SNORKELING CHE PASSIONE. Testo e foto di Bruno Manunza

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2 a m b i e n t e Spurilla neapolitana è un nudibranco comune in acque basse che si nutre di molte specie di anemoni di mare ed attinie. L esplorazione dei fondali marini dalla superficie, muniti di maschera, pinne e boccaglio prende il nome di snorkeling, con questo termine di derivazione anglosassone si intende il nuotare in superficie utilizzando il boccaglio (in ing.: Snorkel) per respirare. Questa attività è semplice, divertente, economica, non ha limiti di età e può essere svolta praticamente ovunque. Vale anche la pena di sottolineare che tra le attività subacquee lo snorkeling è facile e sicuro e ci mette in contatto con forme di vita marina colorate ed appariscenti già in pochissima profondità. Questa attività, che come tutte le attività di osservazione testimonia il rispetto per la natura, svolta con occhio curioso per quello che si incontra e, magari utilizzando una piccola fotocamera digitale con custodia, offrirà numerose occasioni di meraviglia e di interesse per le molte e variopinte forme di vita che popolano i fondali marini della nostra isola. Esplorando dalla riva una costa rocciosa scopriremo Attrezzatura Un piccolo granchio cerca di rendersi invisibile tra le spugne che incrostano una pietra del fondo. L attrezzatura base per lo snorkeling è molto semplice ed è costituita da maschera, snorkel (boccaglio) e pinne; a questa possono essere aggiunti: una muta leggera con una zavorra appropriata e eventualmente un giubbetto salvagente. Guida all acquisto Assicuratevi che la maschera aderisca perfettamente alla forma del vostro viso, appoggiandola sul viso ed inspirando leggermente dal naso. La maschera dovrebbe rimanere incollata al viso senza l aiuto del cinghiolo. Potete posizionare lo snorkel su qualunque lato del viso. Agganciatelo alla maschera assicurandovi che non stia dietro l orecchio. Per facilitare la respirazione durante lo snorkeling, scegliete uno snorkel dotato di un tubo dall apertura sufficientemente ampia. Potete scegliere tra due tipi di pinne, quelle a scarpetta e quelle con cinghiolo regolabile. Le pinne a scarpetta si indossano solitamente a piedi nudi, le regolabili si indossano con i calzari. Queste ultime sono poco adatte per lo snorkeling, in quanto più grandi e più difficili da utilizzare, inoltre i calzari galleggiano rendendo la pinneggiata in superficie più difficoltosa, evitate di acquistare delle pinne troppo strette. Una pinna stretta è una possibile causa di crampi. L utilizzo di una muta per lo snorkeling o di una muta in lycra per ripararsi dal sole, dipende dalla temperatura dell acqua e dell aria. Tenete presente che se indossate una muta realizzata in neoprene, la vostra capacità di galleggiamento aumenterà. L eventuale giubbetto gonfiabile è indicato per galleggiare e riposarsi comodamente in superficie. SNORKELING CHE PASSIONE Testo e foto di Bruno Manunza l'oxynoe olivacea un mollusco estremamente mimetico che vive nella prateria di Caulerpa. 47

3 a m b i e n t e il colorato e particolare gambero fantasma: un gamberetto trasparente con striature di un bellissimo colore viola. presto che questa ospita una miriade di forme di vita di piccole dimensioni ma coloratissime: le spaccature della roccia ospitano una gran varietà di pesci, sulle spugne e tra i rami degli idroidi che colonizzano le pareti rocciose possiamo incontrare colorati nudibranchi e, scrutando in prossimità delle attinie ci si svelerà un universo di crostacei che trova rifugio e ptotenzione tra i loro tentacoli, tra questi il colorato e particolare gambero fantasma: un gamberetto trasparente con striature di un bellissimo colore viola. Anche i fondi sabbiosi offrono uno spettacolo meritevole di più di una escursione: il colorati spirografi dispiegano i loro ciuffi branchiali, sensibili al variare della luce, un cumulo di petre ornate da qualche conchiglia rivela la tana di un polpo e, scrutando con attenzione la sabbia sarà possibile individuare gli occhi di una sogliola nascosta, o di una razza o, attenzione, di una tracina o pesce ragno, dalla dolorosissima puntura. Un giro nella prateria di posidonia ci rivelerà invece folti banchi di colorate salpe, e numerosi altri pesci che trovano rifugio nel fogliame, nonché il bivalve più grande e protetto del Mediterraneo, la Pinna nobilis. dall alto: Gambero fantasma (Periclimenes amethysteus). I gamberi del genere Periclimenes vivono in prossimità delle attinie o fra i loro tentacoli. Trivia arctica, un mollusco affine alle cipree Calliostoma laugieri, rari esemplari albini. 48

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5 provincia CA CAGLIARI LA PROVINCIA DI CAGLIARI superficie ettari, comuni 71, abitanti Presidente Graziano Milia sede: Viale Ciusa, 19/ Cagliari tel Armungia Assemini Ballao Barrali Burcei Cagliari Capoterra Castiadas Decimomannu Decimoputzu Dolianova Domus de Maria Donori Elmas Escalaplano Escolca Esterzili Gergei Gesico Goni Guamaggiore Guasila Isili Mandas Maracalagonis Monastir Monserrato Muravera Nuragus Nurallao Nuraminis Nurri Orroli LEGENDA LEGENDE LEGEND Ortacesus Pimentel Pula Quartu Sant Elena Quartucciu Sadali Samatzai San Basilio San Nicolò Gerrei San Sperate San Vito Sant Andrea Frius Sarroch Selargius Selegas Senorbì Serdiana Serri Sestu Settimo San Pietro Seulo Siliqua Silius Sinnai Siurgus Donigala Soleminis Suelli Teulada Ussana Uta Vallermosa Villa San Pietro Villanovatulo Villaputzu Villasalto Villasimius Villasor Villaspeciosa superstrada, con uscita Schnellstraße, mit Ausfahrt motorway, with exit strada a percorrenza veloce, senza spartitraffico Einbahnige Schnellstraße rapid way strada statale Bundesstraße hightway strada asfaltata Asphaltierte Straße paved road strada non asfaltata Nicht asphaltierte Straße unpaved road distanze chilometriche Entfemungen in Kilometer distances in km traghetto Fähre ferry-boat linea di navigazione Schiffahrtslinie motorship-line faro, fanale Leuchtturm, feuer lighthouse, beacon porto Hafen port ferrovia, con stazione Einsenbahn, mit Bahnohof railway, with station aeroporto Flughafen airport campeggio Zeltplatz camping rifugio montano Berghütte mountain hotel nuraghe nuraghe nuraghe zona archeologica Ausgrabungsstätte archeological excavation torre Turn tower rocca Schloß, Burg castel, fortress Abbazia Abtei abbey grotta Höhle cavern spiaggia attrezzata Bewachter strand guarded beach confine di provincia Provinzgrenze provincial boundary acque Gewässer waters monte Berg mount altitudine Höhe spot elevation bosco Wald wood parco naturale Naturpark natural park Copyright Mare nostrum editrice. Tutti i diritti riservati. Riproduzione vietata dalla legge. Nessuna parte di questa cartina può essere riprodotta o trasmessa in qualsiasi forma o con qualsiasi mezzo elettronico, meccanico o altro senza l autorizzazione scritta dell editore.

6 F E S T E E T R A D I Z I O N I DEVOZIONE, FESTA E GASTRONOMIA: SANTA GRECA C è una ricorrenza religiosa, nel cagliaritano, che è molto più di una grande festa popolare, perché và oltre gli ordinari connotati di una sagra. Fino a coinvolgere intere masse di fedeli e devoti, che giungono da tutta la Sardegna e dal continente. E Santa Greca, che si festeggia a Decimomannu il primo maggio (per indulgenza speciale del Papa Pio VI) e l ultima domenica di settembre (si ricorda l incoronazione). Viene da chiedersi il perché di tanto fervore, tramandato da generazioni. E così da circa 17 secoli, da quando il culto verso la ragazza martire si estese, portando moltitudini di pellegrini a venerarla. Gli episodi che hanno caratterizzato questa affascinante, quanto tragica vicenda, si alternano tra storia e leggenda. Taluni hanno cercato di raccontarne esistenza e gesta nella maniera più attendibile possibile, ma la mancanza di documenti ha reso questo intento difficoltoso, lasciando spazio anche a racconti leggendari. Altri sono giunti a mettere in dubbio la sua esistenza, tentando di demolirne il culto, ma la plurisecolare tradizione, unita alla incrollabile fede di migliaia di fedeli, nel tempo ha avuto la meglio. Messa solenne, ultima domenica di settembre La santa dopo la vestizione Testo e foto di Simone Repetto La storia Secondo la lapide che sovrasta la tomba della santa, ritrovata nel 1614 (con le reliquie) e ritenuta risalente al quarto o quinto secolo d.c., Santa Greca sarebbe morta quando era giovanissima, poco più che ventenne. I suoi genitori erano probabilmente oriundi dalla Grecia ed esiliati in Sardegna in quanto cristiani. Ciò, potrebbe essere all origine del nome attribuitole, ricordo nostalgico della lontana patria ellenica. La tradizione, tuttavia, colloca il martirio di Santa Greca durante le persecuzioni di Diocleziano e Massimiliano, che raggiunsero il culmine nel 304 d.c, per cui è plausibile che essa nacque nel 284 d.c. Mentre è dubbio che sia nata a Decimo, è invece palese che ci abbia vissuto fin dall infanzia, abbracciando da subito quella religione cristiana che l ha portata a dare la vita per l ideale profondo e maturo, nel cammino verso Cristo. Una morte avvenuta, secondo ricostruzioni, in modo assai cruento, in linea con il sistema adottato dai romani per uccidere i cristiani. Si racconta di due tormenti atroci, subiti da Greca: fustigazione (o flagellazione) e tortura con tre grossi chiodi inflitti nella testa, prima della decapitazione. È presumibile che ciò accadde a Decimo, nel gennaio 304 d.c, quando i romani arrestarono in Sardegna diversi cristiani, lasciandosi andare ad un sadismo diffuso. Il corpo esanime della martire, per ordine del Prefetto di Cagliari, pare venne trafugato e sepolto in un luogo ignoto; i cristiani sardi fecero tutto il possibile per trovarlo e dargli degna sepoltura, dove oggi sorge la chiesa a lei intitolata. Dell originale luogo di culto è rimasto solo l abside dietro l altare maggiore, mentre attorno alla chiesetta venne costruito un convento alla memoria. Per molto tempo il corpo rimase occulto, poiché si sapeva del luogo della sepoltura, ma si ignorava il punto esatto. Il ritrovamento avvenne, secondo testimonianze dell epoca, in modo quasi miracoloso. Nel secolo XVII, tal Francesco Ortolano, della Compagnia di Gesù, rivelò con una precisione sconcertante i luoghi dove erano sepolti i martiri. Nel 1914, queste rivelazioni vennero colte da Francesco D Esquivel, Arcivescovo di Cagliari, che diede inizio alla ricerca, col Marchese di Palmas di Decimo ed il canonico Giacomo Spiga che trovarono, sotto un vecchio altare, la venerata tomba, la lapide ed i resti umani. Il 30 settembre del 1928 si tennero grandi feste per l incoronazione, dopodiché le ossa furono tolte dall originale sarcofago di marmo e deposte in un urna di bronzo dorato, sotto la nicchia di Sant Antonio, dove tutt ora riposano. Nel 1984, in Corteo di cavalieri. Cocchio e simulacro in processione 54 55

7 F E S T E E T R A D I Z I O N I occasione del restauro della chiesa (forse eretta nel 1300, annessa al Convento delle Monache), il parroco Raimondo Podda fece collocare accanto alla tomba anche il bassorilievo del vecchio sarcofago, perché tutti potessero ammirarlo nell ottimo stato di conservazione in cui si presenta. Anche in altri paesi sardi furono costruite chiesette in suo onore e richiesti molti simulacri. La fama dei numerosi miracoli, compiuti per intercessione, si diffuse in tutta la Sardegna, fatto per cui, da epoca remota fino ai giorni nostri, giungono a visitarla migliaia di fedeli ogni anno, portando doni ed omaggi in suffragio: oggetti preziosi, come un aquila d oro con rubini e perle, gioielli, quadri ed altri valori, alcuni dei quali sono stati oggetto di furti. Ma la devozione è fatta anche di semplici testimonianze, come le migliaia di foto, disegni e biglietti appesi nella sala attigua alla sacrestia in suo onore, per grazia ricevuta. Sottostante ad essa c è la cripta, forse il luogo di culto che cela i misteri più profondi. Per alcuni, infatti, fu la prigione di Santa Greca o la chiesetta - rifugio dei cristiani usata per fuggire alle persecuzioni romane, mentre per altri, un tempietto pagano pre cristiano, per il culto delle acque. Al suo ingresso figurano delle grosse catene, appartenenti a due ancore di una nave, offerte dai marinai come omaggio per esser scampati ad un naufragio. Corteo di gruppi folk sardi. Si cuociono muggini e anguille. Processione prima dell'ingresso in chiesa. La celebrazioni Le celebrazioni in onore di Santa Greca sono iniziate praticamente dopo il suo martirio. Già in quegli anni difficili per i cristiani, i fedeli la veneravano e si rivolgevano a lei per chiedere le più svariate grazie, ma l esplosione del culto nei suoi confronti, avvenne dopo il ritrovamento del corpo e la successiva esposizione delle sue reliquie: un osso del braccio, fu posto in un artistico reliquiario d argento, mentre un osso del dito, venne collocato in un trofeo più piccolo. Alla vigilia delle ricorrenze la reliquia grande viene solennemente portata dalla chiesa al santuario, compiendo un commovente incontro con il simulacro della santa. Durante i giorni della festa rimane esposta all altare maggiore e si porta in processione insieme al simulacro, mentre la reliquia piccola, si offre all omaggio dei fedeli anche il 12 gennaio, data che ne ricorda il martirio. Notevole il rito della vestizione, che avviene,con estrema cura ed attenzione negli ornamenti, il venerdì precedente la celebrazione. Nella grande processione il cocchio con il simulacro viene portato a spalla dagli obrieri, mentre le vie interessate al passaggio del corteo sono addobbate a festa, con bandierine e fiori profumati sparsi per le strade. Tante le forme di devozione succedutesi nei decenni, alcune delle quali segnavano materialmente il corpo dei fedeli ma probabilmente, per la loro rudezza, isterismo e fanatismo, furono abbandonate. Fino agli anni Cinquanta era consuetudine offrire capi di bestiame ornati e portati innanzi alla santa, perché li benedicesse. E sempre viva, invece, la consuetudine di offrire centinaia di oggetti di cera, tra cui decine di candele, rappresentanti parti del corpo umano o animale, in segno di protezione contro le avversità. In suo onore, sono stati scritti anche odi e canti, tra cui l inno popolare e la canzone di Santa Greca, composta nel Sia a maggio che a settembre, il programma religioso è diverso da quello civile. Il primo comprende un ampio periodo di celebrazioni, dalla vestizione alla processione della santa, insieme alla Vergine del Rosario. Il secondo, invece, assume connotati più ampi nell ultima domenica di settembre, con una vera e propria sagra popolare regionale. Per preparare al meglio i festeggiamenti, è operativo il comitato Associazione Santa Greca, che coordina i preparativi, raccoglie i fondi famiglia per famiglia e contatta gli sponsor, per racimolare le somme necessarie all organizzazione del programma. Per la sagra, giungono gruppi e comitive da tutta la Sardegna, da quelli folk alle bande musicali, mentre piazze e vie si riempiono di bancarelle, ambulanti e venditori di oggetti di ogni tipo. Nel 2004, in occasione dei 1700 anni del martirio, è stato emesso uno speciale annullo filatelico e dipinto un grande olio su tela. Ma ciò che più caratterizza la sagra è la notevole offerta di prodotti alimentari, agricoli e d allevamento: spettacolari, sono le vaste grigliate di carne e pesce, che alimentano un immenso banchetto all aperto, organizzato per i visitatori sopra un ampio sterrato. La sera è illuminata da spettacoli pirotecnici e dalle luci del luna park, ma c è molta attesa anche per le esibizione live di gruppi musicali e cantanti di rilievo nazionale. Tutto questo, rappresenta l aspetto esteriore e pittoresco della sagra, che coinvolge tantissimi visitatori entusiasti e meravigliati. Ma l aspetto che, a distanza di secoli, attira maggiormente il pubblico a Decimomannu è quello religioso, imperniato sulla profonda venerazione di una giovane, martirizzata solo per aver creduto fino in fondo nella sua fede. 56