di uno dei due pasti principali della giornata (pranzo o cena) , ,00 Totale presunto annuo esclusi gli oneri per la sicurezza (IVA esclusa) ,00 Il numero dei pasti annui è da considerarsi solo indicativo e non si darà luogo a modifiche del prezzo del pasto per eventuali variazioni in più o in meno del limite delle quantità pattuite. L importo che sarà corrisposto per la prestazione del servizio oggetto della presente procedura sarà quello determinato a seguito dell applicazione del ribasso percentuale unico offerto in sede di gara dal concorrente sul costo/pasto giornata intera e giornata ridotta moltiplicato per il numero dei pasti effettivamente erogati. Sono ammesse unicamente offerte al ribasso.. La Giornata alimentare intera è costituita dai seguenti i momenti : 1. colazione; 2. spuntino di metà mattina; 3. pranzo; 4. merenda; 5. cena; 6. bevanda serale. La Giornata alimentare ridotta non comprende il pranzo o la cena. ART. 10 AGGIUDICAZIONE DEFINITIVA TITOLO III ONERI CONTRATTUALI L Ente procederà all aggiudicazione definitiva, previa acquisizione del Documento integrativo al DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI INTERFERENZIALI elaborato dall Ente ed Allegato n. 1.4 al presente Capitolato (vedi Art. 60); tale documento integrativo deve essere elaborato sulla base delle proprie scelte autonome e di responsabilità nell organizzazione dell espletamento delle prestazioni. ART. 11 SPESE E TASSE PER LA STIPULAZIONE DEL CONTRATTO Tutte le spese e tasse (bolli, imposta di registro, diritti di segreteria), inerenti al presente contratto, sono interamente a carico della Ditta. La Ditta, prima della stipula del contratto, all uopo formalmente invitata dall Ente, dovrà: presentare la cauzione definitiva del 10% dell importo contrattuale; presentare la documentazione che sarà richiesta nella lettera di invito a stipula. In particolare, in ogni caso prima dell inizio del servizio, dovrà essere presentata: polizza RCT/RCO nella quale deve essere esplicitamente indicato che l'ente è considerato "terzo" a tutti gli effetti, come meglio specificato al successivo Art. 12 del presente Capitolato Speciale d oneri; Ove l aggiudicatario non provveda, in modo conforme e nei termini fissati, ai predetti adempimenti e alla consegna all Ente della documentazione richiesta, l Amministrazione avrà la facoltà di ritenere come non avvenuta l aggiudicazione e procederà all applicazione delle sanzioni di legge. L Ente si riserva la facoltà di procedere alla consegna d urgenza del servizio, dopo l aggiudicazione definitiva e prima della stipula del contratto. 10

11 ART. 12 ASSICURAZIONE E GARANZIE La Ditta si assume ogni responsabilità sia civile che penale derivatele ai sensi di legge a causa dell'espletamento di quanto richiesto dal presente capitolato. A tale scopo la Ditta si impegna a consegnare all'ente una polizza RCT/RCO stipulata con una primaria Compagnia di Assicurazione, nella quale venga indicato che l Ente è considerato "terzo" a tutti gli effetti. La polizza assicurativa responsabilità civile dovrà avere i seguenti massimali: ,00.= per catastrofe; ,00.= per ogni persona; ,00.= per danni a cose e animali; L impresa è tenuta, inoltre, a presentare polizza assicurativa RTC/O per responsabilità civile terzi e operai dipendenti con un massimale di ,00. L'Ente è esonerato da ogni responsabilità per danni, infortuni od altro che dovessero accadere agli utenti, durante l'esecuzione del servizio e per quanto di competenza dello stesso. La Ditta assumerà a proprio carico l'onere di manlevare l'ente da ogni azione che possa essere intentata nei confronti della stessa amministrazione per infortuni o danni arrecati a terzi o a dipendenti, in relazione allo svolgimento del servizio. Il predetto contratto assicurativo dovrà prevedere tra l altro la copertura dei rischi da eventuale intossicazione alimentare o avvelenamenti subiti dai fruitori del servizio di ristorazione, nonché ogni altro danno agli utenti conseguente alla somministrazione dei pasti. La polizza deve prevedere la copertura dei danni alle cose di terzi in consegna e custodia all'assicurato a qualsiasi titolo o destinazione, compresi quelli conseguenti ad incendio e furto. Dovranno essere altresì compresi in garanzia i danni alle cose e alle persone dall esecuzione dei lavori manutentivi previsti dal presente capitolato. derivanti Tutti i massimali vanno rideterminati in base agli indici ISTAT relativi al costo della vita, quando vi sia una svalutazione superiore al 10%. In caso di Raggruppamento Temporaneo di Imprese la polizza assicurativa prestata dalla mandataria capogruppo deve coprire anche i danni causati dalle imprese mandanti. Copia delle polizze, autenticate a norma di legge(d.p.r. 445/2000 E S.M..), dovrà essere consegnata all'ente almeno 7 giorni prima: - della firma del contratto - o dell affidamento d urgenza.. La mancata presentazione delle polizze comporta la revoca dell'aggiudicazione. La Ditta si obbliga ad assumere ogni responsabilità per casi di infortuni e danni arrecati alla stazione appaltante e a terzi in dipendenza di manchevolezze o di trascuratezze commesse durante l esecuzione della prestazione contrattuale. L Ente è esonerato da ogni responsabilità per danni, infortuni, o altro che dovessero accadere al personale della Ditta durante l esecuzione del servizio, convenendosi a tale riguardo che qualsiasi eventuale onere è da intendersi già compreso e compensato nel corrispettivo dell appalto. ART. 13 TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI La Ditta si impegnerà a custodire e non diffondere eventuali informazioni inerenti gli utenti e l Ente, di cui possa venire in possesso, secondo le regole previste dal D.lgs. 196/2003 e s.m.i. ART. 14 RECESSO DA PARTE DELL ENTE L'Ente può recedere dal contratto, anche se è stata iniziata la prestazione, nei casi previsti dalla legge o dal contratto. 11

12 ART. 15 RINUNCIA ALL AGGIUDICAZIONE Qualora la Ditta risultata aggiudicataria non intenda accettare l incarico il Comune di San Quirino procederà ad escutere la cauzione provvisoria prestata a garanzia della stipula del contratto. Sono fatte salve tutte le azioni a tutela degli interessi dell Ente e di risarcimento danni. ART. 16 DOMICILIO La Ditta, come dichiarato in sede di offerta, deve eleggere e mantenere per tutta la durata del contratto un domicilio presso la sede operativa ovvero presso la Casa Anziani di San Quirino, sita in via Piazzetta n San Quirino (PN). Le notificazioni e le intimazioni verranno effettuate con consegna a mano e sottoscrizione del riscontro, presso il suddetto domicilio eletto. Qualsiasi comunicazione fatta alla Ditta dal Responsabile del Servizio preposto si considererà fatta personalmente al titolare della stessa. In caso di R.T.I., qualsiasi comunicazione fatta all impresa mandataria si intende fatta a tutte le imprese costituenti il Raggruppamento Temporaneo. ART. 17 CESSIONE DEL CONTRATTO E SUBAPPALTO DEL SERVIZIO Il contratto non può essere ceduto, a pena di nullità, salvo quanto previsto nell'articolo 116 del D. Lgs. 163/2006 e s.m.i.. Per la disciplina del subappalto si rinvia all art. 118 del D. Lgs 163/2006 e s.m.i. Sono subappaltabili le prestazioni accessorie al servizio principale quali, ad esempio, le manutenzioni, le pulizie, la disinfestazione e derattizzazione dei locali., attività di controllo eseguite per la sicurezza alimentare, formazione del personale. La ditta dovrà dichiarare in sede di offerta le parti del servizio che intende eventualmente subappaltare. L Ente non provvede al pagamento diretto dei subappaltatori o cottimisti. Resta in ogni caso ferma la responsabilità della Ditta nei confronti dell Ente per il complesso degli obblighi previsti dal presente Capitolato. ART. 18 LICENZE, AUTORIZZAZIONI ED OBBLIGHI NORMATIVI La Ditta deve essere in possesso di tutte le prescritte autorizzazioni e nulla osta rilasciati da parte delle autorità preposte, necessarie per l espletamento di quanto richiesto dal presente Capitolato secondo le normative vigenti. La Ditta deve altresì attuare l'osservanza delle norme, che si intendono tutte richiamate, derivanti dalle vigenti Leggi e Decreti relativi alla prevenzione infortuni sul lavoro, all'igiene del lavoro, alle assicurazioni contro gli infortuni sul lavoro, alle malattie professionali ed ogni altra disposizione in vigore o che potrà intervenire in corso di esercizio per la tutela materiale dei lavoratori. La Ditta dovrà, in ogni momento, a semplice richiesta dell'ente, dimostrare di avere provveduto a quanto sopra. ART. 19 SCIOPERO E/O INTERRUZIONE DEL SERVIZIO La Ditta si obbliga a rispettare e a far rispettare dai propri dipendenti le disposizioni di Legge "sull'esercizio del diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali". Le interruzioni del servizio per causa di forza maggiore non danno diritto all'appaltatore a risarcimenti o indennizzi a qualsiasi titolo. 12

13 ART. 20 TITOLO IV LOCALI ED ATTREZZATURE MANUTENZIONI ATTREZZATURE E STRUTTURE La Ditta ha l'obbligo contrattuale di effettuare le manutenzioni prescritte all art. 6 del presente Capitolato Speciale d oneri. In particolare compete alla Ditta la manutenzione ordinaria dei macchinari e delle attrezzature di proprietà dell Ente e ordinaria e straordinaria dei macchinari, delle attrezzature e degli arredi di propria proprietà. Al verificarsi di guasti, di qualsiasi natura, la Ditta sarà tenuta a provvedere, a propria cura e spese, tramite il personale specializzato delle Ditte incaricate della manutenzione, agli interventi necessari al ripristino dell attrezzatura, al massimo nei 5 giorni successivi. Al fine della verifica del rispetto dei tempi, copia della richiesta di intervento dovrà essere mantenuta nel centro cottura. La data di effettiva esecuzione e le modalità degli interventi eseguiti - corredati del timbro e della firma del manutentore - devono essere annotati su un apposito registro tenuto presso il centro cottura. Tali documenti dovranno essere consultabili dal personale dell Ente preposto alle verifiche e ai controlli. In caso di guasto della lavastoviglie e/o della lava pentole, la Ditta dovrà garantire l igienizzazione delle stoviglie e di ogni altro strumento utilizzato. La Ditta dovrà aggiornare l inventario delle attrezzature di cucina annotandovi tutti gli interventi effettuati. Particolare attenzione dovrà essere riposta nell'esecuzione degli interventi che possono determinare, se non eseguiti nei termini prescritti, il decadimento - anche temporaneo dell efficienza delle attrezzature e delle macchine relativamente alla sicurezza. L Ente si riserva di controllare, direttamente o a mezzo terzi, l effettivo stato delle strutture, delle attrezzature, dei macchinari, degli impianti e degli arredi di proprietà dell Ente. In caso di mancata adozione degli interventi necessari, si provvederà, previa diffida, ad applicare le penalità previste all art. 70 del presente Capitolato ed alla successiva esecuzione in danno. Nel caso invece si tratti di manutenzione straordinaria agli impianti di competenza dell Ente e/o alle strutture del plesso, la Ditta dovrà comunicare per iscritto all Ente competente i motivi della necessità di intervento straordinario. Alla fine dell appalto, contestualmente alla riconsegna dei locali e delle attrezzature, alla presenza dei rappresentanti dell Ente e dei rappresentanti della Ditta uscente, dovranno essere svolte verifiche relativamente al funzionamento di tutte le strutture e degli impianti (infissi interni ed esterni, pavimentazioni, rivestimenti, rubinetterie, scarichi, impianto elettrico e corpi illuminanti, impianto del gas, impianto di aerazione, ecc.). ART. 21 VERBALE DI CONSEGNA DEI LOCALI, ARREDI ED ATTREZZATURE Per consentire l assolvimento delle prestazioni di cui al presente Capitolato l Ente concede in uso gratuito alla Ditta gli spazi attualmente allestiti a cucina e magazzini aziendali, nonché tutte le attrezzature ivi contenute, che saranno rilevate in apposito inventario al momento dell affidamento del servizio. All atto della stesura e firma dell inventario e consegna dei locali, congiuntamente al Referente dell Ente, la Ditta accerterà le condizioni di quanto concesso in uso, assumendosi, da quel momento, ogni responsabilità connessa al suo utilizzo da parte del proprio personale. Nel verbale di consegna dei locali verranno descritte in forma esauriente: 1. le strutture di pertinenza del servizio di ristorazione; 13

14 2. quantità, descrizione, tipologia, stato di manutenzione dei beni immobili, degli impianti, degli strumenti, delle attrezzature e degli arredi; Tale inventario farà parte integrante dei documenti contrattuali. L Ente resta sollevato da qualsiasi spesa per manutenzioni o riparazioni successive alla sottoscrizione del verbale di consegna, se non quelle straordinarie sui propri macchinari ed attrezzature. La Ditta si obbliga a non apportare modificazioni, innovazioni o trasformazioni ai locali e/o impianti,senza previa autorizzazione dell Ente. ART. 22 INVENTARIO DI RICONSEGNA ALLA SCADENZA DEL CONTRATTO Al termine dell appalto la Ditta si impegna a riconsegnare i locali con impianti, attrezzature e arredi annessi e comunque quanto messo a disposizione dall Ente, i quali devono essere uguali o superiori in numero specie e qualità a quelli di cui all atto della consegna. Tali beni devono essere consegnati all'ente in perfetto stato di pulizia, funzionamento e di manutenzione, tenuto conto della normale usura dovuta all'utilizzo durante la gestione. Qualora si ravvisassero danni arrecati a strutture, impianti, macchine, arredi ed attrezzature e comunque quanto messo a disposizione dall Ente, rispetto ai corrispondenti verbali di consegna, questi verranno stimati ed addebitati interamente alla Ditta, anche mediante l incameramento parziale o totale della cauzione oppure richiedendone la sostituzione/integrazione. ART. 23 ORGANICO TITOLO V PERSONALE La Ditta,ad esclusiva responsabilità,dovrà individuare ed assumere il personale necessario e professionalmente idoneo all effettuazione del servizio, ferme restando le norme di tutela in materia di successione negli appalti. Il coordinamento per la preparazione dei pasti deve essere affidato ad un cuoco diplomato e con verificata esperienza nell ambito della ristorazione collettiva. La Ditta dovrà presentare prima dell avvio del servizio, l elenco nominativo del personale impiegato nell espletamento dello stesso. Tale elenco dovrà riportare le qualifiche, le retribuzioni lorde percepite ed i turni di lavoro, oltre ai curricula del personale stesso. Tale elenco dovrà essere aggiornato costantemente nel corso del periodo di appalto e dovrà comprendere anche il personale temporaneo. All atto dell inserimento di nuovo personale nell organico addetto alla cucina della casa di riposo dovrà essere presentata agli uffici amministrativi della stessa una scheda con i dati sopra citati completo di curriculum. La Ditta aggiudicataria adotterà le modalità di rilevazione delle presenze tali da certificare l orario effettivamente svolto dal personale. Sarà facoltà dell Ente richiedere, a proprio insindacabile giudizio, l allontanamento del personale, dipendente della Ditta aggiudicataria che, per seri motivi, non risulti idoneo all espletamento del servizio e la sostituzione dei dipendenti che, durante lo svolgimento del servizio, abbiano tenuto un comportamento non consono all ambiente di lavoro. In questi casi si dovrà dar corso, entro 15 (quindici) giorni lavorativi, a quanto richiesto senza che ciò possa costituire motivo di maggiore onere per l Ente. La Ditta dovrà garantire che il personale fornito mantenga un contegno decoroso, irreprensibile, corretto e disponibile alla collaborazione con gli altri operatori, con il personale dell Ente ed in particolare con l utenza. 14

15 ART. 24 FORMAZIONE ED AGGIORNAMENTO DEL PERSONALE La Ditta deve predisporre un coerente programma di formazione a tutto il personale che sarà impiegato nella realizzazione del servizio richiesto dal presente Capitolato, in tutte le fasi dalla produzione alla distribuzione dei pasti, sanificazione, ecc. La formazione relativa al Capitolato deve essere tenuta obbligatoriamente, almeno dieci giorni prima dell inizio della gestione, della durata minima di due ore. La Ditta deve altresì ottemperare alle prescrizioni contenute nel D.Lgs. 81 del 09/04/2008 e s.m.i. in materia di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori sul luogo di lavoro ed alla normativa antifumo ed i cui criteri e modalità di attuazione dovranno essere contenuti ed esplicati nel progetto tecnico ed indicati anche nel Piano di Autocontrollo. I corsi dovranno essere conformi alla già citata normativa e dell esito degli stessi (contenuti, numero di partecipanti, assenze ed esito) dovrà essere dato un report all Ente. La Ditta dovrà informare tempestivamente l Ente delle date di tutti i corsi affinché vi possa eventualmente partecipare un rappresentante dell Amministrazione che, per le mansioni svolte, possa interagire con gli addetti al centro cottura. Tutto il personale addetto al servizio, compreso per le sostituzioni brevi, deve essere messo a conoscenza delle clausole e prescrizioni del presente Capitolato prima dell arrivo in struttura. I referenti dell Ente potranno richiedere l integrazione della formazione del personale qualora lo stesso manifesti carenze nell esercizio delle mansioni affidategli. ART. 25 REINTEGRO PERSONALE MANCANTE Tutte le sostituzioni di personale, per qualsiasi motivo, dovranno essere tempestivamente comunicate all Ente con l indicazione del nominativo del soggetto sostituito e di quello in sostituzione e delle relative qualifiche. In caso di assenza del personale, la Ditta è tenuta a procedere alla sostituzione, utilizzando gli istituti contrattuali previsti dalla normativa vigente. ART. 26 REFERENTE La Ditta dovrà indicare il Referente per l Amministrazione, al quale è attribuita la responsabilità di assicurare che le attività richieste dal presente Capitolato siano pianificate, eseguite e tenute sotto controllo. Di detta persona dovrà essere fornito in sede di progetto tecnico il profilo professionale, le competenze, le fasce orarie di reperibilità e le giornate di presenza in struttura. Dovrà essere ben specificato il grado di potere decisionale e l ambito dello stesso. Le comunicazioni e le eventuali contestazioni di inadempienze fatte dall Ente al Referente designato dalla Ditta, si intendono come presentate direttamente alla stessa. Nel caso in cui il Referente sia in ferie, sostituito, fuori servizio o comunque non raggiungibile la Ditta dovrà tempestivamente indicare un nuovo soggetto, dandone immediata comunicazione scritta all Ente. ART. 27 RIUNIONI PERIODICHE Al fine di una più fattiva collaborazione sarà prevista una riunione ogni sei mesi; la stessa si terrà nella struttura residenziale. Alle suddette riunioni dovrà intervenire il Referente della Ditta aggiudicataria ed il cuoco. Potranno essere previste riunioni straordinarie per motivi specifici. ART. 28 VESTIARIO La Ditta in conformità a quanto disposto dall'art. 42 del D.P.R. 327/80 e s.m.i., fornirà a tutto il personale le divise complete di lavoro in numero congruo a garantire il decoro e l igiene. La Ditta fornirà, altresì, gli indumenti protettivi da indossare per ogni operazione a rischio ai sensi 15

16 del D.lgs. 81/08 e s.m.i. Le divise per la produzione e per la distribuzione devono essere fornite in tempo utile all avvio del servizio affidato. Il personale è tenuto a mantenere in perfetto stato di pulizia, igiene e decoro le divise assegnate dalla Ditta. La Ditta, senza alcun onere aggiuntivo per l'ente, deve garantire le perfette condizioni del vestiario da lavoro. I Direttori e gli ispettori della Ditta sono tenuti ad indossare camice e copricapo nel momento della loro presenza presso il centro cottura. La Ditta è tenuta a fornire camici monouso, mascherine e cuffie in occasione dei sopralluoghi che verranno effettuati presso il centro di produzione dal personale ispettivo, ai sensi delle vigenti normative in materia di igiene e sicurezza. ART. 29 IDONEITÀ SANITARIA DEL PERSONALE Il personale della Ditta dovrà possedere tutti i requisiti professionali e sanitari previsti dalle norme vigenti ed essere costantemente aggiornato, sulle tecniche di manipolazione, sull igiene alimentare nonché sulla normativa di sicurezza e prevenzione alimentare. L Ente si riserva la facoltà di sottoporre il personale a controlli sanitari occasionali. I soggetti non idonei dovranno essere sostituiti. Il personale che rifiutasse di sottoporsi al controllo medico dovrà essere allontanato immediatamente dal servizio. ART. 30 IGIENE DEL PERSONALE La Ditta dovrà assicurare che il personale addetto alla manipolazione, alla preparazione, confezionamento, al trasporto e alla distribuzione dei pasti, curi scrupolosamente l igiene personale, nel rispetto del disposto e delle prescrizioni della normativa vigente regionale, nazionale e comunitaria. A titolo indicativo e non esaustivo, è indispensabile lavare accuratamente le mani: prima di toccare gli alimenti; passando dalla manipolazione dei cibi crudi a quelli cotti; a ogni cambio di lavorazione; se si maneggiano sporcizia, rifiuti, detergenti/disinfettanti; dopo ogni pausa pranzo; dopo ogni volta che ci si soffia il naso; dopo ogni volta che si fuma una sigaretta; dopo essere stati in bagno. Occorre inoltre, al fine di non creare contaminazione delle pietanze in lavorazione: asciugare le mani con asciugamani di carta a perdere; mantenere le unghie corte, pulite e senza smalto; non indossare alcun tipo di anelli, bracciali, orologi da polso, orecchini, piercing al viso, collane; mantenere un elevato standard di pulizia ed igiene della persona e della capigliatura; indossare vestiario da lavoro e dispositivi protettivi puliti; indossare cuffia o copricapo idonei a contenere completamente al suo interno i capelli. E vietato: assaggiare con le dita i cibi; manipolare alimenti senza aver protetto tagli ed eventuali lesioni cutanee con apposite medicazioni e guanti di gomma; indossare monili e/o gioielli; fumare nei locali della struttura; starnutire e tossire sugli alimenti. 16

17 Si deve inoltre evitare il più possibile il contatto diretto delle mani con gli alimenti utilizzando guanti a perdere, mascherine, cucchiai, spatole, coltelli, pinze, ecc., naturalmente puliti. Il vestiario da lavoro deve essere indossato esclusivamente sul posto di lavoro. Gli abiti e le scarpe indossate fuori dal posto di lavoro vanno lasciati negli appositi armadietti. ART. 31 SICUREZZA DEL PERSONALE La Ditta deve predisporre un Piano specifico al fine di ottemperare alle norme previste dal D.Lgs. 81/08 e s.m.i.. La Ditta deve in ogni momento, a semplice richiesta dell Ente, dimostrare di avere provveduto ai suddetti adempimenti. ART. 32 RISPETTO DELLE NORME VIGENTI RELATIVE AL PERSONALE IMPIEGATO La Ditta deve attuare l osservanza delle vigenti normative e di ogni altra disposizione normativa che potrà intervenire nel corso del presente appalto per la tutela materiale dei lavoratori. In particolare, la Ditta dovrà curare l osservanza delle disposizioni relative all igiene del lavoro, alla gestione dei rifiuti, alle assicurazioni contro gli infortuni sul lavoro e alle prevenzioni contro gli infortuni sul lavoro, alle previdenze varie per la disoccupazione involontaria, invalidità e vecchiaia, alla tubercolosi e alle altre malattie professionali. La Ditta deve in ogni momento, a semplice richiesta dell Ente dimostrare di avere provveduto ai suddetti adempimenti. La ditta deve osservare e far osservare al suo personale tutte le disposizioni legislative, le norme interne ed i regolamenti vigenti all interno della struttura, dei quali verrà idoneamente informato. ART. 33 APPLICAZIONE DEI CONTRATTI DI LAVORO La Ditta deve attuare, nei confronti dei lavoratori occupati nelle mansioni costituenti oggetto del presente capitolato, le condizioni normative e retributive non inferiori a quelle previste dai contratti collettivi di lavoro applicabili, alla data di stipula del contratto, alla categoria e nella località in cui si svolge il servizio, nonché le condizioni risultanti da successive modifiche e integrazioni e, in genere, da ogni altro contratto collettivo, successivamente stipulato per la categoria. Tali disposizioni dovranno essere applicate anche al personale socio e dipendente delle Soc. cooperative, così come previsto dalla Legge 142/2001 art. 3 e s.m.i.. Nel caso di inottemperanza agli obblighi di cui al presente articolo, o qualora siano riscontrate irregolarità, oltre all'applicazione delle penalità, l Ente segnalerà la situazione al competente Ispettorato del Lavoro. La Ditta è tenuta altresì a continuare ad applicare i suindicati contratti collettivi anche dopo la scadenza, fino alla loro sostituzione o rinnovo. I suddetti obblighi vincolano la Ditta anche nel caso in cui la stessa non aderisca ad associazioni sindacali di categoria o abbia da esse receduto. ART. 34 TITOLO VI CARATTERISTICHE MERCEOLOGICHE DELLE DERRATE ALIMENTARI SPECIFICHE TECNICHE RELATIVE ALLE DERRATE ALIMENTARI Tutte le derrate alimentari impiegate per la preparazione dei pasti dovranno essere conformi ai requisiti previsti dalle vigenti leggi in materia (qualità, rintracciabilità, ecc.), che qui si intendono tutte richiamate, nonché rispondere alle caratteristiche di cui all Allegato n

18 L Ente conformemente a quanto previsto dalla Legge finanziaria n. 488 del 23/12/99, per la fornitura di prodotti ortofrutticoli freschi convenzionali, predilige l impiego di prodotti agroalimentari tipici e tradizionali, di provenienza prevalentemente regionale FILIERA CORTA, in seconda istanza nazionale ed in ambito C.E., a denominazione protetta (DOP, IGP) e possibilmente a lotta integrata. Se provenienti da agricoltura biologica dovranno essere conformi a quanto previsto dalle norme vigenti. E richiesto il massimo rispetto della stagionalità dei prodotti e di quelle tecniche di conservazione che sono più rispettose della qualità del prodotto. ART. 35 GARANZIA DI QUALITÀ La Ditta deve acquisire dai fornitori e rendere disponibili all Ente, ad ogni richiesta, idonee certificazioni di qualità o dichiarazioni di conformità delle derrate alimentari alle vigenti normative in materia alimentare ed alle Schede tecniche dei prodotti alimentari. Le materie prime utilizzate devono essere di qualità superiore ; per qualità si intende: igienica, nutrizionale, organolettica e merceologica. I parametri generali a cui fare riferimento nell acquisto delle derrate sono: riconosciuta e comprovata serietà professionale del fornitore (ad es.: appartenenza ad un ente o associazione per la produzione garante della qualità e tipicità dell alimento, presenza di un laboratorio per il controllo di qualità all interno dello stabilimento di produzione); completa ed esplicita compilazione di bolle di consegna e fatture; precisa denominazione di vendita del prodotto secondo quanto stabilito dalla legge; corrispondenza delle derrate a quanto richiesto nel Capitolato; etichette rispondenti a quanto previsto dalla normativa; termine minimo di conservazione TMC o data di scadenza ben visibile su ogni confezione e/o cartone; imballaggi integri senza alterazioni manifeste, scatolame non bombato, arrugginito né ammaccato, cartoni non lacerati, ecc.; integrità del prodotto consegnato (confezioni chiuse all origine, prive di muffe, parassiti, difetti merceologici, odori e sapori sgradevoli, ecc.); caratteri organolettici specifici dell alimento (aspetto, colore, odore, sapore,ecc.); mezzi di trasporto igienicamente e tecnologicamente idonei e in perfetto stato di manutenzione; non utilizzo di derrate alimentari derivanti dalle biotecnologie, ossia di alimenti derivanti da organismi, vegetali o animali, nei quali l informazione genetica sia stata modificata da tecniche di ingegneria genetica (O.G.M.). In attesa di un provvedimento legislativo che consenta il riconoscimento dei prodotti geneticamente modificati dall etichettatura, in applicazione del principio di precauzione è richiesta una auto-certificazione del produttore che garantisca il non utilizzo di organismi geneticamente modificati. ART. 36 IGIENE DELLA PRODUZIONE TITOLO VII IGIENE DELLA PRODUZIONE La produzione deve rispettare gli standard igienici previsti dalle normative vigenti. Il personale adibito alle preparazioni di piatti freddi dovrà fare uso di mascherine e guanti monouso. Durante tutte le operazioni di produzione l'impianto di aspirazione dovrà essere sempre 18

19 funzionante. ART. 37 PRESCRIZIONI TECNICHE RELATIVE ALLE TECNOLOGIE DI MANIPOLAZIONE Le operazioni che precedono la cottura devono essere eseguite secondo le modalità di seguito descritte: le materie prime acquistate fresche non potranno essere congelate; tutti i prodotti congelati e/o surgelati, prima di essere sottoposti a cottura, devono essere sottoposti a scongelamento in celle frigorifere a temperatura compresa tra 0 e 4 C, ad eccezione dei prodotti che vengano cotti tal quali; la sgrassatura, la porzionatura e la battitura delle carni crude deve essere effettuata nella stessa giornata in cui viene consumata o il giorno precedente il consumo e opportunamente refrigerata tra 0 e 2 C; il formaggio grattugiato deve essere preparato in giornata; il lavaggio ed il taglio della verdura deve essere effettuato nelle ore immediatamente antecedenti al consumo; le porzionature di salumi e formaggi devono essere effettuate nelle ore immediatamente antecedenti la distribuzione; la carne trita deve essere macinata nella giornata di consumazione; i legumi secchi devono stare in ammollo per 24 ore con almeno 2 ricambi d acqua; tutte le vivande devono essere di norma cotte in giornata; per tutte le preparazioni cotte da consumarsi calde dovrà essere garantito il mantenimento di una temperature minima di + 60 C in tutte le fasi di preparazione, confezionamento, trasporto e somministrazione; per le preparazioni crude e i contorni da consumarsi freddi dovrà invece essere garantita una temperatura massima fino al momento della somministrazione di + 10 C; per yogurt, formaggi freschi ed eventualmente latte pastorizzato dovrà essere garantita una temperatura massima fino al momento della somministrazione di + 4 C; in tutti i sughi a base di pomodori pelati è vietata l aggiunta di zucchero quale correttore di eventuale acidità; le operazioni di impanatura devono essere fatte nelle ore immediatamente antecedenti la cottura; le fritture tradizionali per immersione in olio non devono essere effettuate e ogni cottura analoga alla frittura deve essere realizzata in forni a termoconvezione (frittate, cotolette, polpette, ecc.); la cottura di torte non a base di creme potrà essere effettuata il giorno precedente la consumazione con successiva conservazione in frigorifero a + 4 C; devono essere tassativamente evitati ripetuti raffreddamenti e riscaldamenti di alimenti già cotti. ART. 38 CONSERVAZIONE DELLE DERRATE La conservazione e lo stoccaggio delle derrate deve essere effettuato in conformità a quanto previsto dalle normative vigenti. Le carni, le verdure, i salumi, i formaggi ed i prodotti surgelati dovranno essere conservati in celle o frigoriferi distinti. Sulle confezioni lasciate aperte dovrà essere riportata la data di apertura, mentre nel piano di autocontrollo sarà indicato il tempo massimo di utilizzo delle derrate rimaste aperte. ART. 39 RICICLO E vietata ogni forma di riciclo dei cibi preparati nei giorni antecedenti al consumo. Nel rispetto delle norme igienico sanitarie le derrate integre non consumate potranno essere ritirate dalle associazioni Onlus che ne facciano richiesta all Amministrazione Comunale. 19

20 Gli avanzi dovranno essere eliminati o destinati agli animali, in base alle disposizioni della normativa vigente. In merito alla possibilità di ritirare, da parte di Associazioni o volontari zoofili, i resti, si dispone che: l Associazione deve essere iscritta ad apposito Albo; deve essere individuata la colonia felina o canina interessata; l Associazione deve essere in possesso di adeguati contenitori idonei per il ritiro del materiale ed il volontario addetto al recupero deve evitare di entrare nelle cucine e nelle sale da pranzo; deve essere regolamentato il momento del ritiro. ART. 40 TITOLO VIII TECNOLOGIE DI PREPARAZIONE E COTTURA LINEA REFRIGERATA È ammessa la preparazione di alcune derrate il giorno precedente la cottura purché dopo cottura vengano raffreddate con l ausilio del refrigeratore rapido di temperatura secondo le normative vigenti. Il refrigeratore di temperatura deve essere impiegato esclusivamente per i prodotti cotti. Gli alimenti per i quali è consentita la cottura il giorno antecedente il consumo sono: arrosti, roast - beef, lessi, brasati. È tassativamente vietato raffreddare prodotti cotti a temperatura ambiente o sottoporli ad immersione in acqua. ART. 41 PENTOLAME PER LA COTTURA ED UTENSILI Per la cottura e la conservazione di cibi cotti deve essere impiegato solo pentolame e utensili in acciaio inox. Non possono essere utilizzate pentole in alluminio. ART. 42 CONDIMENTI Le paste asciutte dovranno essere condite al momento della distribuzione ed il formaggio grattugiato, se richiesto, aggiunto al piatto dall operatore addetto alla distribuzione. È tassativamente vietato l uso di formaggi non tutelati dalla denominazione di origine in conformità alla Legge n. 125/1954 e D.P.R. 667/1955 e successive modificazioni, ad eccezione di formaggi tipici locali espressamente richiesti dall Amministrazione. Per i condimenti a crudo delle pietanze, delle verdure e di sughi, pietanze cotte e preparazioni di salse si dovrà utilizzare esclusivamente olio extravergine di oliva avente le caratteristiche prescritte dalla Legge n. 1407/1960 e dal D.M. 509/1987; non è ammesso l uso di altri tipi di oli. ART. 43 TITOLO IX SPECIFICHE TECNICHE RELATIVE AL MENU STRUTTURA DEL MENÙTIPO L Ente intende fornire ai propri utenti un servizio di qualità che renda il momento del pasto piacevole ed atteso. La ricerca della qualità si esplica anche attraverso la proposta di piatti preparati e cucinati secondo la tradizione friulana e preferibilmente di produzione ed impostazione casalinga, nonché promuovere maggiormente il consumo di alimenti protettivi per l anziano quali: pesce, legumi, frutta e verdura, contenendo il consumo di alimenti ricchi di grassi e proteine quali formaggi, insaccati e carni. 20

FAC SIMILE DI PROPOSTA CHECK LIST

FAC SIMILE DI PROPOSTA CHECK LIST ALLEGATO N. 1.6 al Capitolato Speciale d oneri Azienda pubblica di Servizi alla Persona Cordenonese Arcobaleno FAC SIMILE DI PROPOSTA CHECK LIST VERIFICA EFFETTUATA IL GIORNO / / DALLE ORE ALLE ORE TUTTI

Dettagli

REGOLAMENTO PER L USO DEI LOCALI COMUNALI PER LO SVOLGIMENTO E L ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITA SPORTIVE, RICREATIVE E CULTURALI

REGOLAMENTO PER L USO DEI LOCALI COMUNALI PER LO SVOLGIMENTO E L ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITA SPORTIVE, RICREATIVE E CULTURALI COMUNE DI ROCCAVIONE Provincia di Cuneo REGOLAMENTO PER L USO DEI LOCALI COMUNALI PER LO SVOLGIMENTO E L ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITA SPORTIVE, RICREATIVE E CULTURALI VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO

Dettagli

SCHEMA CONTRATTO DI APPALTO SERVIZI ASSISTENZIALI SANITARI E ALTRI SERVIZI AUSILIARI

SCHEMA CONTRATTO DI APPALTO SERVIZI ASSISTENZIALI SANITARI E ALTRI SERVIZI AUSILIARI 1 SCHEMA CONTRATTO DI APPALTO SERVIZI ASSISTENZIALI SANITARI E ALTRI SERVIZI AUSILIARI Codice CIG L anno duemila, il giorno del mese di nella sede della Casa per Anziani Umberto I - Piazza della Motta

Dettagli

COMUNE DI SANTA MARGHERITA LIGURE. AREA 3 SERVIZI INTEGRATI ALLA PERSONA Provincia di Genova

COMUNE DI SANTA MARGHERITA LIGURE. AREA 3 SERVIZI INTEGRATI ALLA PERSONA Provincia di Genova COMUNE DI SANTA MARGHERITA LIGURE AREA 3 SERVIZI INTEGRATI ALLA PERSONA Provincia di Genova Documento unico di valutazione dei rischi interferenziali Art. 26 comma 3 D.L.vo 81/2008 Oggetto dell appalto:

Dettagli

COMUNE DI CISTERNA DI LATINA

COMUNE DI CISTERNA DI LATINA COMUNE DI CISTERNA DI LATINA Medaglia d Argento al Valor Civile BANDO DI GARA Per l affidamento, mediante procedura aperta, della fornitura di materiali medicinali ed altri generi alla Farmacia Comunale

Dettagli

SETTORE ECONOMICO-FINANZIARIO

SETTORE ECONOMICO-FINANZIARIO Città di Morcone (BN) SETTORE ECONOMICO-FINANZIARIO Tel. 0824 955440 - Fax 0824 957145 - E mail: responsabileeconomico@comune.morcone.bn.it CAPITOLATO D APPALTO PER L AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO DI RECUPERO

Dettagli

COMUNE DI PADERNO FRANCIACORTA PROVINCIA DI BRESCIA

COMUNE DI PADERNO FRANCIACORTA PROVINCIA DI BRESCIA COMUNE DI PADERNO FRANCIACORTA PROVINCIA DI BRESCIA REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DELLA COMMISSIONE MENSA SCOLASTICA Approvato con delibera di Consiglio Comunale n. 24 del 29/10/2013

Dettagli

SCHEMA CONTRATTO PER LA FORNITURA/SERVIZIO DI

SCHEMA CONTRATTO PER LA FORNITURA/SERVIZIO DI CASA DI RIPOSO- RESIDENZA PROTETTA FONDAZIONE "CECI" Via G.P. Marinelli, n. 3, 60021 Camerano (AN) SCHEMA CONTRATTO PER LA FORNITURA/SERVIZIO DI (art. 279, c. 1, lett. f) DPR 5.10.2010, n. 207) Lì.. IL

Dettagli

MODALITA FUNZIONAMENTO COMMISSIONE CONTROLLO MENSA SCOLASTICA

MODALITA FUNZIONAMENTO COMMISSIONE CONTROLLO MENSA SCOLASTICA MODALITA FUNZIONAMENTO COMMISSIONE CONTROLLO MENSA SCOLASTICA ART.1 OBIETTIVI Il Comune di Montereale Valcellina istituisce una Commissione Consultiva per il controllo del servizio mensa, con l obiettivo

Dettagli

Comune di Peschiera Borromeo. Provincia di Milano

Comune di Peschiera Borromeo. Provincia di Milano ALLEGATO A 5 Comune di Peschiera Borromeo Provincia di Milano SPECIFICHE TECNICHE RELATIVE ALLE MANUTENZIONI ORDINARIE E STRAORDINARIE PRESSO REFETTORI E CENTRO COTTURA Allegato n. 5 AL CAPITOLATO SPECIALE

Dettagli

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI SIENA REGOLAMENTO RECANTE NORME SUGLI INCARICHI AI DIPENDENTI PROVINCIALI

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI SIENA REGOLAMENTO RECANTE NORME SUGLI INCARICHI AI DIPENDENTI PROVINCIALI AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI SIENA REGOLAMENTO RECANTE NORME SUGLI INCARICHI AI DIPENDENTI PROVINCIALI approvato con deliberazione G.P. n. 188 del 25.7.2001 modificato con deliberazione G.P. n. 83 del

Dettagli

BOZZA DI CONTRATTO DI AFFIDAMENTO IN GESTIONE

BOZZA DI CONTRATTO DI AFFIDAMENTO IN GESTIONE BOZZA DI CONTRATTO DI AFFIDAMENTO IN GESTIONE CA FOSCARI FORMAZIONE E RICERCA S.r.l., con sede legale in Venezia, Dorsoduro 3246, C.F. e Partita IVA 03387580271, rappresentata dal Prof. Maurizio Scarpari

Dettagli

COMUNE DI MONTICELLO D ALBA - Provincia di Cuneo- REGOLAMENTO COMUNALE DEL SERVIZIO MENSA SCOLASTICA

COMUNE DI MONTICELLO D ALBA - Provincia di Cuneo- REGOLAMENTO COMUNALE DEL SERVIZIO MENSA SCOLASTICA COMUNE DI MONTICELLO D ALBA - Provincia di Cuneo- REGOLAMENTO COMUNALE DEL SERVIZIO MENSA SCOLASTICA APPROVATO CON DELIBERA DI CONSIGLIO COMUNALE N. 41 DEL 22/12/2010 MODIFICATO CON DELIBERA DI CONSIGLIO

Dettagli

GESTIONE GOVERNATIVA FUNIVIE SAVONA - SAN GIUSEPPE Provincia di Savona

GESTIONE GOVERNATIVA FUNIVIE SAVONA - SAN GIUSEPPE Provincia di Savona GESTIONE GOVERNATIVA FUNIVIE SAVONA - SAN GIUSEPPE Provincia di Savona CAPITOLATO D APPALTO PER IL SERVIZIO DI MENSA AZIENDALE ART. 1 - OGGETTO DEL CONTRATTO Servizio a favore dei Dipendenti della Gestione

Dettagli

PROVINCIA DI BRINDISI

PROVINCIA DI BRINDISI $//(*$72³% DOOD'HWHUPLQD]LRQH'LULJHQ]LDOH1BBBBBGHOBBBBBBBBBBB PROVINCIA DI BRINDISI 9LD'H/HR%5,1',6, CAPITOLATO SPECIALE D APPALTO SERVIZIO DI MANUTENZIONE ORDINARIA E STRAORDINARIA (parte meccanica ed

Dettagli

PREMESSO CHE SI DISPONE ARTICOLO 1

PREMESSO CHE SI DISPONE ARTICOLO 1 REGOLAMENTO PER L ASSEGNAZIONE E FORNITURA DEL VESTIARIO E DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE PER IL PERSONALE DELL ISTITUZIONE approvato con Deliberazione del Consiglio di Amministrazione n. 31 del

Dettagli

COMUNE DI PALERMO SETTORE FINANZIARIO SERVIZIO ECONOMATO ED APPROVVIGIONAMENTI Via Roma n. 209 90133 Palermo

COMUNE DI PALERMO SETTORE FINANZIARIO SERVIZIO ECONOMATO ED APPROVVIGIONAMENTI Via Roma n. 209 90133 Palermo LOTTO N. 12 CAPITOLATO SPECIALE D ONERI PER LA FORNITURA DEL SERVIZIO DI TRASPORTO ALUNNI PER VISITE FUORI COMUNE. IMPORTO DISPONIBILE 27.272,72 oltre IVA (10%) ART. 1) OGGETTO DEL SERVIZIO, DESCRIZIONE

Dettagli

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DI INTERFERENZE (D.U.V.R.I.)

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DI INTERFERENZE (D.U.V.R.I.) Comune di Calcinaia Servizio Affari Generali e Legali DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DI INTERFERENZE (D.U.V.R.I.) DATA: COMMITTENTE: Comune di Calcinaia IMPRESA APPALTATRICE 1 OGGETTO: AFFIDAMENTO

Dettagli

H.A.C.C.P. 1998 D.Lgs 155/97. 2006 pachetto igiene (regolamenti europei) HAZARD ANALISIS AND CRITICAL CONTROL POINT

H.A.C.C.P. 1998 D.Lgs 155/97. 2006 pachetto igiene (regolamenti europei) HAZARD ANALISIS AND CRITICAL CONTROL POINT H.A.C.C.P. HAZARD ANALISIS AND CRITICAL CONTROL POINT 1998 D.Lgs 155/97 2006 pachetto igiene (regolamenti europei) A CHI E RIVOLTO Aziende di trasformazione degli alimenti (confetture latte verdure in

Dettagli

Consorzio di Bonifica «UFFICIO DEI FIUMI E FOSSI» Via S. Martino 60 56125 PISA tel. 050 505411 fax 050 505438 www.ufficiofiumiefossi.

Consorzio di Bonifica «UFFICIO DEI FIUMI E FOSSI» Via S. Martino 60 56125 PISA tel. 050 505411 fax 050 505438 www.ufficiofiumiefossi. AVVISO PUBBLICO INSERIMENTO NELL ELENCO APERTO DI FORNITORI DI BENI E SERVIZI DEL CONSORZIO DI BONIFICA UFFICIO DEI FIUMI E FOSSI DI PISA. Art.1 Oggetto dell avviso Procedura da seguire per l inserimento

Dettagli

D. LGS 81/2008. Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza

D. LGS 81/2008. Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza D. LGS 81/2008 I RAPPORTI CON I RAPPRESENTANTI DEI LAVORATORI Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza 1. Il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza è istituito a livello territoriale o di

Dettagli

4. Essere informati sui rischi e le misure necessarie per ridurli o eliminarli;

4. Essere informati sui rischi e le misure necessarie per ridurli o eliminarli; Lezione 3 Le attribuzioni del Rappresentante dei Lavoratori per la sicurezza Il diritto alla salute Abbiamo già sottolineato che il beneficiario ultimo del testo unico è la figura del lavoratore. La cui

Dettagli

REGOLAMENTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARIATO IN ATTIVITA SOCIALMENTE UTILI

REGOLAMENTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARIATO IN ATTIVITA SOCIALMENTE UTILI REGOLAMENTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARIATO IN ATTIVITA SOCIALMENTE UTILI Approvato con D.C.C. n. 2 in data 12-02-2015 Art.1 Il Comune di Roncaro volendo garantire nell ambito del proprio territorio attività

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE DEL SERVIZIO DI MENSA SCOLASTICA

REGOLAMENTO COMUNALE DEL SERVIZIO DI MENSA SCOLASTICA 1 REGOLAMENTO COMUNALE DEL SERVIZIO DI MENSA SCOLASTICA ART. 1 OGGETTO E FINALITA DEL SERVIZIO Il servizio di refezione scolastica è realizzato dal Comune nell ambito delle proprie competenze. Il servizio

Dettagli

Co.Ge.S.Co. Consorzio per la Gestione di Servizi Comunali

Co.Ge.S.Co. Consorzio per la Gestione di Servizi Comunali Oggetto: Determinazione a contrarre ai fini dell affidamento della gestione associata del Servizio di Assistenza Domiciliare Socio-assistenziale Anziani e Disabili - periodo: 01/01/2013-30/06/2015. IL

Dettagli

CONVENZIONE PER L UTILIZZAZIONE DI STRUTTURE DA PARTE DELLE SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE DI AREA PSICOLOGICA DELL UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI TORINO TRA

CONVENZIONE PER L UTILIZZAZIONE DI STRUTTURE DA PARTE DELLE SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE DI AREA PSICOLOGICA DELL UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI TORINO TRA CONVENZIONE PER L UTILIZZAZIONE DI STRUTTURE DA PARTE DELLE SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE DI AREA PSICOLOGICA DELL UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI TORINO TRA La Scuola di Specializzazione in Psicologia della Salute

Dettagli

Regolamento. per la Commissione Mensa. del servizio. di ristorazione scolastica

Regolamento. per la Commissione Mensa. del servizio. di ristorazione scolastica Regolamento per la Commissione Mensa del servizio di ristorazione scolastica Delibera di Giunta Comunale n 20 del 27/01/2011 Art. 1 OGGETTO DEL REGOLAMENTO La Commissione Mensa esercita, nell interesse

Dettagli

GARA PNEUMATICI ALLEGATO AL CAPITOLATO TECNICO APPENDICE I Obblighi in materi di sicurezza ed igiene del lavoro S O M M A R I O

GARA PNEUMATICI ALLEGATO AL CAPITOLATO TECNICO APPENDICE I Obblighi in materi di sicurezza ed igiene del lavoro S O M M A R I O 1 di 5 S O M M A R I O 1 OBBLIGHI DITTA AGGIUDICATARIA... 2 1.1 GENERALITÀ... 2 1.2 OBBLIGHI IN FASE DI GARA... 2 1.3 OBBLIGHI DOPO L AGGIUDICAZIONE... 3 2 RISCHI INTERFERENTI... 4 3 FORMAZIONE OBBLIGATORIA...

Dettagli

COMUNE di BREMBATE REGOLAMENTO COMUNALE SERVIZIO PASTI A DOMICILIO

COMUNE di BREMBATE REGOLAMENTO COMUNALE SERVIZIO PASTI A DOMICILIO COMUNE di BREMBATE REGOLAMENTO COMUNALE SERVIZIO PASTI A DOMICILIO APPROVATO CON DELIBERAZIONE DI CONSIGLIO COMUNALE N.25 DEL 29.05.2010 1 Art. 1 - Oggetto del regolamento Art. 2 - Finalità del servizio

Dettagli

IL COMUNE DI GENOVA, di seguito per brevità, denominato Comune, con sede in via Garibaldi 9, Codice Fiscale 00856930102, rappresentato

IL COMUNE DI GENOVA, di seguito per brevità, denominato Comune, con sede in via Garibaldi 9, Codice Fiscale 00856930102, rappresentato CONTRATTO FRA IL COMUNE DI GENOVA E... PER L ESECUZIONE DEL SERVIZIO DI ACCOMPAGNAMENTO EDUCATIVO A FAVORE DI MINORI E NUCLEI DI NAZIONALITÀ STRANIERA SEGUITI DALL UFFICIO CITTADINI SENZA TERRITORIO PERIODO...

Dettagli

Insiel Informatica per il Sistema degli Enti Locali S.p.A. con unico socio Sede Legale: Trieste, Via San Francesco d Assisi n.

Insiel Informatica per il Sistema degli Enti Locali S.p.A. con unico socio Sede Legale: Trieste, Via San Francesco d Assisi n. Pag.1 di 9 Insiel Informatica per il Sistema degli Enti Locali S.p.A. con unico socio Sede Legale: Trieste, Via San Francesco d Assisi n. 43 AQ 01-12 - ACCORDO QUADRO AI SENSI DELL ART. 59 COMMA 5 DEL

Dettagli

COMUNE DI LAURIANO (Provincia di Torino) CAP. 10020 REGOLAMENTO COMUNALE PER IL FUNZIONAMENTO DELLA COMMISSIONE MENSA SCOLASTICA.

COMUNE DI LAURIANO (Provincia di Torino) CAP. 10020 REGOLAMENTO COMUNALE PER IL FUNZIONAMENTO DELLA COMMISSIONE MENSA SCOLASTICA. COMUNE DI LAURIANO (Provincia di Torino) CAP. 10020 REGOLAMENTO COMUNALE PER IL FUNZIONAMENTO DELLA COMMISSIONE MENSA SCOLASTICA. INDICE Art. 1 - Oggetto del regolamento Art. 2 Composizione e nomina Art.

Dettagli

ISPRA. Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale CAPITOLATO SPECIALE DI APPALTO SPECIFICA TECNICA

ISPRA. Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale CAPITOLATO SPECIALE DI APPALTO SPECIFICA TECNICA ISPRA Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale GARA CON PROCEDURA APERTA N. 18/09/GAR LOTTO 11 CAPITOLATO SPECIALE DI APPALTO SPECIFICA TECNICA APPALTO PER ATTIVITA DI FACCHINAGGIO

Dettagli

FOGLIO DELLE CONDIZIONI PER L UTILIZZO DI VILLA DEI LEONI A MIRA

FOGLIO DELLE CONDIZIONI PER L UTILIZZO DI VILLA DEI LEONI A MIRA FOGLIO DELLE CONDIZIONI PER L UTILIZZO DI VILLA DEI LEONI A MIRA PREMESSO CHE: con determinazione dirigenziale n. 614 del 07.04.2011 si stabilivano i criteri di seguito riportati per l uso di Villa dei

Dettagli

CAPITOLATO SPECIALE D APPALTO FORNITURA GASOLIO AUTOTRAZIONE PER AUTOMEZZI - ANNO 2009

CAPITOLATO SPECIALE D APPALTO FORNITURA GASOLIO AUTOTRAZIONE PER AUTOMEZZI - ANNO 2009 CAPITOLATO SPECIALE D APPALTO FORNITURA GASOLIO AUTOTRAZIONE PER AUTOMEZZI - ANNO 2009 Novembre 2008 Art. 1 OGGETTO DELL APPALTO L appalto ha per oggetto l affidamento del servizio di fornitura gasolio

Dettagli

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE M AT E R A REGOLAMENTO SUL FUNZIONAMENTO DEL SERVIZIO MENSA E BAR

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE M AT E R A REGOLAMENTO SUL FUNZIONAMENTO DEL SERVIZIO MENSA E BAR AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE M AT E R A REGOLAMENTO SUL FUNZIONAMENTO DEL SERVIZIO MENSA E BAR 1 ART. 1 (Principi Generali) 1. Il presente Regolamento disciplina le modalità di erogazione del servizio di

Dettagli

Ufficio Finanziario AVVISO PUBBLICO INDAGINE DI MERCATO

Ufficio Finanziario AVVISO PUBBLICO INDAGINE DI MERCATO AVVISO PUBBLICO INDAGINE DI MERCATO per manifestazioni di interesse a partecipare alla procedura di affidamento ex art. 27 del D.Lgs. N.163/2006 per il servizio di refezione scolastica presso le scuole

Dettagli

REGOLAMENTO PER L UTILIZZO DELLA SALA PROVE MUSICALE

REGOLAMENTO PER L UTILIZZO DELLA SALA PROVE MUSICALE REGOLAMENTO PER L UTILIZZO DELLA SALA PROVE MUSICALE DEL COMUNE DI SCANZOROSCIATE Art. 1 - Finalità. L Amministrazione Comunale di Scanzorosciate, impegnata attraverso il Progetto Giovani a promuovere

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA PUBBLICAZIONE DI ATTI E PROVVEDIMENTI ALL ALBO CAMERALE. (Adottato con delibera della Giunta Camerale n.72, del 17 ottobre 2014)

REGOLAMENTO PER LA PUBBLICAZIONE DI ATTI E PROVVEDIMENTI ALL ALBO CAMERALE. (Adottato con delibera della Giunta Camerale n.72, del 17 ottobre 2014) REGOLAMENTO PER LA PUBBLICAZIONE DI ATTI E PROVVEDIMENTI ALL ALBO CAMERALE. (Adottato con delibera della Giunta Camerale n.72, del 17 ottobre 2014) Art.1 - Oggetto Il presente Regolamento disciplina, ai

Dettagli

COMUNE DI CASPERIA ( Provincia di Rieti ) CAP 02041 e-mail: comunedicasperia@libero.it Tel. (0765) 63026-63064 / Fax 63710 REGOLAMENTO

COMUNE DI CASPERIA ( Provincia di Rieti ) CAP 02041 e-mail: comunedicasperia@libero.it Tel. (0765) 63026-63064 / Fax 63710 REGOLAMENTO COMUNE DI CASPERIA ( Provincia di Rieti ) CAP 02041 e-mail: comunedicasperia@libero.it Tel. (0765) 63026-63064 / Fax 63710 REGOLAMENTO SERVIZIO MENSA SCOLASTICA APPROVATO CON DELIBERA DI C.C. N. 36 DEL

Dettagli

COMUNE DI SEZZE ISTITUZIONE COMITATO MENSA SCOLASTICA MODALITA DI CONTROLLO REFEZIONE SCOLASTICA

COMUNE DI SEZZE ISTITUZIONE COMITATO MENSA SCOLASTICA MODALITA DI CONTROLLO REFEZIONE SCOLASTICA ART. 1 - Finalità COMUNE DI SEZZE ISTITUZIONE COMITATO MENSA SCOLASTICA MODALITA DI CONTROLLO REFEZIONE SCOLASTICA Il Comune di Sezze gestisce la mensa scolastica della scuola dell infanzia. Il Comune

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA C O M U N E D I B R U I N O PROVINCIA DI TORINO - C. A. P. 10090 REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELL ALBO PRETORIO DIGITALE Approvato con deliberazione della Giunta Comunale n. 34 del 14/4/2011 Depositato

Dettagli

DISCIPLINARE DI QUALIFICAZIONE delle Imprese in grado di svolgere servizi di pulizia degli edifici ed aree aziendali

DISCIPLINARE DI QUALIFICAZIONE delle Imprese in grado di svolgere servizi di pulizia degli edifici ed aree aziendali DISCIPLINARE DI QUALIFICAZIONE delle Imprese in grado di svolgere servizi di pulizia degli edifici ed aree aziendali 1) Oggetto del Sistema di qualificazione Il presente atto regola, ai sensi del D.Lgs..

Dettagli

Chi è il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza RLS

Chi è il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza RLS Chi è il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza RLS Definizione di RLS (Art 2, comma 1, lettera i) del D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81) persona eletta o designata per rappresentare i lavoratori per

Dettagli

SCHEDA CONTROLLO TEMPERATURE frequenza del rilevamento: GIORNALIERA (*)

SCHEDA CONTROLLO TEMPERATURE frequenza del rilevamento: GIORNALIERA (*) MESE ANNO G I O R N O 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 REGIONE SCHEDA CONTROLLO TEMPERATURE frequenza del rilevamento: GIORNALIERA (*) T C 1 T C 2 T C

Dettagli

COMUNE DI CARIATI (Prov. COSENZA) REGOLAMENTO COMMISSIONE MENSA SCOLASTICA

COMUNE DI CARIATI (Prov. COSENZA) REGOLAMENTO COMMISSIONE MENSA SCOLASTICA COMUNE DI CARIATI (Prov. COSENZA) REGOLAMENTO COMMISSIONE MENSA SCOLASTICA Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 12 del 16/02/2012 Articolo 1 Costituzione La Commissione Mensa scolastica

Dettagli

COMUNE DI SAN LAZZARO DI SAVENA

COMUNE DI SAN LAZZARO DI SAVENA COMUNE DI SAN LAZZARO DI SAVENA (Provincia di Bologna) DISPOSIZIONI IN ORDINE ALLA GESTIONE, ALL UTILIZZO E ALLA GUIDA DELLE AUTO DI PROPRIETÀ COMUNALE Approvato con delibera di Giunta Comunale n. 109

Dettagli

OGGETTO: Modalità di svolgimento in piazza Pomposa di un mercato dei produttori agricoli biologici. IL SINDACO

OGGETTO: Modalità di svolgimento in piazza Pomposa di un mercato dei produttori agricoli biologici. IL SINDACO Comune di Modena Politiche Economiche, Società Partecipate e Sportello Unico L Assessore 22 settembre 2005 Prot. Gen. 2005/125195 IE 11299 OGGETTO: Modalità di svolgimento in piazza Pomposa di un mercato

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA RIPARTIZIONE DEGLI INCENTIVI PER LA PROGETTAZIONE DI CUI AL CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI

REGOLAMENTO PER LA RIPARTIZIONE DEGLI INCENTIVI PER LA PROGETTAZIONE DI CUI AL CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI REGOLAMENTO PER LA RIPARTIZIONE DEGLI INCENTIVI PER LA PROGETTAZIONE DI CUI AL CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI Art. 1: Ambito di applicazione. CAPO 1 Oggetto e soggetti Il presente Regolamento definisce

Dettagli

COMUNE DI MAGLIANO ROMANO PROVINCIA DI ROMA UFFICIO TECNICO LAVORI PUBBLICI

COMUNE DI MAGLIANO ROMANO PROVINCIA DI ROMA UFFICIO TECNICO LAVORI PUBBLICI COMUNE DI MAGLIANO ROMANO PROVINCIA DI ROMA UFFICIO TECNICO LAVORI PUBBLICI Prot. n. 1110/2015 del 15/07/2015 Ente Appaltante: Comune di Magliano Romano Piazza Risorgimento 1 00060 Magliano Romano (Roma)

Dettagli

CONTRATTO DI APPALTO PER LA GESTIONE DEL SERVIZIO DI MENSA AZIENDALE. la Ditta... con sede in... via... n... in

CONTRATTO DI APPALTO PER LA GESTIONE DEL SERVIZIO DI MENSA AZIENDALE. la Ditta... con sede in... via... n... in Ent 11 CONTRATTO DI APPALTO PER LA GESTIONE DEL SERVIZIO DI MENSA AZIENDALE Con la presente scrittura privata tra: la Ditta... con sede in... via... n.... in persona del sig...., committente, Codice fiscale...

Dettagli

CONVENZIONE. tra. il Soggetto gestore EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA della provincia di Lucca (ERP)

CONVENZIONE. tra. il Soggetto gestore EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA della provincia di Lucca (ERP) CONVENZIONE tra il Soggetto gestore EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA della provincia di Lucca (ERP) il COMITATO PARITETICO TERRITORIALE per la prevenzione infortuni, l igiene e l ambiente di lavoro per le

Dettagli

Azienda Pubblica di Servizi alla Persona ASP- Solidarietà Monsignor D. Cadore

Azienda Pubblica di Servizi alla Persona ASP- Solidarietà Monsignor D. Cadore Azienda Pubblica di Servizi alla Persona ASP- Solidarietà Monsignor D. Cadore Via XXV Aprile n. 42 33082 AZZANO DECIMO (PN) telefono 0434-640074 - fax 0434-640941 email : azzano@casaripososolidarieta.191.it

Dettagli

ALLEGATO 1 CAPITOLATO TECNICO

ALLEGATO 1 CAPITOLATO TECNICO ALLEGATO 1 PROCEDURA DI GARA APERTA PER L AFFIDAMENTO DEI SERVIZI DI RECEPTION, CENTRALINO E FATTORINAGGIO ESTERNO PER GLI UFFICI DELLA SOGESID S.P.A. VIA CALABRIA 35 E VIA CALABRIA 56. CIG: 5066492974

Dettagli

Riferimenti normativi

Riferimenti normativi CRITERI E MODALITÀ PER IL RIMBORSO DELLE SPESE DIRETTAMENTE SOSTENUTE DALLE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO PER LA REALIZZAZIONE DI PROGETTI REGOLAMENTATI DA CONVENZIONE I Progetti possono essere integrativi

Dettagli

Corso di Formazione per Gestori Impianti Sportivi

Corso di Formazione per Gestori Impianti Sportivi Corso di Formazione per Gestori Impianti Sportivi La sicurezza sui luoghi di lavoro Il testo unico sulla salute e sicurezza sul lavoro Ing. Luca Magnelli Firenze 19 ottobre 2010 D.Lgs. 9 Aprile 2008 n.

Dettagli

COMUNE di VERZUOLO Provincia di CUNEO

COMUNE di VERZUOLO Provincia di CUNEO SCHEDA N 1 Art. 53 comma 16 ter D.Lgs. 165/2001 Nei mesi di marzo, giugno, ottobre i responsabili di posizione organizzativa inviano al Responsabile Anticorruzione apposita comunicazione con la quale danno

Dettagli

CONSORZIO ASSINDUSTRIA ENERGIA TRENTO ASSOENERGIA

CONSORZIO ASSINDUSTRIA ENERGIA TRENTO ASSOENERGIA CONSORZIO ASSINDUSTRIA ENERGIA TRENTO ASSOENERGIA REGOLAMENTO CONSORTILE PER LA SOMMINISTRAZIONE DI ENERGIA ELETTRICA Il funzionamento tecnico-amministrativo del Consorzio è retto, oltre che dalle disposizioni

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE PER LA COSTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DELLA COMMISSIONE MENSA COMUNALE (C.M.) Approvato con Delibera C.C n.

REGOLAMENTO COMUNALE PER LA COSTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DELLA COMMISSIONE MENSA COMUNALE (C.M.) Approvato con Delibera C.C n. REGOLAMENTO COMUNALE PER LA COSTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DELLA COMMISSIONE MENSA COMUNALE (C.M.) Approvato con Delibera C.C n. 13 del 11/02/2005 ART. 1 FUNZIONI La Commissione Mensa Comunale (d ora

Dettagli

S C H E M A D I O F F E R T A T E C N I C A

S C H E M A D I O F F E R T A T E C N I C A S C H E M A D I O F F E R T A T E C N I C A ALLEGATO 2 AL BANDO DI GARA D APPALTO RELATIVA AD UN CONTRATTO ANNUALE PER IL SERVIZIO DI PULIZIA PRESSO LE SEDI DELL ACCADEMIA DI BELLE ARTI DI BRERA CIG n.

Dettagli

Comune di Figline Valdarno (Provincia di Firenze) REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI RISTORAZIONE SCOLASTICA

Comune di Figline Valdarno (Provincia di Firenze) REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI RISTORAZIONE SCOLASTICA Comune di Figline Valdarno (Provincia di Firenze) REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI RISTORAZIONE SCOLASTICA Approvato con Deliberazione del Consiglio Comunale n. 46 del 13.4.2010 ART. 1 FINALITA 1. Il servizio

Dettagli

COMUNE DI PALERMO R A G I O N E R I A G E N E R A L E SERVIZIO ECONOMATO ED APPROVVIGIONAMENTI ART. 1) OGGETTO DELLA FORNITURA E DESCRIZIONE

COMUNE DI PALERMO R A G I O N E R I A G E N E R A L E SERVIZIO ECONOMATO ED APPROVVIGIONAMENTI ART. 1) OGGETTO DELLA FORNITURA E DESCRIZIONE COMUNE DI PALERMO R A G I O N E R I A G E N E R A L E SERVIZIO ECONOMATO ED APPROVVIGIONAMENTI CAPITOLATO SPECIALE D ONERI PER LA FORNITURA DI: MANGIME PER CANI E GATTI IMPORTO DISPONIBILE 47.603,31 OLTRE

Dettagli

COMUNE DI ACCETTURA Provincia di Matera

COMUNE DI ACCETTURA Provincia di Matera COMUNE DI ACCETTURA Provincia di Matera REGOLAMENTO PER L UTILIZZO DEGLI AUTOMEZZI COMUNALI (Approvato con delibera di C.C. n.34 del 37/11/2009 ) ARTICOLO 1 OGGETTO DEL REGOLAMENTO 1. Il presente Regolamento

Dettagli

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO COMUNITÀ VALLE DI NON

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO COMUNITÀ VALLE DI NON All. 1 PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO COMUNITÀ VALLE DI NON DISCIPLINARE DI SERVIZO PER LE ATTIVITÀ DI CONTROLLO E VIGILANZA DELLA DISCARICA PER RIFIUTI URBANI IN LOC. "ISCLE" DI TAIO E DISCIPLINA DELL UTILIZZO

Dettagli

ALLEGATO 4 STUDIO DI FATTIBILITA

ALLEGATO 4 STUDIO DI FATTIBILITA ALLEGATO 4 STUDIO DI FATTIBILITA Procedura aperta per la selezione di una Società di Gestione del Risparmio per l'istituzione e la gestione di un fondo di investimento, immobiliare, chiuso per il patrimonio

Dettagli

N O M I N A INCARICATI DELLE MISURE DI PREVENZIONE INCENDI, LOTTA ANTINCENDIO E GESTIONE DELLE EMERGENZE

N O M I N A INCARICATI DELLE MISURE DI PREVENZIONE INCENDI, LOTTA ANTINCENDIO E GESTIONE DELLE EMERGENZE DESIGNAZIONE DEI LAVORATORI INCARICATI DELL'ATTUAZIONE DELLE MISURE DI PREVENZIONE INCENDI E LOTTA ANTINCENDIO, DI EVACUAZIONE DEI LUOGHI DI LAVORO IN CASO DI PERICOLO GRAVE E IMMEDIATO, DI SALVATAGGIO

Dettagli

COMUNE DI MENAGGIO Provincia di Como REGOLAMENTO DISCIPLINANTE IL RAPPORTO TRA COMUNE E PERSONE SVOLGENTI ATTIVITA INDIVIDUALE DI VOLONTARIATO

COMUNE DI MENAGGIO Provincia di Como REGOLAMENTO DISCIPLINANTE IL RAPPORTO TRA COMUNE E PERSONE SVOLGENTI ATTIVITA INDIVIDUALE DI VOLONTARIATO COMUNE DI MENAGGIO Provincia di Como REGOLAMENTO DISCIPLINANTE IL RAPPORTO TRA COMUNE E PERSONE SVOLGENTI ATTIVITA INDIVIDUALE DI VOLONTARIATO Art. 1 Il Comune di Menaggio, volendo garantire nell ambito

Dettagli

COMUNE DI CARNAGO. (Provincia di Varese) Regolamento per il servizio di refezione. scolastica Scuola Elementare E.Fermi

COMUNE DI CARNAGO. (Provincia di Varese) Regolamento per il servizio di refezione. scolastica Scuola Elementare E.Fermi COMUNE DI CARNAGO (Provincia di Varese) Regolamento per il servizio di refezione scolastica Scuola Elementare E.Fermi Approvato con deliberazione di C.C. n. 44 del 20.12.2005 e modificato con deliberazione

Dettagli

CITTA DI ORBASSANO REGOLAMENTO DEL SERVIZIO MENSA A FAVORE DEL PERSONALE DIPENDENTE. Approvato con deliberazione G.C. del 22 dicembre 2015 n.

CITTA DI ORBASSANO REGOLAMENTO DEL SERVIZIO MENSA A FAVORE DEL PERSONALE DIPENDENTE. Approvato con deliberazione G.C. del 22 dicembre 2015 n. CITTA DI ORBASSANO REGOLAMENTO DEL SERVIZIO MENSA A FAVORE DEL PERSONALE DIPENDENTE Approvato con deliberazione G.C. del 22 dicembre 2015 n. 235 1 INDICE Art. 1 Finalità ed ambito di applicazione pag.

Dettagli

Università degli Studi di Palermo Servizio di Prevenzione e Protezione di Ateneo

Università degli Studi di Palermo Servizio di Prevenzione e Protezione di Ateneo NG Università degli Studi di Palermo REGOLAMENTO Per l individuazione dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) e la definizione delle loro attribuzioni (approvato nella seduta di contrattazione

Dettagli

Allegato alla determinazione dirigenziale n. 8 del 24/11/2010 SETTORE SEGRETERIA GENERALE

Allegato alla determinazione dirigenziale n. 8 del 24/11/2010 SETTORE SEGRETERIA GENERALE Allegato alla determinazione dirigenziale n. 8 del 24/11/2010 SETTORE SEGRETERIA GENERALE CAPITOLATO D APPALTO PER I SERVIZI INERENTI AL TRATTAMENTO DELLA CORRISPONDENZA DEL COMUNE DI NOVARA Durata : dal

Dettagli

TECNICO PER L AFFIDAMENTO DELL INCARICO DI COORDINATORE DELLA SICUREZZA IN FASE DI PROGETTAZIONE (D.

TECNICO PER L AFFIDAMENTO DELL INCARICO DI COORDINATORE DELLA SICUREZZA IN FASE DI PROGETTAZIONE (D. ACEA S.p.A. DISCIPLINARE TECNICO PER L AFFIDAMENTO DELL INCARICO DI COORDINATORE DELLA SICUREZZA IN FASE DI PROGETTAZIONE (D. Lgs. 81/2008 - Art. 89 punto 1 lett. e) e Art. 91) Roma, marzo 2015 Disciplinare

Dettagli

COMUNE DI MERLINO PROVINCIA DI LODI REGOLAMENTO DEL SERVIZIO COMUNALE DI DIFESA AMBIENTALE

COMUNE DI MERLINO PROVINCIA DI LODI REGOLAMENTO DEL SERVIZIO COMUNALE DI DIFESA AMBIENTALE COMUNE DI MERLINO PROVINCIA DI LODI REGOLAMENTO DEL SERVIZIO COMUNALE DI DIFESA AMBIENTALE Approvato con Delibera Consiglio comunale n 24 del 25-06-2013 INDICE Art. 1 Art. 2 Art. 3 Art. 4 Art. 5 Art. 6

Dettagli

COMUNE DI CAGLIARI PUBBLICO INCANTO BANDO DI GARA N 09/2006

COMUNE DI CAGLIARI PUBBLICO INCANTO BANDO DI GARA N 09/2006 COMUNE DI CAGLIARI PUBBLICO INCANTO BANDO DI GARA N 09/2006 1. Ente appaltante: Comune di Cagliari Servizio Appalti Via Roma 145, 09124 Cagliari. Sito internet: www.comune.cagliari.it. Determinazione Dirigenziale

Dettagli

CONTRATTO DI FORNITURA (Rif. CIG: ) TRA

CONTRATTO DI FORNITURA (Rif. CIG: ) TRA 1 CONTRATTO DI FORNITURA (Rif. CIG: ) TRA l Istituto per la Microelettronica e Microsistemi del Consiglio Nazionale delle Ricerche, di seguito indicato per brevità Istituto, con Codice Fiscale nr.80054330586

Dettagli

DELLA DOCUMENTAZIONE CARTACEA AZIENDALE CAPITOLATO TECNICO

DELLA DOCUMENTAZIONE CARTACEA AZIENDALE CAPITOLATO TECNICO ALL. C AFFIDAMENTO AI SENSI DELL ART. 125 COMMI 10 E 11 DEL D.LGS. 163/2006 E S.M.I. DEL SERVIZIO DI CATALOGAZIONE, ARCHIVIAZIONE, GESTIONE E CONSULTAZIONE DELLA DOCUMENTAZIONE CARTACEA AZIENDALE CIG:

Dettagli

Comune di Villa di Tirano

Comune di Villa di Tirano Comune di Villa di Tirano! "" #$% &' ( CAPITOLATO SPECIALE DI APPALTO PER L AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO DI BROKERAGGIO ASSICURATIVO 1. OGGETTO DELL APPALTO L appalto ha per oggetto l affidamento del servizio

Dettagli

CITTÀ DI AGROPOLI. Regolamento per la pubblicazione delle Determinazioni sul sito internet istituzionale dell Ente

CITTÀ DI AGROPOLI. Regolamento per la pubblicazione delle Determinazioni sul sito internet istituzionale dell Ente CITTÀ DI AGROPOLI Regolamento per la pubblicazione delle Determinazioni sul sito internet istituzionale dell Ente Approvato con deliberazione della Giunta comunale n 358 del 06.12.2012 Regolamento per

Dettagli

Istituto Comprensivo Statale Mestre 5 Lazzaro Spallanzani

Istituto Comprensivo Statale Mestre 5 Lazzaro Spallanzani Prot. n. 870/VI/10 Venezia-Mestre, 3 marzo 2016 REGOLAMENTO D ISTITUTO PER L ACQUISIZIONE IN ECONOMIA DI LAVORI, SERVIZI E FORNITURE Redatto ai sensi dell art. 125, comma 10 del D.Lgs. 12 aprile 2006,

Dettagli

Regolamento per l attuazione del servizio di Mensa Scolastica

Regolamento per l attuazione del servizio di Mensa Scolastica www.comune.bottanuco.bg.it Regolamento per l attuazione del servizio di Mensa Scolastica (Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale nr. 40 del 29.9.2005 e modificato con deliberazione di Consiglio

Dettagli

Città di Gardone Val Trompia. CRITERI PER L UTILIZZO DEI LOCALI POLIFUNZIONALI PRESSO I CAPANNONCINI PARCO DEL MELLA Via Grazioli n 23

Città di Gardone Val Trompia. CRITERI PER L UTILIZZO DEI LOCALI POLIFUNZIONALI PRESSO I CAPANNONCINI PARCO DEL MELLA Via Grazioli n 23 Città di Gardone Val Trompia CRITERI PER L UTILIZZO DEI LOCALI POLIFUNZIONALI PRESSO I CAPANNONCINI PARCO DEL MELLA Via Grazioli n 23 Documento approvato con Deliberazione della Giunta Comunale n.151 del

Dettagli

I-Roma: Mobili per uffici 2011/S 34-056615 BANDO DI GARA SETTORI SPECIALI. Forniture

I-Roma: Mobili per uffici 2011/S 34-056615 BANDO DI GARA SETTORI SPECIALI. Forniture 1/5 Avviso nel sito web TED: http://ted.europa.eu/udl?uri=ted:notice:56615-2011:text:it:html I-Roma: Mobili per uffici 2011/S 34-056615 BANDO DI GARA SETTORI SPECIALI Forniture SEZIONE I: ENTE AGGIUDICATORE

Dettagli

CAPITOLATO SPECIALE D APPALTO

CAPITOLATO SPECIALE D APPALTO OGGETTO: Manutenzione maniglioni antipanico e porte REI CAPITOLATO SPECIALE D APPALTO Verbania, lì ottobre 2011 IL DIRIGENTE DIPARTIMENTO LL.PP. Ing. Noemi Comola Art. 1 Oggetto dell appalto L appalto

Dettagli

AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO DI GESTIONE PISTE DA FONDO CAPITOLATO PRESTAZIONALE

AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO DI GESTIONE PISTE DA FONDO CAPITOLATO PRESTAZIONALE AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO DI GESTIONE PISTE DA FONDO PERIODO DAL 10/12/2008 AL 09/12/2011 CAPITOLATO PRESTAZIONALE Capitolato Norme amministrative Servizio Pulizie Pagina 1 di 5 ART. 1 OGGETTO L appalto

Dettagli

Luogo di nascita: Comune Provincia Stato

Luogo di nascita: Comune Provincia Stato Allo Sportello Unico per le Attività Produttive (SUAP) del Comune di OSTRA NOTIFICA INIZIO ATTIVITÀ SETTORE ALIMENTARE AI FINI DELLA REGISTRAZIONE (ART. 6 DEL REGOLAMENTO CE N. 852/2004 E DELLA D.G.R.

Dettagli

OGGETTO REQUISITI DI PARTECIPAZIONE EVENTUALI TITOLI PREFERENZIALI

OGGETTO REQUISITI DI PARTECIPAZIONE EVENTUALI TITOLI PREFERENZIALI AVVISO PUBBLICO PER LA STIPULA DI CONVENZIONI CON LE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO Per la collaborazione con la Polizia Municipale (giusta delibera di Giunta Comunale n 131 del 29/07/2014), nell ambito

Dettagli

PROVINCIA DI BRINDISI SETTORE PROTEZIONE CIVILE CAPITOLATO SPECIALE D APPALTO. OGGETTO: Fornitura di un software per la gestione della Sala

PROVINCIA DI BRINDISI SETTORE PROTEZIONE CIVILE CAPITOLATO SPECIALE D APPALTO. OGGETTO: Fornitura di un software per la gestione della Sala Allegato A alla Determinazione Dirigenziale n - del PROVINCIA DI BRINDISI SETTORE PROTEZIONE CIVILE CAPITOLATO SPECIALE D APPALTO OGGETTO: Fornitura di un software per la gestione della Sala Operativa

Dettagli

Regolamento per la collaborazione tra il Comune di Crespellano e i singoli volontari per lo svolgimento di attivita solidaristiche promosse dal Comune

Regolamento per la collaborazione tra il Comune di Crespellano e i singoli volontari per lo svolgimento di attivita solidaristiche promosse dal Comune Allegato n.1 alla delibera di Consiglio Comunale n.78 del 27/07/2000 Regolamento per la collaborazione tra il Comune di Crespellano e i singoli volontari per lo svolgimento di attivita solidaristiche promosse

Dettagli

C o m u n e d i B a r i DISCIPLINARE DI GARA

C o m u n e d i B a r i DISCIPLINARE DI GARA C o m u n e d i B a r i DISCIPLINARE DI GARA SERVIZIO DI GESTIONE DEI SINISTRI DI IMPORTO INFERIORE ALLA FRANCHIGIA CONTRATTUALE DI EURO 7.500,00, PREVISTA NELLA POLIZZA ASSICURATIVA RCT/RCO PERIODO 6.11.2012-6.11.2013.

Dettagli

Egr. Via. Mod Delega Delega delle funzioni. Oggetto: Delega delle funzioni (art 16 - D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)

Egr. Via. Mod Delega Delega delle funzioni. Oggetto: Delega delle funzioni (art 16 - D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.) Egr. Via Oggetto: Delega delle funzioni (art 16 - D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.) Il sottoscritto C.F. in qualità di Datore di Lavoro della Ditta con sede in al fine di provvedere agli incombenti posti dalla

Dettagli

CAPITOLATO SPECIALE D APPALTO SERVIZI DI TELEFONIA FISSA DI BASE PER IL CENTRALINO DEL COMUNE DI CREMONA. Dal 1-7-2005 al 31-12-2006

CAPITOLATO SPECIALE D APPALTO SERVIZI DI TELEFONIA FISSA DI BASE PER IL CENTRALINO DEL COMUNE DI CREMONA. Dal 1-7-2005 al 31-12-2006 COMUNE DI CREMONA Settore Economato CAPITOLATO SPECIALE D APPALTO SERVIZI DI TELEFONIA FISSA DI BASE PER IL CENTRALINO DEL COMUNE DI CREMONA Dal 1-7-2005 al 31-12-2006 INDICE 1 ART. 1 OGGETTO DELL APPALTO

Dettagli

MODALITÀ ORGANIZZATIVE E PIANIFICAZIONE DELLE VERIFICHE SUGLI IMPIANTI

MODALITÀ ORGANIZZATIVE E PIANIFICAZIONE DELLE VERIFICHE SUGLI IMPIANTI Pagina:1 di 6 MODALITÀ ORGANIZZATIVE E PIANIFICAZIONE DELLE VERIFICHE SUGLI IMPIANTI INDICE 1. INTRODUZIONE...1 2. ATTIVITÀ PRELIMINARI ALL INIZIO DELLE VERIFICHE...2 3. PIANO OPERATIVO DELLE ATTIVITÀ...2

Dettagli

DUVRI. Individuazione dei rischi e misure adottate per eliminare le interferenze - Art. 26, commi 3 e 5, D.Lgs 9 aprile 2008, n. 81 D.U.V.R.I.

DUVRI. Individuazione dei rischi e misure adottate per eliminare le interferenze - Art. 26, commi 3 e 5, D.Lgs 9 aprile 2008, n. 81 D.U.V.R.I. AFFIDAMENTO GESTIONE, IN VIA TEMPORANEA E SPERIMENTALE, DEL SERIVIZO DI ASSISTENZA SPECIALISTICA AGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI PER IL PERIODO DAL 01.03.2012 AL 30.06.2012 DUVRI DOCUMENTO UNICO VALUTAZIONE

Dettagli

SETTORE ASSICURATIVO. Il giorno 18 aprile 1995. tra. l ANIA. le OO.SS. premesso che

SETTORE ASSICURATIVO. Il giorno 18 aprile 1995. tra. l ANIA. le OO.SS. premesso che SETTORE ASSICURATIVO Il giorno 18 aprile 1995 tra l ANIA e le OO.SS. premesso che Le Parti intendono, con il presente accordo, dare attuazione agli adempimenti loro demandati dal decreto legislativo 19

Dettagli

CONVENZIONE D'INSERIMENTO LAVORATIVO TEMPORANEO CON FINALITÀ FORMATIVE ex art. 12 LEGGE n. 68/99

CONVENZIONE D'INSERIMENTO LAVORATIVO TEMPORANEO CON FINALITÀ FORMATIVE ex art. 12 LEGGE n. 68/99 CONVENZIONE D'INSERIMENTO LAVORATIVO TEMPORANEO CON FINALITÀ FORMATIVE ex art. 12 LEGGE n. 68/99 Il giorno Tra la PROVINCIA DI ROVIGO con sede legale in Rovigo, via Celio, 10, C.F. 93006330299 rappresentata

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

COMUNE DI CISLIANO. Provincia di Milano D.U.V.R.I. DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZ E (ART. 26 DEL D.LGS N.

COMUNE DI CISLIANO. Provincia di Milano D.U.V.R.I. DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZ E (ART. 26 DEL D.LGS N. D.U.V.R.I. DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZ E (ART. 26 DEL D.LGS N. 81/08) SERVIZIO DI PULIZIA DEGLI IMMOBILI COMUNALI CIG Z7C0D7B416 1 Premessa Il presente documento unico di valutazione

Dettagli

REGIONE DEL VENETO Azienda ULSS 12 Veneziana BANDO DI GARA. Procedura aperta per l affidamento del servizio di trasporto su gomma di

REGIONE DEL VENETO Azienda ULSS 12 Veneziana BANDO DI GARA. Procedura aperta per l affidamento del servizio di trasporto su gomma di REGIONE DEL VENETO Azienda ULSS 12 Veneziana BANDO DI GARA Procedura aperta per l affidamento del servizio di trasporto su gomma di persone disabili. I.1) Regione del Veneto Azienda ULSS 12 Veneziana Via

Dettagli

SCRITTURA PRIVATA. Premesso. - che con delibera n. del dell Ufficio di Presidenza del Consiglio

SCRITTURA PRIVATA. Premesso. - che con delibera n. del dell Ufficio di Presidenza del Consiglio Repertorio n SCRITTURA PRIVATA L anno duemila addì del mese di in Venezia, Palazzo Ferro-Fini, Premesso - che con delibera n. del dell Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale era stata indetta una

Dettagli

COMUNE DI BOTTICINO PROVINCIA DI BRESCIA REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI E DEGLI UFFICI DEL COMUNE DI BOTTICINO

COMUNE DI BOTTICINO PROVINCIA DI BRESCIA REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI E DEGLI UFFICI DEL COMUNE DI BOTTICINO COMUNE DI BOTTICINO PROVINCIA DI BRESCIA REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI E DEGLI UFFICI DEL COMUNE DI BOTTICINO DISCIPLINA DELL UTILIZZO DELLE AUTOVETTURE E DEI MEZZI MECCANICI DI PROPRIETA COMUNALE

Dettagli