Sezione Nuova Rivoluzione Umana Volume 24 Capitolo II Protezione Assoluta

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1 Puntata 1 Era il 1976, una sera d autunno. Dopo aver finito di lavorare alla sede della Soka Gakkai a Shinanomachi, a Tokyo, Shin ichi Yamamoto uscì fuori. L inverno si stava avvicinando e l aria era diventata fredda. In Giappone, scoppiano spesso gli incendi in inverno. Shin ichi pensò di andare a controllare i vari edifici della Gakkai prima di fare ritorno a casa. C era appena stato un grande incendio a Sakata, nella prefettura di Yamagata, il 29 ottobre. Ed era stato un incendio disastroso durato quasi dodici ore. Aveva distrutto oltre millesettecento tra edifici e abitazioni in un area di 22,5 ettari, uccidendo anche una persona e ferendone più di mille. Era divampato il giorno in cui Shin ichi si trovava al Training Center di Tohoku nella prefettura di Aomori. Quando venne a sapere dell incidente, organizzò le attività di soccorso e fece tutto il possibile per rispondere all emergenza. L incendio era scoppiato in un cinema. In un primo momento si pensò che si fosse surriscaldata una caldaia, ma in seguito invece fu ipotizzato un guasto all impianto elettrico. Nonostante le indagini, fu molto difficile stabilire la causa dell incidente, che comunque non fu mai del tutto chiarita. Ma se fosse stata la caldaia o l impianto elettrico, rimaneva il fatto che se gli impianti fossero stati controllati tutti i giorni, con ogni probabilità si sarebbe potuto evitare il disastro. Alcune persone tendono a dare le cose per scontate. Non solo. Credono che tutto andrà avanti come è sempre stato e dato che finora non è successo niente di pericoloso, non si preoccupano nemmeno di quello che potrebbe accadere. Dimenticano persino di considerare possibili rischi o pericoli. Smettono di prestare attenzione ai segnali che arrivano loro, diventando così menefreghisti. Superare questa mentalità è il primo passo per evitare gli incidenti. Nichiren Daishonin scrive: «Un saggio prevede il pericolo anche se vive nella sicurezza» (Il problema da meditare notte e giorno, RSND, 1, 553). Chi è vigile sarà sempre preparato a una emergenza, anche quando la situazione sembra non dare adito a pericoli di sorta. Con l avvicinarsi del mese di dicembre, un mese in cui aumentano gli incendi e gli incidenti in Giappone, Shin ichi aveva deciso di controllare gli edifici della sede della Gakkai. Puntata 2 Quando Shin ichi arrivò al palazzo accanto alla sede, due giovani stavano camminando proprio lì nei paraggi. Sul loro cartellino si leggeva una G. Erano membri del Gajokai, il gruppo creato per allenare i giovani per la protezione della sede centrale, ma anche degli altri edifici della Gakkai sparsi in tutto il paese. Vedo che siete membri del Gajokai. Grazie per il vostro impegno. I due erano membri della Divisione giovani uomini di Suginami, Tokyo, e stavano facendo la ronda nella parte della sede centrale. Andiamo insieme a controllare le cose, esclamò Shin ichi, guardandoli dritto negli occhi. Mentre camminavano, gli domandò del lavoro, la famiglia e l attività. Erano ragazzi in gamba che dopo una giornata di lavoro si erano precipitati lì per fare attività Gajokai. Shin ichi sottolineò: Vi state impegnando al massimo nonostante le difficoltà che state attraversando. Vi sono molto grato per questo. Ricordate che tutti gli sforzi che fate per kosen-rufu e per sostenere i membri vi torneranno indietro sotto forma di buona fortuna. Come buddisti, ci muoviamo sempre nella società con questa convinzione. E queste azioni saranno quelle a garantire la vostra vittoria finale. Sembrava che non ci fosse nessuna riunione quella sera alla sede centrale e non c erano nemmeno molte persone in strada. Mentre Shin ichi controllava che le finestre degli edifici non fossero state lasciate aperte o che strani oggetti non fossero rimasti in strada, disse ai giovani: Il gruppo Gajokai ha la missione di proteggere la sede della Soka Gakkai, i Centri culturali e i membri. È la stessa missione che ho io. Ed è necessario essere sempre pronti in ogni momento, prestare attenzione a ogni dettaglio e non dimenticare mai nulla, anche se si può trattare di una cosa senza importanza. 1

2 Volume 25 Capitolo IV Castello di Persone di Valore La capacità di prestare attenzione deve essere sostenuta dalla preghiera con senso di responsabilità e con la determinazione di non trascurare niente che potrebbe causare un incidente. Con la preghiera si attiveranno le funzioni positive dell universo che aumenteranno la vostra saggezza e concentrazione. Puntata 3 Dirigendosi verso l edificio del Seikyo Shimbun, Shin ichi spiegò loro le nozioni di base della ronda. Una delle regole principali è quella di assicurarsi che non venga dimenticato nulla lungo il perimetro degli edifici, in particolare tutto ciò che può incendiarsi con facilità, come i giornali o i pacchi di riviste. Se dovessero prendere fuoco, si potrebbero avere delle gravi conseguenze. Quando entrarono dentro a un edificio a due piani della Gakkai, Shin ichi ispezionò il ripostiglio all interno. Bisogna fare attenzione ai posti che vengono aperti di rado, come questo. Bisogna controllare se è chiuso a chiave o meno, se dentro c è qualcosa di insolito o se la ventola è stata lasciata in funzione. È anche di vitale importanza mantenere in ordine questi posti, in modo che chiunque possa trovare con una certa facilità un oggetto che non deve stare qui. Se in un ripostiglio le cose sono sparpagliate o ci sono scatole di cartone prive di etichetta con l indicazione del contenuto, in realtà può risultare pericoloso perché in questo modo sarà difficile rendersi conto se qualcuno ci ha lasciato degli oggetti sospetti. Osservando la pulizia e l ordine di uno spazio si può dire se le persone che lo utilizzano siano responsabili o meno. Shin ichi fece un controllo minuzioso, anche sui fornelli in cucina, le luci e gli apparecchi elettrici nelle stanze. Fuori direzionò invece la luce con una torcia elettrica verso la base delle piante e dei fiori che stavano di fronte agli edifici per assicurarsi che non fossero stati lasciati materiali pericolosi. Magari pensate che stia esagerando, ma se dovesse accadere un incidente, perché vi è sfuggito qualcosa, sarebbe troppo tardi. Gli occhi che notano anche le più piccole cose possono prevenire le disgrazie. Per evitare gli incidenti, tutti dovrebbero considerare la ronda con attenzione, avere un elenco delle cose essenziali che devono essere controllate, e poi seguire la lista punto per punto. Ad esempio, i controllori sui treni giapponesi effettuano sempre una serie di ispezioni prima della partenza. E così facendo, ripetendo tutte le volte con scrupolo la medesima procedura proteggono la sicurezza dei passeggeri. "Una volta che si stabilisce una prassi, si deve applicare puntualmente, senza saltarne o ignorarne una o più parti. Se ci permettiamo di farla diventare una mera formalità e ci distraiamo, incorreremo nell incuria. Questa è la cosa più rischiosa. Come disse il poeta e drammaturgo tedesco Bertold Brecht ( ): «L abitudine può risultare pericolosa». Puntata 4 Mentre continuava a controllare gli edifici nella parte vicino alla sede centrale, Shin ichi parlò ai due giovani delle conseguenze dell essere incoscienti. Il periodo che va da ora alla fine dell anno è un momento in cui ci sono non solo molti incendi, ma anche numerosi reati come truffe o furti. Ciononostante, alcuni sono soliti credere che questo genere di cose accada solo agli altri, senza pensare invece che loro stessi potrebbero essere le prime vittime. Questo è una chiara manifestazione dell incoscienza ed è un modo di pensare che ci rende vulnerabili. Anche se alle riunioni ricordiamo ai membri di stare attenti a non avere incidenti stradali, ci sono molti casi in cui la gente dice tra sé e sé: Sì, lo so, e così facendo però, in realtà non prestano attenzione. Quello che si dovrebbe fare in quel momento è ricordare a se stessi di essere ancora più attenti, e dire 2

3 la stessa cosa a chi ci sta intorno. Anche chi va in bicicletta deve fare suo questo consiglio, controllando le luci e i freni. Nichiren Daishonin scrisse a Shijo Kingo: «Adotta ogni possibile precauzione» (Raccomandare questo insegnamento al tuo signore, RSND, 1, 408). E anche: «Devi essere milioni di volte più prudente di prima» (L eroe del mondo, RSND, 1, 746). Nichiren lo aveva avvertito di fare attenzione anche ai minimi dettagli e di essere estremamente accorto. Essere prudenti è fondamentale se si vuole proteggere se stessi ed essere vittoriosi in questo mondo così difficile. Shin ichi s incamminò verso casa, che si trovava nelle vicinanze, con i due membri del Gajokai, passando accanto all edificio del Seikyo Shimbun. Sua moglie Mineko lo aspettava sulla porta per salutarlo. Come si separarono Shin ichi disse ai giovani: Grazie per avermi accompagnato stasera. Per favore, puntate alla sicurezza e alla protezione assoluta. Anch io pregherò sinceramente ogni giorno per lo stesso obiettivo. «Non posso venire con voi a ogni ronda, ma nel mio cuore sarò sempre con voi. Noi condividiamo la stessa missione. Vi prego di proteggere la nostra sede. Proteggete i Centri culturali. Proteggete i membri. Rivediamoci presto». Quella sera Shin ichi e Mineko pregarono per i membri del Gajokai affinché stessero in salute, portassero avanti ognuno la propria missione e realizzassero il loro massimo potenziale. Puntata 5 Il Gajokai, grazie a voi prospera e trionfa la nostra cittadella Soka man mano che portiamo avanti kosen-rufu Il Gajokai era stato fondato a febbraio del 1971 come gruppo atto a formare i giovani che vogliono proteggere la sede della Soka Gakkai e i Centri culturali di tutto il Giappone. Circa da dieci anni, i membri della Divisione giovani uomini avevano cominciato a svolgere questa attività eseguendo, tra le altre cose, ispezioni per garantire la sicurezza degli edifici e scongiurare il rischio di incendio. Shin ichi Yamamoto era profondamente riconoscente a questi membri che costantemente si davano così tanto da fare dietro le quinte per proteggere i vari complessi della Gakkai, e cercava di incoraggiarli più spesso che poteva. Come scrisse la scrittrice giapponese Saneatsu Mushanokoji ( ): «Ci si dovrebbe preoccupare più per quello che non si riesce a vedere piuttosto che per ciò che è ben visibile». Lavorare dietro le quinte per sostenere kosen-rufu e salvaguardare la Soka Gakkai è un nobile modo di praticare. Per questo motivo Shin ichi era convinto che fosse necessario nominare ufficialmente questo gruppo e riconoscerlo a livello nazionale in modo da farlo diventare il faro eterno della Divisione giovani uomini. L immensa ristrutturazione delle fondamenta del Tempio principale, compresa la costruzione dello Sho-Hondo, fu ultimata nel Fino a quel momento, per la Soka Gakkai era prioritario il restauro del tempio principale e la costruzione di templi minori per il clero della Nichiren Shoshu. Poi iniziò invece a costruire i Centri culturali della Gakkai, cosa che precedentemente aveva tralasciato. I responsabili della Divisione giovani uomini avevano anche pensato di organizzare i giovani membri in modo da svolgere già l attività di protezione nei nuovi centri. All inizio del 1971, quando i vertici della Divisione giovani uomini si rivolsero a Shin ichi per sapere se formare una squadra di membri che si occupasse dei complessi della Soka Gakkai, egli rispose senza indugio: «Sono d accordo con l idea di creare un gruppo per questo scopo. Ora però si deve decidere il nome. Vorrei fare una proposta». 3

4 Volume 25 Capitolo IV Castello di Persone di Valore Puntata 6 Shin ichi iniziò a parlare: «Le sedi della Soka Gakkai e i Centri culturali sono tutti castelli di kosen-rufu, quindi chiamerei questo gruppo il Gajokai (dal giapponese gajo letteralmente castello o fortezza della zanna, e kai gruppo)». Una fortezza è il centro di comando o la base di un grande generale o leader. Nell antica Cina, le aste delle bandiere di un generale erano spesso cosparse di intagli ornamentali in avorio che prendevano dalle zanne degli elefanti (ga). Per questo venivano chiamate bandiere della zanna. Il castello dove venivano issate le bandiere era quindi chiamato fortezza della zanna, gajo. In passato, Shin ichi aveva discusso il termine con il suo maestro, Josei Toda, e lui continuava a ricordare con affetto quella conversazione. Si diffuse presto fra tutti i membri del paese la notizia che era stato creato un nuovo gruppo per la protezione degli edifici della Soka Gakkai, il Gajokai. I membri della Divisione giovani uomini che erano impegnati in questa attività diventarono membri del Gajokai dal 1 febbraio, il giorno della fondazione del gruppo. Furono fatti anche dei cartellini dorati per presentare ai membri il Gajokai, con un disegno che raffigurava la lettera "G", che è la prima lettera delle parole Gakkai, gengo (dal giapponese protezione assoluta ) e Gajokai. Gengo è una parola che appare nei sutra buddisti, nella frase protezione assoluta della cittadella della Legge. Lo spirito del Gajokai è quello di proteggere i castelli di kosenrufu, la sede della Soka Gakkai e gli edifici, così come l organizzazione e tutti i membri, con l atteggiamento di non risparmiare la propria vita. Nell agosto del 1975, si tenne un corso estivo che vide la partecipazione da tutto il Giappone di cinquemilacinquecento rappresentanti del Gajokai. Sul momento fu organizzata anche una dimostrazione di arti marziali, con le squadre regionali in competizione negli sport del kendo e judo. Come disse Carl Hilty ( ): «È particolarmente auspicabile in gioventù forgiare la propria capacità di ripresa». Nel giugno del 1976, a un meeting di vice presidenti, furono scelti i giorni per celebrare i gruppi della Divisione giovani, e il 1 settembre fu la giornata del Gajokai. Quello era il giorno della cerimonia di inaugurazione della nuova sede della Soka Gakkai di Shinanomachi, una costruzione bella robusta in cemento armato che nel 1963 prese il posto del vecchio edificio in cemento. Shin ichi pensò che quello era il giorno più indovinato per celebrare il Gajokai, che proteggeva la sede centrale e la Soka Gakkai. Puntata 7 Nel 1976, per commemorare il 1 settembre, il primo anniversario del Gajokai, fu fatto un meeting presso il liceo dell Università Soka a Hachioji, a Tokyo. Nel corso della riunione furono presentate le nuove divise marroni del Gajokai. Quel giorno cadeva anche per il cinquantaseiesimo compleanno di Hatsune Miyasaka, un membro della Divisione donne di Nagasaki, nel Kyushu, che stava pregando sinceramente per la crescita di tutti i membri del Gajokai. Nel maggio dello stesso anno aveva perso il figlio maggiore, Katsumi, che era stato un membro coraggioso del Gajokai. Fino alla sua scomparsa prematura, la fede del ragazzo era rimasta pura. Mentre faceva attività come responsabile di settore giovani uomini, Katsumi si dava anche un gran da fare nel Gajokai. Aveva anche iniziato a pendersi la responsabilità di proteggere il nuovo Centro culturale di Nagasaki, che era stato appena aperto nel novembre del Ripeteva spesso: «Abbiamo avuto questo meraviglioso Centro culturale, costruito apposta per noi. Dobbiamo proteggerlo come facciamo con i nostri compagni di fede». Rispondeva alle telefonate che arrivavano al centro con allegria e cortesia. La prima voce che si sente quando si chiama un centro della Soka Gakkai contribuisce all impressione che ci si fa dell organizzazione nel suo complesso. Era deciso a rispondere sempre al telefono con un tono 4

5 piacevole, gentile e sincero. Spesso diceva agli altri membri Gajokai intorno a lui: Quando la gente visita i nostri centri mentre siamo a fare attività, la prima persona che incontrano è un membro Gajokai. Noi siamo il volto della Gakkai. Bisogna salutare i visitatori con un bel sorriso. Trattava tutti coloro che venivano al centro con calore e rispetto. Se qualcuno telefonava dicendo di avere dimenticato qualcosa nell edificio, lo andava a cercare dappertutto e qualche volta capitava anche che spedisse l oggetto all interessato. Era più attento di chiunque altro durante la ronda. Era motivato dal desiderio di proteggere la Soka Gakkai, consapevole che non accorgersi di oggetti sospetti nei pressi dell edificio avrebbe potuto causare un grave incidente. Katsumi aveva fatto delle lezioni imparate nel Gajokai la sua filosofia. Ecco come si trasmette lo spirito! Senza questo atteggiamento, anche con un duro allenamento non resterà molto. Puntata 8 Katsumi non si sentiva bene, e a gennaio del 1976 andò in ospedale per fare degli accertamenti. Gli fu diagnosticato un cancro al retto, già in fase terminale. Fu sottoposto a un intervento chirurgico, ma la metastasi non poteva essere rimossa. Gli fu detto che aveva solo un mese di vita. Malgrado ciò disse ai suoi familiari: «Darò una grande prova concreta di questo Buddismo. Anche se non mi resta ancora molto, continuerò a vivere fino al 3 maggio, il sedicesimo anniversario dell insediamento del presidente Yamamoto». Alla fine lasciò l ospedale e venne curato a casa. Ogni volta che i membri andavano a fargli visita, era lui che li incoraggiava. La vita è davvero stupefacente quando la dedichiamo a kosen-rufu, il sentiero che apre la strada della felicità per tutta la gente. Siamo nati in questo mondo e abbiamo incontrato il Buddismo, abbiamo la missione di continuare a impegnarci fino alla fine per parlare alle persone delle meraviglie di questa filosofia. In un occasione, aveva detto a un giovane uomo: Io non avrò ancora molto da vivere, ma la vita è eterna. Quello che desidero più di ogni altra cosa è rinascere nella prossima vita in una famiglia che abbia il Gohonzon. Ma anche se avrò il Gohonzon, io non riuscirei a comprendere la fede, e non potrei lottare con gioia, a meno che non incontri anche la Soka Gakkai e un maestro come il presidente Yamamoto. È per questo che voglio rinascere insieme al presidente Yamamoto e alla Soka Gakkai. «E possibilmente vorrei essere sano. Voglio gli occhi per vedere il Gohonzon, una bocca per recitare Daimoku e condividere questo Buddismo con gli altri e gambe forti per fare attività nella Soka Gakkai. Questo è il mio desiderio più grande per la prossima vita. «Se mi fermo a riflettere mi rendo conto di avere realizzati tutti gli obiettivi che avevo. Provo tanta gratitudine. Per me è esattamente come afferma il Sutra del Loto: Questo cumulo di gioielli inestimabili/ è venuto a noi senza bisogno di cercarlo» (SDL, 112). Puntata 9 Anche se gli era stato detto che aveva solo un mese di vita, Katsumi Miyasaka era sempre vivo dopo mesi. Finalmente arrivò il 3 maggio 1976, il sedicesimo anniversario dell insediamento di Shin ichi Yamamoto a terzo presidente della Soka Gakkai. «Sono vivo», esclamò Katsumi. «Ho continuato a vivere fino al 3 maggio». Da quel giorno però iniziò a peggiorare anche se di spirito era sempre allegro e ottimista. «Voglio partecipare a un altro turno Gajokai al Centro culturale di Nagasaki. Voglio vedere i membri quando arrivano. Ho voglia di mangiare ancora una volta il ramen (n.d.t. piatto tipico giapponese a base di tagliatelle, brodo e carne o pesce) che viene offerto come spuntino a tarda notte ai Gajokai che fanno attività». Il 24 maggio, sentendo che le condizioni di Katsumi si erano aggravate, il fratello minore, Takeshi, che viveva nella prefettura di Saitama, e le due sorelle, che si erano sposate e vivevano a Nagasaki, vennero a stare da lui. 5

6 Volume 25 Capitolo IV Castello di Persone di Valore La mattina seguente, Katsumi chiese a Takeshi di occuparsi dei loro genitori quando lui non ci sarebbe stato più. Poi aggiunse: Mi piacerebbe fare Gongyo tutti insieme, come una famiglia. Portarono Katsumi nella stanza dove c era il butsudan (l altare buddista) e lo aiutarono a stare seduto mentre recitava il sutra e faceva Daimoku. Quando finì Gongyo, si sdraiò. Takeshi aprì un piccolo libretto che conteneva la poesia del presidente di Yamamoto, Canzone della gioventù, che si trovava per caso su un tavolino. A Katsumi piaceva la poesia e Takeshi gliela volle leggere: Anche se il cielo è cosparso da nuvole e il vento soffia il sole oggi sorge ancora... Quando Takeshi iniziò a leggere, Katsumi sorrise e chiuse gli occhi. La voce del fratello risuonava per tutta la sala. Io ho la mia missione che è solo mia. Anche tu hai una missione alla quale tu solo puoi adempiere Circa a metà della poesia, con un sorriso sereno sul volto, Katsumi esalò l ultimo respiro, mentre era appisolato. Dopo aver dedicato la gioventù al Gajokai, la sua vita di soli ventisette anni era arrivata alla fine. Il valore di una vita non si giudica necessariamente dalla durata. È dedicandosi al nobile scopo di kosen-rufu che la nostra vita inizia a risplendere. Puntata 10 Ormai erano trascorsi più di due mesi dalla morte di Katsumi. Dal 31 luglio al 2 agosto 1976 si tenne il corso estivo Gajokai del Kyushu presso il Training Center centrale (oggi Centro convegni della Natura del ventunesimo secolo a Kirishima, Kyushu). Il primo giorno fu organizzata una riunione all aperto e i membri di Nagasaki fecerono una rappresentazione basata sulla vita di Katsumi. Gli occhi di tutti i giovani erano incollati sul palco allestito appositamente per l occasione. Nella recita, Katsumi dal suo letto di malato esclama a voce alta: Voglio stare meglio e tornare a fare attività Gajokai. Sono determinato a proteggere la Soka Gakkai e tutti i membri come discepolo del presidente Yamamoto. Tutti avevano i lucciconi agli occhi. Alcuni, cercando di trattenere le lacrime, stringevano i pugni e serravano le labbra. Erano tutti insieme, commossi a condividere la determinazione del loro compagno. Chi è di esempio riesce a muovere i cuori di tante persone. La Soka Gakkai è costituita da individui eccellenti, proprio perché ognuno si sforza di diventare un modello. Quando finì lo spettacolo ci fu uno scroscio di applausi. La voce narrante disse a voce alta: «Ayumu, il padre di Katsumi, ci ha mandato una lettera che desidero leggervi adesso: Mi sento come se vedessi i volti di tutti voi riuniti lì a Kirishima. Credo che mio figlio aspettasse a gloria questo giorno, perché sarebbe potuto stare insieme a voi. Purtroppo se ne è andato sul Picco dell Aquila ancor prima del presidente Yamamoto e di ciascuno di voi. Anche se Katsumi non si è lasciato alle spalle episodi gloriosi che possano attirare l attenzione, non è stato secondo a nessuno nel suo impegno per proteggere il presidente Yamamoto, i castelli di kosenrufu e la gente. Incarnava silenziosamente quello spirito che trasmetteva a tutti coloro che lo conoscevano. Sebbene fosse figlio mio, credo di poter affermare che fosse un rappresentante straordinario del Gajokai. Spero che tutti voi, giovani meravigliosi, continuerete a fare del vostro meglio anche a nome di Katsumi. Questo ve lo auguro di tutto cuore. Sebbene fosse ancora in lutto per la perdita dell amatissimo figlio, 6

7 il padre di Katsumi aveva scritto quella lettera per dare speranza ai giovani Gajokai. I suoi sentimenti toccarono profondamente il cuore di tutti i presenti. Puntata 11 Il secondo giorno del corso estivo si tenne una riunione generale Gajokai. Durante l incontro, Isamu Nomura, responsabile della Divisione giovani uomini, parlando ai ragazzi, disse che per lui Katsumi era un modello del Gajokai e fece questa proposta: Vorrei suggerire che, come pionieri di kosen-rufu, il Gajokai del Kyushu abbia una sua bandiera. Potremmo metterci tre lettere: K, G, e M che stanno per Kyushu, Gajokai e Miyasaka (n.d.t. il cognome di Katsumi) così da ricordare per sempre la memoria di Katsumi. Che ne pensate?. Erano tutti d accordo e applaudirono fragorosamente. Il sette agosto, lo stesso responsabile parlò di Katsumi a Shin ichi Yamamoto, che si trovava al Training Center del Kyushu per incoraggiare e parlare con i membri dell isola. Shin ichi gli disse: «Il Gajokai del Kyushu dovrebbe alzarsi in piedi e portare avanti lo spirito di Katsumi Miyasaka. Così si comportano i veri compagni di fede. Senza condividere i propri ideali, non è possibile adempiere al grande voto. «Anche il padre del giovane ha reagito in modo ammirevole. Piantiamo un albero di ciliegio qui al Training Center in omaggio al ragazzo. Dal momento che il suo nome era Katsumi, chiamiamolo il ciliegio di Katsumi». Shin ichi compose poi una poesia che spedì al signor Miyasaka che diceva: In lode di suo figlio così coraggioso, si asciughi le lacrime e protegga per sempre il ciliegio di Katsumi. Shin ichi si mosse con grande rapidità. La velocità è la manifestazione della propria determinazione e sincerità. Il suo mentore, Josei Toda, era solito dire: «I responsabili di kosen-rufu devono fare della rapidità il loro motto». Quando la madre di Katsumi, Hatsune, venne a sapere dal marito della poesia, per telefono, stentò a reprimere i singhiozzi. Shin ichi non tardò a ricevere una lettera dal padre di Katsumi che gli scriveva: Sono commosso per la splendida poesia che mi ha inviato oggi. Le sono molto grato. Come deve essere felice il mio ragazzo!. Anche il signor Miyasaka aveva scritto una poesia: Combattendo al freddo le tempeste invernali, raggiungendo la riva opposta da dove si possono ammirare i meravigliosi fiori in boccio della primavera. Puntata 12 I genitori di Katsumi erano molto orgogliosi del loro figlio maggiore, che si era dedicato con tutto il cuore a kosen-rufu come membro del Gajokai. Erano fermamente convinti che anche se era morto giovane, avesse trasformato il proprio karma in questa esistenza. Lo spirito dei membri del Gajokai era la protezione assoluta, che non si limitava solo alla Soka Gakkai, ma si estendeva in generale anche a tutta la gente, cosa che questi giovani dimostravano in vari modi. 7

8 Volume 25 Capitolo IV Castello di Persone di Valore Nel gennaio del 1974, quando scoppiò un grande incendio in una zona densamente popolata di Niigata, quattro fratelli, che erano tutti membri del Gajokai nonché dipendenti di una tipografia, accorsero subito sul luogo dell incidente con i secchi in mano per aiutare a spegnere il fuoco. Operando con sangue freddo e rapidità, aiutarono i vigili del fuoco a domare le fiamme. Nel settembre dello stesso anno, a Komae, a Tokyo, a causa delle forti piogge ci fu la rottura delle dighe lungo il fiume Tama e, diverse decine di membri Gajokai insieme agli altri membri della Soka Gakkai prestarono i primi soccorsi. Il loro impegno nel trasportare i sacchi di sabbia e aiutare i residenti a portare in salvo i propri beni sotto la pioggia battente, fece guadagnare loro l ammirazione, l apprezzamento e la gratitudine dei loro vicini. In ottobre, a Suginami, a Tokyo, tornando a casa dopo una riunione di discussione, alcuni membri del Gajokai sentirono gridare qualcuno: Aiuto! Al ladro!. I giovani inseguirono il malvivente per circa cento metri e poi lo catturarono. Il commissario della polizia metropolitana di Tokyo regalò ai ragazzi un attestato di encomio per avere svolto un azione così coraggiosa. Sempre a settembre, dopo le nove di sera, scoppiò un incendio in una zona collinare dietro al Centro culturale di Hiroshima. Quando ebbero notizia dell incidente, dai residenti della zona, circa cinquanta tra Gajokai e membri della Divisione giovani uomini si precipitarono immediatamente sul posto per combattere le fiamme con secchi ed estintori. Le azioni intraprese dai membri del Gajokai sono davvero troppe per essere menzionare tutte. I giovani hanno la missione di prendere l iniziativa per proteggere gli altri. Se non si impara questa lezione, prevale l egoismo e la società diventerà corrotta fin dalle fondamenta. Uno dei compiti principali della Soka Gakkai è quello di formare dei giovani che siano d aiuto alla gente e alla società. Puntata 13 La Soka Gakkai sarà in grado di continuare a crescere se permetterà ai giovani di prendere in mano la leadership in tutte le attività. Solo così potrà rimane un organizzazione giovane. C erano solo venticinque anni al 21 secolo e Shin ichi Yamamoto credeva che fosse arrivato il momento di impegnarsi ancora di più per formare i giovani. Nel secolo a venire, quei ragazzi avrebbero assunto un ruolo di primo piano sul palcoscenico di kosen-rufu. Avrebbero anche portato avanti lo spirito della Soka Gakkai e sarebbero diventate le figure di riferimento per la protezione dell organizzazione. Infatti, molti membri della Divisione giovani, che in quel momento erano nel Gajokai, sarebbero diventati nel 21 secolo i membri dell Ojokai [in Giappone, l equivalente della Divisione uomini del Gajokai], che oggi s impegnano a proteggere la Soka Gakkai e tutti i suoi edifici. Alcuni giorni dopo che Shin ichi aveva controllato la zona intorno Shinanomachi con i due ragazzi del Gajokai, incontrò un altro giovane uomo in un corridoio della sede centrale della Soka Gakkai. Il nome del ragazzo era Masaaki Kato ed era stato nominato da poco responsabile del sokahan. Quando Masaaki vide Shin ichi gli disse: «Presidente Yamamoto, da quando il gruppo di controllo del traffico è diventato il gruppo sokahan, tutti sono pieni di nuova determinazione». Sì, l ho sentito dire, rispose Shin ichi. A proposito, c è qualcosa che vorrei discutere con voi. Perché non organizziamo una riunione generale per segnare la nascita del nuovo gruppo sokahan? Sarà il primo meeting generale. Facciamola il 6 gennaio, è l unica data che potrebbe funzionare. Parteciperò anch io. Sarà ancora il periodo delle vacanze di Natale, ma vorrei iniziare l anno nuovo con tutti voi. Sì, certamente! gli rispose Masaaki con un sorriso smagliante. In un battibaleno si diffuse in tutto il Giappone la notizia che il presidente Yamamoto aveva proposto di fare una riunione generale dei sokahan il 6 gennaio. Masaaki si chiedeva: Perché sensei avrà scelto il 6 gennaio? In un primo momento pensò che fosse solo per una questione di impegni già presi in precedenza da Shin ichi. Ma quando ci rifletté di nuovo, gli venne in mente qualcosa che lo stupì e lo commosse profondamente. Infatti il 6 gennaio era il 8

9 giorno [nel 1951] in cui Shin ichi era stato chiamato a casa di Toda e in cui il suo maestro gli aveva affidato i suoi affari privati. Puntata 14 Il 6 gennaio del 1951 era un sabato. Toda chiamò Shin ichi per parlare insieme della liquidazione dell impresa che gli era rimasta, la Toko Construction Credit Union, che aveva ormai cessato le operazioni. Era un momento durissimo su tutti i fronti; alcuni creditori lo avevano anche denunciato. A seconda di come sarebbero andate le cose, non era escluso che potesse essere anche arrestato. Toda aveva anche avviato la Daito Commerce Company, di cui era il direttore, per uscire dai suoi problemi finanziari. Ma neanche quella società andava bene. Con sua moglie Ikue accanto, Toda disse a Shin ichi: Se dovesse succedere qualcosa, vorrei affidare a te la Soka Gakkai, la Toko Construction Credit Union e la Daito Commerce Company. Accetti questa proposta? E, se puoi, vorrei chiederti di prenderti cura anche della mia famiglia. Era una responsabilità enorme. Mentre ascoltava le parole di Toda, Shin ichi, all epoca ventitreenne, aveva la pelle d oca e si sentiva agitatissimo. Sei libero di pensare che ti sto facendo un regalo tremendo, ma sono nato con la stessa missione che hai tu. Lo capisci, non è vero? Sii deciso, al di là di quello che accadrà. Se io e te continuiamo a dedicarci alla nostra missione, verrà sicuramente il momento in cui sarà realizzato il desiderio di Nichiren Daishonin. Non importa quello che dice la gente, andiamo sempre avanti insieme! Shin ichi alzò su gli occhi rigati di lacrime e disse a Toda: Sensei, non devi preoccuparti. Sono sempre stato pronto a dare la mia vita per te, senza il minimo rimpianto, e questo non cambierà mai, per tutta l eternità. Nel suo diario, Shin ichi scrisse quel giorno: Il signor Toda è come Masashige, mentre io sono come Masatsura. Sua moglie ha pianto. Per tutta la vita non dimenticherò mai l emozione, la solennità, le lacrime, il senso di missione, il significato di relazione karmica e il valore della vita che ho sentito oggi. È stato deciso che io sarò il suo successore. Puntata 15 Quando Masaaki Kato, il responsabile del gruppo sokahan, leggendo il Diario giovanile di Shin ichi e La rivoluzione umana venne a sapere che il 6 gennaio era il giorno in cui Shin ichi aveva realizzato per davvero che sarebbe stato lui il successore di Toda, ebbe un brivido lungo il corpo. «Il presidente Yamamoto ha proposto una data così significativa come giorno della prima riunione generale dei sokahan! Come suoi successori ci sta affidando la piena responsabilità della Soka Gakkai. Grazie agli sforzi del nostro gruppo bisogna trovare il modo di aprire una nuova era per la Soka Gakkai». Il 2 novembre 1976 Shin ichi aveva ribattezzato sokahan il gruppo del controllo del traffico (GCT), composto da giovani uomini, con la responsabilità di vigilare sul trasporto dei membri in visita al tempio principale. Il GCT era diventato operativo da ottobre del 1952 quando il presidente Toda aveva cominciato a caldeggiare i pellegrinaggi mensili al tempio principale. Era partito come un gruppo di giovani uomini che, prendendosi la piena responsabilità, si era fatto carico di regolamentare il numero dei partecipanti ai pellegrinaggi e aiutare anche i membri alle stazioni per i cambi dei treni. In quel periodo, i membri che si recavano al tempio principale viaggiavano su vagoni normali, non su quelli appositamente riservati, cosa che rendeva più difficile il compito al GCT. Dovevano assicurarsi che i membri di ogni gruppo riuscisse a salire sul treno e trovare un posto a sedere. Si occupavano anche dei membri che non si sentivano bene e facevano in modo che i gruppi in pellegrinaggio non causassero problemi ai passeggeri del treno che non erano membri. 9

10 Volume 25 Capitolo IV Castello di Persone di Valore A causa dei pregiudizi, capitava che chi non era membro a volte reagisse male, quando veniva a sapere che un gruppo della Gakkai era sul treno. Questi passeggeri a volte si comportavano con disprezzo verso i membri o li insultavano. In tali situazioni, i giovani del GCT dovevano intervenire sorridendo con gentilezza, in modo da tutelare i membri e garantire loro un viaggio sicuro. Dato che continuavano i pellegrinaggi mensili, il GCT diventò sempre più efficiente. Shin ichi aveva dato tutto il suo appoggio e il suo incoraggiamento ai membri del gruppo. Puntata 16 Nell ottobre del 1955, come responsabile della Divisione giovani, Shin ichi regalò ai membri dello staff GCT una guida dal titolo Al gruppo del controllo del traffico della Divisione giovani. La guida elogiava il GCT perché ognuno di loro si prendeva cura di ogni membro e svolgeva le proprie mansioni con attenzione, rapidità, impegno e sincerità: Prendendo a cuore il concetto che anche se non siete visti dagli altri, siete comunque guardati da tutti i Budda e Bodhisattva dell universo, è mio desiderio che portiate avanti la pratica buddista, impegnandovi nell attività del GCT, mettendo in pratica sul posto di lavoro quello che imparate lì. L idea che gli atteggiamenti e le azioni di tutti gli esseri viventi vengano osservate da tutti i Budda e Bodhisattva è un altro modo per dire che la legge di causalità della vita è imparziale e vale per tutti allo stesso modo. Grazie alla guida, i giovani del GCT approfondirono il loro senso di missione e fecero di questo principio la base ispiratrice durante l attività. Dopo essere stato nominato terzo presidente della Soka Gakkai, il 3 maggio 1960, Shin ichi si impegnò ancora di più per sostenere il GCT. Pensava infatti che i membri del GCT, proprio come lui, avevano sulle spalle il compito di portare i membri ad adempiere al grande voto di kosen-rufu. Era veramente deciso a fare tutti i sacrifici necessari per prendersi cura di coloro che sostenevano l organizzazione da dietro le quinte. La sua determinazione fu tale da spronare la crescita del gruppo. Ogni tanto avrebbe fornito loro anche i pantaloni bianchi da indossare durante l attività. Nel marzo del 1965, quando finì il pellegrinaggio dei tre milioni di membri accorsi per celebrare il completamento dei lavori della Grande sala di ricevimento, Shin ichi mandò ottomila copie del dodicesimo volume del Kaicho Koen-shu (Raccolta di lezioni del presidente) ai membri del GCT così come a un gruppo di giovani donne che si erano impegnate a seguire tutti gli eventi che si erano svolti presso il tempio principale. Sulla copertina del libro era raffigurata la parola pilastro stampata con la calligrafia di Shin ichi mentre sul retro erano elencati i nomi di tutti i destinatari di quella edizione speciale, una lista lunga circa cinquanta pagine. Shin ichi aveva dato il massimo per formare e incoraggiare quei ragazzi, molti dei quali sarebbero diventati poco dopo i responsabili della Divisione giovani. Puntata 17 Nell autunno del 1969, dietro suggerimento di Shin ichi Yamamoto, fu istituita l accademia del GCT (Gruppo di controllo del traffico) per addestrare i giovani uomini a diventare responsabili. Al primo corso si iscrissero più di tremila membri. Shin ichi riteneva che la preparazione di gruppi come il GCT fosse indispensabile per diventare figure di riferimento della Divisione giovane uomini. Questa considerazione era basata sulla sua esperienza personale. Nel maggio del 1954, Shin ichi si assunse la responsabilità del pellegrinaggio generale dei cinquemila giovani al tempio principale, un avvenimento che, tra l altro, si svolse sotto la pioggia che veniva giù a catinelle. Nello stesso anno aveva seguito anche quello dei diecimila giovani del mese di ottobre. Durante il pellegrinaggio di maggio, c era stato un incidente stradale che aveva causato una grossa carenza di autobus, creando così una situazione di emergenza nei trasporti dal momento che i membri furono costretti a viaggiare solo con i treni. Il risultato fu che i membri arrivarono molto in ritardo al tempio principale e le cerimonie furono rinviate di quattro ore e mezzo. Tuttavia, man mano 10

11 che a Shin ichi arrivavano gli aggiornamenti degli arrivi, reagì con grande autocontrollo e tenacia superando così ogni ostacolo. Questa fu per lui una delle esperienze più edificanti di tutta la sua vita. Era perfettamente consapevole della pesante responsabilità che implicava organizzare un evento così grande e l importanza di controllare e ricontrollare ogni minimo dettaglio. Arrivò a capire la differenza tra la teoria e la pratica, tra il programma che era stato stilato su carta rispetto poi a come erano andate le cose. Non si sentiva più impreparato di fronte a un imprevisto. Queste esperienze in realtà si sarebbero rivelate per lui preziosissime per prepararlo a prendere il timone del movimento di kosenrufu. Come osservò una volta Florence Nightingale ( ): In qualunque ambito della vita non esiste l apprendistato, tranne che in officina. Shin ichi, dopo aver discusso la questione con i rappresentanti della Divisione giovani, decise di istituire l accademia del GCT per formare i futuri responsabili. Per diventare un membro a pieno titolo del GCT, inizialmente, il periodo di formazione era di sei mesi. Come parte del programma, i candidati erano tenuti a prestare un turno GCT una volta al mese e a studiare scritti come La rivoluzione umana per conoscere a fondo lo spirito della Gakkai. Shin ichi aveva pensato di continuare a sviluppare il GCT, insieme agli altri responsabili, per farla diventare una istituzione fondamentale della Divisione giovani con l obiettivo di sostenere le persone capaci che avrebbero portato avanti il futuro della Soka Gakkai. Puntata 18 La costruzione di nuovi edifici della Soka Gakkai procedeva secondo i piani, e alla fine degli anni Settanta in tutte le prefetture e le circoscrizioni furono realizzati - uno dopo l altro - i grandi complessi di cemento armato. Inoltre, dal 1974, cominciarono a tenersi i corsi estivi presso i training center e i Centri culturali di tutto il paese. Il Gajokai, con la responsabilità di pattugliare e proteggere la sede centrale e tutte le altre strutture della Soka Gakkai, era stato fondato nel 1971; ora veniva applicato un programma di sorveglianza per i complessi più grandi. Tuttavia, lo staff non era ancora sufficiente per coprire tutti i corsi e le manifestazioni che si tenevano presso le nuove strutture del Giappone. Data la situazione, Shin ichi pensò che fosse necessario ripensare al ruolo del GCT: voleva aumentarlo in vista di formarne giovani in gamba. Dalla primavera del 1976 iniziò a parlare del futuro del GCT con i responsabili della Divisione giovani uomini. Si arrivò alla conclusione che il gruppo doveva crescere a dismisura e venire anche rinominato, prestando anche maggiore attenzione allo sviluppo di persone capaci, che sarebbero diventate i responsabili centrali della Divisione giovani uomini. Il 2 novembre, mentre continuava a discutere sull argomento con i responsabili dei giovani uomini, Shin ichi disse mentre stava scrivendo le parole Sokahan su un blocchetto: La Divisione giovani uomini ha proposto molti nomi, ma mi piacerebbe suggerire sokahan come nuovo nome del GCT e Accademia dei sokahan per quello dell accademia del GCT. Questo nome significa che i membri di questo gruppo sono il fiore all occhiello della Soka Gakkai e si assumeranno la responsabilità dell organizzazione nel suo complesso, nonché di tutto quello che ci sarà bisogno per far progredire kosen-rufu. La loro missione, in primo luogo, sarà quella di proteggere la Soka Gakkai. Per questo motivo li ho chiamati sokahan, perché il nome esprime la sostanza della cosa stessa. Da ora in poi, il gruppo sokahan aprirà una nuova era per la Soka Gakkai. Adesso bisogna nominare una persona che ne sarà il responsabile e poi si devono anche comunicare questi cambiamenti il prima possibile. Puntata 19 I membri erano stupiti da tutte quelle novità e ci fu uno scroscio di applausi pieno di gioia in tutta la 11

12 Volume 25 Capitolo IV Castello di Persone di Valore stanza. Era la sera del 4 novembre 1976, e c era il meeting responsabili del GCT presso la sede centrale di Shinanomachi, a Tokyo. Il responsabile della Divisione giovani uomini aveva appena annunciato lo scioglimento del GCT e la sostituzione immediata col gruppo sokahan. Le responsabilità del nuovo gruppo sarebbero aumentate, aggiungendo alla sua funzione iniziale, assistere cioè il trasporto dei membri durante il pellegrinaggio al tempio principale, anche quella di sostenere le operazioni delle varie attività e manifestazioni che si sarebbero svolte presso la sede centrale e le altre strutture della Soka Gakkai. Il meeting responsabili del GCT diventò così il famoso calcio d inizio dei sokahan. Masaaki Kato, che era diventato il primo responsabile dei sokahan, era un giovane forte e robusto. Dopo avere studiato all università di Waseda, aveva iniziato a lavorare alla sede della Soka Gakkai, svolgendo contemporaneamente varie mansioni come responsabile della Divisione scuole elementari e vice responsabile dell assistente ai giovani uomini. Masaaki parlò con entusiasmo ai membri presenti: Il presidente Yamamoto ci ha dato un nome meraviglioso, sokahan. Che onore per tutti noi! Senza dubbio il presidente di Yamamoto nutre grandi speranze che, come nucleo centrale della Soka Gakkai, saremo decisi di proteggere l organizzazione e i membri. Uniamoci a lui in questo scopo mentre ci dedichiamo ad approfondire il sentiero di maestro e discepolo per il resto della nostra vita! Mi impegno a non risparmiare le forze per assumere la guida del gruppo e a lottare al massimo delle mie possibilità. Chiedo anche il vostro sostegno. Quel giorno, il GCT era rinato come i sokahan: iniziava una nuova era. Era appena passato un mese, quando Shin ichi incontrò Masaaki in un corridoio della sede centrale e gli propose di organizzare la prima riunione generale dei sokahan il 6 gennaio. Shin ichi si immaginava i sokahan e i gajokai come due ruote che sorreggevano la Soka Gakkai, che si accingeva così a iniziare una nuova era di kosen-rufu. Come scrisse Ingenieros José ( ), uno scienziato, medico nonché intellettuale argentino: È privilegio della gioventù piantare i semi fecondi nei campi inesplorati, come se la storia dovesse cominciare nel momento preciso in cui prendono forma i loro sogni. Puntata 20 Il sentiero della Soka Gakkai è la via di kosen-rufu. È il cammino dell unità di maestro e discepolo. È il percorso della rivoluzione umana, per nutrire la speranza, trasformare il proprio karma, costruire la pace e assicurare il benessere alla società. È il nobile sentiero dei Bodhisattva della Terra che, forgiando il proprio stato vitale di felicità assoluta, saranno ricoperti da infiniti benefici. «Perché la fede e la pratica buddista della Soka Gakkai creano fortuna e grandi benefici nella vita di una persona? Ci sono tre ragioni», illustrò il presidente Yamamoto con voce vibrante nel butsuma principale della sede centrale. Le sue parole risuonavano con la convinzione di un fiero leone. Stava parlando alla riunione di Capodanno del 1977, intitolato Anno dello studio. «La prima ragione spiegò Shin ichi è che la Soka Gakkai è l unica organizzazione che pratica e avanza in completo accordo con gli scritti di Nichiren Daishonin. «La Soka Gakkai ha combattuto contro l oppressione delle autorità militari giapponesi durante la Seconda guerra mondiale con lo spirito di dedicare la propria vita a proteggere e sostenere la corretta filosofia del Buddismo di Nichiren Daishonin. Ha continuato a lottare nel corso degli anni, secondo l insegnamento del Daishonin di Adottare l insegnamento corretto per la pace del paese. Inoltre, ha piantato i semi del Buddismo in tutto il mondo per realizzare kosen-rufu. I suoi membri hanno praticato in accordo con gli insegnamenti del Daishonin e del Budda. Non sarebbe esagerato dire che se la Soka Gakkai non fosse apparsa in questo mondo, le parole del Sutra del Loto e del Daishonin sarebbero state false. «Tuttavia, la storia la Soka Gakkai è piena di persecuzioni continue, dure lotte condotte tra le critiche e gli insulti delle funzioni demoniache. Alla luce delle parole del Daishonin: «Se così non fosse [i demoni non sorgessero], non ci sarebbe modo di sapere che questo è il vero insegnamento» (dal 12

13 Gosho: Lettera ai fratelli, RSND, 446), questo è di per sé una prova ulteriore della correttezza del sentiero della Soka Gakkai. «Coloro che dedicano la propria vita alla fede e la pratica della Soka Gakkai sono certi di conseguire la Buddità. Non potranno non ricevere immensi benefici!». Puntata 21 Le parole di Shin ichi Yamamoto erano piene di convinzione. I membri percepivano nettamente la sua indomabile volontà e l enorme fiducia in se stesso: fermo come una roccia possente in mezzo al mare, era pronto a resistere a qualunque ondata lo avesse assalito. Molti pensavano anche tra sé e sé: Chiaramente il presidente Yamamoto coltiva nel cuore un grande disegno. Anch io devo fare del mio meglio!. Mossi dall entusiasmo, erano tutti ansiosi di sapere cosa avrebbe detto dopo. Shin ichi spiegò il secondo motivo per cui la fede e la pratica della Soka Gakkai portano grandi benefici: Ma non solo, dal punto di vista dei contributi finanziari che abbiamo fatto al Buddismo, la Soka Gakkai ha dimostrato tutta la sua gratitudine con le offerte versate per proteggere gli insegnamenti. «La Soka Gakkai una volta veniva derisa e criticata dalla gente come un gruppo di malati e poveracci, ma ciononostante siamo sempre andati avanti con un impegno ammirevole per diffondere kosen-rufu. «Attraverso le nostre donazioni, abbiamo permesso la costruzione di numerose strutture al tempio principale, compreso lo Sho-Hondo, che è il Santuario dell insegnamento essenziale desiderato dal Daishonin; il Daikyakuden (la grande sala dei ricevimenti); il Daikodo (la grande aula magna); il Daikejo (il grande castello per gli ospiti) e i So-bo (i templi per gli alloggi). Abbiamo anche sostenuto il clero realizzando molteplici templi, creando così le basi solide di cui godono oggi. «Un offerta di questa portata, basata solo sul nostro desiderio di realizzare kosen-rufu, è assolutamente senza precedenti nella storia del Buddismo di Nichiren. «Quindi, se gli insegnamenti del Buddismo sono veri, allora i membri della Soka Gakkai che hanno fatto queste donazioni saranno certi di ricevere benefici incommensurabili, che si riverseranno su di loro come un sole abbagliante. Boccioli ricolmi di fortuna fioriranno sicuramente nella loro vita. I membri annuirono e si chinarono un po in avanti per non perdere nemmeno una parola di quello che avrebbe continuato a dire Shin ichi. «La terza ragione è che i membri della Soka Gakkai non si sono risparmiati per servire la Legge, vale a dire, nell attività di propagazione del Buddismo di Nichiren Daishonin, che alla luce degli insegnamenti è una delle azione più importanti. «Durante la Seconda guerra mondiale il Giappone era governato dal governo militarista, poi seguì la disfatta del paese con la resa; da allora fino a oggi abbiamo cercato con coraggio di condividere questo Buddismo con le altre persone, nonostante le continue persecuzioni e gli insulti, avanzando verso la realizzazione di kosen -rufu. Come risultato, solo in Giappone ci sono milioni di famiglie che stanno praticando questo Buddismo». Puntata 22 Riflettendo sugli enormi progressi della Soka Gakkai, malgrado le difficoltà e tribolazioni subite negli anni, i membri presenti ascoltavano con attenzione il presidente Yamamoto. «Oggi innumerevoli Bodhisattva della Terra stanno emergendo non solo in Giappone ma in tutto il mondo e sono state gettate le basi per kosen-rufu nel mondo. «Numerosi sono i pionieri della Legge che si sono recati all estero, ognuno con lingua, cultura, costumi e tradizioni diverse da imparare. Tutti loro stanno lavorando instancabilmente per trasmettere la nostra filosofia di pace e felicità nei luoghi dove sono andati. Pensatori di spicco e leader di tutto il mondo esprimono vivo interesse per la SGI e sta aumentando il numero di coloro che apprezzano e simpatizzano con gli ideali buddisti. 13

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