PIANO DI MANUTENZIONE MANUALE D'USO
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2 Comune di Arcola Provincia di LaSpezia PIANO DI MANUTENZIONE MANUALE D'USO (Articolo 40 D.P.R. 554/99) OGGETTO: Rinforzo e sopraelevazione di un tratto di argine del Fiume Magra a prosecuzione del precedente in località Piano di Arcola COMMITTENTE: Provincia di LaSpezia - ing. Giotto Mancini Data, 05/04/2013 IL TECNICO ing. Fabrizio Foltran Pagina 1 MED INGEGNERIA
3 Manuale d'uso Comune di: Provincia di: Oggetto: Arcola LaSpezia Rinforzo e sopraelevazione di un tratto di argine del Fiume Magra a prosecuzione del precedente in località Piano di Arcola Gli interventi previsti possono riassumersi nelle seguenti tipologie di intervento: - ADEGUAMENTO (LATO FIUME) IN SAGOMA E QUOTA DEL RILEVATO ARGINALE ESISTENTE (sezione tipo A). Tale intervento è previsto nei tratti in cui il rilevato arginale presenta dimensioni trasversali inadeguate dal punto di vista idraulico e manutentivo (mancanza di pista di manutenzione in sommità all'argine esistente) nonché quota di testa argine non sufficiente a garantire un franco di 50 cm sulla piena con tempo di ritorno TR = 200 anni; l'allargamento avviene lato fiume; tratti 1-42, 48-56, ; - ADEGUAMENTO (LATO FIUME) IN SAGOMA E QUOTA DEL RILEVATO ARGINALE ESISTENTE - SCARPATA LATO FIUME CON ELEMENTI TIPO TERRAMESH (sezione tipo B). Tale intervento è previsto nei tratti in cui lo spazio di occupazione in pianta a disposizione per l'adeguamento del rilevato arginale in altezza e larghezza risulta ridotto; il paramento arginale lato fiume è realizzato con elementi tipo terra-mesh che consentono una scarpata più ripida; l'allargamento avviene lato fiume; - ADEGUAMENTO (LATO FIUME) IN SAGOMA DEL RILEVATO ARGINALE ESISTENTE - (sezione tipo C). Tale intervento è previsto nei tratti in cui il rilevato arginale presenta dimensioni trasversali inadeguate dal punto di vista idraulico e manutentivo (mancanza di pista di manutenzione in sommità all'argine esistente); l'allargamento avviene lato fiume; tratti ; - REALIZZAZIONE DEL NUOVO RILEVATO ARGINALE (sezione tipo D). Tale intervento consentirà il completamento nord del rilevato arginale esistente, con la realizzazione ex novo del corpo arginale; tratto ; in corrispondenza delle sezioni 135 e 136 si prevede una breve terramesh a contenimento del rilevato di progetto in prossimità della pila del viadotto ferroviario; - REALIZZAZIONE RINGROSSO ARGINALE LATO FIUME SU RILEVATO ARGINALE IDONEO IN QUOTA E CON PISTA DI MANUTENZIONE IN TESTA MA DI INSUFFICIENTE TENUTA IDRAULICA (sezione tipo E). Nel tratto il rilevato arginale esistente ha una quota di testa tale da garantire il franco idraulico e presenta la pista di manutenzione di larghezza minima 4 m; risulta però insufficiente la tenuta idraulica alla filtrazione del corpo arginale, per cui occorre prevedere lato fiume un ringrosso di materiale con buone caratteristiche di impermeabilità di spessore minimo 50 cm; Pagina 2
4 Manuale d'uso - RIPRISTINO RAMPE STRADALI. Le rampe di scavalco esistenti vengono adattate altimetricamente alla livelletta di testa argine; quelle denominate negli elaborati A, B, C, D, F, G presentano cassonetto di spessore 30 cm in misto stabilizzato da cava; la rampa E presenta invece cassonetto di spessore 33 cm composto, dal basso all'alto, da 15 cm di sottofondo stradale in materiale da cava, da 15 cm di strato di fondazione prebituminato, da 3 cm di tappeto di usura. Occorre sottolineare come tutte le soluzioni tipologiche siano finalizzate a realizzare in sommità arginale, laddove mancante, una pista di larghezza minima pari a 2,50 m per la manutenzione del rilevato arginale in progetto. Tale soluzione, funzionale a preservare nel tempo le caratteristiche di funzionalità idraulica dell'opera in progetto, permetterà altresì di riorganizzare la viabilità locale, in particolare permettendo l'eliminazione delle piste all'interno della zona a parco, con la possibilità di convertire la stessa strada di servizio a pista ciclabile o altra soluzione compatibile con la fruizione turistico-ambientale della zona golenale (si rammenta come l'area di intervento ricada all'interno di una zona in cui è prevista, secondo le indicazioni emerse nell'ambito dello studio di impatto ambientale, la valorizzazione attraverso la realizzazione di attività ricreative, di servizio alla fruizione, sportive, di informazione turistica e divulgazione naturalistico/ambientale, per cui è necessario garantire l'accessibilità alle aree fluviali fruibili, attrezzando un'idonea rete sentieristica ed informativa). Elenco dei Corpi d'opera: 01 Rinforzo arginale fiume Magra Pagina 3
5 Corpo d'opera: 01 Rinforzo arginale fiume Magra Manuale d'uso Unità Tecnologiche: Geogriglia Rilevato Rampe realizzate con bitume Rampe realizzate in misto stabilizzato Pagina 4
6 Unità Tecnologica: Geogriglia Manuale d'uso L ingegneria naturalistica si applica per attenuare i danni creati dal dissesto idrogeologico; in particolare essa adopera le piante vive, abbinate ad altri materiali quali il legno, la pietra, la terra, ecc., per operazioni di consolidamento e interventi antierosivi, per la riproduzione di ecosistemi simili ai naturali e per l incremento della biodiversità. I campi di intervento sono: - consolidamento dei versanti e delle frane; - recupero di aree degradate; - attenuazione degli impatti causati da opere di ingegneria: barriere antirumore e visive, filtri per le polveri, ecc.; - inserimento ambientale delle infrastrutture. Le finalità degli interventi sono: tecnico-funzionali, naturalistiche, estetiche e paesaggistiche e economiche. Per realizzare un intervento di ingegneria naturalistica occorre realizzare un attento studio bibliografico, geologico, geomorfologico, podologico, floristico e vegetazionale per scegliere le specie e le tipologie vegetazionali d intervento. Alla fase di studio e di indagine deve seguire l individuazione dei criteri progettuali, la definizione delle tipologie di ingegneria naturalistica e la lista delle specie flogistiche da utilizzare. L'Unità Tecnologica è composta dai seguenti Elementi Manutenibili: Geogriglie Pagina 5
7 Elemento Manutenibile: Geogriglie Manuale d'uso Unità Tecnologica: Geogriglia Grazie alla loro peculiare struttura che consente un effetto cerchiante nei confronti delle particelle di terreno che si incuneano nella geogriglia stessa, esercitano un azione di rinforzo. Le georeti sono strutture a maglia formate da due serie sovrapposte di fili (spessore tra i 3 mm e i 15 mm) che si incrociano con angolo costante (tra i 60 e i 90 ) fino a formare aperture ordinate a forma di rettangolo o rombo di un ampiezza compresa tra i 10 mm e i 20 mm. Sono realizzate attraverso l estrusione di polimeri termoplastici saldati tra loro per penetrazione dei punti di contatto quando il polimero delle due serie di fili è ancora semifluido. Modalità di uso corretto: Le modalità di esecuzione, per una corretta posa in opera, prevedono: - eliminazione di pietrame e ramaglie, livellamenti e scoronamenti delle scarpate; - realizzazione di uno scavo di circa cm di profondità a monte della zona da proteggere; - semina (minimo 40 g/m2) di sementi di specie erbacee e relativa concimazione; - inserimento nello scavo realizzato di un doppio strato di rete e successivo ricoprimento con terreno (può essere utilizzato anche quello proveniente dallo scavo); - stesura dei rotoli di rete lungo la linea di massima pendenza (verificare che la rete non sia troppo tesa e che i vari rotoli abbiano una sovrapposizione di almeno 15 cm); - controllare la perfetta aderenza tra rete e terreno naturale per evitare mancati inerbimenti; - fissaggio della rete utilizzando picchetti di legno (della lunghezza minima di cm), di plastica o di acciaio zincato (con profili ad U della lunghezza di cm e spessore di 3-6 mm) ad interasse di circa 1 metro lungo le sovrapposizioni laterali e trasversali ed al centro della rete; - intasamento dei bordi laterali con terreno vegetale; - semina (minimo 40 g/m2) di sementi di specie erbacee e relativa irrigazione (soprattutto nei periodi di siccità); - eventuale concimazione per garantire una adeguata germogliazione. Nel caso di piantumazione di talee o delle piantine di arbusti verificare la maglia della rete in funzione dell'altezza delle piantine. Controllare periodicamente l'integrità delle superfici a vista mediante valutazioni visive mirate a riscontrare anomalie evidenti. Comunque affinché tali controlli risultino efficaci affidarsi a personale tecnico con esperienza. ANOMALIE RISCONTRABILI A01 Depositi superficiali Accumuli di materiale vario quali pietrame, ranaglie e terreno sulla superficie delle geogriglie A02 Difetti di ancoraggio Difetti di tenuta delle chiodature e/o delle graffe di ancoraggio della struttura A03 Difetti di attecchimento Difetti di attecchimento delle talee di salice o tamerice e/o delle piantine radicate A04 Mancanza di terreno Mancanza di terreno che mette a nudo la struttura delle geogriglie A05 Mancata aderenza Imperfetta aderenza tra la rete ed il terreno che provoca mancati inerbimenti. Pagina 6
8 Manuale d'uso A06 Perdita di materiale Perdita del materiale costituente la geogriglia quali terreno, radici, ecc.. Pagina 7
9 Unità Tecnologica: Rilevato Manuale d'uso L'Unità Tecnologica è composta dai seguenti Elementi Manutenibili: Rilevato Pagina 8
10 Elemento Manutenibile: Rilevato Manuale d'uso Unità Tecnologica: Rilevato Il rilevato rappresenta la parte a difesa arginale. E' generalmente costituita da terreno ricoperto da manto erboso. Modalità di uso corretto: Controllare periodicamente l'integrità dei pendii, possibili cedimenti o sifonamenti e la crescita di vegetazione spontanea. ANOMALIE RISCONTRABILI A01 Deposito Accumulo di detriti e di altri materiali estranei A02 Frane Movimenti franosi dei pendii in prossimità del rilevato Pagina 9
11 Unità Tecnologica: Rampe realizzate con bitume Manuale d'uso Oggetto del progetto è il RIPRISTINO DELLE RAMPE STRADALI. Le rampe di scavalco esistenti vengono adattate altimetricamente alla livelletta di testa argine; quelle denominate negli elaborati A, B, C, D, F, G presentano cassonetto di spessore 30 cm in misto stabilizzato da cava; la rampa E presenta invece cassonetto di spessore 33 cm composto, dal basso all'alto, da 15 cm di sottofondo stradale in materiale da cava, da 15 cm di strato di fondazione prebituminato, da 3 cm di tappeto di usura. L'Unità Tecnologica è composta dai seguenti Elementi Manutenibili: Pavimentazione stradale in bitumi Pagina 10
12 Elemento Manutenibile: Pavimentazione stradale in bitumi Manuale d'uso Unità Tecnologica: Rampe realizzate con bitume Si tratta di pavimentazioni stradali realizzate con bitumi per applicazioni stradali ottenuti dai processi di raffinazione, lavorazione del petrolio greggio. Modalità di uso corretto: Controllare periodicamente l'integrità delle superfici del rivestimento attraverso valutazioni visive mirate a riscontrare anomalie evidenti. Rinnovare periodicamente gli strati delle pavimentazioni avendo cura delle caratteristiche geometriche e morfologiche delle strade. Comunque affinché tali controlli risultino efficaci affidarsi a personale tecnico con esperienza. ANOMALIE RISCONTRABILI A01 Buche Consistono nella mancanza di materiale dalla superficie del manto stradale a carattere localizzato e con geometrie e profondità irregolari spesso fino a raggiungere gli strati inferiori, ecc.) A02 Difetti di pendenza Consiste in un errata pendenza longitudinale o trasversale per difetti di esecuzione o per cause esterne A03 Distacco Disgregazione e distacco di parti notevoli del materiale che può manifestarsi anche mediante espulsione di elementi prefabbricati dalla loro sede A04 Fessurazioni Presenza di rotture singole, ramificate, spesso accompagnate da cedimenti e/o avvallamenti del manto stradale A05 Sollevamento Variazione localizzata della sagoma stradale con sollevamento di parti interessanti il manto stradale A06 Usura manto stradale Si manifesta con fessurazioni, rotture, mancanza di materiale, buche e sollevamenti del manto stradale e/o della pavimentazione in genere. Pagina 11
13 Unità Tecnologica: Rampe realizzate in misto stabilizzato Manuale d'uso Oggetto del progetto è il RIPRISTINO DELLE RAMPE STRADALI. Le rampe di scavalco esistenti vengono adattate altimetricamente alla livelletta di testa argine; quelle denominate negli elaborati A, B, C, D, F, G presentano cassonetto di spessore 30 cm in misto stabilizzato da cava; la rampa E presenta invece cassonetto di spessore 33 cm composto, dal basso all'alto, da 15 cm di sottofondo stradale in materiale da cava, da 15 cm di strato di fondazione prebituminato, da 3 cm di tappeto di usura. L'Unità Tecnologica è composta dai seguenti Elementi Manutenibili: Pavimentazione stradale in misto stabilizzato Pagina 12
14 Elemento Manutenibile: Pavimentazione stradale in misto stabilizzato Manuale d'uso Unità Tecnologica: Rampe realizzate in misto stabilizzato Si tratta di pavimentazioni stradali realizzate materiale misto stabilizzato. Modalità di uso corretto: Controllare periodicamente l'integrità delle superfici del rivestimento attraverso valutazioni visive mirate a riscontrare anomalie evidenti. Rinnovare periodicamente gli strati delle pavimentazioni avendo cura delle caratteristiche geometriche e morfologiche delle strade. Comunque affinché tali controlli risultino efficaci affidarsi a personale tecnico con esperienza. ANOMALIE RISCONTRABILI A01 Buche Consistono nella mancanza di materiale dalla superficie della superficie stradale a carattere localizzato e con geometrie e profondità irregolari spesso fino a raggiungere gli strati inferiori, ecc.) A02 Difetti di pendenza Consiste in un errata pendenza longitudinale o trasversale per difetti di esecuzione o per cause esterne. Pagina 13
15 Manuale d'uso INDICE 01 Rinforzo arginale fiume Magra pag Geogriglia Geogriglie Rilevato Rilevato Rampe realizzate con bitume Pavimentazione stradale in bitumi Rampe realizzate in misto stabilizzato Pavimentazione stradale in misto stabilizzato 13 IL TECNICO ing. Fabrizio Foltran Pagina 14
16 Comune di Arcola Provincia di LaSpezia PIANO DI MANUTENZIONE MANUALE DI MANUTENZIONE (Articolo 40 D.P.R. 554/99) OGGETTO: Rinforzo e sopraelevazione di un tratto di argine del Fiume Magra a prosecuzione del precedente in località Piano di Arcola COMMITTENTE: Provincia di LaSpezia - ing. Giotto Mancini Data, 05/04/2013 IL TECNICO ing. Fabrizio Foltran Pagina 1 MED INGEGNERIA
17 Manuale di Manutenzione Comune di: Provincia di: Oggetto: Arcola LaSpezia Rinforzo e sopraelevazione di un tratto di argine del Fiume Magra a prosecuzione del precedente in località Piano di Arcola Gli interventi previsti possono riassumersi nelle seguenti tipologie di intervento: - ADEGUAMENTO (LATO FIUME) IN SAGOMA E QUOTA DEL RILEVATO ARGINALE ESISTENTE (sezione tipo A). Tale intervento è previsto nei tratti in cui il rilevato arginale presenta dimensioni trasversali inadeguate dal punto di vista idraulico e manutentivo (mancanza di pista di manutenzione in sommità all'argine esistente) nonché quota di testa argine non sufficiente a garantire un franco di 50 cm sulla piena con tempo di ritorno TR = 200 anni; l'allargamento avviene lato fiume; tratti 1-42, 48-56, ; - ADEGUAMENTO (LATO FIUME) IN SAGOMA E QUOTA DEL RILEVATO ARGINALE ESISTENTE - SCARPATA LATO FIUME CON ELEMENTI TIPO TERRAMESH (sezione tipo B). Tale intervento è previsto nei tratti in cui lo spazio di occupazione in pianta a disposizione per l'adeguamento del rilevato arginale in altezza e larghezza risulta ridotto; il paramento arginale lato fiume è realizzato con elementi tipo terra-mesh che consentono una scarpata più ripida; l'allargamento avviene lato fiume; - ADEGUAMENTO (LATO FIUME) IN SAGOMA DEL RILEVATO ARGINALE ESISTENTE - (sezione tipo C). Tale intervento è previsto nei tratti in cui il rilevato arginale presenta dimensioni trasversali inadeguate dal punto di vista idraulico e manutentivo (mancanza di pista di manutenzione in sommità all'argine esistente); l'allargamento avviene lato fiume; tratti ; - REALIZZAZIONE DEL NUOVO RILEVATO ARGINALE (sezione tipo D). Tale intervento consentirà il completamento nord del rilevato arginale esistente, con la realizzazione ex novo del corpo arginale; tratto ; in corrispondenza delle sezioni 135 e 136 si prevede una breve terramesh a contenimento del rilevato di progetto in prossimità della pila del viadotto ferroviario; - REALIZZAZIONE RINGROSSO ARGINALE LATO FIUME SU RILEVATO ARGINALE IDONEO IN QUOTA E CON PISTA DI MANUTENZIONE IN TESTA MA DI INSUFFICIENTE TENUTA IDRAULICA (sezione tipo E). Nel tratto il rilevato arginale esistente ha una quota di testa tale da garantire il franco idraulico e presenta la pista di manutenzione di larghezza minima 4 m; risulta però insufficiente la tenuta idraulica alla filtrazione del corpo arginale, per cui occorre prevedere lato fiume un ringrosso di materiale con buone caratteristiche di impermeabilità di spessore minimo 50 cm; Pagina 2
18 Manuale di Manutenzione ; - RIPRISTINO RAMPE STRADALI. Le rampe di scavalco esistenti vengono adattate altimetricamente alla livelletta di testa argine; quelle denominate negli elaborati A, B, C, D, F, G presentano cassonetto di spessore 30 cm in misto stabilizzato da cava; la rampa E presenta invece cassonetto di spessore 33 cm composto, dal basso all'alto, da 15 cm di sottofondo stradale in materiale da cava, da 15 cm di strato di fondazione prebituminato, da 3 cm di tappeto di usura. Occorre sottolineare come tutte le soluzioni tipologiche siano finalizzate a realizzare in sommità arginale, laddove mancante, una pista di larghezza minima pari a 2,50 m per la manutenzione del rilevato arginale in progetto. Tale soluzione, funzionale a preservare nel tempo le caratteristiche di funzionalità idraulica dell'opera in progetto, permetterà altresì di riorganizzare la viabilità locale, in particolare permettendo l'eliminazione delle piste all'interno della zona a parco, con la possibilità di convertire la stessa strada di servizio a pista ciclabile o altra soluzione compatibile con la fruizione turistico-ambientale della zona golenale (si rammenta come l'area di intervento ricada all'interno di una zona in cui è prevista, secondo le indicazioni emerse nell'ambito dello studio di impatto ambientale, la valorizzazione attraverso la realizzazione di attività ricreative, di servizio alla fruizione, sportive, di informazione turistica e divulgazione naturalistico/ambientale, per cui è necessario garantire l'accessibilità alle aree fluviali fruibili, attrezzando un'idonea rete sentieristica ed informativa). Elenco dei Corpi d'opera: 01 Rinforzo arginale fiume Magra Pagina 3
19 Corpo d'opera: 01 Rinforzo arginale fiume Magra Manuale di Manutenzione Unità Tecnologiche: Geogriglia Rilevato Rampe realizzate con bitume Rampe realizzate in misto stabilizzato Pagina 4
20 Unità Tecnologica: Geogriglia Manuale di Manutenzione L ingegneria naturalistica si applica per attenuare i danni creati dal dissesto idrogeologico; in particolare essa adopera le piante vive, abbinate ad altri materiali quali il legno, la pietra, la terra, ecc., per operazioni di consolidamento e interventi antierosivi, per la riproduzione di ecosistemi simili ai naturali e per l incremento della biodiversità. I campi di intervento sono: - consolidamento dei versanti e delle frane; - recupero di aree degradate; - attenuazione degli impatti causati da opere di ingegneria: barriere antirumore e visive, filtri per le polveri, ecc.; - inserimento ambientale delle infrastrutture. Le finalità degli interventi sono: tecnico-funzionali, naturalistiche, estetiche e paesaggistiche e economiche. Per realizzare un intervento di ingegneria naturalistica occorre realizzare un attento studio bibliografico, geologico, geomorfologico, podologico, floristico e vegetazionale per scegliere le specie e le tipologie vegetazionali d intervento. Alla fase di studio e di indagine deve seguire l individuazione dei criteri progettuali, la definizione delle tipologie di ingegneria naturalistica e la lista delle specie flogistiche da utilizzare. REQUISITI E PRESTAZIONI (UT) R01 Resistenza alla trazione Classe di Requisiti: Di stabilità Classe di Esigenza: Sicurezza Gli elementi utilizzati per realizzare opere di ingegneria naturalistica devono garantire resistenza ad eventuali fenomeni di trazione. Prestazioni: Le opere devono essere realizzate con materiali idonei a resistere a fenomeni di trazione che potrebbero verificarsi durante il ciclo di vita. Livello minimo della prestazione: Devono essere garantiti i valori previsti in sede di progetto. L'Unità Tecnologica è composta dai seguenti Elementi Manutenibili: Geogriglie Pagina 5
21 Elemento Manutenibile: Geogriglie Manuale di Manutenzione Unità Tecnologica: Geogriglia Grazie alla loro peculiare struttura che consente un effetto cerchiante nei confronti delle particelle di terreno che si incuneano nella geogriglia stessa, esercitano un azione di rinforzo. Le georeti sono strutture a maglia formate da due serie sovrapposte di fili (spessore tra i 3 mm e i 15 mm) che si incrociano con angolo costante (tra i 60 e i 90 ) fino a formare aperture ordinate a forma di rettangolo o rombo di un ampiezza compresa tra i 10 mm e i 20 mm. Sono realizzate attraverso l estrusione di polimeri termoplastici saldati tra loro per penetrazione dei punti di contatto quando il polimero delle due serie di fili è ancora semifluido. REQUISITI E PRESTAZIONI (EM) R01 Resistenza alla trazione Classe di Requisiti: Controllabilità tecnologica Classe di Esigenza: Controllabilità Gli elementi che compongono le geogriglie devono essere in grado di resistere a fenomeni di sollecitazioni in particolare quelli di trazione. Prestazioni: Le geogriglie devono garantire una determinata resistenza alla trazione senza compromettere la stabilità dell'intero apparato. Livello minimo della prestazione: I valori di resistenza alla trazione devono essere compresi tra 30 e 1000 kn/m. ANOMALIE RISCONTRABILI A01 Depositi superficiali Accumuli di materiale vario quali pietrame, ranaglie e terreno sulla superficie delle geogriglie A02 Difetti di ancoraggio Difetti di tenuta delle chiodature e/o delle graffe di ancoraggio della struttura A03 Difetti di attecchimento Difetti di attecchimento delle talee di salice o tamerice e/o delle piantine radicate A04 Mancanza di terreno Mancanza di terreno che mette a nudo la struttura delle geogriglie A05 Mancata aderenza Imperfetta aderenza tra la rete ed il terreno che provoca mancati inerbimenti A06 Perdita di materiale Perdita del materiale costituente la geogriglia quali terreno, radici, ecc.. Pagina 6
22 Manuale di Manutenzione CONTROLLI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO C01 Verifica generale Cadenza: ogni 6 mesi Tipologia: Ispezione a vista Verificare lo stato di attecchimento delle talee e delle piantine radicate. Verificare la tenuta dei picchetti di ancoraggio. Anomalie riscontrabili: 1) Difetti di attecchimento; 2) Mancanza di terreno; 3) Difetti di ancoraggio; 4) Perdita di materiale; 5) Depositi superficiali; 6) Mancata aderenza. Ditte specializzate: Giardiniere. MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO I01 Diradamento Cadenza: ogni 2 anni Eseguire un diradamento dei salici piantati sulla geogriglia o georete. Ditte specializzate: Giardiniere I02 Registrazione picchetti Cadenza: quando occorre Eseguire la registrazione dei picchetti di tenuta delle reti. Ditte specializzate: Generico, Giardiniere I03 Semina Cadenza: quando occorre Eseguire la semina della superficie della geogriglia o georete Ditte specializzate: Giardiniere I04 Taglio Cadenza: ogni 2 anni Eseguire il taglio dei rami dei salici in maniera scalare. Ditte specializzate: Giardiniere. Pagina 7
23 Unità Tecnologica: Rilevato Manuale di Manutenzione L'Unità Tecnologica è composta dai seguenti Elementi Manutenibili: Rilevato Pagina 8
24 Elemento Manutenibile: Rilevato Manuale di Manutenzione Unità Tecnologica: Rilevato Il rilevato rappresenta la parte a difesa arginale. E' generalmente costituita da terreno ricoperto da manto erboso. ANOMALIE RISCONTRABILI A01 Deposito Accumulo di detriti e di altri materiali estranei A02 Frane Movimenti franosi dei pendii in prossimità del rilevato CONTROLLI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO C01 Controllo rilavato Cadenza: ogni settimana Tipologia: Controllo Controllo delle scarpate e verifica dell'assenza di erosione. Controllo della corretta tenuta della vegetazione. Anomalie riscontrabili: 1) Deposito; 2) Frane. Ditte specializzate: Specializzati vari. MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO I01 Sistemazione rilevato Cadenza: ogni 6 mesi Taglio della vegetazione in eccesso. Sistemazione delle zone erose e ripristino delle pendenze. Ditte specializzate: Specializzati vari. Pagina 9
25 Unità Tecnologica: Rampe realizzate con bitume Manuale di Manutenzione Oggetto del progetto è il RIPRISTINO DELLE RAMPE STRADALI. Le rampe di scavalco esistenti vengono adattate altimetricamente alla livelletta di testa argine; quelle denominate negli elaborati A, B, C, D, F, G presentano cassonetto di spessore 30 cm in misto stabilizzato da cava; la rampa E presenta invece cassonetto di spessore 33 cm composto, dal basso all'alto, da 15 cm di sottofondo stradale in materiale da cava, da 15 cm di strato di fondazione prebituminato, da 3 cm di tappeto di usura. L'Unità Tecnologica è composta dai seguenti Elementi Manutenibili: Pavimentazione stradale in bitumi Pagina 10
26 Elemento Manutenibile: Pavimentazione stradale in bitumi Manuale di Manutenzione Unità Tecnologica: Rampe realizzate con bitume Si tratta di pavimentazioni stradali realizzate con bitumi per applicazioni stradali ottenuti dai processi di raffinazione, lavorazione del petrolio greggio. REQUISITI E PRESTAZIONI (EM) R01 Accettabilità della classe Classe di Requisiti: Controllabilità tecnologica Classe di Esigenza: Controllabilità I bitumi stradali dovranno possedere caratteristiche tecnologiche in base alle proprie classi di appartenenza. Prestazioni: I bitumi stradali dovranno rispettare le specifiche prestazionali secondo la norma UNI EN Livello minimo della prestazione: I rivestimenti unitamente alle pareti dovranno resistere all'azione di urti sulla faccia esterna ed interna, prodotti secondo le modalità riportate di seguito che corrispondono a quelle previste dalla norma UNI 9269 P: I livelli prestazionali delle classi di bitume maggiormente impiegato in Italia dovranno avere le seguenti caratteristiche: - Valore della penetrazione [x 0,1 mm] Metodo di Prova: UNI EN 1426 Classe 35/50: 35-50; Classe 50/70: 50-70; Classe 70/100: ; Classe 160/220: Punto di rammollimento [ C] Metodo di Prova: UNI EN 1427 Classe 35/50: 50-58; Classe 50/70: 46-54; Classe 70/100: 43-51; Classe 160/220: Punto di rottura fraass - valore massimo [ C] Metodo di Prova: UNI EN Classe 35/50: -5; Classe 50/70: -8; Classe 70/100: -10; Classe 160/220: Punto di infiammabilita' - valore minimo [ C] Metodo di Prova: UNI EN ISO 2592 Classe 35/50: 240; Classe 50/70: 230; Classe 70/100: 230; Classe 160/220: Solubilita' - valore minimo [%] Metodo di Prova: UNI EN Classe 35/50: 99; Classe 50/70: 99; Classe 70/100: 99; Classe 160/220: Resistenza all'indurimento Metodo di Prova: UNI EN Classe 35/50: 0,5; Classe 50/70: 0,5; Classe 70/100: 0,8; Classe 160/220: 1. - Penetrazione dopo l'indurimento - valore minimo [%] Metodo di Prova: UNI EN 1426 Classe 35/50: 53; Classe 50/70: 50; Classe 70/100: 46; Classe 160/220: Rammollimento dopo indurimento - valore minimo Metodo di Prova: UNI EN 1427 Classe 35/50: 52; Classe 50/70: 48; Classe 70/100: 45; Classe 160/220: Variazione del rammollimento - valore massimo Metodo di Prova: UNI EN 1427 Classe 35/50: 11; Classe 50/70: 11; Classe 70/100: 11; Classe 160/220: 12. Pagina 11
27 Manuale di Manutenzione ANOMALIE RISCONTRABILI A01 Buche Consistono nella mancanza di materiale dalla superficie del manto stradale a carattere localizzato e con geometrie e profondità irregolari spesso fino a raggiungere gli strati inferiori, ecc.) A02 Difetti di pendenza Consiste in un errata pendenza longitudinale o trasversale per difetti di esecuzione o per cause esterne A03 Distacco Disgregazione e distacco di parti notevoli del materiale che può manifestarsi anche mediante espulsione di elementi prefabbricati dalla loro sede A04 Fessurazioni Presenza di rotture singole, ramificate, spesso accompagnate da cedimenti e/o avvallamenti del manto stradale A05 Sollevamento Variazione localizzata della sagoma stradale con sollevamento di parti interessanti il manto stradale A06 Usura manto stradale Si manifesta con fessurazioni, rotture, mancanza di materiale, buche e sollevamenti del manto stradale e/o della pavimentazione in genere. CONTROLLI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO C01 Controllo manto stradale Cadenza: ogni 3 mesi Tipologia: Controllo Controllo dello stato generale. Verifica dell'assenza di eventuali anomalie della pavimentazione (buche, cedimenti, sollevamenti, difetti di pendenza, fessurazioni, ecc.). Requisiti da verificare: 1) Accettabilità della classe. Anomalie riscontrabili: 1) Buche; 2) Difetti di pendenza; 3) Distacco; 4) Fessurazioni; 5) Sollevamento; 6) Usura manto stradale. Ditte specializzate: Specializzati vari. MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO I01 Ripristino manto stradale Cadenza: quando occorre Rinnovo del manto stradale con rifacimento parziale o totale della zona degradata e/o usurata. Demolizione ed asportazione del vecchio manto, pulizia e ripristino degli strati di fondo, pulizia e posa del nuovo manto con l'impiego di bitumi stradali a caldo. Ditte specializzate: Specializzati vari. Pagina 12
28 Unità Tecnologica: Rampe realizzate in misto stabilizzato Manuale di Manutenzione Oggetto del progetto è il RIPRISTINO DELLE RAMPE STRADALI. Le rampe di scavalco esistenti vengono adattate altimetricamente alla livelletta di testa argine; quelle denominate negli elaborati A, B, C, D, F, G presentano cassonetto di spessore 30 cm in misto stabilizzato da cava; la rampa E presenta invece cassonetto di spessore 33 cm composto, dal basso all'alto, da 15 cm di sottofondo stradale in materiale da cava, da 15 cm di strato di fondazione prebituminato, da 3 cm di tappeto di usura. L'Unità Tecnologica è composta dai seguenti Elementi Manutenibili: Pavimentazione stradale in misto stabilizzato Pagina 13
29 Elemento Manutenibile: Pavimentazione stradale in misto stabilizzato Manuale di Manutenzione Unità Tecnologica: Rampe realizzate in misto stabilizzato Si tratta di pavimentazioni stradali realizzate materiale misto stabilizzato. ANOMALIE RISCONTRABILI A01 Buche Consistono nella mancanza di materiale dalla superficie della superficie stradale a carattere localizzato e con geometrie e profondità irregolari spesso fino a raggiungere gli strati inferiori, ecc.) A02 Difetti di pendenza Consiste in un errata pendenza longitudinale o trasversale per difetti di esecuzione o per cause esterne. CONTROLLI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO C01 Controllo manto stradale Cadenza: ogni 3 mesi Tipologia: Controllo Controllo dello stato generale. Verifica dell'assenza di eventuali anomalie della pavimentazione (buche, cedimenti, sollevamenti, difetti di pendenza, fessurazioni, ecc.). Anomalie riscontrabili: 1) Buche; 2) Difetti di pendenza. Ditte specializzate: Specializzati vari. MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO I01 Ripristino superficie stradale Cadenza: quando occorre Rinnovo della superficie stradale con integrazione parziale o totale della zona degradata e/o usurata. Ditte specializzate: Specializzati vari. Pagina 14
30 Manuale di Manutenzione INDICE 01 Rinforzo arginale fiume Magra pag Geogriglia Geogriglie Rilevato Rilevato Rampe realizzate con bitume Pavimentazione stradale in bitumi Rampe realizzate in misto stabilizzato Pavimentazione stradale in misto stabilizzato 14 IL TECNICO ing. Fabrizio Foltran Pagina 15
31 Comune di Arcola Provincia di LaSpezia PIANO DI MANUTENZIONE PROGRAMMA DI MANUTENZIONE SOTTOPROGRAMMA DELLE PRESTAZIONI (Articolo 40 D.P.R. 554/99) OGGETTO: Rinforzo e sopraelevazione di un tratto di argine del Fiume Magra a prosecuzione del precedente in località Piano di Arcola COMMITTENTE: Provincia di LaSpezia - ing. Giotto Mancini Data, 05/04/2013 IL TECNICO ing. Fabrizio Foltran Pagina 1 MED INGEGNERIA
32 Controllabilità tecnologica Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle Prestazioni Classe Requisiti 01 - Rinforzo arginale fiume Magra Geogriglia Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza Geogriglie R01 Requisito: Resistenza alla trazione Gli elementi che compongono le geogriglie devono essere in grado di resistere a fenomeni di sollecitazioni in particolare quelli di trazione Rampe realizzate con bitume Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza Pavimentazione stradale in bitumi R01 Requisito: Accettabilità della classe I bitumi stradali dovranno possedere caratteristiche tecnologiche in base alle proprie classi di appartenenza C01 Controllo: Controllo manto stradale Controllo ogni 3 mesi Pagina 2
33 Di stabilità Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle Prestazioni Classe Requisiti 01 - Rinforzo arginale fiume Magra Geogriglia Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza Geogriglia R01 Requisito: Resistenza alla trazione Gli elementi utilizzati per realizzare opere di ingegneria naturalistica devono garantire resistenza ad eventuali fenomeni di trazione. Pagina 3
34 INDICE Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle Prestazioni Elenco Classe di Requisiti: Controllabilità tecnologica pag. 2 Di stabilità pag. 3 IL TECNICO ing. Fabrizio Foltran Pagina 4
35 Comune di Arcola Provincia di LaSpezia PIANO DI MANUTENZIONE PROGRAMMA DI MANUTENZIONE SOTTOPROGRAMMA DEI CONTROLLI (Articolo 40 D.P.R. 554/99) OGGETTO: Rinforzo e sopraelevazione di un tratto di argine del Fiume Magra a prosecuzione del precedente in località Piano di Arcola COMMITTENTE: Provincia di LaSpezia - ing. Giotto Mancini Data, 05/04/2013 IL TECNICO ing. Fabrizio Foltran Pagina 1 MED INGEGNERIA
36 Programma di Manutenzione: Sottoprogramma dei Controlli 01 - Rinforzo arginale fiume Magra Geogriglia Codice Elementi Manutenibili / Controlli Tipologia Frequenza Geogriglie C01 Ispezione a vista ogni 6 mesi Controllo: Verifica generale Verificare lo stato di attecchimento delle talee e delle piantine radicate. Verificare la tenuta dei picchetti di ancoraggio Rilevato Codice Elementi Manutenibili / Controlli Tipologia Frequenza Rilevato C01 Controllo ogni settimana Controllo: Controllo rilavato Controllo delle scarpate e verifica dell'assenza di erosione. Controllo della corretta tenuta della vegetazione Rampe realizzate con bitume Codice Elementi Manutenibili / Controlli Tipologia Frequenza Pavimentazione stradale in bitumi C01 Controllo ogni 3 mesi Controllo: Controllo manto stradale Controllo dello stato generale. Verifica dell'assenza di eventuali anomalie della pavimentazione (buche, cedimenti, sollevamenti, difetti di pendenza, fessurazioni, ecc.) Rampe realizzate in misto stabilizzato Codice Elementi Manutenibili / Controlli Tipologia Frequenza Pavimentazione stradale in misto stabilizzato C01 Controllo ogni 3 mesi Controllo: Controllo manto stradale Controllo dello stato generale. Verifica dell'assenza di eventuali anomalie della pavimentazione (buche, cedimenti, sollevamenti, difetti di pendenza, fessurazioni, ecc.). Pagina 2
37 INDICE Programma di Manutenzione: Sottoprogramma dei Controlli 01 Rinforzo arginale fiume Magra pag Geogriglia Geogriglie Rilevato Rilevato Rampe realizzate con bitume Pavimentazione stradale in bitumi Rampe realizzate in misto stabilizzato Pavimentazione stradale in misto stabilizzato 2 IL TECNICO ing. Fabrizio Foltran Pagina 3
38 Comune di Arcola Provincia di LaSpezia PIANO DI MANUTENZIONE PROGRAMMA DI MANUTENZIONE SOTTOPROGRAMMA DEGLI INTERVENTI (Articolo 40 D.P.R. 554/99) OGGETTO: Rinforzo e sopraelevazione di un tratto di argine del Fiume Magra a prosecuzione del precedente in località Piano di Arcola COMMITTENTE: Provincia di LaSpezia - ing. Giotto Mancini Data, 05/04/2013 IL TECNICO ing. Fabrizio Foltran Pagina 1 MED INGEGNERIA
39 Programma di Manutenzione: Sottoprogramma degli Interventi 01 - Rinforzo arginale fiume Magra Geogriglia Codice Elementi Manutenibili / Interventi Frequenza Geogriglie I I I I04 Intervento: Registrazione picchetti Eseguire la registrazione dei picchetti di tenuta delle reti. Intervento: Semina Eseguire la semina della superficie della geogriglia o georete Intervento: Diradamento Eseguire un diradamento dei salici piantati sulla geogriglia o georete. Intervento: Taglio Eseguire il taglio dei rami dei salici in maniera scalare. quando occorre quando occorre ogni 2 anni ogni 2 anni Rilevato Codice Elementi Manutenibili / Interventi Frequenza Rilevato I01 Intervento: Sistemazione rilevato Taglio della vegetazione in eccesso. Sistemazione delle zone erose e ripristino delle pendenze. ogni 6 mesi Rampe realizzate con bitume Codice Elementi Manutenibili / Interventi Frequenza Pavimentazione stradale in bitumi I01 Intervento: Ripristino manto stradale Rinnovo del manto stradale con rifacimento parziale o totale della zona degradata e/o usurata. Demolizione ed asportazione del vecchio manto, pulizia e ripristino degli strati di fondo, pulizia e posa del nuovo manto con l'impiego di bitumi stradali a caldo. quando occorre Rampe realizzate in misto stabilizzato Codice Elementi Manutenibili / Interventi Frequenza Pavimentazione stradale in misto stabilizzato I01 Intervento: Ripristino superficie stradale Rinnovo della superficie stradale con integrazione parziale o totale della zona degradata e/o usurata. quando occorre Pagina 2
40 INDICE Programma di Manutenzione: Sottoprogramma degli Interventi 01 Rinforzo arginale fiume Magra pag Geogriglia Geogriglie Rilevato Rilevato Rampe realizzate con bitume Pavimentazione stradale in bitumi Rampe realizzate in misto stabilizzato Pavimentazione stradale in misto stabilizzato 2 IL TECNICO ing. Fabrizio Foltran Pagina 3
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