Marco Culpo sintagmi

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1 Marco Culpo sintagmi

2 Titolo della mostra: SINTAGMI Autore: Marco Culpo Genere: Mostra Personale di pittura Luogo: Casa di Rigoletto - Mantova, Piazza Sordello Inaugurazione: 3 dicembre - ore 18,00 durata: 3 dicembre 2016/8 gennaio 2017 Organizzazione: Comune di Mantova - Ufficio Mostre A cura di: Carlo Micheli/Francesca Chiappetta Info: orari: tutti i giorni dalle 9.00 alle 18.00

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5 Il colore soprattutto, forse ancor più del disegno, è una liberazione. Matisse Sintagmi, la mostra di Marco Culpo, conclude la stagione alla Casa del Rigoletto, in questo 2016 che ha visto la nomina di Mantova Capitale Italiana della Cultura. Nello spazio espositivo si sono alternate mostre di pittura e di fotografia, presenze consolidate e nuove stimolanti proposte, che hanno contribuito ad allargare la conoscenza delle realtà artistiche locali presso un pubblico sempre più vasto e motivato. Sintagmi rende omaggio ad uno degli artisti più seri e profondamente impegnati in una ricerca singolare che intende innovare il concetto stesso di pittura ma, soprattutto, il rapporto tra l artista e le sue realizzazioni. Partendo dall attenta disamina delle considerazioni di Cennino Cennini, Culpo studia le terre, i metalli, i pigmenti per dare vita a lavori innovativi anche sul piano della materia. I suoi contatti con Emilio Vedova hanno influenzato lo stile degli esordi, ma soprattutto la profondità della ricerca, stimolando in lui l individuazione di un percorso del tutto personale e di grande coerenza. A volte alla conoscenza teorica non corrisponde una pari capacità creativa, ma nel nostro caso all approfondimento delle conoscenze tecniche si accompagna un esponenziale espressività che giunge ad un perfetto equilibrio tra segno, colore e materia. L uso recente dei metalli (oro, argento, rame, bronzo) conferisce alle ultime opere preziose ed intriganti luminescenze, che catturano, come in un vortice, i sensi dello spettatore. Questa mostra intende dar conto dell assidua ricerca, della tecnica consolidata e della passione con cui Marco affronta il suo percorso artistico. Il Sindaco di Mantova Mattia Palazzi

6 DERIVARE Quello di Marco Culpo è un lungo percorso di ricerca, conoscenza e autoconoscenza. Proprio quando l arte contemporanea langue in un edonismo senza scarto critico e in un sensazionalismo privo di pensiero dove la consistenza personale dell atto creativo è surrogata da altri, Marco, al contrario, rivendica l autenticità del suo lavoro una vera e propria determinazione etica. In questo senso volutamente uso e sottolineo il termine lavoro, sia per il legame del suo gesto pittorico con la potenza trasgressiva dell Action Painting che, sin dalla metà del secolo scorso, opponeva la consapevolezza libera dell azione artistica ad ogni altra azione convenzionalmente produttiva, sia perché attualizzarlo ora, in un clima di relitti virtuali e indifferenziato magma comunicativo, mi pare ancora più incisivo e coraggioso. E ancora di più perché Culpo reinterpreta e personalizza quell eredità con una peculiare genialità del colore: un lavoro di sperimentazione e di paziente scavo filologico delle fonti antiche sull uso dei pigmenti colorati, della loro struttura chimica, mescolanze e reattività di metalli in transizione. L intensità intrigante ed avvolgente dei suoi dipinti risuona così di echi lontani, è memoria di giallorino, orpimento, sangue di dragone, amatisto... i termini con cui Cennino Cennini denominava e spiegava l alchimia dei colori nel suo Libro dell Arte, alla fine del sec.xiv. Culpo ha scelto di abitare la lontananza di un alveo cretivo che continuamente affiora, ci interpella e trattiene in una sosta del cuore e dell intelligenza. Lavoro artistico come azione autentica, come ricerca intellettuale, come indagine sulle proprie ragioni profonde, come scavo interiore. Un energia avventurosa e nomade sospinge il gesto, le tracce colorate, le superfici cangianti. E come il ritmo di un respiro che ora dilaga a perlustrare lo spazio, ora si sottrae in un evanescenza argentea. Un esercizio inaugurante come sorgiva di rossi intriganti: carminio, garanza, cinabro,vermiglione e insieme un tacitarsi più sospeso nella distanza dell oltremare e del bianco. I colori di Marco sanno declinare il senso dell esistenza come un derivare: sentimento del venire da, scaturigine, cominciamento e insieme andare a, dileguare, approdare altrove. La mano e il pensiero dell artista si muovono tra euforia e silenzio. Parole chiave di una personalità che sta, sola, di fronte alla propria vicenda di artista e alla propria consistenza storica e da questa solitudine, ora più che mai, pretende lo sguardo di un pubblico, trattenendolo sull orlo di un pensiero corrosivo:... una superficie ambigua, persino penetrabile, uno spazio che potrebbe essere quello da cui veniamo o quello in cui finiremo. Una soglia per sentire l intensità del nostro venire e andare, del nostro entrare e uscire, della nostra nascita e della nostra morte. Così scrive Culpo quando spesso riflette sulla sua pittura. Derivare, tra l esser stati e il non esser più che una scia d esistenza nel corpo dell arte. AnnaRita Morselli

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8 La S.V. è invitata alla mostra di Marco Culpo SINTAGMI a cura di Francesca Chiappetta Carlo Micheli INAUGURAZIONE Sabato 3 dicembre 2016 alle ore 18,00 Casa di Rigoletto Il Sindaco Mattia Palazzi