POLO 2 IMPIANTO IDROELETTRICO FARIGLIANO NEI COMUNI DI CLAVESANA (CN), FARIGLIANO (CN) E PIOZZO (CN)
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1 POLO 2 IMPIANTO IDROELETTRICO FARIGLIANO NEI COMUNI DI CLAVESANA (CN), FARIGLIANO (CN) E PIOZZO (CN) DICHIARAZIONE AMBIENTALE TRIENNIO INFORMAZIONI AGGIORNATE AL PRIMO SEMESTRE 2012
2 INDICE CONSIGLI PER LA LETTURA... 3 IL TERRITORIO INTERESSATO DALL IMPIANTO FARIGLIANO... 4 L IMPIANTO DELL ASTA FARIGLIANO... 5 LA SCHEDA TECNICA DELL IMPIANTO FARIGLIANO... 9 DESCRIZIONE DELL IMPIANTO FARIGLIANO BILANCIO DI MASSA ED ENERGETICO DELL IMPIANTO FARIGLIANO ASPETTI AMBIENTALI INDICATORI CHIAVE OBBLIGHI NORMATIVI E LIMITI PREVISTI DALLE AUTORIZZAZIONI UTILIZZO RISORSE: ACQUA, COMBUSTIBILI, ENERGIA ELETTRICA, MATERIE PRIME, MATERIALI AUSILIARI, IMBALLAGGIO E IMMAGAZZINAMENTO COMBUSTIBILI ENERGIA ELETTRICA MATERIALI AUSILIARI, IMBALLAGGIO E IMMAGAZZINAMENTO EMISSIONI IN ATMOSFERA SCARICHI IDRICI RIFIUTI RUMORE VERSO L AMBIENTE CIRCOSTANTE CAMPI ELETTROMAGNETICI A 50 HZ CAMPI ELETTROMAGNETICI AD ALTA FREQUENZA (100 KHZ - 3GHZ) CONTAMINAZIONE DELLE ACQUE E DEL TERRENO GAS LESIVI PER LA FASCIA DI OZONO E GAS SERRA INSERIMENTO AMBIENTALE DELLE OPERE E IMPATTO VISIVO MODIFICHE SULLE DIREZIONI E PORTATE DEI CORSI D ACQUA ED EFFETTI SULLA BIODIVERSITÀ INTERFERENZE SULL ECOSISTEMA DOVUTE AL DEFLUSSO RILASCIATO ED EFFETTI SULLA BIODIVERSITÀ RAPPORTI CON IL TERRITORIO (URBANIZZAZIONE, EFFETTI SOCIO-ECONOMICI SULLA POPOLAZIONE LOCALE, INTERFERENZE CON LA FRUIZIONE DEL TERRITORIO A SCOPO RICREATIVO, EFFETTI SULLA VIABILITÀ) RISCHI DI INCIDENTI E SITUAZIONI DI EMERGENZA (FRANE, SMOTTAMENTI, TERREMOTI, INCENDIO, ALLUVIONI, GESTIONE DELLE PIENE) VALUTAZIONE DELLA SIGNIFICATIVITÀ DELL IMPIANTO FARIGLIANO PROGRAMMA AMBIENTALE DELL IMPIANTO FARIGLIANO Impianto Farigliano 2
3 Il presente aggiornamento di Dichiarazione Ambientale è stato verificato e convalidato per conformità al Regolamento CE n. 1221/2009 dal verificatore Ambientale Rina Services SpA (IT-V 0002) La presente Scheda può essere distribuita singolarmente ed è disponibile presso l impianto idroelettrico, presso la sede della Direzione Gestione Idroelettrica e all interno del Sito internet Per informazioni rivolgersi a: Giorgio Vitali Rappresentante della Direzione per il Sistema di Gestione Ambiente e Sicurezza Polo 2 Foro Buonaparte, Milano Tel Fax giorgio.vitali@edison.it Gianpietro Balestra Responsabile Area Ovest Via Alzaia Cornate d Adda (MI) Tel Fax gianpietro.balestra@edison.it Andrea Piazzani Responsabile Ambiente, Sicurezza e Qualità Gestione Idroelettrica Foro Buonaparte, Milano Tel Fax andrea.piazzani@edison.it CONSIGLI PER LA LETTURA Le informazioni contenute all interno della presente Dichiarazione: dati operativi e indicatori di prestazione ambientali e gestionali; stato d avanzamento del Programma Ambientale; stato delle autorizzazioni e delle indagini ambientali; sono aggiornate al 30 giugno La Politica per l Ambiente e la Sicurezza dell Organizzazione Edison Gestione Idroelettrica è riportata nella Sezione Generale della Dichiarazione Ambientale dell Organizzazione. Impianto Farigliano 3
4 IL TERRITORIO INTERESSATO DALL IMPIANTO FARIGLIANO L impianto Farigliano utilizza le acque del fiume Tanaro. Fiume Tanaro: é il principale affluente di destra del Po, ha una lunghezza di 276 km ed il suo bacino imbrifero si estende su un area di km². Il fiume nasce presso il Monte Saccarello nelle Alpi Marittime dall unione di tre rami: il torrente Tanarello, il rio Negrone ed il rio Tana; in località Alluvioni confluisce nel Po. La portata media del fiume è di circa 130 m³/s. Le specie ittiche che popolano il fiume sono: pesci siluro, trote iridee, fario, cavedani, barbi, aspi. Geologia: il territorio è caratterizzato da rocce sedimentarie di ambiente deposizionale marino e subordinatamente da terreni di origine continentale, di età compresa tra l eocene-cretaceo e il quaternario. Nel Basso Monferrato, per effetto di intense deformazioni tettoniche, affiorano le formazioni più antiche di affinità appenninica, sulle quali si sovrappongono le formazioni databili fino al miocene superiore, composte in prevalenza da alternanze arenaceo-marnose. Gli stessi tipi litologici costituiscono l Alto Monferrato e le Langhe. Tra Langhe e Basso Monferrato si colloca il Bacino Pliocenico di Asti, zona nella quale sono presenti sabbie ed argille con ricchissimo contenuto di fossili marini. Il settore più occidentale è, invece, caratterizzato da terreni sabbiosi e da alternanze argilloso ghiaiose, contenenti fossili vegetali (tronchi, foglie) e resti di grossi mammiferi terrestri. Territorio interessato dall impianto: Clavesana (CN): il comune è situato a 300 m s.l.m. con una popolazione di 866 abitanti. È interessato dalla presenza della traversa, dell opera di presa e dell opera di adduzione. Farigliano (CN): il comune è situato a 263 m s.l.m. con una popolazione di abitanti. È interessato dalla presenza della Centrale e delle opere di restituzione delle acque. Piozzo (CN): il comune è situato a 327 m s.l.m. con una popolazione di 996 abitanti. È interessato dalla presenza della Centrale e delle opere di restituzione delle acque. Flora e Fauna: La flora è caratterizzata da salici, soprattutto lungo il corso del fiume, dall infestante robinia pseudoacacia, da querce, farnie, pioppi e, sempre più raramente,dall ontano lungo. Fra i cespugli si può trovare il rovo, il sambuco, il sanguinello ed il biancospino, il prugnolo e l evonimo. L avifauna è caratterizzata da alcune specie migratorie quali il rigogolo, la tortora, l usignolo e l upupa e tra i rapaci notturni la civetta, il barbagianni ed il gufo comune. Fra gli uccelli acquatici che nidificano nella vegetazione di riva si possono trovare germani reali, gallinelle d acqua, tuffetti, folaghe e aironi. Per quanto riguarda i mammiferi, oltre alla volpe, alla faina ed alla donnola, si possono trovare sporadicamente cinghiali e caprioli. Utilizzo del territorio: L economia del territorio è basata sul commercio e sull industria (produzione di vino, gomma, carta). Fonte di reddito è inoltre il turismo di transito. Impianto Farigliano 4
5 L IMPIANTO DELL ASTA FARIGLIANO Un impianto idroelettrico è un complesso di opere civili e di macchinari idroelettrici destinato alla trasformazione dell energia potenziale dell acqua in energia elettrica, mediante lo sfruttamento del salto altimetrico tra il corpo idrico e la Centrale di produzione. Ogni impianto idroelettrico tipo è costituito dalle seguenti opere e macchinari: invaso realizzato mediante opere di ritenuta delle acque provenienti dal bacino imbrifero servito dall invaso (quali dighe o traverse); opere di adduzione (quali prese, canali e gallerie); condotte forzate per il convogliamento delle acque dall invaso ai gruppi di produzione di energia elettrica; centrale dove sono ubicati i gruppi di produzione ed i servizi ausiliari (quali turbine, alternatori, trasformatori, raffreddamenti, ecc); opere di restituzione delle acque turbinate (quali canali e gallerie). Per ulteriori dettagli su un impianto idroelettrico tipo si rimanda alla Dichiarazione Emas di Organizzazione. L impianto Farigliano costituisce un opera d ingegneria idraulica per sfruttare le acque del torrente Tanaro e dei suoi affluenti Pesio, Branzola, Ellero, Corsaglia, restituendole allo stesso, dopo essere state turbinate nella Centrale Farigliano. Impianto Farigliano 5
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9 LA SCHEDA TECNICA DELL IMPIANTO FARIGLIANO DATI GENERALI Codice NACE di attività prevalente: D Produzione di energia elettrica Ubicazione: Loc. Navetto Piozzo Anno di inizio costruzione: 1941 Anno di entrata in esercizio: 1942 Anno di ristrutturazione: 1995 Anno di scadenza della concessione: 2015 Acque utilizzate: Tanaro Bacino imbrifero: km² Tipo di impianto: ad acqua fluente Producibilità media: 27 GWh Portata massima di concessione: 30 m³/s Salto statico: 22,7 m Rilascio deflusso minimo vitale (DMV): 2,4 m 3 /s Rilascio effettivo DMV 2011: m 3 CARATTERISTICHE IDRAULICHE Opera di sbarramento: Tipologia dell opera di adduzione: Tipologia della condotta forzata: Tipologia del canale di restituzione: traversa suddivisa in 4 luci mediante pile in cemento armato sul fiume Tanaro canale in calcestruzzo a pelo libero, interrato, della lunghezza di 465 m e galleria in pressione rivestita in calcestruzzo della lunghezza di m due condotte in calcestruzzo della lunghezza di 20 m e del diametro variabile tra 2,5 m e 1,7 m breve galleria che restituisce le acque al fiume Tanaro CARATTERISTICHE TECNICHE Turbina: 2 unità Kaplan ad asse verticale Potenza massima unitaria: 2,92 MW (due unità per un totale di 5,84 MW) Potenza alternatore: 3,8 MVA (due unità per un totale di 7,6 MVA) Raffreddamento alternatore: aria Raffreddamento trasformatore: aria PERSONALE E CONTROLLO OPERATIVO Personale operativo: 2 unità (1 Responsabile, 1 Manutentore) Presidio dell impianto: Controllo operativo e trasmissione dati: l impianto è presidiato la conduzione dell impianto avviene tramite la Centrale di Venina Impianto Farigliano 9
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11 DESCRIZIONE DELL IMPIANTO FARIGLIANO L impianto ad acqua fluente Farigliano utilizza l acqua del fiume Tanaro con un bacino imbrifero sotteso di km². La derivazione del fiume Tanaro avviene per mezzo di una traversa fluviale, suddivisa in 4 luci mediante pile in cemento armato. Le luci sono rispettivamente di 6 m quelle esterne e di 18 m quelle centrali. L opera di presa si trova in sponda sinistra ed è, complessivamente, lunga 37 m. A valle della griglia dell opera di presa, iniziano tre canali che si riuniscono in una vasca di calma, larga 10 m e lunga 100 m. A valle della vasca di calma si trova il canale d adduzione, costituito, in un primo tratto, da un canale in calcestruzzo a pelo libero, interrato, a sezione policentrica, lungo 465 m. Alla fine del tratto in canale vi è un pozzo d aerazione. Segue una galleria in pressione, anch essa a sezione policentrica, rivestita in calcestruzzo e lunga m. La galleria termina con un tronco di raccordo al pozzo piezometrico, lungo circa 25 m. Il pozzo è una torre in calcestruzzo, a sezione circolare, del diametro interno di 20 m ed un altezza interna di 28,3 m, sulle cui pareti sono ricavate l apertura a sezione circolare, diametro 3,5 m, dell arrivo della galleria e due bocche d uscita delle condotte forzate in calcestruzzo della lunghezza di 20 m e del diametro variabile tra 2,5 m e 1,7 m. Le condotte in calcestruzzo a sezione circolare si raccordano alle chiocciole metalliche delle turbine ubicate. Il fabbricato centrale, di circa m³, è costituito da due corpi, di cui il principale costituisce la sala macchine in cui sono ospitati i due gruppi di produzione. Il fabbricato ospita inoltre: quadri di controllo e comando e la sala di comando locale, gli apparati dei servizi ausiliari a 10 kv, gli apparati di telecomunicazione, uffici, officine e spogliatoi. Un locale esterno ospita invece il locale batterie ed il gruppo elettrogeno. Adiacente al fabbricato vi è la stazione elettrica dove sono installati due trasformatori dotati delle relative apparecchiature: interruttori e sezionatori; trasformatori di tensione e corrente; sezionatori di terra e scaricatori. L acqua turbinata s immette in due brevi canali di scarico a sezione dapprima circolare e poi ellittica che passano sotto la sala macchine e confluiscono in una corta galleria che sfocia nel fiume. Ogni canale di scarico è provvisto di panconatura motorizzata come protezione in caso di piena. L impianto è telecomandato dalla Centrale di Venina. Impianto Farigliano 11
12 BILANCIO DI MASSA ED ENERGETICO DELL IMPIANTO FARIGLIANO Energia elettrica lorda prodotta Impianto Farigliano MWh Energia elettrica consumata Impianto Farigliano MWh Gasolio Indicatore chiave legato alle possibili emissioni in atmosfera Impianto Farigliano t 1,0 0,5 0,5 0,2 Acqua prelevata da acquedotto Indicatore chiave legato al consumo di acqua Impianto Farigliano 10 3 m 3 0,08 0,07 0,078 0,03 Acqua prelevata dal corpo idrico e turbinata Impianto Farigliano 10 3 m Acqua prelevata dal sottosuolo per raffreddamento Indicatore chiave legato al consumo di acqua Impianto Farigliano 10 3 m 3 20,31 23,50 14,05 6 Materiali Ausiliari Impianto Farigliano t 0,4 0,2 0,4 0,2 Scarichi idrici Impianto Farigliano 10 3 m 3 0,08 0,07 0,08 0,03 Rilasci per Deflusso Minimo Vitale (DMV) Indicatore chiave DMV ed effetti su biodiversità Impianto Farigliano 10 3 m 3 0,0 0, Rifiuti Rifiuti pericolosi Impianto Farigliano kg Rifiuti non pericolosi Impianto Farigliano kg Rifiuti inviati a recupero Impianto Farigliano kg Rifiuti inviati a smaltimento Impianto Farigliano kg Rifiuti provenienti da manutenzioni straordinarie Impianto Farigliano t 1,22 5,64 0,98 0,65 Totale Rifiuti prodotti (Pericolosi + non pericolosi) Impianto Farigliano t 17,810 9,330 6,250 0,710 % Energia elettrica consumata riferita all'energia elettrica lorda prodotta Impianto Farigliano % 0,840 0,801 0,878 0,791 Acqua turbinata riferita all'energia elettrica lorda prodotta Indicatore chiave di efficienza energetica Impianto Farigliano 10 3 m 3 /MWh 21,60 21,60 21,60 21,60 Materiali ausiliari consumati riferiti all'energia elettrica lorda prodotta Indicatore chiave di efficienza dei materiali Impianto Farigliano kg/mwh 0,0135 0,0074 0,0169 0,0149 Rifiuti pericolosi prodotti riferiti all'energia elettrica lorda prodotta Indicatore chiave rifiuti Impianto Farigliano kg/mwh 0,02 0,01 0,02 0,03 Rifiuti totali prodotti riferiti all'energia elettrica lorda prodotta Indicatore chiave rifiuti Impianto Farigliano t/mwh 0, , , ,00005 Indice di disponibilità MEDIA Impianto Farigliano % 94,25 99,92 99,95 94,89 [Indice di disponibilità = (1- (MWh convenzionali persi progressivi / MWh convenzionali producibili progressivi)) *100)] Impianto Farigliano 12
13 ASPETTI AMBIENTALI La descrizione degli aspetti ambientali connessi ad un impianto idroelettrico tipo e la valutazione della loro significatività è stata riportata nella Sezione Generale della Dichiarazione Ambientale dell Organizzazione Edison Gestione Idroelettrica. Nel seguito sono riportate le principali informazioni relative all impianto per ogni aspetto ambientale, suddivisi in Aspetti Ambientali Diretti, ovvero aspetti sotto il controllo gestionale dell Organizzazione e Aspetti Ambientali Indiretti, ovvero aspetti sui quali l Organizzazione può avere influenza. La società tiene costantemente sotto controllo l evoluzione dei parametri operativi e degli indicatori di prestazione ambientale, che sono riportati nella presente Dichiarazione Ambientale. I dati relativi al 2012, essendo dati semestrali consuntivati al 30 giugno, non sono rappresentativi dell intero anno in corso, pertanto non vengono inseriti nei grafici alle pagine seguenti e non sono commentati nella presente Dichiarazione Ambientale. INDICATORI CHIAVE Come prescritto dall Allegato IV Comunicazione Ambientale del nuovo Regolamento EMAS III 1221/2009, nel Bilancio di Massa ed Energetico riportato nel presente documento sono stati inseriti gli Indicatori Chiave. Gli Indicatori Chiave considerati sono: efficienza energetica; efficienza dei materiali; acqua; rifiuti; biodiversità; emissioni. Gli Indicatori sono stati calcolati come rapporto tra il dato che indica il consumo/impatto totale annuo e la produzione totale annua dell Organizzazione, espressa come MWh di energia elettrica lorda prodotta. Rispetto agli Indicatori Chiave proposti dal Regolamento EMAS III, in questa Dichiarazione Ambientale Aggiornata non vengono presentati i dati relativi alle emissioni di NOx, CO 2, CH 4, N 2 O, PFC, SO 2 e PM in quanto le attività condotte in Centrale non generano emissioni di tali gas OBBLIGHI NORMATIVI E LIMITI PREVISTI DALLE AUTORIZZAZIONI Per identificare e accedere alle prescrizioni legali o volontariamente sottoscritte, riguardanti i suoi prodotti e le sue attività, gli aspetti ambientali e della sicurezza, e per valutare il rispetto delle prescrizioni legali applicabili, gli impianti seguono le procedure Edison applicabili. E compito della funzione centrale Edison PEOR/Pasq comunicare le novità e le modifiche normative di interesse per ogni Impianto alla Gestione Idroelettrica, la quale a sua volta procede a diffondere le informazioni agli Impianti interessati, che vengono coinvolti nella definizione di eventuali azioni necessarie a garantire la conformità ai nuovi requisiti normativi. Gli aggiornamenti vengono registrati all interno di una checklist normativa che riporta, per ciascun Impianto, la normativa ambientale applicabile di livello nazionale, regionale e locale, nonché i riferimenti ai provvedimenti autorizzativi specifici del sito. La verifica della corretta applicazione delle prescrizioni all interno dell Impianto viene effettuata almeno annualmente tramite l applicazione della checklist normativa. Impianto Farigliano 13
14 UTILIZZO RISORSE: ACQUA, COMBUSTIBILI, ENERGIA ELETTRICA, MATERIE PRIME, MATERIALI AUSILIARI, IMBALLAGGIO E IMMAGAZZINAMENTO Acqua L impianto utilizza le acque del fiume Tanaro e dei suoi affluenti Pesio, Branzola, Ellero, Corsaglia prevalentemente per la produzione di energia elettrica nonché per il raffreddamento degli organi di macchina e dei circuiti oleodinamici Per il raffreddamento degli organi di macchina e dei circuiti oleodinamici l impianto utilizza inoltre acqua da pozzo. L efficienza energetica di ciascuna derivazione può essere espressa mediante il rapporto tra l acqua turbinata e l energia elettrica prodotta (10 3 m 3 /MWh). Tale indicatore viene riportato e commentato al paragrafo Energia elettrica. Nell Asta idraulica viene perseguita la migliore efficienza energetica complessiva degli impianti mediante: regolazione degli impianti attraverso serbatoi o bacini di carico che permettono di far lavorare le macchine al punto di massimo rendimento (legato alla potenza nominale delle stesse); manutenzione degli impianti al fine di raggiungere il massimo rendimento di ciascuna macchina. L impianto Farigliano si caratterizza per la semplicità di funzionamento, le acque, sono captate a monte dalle opere di presa e in seguito restituite al fiume Tanaro, dopo l utilizzo nella Centrale di Farigliano. L impianto utilizza acqua per usi civili prelevata dall acquedotto comunale di Piozzo. Nel 2011 si evidenzia una riduzione dei quantitativi di acqua turbinata rispetto al biennio precedente in linea con la diminuzione delle precipitazioni. Acqua turbinata (10 3 m 3 ) , , , , , , , , , ,000 Autorizzazioni: Decreto di concessione n.7549 del 23/02/1942 Impianto Farigliano 14
15 Combustibili Viene utilizzato gasolio per il funzionamento del gruppo elettrogeno di emergenza e presso la Centrale. Il gasolio è stoccato all interno di un serbatoio interrato da 1 mc. Nel 2009 si evidenzia un consumo di gasolio maggiore rispetto al biennio successivo per un maggior utilizzo dei gruppi elettrogeni di emergenza. In generale i consumi di gasolio per l utilizzo dei gruppi elettrogeni sono da considerarsi trascurabili come i quantitativi di combustibili quali gasolio e benzina utilizzati per le autovetture aziendali. Gasolio consumato (t) , , ,0 0,0 0,3 0,5 0,8 1,0 1,3 Energia elettrica La produzione di energia elettrica nel 2011 per l impianto di Farigliano è diminuita rispetto al biennio precedente, tale dato è in linea con la diminuzione di acqua turbinata dovuta ad un calo delle precipitazioni. L indicatore volumi di acqua turbinata riferita all energia prodotta, relativo all efficienza energetica degli impianti, è rimasto invece pressoché costante nel triennio. L energia elettrica utilizzata dagli impianti idroelettrici viene autoprodotta. Il consumo di energia elettrica nel triennio ha subito una lieve diminuzione. Impianto Farigliano 15
16 Produzione Energia elettrica lorda (MWh) Acqua turbinata riferita all'energia prodotta (10 3 m 3 /MWh) , , , Energia elettrica consumata (MWh) Impianto Farigliano 16
17 Materiali ausiliari, imballaggio e immagazzinamento I materiali ausiliari utilizzati presso gli impianti sono rappresentati principalmente da oli idraulici per circuiti oleodinamici, oli lubrificanti e oli dielettrici per i trasformatori, nonché solventi, stracci, carta, minuteria meccanica ed elettrica per le operazioni di manutenzione. Il consumo di materiali ausiliari nel 2011 è aumentato rispetto al 2010 e risulta in linea con quello del 2009; ciò è dovuto essenzialmente alle attività di manutenzione straordinaria effettuate presso l impianto. Materiali ausiliari (t) , , ,4 0,0 0,1 0,1 0,2 0,2 0,3 0,3 0,4 0,4 0,5 EMISSIONI IN ATMOSFERA Possibili emissioni sono dovute all utilizzo del gruppo elettrogeno di emergenza alimentati a gasolio presso presso la Centrale (potenza 66 kva). Il riscaldamento degli ambienti presso la Centrale è elettrico. Tale aspetto è ritenuto pertanto poco significativo. SCARICHI IDRICI Le acque impiegate per la produzione di energia elettrica non fanno parte della disciplina generale degli scarichi, ma sono classificate come restituzioni o rilasci in base al D.Lgs. 152/06. Pertanto si distinguono gli scarichi dalle restituzioni degli impianti di produzione e da i rilasci delle dighe. Gli aspetti ambientali legati a restituzioni e rilasci sono descritti nei paragrafi Modifiche sulle direzioni e portate dei corsi d acqua e Interferenze sull ecosistema dovute al deflusso rilasciato. Le acque di scarico sono così suddivise e recapitate: - acque nere da scarichi civili inviate in fosse biologiche (Imhoff) con dispersione in acque superficiali presso le opere di presa; i fanghi delle fosse biologiche sono successivamente smaltiti come rifiuto; - acque meteoriche da pluviale disperse nel terreno. Le acque meteoriche potenzialmente contaminate da sostanze pericolose, provenienti esclusivamente da aree scoperte in cui sono presenti trasformatori, Impianto Farigliano 17
18 vengono raccolte in idonee vasche, controllate e/o trattate prima dello scarico al fini di ridurre la possibilità di contaminazione delle matrici ambientali La gestione degli scarichi avviene in conformità a quanto contenuto nelle prescrizioni dei provvedimenti autorizzativi. I dati riportati nel grafico sottostante si riferiscono alle acque civili. I valori si mantengono pressoché costanti nel triennio. Scarichi idrici (10 3 m 3 ) , , ,08 0,00 0,01 0,02 0,03 0,04 0,05 0,06 0,07 0,08 0,09 RIFIUTI I rifiuti sono prodotti dalle operazioni di gestione e di manutenzione degli impianti La produzione di rifiuti può essere rilevante in caso di manutenzione straordinaria e di pulitura/sgrigliatura delle opere di presa. I dati sui rifiuti 2009, 2010 e 2011 sono quelli relativi ai quantitativi smaltiti negli anni considerati e dichiarati nel MUD. Nel corso del triennio la quota di rifiuti prodotta è in diminuzione; tale dato è in linea con l ottimizzazione delle attività di gestione dell impianto. Inoltre la produzione di rifiuti inviati a recupero è superiore rispetto alla quota inviata a smaltimento, in linea con la politica dell Organizzazione. Per il dettaglio dei rifiuti prodotti si vedano i grafici seguenti ed il riepilogo dei dati nel bilancio. Impianto Farigliano 18
19 Rifiuti andamento temporale (t) ,000 5,000 10,000 15,000 20, Rifiuti da manutenzione straordinaria 1,22 5,64 0,98 Rifiuti totali 17,810 9,330 6,250 Rifiuti tipologia di destinazione (kg) Rifiuti a smaltimento Rifiuti a recupero Impianto Farigliano 19
20 Rifiuti totali prodotti riferiti all'energia elettrica lorda prodotta (t/mwh) , , ,0006 0, , , , , , , ,00070 Rifiuti pericolosi prodotti riferiti all'energia elettrica lorda prodotta (kg/mwh) , , ,02 0,00 0,01 0,01 0,02 0,02 0,03 Impianto Farigliano 20
21 Rifiuti FARIGLIANO CER Rifiuti pericolosi Oli minerali per circuiti idraulici, non clorurati * kg Altri solventi e miscele di solventi, alogenati * kg Assorbenti, materiali filtranti (inclusi filtri dell'olio non specificati altrimenti), stracci e indumenti protettivi, * kg contaminati da sostanze pericolose Apparecchiature fuori uso * kg - Batterie al piombo * kg Tubi fluorescenti ed altri rifiuti contenenti mercurio Rifiuti non pericolosi * kg Imballaggi in carta e cartone kg - Imballaggi in plastica kg - Imballaggi in materiali misti kg Apparecchiature fuori uso kg 980 Ferro e Acciaio kg Rifiuti urbani non differenziati kg RECUPERO SMALTIMENTO MTZ STRAOR. RUMORE VERSO L AMBIENTE CIRCOSTANTE Le principali fonti di emissione sono i gruppi di produzione. Il Comune di Farigliano ha adottato la zonizzazione acustica; il terreno sul quale sorge la centrale idroelettrica e le aree circostanti ricadono in classe III Aree di tipo Misto. Di seguito sono riportati i limiti di zona ai recettori: Recettori Classe Limiti di immissione Limiti di emissione A - B Classe III Periodo Diurno Periodo Notturno Periodo Diurno Periodo Notturno Nel giugno 2012 è stata realizzato un monitoraggio acustico finalizzato alla verifica di conformità con i valori limiti applicabili, diversificati per i tempi di riferimento diurno e notturno. L indagine ha interessato i recettori più vicini alla area della centrale. Tale indagine ha evidenziato il rispetto dei limiti acustici ai ricettori prossimi e, pertanto, anche la conformità della rumorosità degli impianti presso i ricettori più distanti. Impianto Farigliano 21
22 CAMPI ELETTROMAGNETICI A 50 HZ Nel maggio 2012 è stata eseguita una campagna di misurazione dei valori dei campi elettrici e magnetici a bassa frequenza generati da varie sorgenti nella centrale di Farigliano. Le misure hanno interessato in particolare: alternatori, trasformatori principali e ausiliari, cabine elettriche M.T./B.T.sottostazioni elettriche A.T., utenze elettriche in generale. Dalla lettura dei dati relativi ai campi elettrici e magnetici a bassa frequenza (50Hz) misurati nell impianto idroelettrico Farigliano, si è riscontrato che, nell ambito della normativa di riferimento attuale, i valori massimi misurati sono al di sotto dei valori di azione fissati per i lavoratori dal D. Lgs. n 81 del 09 aprile CAMPI ELETTROMAGNETICI AD ALTA FREQUENZA (100 KHZ - 3GHZ) Nel mese maggio 2012 è stato condotto il monitoraggio per campi elettromagnetici ad alte frequenze (100 khz 3 GHz). I valori massimi misurati sono nettamente inferiori non solo ai limiti di esposizione per la popolazione fissati dal DPCM del 08/07/2003, ma anche dei valori di azione fissati dal DLgs 81/08, art CONTAMINAZIONE DELLE ACQUE E DEL TERRENO Presso la Centrale Farigliano è presente un serbatoio interrato a doppia parete di gasolio della capacità di 1 m 3. Tali serbatoio è monitorato periodicamente. Impianto Farigliano 22
23 Un ulteriore potenziale pericolo è rappresentato dalla presenza di olio nei circuiti oleodinamici, di olio dielettrico nei trasformatori e di olio di lubrificazione. Sono presenti: - 4,85 t di olio dielettrico nei trasformatori; - 1,8 t di olio nell impianto oleodinamico dello sgrigliatore e delle apparecchiature accessorie dei gruppi di produzione; - 0,3 t di olio lubrificante negli organi di macchina; l di soluzione acquosa di acido solforico nelle batterie di accumulatori. Le aree in cui sono ubicate tali apparecchiature sono pavimentate, dotate di vasche di raccolta e soggette a regolare controllo. Sono inoltre stoccati presso la Centrale Farigliano, in apposita area, dotata di tutte le misure preventive per ridurre il rischio di contaminazione del terreno dovuto a sversamenti accidentali, circa 400 l di olio idraulico lubrificante e/o dielettrico. Nel corso del triennio non si sono verificati incidenti con inquinamento delle acque o del terreno. GAS LESIVI PER LA FASCIA DI OZONO E GAS SERRA L esafluoruro di zolfo (SF 6 ) è presente nelle cabine elettriche come isolante in alcuni interruttori per facilitare l interruzione degli archi elettrici che si creano durante le manovre di apertura/chiusura. Nel corso del triennio non sono stati fatti rabbocchi di prodotto e di conseguenza il rilascio in atmosfera di SF6 è stato nullo Nel corso del 2011 è stato sostituito il gas Freon R22 dall impianto di condizionamento con gas non contenente HCFC. La gestione di tale rifiuto è in carico alla società di manutenzione esterna. INSERIMENTO AMBIENTALE DELLE OPERE E IMPATTO VISIVO L impianto idroelettrico Farigliano, la cui costruzione risale al 1941, è inserito in un contesto storico ambientale ormai consolidato. Inoltre occorre considerare l ubicazione in galleria dell opera di adduzione che riduce l impatto visivo del territorio. MODIFICHE SULLE DIREZIONI E PORTATE DEI CORSI D ACQUA ED EFFETTI SULLA BIODIVERSITÀ Le quantità di acqua prelevate e turbinate sono definite da concessioni legislative. Gli impianti idroelettrici influenzano la portata del corso d acqua nel tratto tra l opera di sbarramento e l opera di restituzione. L impianto interferisce con il normale flusso idrico favorendo la sedimentazione di materiali e trattenendo il trasporto solido dei corsi d acqua. Le strutture coinvolte sono le opere di presa e il dissabbiatore della vasca di calma. Poiché il trasporto dei materiali è un fenomeno naturale, i materiali vengono restituiti a valle sia durante le piene sia tramite operazioni pianificate e in parte smaltiti come rifiuto. Il dissabbiatore necessita di operazioni di pulizia che vengono effettuate con una maggiore apertura di due piccole paratoie di fondo. Impianto Farigliano 23
24 Per interventi di manutenzione o altri interventi rilevanti sulle opere edili o idrauliche può essere effettuato, previa comunicazione agli Enti e ai soggetti locali interessati, l operazione di svuotamento dell impianto. INTERFERENZE SULL ECOSISTEMA DOVUTE AL DEFLUSSO RILASCIATO ED EFFETTI SULLA BIODIVERSITÀ Il DMV è stabilito dalle Autorità competenti e garantisce all ecosistema fluviale il naturale svolgimento di tutti i processi biologici e fisici. L impianto di Farigliano attualmente rilascia un DMV pari a 2,4 m 3 /s. Nel corso del 2011 è stato rilasciato in alveo un DMV complessivo paria di m 3 con lo scopo di salvaguardare la biodiversità dell ecosistema fluviale interessato dagli impianti. RAPPORTI CON IL TERRITORIO (URBANIZZAZIONE, EFFETTI SOCIO-ECONOMICI SULLA POPOLAZIONE LOCALE, INTERFERENZE CON LA FRUIZIONE DEL TERRITORIO A SCOPO RICREATIVO, EFFETTI SULLA VIABILITÀ) Edison ha stipulato con il comune di Clavesana una convenzione per la gestione dell area golenale prospiciente la traversa. Edison. L Organizzazione ha sistemato l area con recinzioni e movimenti terra e ha affidato in comodato d uso una superficie di m² destinata ad accogliere eventuali eventi di piena e una superficie di m² attrezzata a verde pubblico. Il comune effettua la gestione ordinaria dell area. Nel caso in cui l area fosse interessata da fenomeni di inondazione Edison si impegna a ripristinare l area. Nel corso del triennio non si sono registrati reclami dalle parti interessate. Impianto Farigliano 24
25 RISCHI DI INCIDENTI E SITUAZIONI DI EMERGENZA (FRANE, SMOTTAMENTI, TERREMOTI, INCENDIO, ALLUVIONI, GESTIONE DELLE PIENE) Periodicamente vengono effettuate le prove di simulazione sulle risposte alle emergenze. Le situazioni di emergenza ambientale non costituiscono un pericolo per la salute e l incolumità della popolazione residente, in quanto è possibile intervenire per mettere in sicurezza gli impianti e limitare la durata e l estensione dell emergenza. Edison ha adottato procedure per la gestione delle emergenze con lo scopo di definire le responsabilità, gli iter procedurali e le modalità di scambio delle informazioni con le autorità competenti e con tutti gli impianti della Gestione Idroelettrica, per evitare il ripetersi dei disservizi e per un miglioramento continuo della gestione degli stessi. Per ulteriori informazioni relativamente agli aspetti di salute e sicurezza si rimanda alla Dichiarazione Ambientale di Organizzazione. Frane, smottamenti, terremoti Edison controlla periodicamente lo stato delle opere segnalando eventuali sintomi di instabilità di pendii e sponde. Incendio L impianto è dotato di dispositivi antincendio sui trasformatori, che intervengono per lo spegnimento automatico mediante azoto e polveri, e di estintori portatili. Tutti gli impianti in cui sono presenti attività soggette al CPI ai sensi del DM 16/02/82, sono in possesso di idoneo certificato. A seguito dell entrata in vigore del DM 151/11, l Organizzazione, ove necessario, ha avviato l iter di presentazione della SCIA previa approvazione dei progetti antincendio da parte del Comando provinciale dei Vigili del Fuoco Competenti. Tale iter sarà concluso entro i termini di legge previsti. Alluvioni, gestione delle piene In caso di eventi di piena a seguito di piogge intense o altro, con trasporto di materiale solido voluminoso e in presenza di portate in alveo che impongono lo sfioro dalla traversa di Clavesana, si effettua l apertura delle paratoie. Negli ultimi dieci anni non si sono verificati incidenti e non ci sono contenziosi in corso. Impianto Farigliano 25
26 VALUTAZIONE DELLA SIGNIFICATIVITÀ DELL IMPIANTO FARIGLIANO Tutti gli aspetti ambientali sono stati identificati, esaminati, pesati secondo i criteri già esposti nella Dichiarazione Ambientale di Edison Gestione Idroelettrica. Nella tabella seguente si riportano gli aspetti ambientali diretti dell impianto Farigliano; per ogni aspetto ambientale è evidenziato: - nelle situazioni di funzionamento Normale/Anomale, il livello di significatività (basso, medio, alto); - nelle situazioni di Emergenza, il livello di significatività (basso, medio, alto) connesso agli eventi incidentali (piene e alluvioni, frane e smottamenti, fulmini con impatto sul sito, incendio e esplosioni). Sono considerati aspetti ambientali diretti quelli sui quali l Organizzazione ha pieno controllo gestionale. Sono considerati aspetti ambientali indiretti quelli che possono derivare dall interazione dell Organizzazione con soggetti Terzi, ovvero gli aspetti ambientali derivanti da fasi di processo che possono essere influenzate in misura ragionevole dall Organizzazione ma sulle quali essa non ha un controllo diretto. Tali fasi di processo sono: appaltatori/subappaltatori/fornitori, traffico veicolare, attività di trasporto dell energia elettrica dal punto di consegna all utente finale. Gli aspetti indiretti vengono gestiti e controllati secondo le procedure, gli standards e le specifiche tecniche dell Organizzazione applicabili. La tabella successiva riporta quale valore di significatività, per ogni singolo aspetto ambientale, il risultato più gravoso (che può essere rappresentato da un aspetto ambientale diretto o indiretto) individuato in base alle valutazioni effettuate per ogni singolo impianto/asta nelle situazioni di funzionamento Normale/Anomale e nelle situazioni di Emergenza. Impianto Farigliano 26
27 OVEST: Farigliano Situazione di funzionamento e livello di significatività Obblighi normativi 15 4 Utilizzo risorse: combustibili, energia elettrica, e materie prime e ausiliari 7,5 4 Utilizzo di acqua per la produzione di energia idroelettrica 22,5 6 Modifiche sulle direzioni e portate dei corsi d acqua 18,75 9 Emissioni in atmosfera 7,5 4 Scarichi idrici 15 4 Contaminazione delle acque e del terreno 18,75 6 Rifiuti 7,5 6 Rumore verso l ambiente circostante 11,25 4 Vibrazioni, polveri, Utilizzo sostanze potenzialmente nocive per l ambiente e la salute 7,5 6 Campi elettromagnetici (50 Hz) 7,5 2 Campi elettromagnetici (100 KHz 300 GHz)) 7,5 2 Imballaggio, immagazzinamento 7,5 4 Amianto 18,75 4 Gas effetto serra 10 4 Inserimento ambientale delle opere e impatto visivo 15 6 Interferenze sull ecosistema legate al DMV 18,75 9 Rapporti con il territorio (urbanizzazione, effetti socio economici sulla popolaz. locale, interferenze con la fruizione del territorio a scopo ricreativo, effetti sulla viabilità) 15 6 Sicurezza e salute dei lavoratori 15 6 Livello di significatività in condizioni normale/anomale Livello di significatività in emergenza aspetto non significativo S<8 aspetto non significativo S 2 Livello di significatività BASSO S<15 Livello di significatività BASSO S 4 Livello di significatività MEDIO 15 S 22 Livello di significatività MEDIO S 6 Livello di significatività ALTO S>22 Livello di significatività ALTO S>6 Impianto Farigliano 27
28 PROGRAMMA AMBIENTALE DELL IMPIANTO FARIGLIANO La Direzione ha definito la propria Politica Ambientale e della Sicurezza con cui si intende operare nel rispetto delle disposizioni vigenti in materia di sicurezza e ambiente ma anche di ricercare il miglioramento continuo delle proprie prestazioni, a tutela dei propri dipendenti e terzi per essa operanti, delle popolazioni che vivono nei pressi delle proprie fabbriche, nonché dei propri impianti, dei propri clienti e dell ambiente circostante. Nel seguito si riporta il Programma Ambientale dell impianto Farigliano: gli obiettivi che la Direzione si pone in merito a tutti gli impianti del Polo 2 sono riportati nella Dichiarazione Ambientale Edison Gestione Idroelettrica. Si riporta inoltre il Programma ambientale del triennio precedente con indicazione degli interventi conclusi e programmati. Impianto Farigliano 28
29 Impianto Farigliano 29
30 Impianto Farigliano 30
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