Parroco: Micotti don Adriano. Casa Parrocchiale di Trobaso e FAX

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1 PARROCCHIE DI S. BARTOLOMEO CAPREZZO S. BRIZIO COSSOGNO E S. PIETRO - TROBASO Parroco: Micotti don Adriano Casa Parrocchiale di Trobaso e FAX d.adri@infinito.it Coadiutore: Fè don Fabrizio UN SOLO CORPO, UNA SOLA FEDE! FOGLIETTO SETTIMANALE DAL 12 AL 18 MAGGIO 1

2 IL LOGO DEL NUOVO ANNO PASTORALE Sullo sfondo: l'altare della Chiesa di San Pietro di Trobaso stilizzato. È l'anno conclusivo dei lavori di restauro dell'altare, mesi particolarmente ricchi di eventi spirituali, artistici e culturali; in centro: il pane spezzato dalle e tra le mani del Cristo che ha offerto la sua vita fino a donarla nell Ultima Cena e nell immolazione della Croce. Il tema spirituale che ci accompagnerà e guiderà in tutto il nuovo anno pastorale è espresso molto bene nello slogan: un solo corpo, una sola fede! ; infine il riferimento ai quattro santi a cui sono affidate le nostre cinque comunità cristiane: in basso a sinistra Trobaso ed Ungiasca con San Pietro rappresentato dal simbolo del libro e delle chiavi; in alto a sinistra Cossogno con San Brizio rappresentato dalla mitria e dal pastorale; in alto a destra Caprezzo con San Bartolomeo rappresentato con il libro e il coltello, chiara allusione al Vangelo proclamato e al martirio patito; in basso a destra Possaccio con San Gaudenzio rappresentato dalle rose, miracolo di un dono che il primo vescovo gaudenziano fece all amico Ambrogio di Milano. 2

3 Ho nel cuore un desiderio! Che ne diresti di incontrarci? 23 ottobre 2005, Trobaso! 3 maggio 2009, Cossogno! 14 ottobre 2012, Caprezzo! Sono tre date che hanno segnato indelebilmente la mia storia. Tre appuntamenti per partire, continuando un cammino, seppur in modo diverso, personale, già tracciato e coltivato, da pastori davvero in gamba per cuore generoso e sguardo intelligente. In questi anni ho conosciuto diverse persone, ho incontrato parecchie famiglie, ho stabilito molti contatti. Ma sono ancora molte le porte che non ho varcato e le persone che non ho conosciuto. Certo un saluto non manca, e il solito: Come sta?, c è stato, ma troppe volte nulla di più. 3

4 Ho nel cuore un desiderio! Che ne diresti di incontrarci? Per questo vorrei lanciare una proposta: Che ne diresti di incontrarci?. Desidererei tanto, quest anno, poter far visita a tutte le persone sole e a tutte le famiglie delle nostre comunità parrocchiali. Una visita, senza presunzione, che definirei pastorale. Il Papa ce ne sta dando uno splendido esempio, e il nostro Vescovo Franco Giulio, una grande testimonianza. Sulla loro scia, anch io mi metto e vi invito a prendere in considerazione un occasione d incontro che ci consenta di stare un po insieme, scambiarci qualche parola, insomma, conoscerci un po di più. Non c è bisogno di organizzare proprio nulla, occorre semplicemente condividere il desiderio di vivere un momento di amicizia e fraternità nella fede. Qualunque ora del giorno e in qualunque giorno della settimana, l importante è che lo scegliate voi in base alle vostre necessità ed impegni. Vi chiedo solo la gentilezza di essere voi a mettervi in contatto con me, ed io cercherò di restare in sintonia con voi per spezzare il pane di un dono, quello che vicendevolmente siamo chiamati ad essere gli uni per e con gli altri. Spero tanto e ci prego, semplicemente perché ho nel cuore un desiderio! Che ne diresti di incontrarci? 4

5 DALLA PAROLA DI DIO È risorto, il Maestro. Lo hanno visto, incontrato, abbracciato. Hanno pianto e riso i discepoli, stupiti, perplessi, scossi. Ci vuole del tempo per credere, lo sanno, lo sappiamo. Pietro e Giovanni che corrono al sepolcro, Maria di Magdala che non si stacca dal suo dolore, Tommaso e la sua straziante sofferenza, i discepoli di Emmaus e la loro speranza delusa Convertirsi al risorto non è un affare di pochi minuti, non è un percorso per uomini deboli, ma per uomini e donne forti e tenaci. Li raggiunge, il Maestro, là dove sono, nella condizione in cui sono. Li raggiunge e li aiuta a superare ogni paura, ogni sofferenza. Li raggiunge perché li ama, perché vuole per loro salvezza piena, perché li aiuta nello scoprire Dio e nello scoprirsi credenti. Lo fa perché la loro vita è preziosa al suo sguardo0. Lo fa perché sa dove portarli, dove portarci. A CHI STO VERAMENTE A CUORE? PER CHI SONO VERAMENTE PREZIOSO? Istintivamente cerchiamo qualcuno che sia disposto ad accoglierci, a valorizzarci, ad amarci al di là e al di dentro delle nostre inevitabili povertà. Il mondo, attorno a noi, è sconfortante: sono solo un numero, o un consumatore, o un problema sociale. Io non conto se non perché produco o consumo, e allora molti lottano per uscire dall anonimato, costi quel che costi. Corriamo dietro al sogno di una ragazza che diventa principessa, come una bella fiaba. Ma la vita è fatta anche di uomini che scelgono la parte oscura e il loro diventa un sogno di morte. In mezzo la Chiesa ci ha consegna il volto sorridente di Giovanni Paolo II, che ha saputo affrontare le contraddizioni del suo tempo come un gigante della fede, dicendo ad ogni uomo: sei prezioso agli occhi di Dio! San Giovanni XXIII e San Giovanni Paolo II ha detto Papa Francesco nell omelia della loro canonizzazione hanno collaborato con lo Spirito Santo per ripristinare e aggiornare la Chiesa secondo la sua fisionomia originaria, la fisionomia che le hanno dato i santi nel corso dei secoli. Non dimentichiamo che sono proprio i santi che mandano avanti e fanno crescere la Chiesa. Nella convocazione del Concilio Giovanni XXIII ha dimostrato una delicata docilità allo Spirito Santo, si è lasciato condurre ed è stato per la Chiesa un pastore, una guida-guidata. Questo è stato il suo grande servizio alla Chiesa; è stato il Papa della docilità allo Spirito. In questo servizio al Popolo di Dio, GIOVANNI PAOLO II È STATO IL PAPA DELLA FAMIGLIA. Così lui stesso, una volta, disse che avrebbe voluto essere ricordato, come il Papa della famiglia. Mi piace sottolinearlo mentre stiamo vivendo un cammino sinodale sulla famiglia e con le famiglie, un cammino che sicuramente dal Cielo lui accompagna e sostiene. Ecco la novità sconcertante. L inattesa rivelazione: a Dio sta a cuore la tua vita e la vita della tua famiglia. Non agli altri uomini, non alla società, ma a Dio che, solo, ti ama liberamente. Non è come gli altri, il Signore, mercenari che ci amano per averne un tornaconto, quasi sempre. Ci ama liberamente e amandoci ci rende liberi di amare. Ci ama gratis. Gesù dice di essere un pastore buono, un pastore capace. Un pastore bello, di quella bellezza che non è solo estetica, ma assoluta, globale, che porta con sé tutto il bene e tutto il bello dell'umanità. Gesù è venuto a chiamarci per nome, per condurci al Padre. Chiede ai suoi discepoli un rapporto personale, intimo, coinvolgente. Occorre passare attraverso Gesù, attraversare Gesù. Non dice di essere la porta dell ovile, ma delle pecore. Gesù si presenta come colui che possiamo incontrare, attraversare, come colui che ci dona accesso ad un mondo altro, ad un modo di vedere noi stessi e gli altri completamente diverso. Gesù chiama le pecore per nome e le pecore riconoscono la sua voce, perché è una voce che parla direttamente al 5

6 cuore, che salva, che riempie, che consola, che scuote, che dona energia, che perdona, che inquieta, che sconcerta, che porta a verità, alla verità tutta intera. "ATTRAVERSARE" Gesù significa passare in una porta stretta, lo sappiamo, in cui ci è chiesto di essere autentici, di essere disarmati, di essere affidati e nudi di fronte a lui. Gesù ci chiede di configurarci a lui, di dilatare il nostro cuore, di allargare i nostri orizzonti, di fuggire la piccineria, fosse anche santa e devota, per perdere la nostra vita donandola, come egli ha voluto e saputo fare. Cosa abbiamo da temere? Nessuno ci può strappare dalla mano del Padre. Il guardiano del gregge sa di non essere lui il pastore, ma di avere ricevuto il compito e l onore, il peso e la gioia, la croce e la gloria di vegliare sul gregge in attesa dell arrivo del pastore. No, non sa dove siano i pascoli erbosi, è solo un guardiano, anch egli chiamato a custodire il proprio cuore nell attesa della venuta del Maestro. Anch egli in attesa trepidante di ascoltare la voce del Maestro. Gioite, cercatori di Dio. Esultate, anime in pena! Rinsaldate le ginocchia vacillanti, gregge di Dio. Non pecoroni, non beoti, non rassegnati, non storditi dal delirio della contemporaneità, ma amati e chiamati per nome, portati a salvezza e libertà dall Unico che vi conosce! Gioisci, Chiesa di Dio, sogno del risorto, passione dell incarnato, tormento dei discepoli! Tu Chiesa, capace di Dio, chiamata a vegliare con sincero amore il gregge dell umanità tu, guardiana, non mercenaria, ansiosa di indicare il Cristo a chi cerca la vita in abbondanza! Ai discepoli il Signore chiede una vita più piena, più vera, non una mezza vita come alcuni stolti credono, una vita donata in abbondanza. Buona domenica e bella settimana a tutti!!!! 6

7 PROGRAMMA DELLA SETTIMANA Ogni volta che un appuntamento è contraddistinto da questo simbolo è possibile collegarsi e partecipare, attraverso la radio parrocchiale. LUNEDÌ 12 MAGGIO: MARIA, PRESENZA VIVA NELLA STORIA ore ore ore Trobaso: preghiera del S. Rosario Trobaso: S. Messa Trobaso: preghiera del S. Rosario presso: ZONA SAN GAUDENZIO: CHIESA DI SAN GAUDENZIO ZONA SANT ANTONIO: FAM. BIANCHI (via Repubblica, 110) ZONA SAN PIETRO: FABBRI CARLO (via alle Gabbiane 11/a) ZONA SANTA MARIA: PARCHEGGIO MARTIRI DI POGALLO ZONA SANTA RITA: COLOSIO LUCIA (via Vidic, 11) Individua la tua zona e lasciati coinvolgere dal Signore in questa singolare esperienza. Vogliamo pregare il Signore, per intercessione di Maria, per chiedere per ciascuna delle nostre famiglie, il dono di vivere sempre di più, con e per fede, il grande dono dell amicizia, della fraternità, che nasce e si alimenta dalla e nella preghiera. Caprezzo: Cossogno: CHIESA PARROCCHIALE CHIESA DI LORETO MARTEDÌ 13 MAGGIO: B. V. MARIA DI FATIMA ore Trobaso: preghiera del S. Rosario ore Possaccio: S. Messa al Quadrato da TOLINI BRUNA (via Cartiera, 14) ore Trobaso: incontro di preghiera del gruppo Sui passi di Gesù MERCOLEDÌ 14 MAGGIO: MARIA, SEGNO DI GLORIA FUTURA ore ore ore ore Trobaso: preghiera del S. Rosario Trobaso: S. Messa Trobaso: incontro gruppo animatori estate ragazzi Trobaso: preghiera del S. Rosario presso: ZONA SAN GAUDENZIO: MELLONI MARCO (via per Possaccio, 11) ZONA SANT ANTONIO: PAVESI PIERA (via Repubblica, 86) ZONA SAN PIETRO: PARACCHINI NANDO (via Grugliasco, 6) ZONA SANTA MARIA: DOLORES (via Verbanella, 36) ZONA SANTA RITA: LAVANDERIA MILANESE (via Acquedotto, 25) GIOVEDÌ 15 MAGGIO: MARIA, VERGINE DI NAZARET ore ore ore ore Intragna) ore Trobaso: gruppo Tiramisù in... incontro elettorale Trobaso: preghiera del S. Rosario Trobaso: S. Messa Caprezzo: Preghiera del S. Rosario alla Cappella di Runch (via per Cossogno: S. Messa alla Cappella per Inoca 7

8 VENERDÌ 16 MAGGIO: MARIA, SPOSA DI GIUSEPPE ore Trobaso: preghiera del S. Rosario ore Trobaso: S. Messa ore Trobaso: incontro gruppo animatori estate ragazzi ore Trobaso: Camminiamo nella luce, Fiaccolata dalla Cappella di Lourdes, in via Gaggiolo. Saranno protagonisti i bambini e ragazzi del catechismo, in particolare animeranno la preghiera il gruppo dei ragazzi di 4a elementare ore Trobaso: incontro gruppo aiuto animatori estate ragazzi ore Trobaso: prove del Coro SABATO 17 MAGGIO ore Trobaso: catechismo gruppo di 4a elementare ore Cossogno: Benedizione delle famiglie ore Ungiasca: S. Messa ore Trobaso: preghiera del S. Rosario ore Trobaso: S. Messa DOMENICA 18 MAGGIO: V DI PASQUA ore 9.00 Caprezzo - Possaccio: S. Messa ore Cossogno: S. Messa ore Trobaso: S. Messa ore Trobaso: Adorazione Eucaristica ore Trobaso: S. Messa GIORNATA DI PREPARAZIONE ALLA PRIMA COMUNIONE GENITORI E BAMBINI AL SACRO MONTE DI GHIFFA ore 9.50: ritrovo presso il Monastero delle Suore Benedettine di Ronco di Ghiffa ore 11.15: spostamento al Sacro Monte della SS. Trinità pranzo al sacco ore 15.00: S. Messa conclusiva - merenda e partenza 8

9 I Fioretti Il mese di maggio, come ben tutti i cattolici sanno, è identificato nel calendario spirituale e ancor più in tutta la tradizione religiosa popolare, come il mese della Vergine. La presenza ed il dono dei fiori freschi alla Vergine si collega ad una tradizione antica ed è strettamente legata al valore simbolico che questi assumono. Il mazzo di fiori che si offre a Maria ha una valenza spirituale che trascende quel valore di ornamento, ma viene identificato con l insieme delle buone azioni che si possono offrire al Signore per mezzo di Sua Madre e questi sono gli unici veri fiori a Loro graditi e anche gli unici che possono avere senso nella vita del cristiano. Il fiore in questo caso diviene segno di virtù prima ancora che di amore. Dal mazzo di virtù da contrapporre al peccato, ai fioretti, ossia a delle piccole rinunce in onore di Maria, il passo è breve. Il termine fioretto, che si lega immediatamente come assonanza al termine fiore, era assai comune nella letteratura catechistica del passato e tale pratica diventerà uno degli strumenti più comuni dell educazione religiosa fra Otto e Novecento. Nel periodo della Quaresima si invitavano i bambini a fare delle rinunce, a scriverle su un pezzo di carta e a deporle in un cesto (come quello che solitamente ricorre sulle immagini per i fiori) davanti ad un immagine della Vergine. Lo stesso strumento educativo veniva utilizzato con forme leggermente diverse anche nel periodo di preparazione al Natale: infatti se Natale è la festa della gioia e della famiglia per eccellenza non va dimenticato che è anche il momento dell Incarnazione ed è il preludio della Crocifissione. 9

10 Benedizione alle famiglie La benedizione alle famiglie «Padre, mi benedica!». Ancora oggi non è raro sentirsi chiedere da un fedele una benedizione o richiederla per il proprio bambino o per un oggetto di devozione. Cosa significa benedire? Già dal verbo latino si può avere un idea chiara: bene-dicere, dire bene di qualcuno o qualcosa, invocare il bene da Dio. É una lode a Dio per ottenere aiuto e protezione ed è anche una benedizione che sale dalla terra per benedire Lui che è Amore. Come nasce la consuetudine pasquale della benedizione alle famiglie? Una spiegazione la possiamo cogliere dalla lettura del brano riguardante la Pasqua ebraica nel libro dell Esodo (12,1-14). Con il sangue dell agnello immolato per la Pasqua, gli ebrei spalmarono gli stipiti e l architrave della porta d ingresso delle loro case. In tal modo il Signore passò oltre le abitazioni ebraiche non permettendo all angelo sterminatore di uccidere i primogeniti maschi, a differenza dei bambini primogeniti del popolo egiziano. La Pasqua di Cristo, anche attraverso l acqua nuova benedetta nella solenne Veglia del Sabato santo, entra nelle nostre case, rinnova la nostra vita come nel Battesimo, ci purifica e ci rende nuove creature rivestendoci di Cristo (cf. Gal 3,27). Gesù, attraverso la sua Chiesa, viene a visitarci e a portarci la gioia e la pace che solo Lui può donare. Dice nel Vangelo di Luca: «In qualunque casa entriate, prima dite Pace a questa casa» (Lc 10, 5), ed entrando nel cenacolo a porte chiuse la sera della resurrezione esclama: «Pace a voi!» (Gv 20,19). Pensiamo alla bella preghiera di benedizione del Rito romano nel tempo pasquale che riassume in modo chiaro e completo il significato profondo della benedizione delle famiglie: 10

11 «Benedetto sei tu, Signore, che nella Pasqua dell esodo hai preservato incolumi le case del tuo popolo asperse con il sangue dell agnello. Nella Pasqua della nuova alleanza ci hai donato il Cristo tuo Figlio, crocifisso e risorto, come vero Agnello immolato per noi, per liberarci dal maligno e colmarci del tuo Spirito. Benedici questa famiglia e questa casa, e allieta tutti i suoi membri con l esperienza viva del tuo amore». BENEDIZIONE FAMIGLIE CAPREZZO sabato 3 e 10 maggio dalle ore alle ore COSSOGNO sabato 17, 24 e 31 maggio dalle ore alle ore POSSACCIO E TROBASO nei pomeriggi del mese di maggio dalle ore alle ore 19.00, alle famiglie che segnaleranno, TELEFONANDO IN PARROCCHIA, il proprio desiderio di ricevere la benedizione. Micotti don Adriano Fé don Fabrizio