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1 Malaria: eradicata in Europa, ma nel mondo oltre 430mila morti ogni anno, 1 bambino ogni 2 minuti 21 st April 2016 MEDIA MONITORING Update 26 th April

2 Media Monitoring Malaria: eradicata in Europa, ma nel mondo oltre 430mila morti ogni anno, 1 bambino ogni 2 minuti Publication Readership Title Date Journalist Tona lity Newswire AGIR Malaria: eradicata in Europa, ma nel mondo oltre 430mila morti ogni anno, 1 bambino ogni 2 minuti 21 April C. Barnini +++ Askanews Malaria sconfitta in Europa, nel mondo muore 1 bimbo ogni 2 minuti 21 April +++ Agipapress Malaria: sparita dall Europa ma nel mondo provoca oltre 430mila morti all anno 22 April M. Agili +++ ANSA Oms, nel mondo 3,2 miliardi di persone a rischio malaria 25 April +++ Daily and online daily Puglialive 0 Malaria: eradicata in Europa, ma nel mondo oltre 430mila morti ogni anno, 1 bambino ogni 2 minuti 21 April +++ Avvenire.it Europa senza malaria E il mondo migliora 21 April P. M. Alfieri +++ Avvenire Europa senza malaria E il mondo migliora 22 April P. M. Alfieri +++ Corriere.it La malaria sconfitta solo in Europa Muore un bambino ogni due minuti 25 April L. Cuppini +++ Total daily readership Professional Aboutpharma Malaria, il 25 aprile la giornata mondiale. L appello all Italia: più risorse al Fondo Globale 21 April +++

3 Panorama della Sanità Malaria No More UK: eradicata in Europa, ma nel mondo oltre 430mila morti ogni anno, 1 bambino ogni 2 minuti 21 April +++ Healthdesk La malaria uccide un bambino ogni due minuti. Ma fermarla si può 22 April M. Musso +++ Total daily readership E-Zine Yahoo! Notizie Malaria sconfitta in Europa, nel mondo muore 1 bimbo ogni 2 minuti 21 April +++ Informazione.it MALARIA: ERADICATA IN EUROPA, MA NEL MONDO OLTRE 430MILA MORTI OGNI ANNO, 1 BAMBINO OGNI 2 MINUTI 21 April ++ Benessere.com INIZIATIVE: World Malaria Day 21 April ++ TzeTze 0 Malaria, il 25 aprile la giornata mondiale. L appello all Italia: più risorse al Fondo Globale 21 April ++ Yahoo! Notizie Malaria sconfitta in Europa, nel mondo muore 1 bimbo ogni 2 minuti April +++ Yahoo! Notizie Malaria sconfitta in Europa, nel mondo muore 1 bimbo ogni 2 minuti April +++ Globalmedianews 0 Malaria: eradicata in Europa, ma nel mondo oltre 430 mila morti ogni anno, 1 bambino ogni 2 minuti 22 April G. Acerbi ++ Salute Domani 0 Malaria: Ogni due minuti muore un bambino. L' impegno della Svizzera nella Giornata mondiale 25 April A.Caperna +++ Salute H24 0 Malaria: Ogni due minuti muore un bambino. L' impegno della Svizzera nella Giornata mondiale 25 April A.Caperna +++

4 LeNews.info ANSA.it Salute Domani - Newsletter 0 0 Si celebra il 25 aprile il World Malaria Day 25 April M. Belloni ++ Oms, nel mondo 3,2 miliardi di persone a rischio malaria Malaria: Ogni due minuti muore un bambino. L' impegno della Svizzera nella Giornata mondiale 25 April April A.Caperna +++ Total daily readership

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6 21 April 2016 La malaria è, in una larga parte del pianeta e in particolar modo in Africa subsahariana, una malattia contro cui combattere ogni giorno. Secondo i dati dell Organizzazione mondiale della sanità (OMS), che ha annunciato ieri l eradicazione della malattia dal Vecchio Continente, ogni anno vengono registrati oltre 200 milioni di casi di malaria, che rappresenta ancora oggi una delle principali cause di morte nei bambini sotto i cinque anni: si stima infatti che questa malattia uccida un bambino ogni due minuti e un totale di oltre 430mila persone all anno. A causa della prevalenza nei Paesi in via di sviluppo, la malaria ha un grave impatto negativo sul loro avanzamento economico: ad esempio, il costo per l economia del continente africano è stimato in oltre 10 miliardi di euro l anno. Il Fondo Globale è una collaborazione internazionale tra governi, società civile e settore privato nata dall impegno dei Paesi partecipanti al G8 di Genova del 2001, che mira a porre fine alle epidemie globali di tubercolosi, AIDS e malaria. Malaria No More UK è un organizzazione no profit, con sede a Londra, fondata per combattere una malattia che miete migliaia di vittime in Africa e che sarebbe prevenibile, con un costo pari a 1,25 euro per trattamento. Malaria No More UK lavora in attiva collaborazione con altre organizzazioni non governative impegnate rispettivamente nella lotta a tubercolosi e Aids, e promuove il finanziamento da parte dei donatori internazionali del Fondo Globale, per permettere lo sviluppo di progetti che portino i farmaci e i sistemi di prevenzione dove ce n è più bisogno. Grazie all impegno profuso e agli investimenti del Fondo Globale, negli ultimi anni si è assistito a un calo significativo nell impatto della malaria in tutto il mondo: dal 2000 si è infatti avuta una diminuzione del 37% dei casi di malaria per anno e di circa il 60% della mortalità. Sono state salvate oltre sei milioni di vite negli ultimi quindici anni. Dal 2000 a oggi in ben 57 Paesi i casi di malaria sono stati abbattuti del 75%, ma si può e si deve fare di più per raggiungere un obiettivo ambizioso, ma possibile: eradicare la malaria anche dal resto del mondo. Il World Malaria Day vuole essere l occasione per ricordare che questa malattia può essere sconfitta, grazie all impegno collaborativo di governi e società civile. In Italia, la malaria è stata debellata nel Nell istituzione creata nel 1934 grazie ai finanziamenti della Fondazione Rockfeller, l Istituto di Sanità Pubblica - il futuro Istituto Superiore di Sanità - che tanta parte ebbe nella campagna contro questa malattia nel nostro Paese, lavora oggi Stefano Vella, Vice presidente di Friends of the Global Fund Europe ed esperto di Salute globale dell Istituto Superiore di Sanità. L estrema

7 globalizzazione dei nostri giorni avverte Vella consente spostamenti di persone, cose e anche di malattie, prima impensabili. Non esistono più malattie confinate; qualsiasi malattia può colpire e colpisce ogni angolo della terra: malattie che pensavamo scomparse, come la tubercolosi, sono arrivate da noi e le nostre malattie croniche, come diabete e obesità, oggi le troviamo in Africa. Per questo è importante il ruolo del Fondo Globale che da solo a livello internazionale garantisce la metà dei finanziamenti mondiali per la lotta contro la malaria, l 80 per cento di quelli contro la tubercolosi e oltre il 20 per cento destinati all Aids e ha contribuito a salvare milioni di persone nel mondo. Il nostro paese è stato tra i promotori del Fondo Globale ed è tra i suoi maggiori otto finanziatori pubblici. L Italia ha contribuito alla nascita del Fondo Globale e al successo delle sue iniziative, finanziandolo con 790 milioni di euro sino al 2012; l ultimo contributo italiano, nel triennio , è stato di 100 milioni di Euro, afferma James Whiting, Executive Director di Malaria No More UK. Nei prossimi mesi si terrà la quinta conferenza di rifinanziamento del Fondo Globale, e i finanziatori del Fondo saranno chiamati a pronunciare i propri impegni economici per il triennio Il Fondo si aspetta di riuscire a raccogliere da tutti i donatori un totale di almeno 13 miliardi di dollari. C è molto attesa relativamente alla quota che sarà messa a disposizione dall Italia, che si auspica possa e voglia raddoppiare il proprio attuale impegno, portandolo a 200 milioni di euro, tornando ad assumere un ruolo fondamentale nella lotta alla malaria, alla tubercolosi e all aids, aggiunge James Whiting. Anche l Osservatorio italiano sull azione globale contro l Aids auspica il pieno impegno del governo dell Italia. Il contributo di tutti è necessario affinché possano continuare i progetti in essere per sconfiggere la malattia: dal Burkina Faso dove la malaria è la prima epidemia all Etiopia, dalla Somalia al Kenya e in tutti quei paesi in cui le Ong dell Osservatorio sono in prima linea accanto alla società civile e alle istituzioni locali. Grazie al finanziamento del Fondo Globale, sino a metà dello scorso anno, specialmente nei paesi dell Africa subsahariana sono stati curati 560 milioni di casi di malaria, distribuite 600 milioni di zanzariere, somministrati farmaci a 8,6 milioni di sieropositivi e condotti test per HIV e fornito counseling sanitario a 470 milioni di persone; nella sola Asia, inoltre, sono stati individuati e trattati 15 milioni di casi di tubercolosi. Ci troviamo in una fase cruciale della lotta contro HIV, tubercolosi e malaria. L incremento degli investimenti, le recenti scoperte scientifiche, la riduzione dei costi e un migliore know-how hanno prodotto risultati. Ma non è il momento di fermarsi, oggi la possibilità di mettere fine a queste tre pandemie è sempre più reale. L Italia ha l occasione di investire nella lotta contro AIDS, la tubercolosi e la malaria, di investire nelle nuove generazioni, di investire nell energia umana, l unica che può cambiare il mondo, dichiara Francesca Belli, Direttrice per l Italia del network internazionale ACTION global health advocacy partnership.

8 21 April 2016 Malaria sconfitta in Europa, nel mondo muore 1 bimbo ogni 2 minuti La malaria è, in una larga parte del pianeta e in particolar modo in Africa subsahariana, una malattia contro cui combattere ogni giorno. Secondo i dati dell'organizzazione mondiale della sanità (OMS), che ha annunciato ieri l'eradicazione della malattia dal Vecchio Continente, ogni anno vengono registrati oltre 200 milioni di casi di malaria, che rappresenta ancora oggi una delle principali cause di morte nei bambini sotto i cinque anni: si stima infatti che questa malattia uccida un bambino ogni due minuti e un totale di oltre 430mila persone all'anno. A causa della prevalenza nei Paesi in via di sviluppo, la malaria ha un grave impatto negativo sul loro avanzamento economico: ad esempio, il costo per l'economia del continente africano è stimato in oltre 10 miliardi di euro l'anno. Il Fondo Globale è una collaborazione internazionale tra governi, società civile e settore privato nata dall'impegno dei Paesi partecipanti al G8 di Genova del 2001, che mira a porre fine alle epidemie globali di tubercolosi, AIDS e malaria. Malaria No More UK è un'organizzazione no profit, con sede a Londra, fondata per combattere una malattia che miete migliaia di vittime in Africa e che sarebbe prevenibile, con un costo pari a 1,25 euro per trattamento. Malaria No More UK lavora in attiva collaborazione con altre organizzazioni non governative impegnate rispettivamente nella lotta a tubercolosi e Aids, e promuove il finanziamento da parte dei donatori internazionali del Fondo Globale, per permettere lo sviluppo di progetti che portino i farmaci e i sistemi di prevenzione dove ce n'è più bisogno. Grazie all'impegno profuso e agli investimenti del Fondo Globale, negli ultimi anni si è assistito a un calo significativo nell'impatto della malaria in tutto il mondo: dal 2000 si è infatti avuta una diminuzione del 37% dei casi di malaria per anno e di circa il 60% della mortalità. Sono state salvate oltre sei milioni di vite negli ultimi quindici anni. Dal 2000 a oggi in ben 57 Paesi i casi di malaria sono stati abbattuti del 75%, ma si può e si deve fare di più per raggiungere un obiettivo ambizioso, ma possibile: eradicare la malaria anche dal resto del mondo. Il World Malaria Day vuole essere l'occasione per ricordare che questa malattia può essere sconfitta, grazie all'impegno collaborativo di governi e società civile. In Italia, la malaria è stata debellata nel Nell'istituzione creata nel 1934 grazie ai finanziamenti della Fondazione Rockfeller, l'istituto di Sanità Pubblica - il futuro Istituto

9 Superiore di Sanità - che tanta parte ebbe nella campagna contro questa malattia nel nostro Paese, lavora oggi Stefano Vella, Vice presidente di Friends of the Global Fund Europe ed esperto di Salute globale dell'istituto Superiore di Sanità. "L'estrema globalizzazione dei nostri giorni - avverte Vella - consente spostamenti di persone, cose e anche di malattie, prima impensabili. Non esistono più malattie confinate; qualsiasi malattia può colpire e colpisce ogni angolo della terra: malattie che pensavamo scomparse, come la tubercolosi, sono arrivate da noi e le nostre malattie croniche, come diabete e obesità, oggi le troviamo in Africa. Per questo è importante il ruolo del Fondo Globale che da solo a livello internazionale garantisce la metà dei finanziamenti mondiali per la lotta contro la malaria, l'80 per cento di quelli contro la tubercolosi e oltre il 20 per cento destinati all'aids e ha contribuito a salvare milioni di persone nel mondo". Il nostro paese è stato tra i promotori del Fondo Globale ed è tra i suoi maggiori otto finanziatori pubblici. "L'Italia ha contribuito alla nascita del Fondo Globale e al successo delle sue iniziative, finanziandolo con 790 milioni di euro sino al 2012; l'ultimo contributo italiano, nel triennio , è stato di 100 milioni di Euro", afferma James Whiting, Executive Director di Malaria No More UK. Nei prossimi mesi si terrà la quinta conferenza di rifinanziamento del Fondo Globale, e i finanziatori del Fondo saranno chiamati a pronunciare i propri impegni economici per il triennio Il Fondo si aspetta di riuscire a raccogliere da tutti i donatori un totale di almeno 13 miliardi di dollari. "C'è molto attesa relativamente alla quota che sarà messa a disposizione dall'italia, che si auspica possa e voglia raddoppiare il proprio attuale impegno, portandolo a 200 milioni di euro, tornando ad assumere un ruolo fondamentale nella lotta alla malaria, alla tubercolosi e all'aids", aggiunge James Whiting. Anche l'osservatorio italiano sull'azione globale contro l'aids auspica il pieno impegno del governo dell'italia. Il contributo di tutti è necessario affinché possano continuare i progetti in essere per sconfiggere la malattia: dal Burkina Faso - dove la malaria è la prima epidemia - all'etiopia, dalla Somalia al Kenya e in tutti quei paesi in cui le Ong dell'osservatorio sono in prima linea accanto alla società civile e alle istituzioni locali. Grazie al finanziamento del Fondo Globale, sino a metà dello scorso anno, specialmente nei paesi dell'africa subsahariana sono stati curati 560 milioni di casi di malaria, distribuite 600 milioni di zanzariere, somministrati farmaci a 8,6 milioni di sieropositivi e condotti test per HIV e fornito counseling sanitario a 470 milioni di persone; nella sola Asia, inoltre, sono stati individuati e trattati 15 milioni di casi di tubercolosi. "Ci troviamo in una fase cruciale della lotta contro HIV, tubercolosi e malaria. L'incremento degli investimenti, le recenti scoperte scientifiche, la riduzione dei costi e un migliore knowhow hanno prodotto risultati. Ma non è il momento di fermarsi, oggi la possibilità di mettere

10 fine a queste tre pandemie è sempre più reale. L'Italia ha l'occasione di investire nella lotta contro AIDS, la tubercolosi e la malaria, di investire nelle nuove generazioni, di investire nell'energia umana, l'unica che può cambiare il mondo", dichiara Francesca Belli, Direttrice per l'italia del network internazionale ACTION global health advocacy partnership.

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14 25 April 2016 Oms, nel mondo 3,2 miliardi di persone a rischio malaria Nonostante i progressi degli ultimi anni, con la mortalità diminuita del 60% dal 2000 a oggi e lo status di 'malaria free' ottenuto dall'europa pochi giorni fa, 3,2 miliardi di persone sono ancora a rischio di contrarre la malattia, che fa più di 400mila morti ogni anno. Lo ricorda l'organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), che celebra oggi il World Malaria Day. Secondo il rapporto pubblicato oggi l'obiettivo di eliminare la malaria da almeno 35 Paesi entro il 2030 proclamato l'anno scorso è raggiungibile. Sono otto i Paesi fuori dall'europa che nel 2014 hanno riportato zero casi, mentre altri otto ne hanno avuti meno di cento e 12 tra cento e mille. Lo scorso anno sono però stati riportati 214 milioni di nuovi casi in 95 Paesi. "L'efficacia degli strumenti usati finora è minacciata - scrive l'oms -. La resistenza delle zanzare agli insetticidi è in aumento, così come quella del parassita a uno dei farmaci più usati. Per nuovi progressi servono nuovi strumenti che ad oggi non esistono, oltre a un miglioramento di quelli esistenti". In Italia, ricorda Stefano Vella, vicepresidente di Friends of the Global Fund Europe ed esperto di Salute globale dell'istituto Superiore di Sanità, la malaria è stata debellata nel 1970, ma può sempre tornare se non verrà eliminata dal resto del mondo. "L'estrema globalizzazione dei nostri giorni - avverte Vella - consente spostamenti di persone, cose e anche di malattie, prima impensabili. Per questo è importante il ruolo del Fondo Globale che da solo a livello internazionale garantisce la metà dei finanziamenti mondiali per la lotta contro la malaria, l'80 per cento di quelli contro la tubercolosi e oltre il 20 per cento destinati all'aids e ha contribuito a salvare milioni di persone nel mondo".

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16 21 April 2016 Si celebra il 25 aprile il World Malaria Day, iniziativa mondiale per tenere viva la lotta contro questa malattia Appello dell organizzazione internazionale Malaria No More UK : L Italia raddoppi il proprio contributo al Fondo Globale per la lotta a malaria, tubercolosi e Aids, portandolo a 200 milioni di euro per il prossimo triennio Roma, 21 aprile La malaria è, in una larga parte del pianeta e in particolar modo in Africa subsahariana, una malattia contro cui combattere ogni giorno. Secondo i dati dell Organizzazione mondiale della sanità (OMS), che ha annunciato ieri l eradicazione della malattia dal Vecchio Continente, ogni anno vengono registrati oltre 200 milioni di casi di malaria, che rappresenta ancora oggi una delle principali cause di morte nei bambini sotto i cinque anni: si stima infatti che questa malattia uccida un bambino ogni due minuti e un totale di oltre 430mila persone all anno. A causa della prevalenza nei Paesi in via di sviluppo, la malaria ha un grave impatto negativo sul loro avanzamento economico: ad esempio, il costo per l economia del continente africano è stimato in oltre 10 miliardi di euro l anno. Il Fondo Globale è una collaborazione internazionale tra governi, società civile e settore privato nata dall impegno dei Paesi partecipanti al G8 di Genova del 2001, che mira a porre fine alle epidemie globali di tubercolosi, AIDS e malaria. Malaria No More UK è un organizzazione no profit, con sede a Londra, fondata per combattere una malattia che miete migliaia di vittime in Africa e che sarebbe prevenibile, con un costo pari a 1,25 euro per trattamento. Malaria No More UK lavora in attiva collaborazione con altre organizzazioni non governative impegnate rispettivamente nella lotta a tubercolosi e Aids, e promuove il finanziamento da parte dei donatori internazionali del Fondo Globale, per permettere lo sviluppo di progetti che portino i farmaci e i sistemi di prevenzione dove ce n è più bisogno. Grazie all impegno profuso e agli investimenti del Fondo Globale, negli ultimi anni si è assistito a un calo significativo nell impatto della malaria in tutto il mondo: dal 2000 si è infatti avuta una diminuzione del 37% dei casi di malaria per anno e di circa il 60% della mortalità. Sono state salvate oltre sei milioni di vite negli ultimi quindici anni. Dal 2000 a oggi in ben 57 Paesi i casi di malaria sono stati abbattuti del 75%, ma si può e si deve fare di più per raggiungere un obiettivo ambizioso, ma possibile: eradicare la malaria anche dal resto del mondo. Il World Malaria Day vuole essere l occasione per ricordare che questa malattia può essere sconfitta, grazie all impegno collaborativo di governi e società civile. In Italia, la malaria è stata debellata nel Nell istituzione creata nel 1934 grazie ai finanziamenti della Fondazione Rockfeller, l Istituto di Sanità Pubblica - il futuro Istituto Superiore di Sanità - che tanta parte ebbe nella campagna contro questa malattia nel nostro Paese, lavora oggi Stefano Vella, Vice presidente di Friends of the Global Fund Europe ed esperto di Salute globale dell Istituto Superiore di Sanità. L estrema globalizzazione dei nostri giorni avverte Vella consente spostamenti di persone, cose e anche di malattie, prima impensabili. Non esistono più malattie confinate; qualsiasi malattia può colpire e colpisce ogni angolo della terra: malattie che pensavamo scomparse, come la tubercolosi, sono arrivate da noi e le nostre malattie croniche, come diabete e obesità, oggi le troviamo in Africa. Per questo è importante il ruolo del Fondo Globale che da solo a livello internazionale garantisce la metà dei finanziamenti mondiali per la lotta contro la malaria, l 80 per cento di quelli contro la tubercolosi e oltre il

17 20 per cento destinati all Aids e ha contribuito a salvare milioni di persone nel mondo. Il nostro paese è stato tra i promotori del Fondo Globale ed è tra i suoi maggiori otto finanziatori pubblici. L Italia ha contribuito alla nascita del Fondo Globale e al successo delle sue iniziative, finanziandolo con 790 milioni di euro sino al 2012; l ultimo contributo italiano, nel triennio , è stato di 100 milioni di Euro, afferma James Whiting, Executive Director di Malaria No More UK. Nei prossimi mesi si terrà la quinta conferenza di rifinanziamento del Fondo Globale, e i finanziatori del Fondo saranno chiamati a pronunciare i propri impegni economici per il triennio Il Fondo si aspetta di riuscire a raccogliere da tutti i donatori un totale di almeno 13 miliardi di dollari. C è molto attesa relativamente alla quota che sarà messa a disposizione dall Italia, che si auspica possa e voglia raddoppiare il proprio attuale impegno, portandolo a 200 milioni di euro, tornando ad assumere un ruolo fondamentale nella lotta alla malaria, alla tubercolosi e all aids, aggiunge James Whiting. Anche l Osservatorio italiano sull azione globale contro l Aids auspica il pieno impegno del governo dell Italia. Il contributo di tutti è necessario affinché possano continuare i progetti in essere per sconfiggere la malattia: dal Burkina Faso dove la malaria è la prima epidemia all Etiopia, dalla Somalia al Kenya e in tutti quei paesi in cui le Ong dell Osservatorio sono in prima linea accanto alla società civile e alle istituzioni locali. Grazie al finanziamento del Fondo Globale, sino a metà dello scorso anno, specialmente nei paesi dell Africa subsahariana sono stati curati 560 milioni di casi di malaria, distribuite 600 milioni di zanzariere, somministrati farmaci a 8,6 milioni di sieropositivi e condotti test per HIV e fornito counseling sanitario a 470 milioni di persone; nella sola Asia, inoltre, sono stati individuati e trattati 15 milioni di casi di tubercolosi. Ci troviamo in una fase cruciale della lotta contro HIV, tubercolosi e malaria. L incremento degli investimenti, le recenti scoperte scientifiche, la riduzione dei costi e un migliore know-how hanno prodotto risultati. Ma non è il momento di fermarsi, oggi la possibilità di mettere fine a queste tre pandemie è sempre più reale. L Italia ha l occasione di investire nella lotta contro AIDS, la tubercolosi e la malaria, di investire nelle nuove generazioni, di investire nell energia umana, l unica che può cambiare il mondo, dichiara Francesca Belli, Direttrice per l Italia del network internazionale ACTION global health advocacy partnership.

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20 25 April 2016.it E di pochi giorni fa la notizia che l Europa, o meglio la regione europea dell Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), è la prima al mondo a raggiungere lo status di «malaria free», passando da quasi 91mila casi autoctoni (originati cioè da una trasmissione locale e non importati da altri continenti) nel 1995 a zero nel «Questa è una pietra miliare nella storia della sanità pubblica europea - ha affermato Zsuzsanna Jakab, direttore regionale dell Oms -. Non è solo il momento di celebrare il nostro successo, ma anche l opportunità di mantenere lo status di malariafree che abbiamo ottenuto con così tanto lavoro. Finché la malattia non sarà eliminata dal resto del mondo le persone che viaggiano nei Paesi colpiti possono riportare la malattia in Europa, e dobbiamo lavorare per prevenirlo». Il risultato, spiega l Oms, è stato ottenuto con un controllo attento dei casi importati, una riduzione della popolazione delle zanzare portatrici e con la comunicazione alle persone ad alto rischio. Il prossimo luglio ad Ashgabat, in Turkmenistan, si terrà un meeting per l elaborazione di un piano contro il rischio di reintroduzione della malattia. Duecento milioni di casi nel 2015 Ma nonostante i progressi degli ultimi anni, con la mortalità diminuita del 60% dal 2000 a oggi (e il numero di casi calato del 37%) e lo status di «malaria free» ottenuto dall Europa, 3,2 miliardi di persone sono ancora a rischio di contrarre la malattia, che fa più di 400mila morti ogni anno. Lo ricorda l Organizzazione Mondiale della Sanità in occasione del World Malaria Day, che si celebra il 25 aprile. Secondo il rapporto dell Oms, l obiettivo di eliminare la malaria da almeno 35 Paesi entro il 2030 proclamato l anno scorso è raggiungibile. Sono otto i Paesi fuori dall Europa che nel 2014 hanno riportato zero casi, mentre altri otto ne hanno avuti meno di cento e 12 tra cento e mille. Nel 2015 sono stati riportati 214 milioni di nuovi casi in 95 Paesi. «L efficacia degli strumenti usati finora è minacciata - scrive l Oms -. La resistenza delle zanzare agli insetticidi è in aumento, così

21 come quella del parassita a uno dei farmaci più usati. Per nuovi progressi servono nuovi strumenti che ad oggi non esistono, oltre a un miglioramento di quelli esistenti». La malaria uccide un bambino ogni 2 minuti La malaria è, in una larga parte del pianeta e in particolar modo in Africa subsahariana, una malattia contro cui combattere ogni giorno e rappresenta ancora oggi una delle principali cause di morte nei bambini sotto i cinque anni: si stima che uccida un bambino ogni due minuti e un totale di oltre 430mila persone all anno. A causa della forte presenza nei Paesi in via di sviluppo, la malaria ha un grave impatto negativo sull avanzamento economico: il costo per l economia del continente africano è stimato in oltre 10 miliardi di euro l anno. In Italia è stata debellata nel 1970 In Italia, ricorda Stefano Vella, vicepresidente di Friends of the Global Fund Europe (associazione che sostiene il Fondo Globale per la lotta contro l Aids, la Tubercolosi e la Malaria, una collaborazione internazionale tra governi, società civile e settore) ed esperto di salute globale dell Istituto Superiore di Sanità, la malaria è stata debellata nel 1970, ma può tornare se non verrà eliminata dal resto del mondo. «L estrema globalizzazione dei nostri giorni consente spostamenti di persone, cose e anche di malattie, prima impensabili - avverte Vella -. Per questo è importante il ruolo del Fondo Globale che da solo a livello internazionale garantisce la metà dei finanziamenti mondiali per la lotta contro la malaria, l 80 per cento di quelli contro la tubercolosi e oltre il 20 per cento destinati all Aids e ha contribuito a salvare milioni di persone nel mondo». Italia tra i maggiori finanziatori L Italia è stata tra i promotori del Fondo Globale ed è tra i suoi maggiori otto finanziatori pubblici. «L Italia ha contribuito alla nascita del Fondo Globale e al successo delle sue iniziative, finanziandolo con 790 milioni di euro sino al 2012; l ultimo contributo italiano, nel triennio , è stato di 100 milioni di euro», ricorda James Whiting, direttore esecutivo di Malaria No More UK, organizzazione non profit con sede a Londra. Nei prossimi mesi si terrà la quinta conferenza di rifinanziamento del Fondo Globale, e i finanziatori saranno chiamati a pronunciare i propri impegni economici per il triennio Il Fondo si aspetta di riuscire a raccogliere almeno 13 miliardi di dollari affinché possano continuare i progetti già in corso per sconfiggere la malattia: dal Burkina Faso - dove la malaria è la prima epidemia - all Etiopia, dalla Somalia al Kenya. Possibile mettere fine a tre pandemie Grazie al Fondo Globale, specialmente in Africa subsahariana, sono stati curati 560 milioni di casi di malaria, distribuite 600 milioni di zanzariere, somministrati farmaci a 8,6 milioni di sieropositivi e condotti test per HIV e fornito counseling sanitario a 470 milioni di persone; nella sola Asia sono stati individuati e trattati 15 milioni di casi di tubercolosi. «Ci troviamo in una fase cruciale della lotta contro HIV, tubercolosi e malaria. L incremento degli investimenti, le recenti scoperte

22 scientifiche, la riduzione dei costi e un migliore know-how hanno prodotto risultati. Ma non è il momento di fermarsi, oggi la possibilità di mettere fine a queste tre pandemie è sempre più reale» conclude Francesca Belli, direttrice per l Italia del network internazionale ACTION, impegnato nel reperimento di fondi per lo sviluppo della salute globale.

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24 21 April 2016 La malaria è stata debellata in Italia nel 1970, ma continua a uccidere in molte parti del mondo, soprattutto nell Africa subsahariana. Secondo i dati dell Organizzazione mondiale della sanità (Oms), che ha annunciato ieri l eradicazione della malattia dal Vecchio Continente, ogni anno vengono registrati oltre 200 milioni di casi di malaria, che rappresenta ancora oggi una delle principali cause di morte nei bambini sotto i cinque anni: si stima infatti che questa malattia uccida un bambino ogni due minuti e un totale di oltre 430mila persone all anno. A causa della prevalenza nei Paesi in via di sviluppo, la malaria ha un grave impatto negativo sulle condizioni economiche. Per tenere viva l attenzione sulla malattia, si celebra lunedì 25 aprile il World Malaria Day. In occasione di questa ricorrenza, l organizzazione no profit Malaria No More Uk, con sede a Londra, chiede all Italia un impegno in più per sostenere il Fondo Globale per la lotta a malaria, tubercolosi e Aids. Il Fondo è frutto di una partnership tra governi, società civile e settore privato nata dall impegno dei Paesi partecipanti al G8 di Genova del Il nostro paese è stato tra i promotori del Fondo Globale ed è tra i suoi maggiori otto finanziatori pubblici. L Italia ha contribuito alla nascita del Fondo Globale e al successo delle sue iniziative, finanziandolo con 790 milioni di euro sino al 2012; l ultimo contributo italiano, nel triennio , è stato di 100 milioni di euro, afferma James Whiting, executive director di Malaria No More UK. Nei prossimi mesi si terrà la quinta conferenza di rifinanziamento del Fondo Globale, e i finanziatori del Fondo saranno chiamati a pronunciare i propri impegni economici per il triennio Il Fondo si aspetta di riuscire a raccogliere da tutti i donatori un totale di almeno 13 miliardi di dollari. C è molta attesa relativamente alla quota che sarà messa a disposizione dall Italia, che si auspica

25 possa e voglia raddoppiare il proprio attuale impegno, portandolo a 200 milioni di euro, tornando ad assumere un ruolo fondamentale nella lotta alla malaria, alla tubercolosi e all aids, aggiunge Whiting. A sottolineare l importanza del ruolo del Fondo Globale è anche Stefano Vella, esperto di Salute globale all Istituto superiore di sanità e vicepresidente di Friends of the Global Fund Europe: L estrema globalizzazione dei nostri giorni consente spostamenti di persone, cose e anche di malattie, prima impensabili. Non esistono più malattie confinate; qualsiasi malattia può colpire e colpisce ogni angolo della terra: malattie che pensavamo scomparse, come la tubercolosi, sono arrivate da noi e le nostre malattie croniche, come diabete e obesità, oggi le troviamo in Africa. Per questo è importante il ruolo del Fondo Globale che da solo a livello internazionale garantisce la metà dei finanziamenti mondiali per la lotta contro la malaria, l 80 per cento di quelli contro la tubercolosi e oltre il 20 per cento destinati all Aids e ha contribuito a salvare milioni di persone nel mondo. Anche l Osservatorio italiano sull azione globale contro l Aids auspica il pieno impegno del governo dell Italia affinché possano continuare i progetti in essere per sconfiggere la malattia: dal Burkina Faso, dove la malaria è la prima epidemia, all Etiopia, dalla Somalia al Kenya e in tutti quei paesi in cui le Ong dell Osservatorio sono in prima linea accanto alla società civile e alle istituzioni locali. Secondo gli esperti, la lotta contro Hiv, tubercolosi e malaria è in una fase cruciale. L incremento degli investimenti, le recenti scoperte scientifiche, la riduzione dei costi e un migliore know-how hanno prodotto risultati. Ma non è il momento di fermarsi, oggi la possibilità di mettere fine a queste tre pandemie è sempre più reale, commenta infine Francesca Belli, direttrice per l Italia del network internazionale Action global health advocacy partnership.

26 21 April 2016 La malaria è, in una larga parte del pianeta e in particolar modo in Africa subsahariana, una malattia contro cui combattere ogni giorno. Secondo i dati dell Organizzazione mondiale della sanità (OMS), che ha annunciato ieri l eradicazione della malattia dal Vecchio Continente,ogni anno vengono registrati oltre 200 milioni di casi di malaria, che rappresenta ancora oggi una delle principali cause di morte nei bambini sotto i cinque anni: si stima infatti che questa malattia uccida un bambino ogni due minuti e un totale di oltre 430mila persone all anno. A causa della prevalenza nei Paesi in via di sviluppo, la malaria ha un grave impatto negativo sul loro avanzamento economico: ad esempio, il costo per l economia del continente africano è stimato in oltre 10 miliardi di euro l anno. Il Fondo Globale è una collaborazione internazionale tra governi, società civile e settore privato nata dall impegno dei Paesi partecipanti al G8 di Genova del 2001, che mira a porre fine alle epidemie globali di tubercolosi, AIDS e malaria. Malaria No More UK è un organizzazione no profit, con sede a Londra, fondata per combattere una malattia che miete migliaia di vittime in Africa e che sarebbe prevenibile, con un costo pari a 1,25 euro per trattamento. Malaria No More UK lavora in attiva collaborazione con altre organizzazioni non governative impegnate rispettivamente nella lotta a tubercolosi e Aids, e promuove il finanziamento da parte dei donatori internazionali del Fondo Globale, per permettere lo sviluppo di progetti che portino i farmaci e i sistemi di prevenzione dove ce n è più bisogno. Grazie all impegno profuso e agli investimenti del Fondo Globale, negli ultimi anni si è assistito a un calo significativo nell impatto della malaria in tutto il mondo: dal 2000 si è infatti avuta una diminuzione del 37% dei casi di malaria per anno e di circa il 60% della mortalità. Sono state salvate oltre sei milioni di vite negli ultimi quindici anni. Dal 2000 a oggi in ben 57 Paesi i casi di malaria sono stati abbattuti del 75%, ma si può e si deve fare di più per raggiungere un obiettivo ambizioso, ma possibile: eradicare la malaria anche dal resto del mondo. Il World Malaria Day vuole essere l occasione per ricordare che questa malattia può essere sconfitta, grazie all impegno collaborativo di governi e società civile. In Italia, la malaria è stata debellata nel Nell istituzione creata nel 1934 grazie ai finanziamenti della Fondazione Rockfeller, l Istituto di Sanità Pubblica il futuro Istituto Superiore di Sanità che tanta parte ebbe nella campagna contro questa malattia nel nostro Paese, lavora oggi Stefano Vella, Vice presidente di Friends of the Global Fund Europe ed esperto di Salute globale dell Istituto Superiore di Sanità. «L estrema globalizzazione dei

27 nostri giorni avverte Vella consente spostamenti di persone, cose e anche di malattie, prima impensabili. Non esistono più malattie confinate; qualsiasi malattia può colpire e colpisce ogni angolo della terra: malattie che pensavamo scomparse, come la tubercolosi, sono arrivate da noi e le nostre malattie croniche, come diabete e obesità, oggi le troviamo in Africa. Per questo è importante il ruolo del Fondo Globale che da solo a livello internazionale garantisce la metà dei finanziamenti mondiali per la lotta contro la malaria, l 80 per cento di quelli contro la tubercolosi e oltre il 20 per cento destinati all Aids e ha contribuito a salvare milioni di persone nel mondo». Il nostro paese è stato tra i promotori del Fondo Globale ed è tra i suoi maggiori otto finanziatori pubblici. «L Italia ha contribuito alla nascita del Fondo Globale e al successo delle sue iniziative, finanziandolo con 790 milioni di euro sino al 2012; l ultimo contributo italiano, nel triennio , è stato di 100 milioni di Euro«, afferma James Whiting, Executive Director di Malaria No More UK. Nei prossimi mesi si terrà la quinta conferenza di rifinanziamento del Fondo Globale, e i finanziatori del Fondo saranno chiamati a pronunciare i propri impegni economici per il triennio Il Fondo si aspetta di riuscire a raccogliere da tutti i donatori un totale di almeno 13 miliardi di dollari. «C è molto attesa relativamente alla quota che sarà messa a disposizione dall Italia, che si auspica possa e voglia raddoppiare il proprio attuale impegno, portandolo a 200 milioni di euro, tornando ad assumere un ruolo fondamentale nella lotta alla malaria, alla tubercolosi e all aids», aggiunge James Whiting. Anche l Osservatorio italiano sull azione globale contro l Aids auspica il pieno impegno del governo dell Italia. Il contributo di tutti è necessario affinché possano continuare i progetti in essere per sconfiggere la malattia: dal Burkina Faso dove la malaria è la prima epidemia all Etiopia, dalla Somalia al Kenya e in tutti quei paesi in cui le Ong dell Osservatorio sono in prima linea accanto alla società civile e alle istituzioni locali. Grazie al finanziamento del Fondo Globale, sino a metà dello scorso anno, specialmente nei paesi dell Africa subsahariana sono stati curati 560 milioni di casi di malaria, distribuite 600 milioni di zanzariere, somministrati farmaci a 8,6 milioni di sieropositivi e condotti test per HIV e fornito counseling sanitario a 470 milioni di persone; nella sola Asia, inoltre, sono stati individuati e trattati 15 milioni di casi di tubercolosi. «Ci troviamo in una fase cruciale della lotta contro HIV, tubercolosi e malaria. L incremento degli investimenti, le recenti scoperte scientifiche, la riduzione dei costi e un migliore know-how hanno prodotto risultati. Ma non è il momento di fermarsi, oggi la possibilità di mettere fine a queste tre pandemie è sempre più reale. L Italia ha l occasione di investire nella lotta contro AIDS, la tubercolosi e la malaria, di investire nelle nuove generazioni, di investire nell energia umana, l unica che può cambiare il mondo», dichiara Francesca Belli, Direttrice per l Italia del network internazionale ACTION global health advocacy partnership.

28 22 April 2016 Il 25 aprile si celebra la Giornata mondiale dedicata alla malattia. Sconfiggerla è possibile come dimostrano i successi degli ultimi anni, ma occorre perseverare. Confermerà l Italia i suoi finanziamenti al Fondo Globale redazione, 22 Aprile :08

29 L Europa è ufficialmente malaria free. Lo ha annunciato nei giorni scorsi l Organizzazione Mondiale della Sanità. Nonostante ciò, la malattia continua a essere un emergenza sanitaria, specie nei Paesi in via di sviluppo. Ogni anno si registrano oltre 200 milioni di casi di malaria, che rappresenta ancora oggi una delle principali cause di morte nei bambini sotto i cinque anni: si stima infatti che questa malattia uccida un bambino ogni due minuti e un totale di oltre 430 mila persone all anno. Inoltre, a causa della prevalenza nei Paesi in via di sviluppo, la malaria ha un grave impatto negativo sul loro avanzamento economico: ad esempio, il costo per l economia del continente africano è stimato in oltre 10 miliardi di euro l anno. C è però un rovescio della medaglia: negli ultimi anni si è assistito a un calo significativo nell impatto della malaria in tutto il mondo: dal 2000 si è infatti avuta una diminuzione del 37 per cento dei casi di malaria per anno e di circa il 60 per cento della mortalità. Sono state salvate oltre sei milioni di vite negli ultimi quindici anni. Dal 2000 a oggi in ben 57 Paesi i casi di malaria sono stati abbattuti del 75 per cento. Merito di iniziative come Fondo Globale, una collaborazione internazionale tra governi, società civile e settore privato nata dall impegno dei Paesi partecipanti al G8 di Genova del 2001, che mira a porre fine alle epidemie globali di tubercolosi, AIDS e malaria. Il 25 aprile si celebra il World Malaria Day che vuole essere l occasione per ricordare che questa malattia può essere sconfitta, grazie all impegno collaborativo di governi e società civile. «L estrema globalizzazione dei nostri giorni consente spostamenti di persone, cose e anche di malattie, prima impensabili. Non esistono più malattie confinate; qualsiasi malattia può colpire e colpisce ogni angolo della terra: malattie che pensavamo scomparse, come la tubercolosi, sono arrivate da noi e le nostre malattie croniche, come diabete e obesità, oggi le troviamo in Africa», dice Stefano Vella, vicepresidente di Friends of the Global Fund Europe ed esperto di Salute globale dell Istituto Superiore di Sanità. «Per questo è importante il ruolo del Fondo Globale che da solo a livello internazionale garantisce la metà dei finanziamenti mondiali per la lotta contro la malaria, l 80 per cento di quelli contro la tubercolosi e oltre il 20 per cento destinati all Aids e ha contribuito a salvare milioni di persone nel mondo».

30 Nei prossimi mesi si terrà la quinta conferenza di rifinanziamento del Fondo Globale, e i finanziatori del Fondo saranno chiamati a pronunciare i propri impegni economici per il triennio Il Fondo si aspetta di riuscire a raccogliere da tutti i donatori un totale di almeno 13 miliardi di dollari. «C è molto attesa relativamente alla quota che sarà messa a disposizione dall Italia, che si auspica possa e voglia raddoppiare il proprio attuale impegno, portandolo a 200 milioni di euro, tornando ad assumere un ruolo fondamentale nella lotta alla malaria, alla tubercolosi e all Aids», afferma James Whiting, executive director di Malaria No More UK. Grazie al finanziamento del Fondo Globale, sino a metà dello scorso anno, specialmente nei paesi dell Africa subsahariana sono stati curati 560 milioni di casi di malaria, distribuite 600 milioni di zanzariere, somministrati farmaci a 8,6 milioni di sieropositivi e condotti test per HIV e fornito counseling sanitario a 470 milioni di persone; nella sola Asia, inoltre, sono stati individuati e trattati 15 milioni di casi di tubercolosi. «Ci troviamo in una fase cruciale della lotta contro HIV, tubercolosi e malaria», aggiunge Francesca Belli, direttrice per l Italia del network internazionale ACTION global health advocacy partnership.«l incremento degli investimenti, le recenti scoperte scientifiche, la riduzione dei costi e un migliore know-how hanno prodotto risultati. Ma non è il momento di fermarsi, oggi la possibilità di mettere fine a queste tre pandemie è sempre più reale. L Italia ha l occasione di investire nella lotta contro AIDS, la tubercolosi e la malaria, di investire nelle nuove generazioni, di investire nell energia umana, l unica che può cambiare il mondo».

31 E-ZINE

32 21 April 2016 La malaria è, in una larga parte del pianeta e in particolar modo in Africa subsahariana, una malattia contro cui combattere ogni giorno. Secondo i dati dell'organizzazione mondiale della sanità (OMS), che ha annunciato ieri l'eradicazione della malattia dal Vecchio Continente, ogni anno vengono registrati oltre 200 milioni di casi di malaria, che rappresenta ancora oggi una delle principali cause di morte nei bambini sotto i cinque anni: si stima infatti che questa malattia uccida un bambino ogni due minuti e un totale di oltre 430mila persone all'anno. A causa della prevalenza nei Paesi in via di sviluppo, la malaria ha un grave impatto negativo sul loro avanzamento economico: ad esempio, il costo per l'economia del continente africano è stimato in oltre 10 miliardi di euro l'anno. Il Fondo Globale è una collaborazione internazionale tra governi, società civile e settore privato nata dall'impegno dei Paesi partecipanti al G8 di Genova del 2001, che mira a porre fine alle epidemie globali di tubercolosi, AIDS e malaria. Malaria No More UK è un'organizzazione no profit, con sede a Londra, fondata per combattere una malattia che miete migliaia di vittime in Africa e che sarebbe prevenibile, con un costo pari a 1,25 euro per trattamento. Malaria No More UK lavora in attiva collaborazione con altre organizzazioni non governative impegnate rispettivamente nella lotta a tubercolosi e Aids, e promuove il finanziamento da parte dei donatori internazionali del Fondo Globale, per permettere lo sviluppo di progetti che portino i farmaci e i sistemi di prevenzione dove ce n'è più bisogno. Grazie all'impegno profuso e agli investimenti del Fondo Globale, negli ultimi anni si è assistito a un calo significativo nell'impatto della malaria in tutto il mondo: dal 2000 si è infatti avuta una diminuzione del 37% dei casi di malaria per anno e di circa il 60% della mortalità. Sono state salvate oltre sei milioni di vite negli ultimi quindici anni. Dal 2000 a oggi in ben 57

33 Paesi i casi di malaria sono stati abbattuti del 75%, ma si può e si deve fare di più per raggiungere un obiettivo ambizioso, ma possibile: eradicare la malaria anche dal resto del mondo. Il World Malaria Day vuole essere l'occasione per ricordare che questa malattia può essere sconfitta, grazie all'impegno collaborativo di governi e società civile.

34 21 April 2016 La malaria è, in una larga parte del pianeta e in particolar modo in Africa subsahariana, una malattia contro cui combattere ogni giorno. Secondo i dati dell Organizzazione mondiale della sanità (OMS), che ha annunciato ieri l eradicazione della malattia dal Vecchio Continente, ogni anno vengono registrati oltre 200 milioni di casi di malaria, che rappresenta ancora oggi una delle principali cause di morte nei bambini sotto i cinque anni: si stima infatti che questa malattia uccida un bambino ogni due minuti e un totale di oltre 430mila persone all anno. A causa della prevalenza nei Paesi in via di sviluppo, la malaria ha un grave impatto negativo sul loro avanzamento economico: ad esempio, il costo per l economia del continente africano è stimato in oltre 10 miliardi di euro l anno. Il Fondo Globale è una collaborazione internazionale tra governi, società civile e settore privato nata dall impegno dei Paesi partecipanti al G8 di Genova del 2001, che mira a porre fine alle epidemie globali di tubercolosi, AIDS e malaria. Malaria No More UK è un organizzazione no profit, con sede a Londra, fondata per combattere una malattia che miete migliaia di vittime in Africa e che sarebbe prevenibile, con un costo pari a 1,25 euro per trattamento. Malaria No More UK lavora in attiva collaborazione con altre organizzazioni non governative impegnate rispettivamente nella lotta a tubercolosi e Aids, e promuove il finanziamento da parte dei donatori internazionali del Fondo Globale, per permettere lo sviluppo di progetti che portino i farmaci e i sistemi di prevenzione dove ce n è più bisogno. Grazie all impegno profuso e agli investimenti del Fondo Globale, negli ultimi anni si è assistito a un calo significativo nell impatto della malaria in tutto il mondo: dal 2000 si è infatti avuta una diminuzione del 37% dei casi di malaria per anno e di circa il 60% della mortalità. Sono state salvate oltre sei milioni di vite negli ultimi quindici anni. Dal 2000 a oggi in ben 57 Paesi i casi di malaria sono stati abbattuti del 75%, ma si può e si deve fare di più per raggiungere un obiettivo ambizioso, ma possibile: eradicare la malaria anche dal resto del mondo. Il World Malaria Day vuole essere l occasione per ricordare che questa malattia può essere sconfitta, grazie all impegno collaborativo di governi e società civile. In Italia, la malaria è stata debellata nel Nell istituzione creata nel 1934 grazie ai finanziamenti della Fondazione Rockfeller, l Istituto di Sanità Pubblica - il futuro Istituto Superiore di Sanità - che tanta parte ebbe nella campagna contro questa malattia nel nostro Paese, lavora oggi Stefano Vella, Vice presidente di Friends of the Global Fund Europe ed esperto di Salute globale dell Istituto Superiore di Sanità. L estrema globalizzazione dei nostri giorni avverte Vella consente spostamenti di persone, cose e anche di malattie,

35 prima impensabili. Non esistono più malattie confinate; qualsiasi malattia può colpire e colpisce ogni angolo della terra: malattie che pensavamo scomparse, come la tubercolosi, sono arrivate da noi e le nostre malattie croniche, come diabete e obesità, oggi le troviamo in Africa. Per questo è importante il ruolo del Fondo Globale che da solo a livello internazionale garantisce la metà dei finanziamenti mondiali per la lotta contro la malaria, l 80 per cento di quelli contro la tubercolosi e oltre il 20 per cento destinati all Aids e ha contribuito a salvare milioni di persone nel mondo. Il nostro paese è stato tra i promotori del Fondo Globale ed è tra i suoi maggiori otto finanziatori pubblici. L Italia ha contribuito alla nascita del Fondo Globale e al successo delle sue iniziative, finanziandolo con 790 milioni di euro sino al 2012; l ultimo contributo italiano, nel triennio , è stato di 100 milioni di Euro, afferma James Whiting, Executive Director di Malaria No More UK. Nei prossimi mesi si terrà la quinta conferenza di rifinanziamento del Fondo Globale, e i finanziatori del Fondo saranno chiamati a pronunciare i propri impegni economici per il triennio Il Fondo si aspetta di riuscire a raccogliere da tutti i donatori un totale di almeno 13 miliardi di dollari. C è molto attesa relativamente alla quota che sarà messa a disposizione dall Italia, che si auspica possa e voglia raddoppiare il proprio attuale impegno, portandolo a 200 milioni di euro, tornando ad assumere un ruolo fondamentale nella lotta alla malaria, alla tubercolosi e all aids, aggiunge James Whiting. Anche l Osservatorio italiano sull azione globale contro l Aids auspica il pieno impegno del governo dell Italia. Il contributo di tutti è necessario affinché possano continuare i progetti in essere per sconfiggere la malattia: dal Burkina Faso dove la malaria è la prima epidemia all Etiopia, dalla Somalia al Kenya e in tutti quei paesi in cui le Ong dell Osservatorio sono in prima linea accanto alla società civile e alle istituzioni locali. Grazie al finanziamento del Fondo Globale, sino a metà dello scorso anno, specialmente nei paesi dell Africa subsahariana sono stati curati 560 milioni di casi di malaria, distribuite 600 milioni di zanzariere, somministrati farmaci a 8,6 milioni di sieropositivi e condotti test per HIV e fornito counseling sanitario a 470 milioni di persone; nella sola Asia, inoltre, sono stati individuati e trattati 15 milioni di casi di tubercolosi. Ci troviamo in una fase cruciale della lotta contro HIV, tubercolosi e malaria. L incremento degli investimenti, le recenti scoperte scientifiche, la riduzione dei costi e un migliore know-how hanno prodotto risultati. Ma non è il momento di fermarsi, oggi la possibilità di mettere fine a queste tre pandemie è sempre più reale. L Italia ha l occasione di investire nella lotta contro AIDS, la tubercolosi e la malaria, di investire nelle nuove generazioni, di investire nell energia umana, l unica che può cambiare il mondo, dichiara Francesca Belli, Direttrice per l Italia del network internazionale ACTION global health advocacy partnership.

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