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1 Rosetta Zordan lavoce narrante la letteratura e oltre... Antologia per la scuola secondaria di primo grado

2 A Marisa Redazione: Laura Sartore Ricerca iconografica: Silvia Borghesi, Laura Camanzi Progetto grafico: ideazione di Alessandro Gandini Gandini&Rendina, Milano Copertina: Alessandro Gandini Gandini&Rendina, Milano Elaborazione immagini e impaginazione: Apotema+, Cologno Monzese; Ka Communications Disegni: Nathalie Uppström, Giorgio Bacchin Illustrazione di copertina: Camillo Innocenti, Le villeggianti, 1912, Roma, Accademia di San Luca, Archivi Alinari, Firenze/Luciano Eccher Cartografi a: Studio 2 di Ciuffetti Claudia, Bologna La sezione Premi Nobel per la letteratura nel mondo a cura di Anna De Simone Le schede d arte: La Divina Commedia nell arte, Il Rinascimento nell arte, Il Barocco nell arte, Il Romanticismo nell arte, Il Verismo nell arte, Il Futurismo nell arte, Il Neorealismo nell arte, Nuove forme d arte a cura di William Dello Russo I due inserti Firenze ai tempi di Dante e I promessi sposi e il Seicento lombardo a cura di Lucia Floridi Referenze iconografiche: 2011 Her Majesty Queen Elizabeth II/The Bridgeman Art Library/Archivi Alinari, 95; 2012 Foto Scala, Firenze - su concessione Ministero Beni e Attività Culturali, 4, 6, 15, 29, 70 (in alto), 83, 88, 101, 107 (in basso), 130, 132 (in alto), 184; 2012 Foto Scala, Firenze, 5 (in basso), 8, 32 (in basso), 33, 35, 74 (in basso), 81 (in alto), 114, 122 (in basso), 128, 176, 212, 258; 2012 Scala, Firenze/Austrian Archives, 154; 2012 Scala, Firenze/The National Gallery, London, 9 (in basso), 31; 2012 Scala, Firenze/ White Images, 83, 88, 139; 2012 The Metropolitan Museum of Art/Art Resource/Scala, Firenze, 92, 131; Andrea Jemolo, 283 (in basso); DeA Picture Library, concesso in licenza ad Alinari, 26, 110, 138, 147 (in alto), 177 (in alto), 213, 238, 242 (in alto); Foto Scala, Firenze/BPK, Bildagentur fü r Kunst, Kultur und Geschichte, Berlin, 32 (in alto), 104, 132, 216, 222; Raccolte Museali Fratelli Alinari (RMFA), Firenze, 177 (in basso), 184, 195 (in alto), 202; RAI - su licenza Fratelli Alinari, 219; RMN (Château de Versailles)/Gérard Blot/distr. Alinari, 5 (in alto), 81, 87 (in alto), 149; RMN (Musée d Orsay)/Martine Beck-Coppola/distr. Alinari, 191; RMN (Musée du Louvre)/Daniel Arnaudet/distr. Alinari, 81 (in basso); RMN/Franck Raux/distr. Alinari; RMN/René-Gabriel Ojéda/Thierry Le Mage/distr. Alinari, 87; Archivi Alinari, Firenze - su concessione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, 74 (in alto); Archivi Alinari/Artothek, 36; Archivi Alinari/Franco Fiori, Team, 263, 271 (in basso); Archivi Alinari/Giraudon/The Bridgeman Art Library, 111 (in alto), 190 (in alto); Archivi Alinari/Iberfoto, 37; Archivi Alinari/Interfoto, 70 (in basso); Archivi Alinari/Nicolò Orsi Battaglini, 34; Archivi Alinari/Raffaello Bencini, 11; Archivi Alinari/Roger-Viollet, 192, 195 (in basso); Archivi Alinari/Roger-Viollet/Horst Tappe/Fondation Horst Tappe, 223; Archivi Alinari/The Bridgeman Art Library, 18, 80, 107 (in alto), 117, 137, 217, 230; Archivi Alinari/The Bridgeman Art Library/Archives Charmet, 190 (in basso); Archivi Alinari/ The Bridgeman Art Library/Galleria degli Uffizi, Firenze, 96; Archivi Alinari/The Bridgeman Art Library/Ken Welsh, 89; Archivi Alinari/The Bridgeman Art Library/Peter Newark American Pictures, 115 (in basso); Archivi Alinari/Touring Club Italiano, 242 (in basso); Archivi Alinari/Ullstein Bild, 227; Archivio Bruni/Gestione Archivi Alinari, Firenze, 202; Effigie Literary Photo Agency, 234, 246, 251 (in alto), 271 (in alto), 275, 277, 280 (in alto), 290, 297, 300; Erich Lessing Culture & Fine Arts Archives/Contrasto, 2, 82, 86, 87 (in basso), 106, 116, 122 (in alto), 123; Fototeca Gilardi, 118 (in basso), 129, 147 (in basso), 154, 208, 209, 251 (in basso); Getty Images, 210, 284; Guido Mura e Michele Losacco, I Promessi sposi, 1840, Biblioteca Braidense - Centro Nazionale Studi Manzoniani, 155, 157, 160, 237; Olycom, 276, 279, 280 (in basso); Photoservice Electa/AKG Images, 9 (in alto), 10, 42, 61, 95, 118 (in basso); Photoservice Electa/Anelli su concessione MiBAC, 51, 178; Photoservice Electa/Leemage 47, 71; Webphoto, 237 Inserto Firenze ai tempi di Dante: pag. 1: Foto Scala, Firenze, 1, 5, 6; Archivi Alinari, 1, 3, 5, 7; Photoservice Electa/Akg, 2; Archivi Alinari/De Agostini, 4; Fototeca Storica Nazionale Ando Gilardi, 4; Photoservice Electa/Akg, 6 Inserto I promessi sposi e il Seicento lombardo: Archivi Alinari, 1; Foto Scala, Firenze, 3; De Agostini/Alinari, 4, 7, 8; Fototeca Storica Nazionale Ando Gilardi, 6; Photoservice electa/ AKG Images, 7 Le opere di pertinenza dei Musei di Stato Italiani fornite dagli Archivi Alinari sono riprodotte su concessione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. L Autrice rivolge un sentito ringraziamento ai colleghi insegnanti per i loro preziosi suggerimenti. La realizzazione di un libro presenta aspetti complessi e richiede particolare attenzione nei controlli: per questo è molto difficile evitare completamente inesattezze e imprecisioni. L Editore ringrazia sin da ora chi vorrà segnalarle alle redazioni. Per segnalazioni o suggerimenti relativi al presente volume scrivere a: Direzione Editoriale RCS Libri S.p.A. Divisione Education via Angelo Rizzoli, Milano fax L Editore si scusa per eventuali omissioni o errori di attribuzione e dichiara la propria disponibilità a regolarizzare. Le fotocopie per uso personale del lettore possono essere effettuate nei limiti del 15% di ciascun volume/fascicolo di periodico dietro pagamento alla SIAE del compenso previsto dall art. 68, commi 4 e 5, della legge 22 aprile 1941 n Le riproduzioni effettuate per finalità di carattere professionale, economico o commerciale o comunque per uso diverso da quello personale possono essere effettuate a seguito di specifica autorizzazione rilasciata da CLEARedi, Corso di Porta Romana 108, Milano, autorizzazioni@clearedi.org ISBN Proprietà Letteraria Riservata 2012 RCS Libri S.p.A. - Milano Prima edizione: febbraio 2012 Ristampe: Stampato presso La Tipografica Varese (VA)

3 La letteratura e oltre... Il volume, organizzato secondo un impostazione cronologica dalle origini al Novecento, propone testi in prosa e in versi dei maggiori autori italiani, caratterizzati da contenuti coinvolgenti e fortemente educativi. La Letteratura e oltre... Ogni secolo si apre con il contesto storico-sociale: ampia panoramica della cornice storico-sociale entro cui si inserisce la produzione letteraria del periodo. Particolare attenzione è dedicata all evoluzione della lingua al fi ne di far cogliere agli alunni lo sviluppo storico della lingua italiana e la sua evoluzione nel tempo e nello spazio, determinata dai suoi forti legami con le trasformazioni sociali e culturali, gli sviluppi scientifici, economici e tecnologici. Le correnti letterarie, come la vita e le opere degli autori, sono sempre spiegate con molta cura e precisione. I testi sono inoltre corredati di presentazioni, note e ampie Proposte di lavoro, volte soprattutto ad analizzarli, oltre che come espressione della personalità dell autore, anche nel loro aspetto estetico e come documento della civiltà, della vita sociale, delle consuetudini e degli usi linguistici. 208 Il Novecento IL CONTESTO STORICO-SOCIALE LA PRIMA GUERRA MONDIALE LA RIVOLUZIONE RUSSA La partecipazione della Russia alla Prima guerra mondiale causa sofferenze, fame e richiede enormi sacrifici alla popolazione. Nel 1917 scoppia in Russia una Rivoluzione socialista che abbatte lo zar e porta al potere un governo rivoluzionario guidato da Lenin, capo del partito bolscevico. Nel 1922 nasce l Unione Sovietica, il primo Stato socialista del mondo. In Occidente, le notizie provenienti dalla Russia, se da un lato fanno nascere grandi speranze nelle classi popolari, soprattutto fra gli operai, dall altro sollevano forti preoccupazioni da parte dei governi liberali e democratici, timorosi che il I REGIMI TOTALITARI Le crisi economiche seguite alla Prima guerra mondiale, la rinascita del nazionalismo, il timore delle «rivoluzioni rosse» hanno notevole peso in molte nazioni europee. Sembra allora a molti che il ricorso a una politica autoritaria, o addirittura alla figura di un dittatore, possa risolvere i gravi problemi del Dopoguerra. Si affermano, pertanto, in Europa dei regimi politici di tipo nuovo che vengono chiamati La Prima guerra mondiale ( ) è il risultato di un lungo periodo di tensioni fra le principali potenze europee. Il 28 luglio 1914 l Austria dichiara guerra alla Serbia e immediatamente scatta il sistema delle alleanze. L Italia si mantiene neutrale per quasi un anno, poi le pressioni degli interventisti e la volontà del governo e del re la spingono a entrare in guerra a fianco della Francia e dell Inghilterra, con le quali forma la Triplice Intesa (1915). La fine della guerra lascia dietro di sé milioni di vittime ed enormi problemi. L Europa intera entra in una fase di declino, mentre gli Stati Uniti si impongono come nuova potenza mondiale. L Italia, nonostante sia tra le potenze vincitrici, si trova ad affrontare numerose e gravi difficoltà interne, economiche e politiche. Lenin tra la folla radunata sulla Piazza Rossa, a Mosca, in una fotografia dell epoca. «contagio rivoluzionario» si propaghi, abbia un seguito anche nei loro Paesi. totalitari. In particolare: il fascismo in Italia con Mussolini; il nazismo in Germania con Hitler; lo stalinismo in Unione Sovietica con Stalin. Tali regimi sono caratterizzati dalla concentrazione dei poteri dello Stato nelle mani di un uomo solo, dotato di potere assoluto e indiscusso, e da una politica aggressiva e militarista che nega ogni forma di opposizione e di dissenso. LA SECONDA GUERRA MONDIALE LA «GUERRA FREDDA» TRA USA E URSS Nel Secondo dopoguerra si affermano due nuove grandi potenze: Stati Uniti e Unione Sovietica. Lo scontro politico e ideologico tra il liberalismo e il capitalismo degli USA e il comunismo dell URSS provoca la spaccatura del mondo in due blocchi. La frattura crea tensione soprattutto in Europa dove inizia un periodo denominato «guerra fredda». Un clima di sospetto e di timore reciproco oppone i Paesi comunisti dell Europa orientale (sottoposti al rigido controllo dell Unione Sovietica) ai Paesi capitalisti dell Europa occidentale (legati agli Stati Uniti). All indomani della guerra, l Italia versa in condizioni disastrose; è necessario avviare un opera di vera e propria ricostruzione. Il 2 giugno 1946, nel referendum istituzionale, gli Italiani si pronunciano a favore della Repubblica e il 1 gennaio 1948 viene promulgata la Costituzione della Repubblica Italiana, in base alla quale l Italia diventa una Repubblica democratica. Tra il 1958 e il 1963 il ciclo economico italiano vive una fase di rapida espansione: sono gli anni del «miracolo» o «boom» economico, che vedono la crescita dei salari e della capacità di acquisto dei lavoratori. Si ingrandiscono le industrie del Nord e questo, però, determina un ondata migratoria dal IL NOVECENTO L ITALIA DEL DOPOGUERRA: LA NASCITA DELLA REPUBBLICA E IL «BOOM» ECONOMICO La politica aggressiva ed espansionistica della Germania nazista porta allo scoppio della Seconda guerra mondiale ( ) che coinvolge tutte le grandi potenze del mondo. Sono anni di terrore, di fortissime tensioni sociali, di deportazioni e massacri che culminano nello sterminio di sei milioni di ebrei. L Italia, scesa in guerra a fianco della Germania nel 1940 e poi passata a combattere a fianco degli eserciti degli Alleati, organizza contro i Tedeschi e i fascisti il movimento della Resistenza, che dà un efficace contributo agli Alleati per la liberazione del Paese. La Seconda guerra mondiale si conclude con il lancio della bomba atomica, da parte degli Stati Uniti, sulle città giapponesi di Hiroshima e Nagasaki (agosto 1945). Un cartello in quattro lingue segna la fine del settore americano a Berlino. In Germania il muro di Berlino, costruito nel 1961, diventa il simbolo della divisione tra il blocco occidentale e quello sovietico. Sud al Nord Italia e un ulteriore impoverimento dell economia del Meridione. Manifesto pubblicitario degli anni Sessanta: il «miracolo» economico italiano. 209 I testi contrassegnati dal simbolo sono registrati e disponibili, oltre che nei CD Audio allegati ai Materiali e strumenti per l insegnante, anche in Aula Digitale. Tali Audioletture potranno essere utilizzate dall insegnante sia al fi ne di far ascoltare «per il puro piacere di ascoltare», sia al fi ne di potenziare l abilità di ascolto. In quest ultimo caso, l ascolto del testo letterario verrà a sostituire la lettura e potrà essere verificato mediante gli esercizi inseriti nelle Proposte di lavoro. Alla fi ne di ogni secolo, Voglia di leggere rimanda in Aula Digitale per la lettura di ulteriori testi letterari corredati di presentazione, note ed esercizi. Il volume presenta anche numerose schede di collegamenti interdisciplinari con arte in cui vengono analizzate opere d arte relative alla Divina Commedia, al Rinascimento, al Barocco, al Romanticismo, al Verismo, al Futurismo, al Neorealismo e alle nuove forme d arte. Di particolare interesse sono i due inserti illustrati: Firenze ai tempi di Dante e I promessi sposi e il Seicento lombardo. Quest ultimo, oltre a proporre un approfondimento di carattere storico-sociale sul Seicento lombardo, raccoglie i passi più significativi del capolavoro manzoniano raccordati da chiare e semplici spiegazioni. Il volume si chiude con la sezione Premi Nobel per la letteratura nel mondo: una breve panoramica di testi, selezionati con cura, di autori di fama internazionale insigniti del Premio Nobel. Perché la letteratura non conosce confini e ha un significato e un valore universali, in quanto il suo unico obiettivo è il progresso spirituale dell uomo. L Indice del volume assume grande importanza in quanto, degli autori più significativi, riporta: i testi presenti nel volume stesso; i testi presenti nei tre volumi base dell antologia; ulteriori testi presenti in Aula Digitale, tutti corredati di presentazione, note ed esercizi. In questo modo, l Indice offre all insegnante un quadro completo dei testi letterari a sua disposizione, in modo da operare scelte dettate dalle proprie esigenze tra un largo ventaglio di proposte. Si segnala, infi ne, che nella chiavetta dell insegnante. sono presenti numerose Ve r i fi c h e a disposizione III

4 I NDICE Ascolto disponibile su CD Audio allegato alla Guida per l insegnante e in Aula Digitale Audioletture Testi disponibili in Aula Digitale IV LA LETTERATURA DALLE ORIGINI AL NOVECENTO 3 DALLE ORIGINI ALL ANNO MILLE 4 IL CONTESTO STORICO-SOCIALE LE ORIGINI DELLA LINGUA ITALIANA 6 I PRIMI DOCUMENTI DEL VOLGARE ITALIANO 7 IL DUECENTO 8 IL CONTESTO STORICO-SOCIALE L EVOLUZIONE DELLA LINGUA 10 LA POESIA RELIGIOSA 10 San Francesco d Assisi, Cantico di Frate Sole 11 LA SCUOLA POETICA SICILIANA 15 Jacopo da Lentini, Amor è uno desio che ven da core 16 LA SCUOLA DEL «DOLCE STIL NOVO» 18 Guido Guinizelli, Io voglio del ver la mia donna laudare 19 Guido Cavalcanti, Perch i no spero di tornar giammai 21 Dante Alighieri, Tanto gentile e tanto onesta pare 24 LA POESIA COMICO-REALISTICA 26 Cecco Angiolieri, S i fosse foco 27 LA LETTERATURA IN PROSA DEL DUECENTO 29 Qui conta come Narcïs s innamorò dell ombra sua 30 IL TRECENTO 32 IL CONTESTO STORICO-SOCIALE L ITALIA NEL TRECENTO: VERSO UNA NUOVA CULTURA 34 I CENTRI CULTURALI 34 L EVOLUZIONE DELLA LINGUA 35 Dante Alighieri 36 LA DIVINA COMMEDIA 37 LA STRUTTURA DELL UNIVERSO DANTESCO 39 LA STRUTTURA DELL INFERNO 40 La selva oscura 43 La porta dell Inferno 45 Caronte 47 Paolo e Francesca 50 Il folle volo di Ulisse 53 LA STRUTTURA DEL PURGATORIO 56 Gli invidiosi 58 Jacopo da Lentini: Io m agio posto in core a Dio servire Qui conta una novella d uno fedele e d uno signore

5 INDICE LA STRUTTURA DEL PARADISO 60 La profezia dell esilio 62 Preghiera alla Vergine 64 COLLEGAMENTI La Divina Commedia nell arte 66 INTERDISCIPLINARI Francesco Petrarca 70 Solo e pensoso 72 FIRENZE AI TEMPI DI DANTE Giovanni Boccaccio 74 Chichibio e la gru 76 Francesco Petrarca: Chiare, fresche e dolci acque Giovanni Boccaccio: Federigo degli Alberighi IL QUATTROCENTO 80 IL CONTESTO STORICO-SOCIALE L UMANESIMO 82 L EVOLUZIONE DELLA LINGUA 82 Lorenzo de Medici, Il trionfo di Bacco e Arianna 83 Leonardo da Vinci 85 L attimo è fuggevole 85 La vita laboriosa 85 La pigrizia 85 Leonardo da Vinci Vol. 1 - L ostrica e il topo, pag. 12 IL CINQUECENTO 86 IL CONTESTO STORICO-SOCIALE IL RINASCIMENTO 88 L EVOLUZIONE DELLA LINGUA 88 Ludovico Ariosto 89 Astolfo sulla luna 91 Torquato Tasso 95 La morte di Clorinda 97 Niccolò Machiavelli 101 Le qualità del principe 102 Ludovico Ariosto: La pazzia di Orlando COLLEGAMENTI Il Rinascimento nell arte 105 INTERDISCIPLINARI IL SEICENTO 106 IL CONTESTO STORICO-SOCIALE LA «RIVOLUZIONE SCIENTIFICA» 108 IL BAROCCO 108 L EVOLUZIONE DELLA LINGUA 109 Giambattista Marino 110 Il canto dell usignolo 110 COLLEGAMENTI Il Barocco nell arte 113 INTERDISCIPLINARI Giambattista Marino: Donna che si pettina V

6 Indice IL SETTECENTO 114 IL CONTESTO STORICO-SOCIALE L ETÀ DELL ARCADIA 116 L ILLUMINISMO 116 L EVOLUZIONE DELLA LINGUA 117 Giuseppe Parini 118 La vergine cuccia 119 Carlo Goldoni 122 Le smanie per la villeggiatura 124 Carlo Goldoni Vol. 2 - La locandiera, pag. 589 Carlo Goldoni: Arlecchino servitore di due padroni L OTTOCENTO 128 IL CONTESTO STORICO-SOCIALE L EVOLUZIONE DELLA LINGUA 130 IL NEOCLASSICISMO 131 Ugo Foscolo 131 A Zacinto 133 In morte del fratello Giovanni 135 IL ROMANTICISMO 137 Giacomo Leopardi 138 L infinito 140 A Silvia 142 COLLEGAMENTI Il Romanticismo nell arte 146 INTERDISCIPLINARI Alessandro Manzoni 147 Il Cinque Maggio 148 Ugo Foscolo: Alla sera Giacomo Leopardi: Il sabato del villaggio Alessandro Manzoni: Marzo 1821 I PROMESSI SPOSI E IL SEICENTO LOMBARDO 156 IL ROMANZO 154 Questo matrimonio non s ha da fare (capitoli I-VIII) 156 Renzo da don Abbondio Renzo conosce la verità Lucia è pronta per il matrimonio L addio ai monti di Lucia Lucia nel convento della monaca di Monza (capitoli IX-X) 162 La monaca di Monza Le avventure di Renzo (capitoli XI-XVII) 164 L assalto al forno delle grucce I maneggi di don Rodrigo e le peripezie di Lucia (capitoli XVIII-XXVI) 167 Il castello dell innominato Lucia e l innominato Il voto di Lucia Il flagello della peste (capitoli XXVII-XXXVI) 171 La madre di Cecilia Renzo perdona don Rodrigo Il lieto fine e il «sugo di tutta la storia» (capitoli XXXVII-XXXVIII) 174 Il «sugo di tutta la storia» Alessandro Manzoni Vol. 3 - Don Abbondio e i bravi, pag. 191 VI

7 INDICE IL VERISMO 176 Giovanni Verga 177 La roba 179 Giosue Carducci 184 San Martino 185 Pianto antico 187 Giovanni Verga: Rosso Malpelo Giosue Carducci: Mezzogiorno alpino Davanti San Guido Giosue Carducci Vol. 2 - Il bove, pag. 516 COLLEGAMENTI Il Verismo nell arte 189 INTERDISCIPLINARI TRA L OTTOCENTO E IL NOVECENTO 190 IL CONTESTO STORICO-SOCIALE IL DECADENTISMO 191 Giovanni Pascoli 192 X Agosto 193 Giovanni Pascoli Vol. 1 - Il tuono, pag. 516 Vol. 2 - Mare, pag. 500; La mia sera, pag. 512; La quercia caduta, pag. 532; L aquilone, pag. 536, Sogno, pag. 571 Vol. 3 - Il lampo, pag. 555 Giovanni Pascoli: Nebbia Lavandare Ipertesto: Giovanni Pascoli Gabriele D Annunzio 195 La pioggia nel pineto 196 Gabriele D Annunzio Vol. 1 - L onda, pag. 514 Vol. 3 - I pastori, pag. 576 Luigi Pirandello 202 La patente 203 Luigi Pirandello: Ciaùla scopre la luna IL NOVECENTO 208 IL CONTESTO STORICO-SOCIALE L EVOLUZIONE DELLA LINGUA 211 IL CREPUSCOLARISMO 212 Guido Gozzano, La signorina Felicita ovvero la felicità 213 Guido Gozzano Vol. 2 - Nonno, l argento della tua canizie, pag. 552 IL FUTURISMO 216 Filippo Tommaso Marinetti 217 Manifesto tecnico della letteratura futurista 217 L aurora come una polveriera gigantesca 218 Aldo Palazzeschi 219 E lasciatemi divertire 219 Ipertesto: Il Futurismo F.T. Marinetti: Il bombardamento di Adrianopoli Aldo Palazzeschi Vol. 1 - La fontana malata, pag. 511 Vol. 2 - Chi sono?, pag. 540 COLLEGAMENTI Il Futurismo nell arte 221 INTERDISCIPLINARI VII

8 Indice L ERMETISMO 222 Giuseppe Ungaretti 223 Eterno 223 Dormire 223 Mattina 224 Stasera 225 Sereno 226 Giuseppe Ungaretti Vol. 1 - Natale, pag. 554 Vol. 3 - La madre, pag. 564; Si chiamava Moammed Sceab, pag. 584; Veglia, pag. 659; Fratelli, pag. 660, Sono una creatura, pag. 660; San Martino del Carso, pag. 661; Soldati, pag. 661 Salvatore Quasimodo 227 Ed è subito sera 227 Già la pioggia è con noi 229 Salvatore Quasimodo Vol. 1 - Già la pioggia è con noi, pag. 511 Vol. 2 - Nessuno, pag. 543 Vol. 3 - Uomo del mio tempo, pag. 590; Milano, agosto 1943, pag. 700; Alle fronde dei salici, pag. 702 Eugenio Montale 230 Spesso il male di vivere ho incontrato 230 La casa dei doganieri 232 Eugenio Montale Vol. 1 - Il rondone, pag. 548 Umberto Saba 234 Al lettore 234 Trieste 235 Umberto Saba Vol. 1 - Ritratto della mia bambina, pag. 534; Il bagno del passero, pag. 547 Vol. 2 - Sera di febbraio, pag. 495; Goal, pag. 524 Vol. 3 - Ulisse, pag. 562; Glauco, pag. 574; La capra, pag. 578 Eugenio Montale: Felicità raggiunta Umberto Saba: L ora nostra IL NEOREALISMO 237 Elio Vittorini 238 Erica 238 Cesare Pavese 242 Un paese vuol dire non essere soli 243 Cesare Pavese Vol. 2 - L importanza di «essere», pag. 298 Vol. 3 - Val la pena essere solo?, pag. 612 Beppe Fenoglio 246 Il ragazzo della Collera 246 Beppe Fenoglio Vol. 3 - La sposa bambina, pag. 302; I ventitré giorni della città di Alba, pag. 695 Alberto Moravia 251 Il tesoro 252 Alberto Moravia Vol. 2 - Che vuol dire essere amico?, pag. 253 Vol. 3 - Le rabbie improvvise di Luca, pag. 269; Le mele deliziose, pag. 374 Alberto Moravia: Romolo e Remo VIII COLLEGAMENTI Il Neorealismo nell arte 257 INTERDISCIPLINARI

9 INDICE DOPO IL NEOREALISMO 258 Pier Paolo Pasolini 259 Tommaso e Irene 259 Pier Paolo Pasolini: Il Ferrobedò Pier Paolo Pasolini Vol. 3 - Il Riccetto e il Caciotta, pag. 220 Italo Calvino 263 Il bosco sull autostrada 263 Italo Calvino: Luna e Gnac Italo Calvino Vol. 1 - Rosmarina, pag. 72; Gobba, zoppa e collotorto, pag. 76 Vol. 2 - La città di Leonia, pag. 445 Vol. 3 - Stai per cominciare a leggere..., pag. 184; Ultimo viene il corvo, pag. 728 Elsa Morante : Useppe scopre il mondo 266 Elsa Morante Vol. 1 - Diverso da tutti gli altri, pag. 274 Vol : il treno dei deportati, pag. 206 Dacia Maraini 271 Bagherìa 272 Dacia Maraini Vol. 3 - Viollca e la bambina albanese, pag. 306 Edoardo Sanguineti 275 Vengo, con la presente 275 Alda Merini 277 Il manicomio 277 Sono nata il ventuno a primavera Alda Merini: La mia poesia è alacre come il fuoco Alda Merini Vol. 3 - Dedica, pag. 571; Il cappotto di mio padre, pag. 613 Mario Luzi 280 Di notte, un paese 281 COLLEGAMENTI Nuove forme d arte 283 INTERDISCIPLINARI PREMI NOBEL PER LA LETTERATURA NEL MONDO Yasunari Kawabata, Fiori di primavera Gabriel García Márquez, Una fame antica Nagib Mahfuz, Dopo la prigione Gao Xingjian, Il panda John Maxwell Coetzee, La vergogna di essere picchiato Doris Lessing, La madre della bambina in questione Tomas Tranströmer, La casa blu 310 Tracce 311 IX

10 «La letteratura è utile, è la via per raggiungere la saggezza.» (Harold Bloom) 2

11 LA LETTERATURA DALLE ORIGINI AL NOVECENTO CONOSCENZE L evoluzione della letteratura e della lingua italiana attraverso i secoli, dalle origini al Novecento. Gli autori più rappresentativi e le opere, in prosa e in versi, più significative della nostra letteratura. ABILITÀ Comprendere ciascun testo e analizzarne le caratteristiche testuali, espressive e stilistiche. Riflettere sul «valore» del testo come espressione della personalità dell autore e come documento di carattere storico, politico e sociale, tenendo presenti le relazioni con il contesto storico-sociale. Approfondire le conoscenze relativamente a uno dei capolavori della letteratura italiana, I promessi sposi di Alessandro Manzoni. Interiorizzare soprattutto, attraverso una breve ma significativa panoramica del romanzo, che si tratta di un opera dallo straordinario contenuto umano, religioso e morale. Analizzare opere d arte relative alla Divina Commedia, al Rinascimento, al Barocco, al Romanticismo, al Verismo, al Futurismo, al Neorealismo e alle nuove forme d arte. PROPOSTE DI LAVORO FIRENZE AI TEMPI DI DANTE I PROMESSI SPOSI E IL SEICENTO LOMBARDO VOGLIA DI LEGGERE: ulteriori testi letterari corredati di presentazione, note ed esercizi. AUDIOLETTURE: per il piacere di ascoltare o per il potenziamento dell abilità di ascolto. IPERTESTI: Giovanni Pascoli, Il Futurismo. 3

12 La Letteratura e oltre... Dalle origini all anno Mille IL CONTESTO STORICO-SOCIALE LA REGRESSIONE ECONOMICA E DEMOGRAFICA Il periodo che va dalla caduta dell Impero romano d Occidente (476 d.c.) all VIII secolo coincide con il momento di massima decadenza economica e sociale, caratterizzata da un netto calo demografico della popolazione (causato anche dai saccheggi, dalle carestie, dalle epidemie) e da un vistoso spopolamento delle città. Alla società profondamente urbanizzata dell Impero se ne sostituisce un altra in cui la città perde il suo ruolo dominante. Il centro della vita economica diventa la curtis, la grande unità produttiva autosufficiente che realizza quasi totalmente al suo interno le funzioni di produzione e consumo necessarie alla sussistenza. Lavori agricoli in un ciclo di affreschi nel Castello del Buonconsiglio a Trento. IL RUOLO DELLA CHIESA EDELMONACHESIMO In questa situazione di generale disgregazione svolge un ruolo fondamentale la Chiesa di Roma, ormai divenuta l unico punto di riferimento per la popolazione. La sua azione trova uno strumento di insostituibile efficacia nel monachesimo, trapiantato in Occidente da san Benedetto da Norcia ( ). Il fulcro della vita monastica è il monastero che, spesso situato in luoghi isolati, è anche un centro fortificato, un rifugio sicuro durante il travagliato periodo alto-medievale. Reso autosufficiente da una prospera attività agricola, il monastero è anche l unico luogo in cui si svolge, in questi secoli, un attività culturale; in particolare, di conservazione del patrimonio librario. 4 San Benedetto da Norcia e Santa Scolastica in un affresco del monastero del Sacro Speco a Subiaco.

13 DALLE ORIGINI ALL ANNO MILLE CARLO MAGNO E IL SISTEMA FEUDALE O FEUDALESIMO Questo mondo sostanzialmente regredito conosce un nuovo momento unitario e riceve le prime stabili forme di organizzazione sociale e amministrativa con il regno dei Franchi. Carlo Magno circondato dai suoi cavalieri in un dipinto ottocentesco di Jules Laure. Il re dei Franchi, Carlo Magno, nel 774 conquista Pavia segnando la fine del dominio longobardo in Italia e, nella notte di Natale dell anno 800, viene incoronato da papa Leone III «imperatore del Sacro romano impero», stabilendo in questo modo la rinascita dell Impero romano d Occidente. Per dare un organizzazione politica all Impero, Carlo Magno fonda il sistema feudale o feudalesimo. All origine di questo nuovo sistema politico sta la consuetudine dei sovrani di compensare i propri compagni d arme con una donazione di terra (feudo). Il beneficiato, cioè il vassallo, giura fedeltà e ubbidienza al sovrano che, in cambio, gli garantisce aiuto e protezione. Il lungo regno di Carlo Magno e le sue riforme assicurano all Impero un periodo di pace e di relativa prosperità. LA DIVISIONE DELL IMPERO CAROLINGIO E LA FRAMMENTAZIONE DEL POTERE Particolare del sarcofago di Carlo Magno che ritrae l imperatore Ottone I (duomo di Aquisgrana). Morto Carlo Magno, però, i suoi successori causano, nell 843, la divisione dell Impero in tre regni. Per di più, in questo periodo, l Europa subisce le «ultime invasioni» da parte dei Saraceni, degli Ungari e dei Vichinghi. Le «ultime invasioni» trasformano il sistema feudale. Nell 877 i feudatari ottengono l ereditarietà dei feudi con il Capitolare di Quierzy. La «piramide feudale» costruita da Carlo Magno crolla e viene sostituita da un nuovo modello, formato da nuclei feudali indipendenti appartenenti personalmente al re o ai suoi feudatari, spesso più ricchi e potenti del re stesso. Il feudalesimo acquista così le forme che lo caratterizzeranno per gran parte del Medioevo: riduzione dell autorità monarchica, fragilità dello Stato e frammentazione del potere. Nel 955 l imperatore Ottone I tenta di ridare lustro all Impero fondando il Sacro romano impero di nazione germanica e indebolendo il potere feudale con la creazione di un certo numero di vescovi-conti. Poiché, infatti, i prelati devono rispettare l obbligo del celibato, non possono trasmettere i feudi ai figli. Tuttavia, tale iniziativa non ha conseguenze positive: il potere dei feudatari non viene minimamente scalfito e per di più il coinvolgimento del clero nella gestione dell Impero getterà le basi di una lotta fra Impero e Papato che durerà parecchi secoli. (parzialmente tratto da C. Segre C. Martignoni, Testi nella storia, vol. I, Bruno Mondadori, Milano) 5

14 La Letteratura e oltre... LE ORIGINI DELLA LINGUA ITALIANA Il latino letterario e il latino volgare La lingua italiana deriva dal latino volgare. La lingua latina, infatti, presentava anticamente due forme: una forma letteraria o scritta (latino letterario), usata dai dotti e dalle persone di condizione sociale elevata, e una forma volgare o parlata (latino volgare), usata dal volgo, ossia dal popolo e dalle persone meno colte. Nel II secolo d.c., ai tempi del suo massimo splendore, Roma aveva unificato il suo immenso Impero da un punto di vista sia politicogiuridico sia linguistico. La lingua, però, che i coloni e i soldati romani trasferivano nelle nuove terre non era di certo il latino letterario, bensì quello volgare. Di conseguenza, su tutto il territorio dell Impero, se da un lato era noto il latino letterario, usato per le più alte necessità della vita politica e culturale, dall altro fioriva il latino volgare che, a contatto con le lingue originali dei popoli conquistati, andò subendo inevitabili trasformazioni o alterazioni. Quando poi Roma cominciò a decadere, a partire dal III secolo d.c., e specialmente dopo la definitiva caduta dell Impero romano d Occidente nel 476 d.c. sotto i colpi delle invasioni barbariche, i vari tipi di latino volgare esistenti nelle diverse zone di conquista si trasformarono così profondamente da dar vita a nuove lingue, tutte derivanti dal latino, ma ciascuna con caratteristiche proprie. Ebbero così origine le cosiddette lingue neolatine (cioè «nuove latine») o romanze (cioè parlate nei territori un tempo soggetti a Roma) cui appartengono: l italiano, il francese, il provenzale, lo spagnolo, il catalano, il portoghese, il rumeno, il ladino (parlato ancora in alcune vallate alpine della Svizzera, dell Alto Adige e del Friuli). 6 Pagina di un codice della Divina Commedia di Dante, in volgare, conservato presso la Biblioteca Nazionale di Firenze. I «volgari» d Italia e l affermazione del dialetto fi o r e n t in o In Italia, malgrado le continue invasioni barbariche, il latino rimase vivo più a lungo che altrove, ma col tempo si frantumò in tante parlate diverse: nacquero così i vari dialetti che presero il nome di «volgari» nel significato di «lingue di uso comune» rispetto al latino scritto, ormai conosciuto solo da pochissimi dotti. Il dialetto che, nel Trecento, finirà col prevalere su tutti gli altri e col divenire la «lingua italiana» sarà il toscano, più specificatamente il fiorentino. Ancor oggi la nostra lingua nella sua struttura fondamentale (lessicale, morfologica, sintattica) è toscana e più particolarmente fiorentina.

15 DALLE ORIGINI ALL ANNO MILLE I PRIMI DOCUMENTI DEL VOLGARE ITALIANO In Italia, fin dal IX secolo d.c., abbiamo esempi di documenti scritti in una lingua che non è più latina, ma che ancora in qualche modo ricorda le forme del latino. Il più antico documento in tal senso è il seguente Indovinello Veronese, conservato nella Biblioteca Capitolare di Verona, risalente alla fine dell VIII inizio del IX secolo d.c.: Se pareba boves, Spingeva innanzi a sé i buoi, (= le dita) alba pratalia araba, arava i bianchi prati, (= la carta) albo versorio teneba, teneva un bianco aratro, (= la penna) negro semen seminaba. seminava nero seme. (= l inchiostro) Questo Indovinello Veronese, allusivo all atto dello scrivere e al lavoro del copista, è una testimonianza di come la lingua latina stia per trasformarsi in lingua volgare. Ad esempio, i verbi latini parebat, arabat, tenebat, seminabat nella lingua volgare si sono trasformati in pareba, araba, teneba, seminaba. Il primo documento, però, in cui appare chiaramente la differenza tra il volgare e il latino è il Placito Capuano del 960. Si tratta di una sentenza giudiziaria (placito significa «sentenza» nella terminologia giuridica dell epoca) relativa a una contesa sorta per il possesso di alcune terre fra il monastero di Montecassino e un certo Rodelgrimo di Aquino. Il giudice nel suo verbale, redatto come d uso in latino, riporta la formula pronunciata dai testimoni per confermare il possesso trentennale di una delle due parti. Tale formula, trascritta nella lingua parlata dai testimoni, ossia nella lingua volgare, è la seguente: Sao ko kelle terre, per kelle fini que ki contene, trenta anni le possette parte sancti Benedicti. (So che quelle terre, entro quei confini che qui si descrivono, le possedette per trent anni la parte, ossia il monastero, di san Benedetto.) Particolare del Placito Capuano: la formula è stata evidenziata con un fondo più chiaro. La lingua usata nella formula, sebbene mantenga qualche traccia di latino (infatti sao deriva da scio, fini da fines, possette da possedit; sancti Benedicti, poi, è un genitivo latino), è certamente «volgare». Siamo dunque in presenza del primo documento in volgare italiano. 7

16 La Letteratura e oltre... Il Duecento IL CONTESTO STORICO-SOCIALE LA RIPRESA ECONOMICA E DEMOGRAFICA DOPO IL MILLE: RIFIORISCONO COMMERCI E CITTÀ Dopo l anno Mille si verifica in Europa una rapida ripresa economica che avrà come conseguenze un più diffuso benessere e notevoli trasformazioni sociali e culturali. Con la fine delle invasioni barbariche, il clima di maggiore sicurezza favorisce l aumento demografico della popolazione. Ne beneficia principalmente l agricoltura, il cui sviluppo riceve un deciso impulso anche grazie all impiego di nuove tecniche e di nuovi strumenti di produzione: ampie aree vengono dissodate o bonificate e nuovi metodi di coltura sperimentati. Tutto ciò contribuisce a far aumentare i raccolti e a migliorare le condizioni di vita delle popolazioni. La ripresa dell agricoltura segna la fine dell autoconsumo e, di conseguenza, determina la rinascita dei commerci. Ricompaiono i mercanti e nascono le fiere, dove si vende e si compra di tutto: buoi, cavalli, grano, legname e ogni genere di prodotti artigianali. Le città cominciano a ripopolarsi, si ampliano e diventano nuovi centri della vita economica, sociale e politica. 8 UN NUOVO CETO SOCIALE, LA BORGHESIA, E LA NASCITA DEL COMUNE Con lo sviluppo dell economia cittadina nasce un nuovo ceto sociale, la borghesia, formata dagli abitanti dei borghi (le aree periferiche della città) di cui fanno parte mercanti, artigiani, imprenditori e professionisti. Ben presto gli abitanti della città, insofferenti delle limitazioni che il feudatario ancora impone loro, cominciano a organizzarsi e si uniscono in un associazione, il Comune. Questo organismo politico si ritaglia spazi di autonomia sempre maggiori: agli inizi del XII secolo batte moneta, amministra la giustizia, possiede un esercito. Nel Comune tutti i cittadini che esercitano un attività economica sono organizzati in Corporazioni o Arti: associazioni alle quali sono tenuti a iscriversi tutti coloro che svolgono lo stesso lavoro. Queste associazioni acquistano un importanza decisiva per la vita dei Comuni e sono in grado di imporsi anche nelle decisioni di natura politica. Corporazioni del tutto particolari sono le università. Anche gli studi, infatti, ricevono uno slancio decisivo dalla ripresa seguita al Pergamena con gli stemmi delle Arti di Orvieto. Mille e dalla rinascita dei centri urbani. Le università si svincolano dalla tutela dell autorità religiosa e civile e assumono caratteristiche precise e una notevole autonomia. Grande fama e prestigio ha l Università di Bologna, la più antica del mondo, fondata nel 1088.

17 IL DUECENTO L ITALIA FRA IMPERO, PAPATO E COMUNI Dal punto di vista politico, mentre in Italia si affermano i Comuni, l Impero e il Papato, i massimi poteri del tempo, cominciano a indebolirsi soprattutto a causa delle lotte tra G u e l fi (sostenitori del papa) e Ghibellini (sostenitori dell imperatore) che insanguinano l Europa e l Italia. Del resto, gli stessi Comuni, con le loro rivendicazioni di autonomia, costituiscono un notevole elemento di disgregazione dell Impero, che perciò li combatte con violenza, ma è infine costretto a cedere, nel 1183, con la pace di Costanza: ai Comuni italiani viene riconosciuta una completa autonomia politica ed economica. Anche l esperienza di Federico II di Svevia, imperatore dal 1220 e riorganizzatore dello stato normanno nell Italia meridionale, pur avendo un importanza fondamentale in ambito culturale, rappresenterà un ulteriore fallimento di qualunque progetto di restaurazione dell autorità dell Impero sulla penisola e confermerà, perciò, la crisi della stessa idea imperiale. Il concilio di Costanza in una miniatura della Cronaca del Concilio di Costanza di Ulrich von Richental, del LA CHIESA TRA ERESIE E NUOVI ORDINI RELIGIOSI Agli inizi del XIII secolo la Chiesa si trova a combattere contro alcuni movimenti ereticali che denunciano la corruzione del clero, in particolare i valdesi e i catari o albigesi, contro i quali viene bandita una vera e propria crociata (1208). Attraverso il Tribunale dell Inquisizione gli eretici vengono ricercati, processati e, se non si pentono, giustiziati. Sorgono intanto due nuovi ordini religiosi che rappresentano per la Chiesa cattolica un momento di grande rinnovamento: l Ordine francescano dei Frati Minori, fondato da san Francesco d Assisi nel 1210, e l Ordine domenicano dei Frati Predicatori, fondato dallo spagnolo san Domenico di Guzmán nel Ambedue sono caratterizzati da una rigorosa moralità, da una stretta osservanza del voto di povertà e, nello stesso tempo, da un atteggiamento di assoluta ubbidienza al papa. Particolare di un dipinto del Beato Angelico che ritrae alcuni domenicani. 9

18 La Letteratura e oltre... L EVOLUZIONE DELLA LINGUA Nel Duecento la lingua ufficiale e della cultura continua a essere il latino. In latino, infatti, si scrivono le leggi, i documenti ufficiali, i trattati, le opere filosofiche e letterarie. Tuttavia, in questo secolo si afferma anche l uso del volgare per scopi pratici (lettere, documenti di vario genere, traduzioni, registri di spese ecc.). Alla base di questa evoluzione del volgare vi sono le migliorate condizioni economiche e politiche dell Italia: fra queste, l affermarsi di un influente classe mercantile che parla e scrive in volgare e la nascita dei Comuni, che vedono nel volgare la lingua dell autonomia e della piena libertà. Nella lingua scritta il latino e il volgare finiscono con l influenzarsi reciprocamente, soprattutto nel lessico e nella struttura del periodo. In questo secolo si afferma anche una produzione letteraria vera e propria in volgare; compaiono, cioè, i primi scritti letterari e artistici in volgare. La prima letteratura in volgare d Italia rispecchia puntualmente la particolare situazione di frammentazione politica e linguistica che caratterizza la penisola. La mancanza di un centro culturale unico e di prestigio è alla base di una produzione molto differenziata, sia nei contenuti sia nella lingua, secondo le aree di provenienza: del nord, del centro e del sud d Italia. Infatti, ognuna delle tre aree dà uno specifico contributo alla letteratura delle origini, con una produzione più o meno contemporanea ma diversificata per caratteristiche di lingua, di temi e di forme. LA POESIA RELIGIOSA 10 San Francesco in un affresco nella basilica inferiore di San Francesco ad Assisi. Le prime opere letterarie scritte in volgare sono componimenti di carattere religioso che, con viva e sincera immediatezza, cantano le lodi del Signore, della Vergine e dei santi ed esortano all ubbidienza. Non dobbiamo dimenticare, infatti, che nel Duecento si assisteva in Italia al conflitto tra Papato e Impero dal quale il Papato uscì vincitore, raggiungendo il culmine della sua potenza come guida di tutta la Cristianità. Ma l intervento crescente dei papi nelle questioni politiche produsse anche un aumento della corruzione all interno della Chiesa: infatti, papi, vescovi e prelati agivano più come uomini di potere che come capi spirituali. Da ciò l esigenza, molto sentita tra il popolo, di un ritorno ai valori originali del Cristianesimo. È in questo contesto storico che s inserisce l opera di rinnovamento morale di san Francesco d Assisi, fondata sulle regole della povertà, dell amore, della fraternità e dell umiltà.

19 IL DUECENTO San Francesco d Assisi San Francesco nacque ad Assisi intorno al Figlio di un ricco mercante, Pietro Bernardone, dopo una giovinezza spensierata e mondana, decise di cambiare vita e di dedicarsi completamente alla preghiera e alla penitenza. Rinunciò davanti al padre e al vescovo d Assisi a ogni ricchezza terrena e in assoluta povertà cominciò un fervido apostolato religioso. Fondò l Ordine dei Francescani, che ha come regola fondamentale la povertà, sia materiale sia spirituale, secondo il messaggio evangelico. Nel 1219 si recò in Oriente, ma non riuscì a diffondere, come sperava, la religione cristiana. Tornato in Italia, si ritirò sulle montagne della Verna (Toscana), conducendo una vita di preghiera e di penitenza e qui, nel 1224, ricevette le sacre stimmate. Morì ad Assisi nel Cantico di Frate Sole Di san Francesco ti proponiamo la lettura del Cantico di Frate Sole, giunto a noi con il titolo latino di Laudes creaturarum (Lodi delle creature). Si tratta di una lauda, ossia di un inno di lode, scritta in volgare umbro, in cui il santo invita appunto a lodare il Signore per tutte le opere da Lui create, belle e brutte, piacevoli e dolorose, chiamandole fratello e sorella: il sole, la luna, le stelle, il vento, l aria, l acqua, la terra, il fuoco, il dolore, la morte. Il Cantico, che fu composto, secondo un antica leggenda, dopo una notte di intensa sofferenza e di preghiera, è un inno di amore e di fraternità, in cui si riflette tutta la vita spirituale di san Francesco. I PARTE Altissimu, onnipotente, bon Signore, tue so le laude, la gloria e l honore et onne benedictione 1. Ad te solo, Altissimo, se konfano, et nullu homo ène dignu te mentovare 2. 5 Laudato sie, mi Signore, cum tucte le tue creature, spetialmente messor lo frate sole, lo qual è iorno, et allumini noi per lui Altissimu benedictione: Altissimo, onnipotente, buon Signore, tue sono le lodi, la gloria e l onore e ogni benedizione. 2. Ad te solo... mentovare: A te, solo, Altissimo, si addicono, e nessun uomo è degno di pronunciare il tuo nome. 3. Laudato sie... per lui: Lodato sii, mio Signore, con tutte le tue creature, specialmente il signor fratello sole, il quale è la luce del giorno, e Tu illumini noi per mezzo di lui. 11

20 La Letteratura e oltre... Et ellu è bellu e radiante cum grande splendore: de te, Altissimo, porta significatione Laudato si, mi Signore, per sora luna e le stelle: in celu l ài formate clarite et pretiose et belle 5. Laudato si, mi Signore, per frate vento et per aere et nubilo et sereno et onne tempo, per lo quale a le tue creature dài sustentamento Laudato si, mi Signore, per sor aqua, la quale è multo utile et humile et pretiosa et casta 7. Laudato si, mi Signore, per frate focu, per lo quale ennallumini la nocte: ed ello è bello et iocundo et robustoso et forte Laudato si, mi Signore, per sora nostra matre terra, la quale ne sustenta et governa, et produce diversi fructi con coloriti flori et herba 9. La lauda (dal latino laus = lode), composta inizialmente in latino e poi in volgare, era una preghiera di lode al Signore, alla Vergine e ai santi, che veniva cantata durante le processioni o in determinati momenti della giornata. Con il tempo le varie confraternite riunirono queste laudi in raccolte che presero il nome di laudari. Nel Duecento, i poeti Jacopone da Todi e Guittone d Arezzo ebbero un ruolo importante nella produzione ed elaborazione delle laudi Et ellu... significatione: Ed esso è bello e raggiante con grande splendore: di te, Altissimo, porta il segno (ossia è il tuo simbolo). 5. Laudato si... belle: Lodato sii, mio Signore, per sorella luna e le stelle: in cielo le hai create (formate) splendenti (clarite) e preziose e belle. 6. Laudato si... sustentamento: Lodato sii, mio Signore, per fratello vento e per l aria e per il tempo nuvoloso e sereno e per ogni stagione, per mezzo della quale dài nutrimento (sustentamento) alle tue creature. 7. Laudato si... casta: Lodato sii, mio Signore, per sorella acqua, la quale è molto utile e umile e preziosa e pura (casta). 8. Laudato si... forte: Lodato sii, mio Signore, per fratello fuoco, per mezzo del quale illumini la notte: ed esso è bello e giocondo e robusto e forte. 9. Laudato si... herba: Lodato sii, mio Signore, per sorella nostra madre terra, la quale ci sostiene e ci nutre, e produce diversi frutti con fiori colorati ed erba.

21 IL DUECENTO II PARTE Laudato si, mi Signore, per quelli ke perdonano per lo [tuo amore et sostengo infirmitate et tribulatione Beati quelli ke l sosterranno in pace, ka da te, Altissimo, sirano incoronati 11. Laudato si, mi Signore, per sora nostra morte corporale, da la quale nullu homo vivente pò skappare 12 : guai a quelli ke morrano ne le peccata mortali; 30 beati quelli ke trovarà ne le tue sanctissime voluntati, ka la morte secunda no l farrà male 13. Laudate e benedicete mi Signore et rengratiate e serviateli cum grande humilitate 14. (da Poeti del Duecento, a cura di G. Contini, Ricciardi) 10. Laudato si... tribulatione: Lodato sii, mio Signore, per quelli che perdonano per amore tuo e sopportano (sostengo) malattia (infirmitate) e dolore (tribulatione). 11. Beati... incoronati: Beati quelli che le sopporteranno in pace, perché (ka) da te, Altissimo, saranno incoronati. 12. Laudato si... skappare: Lodato sii, mio Signore, per sorella nostra morte corporale alla quale nessun uomo può sfuggire (skappare). 13. guai... male: guai a quelli che moriranno in peccato mortale; beati quelli che la morte troverà nella tua santissima volontà, perché la seconda morte (cioè la morte dell anima) non farà loro male. Intende qui dire che quelli che moriranno in grazia di Dio non subiranno la morte dell anima. 14. Laudate... humilitate: Lodate e benedite il mio Signore e ringraziatelo e servitelo con grande umiltà. PROPOSTE DI LAVORO ANALIZZARE 1. Fai corrispondere a ciascuna parte nella quale è suddiviso il Cantico i temi dominanti. I PARTE II PARTE Esaltazione del perdono. Accettazione dei dolori e delle sofferenze della vita. Elogio di coloro che muoiono in grazia di Dio. Lode e ringraziamento al Signore per le opere da Lui create. 2. Perché san Francesco loda in modo particolare la creazione del sole? 3. San Francesco come intende la morte? 4. Per san Francesco quale significato assumono i dolori e le sofferenze della vita? 13

22 La Letteratura e oltre... GLI STRUMENTI E IL LINGUAGGIO DEL POETA 5. Il Cantico di Frate Sole si modella sui grandi cantici della Bibbia, di conseguenza è costituito da una serie di strofe che possiamo definire versetti. Individua e sottolinea le rime. (Attenzione: si trovano solo in pochi versi!) 6 Nei seguenti versi individua e sottolinea le assonanze, ossia le somiglianze di suono tra le sillabe finali di tre parole che presentano uguali le vocali, ma diverse le consonanti. Laudato si, mi Signore, per frate vento et per aere et nubilo et sereno et onne tempo, per lo quale a le tue creature dài sustentamento. 7. Nel Cantico è presente l anafora, una figura retorica che consiste nella ripetizione di una o più parole all inizio di più versi consecutivi. Individua e trascrivi le parole che san Francesco ripete all inizio di quasi tutte le strofe o versetti: Secondo te, questa ripetizione: conferisce al Cantico un ritmo noioso permette di sottolineare il concetto di lode, di devozione e di ringraziamento a Dio imprime al Cantico un ritmo incalzante, martellante, che turba l impressione generale di calma devota 8 La lingua del Cantico è un misto di dialetto umbro («messor», «iorno», «ellu», «bellu»...), di parole latine («laude», «mentovare», «peccata», «humilitate»...) e di altre parole che rappresentano il passaggio dal latino all italiano («frate» da frater, «matre» da mater, «sora» da soror...). Ora prova tu, per ciascuna delle seguenti parole del Cantico, a scrivere il corrispondente termine italiano moderno, avendo cura di rilevarne le variazioni avvenute. (L esercizio è avviato.) Volgare Italiano Volgare Italiano Bon B U ON O Humile... Onne... Pretiosa... Benedictiones... Nocte... Homo... Et... Tucte... Iocundo... Aqua... Sanctissime... 14

23 IL DUECENTO LA SCUOLA POETICA SICILIANA Dama e cavaliere in un affresco medievale nel Castello del Buonconsiglio, a Trento. Con il nome di Scuola poetica siciliana si indicano i poeti che vissero e composero le loro opere alla corte di Federico II di Svevia, re di Sicilia, nella prima metà del XIII secolo. La «Scuola siciliana» si chiama dunque così perché fiorì in Sicilia e non perché i suoi rimatori fossero tutti nativi siciliani, tant è vero che provenivano da varie regioni d Italia. La poesia siciliana è fondamentalmente poesia d amore. I poeti, però, non cantano l amore come sentimento individuale, bensì parlano dell amore in generale, della sua natura e del suo modo di manifestarsi. Il legame d amore fra il poeta e la sua donna viene considerato come un rapporto di tipo feudale tra il vassallo e il suo signore. L innamorato ha un atteggiamento di assoluta dedizione e di umile adorazione nei confronti della donna amata, ma ella appare sempre lontana, irraggiungibile, gelida e insensibile. La poesia della «Scuola siciliana», pur nella ripetitività e scarsa originalità dei temi trattati, colpisce per la straordinaria raffinatezza formale, per la scelta e la cura delle immagini e delle parole. Il grande merito di questi poeti è, però, quello di aver conferito al volgare italiano dignità letteraria e di aver dato vita al primo movimento di cultura a carattere nazionale, dal momento che per la prima volta scrittori di ogni parte d Italia composero opere poetiche in volgare con la consapevolezza di creare opere d arte. I principali poeti della «Scuola siciliana» furono: Jacopo da Lentini, Pier della Vigna, Guido delle Colonne, Rinaldo d Aquino. 15

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