PROGETTO INNOVAGIUSTIZIA

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1 PROGETTO INNOVAGIUSTIZIA CANTIERE DI VARESE BILANCIO DI RESPONSABILITÀ SOCIALE PREVENTIVO 2013 GENNAIO 2013

2 INDICE Executive Summary... 4 Introduzione del dirigente amministrativo Note metodologiche Il processo attivato Identità dell ufficio giudiziario: aspetti strutturali, organizzativi e di contesto Contesto di riferimento La struttura organizzativa Struttura giurisdizionale Struttura amministrativa Il personale I servizi e le attività Giustizia civile Giustizia penale Sezione gip/gup Sezione dibattimentale Obiettivi previsti per il Sezione civile Sezione GIP/GUP Sezione dibattimentale Mappa degli stakeholder Individuazione degli stakeholder Aggregazione degli stakeholder Matrice della pianificazione sociale Miglioramento organizzativo Porre rimedio alla scopertura di organico amministrativo Favorire l'orientamento professionale coprendo aree funzionali interne al Tribunale caratterizzate da carenza di personale Favorire la formazione del personale del Tribunale Miglioramento di processo Fornire un servizio di pubblica utilità, favorendo il recupero dei condannati Favorire lo snellimento delle procedure di assegnazione degli amministratori di sostegno

3 5.2.3 Favorire la conciliazione stragiudiziale ed efficientare la gestione dei processi con la riduzione del numero di istanze Miglioramento informatizzazione Favorire l accesso informatizzato dei soggetti esterni ai servizi e alle informazioni del Tribunale Migliorare la gestione informatizzata delle procedure concorsuali Incrementare l efficienza delle procedure esecutive immobiliari Allegati Comuni del Circondario Glossario Fonti dei dati

4 EXECUTIVE SUMMARY Il Bilancio di Responsabilità Sociale (da ora in poi BRS) Preventivo dell anno 2013 nasce come documento di programmazione e sintesi delle attività del Tribunale di Varese nel periodo di riferimento: lo scopo del documento è dare evidenza degli obiettivi legati alla gestione dell attività civile e penale del Tribunale per il 2013 e programmare le politiche ad impatto sociale che il Tribunale intende perseguire per il Di seguito si riassumono i principali contenuti del documento. Nel primo paragrafo Note metodologiche, si esplicitano i presupposti metodologici del BRS in generale e si fornisce un dettaglio della metodologia usata ai fini della redazione del BRS Preventivo Nel paragrafo successivo, Identità dell ufficio giudiziario: aspetti strutturali, organizzativi e di contesto, si riportano elementi di contesto che giustificano le scelte dell ufficio nel 2012 in termini di relazioni e accordi con gli stakeholder, quali: la struttura organizzativa del Tribunale; le caratteristiche demografiche e socio-economiche del territorio presidiato dall Ufficio; l organico e le performance dell ultimo anno giudiziario. Il paragrafo Servizi e attività raccoglie la parte centrale del documento, ovvero una sintesi del procedimento di pianificazione e controllo che l Ufficio ha messo in piedi in ottemperanza alle direttive ministeriali, che prevedevano lo sviluppo di un vero e proprio programma di gestione dei flussi civili e penali, indicante gli obiettivi per il 2013 e gli strumenti operativi per il loro raggiungimento. L analisi è partita dalla ricostruzione dei flussi degli ultimi quattro anni giudiziari e dal calcolo di alcuni indici di performance tipici del settore Giustizia. Il paragrafo Mappa degli Stakeholder fornisce, prima, una descrizione del metodo di identificazione degli interlocutori rilevanti dell Ufficio Giudiziario e, successivamente, un maggior dettaglio sull aggregazione degli stessi in macro-aree funzionali all analisi di BRS. Il paragrafo successivo raccoglie una definizione puntuale delle politiche preventivate dal Tribunale sul proprio territorio, secondo la struttura della Matrice della pianificazione strategica, nella quale vengono descritte le politiche dell Ufficio Giudiziario, i relativi obiettivi raggiunti e le azioni preventivate per raggiungerli, nonché i soggetti responsabili della relativa attuazione lato Tribunale. Il paragrafo Matrice della pianificazione sociale, descrive le politiche sociali dell Ufficio Giudiziario e le azioni preventivate per raggiungere obiettivi prefissati, nonché i soggetti responsabili della relativa attuazione del Tribunale. 4

5 INTRODUZIONE DEL DIRIGENTE AMMINISTRATIVO Cari Cittadini, siamo giunti alla quarta edizione del Bilancio di Responsabilità Sociale del Tribunale di Varese, attraverso cui l Ufficio intende esporre i risultati della propria attività, nonché comunicare gli obiettivi che si pone per il 2013, in modo da responsabilizzare tutto il personale e gli stakeholder coinvolti sul loro raggiungimento. La volontà di predisporre ancora una volta il BRS nasce dalla consapevolezza di come la trasparenza delle Pubbliche Amministrazioni rappresenti un requisito spesso trascurato, in grado tuttavia di costituire il punto di partenza per un agire consapevole volto alla programmazione delle attività e al monitoraggio degli obiettivi che si è proposta l organizzazione. Per come è stato progettato, infatti, il BRS non è solo uno strumento di dialogo, ma un vero e proprio strumento di gestione: della presente versione Preventiva verrà dato conto a luglio nel documento Consuntivo, esplicitante anche costi e entrate dell Ufficio. Anticipando quanto verrà successivamente descritto, in termini di flussi e procedimenti, si riportano alcune considerazioni sulle attività del Tribunale. Con riferimento alla giustizia civile si è constatato un rilevante calo (-10,2%) delle sopravvenienze relative al contenzioso civile ordinario grazie al positivo impatto della conciliazione obbligatoria. Si evince di contro un significativo aumento (+14,4%) delle esecuzioni, soprattutto immobiliari, a causa: del numero di iscrizioni in aumento; della difficoltà nella vendita di edifici e terreni, sempre più consolidate a causa della negativa congiuntura economica territoriale ancora in atto. Per il 2013 si perseguirà la riduzione della durata media globale dei procedimenti in carico all ufficio del 5%, nonché aumento della produttività media relativamente al settore Lavoro in ragione del 5%. Relativamente al settore penale abbiamo constatato un trend (-33%) negli ultimi quattro anni di diminuzione dei procedimenti iscritti alla sezione Gip/Gup, anche se per il settore dibattimentale si è verificato un aumento della delittuosità totale del circondario rispetto agli anni precedenti, cui ha corrisposto una risposta positiva da parte dell Ufficio con un aumento delle definizioni. Con le forze attuali a disposizione si ritiene di poter, complessivamente, migliorare il dato della produttività del Gip/Gup, mentre per il dibattimento può essere previsto la riduzione della durata media dei processi: attraverso le corrette scelte organizzative potremo giungere ad incrementare il numero dei processi monocratici definiti entro i 6 mesi e dei processi collegiali definiti entro l anno. Sul fronte sociale, intendo inoltre sottolineare gli ottimi rapporti consolidati con i principali stakeholder territoriali: numerose sono infatti le attività e i progetti intrapresi con la collaborazione di Ordine degli Avvocati, dei Dottori Commercialisti e Esperti Contabili, Digicamere, Asteimmobili e Camera di Commercio, a cui vi rimando al proseguio del documento per approfondimenti. 5

6 Passando alle note dolenti, colgo l occasione tuttavia per evidenziare l aggravarsi della situazione interna relativa al personale amministrativo, caratterizzato da un elevato tasso di anzianità, sintetizzato di seguito in Figura 1. Figura 1. Prospetto dell età media del personale amministrativo Numerosità del Personale amministrativo anni anni anni anni anni Se soltanto tre risorse su 52 presentano meno di 40 anni, è facile constatare come il 54% del personale abbia più di 50 anni, delineando una situazione di scarso ricambio generazione, che irrigidisce l Ufficio nei confronti di cambiamenti e innovazioni. Infatti, un modello di gestione analogo a quello applicato ai magistrati, con bandi di concorso contrassegnati da una certa regolarità, permetterebbe di coniugare l esperienza del personale più anziano all entusiasmo delle risorse più giovani e determinerebbe sicuramente maggiore flessibilità e capacità di adattamento alle mutevoli condizioni lavorative che stiamo affrontando. Ringrazio tutti coloro che hanno contribuito alla redazione del presente Bilancio di Responsabilità Sociale e Vi auguro una buona lettura! Un cordiale saluto a tutti Voi, Il Dirigente Amministrativo del Tribunale di Varese dott. Gerardo Albanese 6

7 1. NOTE METODOLOGICHE Il BRS Preventivo dell anno 2013 del Tribunale di Varese nasce nell ambito delle attività di Linea 3 Messa a regime dei processi di pianificazione e controllo dell estensione del progetto Innovagiustizia 1. Il BRS è il documento con cui si rende conto agli stakeholder e alla società civile dell attività svolta da un organizzazione rispetto alle sue politiche, ai suoi obiettivi e agli interessi dei propri interlocutori e, più in generale, del territorio. La metodologia proposta in questo BRS si differenzia rispetto alle precedenti versioni dal maggior carattere programmatico, che raccoglie lo sforzo messo in atto dall Ufficio nello sviluppare il Programma di Gestione. Il Programma di gestione, ex art.37 D.L n.98, è stato introdotto dal Ministero della Giustizia ai fini dell esplicitazione da parte degli Uffici requirenti: degli obiettivi di riduzione della durata dei procedimenti; degli obiettivi di rendimento dell Ufficio, tenuto conto: dei carichi esigibili di lavoro dei magistrati; dell ordine di priorità dei procedimenti. degli strumenti operativi per il raggiungimento degli obiettivi. L introduzione del Programma di Gestione ha dato la possibilità all Ufficio, attraverso un analisi dei flussi inerenti ai procedimenti relativa al quadriennio giudiziario 2009/2012, di prendere maggiormente coscienza delle cause soggiacenti alle attuali problematiche, in modo tale da porre Presidenza e Dirigenza nelle condizioni di poter definire gli obiettivi per l anno solare 2013 sulla base di trend e dati storici. Rimane fatto salvo il modello delle precedenti edizioni, che inseriva la programmazione strategica e il processo di rendicontazione sociale in un quadro di analisi interorganizzativa, nel quale le logiche d azione di un organizzazione complessa, quale l Ufficio giudiziario, vengono analizzate e comprese considerando il network relazionale che la connette ai suoi diversi interlocutori (stakeholder). L introduzione del modello del BRS nel Tribunale di Varese si propone quindi di raggiungere i seguenti obiettivi: aumentare la razionalizzazione delle risorse attraverso una pianificazione/programmazione annuale in chiave strategica; dare evidenza non solo delle attività realizzate e dei servizi erogati dall Ufficio Giudiziario, ma altresì degli scostamenti tra quanto programmato e quanto realizzato nel corso di un anno; misurare i risultati raggiunti secondo una logica valutativa multidimensionale (tendenzialmente prossima alla logica della triplice contabilità assunta dalla responsabilità 1 Il progetto Innovagiustizia di riorganizzazione dei processi lavorativi e di ottimizzazione delle risorse degli Uffici Giudiziari è finanziato dalla Regione Lombardia con le risorse del Fondo Sociale Europeo e riguarda dodici Uffici Giudiziari del territorio lombardo, tra cui il Tribunale di Varese. 7

8 sociale, ovvero di natura sociale, economica e ambientale) in grado di considerare efficienza, efficacia ed impatti, ed un analisi per singolo interlocutore; fornire a tutti gli interlocutori una chiara rendicontazione di come sono state allocate le risorse; avviare un processo conoscitivo e di apprendimento organizzativo per permettere all Ufficio Giudiziario di replicare la redazione del documento e gestire il cambiamento in modo più consapevole; contribuire ad un miglioramento delle informazioni contenute nella relazione inaugurale dell anno giudiziario. Nel modello di riferimento proposto, è prevista l articolazione del BRS in: BRS preventivo, strumento di pianificazione nel quale l Ufficio Giudiziario esplicita le strategie di impatto sociale che intende perseguire, rappresentato dal presente documento; BRS consuntivo 2, risultato del processo di valutazione del raggiungimento degli obiettivi, che non si limita ad un controllo circa il perseguimento degli stessi, ma fornisce anche un analisi degli scostamenti tra quanto previsto e quanto attuato. La metodologia adottata è coerente con l approccio comune a livello di progetto (e comunque flessibile in relazione alle singole realtà territoriali), a garanzia dell armonizzazione dei risultati e della riduzione della autoreferenzialità dell Ufficio Giudiziario che si serve di questo strumento. 1.1 IL PROCESSO ATTIVATO Nella redazione del BRS Preventivo 2013 del Tribunale di Varese sono stati adottati i seguenti step metodologici: 1. attivazione di un gruppo di lavoro per la condivisione di: linee guida per la redazione del BRS; obiettivi del documento; scelte operative e agenda dell intero percorso, 2. analisi e raccolta preliminare dei dati necessari, derivante anche dagli: studi svolti per la Linea 1 nell ambito del progetto Innovagiustizia2, inerente l analisi dell organizzazione dell UG; incontri effettuati con la dirigenza del Tribunale; 3. individuazione degli stakeholder, mediante: la creazione di una lista preliminare, ma puntuale di interlocutori; l esplicitazione della loro relazione di interdipendenza funzionale; la classificazione degli interlocutori per ambito di intervento, funzionale alla predisposizione del BRS; il confronto con il Tribunale sulla rilevanza degli interlocutori individuati; 2 Il BRS Consuntivo 2013 sarà pubblicato a luglio e conterrà anche una sezione dedicata all analisi economica di spese ed entrate dell Ufficio. 8

9 la condivisione con il Tribunale del piano delle interviste con gli interlocutori rilevanti; 4.interviste con gli interlocutori selezionati, mirate all identificazione delle azioni collaborative esistenti e dei relativi punti di forza e debolezza; 5. definizione della matrice di pianificazione strategica, mediante: l individuazione degli ambiti di intervento per il 2013, a partire dalle opportunità e dalle criticità emerse; la definizione per ogni ambito d intervento delle possibili azioni e riconduzione delle stesse alla matrice della pianificazione strategica prevista dalla metodologia BRS, ossia agli obiettivi e alle politiche del tribunale desunti dall analisi preliminare; 6. condivisione della matrice di pianificazione strategica con il Tribunale; 7. validazione della matrice di pianificazione strategica da parte del Tribunale; 8. redazione del BRS Preventivo Nel complesso, la costruzione del bilancio sociale è stata accolta come opportunità dal Tribunale di Varese, nonostante la permanente scopertura d organico in cui opera: in questo senso i rapporti con gli interlocutori sono stati impostati su una base bidirezionale, ovvero non solo il Tribunale si è impegnato nei confronti dei suoi interlocutori, ma anche a questi è stato chiesto di impegnarsi nei confronti dell Ufficio giudiziario, in modo da innescare una collaborazione a reciproco vantaggio per le parti in gioco, i cui effetti positivi non possono che ricadere sulla collettività. 9

10 2. IDENTITÀ DELL UFFICIO GIUDIZIARIO: ASPETTI STRUTTURALI, ORGANIZZATIVI E DI CONTESTO Nel presente paragrafo si presentano informazioni volte a presentare il Tribunale e le condizioni operative in cui opera, ovvero: contesto di riferimento; struttura organizzativa; struttura giurisdizionale; struttura amministrativa; personale. 2.1 CONTESTO DI RIFERIMENTO Il Circondario del Tribunale di Varese ha un bacino di utenza complessivo di 415mila abitanti e 175mila famiglie (Demo Istat ), distribuiti tra la città di Varese ed i comuni di competenza del tribunale e facenti parte della provincia di Varese. I comuni serviti dal Tribunale di Varese appartengono tutti alla Provincia di Varese, confinando con i Tribunali di Busto Arsizio a Sud e con il Tribunale di Como a Ovest. Il Tribunale di Varese appartiene al Distretto della Corte d Appello di Milano, di cui fanno parte altri 10 uffici giudiziari del territorio lombardo. Figura 2. La provincia di Varese e il circondario del Tribunale di Varese Il Tribunale di Varese è composto da una sede centrale e da una sede distaccata presso Luino. Con la legge n. 98 del 21 febbraio 2006 la sede distaccata di Luino ha di fatto preso il posto della soppressa sede decentrata di Gavirate, rideterminando (con effetto anche sui procedimenti in corso) 10

11 la competenza territoriale. Serve complessivamente 103 Comuni che si estendono complessivamente su una superficie di km 2. A seguito dei decreti legislativi 7 settembre 2012, n.155 e 156, di riforma dell architettura dell amministrazione della Giustizia, la sede di Luino è stata soppressa: la competenza e il personale verranno trasferiti presso la sede centrale di Varese entro settembre 2013, fatte salve eventuali eccezioni di mobilità a livello regionale previste dalla normativa. La popolazione servita dal Circondario del Tribunale di Varese al risulta in crescita mediamente dell 1% nel periodo In aumento anche il numero di immigrati regolari e le richieste per il permesso di soggiorno, così come le espulsioni effettive: sempre al , nel circondario del Tribunale di Varese, si contavano extra-comunitari (da queste cifre resta fuori la popolosissima fetta di stranieri costituita dai romeni che ormai rientrano tra i cittadini comunitari). Figura 3. Abitanti del Circondario del Tribunale di Varese Fonte: Elaborazioni sui dati ISTAT relativi al periodo La realtà economica del territorio considerato fa riferimento all economia dell intera provincia di Varese, considerando che il circondario del Tribunale copre circa la metà della popolazione di tutta la provincia. Ad ogni modo piuttosto che dimezzare i dati, si effettua l analisi economica direttamente su territorio provinciale. L'industria varesina si presenta come una realtà estremamente differenziata, che conta su un tessuto imprenditoriale diffuso e di antica tradizione, con la presenza di grandi aziende di fama internazionale affiancate da un vasto tessuto di imprese di piccola dimensione, in grado di restituire una vasta varietà merceologica, conseguenza della forte propensione dell'imprenditoria locale verso il nuovo, oltre che della capacità di adattamento all'evoluzione del mercato. I settori più rappresentativi sono quelli tessile-abbigliamento, metalmeccanico, chimico e farmaceutico e materie plastiche e gomma. A settembre 2012 sono registrate circa imprese alla Camera di Commercio, di cui attive. 11

12 Tabella 1. Imprese della Provincia di Varese, attive e registrate In particolare le imprese (industriali e di artigianato produttivo) operanti nel ramo manifatturiero nel 2010 erano di cui, circa il 20% concentrate nel settore tessile ed abbigliamento, che nella provincia varesina mantiene punte di eccellenza. Altre importanti specializzazioni sono presenti nel settore metalmeccanico, nel settore chimico e farmaceutico, in quello dalla gomma e materie plastiche ed un micro distretto specializzato nella produzione dell'occhialeria. L occupazione della Provincia si attesta alla fine del 2011 a addetti di cui circa il 60% impiegato nel settore terziario e il 30% nell industria manifatturiera. La provincia di Varese, pur essendo una realtà produttiva trainante nel piano nazionale, ha comunque risentito della crisi economica globale sia in termini di occupazione che di produzione, con conseguenti impatti sui procedimenti fallimentari e sulle esecuzioni mobiliari e immobiliari: tra l A.G. 2010/11 e 2011/12 i procedimenti fallimentari sopravvenuti sono aumentati del 29% e le esecuzioni immobiliari del 24% determinando un conseguente aumento delle pendenze a causa delle difficoltà nelle definizioni. 12

13 2.2 LA STRUTTURA ORGANIZZATIVA STRUTTURA GIURISDIZI ONALE Per quanto attiene alla struttura giurisdizionale, il Tribunale di Varese è articolato in 5 Sezioni: 2 Sezioni Civili, comprendenti le aree Famiglia, Lavoro e Fallimentare; 2 Sezioni Penali, comprendenti le aree GIP-GUP, Dibattimentale, più il Tribunale del Riesame e la Corte d Assise; 1 Sezione distaccata a Luino. Tabella 2. Sezioni dell Area Civile: materie di competenza Prima Sezione Civile Seconda Sezione Civile - Separazioni giudiziali - Cause societarie - Separazioni consensuali - Intermediazione bancaria - Divorzi giudiziali - Procedimenti cautelari - Divorzi congiunti - Lavoro e Previdenza - Revisione Separazioni - Opp.ni art Revisione Divorzi - Procedimenti monitori e cautelari - Altre cause famiglia - Procedimenti art. 28 SL - Interdizioni - Convalida licenza/sfratto - Inabilitazioni - Altre controversie in Locazioni (art. 447 bis) - Altre cause diritto persona - Istanze di fallimento e Fallimenti - Tutele - Concordati preventivi e Azioni revocatorie - Curatele - Altre cause in materia fallimentare - Amministrazioni di sostegno - Procedure Esecutive mobiliari e Immobiliari - Eredità giacenti - Procedimenti contenziosi mobiliari e immobiliari Entrambe le Sezioni Civili - Cause ordinarie - Condominio - Opposizione ingiunzione - Procedimenti monitori - Procedimenti cautelari - Istruzione preventiva - Risarcimento incidenti stradali Tabella 3. Sezioni dell Area Penale: materie di competenza Sezione GIP-GUP Sezione Dibattimentale - Misure cautelari personali coercitive (convalida di arresto e fermo) - Delitti contro lo Stato, la PA, l'amm. della Giustizia - Misure cautelari reali - Reati contro l'ordine pubblico e la sicurezza pubblica - Decreti penali - Reati contro il patrimonio - Rogatorie nazionali e internazionali - Reati contro la persona e la famiglia - Giudizio su indagini preliminari a carico di noti ed ignoti - Tutela della riservatezza - Udienza preliminare a carico di noti ed ignoti - Tutela del lavoro, della salute e dell'ambiente - Intercettazioni telefoniche - Reati fiscali - Stupefacenti Tribunale del Riesame Corte d Assise - Misure cautelari reali - Reati più gravi 13

14 Tabella 4. Sezione distaccata di Luino: materie di competenza Sezione distaccata di Luino - Cause ordinarie civili - Procedimenti in rito monocratico STRUTTURA AMMINISTRATIVA La struttura amministrativa del Tribunale di Varese è così articolata: Area Civile: 7 cancellerie; Area Penale: 4 cancellerie, più l Ufficio Corpi di Reato; Sezione distaccata: 1 cancelleria civile, con materie limitate, per la Sezione di Luino; Area Amministrativa: 2 uffici di Staff. Tabella 5. Cancellerie Area Civile: materie di competenza Settore Civile Ordinario Settore Esecuzioni - Cancelleria Contenzioso Ordinario - Cancelleria Esecuzioni Mobiliari e Immobiliari - Cancelleria Matrimoniale Settore Fallimentare e Societario - Cancelleria Tutele e Successioni - Cancelleria Fallimentare e Societaria - Cancelleria Lavoro - Cancelleria Decreti Ingiuntivi Tabella 6. Cancellerie Area Penale: materie di competenza Settore GIP-GUP Settore Dibattimentale e Riesame - Cancelleria GIP-GUP - Cancelleria Dibattimentale e Riesame - Cancelleria Decreti Penali - Ufficio Corpi di Reato Settore Esecutivo - Cancelleria post-dibattimentale Tabella 7. Cancelleria di Luino: materie di competenza Sezione distaccata di Luino 3 Gestisce gli affari civili esclusivamente riguardanti la Volontaria Giurisdizione e la Cognizione Ordinaria ed esiste un registro per le iscrizione di procedimenti penali in rito monocratico. Gli affari penali collegiali e quelli civili di natura specialistica si concentrano quindi nella sede centrale del Tribunale di Varese. L Area amministrativa è suddivisa in due aree con relative segreterie di supporto: Tabella 8. Area amministrativa Segreteria del Presidente Servizi amministrativi È competente per tutte le attività amministrative del Presidente del Tribunale (gestione del personale; organizzazione dell'attività giurisdizionale; programmazione delle attività annuali). Ufficio delle Spese di Giustizia, Recupero Crediti È adibita alla gestione delle pratiche amministrative legate al Recupero Crediti e Spese di Giustizia per gli ambiti penali e civili. 3 La sede distaccata di Luino è stata soppressa a seguito dei d.lgs 7 settembre 2012, n.155 e 156 e la chiusura definitiva è prevista a settembre

15 2.3 IL PERSONALE L organico togato del tribunale di Varese è costituito da un totale di 23 giudici togati e 12 giudici onorari del tribunale (GOT). A dicembre 2012, si riscontra una sostanziale divergenza tra le tabelle di organico teoriche e l effettiva copertura dei posti: se si considerano le scoperture a livello di Giudici Togati (3 posti vacanti) e di Giudici Onorari del Tribunale (8 posti vacanti), la presenza totale di personale giudicante risulta essere più bassa del 26% rispetto all organico teorico. A questo si aggiunga che, nel corso dell anno il Presidente del Tribunale abbia consegnato le proprie dimissioni, e come la carica sia attualmente presieduta dal presidente della seconda sezione civile in veci di presidente vicario. Tabella 9. Organico giudici del Tribunale di Varese e della sede distaccata di Luino, dicembre 2012 Qualifica Organico Coperti Vacanti Presidente di Tribunale Presidenti di Sezione Giudice Totale giudici togati Giudice onorario di Tribunale (GOT) Totale giudici Pur non considerando le vacanze, l organico si può comunque ritenere inadeguato: basti pensare al rapporto giudice su abitanti del circondario che è pari a un giudice togato ogni persone circa, uno dei più bassi a livello nazionale. Il carico lavorativo individuale dei magistrati del settore civile raggiunge ormai il ragguardevole numero di 600 unità, a fronte di quello non superiore a cinquecento affari di altri tribunali, anche con organici più consistenti, del Distretto milanese. Infatti al Tribunale di Varese, in quanto ufficio con sede nel capoluogo di provincia, affluiscono gli affari penali collegati alla presenza della Questura locale (ad es. misure di prevenzione e misure cautelari reali in sede impugnativa) e, più in generale, sono di competenza dell Ufficio varesino tutti gli affari comunque connessi alla attività della locale Camera di Commercio. A tale riguardo è ancora da segnalare che il Tribunale di Varese è uno dei pochi Uffici del Distretto privo del giudice del lavoro in pianta organica nonostante sia, come si è detto, una sede provinciale. All inadeguatezza dell organico del personale di magistratura si sono accompagnate sia una scopertura di 3 posti di magistrato che una serie di applicazioni, trasferimenti e incarichi istituzionali: in particolare la sezione Gip Gup e quella penale hanno scontato uno stato di sofferenza che ha reso inevitabile il continuo ricorso alla supplenza interna e al tramutamento interno di magistrati del settore civile con conseguente ricaduta negativa anche in tale ultimo settore per l inevitabile rallentamento della produttività che né è derivato, per di più in un campo che sconta già, in caso di trasferimenti in entrata, la lunghezza dei tempi procedurali, solo relativamente governabili, tra l udienza per la precisazione delle conclusioni e il deposito della decisione. 15

16 La situazione degli organici del personale amministrativo è parimenti critica, ed anzi si è aggravata a causa del pensionamento di 3 unità (per di più tra quelle maggiormente esperte e addette a settori nevralgici, come la cancelleria delle esecuzioni civili e quella del contenzioso ordinario) e per l insufficienza soprattutto nelle professionalità chiamate a compiti di diretto supporto alla attività giurisdizionale, scontando il concreto rischio di non copertura dei posti lasciati liberi dagli ormai sempre più numerosi pensionamenti. Tali elementi di instabilità inducono, sotto il profilo organizzativo, condizioni di disfunzione e inefficienza in quanto nessuna programmazione è possibile in mancanza di certezza sulle risorse. L organico del personale amministrativo prevede, includendo anche la sede distaccata di Luino, un totale di 66 unità. A dicembre 2012 risultano essere vacanti 13 unità (pari al 20%). Tabella 10. Personale amministrativo del Tribunale di Varese e sede distaccata Luino, dicembre 2012 Qualifica attuale Organico Coperti Vacanti Dirigente Direttore amministrativo Funzionario giudiziario Cancelliere giudiziario Assistente giudiziario Operatore giudiziario Conducente Ausiliario Totale Il personale, confrontato al circondario del Tribunale, restituisce un rapporto di un amministrativo ogni abitanti circa. 4 Dei 9 funzionari uno è in distacco presso la Corte d Appello di Palermo. 5 Degli 10 cancellieri risultanti in servizio si precisa che uno è applicato al GdP di Locri. 6 Un cancelliere giudiziario presta servizio in regime di part time, mentre è tenuta traccia operativa della presenza di un cancelliere sia a Varese che a Luino. 16

17 Figura 4. Organigramma del Tribunale di Varese, dicembre 2012 Presidente del Tribunale Area amministrativa Giurisdizione Cancelleria Volontaria Giurisdizione I Sezione Contenziosi in materia di Persone e Famiglia Settore civile Cancelleria contenzioso ordinario Cancelleria Matrimoniale Cancelleria Decreti ingiuntivi I I Sezione Contenziosi in materia societaria e commerciale Cancelleria Lavoro e Agraria Cancelleria Esecuzioni mob. e immobiliari Cancelleria Fallimentare e Societaria Dirigente amministrativo Segreteria del Presidente Economato Recupero crediti Dibattimento Sezione Dibattimentale e Corte d Assise Cancelleria Dibattimentale e Riesame Ufficio Corpi di Reato Sezione Penale Cancelleria Esecuzioni penali Gip/Gup Sezione Gip / Gup Cancelleria Gip/Gup Cancelleria Decreti Penali Sezione distaccata Luino Giudici Sez. distaccata Luino Cancelleria civile di Luino 17

18 3. I SERVIZI E LE ATTIVITÀ In ottemperanza alla circolare CSM sulla normativa prevista dall ex art.37 D.L n.98, commi 1, 2 e 3, che prevedeva la redazione di un piano di gestione dei flussi giudiziari volto ad avviare un processo di pianificazione e controllo, è stata effettuata presso il Tribunale di Varese l analisi dei procedimenti civili e penali rilevati su un periodo di quattro anni giudiziari, dal al , ed elaborati utilizzando come base dati le statistiche ufficiali raccolte tramite gli applicativi ministeriali in uso. I flussi analizzati tengono conto delle pendenze, delle sopravvenienze e del rendimento dei giudici del Tribunale, utili ad individuare la domanda giudiziaria nel territorio, il grado di litigiosità del circondario e le materie più critiche su cui l Ufficio deve concentrare maggiormente i propri sforzi. 3.1 GIUSTIZIA CIVILE Alla luce dei dati estratti da SICID e SIECIC, è stata effettuata una prima aggregazione di alcune materie, definendo 12 macroaree (riprendendo la suddivisione stabilita dal CSM per la predisposizione del Programma di gestione dei procedimenti civili): come anticipato, si fa riferimento all ultimo quadriennio , dando evidenza delle variazioni significative negli anni. Nel quadriennio considerato le pendenze sono riportate in Tabella 11.. Tabella 11. Pendenze iniziali per A.G., impatto sul totale al e variazione nel quadriennio MACROAREE 2008 / 2009 Procedimenti - Pendenze iniziali per A.G / / / 2012 % sul totale 2011/2012 Var.% 2008/12 a Lavoro ,8% -4,7% b Previdenza e assistenza ,7% -29,6% c Fallimentare e procedure concorsuali ,4% -12,6% d Esecuzioni Immobiliari ,9% 49,5% e Esecuzioni Mobiliari ,2% 28,6% f VG in materia di famiglia e persone ,6% -9,3% g VG non in materia di famiglia e persone ,1% -27,6% h Separazione e divorzi contenziosi ,2% 1,2% i Contenzioso civile ordinario ,5% -8,5% j Procedimenti speciali (no decreti ingiuntivi) ,9% 11,7% k Decreti ingiuntivi ,8% 65,3% l Tutele Curatele Amministrazioni di Sostegno ,7% 40,9% TOTALE UFFICIO ,0% 8,3% La materia che ha visto aumentare le proprie pendenze in percentuale maggiore è quella inerente le Esecuzioni immobiliari (+50% dal 2008 al 2012), passate da del 2008 a del 2012 a causa dell aumento delle procedure negli ultimi anni e alla difficoltà nelle attività di vendita. 18

19 In aumento anche le materie relative a: Esecuzioni Mobiliari; Procedimenti speciali; Decreti ingiuntivi; Tutele, Curatele amministrazioni di sostegno. Mentre risultano pressoché stabili le Separazioni e i divorzi contenziosi (+1%), sono diminuiti significativamente i procedimenti in materia di Previdenza e assistenza (-29%) e in VG non in materia di famiglia e persone (-27%). In diminuzione anche: Lavoro; VG in materia di famiglia e persone; Contenzioso civile ordinario. Il dettaglio della situazione al è rappresentato in Figura 5. Figura 5. Pendenze percentuali al per macroaree a Lavoro b Previdenza e assistenza j 3% k 4% l 13% a 5% b 3% c 5% d 15% c Fallimentare e procedure concorsuali d Esecuzioni Immobiliari e Esecuzioni Mobiliari f VG in materia di famiglia e persone g VG non in materia di famiglia e persone h Separazione e divorzi contenziosi i 31% e 13% i Contenzioso civile ordinario h 4% f 3% g 1% j Procedimenti speciali (esclusi decreti ingiuntivi) k Decreti ingiuntivi l Tutele Curatele Amministrazioni di Sostegno La Figura 5 mette in evidenza come Contenzioso ordinario, amministrazioni di sostegno ed esecuzioni (mobiliari ed immobiliari) rappresentino il 71% del totale delle pendenze. 19

20 Nel quadriennio considerato le sopravvenienze sono riportate in Tabella 12.. Tabella 12. Procedimenti sopravvenuti per A.G., impatto sul totale al e variazione nel quadriennio MACROAREE 2008 / 2009 Procedimenti - Sopravvenuti per A.G / / / 2012 % sul totale 2011/2012 Var.% 2008/12 a Lavoro ,9% 35,4% b Previdenza e assistenza ,8% -127,7% c Fallimentare e procedure concorsuali ,6% 29,0% d Esecuzioni Immobiliari ,8% 24,4% e Esecuzioni Mobiliari ,6% 2,6% f VG in materia di famiglia e persone ,9% -14,3% g VG non in materia di famiglia e persone ,5% -45,3% h Separazione e divorzi contenziosi ,3% 8,8% i Contenzioso civile ordinario ,6% -61,4% j Procedimenti speciali (no decreti ingiuntivi) ,8% 4,2% k Decreti ingiuntivi ,3% -34,4% l Tutele Curatele Amministrazioni di Sostegno ,8% 75,9% TOTALE UFFICIO % -9,0% In significativo aumento Amministrazione di sostegno, Lavoro, Esecuzioni Immobiliari, Fallimentare e procedure concorsuali, segno del protrarsi della crisi economica ancora in atto. In sostanziale diminuzione il Contenzioso ordinario (conseguenza dell obbligatorietà della mediazione) e i decreti ingiuntivi, oltre che i procedimenti in materia di previdenza e assistenza. Figura 6. Andamento delle sopravvenienze per macroarea nel quadriennio di riferimento Dalla Figura 6 si può constatare una generale diminuzione (-9%) della litigiosità del territorio, ma il dato specifico per macroaree si differenzia sostanzialmente, anche in funzione delle modifiche legislative intercorse nel quadriennio. 20

21 Nel quadriennio considerato le definizioni sono contenute in Tabella 13.. MACROAREE Tabella 13. Procedimenti definiti per A.G. e variazione nel quadriennio 2008 / / 2010 Procedimenti - Definiti per A.G / 2011 / % sul totale 2011/2012 Var.% 2008/12 a Lavoro ,5% 1,2% b Previdenza e assistenza ,7% -54,9% c Fallimentare e procedure concorsuali ,5% 26,8% d Esecuzioni Immobiliari ,3% -40,2% e Esecuzioni Mobiliari ,4% 17,6% f VG in materia di famiglia e persone ,6% 10,5% g VG non in materia di famiglia e persone ,5% -36,6% h Separazione e divorzi contenziosi ,5% 19,6% i Contenzioso civile ordinario ,6% 12,6% j Procedimenti speciali (no decreti ingiuntivi) ,6% 7,15% k Decreti ingiuntivi ,3% -27,6% l Tutele Curatele Amministrazioni di Sostegno ,3% 83,1% TOTALE UFFICIO % 1,2% Definizioni in rilevante aumento per amministrazioni di sostegno e per Fallimentare e procedure concorsuali, mentre si sono ridotte, con percentuali superiori al 30%, in materia di Previdenza, Esecuzioni immobiliari, e VG non in materia di famiglia e persone. Il prospetto delle definizioni in percentuale sul totale, in relazione all A.G. 2011/2012 sono contenute in Figura 7. Figura 7. Procedimenti definiti nell A.G. 2011/2012 in percentuale sul totale 21

22 Nella Tabella 14 è riportato un breve dettaglio sui principali flussi solo nell anno giudiziario 2011/2012 per il Tribunale di Varese e la sede distaccata di Luino. Tabella 14. Flussi dei procedimenti civili del Tribunale di Varese (1 luglio giugno 2012) Sede Pendenti iniziali Sopravvenuti Definiti Pendenti finali Sede principale di Varese Sede distaccata di Luino Totale Ai fini della valutazione della produttività dell Ufficio, introduciamo ora due indici utilizzati nel settore Giustizia per valutare la bontà dell operato di uffici e sezioni, ovvero: l indice di ricambio, dato dal rapporto tra definiti e sopravvenuti, esprime la capacità di far fronte alle sopravvenienze; un valore maggiore di 1 esprime efficienza ed è una buona proxy per valutare la situazione sia in miglioramento che in peggioramento. l indice di smaltimento, rapporto tra definiti e carico di lavoro (quest ultimo inteso come pendenze iniziali + sopravvenienze) ed esprime la capacità dell UG di far fronte ai carichi di lavoro complessivi. Tale indice risente tuttavia del tempo base dei riti e presuppone dunque che si possa smaltire completamente e interamente la pendenza, mentre in ciascuna tipologia di fascicoli esiste sempre un tempo minimo del rito e quindi una pendenza minima fisiologica, dipendente dalla tipologia di rito. Dall analisi dei flussi emerge come l Ufficio giudiziario sia stato in grado negli anni di definire la totalità degli affari sopravvenuti: l indice di ricambio è infatti prossimo o superiore alla unità (Tabella 15). Tabella 15. Performance civile Indice di ricambio Macroaree Indice di ricambio 2008/ / / /2012 a Lavoro 1,14 1,19 0,81 0,75 b Previdenza e assistenza 1,49 1,14 0,96 2,19 c Fallimentare e procedure concorsuali 1,03 1,26 1,07 1,00 d Esecuzioni Immobiliari 0,76 0,61 0,63 0,41 e Esecuzioni Mobiliari 0,98 0,90 0,95 1,16 f VG in materia di famiglia e persone 0,88 1,09 1,01 1,13 g VG non in materia di famiglia e persone 0,99 0,96 1,01 1,05 h Separazione e divorzi contenziosi 0,99 1,25 0,93 1,12 i Contenzioso civile ordinario 0,89 1,14 1,29 1,58 j Procedimenti speciali (no decreti ingiuntivi) 0,89 1,02 1,05 0,91 k Decreti ingiuntivi 0,95 1,02 0,98 1,00 l Tutele Curatele Amministrazioni di Sostegno 0,48 0,35 0,74 0,79 TOTALE UFFICIO 0,94 0,99 0,98 1,04 22

23 Complessivamente, in ragione del numero elevato di pendenze iniziali, la capacità delle sezioni civili di far fronte alla totalità dei propri impegni è stata più modesta (Tabella 16Tabella 16, indice di smaltimento pari al 50%). Tabella 16. Performance civile Indice di smaltimento Macroaree Indice di Smaltimento 2008/ / / /2009 a Lavoro 0,42 0,49 0,43 0,37 b Previdenza e assistenza 0,47 0,52 0,42 0,49 c Fallimentare e procedure concorsuali 0,23 0,32 0,33 0,31 d Esecuzioni Immobiliari 0,22 0,20 0,18 0,11 e Esecuzioni Mobiliari 0,59 0,56 0,55 0,63 f VG in materia di famiglia e persone 0,66 0,76 0,76 0,84 g VG non in materia di famiglia e persone 0,90 0,86 0,91 0,95 h Separazione e divorzi contenziosi 0,40 0,48 0,43 0,48 i Contenzioso civile ordinario 0,26 0,30 0,32 0,34 j Procedimenti speciali (no decreti ingiuntivi) 0,69 0,74 0,76 0,69 k Decreti ingiuntivi 0,87 0,88 0,85 0,84 l Tutele Curatele Amministrazioni di Sostegno 0,08 0,06 0,26 0,25 TOTALE UFFICIO 0,48 0,51 0,52 0,53 Relativamente alla durata media dei procedimenti, parametro imprescindibile di rappresentazione della realtà nell ufficio, è da sottolineare come essa non sia facilmente reperibile negli uffici: andrebbe infatti individuata, per ogni affare definito, l epoca di iscrizione, calcolandone la relativa durata, per poi pervenire alla durata media dei definiti nel periodo. Si evidenzia inoltre che la durata di un processo dipende da diversi fattori riportati di seguito. Struttura del rito: la sua incidenza sulla durata deriva dal fatto che ognuno di essi è caratterizzato dall esistenza di termini processuali (non importa se dilatori o acceleratori, perché in quest ultimo caso si tenderà comunque a sfruttare l intero spazio concesso), nonché da adempimenti materiali, connessi con le necessità istruttorie. La somma di tali termini e dei tempi materiali per effettuare le attività istruttorie richieste costituisce quello che potremmo denominare tempo tecnico minimo, proprio di ogni rito; Rapporto tra carico di lavoro del giudice ed esiti: la sua incidenza è evidente, quanto più sarà alto il numero di fascicoli assegnati ad un giudice, tanto maggiore, a parità di esiti, sarà la durata dei processi; Contingenze proprie del singolo fascicolo, che abbiano comportato impedimenti temporanei della trattazione (es. trasferimento o malattia del giudice; sospensioni per motivi processuali), ovvero si siano tradotte nell effettuazione di attività defatiganti o inutili; ovvero ancora che, per errori di impostazione o attuazione di varie attività abbiano comportato la necessità di ripetizione o integrazione di adempimenti (es. richiamo o sostituzione del consulente tecnico; nuova audizione di testi; rimessione in istruttoria per motivi diversi); Turnover di ruoli e magistrati (pendenze ereditate e riassegnazione di ruoli); Strutture di supporto e assistenza al magistrato sia in udienza che nel lavoro di back office (si pensi alle comunicazioni di cancelleria che spesso condizionano e ritardano il progredire del procedimento); 23

24 Rapporti con il foro, con i consulenti e con tutti quei soggetti che in funzione dialettica, di supporto e di ausilio al magistrato hanno comunque un ruolo che può condizionare i tempi processuali; Produttività dei magistrati calcolata come numero medio di procedimenti definiti da ciascuna unità-magistrato distinguendo tra definiti con sentenza, altra modalità e totale definiti. La durata media relative alle macroaree definite è riportata in Tabella 17. Tabella 17. Tempo di definizione degli affari civili complessivo, espresso in giorni MACROAREE 2008 / 2009 Durata dei procedimenti (in giorni) 2009 / / / 2012 Var.% 2012/08 a Lavoro ,2% b Previdenza e assistenza ,2% c Fallimentare e procedure concorsuali ,7% d Esecuzioni Immobiliari % e Esecuzioni Mobiliari ,6% f VG in materia di famiglia e persone ,3% g VG non in materia di famiglia e persone ,3% h Separazione e divorzi contenziosi % i Contenzioso civile ordinario ,7% j Procedimenti speciali (no decreti ingiuntivi) ,7% k Decreti ingiuntivi ,9% TOTALE UFFICIO ,1% Si evince un aumento della durata complessiva media nel quadriennio del 24%, principalmente dovuta all incremento dei tempi medi del Contenzioso e delle Esecuzioni immobiliari, che si assestano intorno ai giorni (a causa delle difficoltà di vendita degli immobili, dovuta alla crisi ancora in atto). Significative riduzioni sono state ottenute nelle materie Lavoro, Fallimentare e procedure concorsuali e VG in materia di famiglia e persone (sebbene quest ultima dall impatto minore). 24

25 3.2 GIUSTIZIA PENALE Come per i dati del civile, anche relativamente ai dati penali è stato richiesto all Ufficio di predisporre un piano di gestione relativo a tale settore, per poter avere un quadro complessivo sui flussi in ingresso e uscita dal Tribunale. Distinguiamo la giustizia penale in due sezioni: sezione GIP/GUP; sezione dibattimentale. In questa sezione sono riportate le statistiche estratte trimestralmente e aggregate negli anni giudiziari 2008/ / / / SEZIONE GIP/GUP Nel quadriennio considerato le pendenze sono riportate in Tabella 18. Tabella 18 Gip/Gup - Pendenze iniziali per A.G., impatto sul totale al e variazione nel quadriennio Procedimenti - Pendenze iniziali per A.G. REGISTRO 2008 / / / / 2012 % sul totale 2011/2012 Var.% nel 2008/12 Noti ,1% +92,6% Ignoti ,9% +86,5% TOTALE UFFICIO % +89,9% La variazione delle pendenze per i due registri evidenzia un aumento significativo delle stesse negli anni ed è rappresentata in Figura 8. Figura 8. Variazione delle pendenze del registro noti nel quadriennio 25

26 Relativamente alle sopravvenienze del quadriennio, è riportato il dettaglio in Tabella 19. Tabella 19 Gip/Gup - Procedimenti sopravvenuti per A.G., impatto sul totale al e variazione nel quadriennio REGISTRO 2008 / 2009 Procedimenti - Sopravvenienze per A.G / / / 2012 % sul totale 2011/2012 Var.% 2008/12 Noti ,1% -27,2% Ignoti ,9% -37,7% TOTALE UFFICIO % -32,6% Dalla Tabella 19 si evince che la delittuosità del territorio, con riferimento ad entrambi i registri, si presenta in diminuzione (da a 9.464). Il dettaglio della situazione al è rappresentato in Figura 9. Figura 9. Andamento delle sopravvenienze nel quadriennio Nel quadriennio considerato le definizioni sono contenute in Tabella 20. Tabella 20 Gip/Gup - Procedimenti definiti per A.G., impatto sul totale al e variazione nel quadriennio Procedimenti - Definizioni per A.G. REGISTRO 2008 / / / / 2012 % sul totale 2011/2012 Var.% nel 2008/12 Noti ,0% -13,9% Ignoti ,0% -71,4% TOTALE UFFICIO % -43,5% 26

27 Trend delle definizioni in diminuzione per entrambi i registri, come si può notare dalla Figura 10. Figura 10. Variazione delle definizioni nel quadriennio Anche nel 2011/2012 il volume degli affari trattati dalla Sezione Gip/Gup è stato consistente: le sopravvenienze sono risultate in crescita, anche se di poco, mentre è rallentato il ritmo delle definizioni per il venir meno nel secondo semestre di due dei tre magistrati della Sezione, solo uno dei quali sostituito con un magistrato distrettuale. Oltre all analisi dei flussi dei procedimenti, è possibile dare evidenza di alcuni parametri significativi per la valutazione dell attività dell Ufficio. In particolare l indice di ricambio, l indice di smaltimento e la durata media. Nella Tabella 21 sono riportati i valori degli indici di ricambio e smaltimento. REGISTRO Tabella 21 Gip/Gup - Indice di ricambio e di smaltimento nel quadriennio Indice di ricambio e indice di smaltimento 2008 / / / / / / / / 2012 Noti 64% 86% 81% 76% 39% 40% 36% 29% Ignoti 66% 70% 57% 30% 46% 53% 37% 13% L indice di ricambio tende a valori elevati per i procedimenti iscritti al registro noti, mentre presenta valori inferiori per gli ignoti. L indice di smaltimento dei noti invece assume valori compresi tra il 39% del 2008/2009 e il 29% del 2011/2012, mentre per gli ignoti tra il 46% (2008/2009) e il 13% (2011/2012). Figura 11 Gip/Gup - Andamento dell indice di ricambio nel quadriennio 27

28 Come per il civile, la durata media è stata calcolata con la formula di magazzino [(pendenti iniziali + pendenti finali)/(sopravvenuti + definiti)] ed è riportata in Tabella 22. REGISTRO Tabella 22 Gip/Gup - Durata media dei procedimenti (in giorni) Procedimenti - Durata media (in giorni) per A.G / / / / 2012 Var.% nel 2008/12 Noti ,1% Ignoti ,0% Quello che si evince dalla Tabella 22 è un aumento di anno in anno della durata, sia in riferimento al registro dei noti che a quello degli ignoti, come rappresentato anche in Figura 12. Figura 12 Gip/Gup - Variazione della durata media nel quadriennio Per quanto riguarda i tempi di definizione dei procedimenti della sezione Gip/Gup, la Tabella 23 fornisce un quadro di sintesi sul numero di definizioni suddiviso per tipologia e classi di durata. Tabella 23. Sezione Gip/Gup, numero di procedimenti definiti, distinti per tipo di definizione e classe di durata 2008 / / 2010 REGISTRO NOTI entro 6 mesi 6 mesi - 1 anno 1 anno - 2 anni Oltre 2 anni entro 6 mesi 6 mesi - 1 anno 1 anno - 2 anni Oltre 2 anni Archiviazione Rinvio a giudizio Riti alternativi Altro TOTALE / / 2012 REGISTRO NOTI entro 6 mesi 6 mesi - 1 anno 1 anno - 2 anni Oltre 2 anni entro 6 mesi 6 mesi - 1 anno 1 anno - 2 anni Oltre 2 anni Archiviazione Rinvio a giudizio Riti alternativi Altro TOTALE

29 3.2.2 SEZIONE DIBATTIMENTALE Formalmente per il dibattimento monocratico esistono due registri, uno di competenza del Tribunale di Varese ed uno della Sede distaccata di Luino, anche se i procedimenti iscritti a Luino sono svolti presso la sede centrale di Varese. Pertanto, l analisi prevede per il rito monocratico la somma dei flussi (pendenze, sopravvenienze, definizioni) del Tribunale di Varese e quelli di Luino. Nel quadriennio considerato le pendenze sono riportate in Tabella 24. Tabella 24 Monocratico/Collegiale - Pendenze iniziali per A.G., impatto sul totale al e variazione nel quadriennio RITO 2008 / 2009 Procedimenti - Pendenze iniziali per A.G / / / 2012 % sul totale 2011/2012 Var.% nel 2008/12 Monocratico (Varese + Luino) ,90% 259,45% Collegiale ,10% 65,48% TOTALE UFFICIO % 228,30% La variazione delle pendenze per entrambi i riti evidenzia un significativo aumento delle stesse. Il dettaglio della situazione al è rappresentato in Figura 13. Figura 13. Variazione delle pendenze del rito monocratico nel quadriennio Relativamente alle sopravvenienze del quadriennio, è riportato il dettaglio in Tabella 25. Tabella 25 Monocratico/Collegiale - Procedimenti sopravvenuti per A.G., impatto sul totale al e variazione nel quadriennio Procedimenti - Sopravvenienze per A.G. RITO 2008 / / / / 2012 % sul totale 2011/2012 Var.% 2008/12 Monocratico (Varese + Luino) ,46% 76,62% Collegiale ,54% -50,81% TOTALE UFFICIO % 61,78% Da come si evince dalla Tabella 25, la delittuosità totale del territorio si presenta in aumento, anche se i procedimenti collegiali sono in diminuzione. 29

30 Il dettaglio della situazione al è rappresentato in Figura 14. Figura 14. Andamento delle sopravvenienze nel quadriennio di riferimento Nel quadriennio considerato le definizioni sono contenute in Tabella 26. Tabella 26 Monocratico/Collegiale - Procedimenti definiti per A.G. e variazione nel quadriennio Procedimenti - Definizioni per A.G. RITO 2008 / / / / 2012 % sul totale 2011/2012 Var.% 2008/12 Monocratico (Varese + Luino) ,94% 146,90% Collegiale ,06% 39,34% TOTALE UFFICIO % 137,62% Trend delle definizioni nettamente in aumento, come si evince anche dalla Figura 15. Figura 15. Variazione delle definizioni nel quadriennio 30

31 Per quanto riguarda l analisi degli indici di ricambio e smaltimento, in Tabella 27 sono riportati i valori di tali indici. Tabella 27 Monocratico/Collegiale - Indice di ricambio e di smaltimento nel quadriennio RITO 2008 / / 2010 Indice di ricambio e indice di smaltimento 2010 / 2011 / 2008 / 2009 / / 2011 Monocratico (Varese+Luino) 69% 64% 78% 96% 47% 40% 47% 49% Collegiale 49% 83% 121% 139% 29% 32% 33% 43% 2011 / 2012 L indice di ricambio tende a valori compresi tra il 64% e il 96% per il monocratico, mentre per il collegiale presenta un andamento in crescendo negli anni, così come l indice di smaltimento. L indice di smaltimento del monocratico presenta valori pressoché costanti. Figura 16 Monocratico/Collegiale - Andamento dell indice di ricambio Attraverso le relazioni trimestrali derivabili dal sistema informativo dell Ufficio, è stato estrapolato il dato statistico della durata media, evitando di dover ricorrere alla formula di magazzino. La durata media viene riportata in Tabella 28. Tabella 28 Monocratico/Collegiale - Durata media dei procedimenti (in giorni) RITO Procedimenti - Durata media (in giorni) per A.G / / / / 2012 Var.% 2008/12 Monocratico ,9% Collegiale ,2% Quello che si evince dalla Tabella 28 è un aumento della durata di anno in anno, sia sul fronte monocratico che su quello collegiale. 31

32 L andamento nel quadriennio è evidenziato in Figura 17. Figura 17 Monocratico/Collegiale - Variazione della durata media nel quadriennio 3.3 OBIETTIVI PREVISTI PER IL 2013 Alla luce dei prospetti dei procedimenti analizzati fino al , gli obiettivi previsti per il 2013 si possono riassumere come segue SEZIONE CIVILE Dall analisi individuale delle singole materie è possibile definire alcuni degli obiettivi complessivi relativi al settore civile comprendente le materie di competenza sia della prima che della seconda sezione. Tra questi: riduzione della durata media globale dei procedimenti in carico all ufficio del 5%; riduzione dell arretrato in termini quantitativi e qualitativi, sulla base di prefissati criteri di priorità: la valutazione viene effettuata sulla scorta delle definizioni con sentenza effettuata nelle varie aree nell ultima annualità. In particolare si prevede di azzerare, nell area lavoro e previdenza ed assistenza, le cause ultratriennali pendenti. Per quanto concerne il contenzioso civile ordinario pendente, presso la prima e la seconda sezione, si prevede di eliminare il contenzioso ultraquinquennale e di ridurre del 50/60% quello iscritto da due a cinque anni; aumento della produttività media relativamente al settore lavoro in ragione del 5%, relativamente al settore previdenza ed assistenza in ragione del 4% e con riferimento al contenzioso ordinario, suddiviso tra prima e seconda sezione civile, in ragione del 5%, solo nell ipotesi di tempestiva immissione in possesso dei tre magistrati onorari di recente nominati. 32

33 3.3.2 SEZIONE GIP/GUP Con riferimento a tale sezione, merita di essere evidenziato come non sia possibile controllare e prevedere tempi e quantità dei flussi degli affari in entrata, in tutto dipendenti dalle scelte operate dalla Procura della Repubblica e dalle variegatissime opzioni difensive delle altre parti del procedimento. Ad ogni modo, sulla base dei dati riportati precedentemente, si ritiene di poter, complessivamente, migliorare il dato della produttività. A fronte di flussi in entrata sostanzialmente analoghi si può prevedere un aumento della produttività riconducibile a quella del 2009/10, quando la sezione ha visto la presenza al completo dei tre magistrati da cui è composta. Pertanto rispetto all ultima annualità si potrebbe raggiungere un miglioramento del 12%. Deve essere tuttavia messo in rilievo come l incremento, nella sostanza, abbia un peso maggiore, ove si consideri che, a differenza del 2009/10 le condizioni della cancelleria sono peggiorate in termini di risorse umane disponibili. Pertanto non si prevede comunque di ottenere risultati positivi in termini di abbattimento dell arretrato complessivo SEZIONE DIBATTIMENTALE Considerando i dati del quadriennio illustrati nei precedenti paragrafi, non è realistico prevedere un ulteriore incremento delle definizioni a causa di alcuni fattori endogeni che vedono il Tribunale particolarmente impegnato ed in difficoltà. Ciò che per contro, può essere previsto, disponendo di un organico relativamente stabile, è la riduzione della durata media dei processi utilizzando moduli organizzativi tali per cui i processi possano essere trattati e definiti per gruppi in relazione alla loro sopravvenienza nell arco di un trimestre, assicurando la massima concentrazione auspicabile della relativa trattazione, giungendo ad incrementare il numero dei processi monocratici definiti entro i 6 mesi e dei processi collegiali definiti entro l anno. 33

34 4. MAPPA DEGLI STAKEHOLDER Il concetto di fondo da cui si parte nella classificazione degli stakeholder prende spunto dalla convinzione che un fattore di sviluppo globale dei servizi per il cittadino sia il miglioramento dei servizi di giustizia ai quali fanno riferimento tutti quei soggetti che sono entrati nell analisi come portatori di interessi nei confronti dell Ufficio Giudiziario. Con alcuni di essi, infatti, si viene ad instaurare un rapporto funzionale molto stretto, ragion per cui un miglioramento del servizio erogato dagli stakeholder non può essere dissolto dal miglioramento dei servizi del Tribunale. L individuazione degli stakeholder è quindi la prima tappa di un percorso volto a definire delle strategie di intervento comune e l attivazione del Tavolo locale della Giustizia nell ambito del BRS. Il processo di mappatura degli stakeholder del Tribunale di Varese messo in atto in sede di redazione del presente documento è strutturato in due livelli: un primo livello di individuazione per gradi, ovvero con diversificazione tra stakeholder interni, esterni ed intermedi e quindi procedendo per gradi di vicinanza al Tribunale; un secondo livello di classificazione degli stakeholder, ovvero con aggregazione funzionale dei portatori di interessi all interno di macro-aree rilevanti per l analisi di Bilancio di Responsabilità Sociale. 4.1 INDIVIDUAZIONE DEGLI STAKEHOLDER A fini descrittivi e di individuazione degli stakeholder, la metodologia di base del BRS prevede la suddivisione di questi ultimi in alcune macro categorie che rappresentano anche specifiche modalità relazionali: Interlocutori interni, soggetti che abitano l Ufficio giudiziario: a. Magistrati togati e GOT (Giudici Onorari del Tribunale); b. Personale delle cancellerie e altro personale amministrativo; c. UNEP (ufficiali giudiziari, in quanto facenti capo al Presidente del Tribunale, ma slegati dall autorità amministrativa). Interlocutori intermedi, soggetti che partecipano in veste di ausiliari del giudice o collaboratori del personale amministrativo: a. CTU (Consulenti Tecnici d Ufficio: periti, interpreti ed altro personale ausiliario); b. Custodi; c. Stagisti, tirocinanti. Interlocutori esterni, soggetti pubblici e privati che hanno una interdipendenza funzionale rilevante rispetto all Ufficio giudiziario. 34

35 Figura 18. Classificazione degli Stakeholder 4.2 AGGREGAZIONE DEGLI STAKEHOLDER Come anticipato in precedenza, la scelta dei target oggetto del perimetro di programmazione è ricaduta, nel secondo livello di mappatura, all interno di una classificazione caratterizzata da macrocategorie o mondi. Tale scelta nel metodo di aggregazione è prettamente funzionale al BRS in quanto gli stakeholder che ricadono nella stessa categoria spesso si relazionano con l Ufficio Giudiziario in riferimento a tematiche simili o comunque assimilabili. Questa classificazione di maggior dettaglio risulta quindi funzionale alla discussione e alla definizione degli impegni e delle attività relative nel Tavolo della Giustizia e quindi oggetto del BRS Preventivo. Le macro-aree di aggregazione funzionale sono descritte graficamente di seguito, con riferimento specifico alle relazioni degli stakeholder con le unità operative del Tribunale, ossia con gli stakeholder interni rappresentati dai magistrati e dal personale amministrativo. 35

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