182/A. SEDUTA PUBBLICA antimeridiana Mercoledì, 26 marzo 2014

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1 - 1 - Assistenza al procedimento degli atti consiliari e ai lavori d Aula 182/A SEDUTA PUBBLICA antimeridiana Mercoledì, 26 marzo 2014 (Palazzo Panciatichi Firenze) PRESIDENZA DEL PRESIDENTE ALBERTO MONACI DEL VICEPRESIDENTE ROBERTO GIUSEPPE BENEDETTI E DEL VICEPRESIDENTE GIULIANO FEDELI INDICE pag. pag. COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO: Congedi Presidente...4 Saluto agli studenti dell Istituto comprensivo statale di Reggello Presidente...21 Interrogazione a risposta immediata del consigliere Agresti: Chiusura del Nucleo Sommozzatori Vigili del Fuoco di Grosseto (Interrogazione orale n. 1083) Svolgimento Presidente...4 Salvadori (assessore)...4 Agresti (Ncd)...4 Interrogazione a risposta immediata dei consiglieri Fedeli, Gazzarri, Manneschi, in merito alle tariffe Toremar (Interrogazione orale n. 1099) Svolgimento Presidente... 5 Ceccarelli (assessore)... 5 Fedeli (IDV-ALDE)... 6 Interrogazione a risposta immediata dei consiglieri Santini, Nascosti, Antichi: Tariffa servizio idrico integrato (Interrogazione orale n. 1100) Svolgimento Presidente... 7 Simoncini (assessore)... 7 Nascosti (FI)... 9 Interrogazione a risposta immediata della consigliera Sgherri, in merito alla riorganizzazione dei punti prelievi territoriali nel Chianti fiorentino e la collegata riduzione dell'attività del centro prelievi

2 - 2 - pag. pag. dell'ospedale S.S. Annunziata (Interrogazione orale n. 1090) Risposta scritta consegnata in Aula Presidente...9 Interrogazione a risposta immediata del consigliere Del Carlo: Prospettive per l'aeroporto di Capannori e progetti finanziati dalla Regione Toscana (Interrogazione orale n. 1091) Svolgimento Presidente...9 Ceccarelli (assessore)...9 Del Carlo (UDC)...11 Interrogazione a risposta immediata del consigliere Gambetta Vianna: Smaltimento amianto in Toscana (Interrogazione orale n. 1097) Svolgimento Presidente...12 Simoncini (assessore)...12 Gambetta Vianna (+TOSC/Ncd)...13 Interrogazione a risposta immediata del consigliere Brogi, in merito alla vicenda della frana di Ricasoli nel Comune di Montevarchi (Interrogazione orale n. 1089) Decadenza Presidente...13 Interrogazione a risposta immediata dei consiglieri Magnolfi, Gambetta Vianna, Taradash, Agresti, Benedetti, Lazzeri, in merito all'annullamento del concorso per dirigenti scolastici in Toscana (Interrogazione orale n. 1098) Interrogazione a risposta immediata dei consiglieri Donzelli, Staccioli, Marcheschi: Annullamento concorso per dirigenti scolastici (Interrogazione orale n. 1101) Svolgimento congiunto Presidente Bobbio (assessore) Magnolfi (Ncd) Donzelli (FdI) Firenze Fiera S.p.A. Collegio sindacale. Designazione di un componente (Proposta di deliberazione n.452) Dichiarazioni di voto, sospensione esame Presidente Lazzeri (+TOSC/Ncd) Marcheschi(FdI) Gambetta Vianna (+TOSC/Ncd) Ripresa esame: rinvio votazione Presidente Modifiche alla legge regionale 20 febbraio 2008, n. 10 (Disciplina delle strade della ceramica, della terracotta e del gesso in Toscana. Modifiche alla legge regionale 28 marzo 2000, n. 45 Norme in materia di promozione e attività nel settore dello spettacolo in Toscana ) (Proposta di legge n. 297 divenuta legge regionale n. 10/2014 atti consiliari) Relazione, dichiarazioni di voto, voto articolato, voto positivo preambolo, voto positivo finale Presidente Pugnalini (PD) Staccioli (FdI) Del Carlo (UDC) Gambetta Vianna (+TOSC/Ncd) Disposizione sui controlli in materia di commercio su aree pubbliche. Modifiche alla legge regionale 7 febbraio 2005, n. 28 (Codice del Commercio. Testo unico in materia di commercio in sede fissa, su aree pubbliche, somministrazione di alimenti e bevande, vendita di stampa quotidiana e periodica e distribuzione di carburanti) (Proposta di legge n. 308 divenuta legge regionale n. 11/2014 atti consiliari) Relazione, dibattito, dichiarazioni di voto, voto positivo emendamenti, voto articolato, voto positivo preambolo, voto positivo finale testo emendato Presidente Pugnalini (PD)... 19

3 - 3 - pag. pag. Pellegrinotti (PD)...20 Ciucchi (Gruppo misto)...20 Del Carlo (UDC)...20 ci in Toscana (Mozione n. 785) Voto positivo Presidente COMUNICAZIONI DELLA GIUNTA REGIONALE: Informativa della Giunta regionale,, ai sensi dell art. 48 dello Statuto, sul documento preliminare della proposta di legge regionale di modifica alla l.r. 26 luglio 2002 n. 32 (Testo unico della Regione Toscana in materia di educazione, istruzione, orientamento, formazione professionale e lavoro) in materia di costituzione dell'agenzia per il lavoro della Regione Toscana) Svolgimento informativa, dibattito Presidente...22 Simoncini (assessore)...22 e sgg. Gambetta Vianna (+TOSC/Ncd)...25 Staccioli (FdI)...26 Chiurli (Gruppo misto)...26 Sgherri (Fed. Sin. Verdi)...27 Ferrucci (PD)...28 Gazzarri (IdV)...29 Fuscagni (FI)...30 Del Carlo (UDC)...31 Pugnalini (PD)...34 Mozione dei consiglieri Bambagioni, Tognocchi, Ferrucci, Rossetti, Giani, Carraresi, Morelli, Danti, Lazzeri, Gambetta Vianna, Sgherri, Marini, Manneschi, Gazzarri, Lastri, Spinelli, Mattei, Nascosti, Naldoni, Boretti, De Robertis, in merito alle prospettive della Centrale del Latte di Firenze, Pistoia e Livorno (Mozione n. 783) Illustrazione, dibattito, voto positivo Presidente...34 Bambagioni (PD)...34 Manneschi (IDV-ALDE)...35 Mozione dei consiglieri Ferrucci, Gazzarri, Spinelli, Boretti, Parrini, Marini, Ciucchi, Romanelli, Danti, Sgherri, Mugnai, Marignani, Santini, Ammirati, Ferri, Staccioli, Magnolfi, Nascosti, Del Carlo, Chiurli, Gambetta Vianna, Chincarini, Lastri, Donzelli, De Robertis, Matergi, Pugnalini, in merito all'annullamento del concorso per dirigenti scolasti- Mozione dei consiglieri Ferrucci, Danti, Mattei, Naldoni, Boretti, De Robertis, Parrini, Pellegrinotti, Matergi, Morelli, Lastri, Remaschi, Rossetti, Spinelli, Venturi, Pugnalini, Bambagioni, Tognocchi, Gazzarri, Marini, Romanelli, Ciucchi, Sgherri, Ferri, Ammirati, Mugnai, Santini, Marignani, in merito alla concessione di benefici economici alle aziende toscane per il risarcimento dei danni subiti dalle scorte di materie prime, semilavorati e prodotti finiti, in seguito agli eventi alluvionali del novembre 2012 (Mozione n. 786) Voto positivo Presidente Mozione dei consiglieri Gazzarri, Manneschi, Fedeli, in merito al rilancio e alla tutela della manifattura del cotto fiorentino (Mozione n. 751) Voto positivo Presidente Mozione dei consiglieri Remaschi, Venturi, Mattei, Morelli, De Robertis, Tognocchi: Riordino delle centrali operative 118 a livello dell'area vasta della Toscana centrale (Mozione n. 765) Voto positivo Presidente ***

4 - 4 - La seduta inizia alle ore 10:09. Presidenza del Presidente Alberto Monaci COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO: Congedi PRESIDENTE: Buongiorno. Comunico che non parteciperanno alla seduta odierna la Vicepresidente della Giunta Saccardi, gli assessori Bramerini, Marroni, Nocentini ed i consiglieri Brogi, Marignani, Ruggeri, Sgherri, Tognocchi, Tortolini. Interrogazione a risposta immediata del consigliere Agresti: Chiusura del Nucleo Sommozzatori Vigili del Fuoco di Grosseto (Interrogazione orale n. 1083) PRESIDENTE: Iniziamo con l'interrogazione 1083, proponente il consigliere Agresti, "chiusura del Nucleo dei sommozzatori vigili del fuoco di Grosseto". Risponde per il Presidente Rossi l'assessore Salvadori. SALVADORI: Buongiorno. Come noto a tutti il Corpo dei vigili del fuoco è un organo dello Stato e come tale la Giunta regionale non ha nessun potere nei confronti delle decisioni assunte a livello centrale. Detto ciò non significa che è intenzione della Giunta regionale disinteressarsi degli accadimenti che riguardano tale importante istituzione. Riteniamo che il Corpo dei vigili del fuoco assolva in generale ad uno dei compiti più importanti per la tutela dei cittadini toscani, infatti è sempre in prima linea per fronteggiare le emergenze che si verificano sul nostro territorio. Nello specifico il Nucleo sommozzatori di Grosseto è per noi di estrema importanza considerato che è localizzato in una provincia il cui territorio è attraversato da numerosi corsi d'acqua, insistono lagune come quella di Orbetello oltre al un tratto di mare che vede nel periodo estivo una forte presenza turistica. Per questo motivo facciamo nostra l'interrogazione e ci attiveremo a breve nei confronti del Ministero degli interni per a- vere delucidazioni in merito alle scelte di potenziamento del corpo sul territorio regionale, consci del fatto che se risparmi devono essere fatti sul lato della spesa corrente dello Stato, non possono essere fatti incidendo sul livello di sicurezza dei cittadini. Si coglie l'occasione per informare il Consiglio regionale che il 24 marzo e stato consegnato alla direzione regionale dei Vigili del fuoco il Pegaso d'oro, poca cosa, che intendiamo come un segnale di attenzione nei confronti di questo importante corpo dello Stato. Grazie. PRESIDENTE: Consigliere Agresti. AGRESTI: Grazie, Presidente. Non avevo dubbi rispetto a quanto detto dall'assessore Salvadori. Sappiamo perfettamente che i Vigili del fuoco sono un corpo dello Stato, ma è altrettanto vero che la sicurezza nella nostra regione compete anche al nostro governatore. Si tratta di sicurezza a tutti gli effetti perché non sono vigili del fuoco sui generis ma sommozzatori che, guarda caso, quando ci fu il naufragio della Concordia furono osannati ed elogiati per il tempismo e l'attivismo dimostrato, salvando in quell occasione più di 80 persone. Fra l altro non sono persone o servitori dello stato licenziati per cui si pensa di ottenere un risparmio perché di fatto vengono mandati a fare i vigili del fuoco invece dei sommozzatori, cosa che per altro fanno anche ora; non è che quando non fanno i sommozzatori stanno con le mani in mano ad aspettare che anneghi qualcuno, o che succeda qualcosa in mare o nei fiumi, ma vanno a spengere incendi e a fare tutto ciò che compete ai vigili del fuoco. Su questo bisogna insistere. Non vedo una forma di risparmio così importante da giustificare la soppressione di un servizio fondamentale. Di fronte a Grosseto c'è un arcipelago e questi vigili agiscono praticamente dall'elba fino a Giannutri ed in certe

5 - 5 - occasioni vanno anche oltre perché in casi di emergenza nazionale sono andati dove occorreva. È evidente che non si può trascurare questo specchio di mare toscano così importante; qua deve essere garantita la presenza dei sommozzatori. Prendo sul serio le parole pronunciate dall'assessore Salvadori nel senso che sia fatto veramente il tentativo da parte del Presidente della Regione di sensibilizzare il ministro competente, cosa che faremo anche noi visto che il Ministro Alfano è presidente del Nuovo Centro Destra, quindi in qualche maniera è cosa già fatta. Istituzionalmente era importante prendere posizione perché parliamo sempre di sicurezza e questo è un aspetto importante della sicurezza della nostra regione. Mi auguro davvero che quanto sostenuto dall'assessore diventi un'azione pressante nei confronti del Governo rispetto alla tutela e alla salvaguardia di questo corpo. Interrogazione a risposta immediata dei consiglieri Fedeli, Gazzarri, Manneschi, in merito alle tariffe Toremar (Interrogazione orale n. 1099) PRESIDENTE: Interrogazione 1099 "in merito alle tariffe Toremar", proponenti i consigliere Fedeli, Gazzarri e Manneschi; risponde l'assessore Ceccarelli. CECCARELLI: Con decreto dirigenziale del 29 settembre 2011 è stata aggiudicata definitivamente la gara per la privatizzazione di Toremar alla società Moby, provvedendo nel contempo alla cessione della partecipazione azionaria della Toremar alla stessa Moby e alla stipula del contratto di servizio con la società Toremar S.p.A. Il contratto di servizio tra Regione e la società Toremar tratta, all'articolo 13, il sistema tariffario relativo al servizio oggetto del contratto e le tariffe che la società deve applicare sono quelle allegate al contratto. Le stesse sono aggiornate ogni 12 mesi su richiesta della società Toremar in base alla media delle variazioni dell'indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati nei 12 mesi precedenti la richiesta di variazione mediante il calcolo del tasso di inflazione medio annuo calcolato dall'i- STAT. Tale operazione, corrispondente al recupero del tasso inflattivo, è stata prevista nel contratto di servizio in virtù delle disposizioni contenute nel codice degli appalti. Alla Regione è inoltre riservata la possibilità di variare il sistema tariffario in corso di contratto sia ai fini del riequilibro economico del contratto stesso che per politiche di investimento ed incremento dei servizi. La società può avanzare una proposta di riequilibro economico del contratto nel caso in cui si verifichi uno scostamento dall'equilibrio economico-finanziario in presenza di condizioni di mercato tali da determinare un peggioramento delle condizioni gestionali che generano maggiori costi operativi o minori ricavi tariffari in conseguenze negative sul risultato operativo superiore al 10 per cento, oppure in presenza di modifiche di norme legislative regolamentari che stabiliscono nuove condizioni per l'esercizio del servizio previsto nel contratto. Gli interventi della Regione, nel caso in cui viene valutata l'ammissibilità della richiesta, sono indicati al punto 7 dell'articolo 26 del medesimo contratto di servizi. Sulle rotte per l'elba sono presenti 4 società, una sovvenzionata, la Toremar, e 3 in libera concorrenza e precisamente Moby, Corsica e Sardinia Ferries e Blu Navy. Mentre le società Toremar e Moby svolgono servizi per tutta la durata dell'anno le società Corsica e Sardinia Ferries e Blu Navy svolgono servizi per propria scelta aziendale limitati soltanto alla parte estiva dell'anno. Il prezzo al pubblico dei servizi marittimi, come definito dal contratto di servizio Regione - Toremar, si compone di due parti. La prima tariffa vera e propria costituisce la compensazione dovuta a Toremar per obblighi di servizi a garanzia della continuità territoriale per l'intero anno e gli obblighi tariffari, agevolazioni per pendolari e

6 - 6 - residenti per l'effettuazione del servizio; la seconda comprende il diritto di prenotazione, diritti portuali, tasse di sbarco e IVA dove è prevista, voci, queste, indipendenti dalle decisioni della Regione per le quale Toremar agisce solo come esattore. In particolare il diritto di prenotazione è stabilito in misura percentuale del 10 per cento dalla tariffa vera e propria, i diritti portuali sono applicati in misura definita dalle autorità portuali, la tassa di sbarco è variabile a seconda della località di sbarco ed è applicata solo nelle corse di andata verso le isole i cui proventi vanno esclusivamente agli enti locali delle isole di sbarco. L'IVA è applicata nella misura del 22 per cento alla parte tariffaria ai soli mezzi per le distanze inferiori alle 25 miglia nautiche e a passeggeri o mezzi per distanze superiori. L'adeguamento annuale dell'indice ISTAT si applica da parte della Regione alla sola parte di competenza. Le altre quote possono subire variazioni diverse dall'adeguamento inflattivo per volontà dei soggetti richiamati. Per i servizi marittimi le tariffe di corsa semplice e gli abbonamenti distinti per alta stagione, media stagione, primaverile e bassa stagione riguardano passeggeri e mezzi al seguito secondo un piano tariffario che prevede tariffe uniche per auto, camper, moto, rimorchi, roulotte, biciclette e animali e tariffe a metro lineare per pullman, camper oltre 6 metri, minibus, mezzi commerciali. Vi sono poi tariffe calmierate per i pendolari e i soli residenti delle isole il cui prezzo è pari a circa un terzo della tariffa ordinaria. Gli incrementi tariffari applicati a partire dal 2013, necessari a garantire l'equilibrio contrattuale di Toremar secondo quanto previsto dall'articolo 26 del contratto vigente, sono stati commisurati alla sola parte tariffaria escludendo qualsiasi incremento per le tariffe di residenti e pendolari. È importante rilevare che le tariffe contrattuali costituiscono un massimo cui la società di navigazione deve attenersi, non escludendo che per motivi commerciali e di concorrenza le stesse possono essere ridotte; ad e- sempio Toremar nel periodo estivo dello scorso anno ha applicato una riduzione consistente delle tariffe in allineamento con quelle della concorrenza sulla principale rotta Piombino - Portoferraio in modo tale che una traversata veniva a costare mediamente il per cento in meno rispetto alla tariffa contrattuale. Queste riduzioni sono monitorate dalla Regione che vigila per quanto previsto nel contratto di servizio su rispetto del massimo tariffario e dell'equilibrio economico del contratto stesso. La proposta di piano tariffario adeguata all'indice ISTAT è trasmessa da Toremar all'inizio di ciascun anno alla Regione che verifica in modo puntuale l'esatta applicazione dei meccanismi di adeguamento a ciascuna tariffa. Le tariffe Toremar sono indicate sul sito aziendale e corrispondono di norma al prezzo al pubblico comprensivo dei diritti, prenotazione e quant'altro, e sono consultabili per tratta in base al periodo di acquisto, alta, media e bassa stagione. A parte isolati episodi di difficoltà segnalati anche al numero verde regionale, con conseguente immediato intervento di verifica e ripristino, le procedure di prenotazione e acquisto dei biglietti on line non risulta abbiano prodotto disservizi di rilievo. La Regione vigila sulla corretta attuazione da parte del gestore tariffario che trova la sua piena legittimazione nel contratto di servizio. La complessità del sistema di determinazione della tariffa del servizio marittimo, derivante dall'applicazione a livello nazionale dei decreti interministeriali ai quali tanto il gestore quanto la Regione hanno dovuto adeguarsi, non può ritenersi causa di disposizioni contrattuali non sufficientemente chiare e definite. PRESIDENTE: Vicepresidente Fedeli. FEDELI: Grazie, Presidente. Assessore, qua è come chiedere ai pendolari dei treni se sono contenti del servizio offerto. Vorrei

7 - 7 - potere avere un ispettore della Regione che una settimana insieme a me, giorno dopo giorno, va all'elba. La sua risposta è articolata e in quello che dice in parte soddisfa la nostra interrogazione. L'errore, secondo me, è stato dare una sorta di monopolio alla Moby. È vero il discorso dei biglietti, ma spendo meno da Bari a Gominizza che da Piombino all'isola d'elba col mio camper perché il giochino è in quale giorno, in quale ora e in quale fascia prendo il biglietto. È vero, ho degli sconti in certi momenti particolari di una giornata, uno sconto altissimo e vado quasi gratis, poi ci sono altri momenti invece di un altro giorno in cui pago tre volte di più e così si recupera anche quello che è costato meno. Questo è il gioco, che forse a volte sfugge. Per non parlare poi del servizio in sé stesso, che è il servizio di una sola società, in definitiva: "oggi c'è troppo vento e non si parte", "oggi, vedete l'onda è un po più altina e non si va"; la nave parte, non parte; c'è molta indecisione. In passato ci ho messo anche sette ore per andare all'elba perché invece di sbarcare a Portoferraio sono finito a Marciana Marina però la nave in qualche modo partiva; arrivavo dopo sette ore ma partiva. Ora invece sembra ci sia un eccesso di sicurezza per cui bisogna stare attenti a tutto, anche se ci sono troppi gabbiani per aria che volano e fanno troppo vento non si parte. In parte sono soddisfatto della risposta che lei mi ha letto, assessore, ma chiederei, posso farlo anche personalmente, di essere come Regione più puntigliosi con questa società nel controllo sia della bigliettazione che del servizio da un punto di vista orario. Grazie. Interrogazione a risposta immediata dei consiglieri Santini, Nascosti, Antichi: Tariffa servizio idrico integrato (Interrogazione orale n. 1100) PRESIDENTE: "Tariffa servizio idrico integrato", interrogazione Risponde per l'assessore Bramerini, ha la delega, il qui presente assessore Simoncini. Grazie. SIMONCINI: Grazie, Presidente. In relazione all'interrogazione sono state raccolte informazioni presso l'autorità idrica toscana e si precisa quanto segue: l'autorità per l'energia elettrica, il gas e il servizio i- drico integrato che dopo chiamerò "autorità nazionale" perché la dovrò citare più volte e il nome è abbastanza lungo, con deliberazione 643 del 27 dicembre 2013 ha emanato la disposizione per la definizione delle tariffe idriche per il periodo richiedendo che entro il 2014 le autorità idriche a livello nazionale, quindi anche l'autorità idrica toscana, sulla base della proposta del gestore sugli interventi necessari al conseguimento degli obiettivi fissati dall'autorità stessa, predisponesse la tariffa per gli anni 2014 e 2015 nell'osservanza del metodo ed il piano economico finanziario fino al termine dell'affidamento che garantisca il raggiungimento dell'equilibrio economico e finanziario ed in ogni caso il rispetto dei principi di efficacia, efficienza ed economicità della gestione, anche in relazione agli investimenti programmati. Ciò trasmettendo inoltre all'autorità nazionale lo schema regolatore inviando insieme alla documentazione di cui sopra il programma degli interventi, il piano economico finanziario, una relazione di accompagnamento che ripercorra la metodologia applicata, l'atto o gli atti deliberativi di predisposizione tariffaria, ovvero l'approvazione dell'aggiornamento del piano economico e finanziario. Vista la complessità della documentazione e il ridotto tempo concesso si assomma anche la criticità dovuta al fatto che l'autorità toscana deve definire gli atti per ben sette gestori unici di ambito essendo tutti regolati dalla medesima autorità. Con nota del 6 febbraio ultimo scorso l'autorità toscana ha chiesto all'autorità nazionale una proroga di 90 giorni del termine stabilito dall'autorità nazionale in 30 giorni per la trasmissione della documentazione di cui sopra. Questo per evitare che si attivi il si-

8 - 8 - lenzio assenso previsto dalla delibera dell'autorità nazionale e che l'autorità nazionale stessa si esprima sulla documentazione tecnica e sulla tariffa predisposta dal gestore del servizio idrico integrato anziché su quella predisposta dall'autorità toscana approvata dai sindaci. La proroga quindi serviva non ad avere un silenzio assenso e quindi una presa d'atto della proposta nazionale ribaltata a livello regionale, ma un'espressione dell'autorità nazionale su quella predisposta dall'autorità. La richiesta è chiara e condivisibile e l'obiettivo è perseguire il prioritario interesse dei comuni disponendo di un congruo tempo per l'esame e la valutazione della documentazione predisposta dall'autorità toscana in una materia così delicata quale è la tariffa e la rivisitazione del programma degli interventi. A questa richiesta dell'autorità toscana l'autorità nazionale non ha dato riscontro. Con nota del 10 marzo l'associazione nazionale di tutti gli enti d'ambito ha trasmesso un'analoga richiesta motivandola anche in relazione al fatto che le procedure di calcolo, che è stato necessario predisporre per dare attuazione alla deliberazione 643 già citata, hanno richiesto tempi più lunghi del previsto e che il programma di calcolo solo da pochi giorni era stato distribuito agli enti e alle autorità di ambito e quindi non c'erano neanche i tempi tecnici materiali per potere corrispondere alla nota dell'autorità nazionale. Con nota del 14 marzo l'autorità nazionale ha dato riscontro a questa richiesta negando di fatto ogni slittamento di scadenze precisando che intende valorizzare comunque le decisioni e il ruolo degli enti d'ambito anche se adottate oltre i tempi previsti facendo quanto possibile per evitare l'esercizio dei poteri sostitutivi. Si tratta quindi di una risposta un po strana: da una parte nega e dall'altra manifesta una disponibilità. Va per altro segnalato come l'agenzia nazionale con determina 3/2014 del 7 marzo abbia definito il formato e le specifiche per la predisposizione del programma e degli interventi richiamando puntualmente tutte le informazioni che devono essere fornite, nonché lo schema tipo della relazione di accompagnamento che declina addirittura l'indice della relazione, la strutturazione e l'informazione che devono essere predisposte entro il 31 marzo; cioè il 7 marzo si definisce un quadro molto complesso da ottemperare entro i 20 giorni successivi. Tale disposizione determina la necessità di riorganizzare tutto il lavoro predisposto per confezionarlo nel formato prescritto rafforzando quindi ancora di più l'esigenza di una proroga per consentire la trasmissione della documentazione nei modi richiesti dall'autorità nazionale. Rispetto alla domanda su quali azioni intende assumere la Regione affinché sia definita la nuova tariffa secondo la procedura prevista, la risposta che, a nome dell'assessore Bramerini, do è questa: sebbene la Regione Toscana non abbia alcuna competenza operativa nell'approvazione della tariffa del servizio idrico integrato non si possono che condividere, come mi membra aver già detto prima, le motivazioni della richiesta dell'autorità toscana per un maggiore termine per il completamento della documentazione tecnica. Questo anche perché a maggio, come tutti sappiamo, scade oltre la metà delle amministrazioni dei comuni toscani e quindi la proroga doveva consentire anche ai nuovi sindaci di potere intervenire sull'argomento visto anche che le decisioni, soprattutto quelle programmatiche, vanno oltre la scadenza delle concessioni e quindi ben oltre la durata delle prossime legislature comunali, contemplando l'esigenza di garantire gli investimenti necessari e di non gravare troppo sui cittadini. Tuttavia siamo a conoscenza del fatto che, prendendo atto della risposta, gli organi dell'autorità toscana hanno predisposto un calendario di riunioni che assicura la produzione di quanto richiesto sulle tariffe, previo i pareri delle 6 conferenze territoriali entro e non oltre il 10 aprile e quindi prima dello svolgimento del-

9 - 9 - le prossime elezioni amministrative. Quanto alla specifica richiesta ricordo che la legge regionale 69/2011 prevede che all'assemblea dell'autorità toscana sia invitato anche l'assessore all'ambiente e alle e- nergie della Regione Toscana e in virtù di tale coinvolgimento sarà cura dell'assessore Bramerini vigilare e supportare l'autorità toscana perché i necessari atti siano emanati nel rispetto della disciplina nel più breve tempo possibile. PRESIDENTE: Grazie, assessore. Consigliere Nascosti. NASCOSTI: Avrei bisogno della copia della risposta. La risposta all'interrogazione è molto esaustiva, anche se sostanzialmente non rassicurante. Il solo motivo è che recentemente abbiamo fatto una riunione della Sesta Commissione congiunta con la Terza sul piano energetico regionale in cui c'è tutta una serie di capitolati che devono essere finanziati con la tariffa: la risorsa i- drica e gli interventi per il potenziamento, la potabilizzazione e la messa in sicurezza delle disposizioni, per quanto riguarda anche il riuso e il riutilizzo delle acque di depurazione e delle inadempienze rilevate nelle procedure di infrazione da parte della Comunità europea, Prima si fa la tariffa e prima il piano che abbiamo visto e le priorità potranno essere non un documento di intenti ma realizzate. La priorità, ci diceva il dirigente Gallori, era prima rispondere all Unione europea per il discorso della depurazione e poi per il discorso degli interventi di implementazione dell'acquedotto. Senza la tariffa non si fa. Aspettare le elezioni, questo è il problema, mi sembra un po irresponsabile perché, ha detto bene l'assessore nella relazione, sono concessioni che vanno ben oltre i mandati consiliari. Posso capire che ci sia l'esigenza di fare una nuova assemblea d'ambito per rimodulare e ridiscutere la tariffa, cosa che c'era già stata e ricordo che con qualche difficoltà avevamo trovato una sintesi a seguito anche delle previsioni referendarie. Mi dichiaro parzialmente soddisfatto della risposta e mi auguro che nella prossima assemblea d'ambito l'assessore nel ruolo di controllore, tra virgolette, comunque di osservatore esterno interessato da questo punto di vista, possa consentire o possa fare svolgere un ruolo attivo nel determinare direttamente la tariffa e l'importo della stessa, cosa fondamentale perché altri piani su cui stiamo lavorando altrimenti non potranno trovare finanziamento. Grazie. Interrogazione a risposta immediata della consigliera Sgherri, in merito alla riorganizzazione dei punti prelievi territoriali nel Chianti fiorentino e la collegata riduzione dell'attività del centro prelievi dell'ospedale s.s. annunziata (Interrogazione orale n. 1090) PRESIDENTE: Presidente Sgherri, riguardo all'interrogazione 1090 è stato detto che le veniva data risposta scritta. Presidente Sgherri, lei ieri sera non era presente altrimenti l'assessore Marroni rispondeva. Ieri sera dovevano dichiararla decaduta visto che lei non c'era. Stamani non c'è l'assessore; se le va bene prende la risposta scritta. Gli altri assessori non possono leggere la risposta dell assessore Marroni perché manca la sua delega. Interrogazione a risposta immediata del consigliere Del Carlo: Prospettive per l'aeroporto di Capannori e progetti finanziati dalla Regione Toscana (Interrogazione orale n. 1091) PRESIDENTE: Presidente Del Carlo, ha la fortuna di aver qui due assessori, l'assessore Ceccarelli e l'assessore Simoncini. Interrogazione 1091 "prospettive dell'aeroporto di Capannori e progetti finanziati dalla Regione Toscana". Proponente il presidente Del Carlo. Risponde l'assessore Ceccarelli. CECCARELLI: Grazie, Presidente. Il consigliere Del Carlo chiede a che punto sia il percorso di trasferimento dell'aeroporto

10 di Capannori dal demanio statale a quello regionale e per quali motivi non sia ancora concluso. Occorre premettere che l'aeroporto di Tassignano è aeroporto civile aperto al traffico di aviazione generale ed insiste sul demanio aeronautico dello Stato, ramo a- viazione civile. ENAC è pertanto il soggetto titolare ad assegnare la gestione totale dello scalo. Attualmente sono presenti diversi soggetti titolari di concessioni parziali assegnate e rinnovate da ENAC. La Regione, anche a seguito della nota ENAC del 22 ottobre 2012 con cui veniva proposta l'attivazione di un percorso per il passaggio dal demanio statale di alcuni scali aeroportuali toscani, si è attivata per l'attuazione dei passaggi previsti in materia di federalismo demaniale riguardanti l'aeroporto di Tassignano, di Arezzo e di Siena. La Regione si è manifestata disponibile a rivestire il ruolo di Regione pilota nell'ambito dell'attuazione del cosiddetto "federalismo demaniale" nel campo aeroportuale, anche nelle more dell'approvazione del piano nazionale dei trasporti, luogo di definizione degli aeroporti e dei sistemi aeroportuali di interesse nazionale che a data odierna non è ancora avvenuta. In particolare sono stati più volte avanzati solleciti in sede tecnica e in sede politica, anche con una mia nota del 16 a- prile del Il percorso si è articolato in una serie di incontri e confronti finalizzati in via prioritaria a definire il quadro di riferimento per l'assegnazione della gestione totale dello scalo da parte di ENAC. A seguito dell'incontro tenutosi in data 19 febbraio 2014 alla presenza mia, del sindaco di Capannori e dell'amministratore delegato della società aeroporto di Capannori, si è appreso della disponibilità di ENAC al rilascio della concessione in gestione totale dell'aeroporto. Tale disponibilità è stata confermata in linea di principio con una nota ENAC del 26 febbraio di questo anno con cui si fa riferimento alla concessione del bene aeroporto per attività di aviazione generale caratterizzata da una peculiare tipologia di voli che vanno dai voli privati, alle scuole di volo, al business aviation, all'aerotaxi. Secondo ENAC per tale tipologia di concessione è prevista una procedura semplificata che dovrebbe consentire il rilascio della stessa entro la fine di questo mese. Deve comunque essere acquisito in via formale da parte di ENAC il preventivo parere positivo da parte del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. Con riferimento alle competenze regionali in materia di governo del territorio si evidenzia che il piano di indirizzo territoriale strumento della pianificazione territoriale di nostra competenza prevede nel masterplan la seguente dicitura: "il sistema aeroportuale toscano allegato, e parte integrante del PIT stesso, individua il sistema degli aeroporti come risorsa di interesse u- nitario regionale e definisce ed individua il ruolo degli aeroporti secondo la seguente gerarchia: aeroporti di interesse nazionale e regionale comprendente Pisa, di rilevanza economica fino all'intercontinentale, Firenze di rilevanza economica fino all'internazionale, Elba, Siena e Grosseto aeroporti di interesse regionale con funzioni di aviazione generale per la protezione civile quali Massa, aeroporti di interesse regionale con funzione generale quali Arezzo e Lucca". Con riferimento alla programmazione regionale il piano regionale integrato della mobilità definisce la classificazione degli aeroporti costituenti il sistema toscano. L'aeroporto di Lucca è classificato come aeroporto di interesse regionale con funzioni di aviazione generale. Le ultime tre richieste del consigliere Del Carlo sono le seguenti: se e dove la Regione intende procedere alla realizzazione di un polo aeronautico alla luce anche del piano di indirizzo generale integrato approvato dal Consiglio, quali sono i progetti finanziati e seguiti dalla Regione che coinvolgono l'aeroporto di Capannori e se fra questi rientra il Progetto Zefiro, quali rapporti intercorrono tra la società Zefiro, Ricerca ed innovazione e la società aeroporto di Capannori e se è prevista la firma di un

11 protocollo di intesa che coinvolga anche la Regione Toscana. Rispetto a questi tre quesiti le risposte che diamo, con il contributo dell'assessorato di Simoncini, sono le seguenti: si fa presente che la Regione Toscana non effettua alcun riconoscimento di poli e distretti tecnologici; la struttura in questione potrà aderire ai poli e distretti che la Regione promuove i quali costituiscono piattaforme di cooperazione fra soggetti che si occupano di trasferimento tecnologico. L'assessorato alle attività produttive e al lavoro promuoverà nelle prossime settimane, come previsto dagli atti di indirizzo del Consiglio con il DPEF del 2013, la ricognizione dei laboratori di ricerca industriale e i dimostratori tecnologici per favorire, oltre che la diffusione della loro conoscenza come fattore di attrazione del territorio, forme di cooperazione e diffusione per il sistema delle imprese. Anche in tale contesto il cosiddetto polo aeronautico di Capannori potrà aderire ed operare. Al momento, infine, non risultano all'assessorato delle attività produttive firme di protocolli d'intesa in tal senso che coinvolgano anche la Regione. Ciò che conta per la Regione è che anche queste iniziative operino in un'ottica integrata e sistemica per poter competere sui mercati in cui i concorrenti hanno dimensioni significative ed esperienza accumulata. PRESIDENTE: Presidente Del Carlo. DEL CARLO: La risposta è alquanto articolata e complessa. In sintesi pare che la Regione non sia interessata a questo scalo. Lei, assessore, dice che l aeroporto ospita alcuni elicotteri abilitati a servizio antincendio di protezione civile della Regione Toscana; quindi, dico, a qualcosa serve. Questo riferimento mi pare sia importante. Però poi che succede? Succede che la Regione non riconosce nessun impegno di partecipazione perché qui c'è un capitale sociale di euro quasi tutto del Comune, il 97 per cento del Comune; non ci sono più nemmeno la Provincia e la Camera di commercio di Lucca, che prima ne facevano parte. C'era anche un privato che è andato via perché ha visto che non c'erano prospettive. Quindi il Comune si è assunto la responsabilità di tutte le quote, del 97 per cento, appunto. Questa società ha un consiglio di amministrazione con un presidente, un amministratore delegato; sembra che sia una società di capitali di una certa importanza ed invece non è così. C'è tutta un'impalcatura ed un discorso messo in piedi per gestire una cosa che mi pare di prospettive ne abbia poche. La Regione non partecipa e non finanzia mi pare; dice: "sì, questa società partecipi ai bandi che ci saranno per quanto riguarda i poli tecnologici, i poli aeronautici" ma sono tutte cose un po campate in aria. Credevo la Regione avesse interessi particolari su questa realtà, ma mi pare di no e questo è confermato dalla sua risposta. Il problema riguarda la gestione, che è a totale carico di un comune il quale cerca di rilanciare l'attività attraverso il progetto Zefiro in cui c'entra l'università per quanto riguarda i droni. Ci si capisce poco, solo il fatto che il bilancio è in passivo e quindi qualcuno deve ripianare. La sua risposta non è molto chiara, assessore, si capisce solo che la Regione non è interessata a questa cosa. Mi dichiaro quindi parzialmente soddisfatto perché occorrerebbe che la Regione desse degli indirizzi di chiarezza e non lasciasse solo ad i- niziative localistiche la gestione di queste cose perché gestire un aeroporto, sia pure minore, così sono chiamati questi aeroporti, non è cosa da poco; ce ne sono altri due o tre in Toscana; quello dell'elba ha altre caratteristiche, qualche possibilità di sviluppo legata al turismo e quindi è un po diverso. La Regione dovrebbe dare precisi indirizzi per far stare coi piedi in terra, per far capire che prospettive qui non ce ne sono e ricondurre il tutto ad un'attività che deve essere concreta e limitata a quello che si può realizzare e non a pensare, come mi pa-

12 re pensi qualcuno localmente, a grandi prospettive con dei costi che ricadono sui cittadini. Grazie. Interrogazione a risposta immediata del consigliere Gambetta Vianna: Smaltimento amianto in Toscana (Interrogazione orale n. 1097) PRESIDENTE: Passiamo all'interrogazione 1097 "smaltimento amianto in Toscana". Risponde l'assessore Simoncini. SIMONCINI: Con riferimento al quesito per sapere lo stato dell'attuazione delle manovre che si prefiggono effettuare per lo smaltimento e la rimozione dell'amianto presente sul territorio regionale, si fa presente quanto segue: non possiamo che condividere le preoccupazioni espresse nella premessa dell'interrogazione. Riteniamo comunque che l'attuazione delle previsioni della recente legge regionale 19 settembre 2013, numero 51, sulle norme per la protezione e bonifica dell'ambiente dai pericoli derivanti dall'amianto, costituirà la più completa ed esaustiva risposta alle criticità che il consigliere segnala. Come previsto nella legge regionale infatti il percorso per la soluzione del problema amianto non può che passare attraverso un concreto processo di pianificazione che, partendo dall'individuazione della presenza sul territorio dei materiali che contengono amianto, preveda azioni e incentivi per la rimozione e bonifica ed infine ne promuova il corretto smaltimento. È necessario puntare a incrementare il coordinamento delle azioni in materia di amianto anche attraverso una più stringente collaborazione tra sanità e ambiente dando risposta alle richieste dei cittadini e delle aziende. In particolare è necessario ripartire dal quadro conoscitivo costituito dalla mappatura eseguita dalla Regione ai sensi del decreto ministeriale 101/2003 avvalendosi di ARPAT, una mappatura realizzata nel 2003 ed aggiornata nel 2013 i cui dati sono stati trasmessi a INAIL che se ne occupa per conto del Ministero dell'ambiente per la tutela del territorio e del mare e considerando che la maggiore problematicità relativa all'amianto è quella di carattere sanitario che riguarda i luoghi di lavoro. Ricordo che la richiamata legge regionale prevede espressamente la predisposizione di un piano regionale di tutela dall'amianto. Il piano è articolato nei seguenti obiettivi: 1) predisposizione di un quadro conoscitivo, 2) rilevazione delle situazioni di pericolo, completamento mappatura dei siti e delle zone interessate alla presenza dell'amianto avvalendosi di ARPAT, 3) azioni di prevenzione e tutela che perseguono l'obiettivo della messa in sicurezza dei pericoli in ragione delle diverse classi di pericolosità entro il 2016, messa in sicurezza dei manufatti appartenenti alla classe di pericolosità più alta; 4) controllo delle condizioni di salubrità ambientale e sicurezza del lavoro; 5) controllo dell'attività di smaltimento e messa in sicurezza e bonifica dei siti e delle zone inquinate dall'amianto; 6) incentivazione e promozione delle specifiche iniziative volte alla rimozione dei materiali contenenti amianto in conformità delle disposizioni in materia di tutela della salute e della sicurezza dei luoghi di lavoro; 7) previsione di specifici contributi regionali al fine dell'individuazione di idonei siti di smaltimento per i rifiuti contenenti amianto in coerenza con la pianificazione regionale in materia di disposizione rifiuti; 8) predisposizione di specifici corsi di formazione, aggiornamento professionale per gli addetti. Il piano prevederà anche la possibilità di concessione di contributi a favore dei proprietari dell'immobile per la rimozione dei materiali contenenti amianto secondo procedure di evidenza pubblica e tenuto conto delle diverse situazioni di pericolo. Si ricorda che nel marzo 2013 è stato adottato un piano nazionale amianto che definisce linee di intervento per un'azione coordinata delle amministrazioni statali e territoriali. Il piano si articola in macroaree di intervento, sanità, sicurezza sul lavoro, tutela previdenziale e tutela ambientale. Di detto piano

13 dovremmo necessariamente tener conto una volta che questo sia definitivamente approvato. In conclusione siamo consapevoli delle risposte che è necessario fornire alla collettività rispetto al problema amianto e crediamo che un piano regionale sia la risposta giusta. Da parte nostra ci impegniamo quindi ad attivare e perseguire ogni utile azione per portare a compimento il processo di pianificazione. La Giunta infatti ha già avviato l'iter per la creazione di un gruppo di lavoro che predisporrà il pano regionale per la tutela dell'amianto. PRESIDENTE: Presidente Gambetta Vianna. GAMBETTA VIANNA: Il piano è ottimo; chiedo che venga accelerato il più possibile perché ci sono ancora tantissime costruzioni, anche scuole, con i tetti in eternit, pericolose per gli alunni che ci vanno. Il piano è buono, ottimo, e sarebbe meglio velocizzare il più possibile; il problema va avanti da tantissimi anni e non bisogna dormire sugli allori ma accelerare il più possibile e dare attuazione vera a tale piano. Grazie. Interrogazione a risposta immediata del consigliere Brogi, in merito alla vicenda della frana di Ricasoli nel Comune di Montevarchi (Interrogazione orale n. 1089) PRESIDENTE: Per concludere le interrogazioni della seconda pagina dell odg rimane la numero 1089 "in merito alla vicenda della frana di Ricasoli nel comune di Montevarchi", proponente il consigliere Brogi che non vedo in aula. Avrebbe risposto l assessore Simoncini per l'assessore Bramerini. Tale interrogazione decade. Interrogazione a risposta immediata dei consiglieri Magnolfi, Gambetta Vianna, Taradash, Agresti, Benedetti, Lazzeri, in merito all'annullamento del concorso per dirigenti scolastici in Toscana (Interrogazione orale n. 1098) Interrogazione a risposta immediata dei consiglieri Donzelli, Staccioli, Marcheschi: Annullamento concorso per dirigenti scolastici (Interrogazione orale n. 1101) PRESIDENTE: L'ultima interrogazione è la 1098 "in merito all'annullamento del concorso per dirigenti scolastici in Toscana" proponenti i consigliere Magnolfi, Gambetta, Taradash, Agresti, Benedetti e Lazzeri. Risponde l'assessore Bobbio. Avevamo deciso nei capigruppo che a tale interrogazione veniva abbinata la 1101 "annullamento concorso per dirigenti scolastici", proponenti i consiglieri Donzelli, Staccioli e Marcheschi. L'assessore Bobbio dà un'unica risposta. A questa risposta i proponenti delle due interrogazioni hanno tre minuti ciascuno per poter replicare. Assessore Bobbio, prego. BOBBIO: Con la sentenza del 3 marzo 2014, il Consiglio di Stato, sezione quarta, ha parzialmente accolto l'appello proposto dal Ministero dell'istruzione dell'università e ricerca e dell'ufficio scolastico regionale per la Toscana avverso alla sentenza del TAR Toscana che ha annullato gli atti della procedura concorsuale. In particolare il Consiglio di Stato rileva che le operazioni concorsuali risultano viziate dalla illegittima composizione della commissione di concorso in quanto al momento in cui si è verificata l'esigenza di sostituire il presidente della commissione l'amministrazione risultava in concreto priva, per una sua inescusabile mancanza, di alcun valido sostituto appartenente alle medesime categorie previste dalla norma di cui all'articolo 10 del DPR 104/2008. Ne consegue che la carenza di personale nelle qualifiche citate non si era verificata per un fatto sopravvenuto ed imprevedibile, bensì quale, purtroppo fin troppo prevedibile, conseguenza di un atteggiamento non adeguatamente diligente e previdente. In conseguenza delle ragioni esaminate il Consiglio di Stato conferma la correttezza

14 del sentenza del TAR Toscana per la parte in cui ha ritenuto illegittime le operazioni concorsuali in relazione alla illegittima composizione della commissione. L'annullamento deve tuttavia essere limitato alle sole operazioni poste in essere dalla commissione nell'illegittima composizione dinanzi esaminata, con salvaguardia delle o- perazioni compiute invece dalla commissione originaria. Ci si riferisce in particolare alla correzione degli elaborati che tale commissione aveva potuto effettuare prima della modifica della sua composizione. Il Consiglio di Stato sulla base dell'articolo 34, lettera e), del codice di procedura amministrativa definisce dopo il giudizio di cognizione anche le misure idonee ad assicurare l'attuazione del giudicato. L'attuazione del giudicato deve avvenire per preservare la validità degli atti della procedura che non sono stati inficiati dall'illegittimità riscontrata. Il Ministero dell'istruzione dovrà affidare ad un dirigente di prima fascia, incardinato da almeno un anno presso gli uffici centrali ministeriali, e ad altri due dirigenti di analoga collocazione estranei alla vicenda amministrativa, il compito di: acquisire gli elaborati concorsuali, distinguere tra: a) da un lato gli elaborati corretti dalla commissione originaria per i quali non occorrerà ripetere le operazioni di valutazione in quanto i candidati conserveranno la votazione riportata e, b), dall'altro gli elaborati corretti dalla commissione illegittimamente composta che dovranno essere nuovamente corretti; ricomporre, per quanto riguarda gli elaborati sub b i plichi, buste, anonimi di cui all'articolo 10 del DPR 9 maggio 1994 numero 487, adottando ogni cautela necessaria per garantire il ripristino del carattere anonimo dei plichi medesimi anche effettuando le altre necessarie operazioni materiali. La sentenza del Consiglio di Stato, esecutiva dal momento della pubblicazione, come si evince dagli estratti sopra riportati, conferma la correttezza della sentenza del TAR per la parte in cui ha ritenuto l'illegittimità delle operazioni concorsuali in relazione alla illegittima composizione della commissione e definisce inoltre, nel dettaglio, le misure per assicurare l'attuazione del giudicato. La vicenda risulta pertanto di estrema complessità e vede estremamente limitate le possibilità di intervento da parte del Governo e a maggior ragione da parte della Regione, stante anche il fatto che trattasi di concorso bandito dal Ministero attraverso l'ufficio scolastico regionale. Tuttavia il Presidente della Regione Toscana, insieme al sottoscritto, mosso dalla preoccupazione dell'estremo disagio recato al mondo della scuola da questa situazione, ha ricevuto l'11 marzo una delegazione di dirigenti scolastici in rappresentanza dei 112 dirigenti scolastici già nominati e quindi in servizio da circa due anni e dei 23 idonei. Il 13 marzo ho incontrato a Roma il Ministro Giannini e nei giorni seguenti il capo di gabinetto del Ministro, dottor Alessandro Fusacchia ed i più alti dirigenti competenti per materia del Ministero con l'intento di trovare una soluzione che nel rispetto della legge e della sentenza salvaguardi in particolare il processo di rinnovamento introdotto nella scuola toscana dai dirigenti scolastici nominati a seguito del concorso in argomento. Il 19 marzo ho consegnato personalmente e direttamente alla segreteria del Presidente del Consiglio a Palazzo Chigi la lettera scritta con il Presidente Enrico Rossi e indirizzata al Presidente del Consiglio Matteo Renzi nella quale si espone la vicenda in questione. Successivamente ho interessato della vicenda alcuni parlamentari sempre con l'intento di ribadire l'interesse e la preoccupazione della Regione Toscana. La Presidenza della Regione Toscana continua a seguire da vicino le decisioni assunte dal Ministero, anche nelle ultime ore, a seguito della notifica della sentenza del Consiglio di Stato avvenuta ieri 25 marzo, e che prevedono: l'adozione da parte del Governo nel prossimo Consiglio dei ministri di un decreto legge che consenta di non spostare i 112 dirigenti scolastici sopra menzionati fino a

15 fine anno scolastico e salvaguardare gli atti assunti, la richiesta di chiarimenti presentata dal MIUR al Consiglio di Stato su alcuni punti della sentenza emanata nella parte in cui si riferisce all'attuazione del giudicato. A fronte di quanto sopra detto la Regione Toscana conferma il suo impegno nel supportare il ministro Giannini a trovare una soluzione. Grazie. PRESIDENTE: Presidente Magnolfi per l interrogazione 1098, prego. MAGNOLFI: Grazie, Presidente. Abbiamo voluto sollevare dinanzi al Consiglio questo che ci è parso tra i tanti casi di accanimento burocratico che travagliano la vita del nostro Paese, uno dei più nefasti dal punto di vista delle conseguenze effettive. Non siamo qui a discutere delle sentenze; probabilmente il giudice amministrativo non avrebbe potuto pronunciarsi in maniera diversa, anche se ci permettiamo sommessamente di osservare che la motivazione addotta non sembra proprio trascendentale laddove si censura il fatto che non sarebbe stato interpellato un numero più ampio di professionisti. Non mi sembra insomma che siamo di fronte all'affermazione di un principio indiscutibile dal punto di vista giuridico, ma sentenza c'è, è definitiva, è stata confermata dal Consiglio di Stato e le sentenze si rispettano, ma in sede amministrativa e legislativa, se necessario, se ne possono governare gli effetti. In questo caso ci sembra che sia assolutamente indispensabile tener conto del fatto che se non c'è un intervento che in qualche modo sani la situazione il danno sarà colossale. Qui ci sono vincitori di concorso che dovrebbero pagare per errori non propri, per un errore del resto assolutamente formale o formalistico e sostanzialmente irrisorio; soprattutto ne deriverebbe un nocumento gravissimo ai processi già avviati all'interno del sistema scolastico che di tutto ha bisogno fuorché di ulteriori elementi di incertezza. La prima parte della risposta mi sembrava essa stessa in tono col tono burocratico dell'intera vicenda. Nella conclusione l'assessore ci ha aperto qualche spiraglio più fattivo rispetto all'intervento della Giunta e speriamo che questo prosegua. Ci sembra positivo che a seguito della nostra interrogazione sia stata proposta una mozione sottoscritta largamente dai gruppi del Consiglio, forse da tutti, e questo è già un risultato politico importante, una volontà unitaria che viene espressa. Anche sulla base di questa mozione la Giunta potrà e dovrà, io credo, proseguire nell'impegno intrapreso. Da un punto di vista formale mi dichiaro parzialmente soddisfatto della risposta. PRESIDENTE: Per l'interrogazione 1101 la parola al presidente Donzelli. DONZELLI: Grazie, Presidente. Ringrazio l'assessore ma non sono per niente soddisfatto. Capisco che sono le prime interrogazioni a cui deve rispondere, quindi prenderà la mano, ma per provare a rispondere dovrebbe leggere le domande. Sappiamo dalla stampa tutto il vostro impegno, l'impegno dei parlamentari, il suo e del Presidente della Giunta a cercare una soluzione per sanare la posizione dei 112 dirigenti scolastici; ma qui c'è un problema, chi ha vinto il ricorso chiede oggettivamente giustizia. Perché l'assessore e il Presidente Rossi incontrano coloro che hanno perso il ricorso e che quindi si trovano in questo momento a fare il dirigente scolastico in maniera formalmente scorretta e non incontrano, visto che hanno chiesto un incontro e lei assessore non glielo ha dato, chi ha avuto ragione dal TAR e chiede come fare a vedere soddisfatte le proprie ragioni? Qui il problema è mantenere l'ordinamento scolastico e non gettare la scuola nel caos, giusto, vedere che non avvenga che improvvisamente saltano gli esami di stato, giustissimo, ma c'è un problema: che ci sono delle persone che hanno fatto un concorso, che hanno fatto ricorso e hanno vinto, il Consiglio di Stato ha confermato la loro vittoria e ora vogliono giustizia. Non pos-

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