Tariffe TARES settembre 2013

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1 Tariffe TARES settembre 2013

2 SOMMARIO 1. DOVE ERAVAMO RIMASTI 2. LE TARIFFE TARES 2013

3 Il Regolamento TARES non viene esposto in questa presentazione, ma èovviamente stato consegnato per tempo ai consiglieri.

4 1. DOVE ERAVAMO RIMASTI Il decreto Salva Italia (dicembre 2011): abolisce la TIA (Tariffa Igiene/Integrata Ambientale) e la TARSU (Tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani) istituisce in loro sostituzione la TARES (Tassa Rifiuti e Servizi).

5 Rispetto ai 1200 Comuni che avevano adottato la TIA (tra cui Ferrara) le differenze sostanziali sono: a) la TARES èun tributo, e non una tariffa: per cui mentre prima il rapporto era tra cittadino e gestore, ora formalmente il cittadino paga al Comune (benchè riscuota il gestore ), che incamera quella cifre in entrata in bilancio e poi le paga al gestore. b) una nuova tassa (sebbene in sostituzione di una vecchia) era un occasione troppo ghiotta per il governo per non approfittarne un po.equindi ènata la maggiorazione di 0,30 euro al metro quadrato (elevabile a 0,40 da ogni Comune) che èdecisa dallo Stato e va pagata allo Stato.

6 Finora, nel corso del 2013 Come molti altri provvedimenti simili, anche la TARES ( la cui entrata in vigore era prevista per il 1 gennaio 2013) ha subito molteplici cambiamenti, modifiche, dubbi, ecc. Pertanto il governo ha confermato l entrata in vigore il 1/1/2013, ma ha deciso che nel corso dell anno i cittadini paghino acconti (la cui numerositàèa discrezione del Comune) sulla base della TIA 2012, intanto che la nebbia legislativa si fosse diradata. Ai Comuni èstato dato tempo fino al 30 novembre per approvare regolamento e tariffe, per poi far sìche a dicembre i cittadini paghino con il conguaglio il vero costo della TARES.

7 E la volete sapere l ultima? Pure la TARES ègiàmorta. Dal 1 gennaio 2014 verràsostituita dalla Service Tax(componente TARI Tariffa Rifiuti), di cui non si sa ancora praticamente nulla e che verràistituita con la Legge di Stabilità Che il governo presenteràil 15 ottobre.

8 In ogni caso Abbiamo sfruttato questi mesi in piùper analizzare in profonditàla struttura della tassa (essendo essa ora, appunto, un entrata comunale benchèle competenze di ATERSIR siano rimaste intatte) onde minimizzare l impatto di queste novitàsul cittadino ferrarese. Per quanto fosse di competenza del Comune.

9 2. LE TARIFFE TARES 2013 Di quanto cambia il costo totale da scaricare in tariffatra il 2012 e il 2013?

10 euro euro La bolletta per i ferraresi complessivamente aumenta di euro, pari a + 13,52%. Ma a cosa e a chi èdovuto?

11 VOCE AMMONTARE ADDIZIONALE STATALE MINOR CONTRIBUTO STATALE SU SCUOLE IVA SU COSTI DIRISCOSSIONE DOVUTA ALLA TRASFORMAZIONE DECISA DALLO STATO DA TARIFFA A TASSA ACCANTONAMENTO INSOLUTO INESIGIBILE DOVUTA ALLA TRASFORMAZIONE DECISA DALLO STATO DA TARIFFA A TASSA QUOTA TERREMOTO AUMENTO COSTO DEL SERVIZIO

12 L aumento del costo del servizio della raccolta conta solo 1,58% (inferiore al tasso di inflazione). Le altre voci che portano l aumento complessivo a +13,52% sono interamente determinate dallo Stato (soprattutto l addizionale da 30 centesimi) o in piccolissima parte dal terremoto.

13 Quota "Stato"; 89,63% Quota aumento del servizio; 10,37%

14 COSA FA IL COMUNE PER MINIMIZZARE ULTERIORMENTE L IMPATTO SUL CITTADINO? Tre cose: a)rinunciamo ad applicare l ulteriore addizionale di 10 centesimi al metro quadro (possibilitàpoi tolta agli enti locali). b)rimoduliamo la ripartizione tra utenze domestiche (D) e utenze non domestiche (ND) per tener conto di cambiamenti intervenuti recentemente (primo tra tutti, l entrata in gioco dell imponente metratura dell ospedale di Cona)

15 Come funziona la ripartizione D-ND? Il primo passo della (complessa) definizione della tariffa è la divisione tra utenze domestiche (D) e nondomestiche(nd). Fatto 100 il costo complessivo, occorre ripartire tra D e ND. Nel 2002 il Comune di Ferrara commissionò uno studio (ing.sunseri) che indicò le seguenti forchette: D = ND=47-44

16 Per favorire una sostanziale invarianza delle tariffe su tutto il decennio scorso, a Ferrara abbiamo sempre adottato: D : 58 ND : 42 Quest anno proponiamo di cambiare. Perché? Una volta definita la percentuale D/ND, il secondo passo èdividere per i metri quadri. Il risultato viene poi articolato per i D a seconda dei componenti del nucleo familiari, e per i ND a seconda della tipologia di attività.

17 La distorsione Se i mq complessivi dei D crescono (per nuove costruzioni) e quelli dei ND diminuiscono (per fallimenti d impresa), il costo/mq diminuisce per i D, e aumenta per in ND. Se però abbiamo un aumento imponente dei mq per ND (Ospedale di Cona), allora il costo/mq per i ND diminuisce notevolmente. Cioèl ingresso di Conaabbassa il costo complessivo per mq delle utenze non domestiche (fatta salva poi l articolazione successiva per tipologie di attività).

18 Per evitare questa distorsione, proponiamo di cambiare la percentuale in: FINO AD ORA 2013 DOMESTICHE NON-DOMESTICHE Lasciando inalterata la divisione tra quota fissa (51,10%) e quota variabile (48,90%) questo produce le seguenti tariffe per l anno 2013:

19 UTENZE DOMESTICHE SENZA ADDIZIONALE STATALE UTENZA NUMERO IMPORTO MEDIO ANNUO DIFFERENZA SU occupante ,59 euro - 0,2% 2 occupanti ,99 + 0,7% 3 occupanti ,46 + 0,3% 4 occupanti ,71 + 0,1% 5 occupanti ,92 + 0,3% 6 o più ,01 + 0,2%

20 Se non ci fosse l addizionale statale, quest anno garantiremmo alle famiglie una diminuzione in termini reali delle tariffe (e per gli anziani soli addirittura una diminuzione in termini nominali).

21 MA SICCOME LO STATO HA DECISO ANCHE QUI DIFARCI FARE I GABELLIERI, ECCO LA TARIFFA COMPLESSIVA.

22 UTENZE DOMESTICHE COMPRESA L ADDIZIONALE STATALE UTENZA NUMERO IMPORTO MEDIO ANNUO DIFFERENZA SU occupante ,11 euro + 14,3% 2 occupanti , ,4% 3 occupanti , ,2% 4 occupanti ,96 + 9,8% 5 occupanti ,69 + 8,6% 6 o più ,02 + 8,5%

23 UTENZE NON-DOMESTICHE SENZA ADDIZIONALE STATALE SUL FOGLIO DISTRIBUITO. GARANTIAMO AUMENTI DI POCO SUPERIORI AL TASSO DI INFLAZIONE (CIRCA IL 3,2%)

24 UTENZE NON-DOMESTICHE COMPRESO IL BALZELLO STATALE SUL FOGLIO DISTRIBUITO GLI AUMENTI PER LE VARIE CATEGORIE ANDRANNO DA UN MINIMO DEL 4% AD UN MASSIMO DEL 16,3%).