A1 Classificazione climatica di Koeppen mediante sistemi GIS e Geoprocessing

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1 ALLEGATO A LINEAMENTI CLIMATICI E TERMOMETRICI DELLA CALABRIA A1 Classificazione climatica di Koeppen mediante sistemi GIS e Geoprocessing ORESTE TERRANOVA (CON LA COLLABORAZIONE DI PASQUALE IAQUINTA) A1.1 Introduzione, climatologia descrittiva Il sistema di classificazione climatica proposto da Wladimir Koeppen può essere considerato come il sistema che meglio risponde alle esigenze di comprensione delle varie climatologie presenti sulla Terra. Si tratta di un sistema quantitativo molto complesso in cui vengono attribuite formule climatiche ai singoli climi attraverso operazioni statistiche sulle caratteristiche specifiche facenti capo ai campi di temperatura, precipitazioni ed al regime annuo delle precipitazioni stesse. Ne deriva, in prima istanza, una classificazione originaria che definisce cinque classi di clima: A Climi umidi della zona intertropicale in cui tutti i mesi dell'anno presentano valori di temperatura > ai 18C ; B Climi aridi con varie condizioni caratterizzanti; C Climi mesotermici umidi in cui la temperatura del mese più freddo è compresa tra +18C e 3C ; D Climi mesotermici boreali in cui la temperatura del mese di gennaio risulta inferiore a 3C ma con quella di luglio > a +10C ; E Climi polari, con temperature nel mese di luglio < a +10C. Il sistema è ulteriormente migliorato mediante l'indicazione o meno di una stagione arida con l'attribuzione di un'altra lettera: f (mancanza di una stagione arida) s (stagione arida in estate) w (stagione arida in inverno) oppure inserendo una ulteriore annotazione sul grado di aridità o sull'intensità del freddo. Ne risultano quattro categorie contrassegnate ciascuna da una lettera maiuscola inserita come seconda lettera: S = Steppe W= Deserto T = Tundra F = Gelo Il sistema di Koeppen nella sua formulazione generale, caratterizzato da 5 classi (A, B, C, D ed E) e 11 suddivisioni è riportato in Tabella A.I. A.1

2 Tabella A.I Sistema di classificazione di Koeppen Formula climatica Definizione 1 Af Clima tropicale senza stagione secca 2 Aw Clima tropicale con inverno secco 3 BS Clima secco della steppa 4 BW Clima secco del deserto 5 Cf Clima temperato senza stagione secca 6 Cs Clima temperato con estate secca 7 Cw Clima temperato con inverno secco 8 Df Clima boreale senza stagione secca 9 Dw Clima boreale con inverno secco 10 ET Clima freddo della tundra 11 EF Clima freddo del gelo perenne Questa classificazione generale non esaurisce tutte le particolarità ed i regimi di transizione climatica osservabili su scala globale. Ad esempio, Koeppen definisce ulteriormente i climi con lettere minuscole inserite in terza posizione. Nelle pagine seguenti saranno affrontate nel dettaglio le singole classi climatiche secondo il sistema concepito da Koeppen, tutt'altro che semplice nella sua formulazione complessiva. A1.1.1 Classe A I climi della classe A rientrano tra i climi umidi della zona intertropicale (tutti i mesi con temperatura superiore a 18 ). Essi si suddividono utilizzando le lettere f e w. Nel dettaglio: f se manca la stagione secca ed in particolare quando anche nel il mese più piovoso non vengono superati i 60 mm di pioggia; w nei casi in cui si ha un mese con un totale di pioggia non superiore ai 60 mm. In altre tipologie climatiche la stagione secca può essere breve con la conseguenza che le riserve idriche possono risultare più che sufficienti per fronteggiare il periodo secco. In questa eventualità viene sostituita la lettera w con m. Si ha m (ad esempio clima monsonico) quando le precipitazioni del mese più secco, espresse in cm (60 mm) rimangono superiori a 10. Nella classe A sono individuate ulteriori tipologie climatiche secondarie, con l'impiego della seconda lettera nei casi seguenti: w' quando la stagione più piovosa cade in autunno; w'' quando due stagioni piovose sono intervallate da due stagioni secche; s quando il periodo secco cade in estate; In terza o quarta posizione nella formula climatica, sempre per la categoria A, si possono associare: g se il mese più caldo cade prima del solstizio estivo e prima della stagione più piovosa; t' se il periodo più caldo spostato in autunno; t'' se il periodo più fresco cade subito dopo il solstizio estivo; i se la differenza tra il mese più caldo e quello più fresco non supera i 5 C. A.2

3 A1.1.2 Classe B Nei climi della classe B ha grande importanza l'evapotraspirazione che assume maggiore significato rispetto alle precipitazioni. Si tratta dei climi aridi. In questi sistemi si tiene soprattutto conto dei regimi aridi, distinguendoli da quelli semi aridi ove si ha una stagione piovosa che può coincidere con la stagione estiva o con quella invernale. Nel dettaglio, si definisce con: r la quantità annua di precipitazioni espressa in cm; t la temperatura media annua espressa in C. Il sistema è ulteriormente migliorato, come per la precedente Classe A con: a) se vi è un massimo di precipitazione invernale r < t definisce BW; r compreso tra t e 2t definisce BS; r >2t corrisponde ai climi aridi fuori dalla classe B. b) se vi sono regimi pluviometrici equamente ripartiti nel corso dell'anno: r < t + 7 definisce BW; r compreso tra t + 7 e 2(t + 7) definisce BS; r > 2 (t + 7) si va fuori dalla classe B. c) se vi è un massimo estivo di precipitazioni: r < t + 14 definisce BW; r compreso tra t + 14 e 2(t + 7) definisce BS; r > 2 (t + 14) si va fuori dalla classe B. In questa classe Koeppen ha introdotto ulteriori suddivisioni per cercare di distinguere i climi aridi e semiaridi della zona tropicale da quelli delle zone temperate. Per realizzare lo scopo vengono usate in terza posizione le seguenti lettere: h (torrido) se la temperatura media è > 18C ; k (freddo) se la temperatura media è < 18C ; k' se la temperatura del mese più caldo è < 18C. E' da rilevare quanto sia importante per Koeppen l'isoterma 18C che separa i deserti caldi da quelli freddi delle medio alte latitudini. Nell'ambito della Classe B vengono utilizzate altre lettere, in terza o quarta posizione che rapprersentano le i seguenti caratteri: n (nebbia) se le nebbie sono molto frequenti come ad esempio in alcuni deserti costieri; n', n'', n''' se le nebbie sono poco frequenti ma l'umidità relativa è piuttosto alta e, rispettivamente, se la temperatura estiva è < 24C, tra 24C e 28C o > 28C ; x quando le piogge cadono in tarda primavera o all'inizio dell'estate; x' se le precipitazioni sono rare ma violente. A1.1.3 Classe C I climi della classe C rientrano tra i climi temperati umidi nei quali la media della temperatura nel mese più freddo non è inferiore a 3C. La distinzione dei climi in questa A.3

4 classe tiene soprattutto conto del regime delle piogge con l'utilizzo delle lettere f, w ed s, con un significato più restrittivo rispetto ai tipi climatici della classe A. Per i climi C si hanno le seguenti distinzioni valevoli anche per la classe D: s se il mese meno piovoso che appartiene alla stagione estiva, ha un totale di precipitazioni inferiori ad un terzo di quello del mese invernale più piovoso, comunque non inferiore a 30 mm; w se il mese meno piovoso, che cade nella stagione invernale, riceve una quantità di precipitazioni inferiore ad un decimo di quella del mese più piovoso dell'estate; f quando non si riscontra un periodo arido nel senso più stretto del termine (si veda i precedenti s e w). In questo caso il mese più secco estivo presenta un totale di pioggia inferiore ad un terzo di quello del mese più piovoso invernale, ma superiore a 30 millimetri, il tipo si annoterà come Cfs e Dfs e non Cs o Ds. Nella Classe C la temperature viene trattata nel seguento modo: a se la temperatura media del mese più caldo è superiore a 22C ; b se la temperatura è inferiore a 22 C ma si hanno oltre quattro mesi con temepratura superiore a 10 C. In questa classe, conclusivamente, possono essere usare in terza o quarta posizione le lettere i, g, x, n con la medesima finalità di utilizzo riscontrabile nelle classi A e B A1.1.4 Classe D Queste tipologie climatiche vengono osservate esclusivamente nell'emisfero boreale dove occupano tutta la parte settentrionale dei continenti fino al limite Nord delle foreste boreali. La temperatura di 10 C nel mese più caldo coincide con questo limite. Questi climi sono caratterizzati da suolo gelato e copertura nevosa che persiste per molti mesi nel corso dell'anno. Il regime pluviometrico evidenzia due tipologie: Df e Dw, ove f e w coincidono con i climi della classe C, cioè con inverno umido o secco. Per ciò che riguarda il regime delle temperature oltre ai tipi a e b, si aggiungono le seguenti lettere rappresentative di specificità climatiche: c quando si hanno da uno a quattro mesi con t superiore a 10C mentre la temperatura del mese più freddo è superiore a 38; d quando si hanno da uno a quattro mesi con t superiore a 10C ma la temperatura del mese più freddo è inferiore a 38C. A1.1.5 Classe E Nella classe E rientrano i climi freddi in cui la media del mese più caldo è inferiore a 10C. In sintesi: ET se la t del mese più caldo è compresa tra 0 e 10C EF se la t del mese più caldo è inferiore a 0C A.4

5 Dette condizioni si possono riscontare, per ambedue le tipologie, sulle montagne delle latitudini temperate e intertropicali. In tal caso si userà la lettera H, da aggiungere ai gruppi ET e EF. A1.2 Area in esame e dati utilizzati L area oggetto di studio è relativa alla regione Calabria (Italia peninsulare) e i dati di temperatura e di pioggia sono stati ricavati dalle pubblicazioni del Centro Funzionale Meteorologico, Idrografico e Mareografico della Regione Calabria, una struttura che fa parte dell Agenzia Regionale per la Protezione dell Ambiente (ARPACAL). A1.3 Analisi delle temperature La temperatura dell aria, insieme alla precipitazione, rappresenta la grandezza determinante per la caratterizzazione della natura del clima di una regione. I fattori che influenzano la distribuzione della temperatura sono (Susmel, 1990): Posizione geografica (Latitudine) Distanza dalla costa e rispetto ai continenti Fattori terrestri (morfologia ed esposizione), atmosferici (umidità, precipitazioni, vento) e marittimi (direzione delle coste e correnti marine) Tra i fattori sopra elencati quello che maggiormente incide nella regolazione dello stato termico medio terrestre è la latitudine. L effetto della posizione geografica ha un azione determinante sulla durata dell insolazione e sul flusso radiante cui è sottoposta la crosta terrestre. Tuttavia, effetti secondari dovuti appunto alle correnti marine, presenza di vaste zone oceaniche e umidità, influiscono sulla regolare distribuzione termica dettata dalla variazione della latitudine, spostando l equatore termico (insieme di tutti i punti a temperatura media più elevata) dall equatore geografico. Inoltre il diverso calore specifico della crosta terrestre e dell acqua, rende non uniforme la distribuzione dall equatore verso i poli, introducendo della variazioni irregolari nelle isoterme. Le distese d acqua infatti fungono da enormi condensatori che mitigano le variazioni legate alla posizione geografica, riducendo il gradino presente tra valori termici minimi e massimi. La morfologia della costa invece agisce principalmente in funzione dell altitudine oltre che all esposizione e alla pendenza (le cui variazioni sono trascurabili rispetto alla quota s.l.m.). È noto il gradiente di temperatura rispetto all altitudine che è in media pari a 0.6 C/100m (Sutton, 1971). Le ragioni stanno nel fatto che mezzi a densità più alta si riscaldano più facilmente per contatto e gli strati più bassi dell atmosfera hanno densità maggiori e sono più vicine alla crosta terrestre. Salendo di quota la densità diminuisce e inoltre l effetto ascensionale provocato dall aria calda che tende a salire in alto, comporta una espansione termica provocando una diminuzione della temperatura (Visconti, 1989). Nel presente studio si sono considerati nulli gli effetti secondari (esposizione, distanza dalla costa, umidità) considerando in prima approssimazione, come fattori determinanti per la valutazione della temperatura media annua, la latitudine e l altitudine. A.5

6 A1.3.1 Temperatura media annua La temperatura media annua presenta una forte variabilità in tutto il territorio regionale, con un incremento molto accentuato nelle zone interne e con una diminuzione apprezzabile, a parità di quota, con l aumentare della latitudine. Una nota particolare merita la correlazione analizzata tra T a =T a (z), dove T a è la temperatura media annua e z è la quota, per la quale è stato rilevato che le stazioni più prossime al mare si discostano dall andamento lineare. In effetti le stazioni costiere, rapportate con quelle più interne, presentano delle temperature medie sensibilmente più elevate, dovuto all effetto moderatore del mare. Considerando però che le stazioni costiere hanno un effetto maggiore circoscritto alla parte più bassa di un bacino idrografico e a contatto con la zona della foce, nella ricerca della correlazione si è deciso di eliminare le stazioni costiere. Il criterio di eliminazione è stato condotto considerando una zona buffer dalla costa distante al massimo 10 km, non potendosi definire un metodo basato sulla quota, data la morfologia della regione oggetto di studio (presenza di stazioni con quote elevate vicino alla costa). Allo stesso modo si sono escluse stazioni interne che sono influenzate da zone di chiusure morfologiche (presenza di rilievi circostanti che abbassano la temperatura media). Per le zone escluse il margine di errore è stato valutato, come evidenziato nella trattazione, e contenuto nel valore massimo di 1.5 C. La relazione lineare tra temperatura media annua, quota e latitudine è rappresentata dall equazione (A.1): T a = z L (A.1) dove z è la quota variabile tra 0 e 2267 m e L la latitudine variabile tra 38 e 40 N e T a la temperatura media annua espressa in C (Claps e Sileo, 2001). In Figura A.1 è mostrata la distribuzione della temperatura media annua relativa alla Regione Calabria e ricavata dall applicazione dell equazione (A.1). A.6

7 Figura A.1 Distribuzione della temperatura media annua T a, (Claps e Sileo, 2001) A1.3.2 Temperatura media mensile Il regime termometrico viene inteso come l andamento delle medie mensili normalizzate e per l area oggetto di studio risulta avere un andamento piuttosto uniforme, con un valore minimo nel mese di Gennaio e con un massimo tra i mesi di Luglio e Agosto. Tuttavia, al variare della quota, l andamento subisce un appiattimento con il decrescere della quota stessa. Ciò si spiega con il fatto che il diminuire della quota corrisponde ad un A.7

8 avvicinamento alla costa, dove l effetto moderatore del mare avvicina i valori minimi e massimi di temperatura media mensile. La forma del regime termometrico, data la sua variabilità periodica, si presta ad essere rappresentata mediante una serie di Fourier del tipo: (A.2) dove è il numero delle armoniche, è la media di sul periodo, è l ampiezza, è la fase, è la funzione adimensionale ottenuta dal rapporto tra la temperatura media mensile e quella media annua. In prima approssimazione, data la regolarità degli andamenti, la serie di Fourier può fermarsi al solo primo termine, e quindi sviluppando la funzione: 1Bcos C sin (A.3) dove C = z e B = C, = 12 e t variabile da 1 a 12. Nelle Figure A.2 e A.3 sono rappresentate le distribuzioni delle temperature medie mensili: T m (t) = T a (A.4) Figura A.2 Distribuzioni delle temperature medie mensili T m (t) = T a relative ai mesi dell anno della stagione secca (Aprile Settembre). A.8

9 Figura A.3 Distribuzioni delle temperature medie mensili T m (t) = T a relative ai mesi dell anno della stagione umida (Ottobre Marzo). A1.4 Criteri per la classificazione secondo Koeppen I metodi utilizzati per la classificazione delle aree climatiche della Regione Calabria secondo Koeppen, si differenziano a seconda dell origine dei dati. In particolare sono state costruite diverse mappe di classificazione in relazione alla tecnica utilizzata per stimare la temperatura media mensile (Claps e Sileo, 2001), nonché a seconda del numero di anni validi considerati per le stazioni termometriche. Il primo metodo necessita una valutazione scalare e puntuale, applicata in modo distribuito su tutti i punti del grid rappresentativo della regione oggetto di studio, e correlato inoltre alla risoluzione del DEM (Digital Elevation Model). Il secondo metodo invece si basa sui valori acquisiti dalle stazioni termometriche e si differenzia solo per il numero di anni validi considerati. Nello specifico sono stati considerati un numero minimo di anni validi pari a 5 e a 10 e interpolati secondo la tecnica di Thiessen per la costruzione dei poligoni di Voronoi. A.9

10 A1.4.1 Metodo basato su Tm distribuita (Claps & Sileo) Questo metodo si basa sull utilizzo dei valori di temperatura media mensile e media annua ricavati con l equazione (A.4) e (A.1). I dati in ingresso sono costituiti dalla distribuzione spaziale delle quote [z] e dalla latitudine [L], rappresentate entrambe come mappe in formato raster (GRID). Dalle due mappe raster si ricava la mappa [T a ] della distribuzione delle temperature medie annue (Figura A.1). Allo stesso modo si ricavano le distribuzioni delle temperature medie mensili in funzione della temperatura media annua secondo le formule [T 1m ] = [T a ], [T 2m ] = [T a ],..., [T 12m ] = [T a ] (A.5) rappresentate nelle Figure A.2, A.3. Dalle temperature medie mensili sono state derivate altre mappe necessarie all applicazione del metodo di Koeppen per la classificazione delle aree climatiche, ed in particolare: T min : temperatura media mensile del mese più freddo; T max : temperatura media mensile del mese più caldo; T max1, T max2, T max3, T max4 : temperatura media mensile dei quattro mesi più caldi in senso decrescente (T max1 > T max2 > T max3 > T max4 ); Allo stesso modo per le piogge sono state ricavate le mappe delle distribuzioni spaziali delle piogge medie annue e medie mensili. In particolare: P min : pioggia media mensile del mese più umido; P max : pioggia media mensile del mese più secco; P a : pioggia media annua; P s : pioggia media mensile da aprile a settembre inclusi; P w : pioggia media mensile da ottobre a marzo inclusi; P lj : limite superiore della pioggia con j=1,2,3 (utilizzato per la classificazione); Si riporta in forma schematica (Tabella A.II) il criterio utilizzato per la classificazione delle aree climatiche secondo Koeppen. La classificazione di un area climatica risulta dalla combinazione delle tre lettere che soddisfano la condizione logica relativa. Nello specifico si individua prima l area climatica principale I (A,B,C,D) quindi si procede alla sub classificazione individuando la collocazione delle aree climatiche di II e III livello. Il caso B va valutato prima delle altre condizioni. In Figura A.3 è mostrata la mappa della classificazione delle aree climatiche di Koeppen secondo tale tecnica: A.10

11 Tabella A.II Criterio di valutazione dell area climatica secondo Koeppen Area Climatica Condizione I II III A T min > 18 C P l1 = 20 T a + 280, P l2 = 20 T a, P l3 = 20 T a B C D P s > 70% P a e P a < P l1 ; P w > 70% P a e P a < P l2 ; P s < 70% P a e P w < 70% P a e P a < P l3 W P a < ½ P lj S ½ P lj P a < P lj h T a 18 C k T a < 18 C T max 10 C e 3 C < T min < 18 C s P min < 30mm e P min < 1/3 P max w P min < 1/10 P max f Tutti gli altri casi (NOR s AND w) a T max 22 C b T max1 e T max2 e T max3 e T max4 10 C e T max < 22 C c T max1 o T max2 o T max3 10 C e T max < 22 C T max 10 C e T min 3 C s P min < 30mm e P min < 1/3 P max w P min < 1/10 P max f Tutti gli altri casi (NOR s AND w) a T max 22 C b T max1 e T max2 e T max3 e T max4 10 C e T max < 22 C c T max1 o T max2 o T max3 10 C e T max < 22 C d T min 38 C A.11

12 Figura A.4 Classificazione delle aree climatiche della Calabria secondo Koeppen (temperature medie mensili e medie annue Claps e Sileo, 2001) A1.4.2 Metodo basato sui dati rilevati di Tm (Stazioni termometriche) In questo secondo metodo si sono considerati i valori di temperatura acquisiti dalle stazioni termometriche della Calabria, filtrando le stazioni sulla base di un numero di anni validi pari a 5 e a 10. Stazioni termometriche con anni di validità > 5 Nel primo caso le stazioni termometriche considerate sono quelle che hanno un numero di anni validi superiore a 5. Il numero di stazioni utili, ottenuto dall applicazione del filtro sulla validità degli anni, è pari a 115. A.12

13 Tabella A.III Lista delle stazioni termometriche con un numero di anni validi > 5 SIMI Stazione Quota X Y Koeppen 845 Rocca Imperiale Csa 865 Roseto Capo Spulico Csa 870 Oriolo Cfa 900 Albidona Csa 930 Villapiana Scalo Csa 990 Trenta Csa 1000 Domanico Csb 1010 Cosenza Csa 1030 San Pietro in Guarano Csa 1060 Montalto Uffugo Csa 1090 Camigliatello Silano Csb 1092 Camigliatello Monte Curcio Cfb 1100 Cecita Csb 1120 Acri Csa 1130 Torano Scalo Csa 1135 Fitterizzi Csa 1140 Tarsia Csa 1180 Castrovillari Csa 1184 Piano Campolongo Cfb 1185 Castrovillari Camerata Csa 1230 San Sosti Csa 1250 Fagnano Castello Csa 1260 San Marco Argentano Csa 1324 Corigliano Calabro Csa 1330 Rossano Csa 1380 Cropalati Csa 1455 Ciro Marina Csa 1460 Ciro` Marina Csa 1470 San Giovanni in Fiore Csb 1500 Nocelle Csb 1550 Trepidò Csb 1580 Cerenzia Csa 1670 Acqua della Quercia Csa 1675 Papanice Csa 1680 Crotone Csa 1690 Capo Colonne Csa 1695 Salica Csa 1700 Isola di Capo Rizzuto Csa 1730 Petilia Policastro Csa 1733 Serrarossa Csa 1740 San Mauro Marchesato Csa 1760 Botricello Csa 1810 Monaco Cfb 1825 Spineto Csb 1850 Catanzaro Csa 1855 Santa Maria di Catanzaro Csa 1865 Roccelletta di Borgia Csa 1935 Serralta Cfb 1940 Palermiti Csa 1960 Chiaravalle Centrale Csa 1970 Soverato Marina Csa 1980 Serra San Bruno Cfb 2000 Mammone Csb 2040 Punta Stilo Csa 2050 Ferdinandea Csb 2072 Stignano Csa 2086 Mongiana Cwb 2090 Fabrizia Cfb A.13

14 2120 Caulonia Csa 2140 Mammola Csa 2150 Croceferrata Cfb 2160 Gioiosa Ionica Csa 2170 Siderno Marina Csa 2180 Canolo Nuovo Cfb 2200 Antonimina Csa 2210 Ardore Superiore Csa 2220 Bovalino Marina Csa 2230 Platì Csa 2250 Santuario di Polsi Csa 2270 Sant Agata del Bianco Csa 2290 Staiti Csa 2300 Brancaleone Marina Csa 2310 Capo Spartivento Csa 2330 Bova Marina Csa 2340 Roccaforte del Greco Csa 2370 Melito Porto Salvo Csa 2375 Prunella di Melito Csa 2380 Montebello Ionico Csa 2450 Reggio Calabria Csa 2464 Basilico` Csb 2465 Cardeto Csb 2466 Sant Alessio in Aspromonte Csa 2470 Gambarie d Aspromonte Cfb 2510 Scilla Csa 2530 Palmi Csa 2540 Santa Cristina d Aspromonte Cfa 2600 Cittanova Csa 2610 Rizziconi Csa 2670 Arena Cfa 2690 Feroleto della Chiesa Csa 2710 Limina C.C Cfb 2730 Mileto Csa 2740 Rosarno Csa 2760 Joppolo Csa 2770 Tropea Csa 2780 Zungri Cfa 2800 Vibo Valentia Csa 2810 Pizzo Calabro Csa 2815 Capo Vaticano Csa 2890 Tiriolo Csa 2924 Cortale Csa 2940 Nicastro Bella Csa 2955 Lamezia Terme Palazzo Csa 2960 Sant Eufemia Lametia Csa 2990 Parenti Csb 3000 Rogliano Csa 3010 Martirano Lombardo Csa 3040 Amantea Csa 3050 Fiumefreddo Bruzio Csa 3060 Paola Csa 3090 Cetraro Superiore Csa 3100 Belvedere Marittimo Scalo Csa 3150 Laino Borgo Cfb 3160 Campotenese Cfb 3210 Lagonegro Cfb A.14

15 In ogni stazione termometrica (Tabella A.III) sono noti i valori medi mensili e i valori medi annui delle temperature. Essendo noti nelle stesse stazioni anche i valori di pioggia medi mensili e medi annui, si è applicato lo stesso criterio utilizzato nel paragrafo A1.5.1 ricavando così l indice climatico di Koeppen per ogni singola stazione. Alla fine si è costruita la mappa regionale utilizzando i poligoni di Thiessen per la valutazione delle aree di influenza. In Figura A.5 è rappresentata la classificazione di Koeppen ottenuta attraverso l utilizzo delle stazioni termometriche con un numero di anni di validità superiore a 5: Figura A.5 Classificazione delle aree climatiche secondo Koeppen (stazioni termometriche con anni di validità > 5) A.15

16 Stazioni termometriche con anni di validità > 10 In modo del tutto analogo, applicando ora un filtro più restrittivo e filtrando le stazioni termometriche con un numero di anni di validità superiore a 10 si ottiene un numero di stazioni utili pari a 57. Tabella A.IV Lista delle stazioni termometriche con un numero di anni di validi > 10 SIMI Stazione Quota X Y Koeppen 930 Villapiana Scalo Csa 1000 Domanico Csb 1010 Cosenza Csa 1030 San Pietro in Guarano Csa 1060 Montalto Uffugo Csa 1092 Camigliatello Monte Curcio Csb 1100 Cecita Cfb 1120 Acri Csa 1130 Torano Scalo Csa 1140 Tarsia Csa 1180 Castrovillari Csa 1230 San Sosti Csa 1260 San Marco Argentano Csa 1455 Ciro Marina Csa 1470 San Giovanni in Fiore Cfb 1500 Nocelle Csb 1680 Crotone Csa 1700 Isola di Capo Rizzuto Csa 1850 Catanzaro Csa 1940 Palermiti Csa 1960 Chiaravalle Centrale Csa 1970 Soverato Marina Csa 1980 Serra San Bruno Csb 2040 Punta Stilo Csa 2050 Ferdinandea Csb 2086 Mongiana Cfb 2090 Fabrizia Cfb 2120 Caulonia Csa 2140 Mammola Csa 2150 Croceferrata Cfb 2170 Siderno Marina Csa 2180 Canolo Nuovo Cfb 2200 Antonimina Csa 2210 Ardore Superiore Csa 2230 Platì Csa 2250 Santuario di Polsi Csa 2270 Sant Agata del Bianco Csa 2290 Staiti Csa 2310 Capo Spartivento Csa 2370 Melito Porto Salvo Csa 2450 Reggio Calabria Csa 2470 Gambarie d Aspromonte Csb 2510 Scilla Csa 2540 Santa Cristina d Aspromonte Cfa 2600 Cittanova Csa 2690 Feroleto della Chiesa Csa 2710 Limina C.C Cfb 2730 Mileto Csa 2770 Tropea Csa 2890 Tiriolo Csa 2940 Nicastro Bella Csa 3000 Rogliano Csa A.16

17 3050 Fiumefreddo Bruzio Csa 3060 Paola Csa 3090 Cetraro Superiore Csa 3150 Laino Borgo Cfb 3210 Lagonegro Cfb In Figura A.6 è mostrata la classificazione delle aree climatiche secondo Koeppen considerando le stazioni termometriche contenute in Tabella A.IV. Figura A.6 Classificazione delle aree climatiche secondo Koeppen (stazioni termometriche con anni di validità > 10) A.17

18 Bibliografia SUSMEL L. (1990), Principi di Ecologia: Fattori Ecologici, Ecosistemistica, Applicazioni, CLEUP, II ed. SUTTON O.G. (1971), Previsione e controllo del clima: la nuova Meteorologia. Ed. Scientifiche e tecniche, Mondadori. VISCONTI G. (1989), L Atmosfera, Garzanti. CLAPS P., SILEO C. (2001), Caratteri termometrici dell'italia meridionale, L'Acqua 5, (pp ). A.18

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