B. DESCRIZIONE DELLO STATO DI FATTO
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- Donato Papa
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2 La presente relazione è parte integrante del progetto DEFINITIVO-ESECUTIVO relativo ai lavori di ABBATTIMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE NEI LOCALI DELLA EX PRETURA e sarà così articolata: A. PREMESSA... 1 B. DESCRIZIONE DELLO STATO DI FATTO... 1 C. DESCRIZIONE DELLO STATO DI PROGETTO... 3 Percorso esterno di ingresso... 3 Ascensore... 4 Servizi igienici... 6 Interventi impianti elettrici... 8 Interventi strutturali... 9 D. QUADRO ECONOMICO... 9 A. PREMESSA Nell ottica del recupero e riutilizzo delle strutture di proprietà comunale l Amministrazione municipale intende effettuare un primo fondamentale intervento nei locali della Ex Pretura in via Matteotti. Considerata la futura destinazione ad uffici aperti al pubblico è fondamentale realizzare un iniziale intervento di abbattimento delle barriere architettoniche consistente nella realizzazione di un percorso esterno di accesso, un ascensore e dei bagni al piano primo. B. DESCRIZIONE DELLO STATO DI FATTO L edificio, un tempo destinato alle attività della Pretura di Ghilarza, si sviluppa su quattro piani così organizzati: Un piano seminterrato, di superficie lorda pari a 206,35 mq e altezza interna pari a 2,4 m, un piano rialzato e un piano primo entrambi di superficie lorda pari a 326 mq e altezza interna rispettivamente di 3,7 m e 3,5 m e un piano secondo di superficie lorda pari a 222 mq. Il piano seminterrato, destinato a deposito e locali tecnici, è accessibile sia dall interno sia dal piazzale sul lato sinistro dell edificio attraverso una serranda in ferro. La centrale termica risulta accessibile solo dal piazzale esterno di cui sopra. Il piano di calpestio del seminterrato si trova circa 40 cm al di sotto del piano stradale della via Matteotti. Il piano rialzato e il piano primo sono entrambi accessibili attraverso l ingresso posto sulla via Matteotti, dal quale si accede ad un disimpegno di circa 90 cm sopraelevato rispetto al marciapiede pubblico. Tale dislivello attualmente viene superato con una gradinata rivestita in marmo e costituisce un evidente barriera architettonica per l accesso all edificio. 1
3 Il piano rialzato si trova ad una quota maggiore di 1,7 m rispetto al piano del disimpegno ed è collegato a questo attraverso un ulteriore rampa interna. Il piano primo è accessibile solo dall interno del piano rialzato e sempre attraverso un ampia scala interna. Il piano secondo è invece accessibile solo da un ingresso sulla via Santa Lucia e risulta raggiungibile attraverso una scala interna che corre per tutta l altezza dell edifico; tale piano non risulta collegato con gli altri piani. Prima che la pretura venisse chiusa, il piano rialzato era destinato alle udienze, il piano primo ad uffici e il piano secondo ad uso residenziale. Entrambe i piani sono attualmente dotati di servizi igienici suddivisi per sesso, i quali, oltre ad essere molto vecchi e mal funzionanti, per dimensioni e conformazione non sono accessibili alle persone disabili. Gli infissi esterni costituiti da finestre con telaio in legno privi di qualsiasi guarnizione; la superficie trasparente è costituita da un vetro singolo mentre le chiusure schermanti sono costituite da tapparelle in materiale plastico che si avvolgono all interno di cassonetti in legno privi di coibentazione e di qualsiasi elemento di tenuta all aria. In particolare stato di degrado risultano gli elementi finestrati presenti nell ingresso principale caratterizzati da una struttura in metallo in avanzato stato disfacimento soprattutto nella parte inferiore. L impianto elettrico risulta centralizzato per tutti i piani ad esclusione del secondo. Nel piano rialzato e nel piano primo, a giudicare dai punti di comando dell impianto di illuminazione e dalle scatole di derivazione, il primo impianto risale almeno ai primi anni 70. Originariamente l impianto era tutto in esecuzione sotto traccia. Successivamente probabilmente negli anni 90 è stato fatto un intervento di adeguamento dell impianto elettrico, nel quale in parte è stata mantenuta l esecuzione sotto traccia e in parte è stata adottata l esecuzione a canaletta a parete. I sistemi di protezione e sezionamento dell impianto elettrico sono posti in un quadro elettrico nell androne di ingresso e risultano ormai obsoleti. In tutto l edificio si ha la totale assenza di illuminazione di emergenza e di segnaletica per l indicazione delle vie di esodo. 2
4 C. DESCRIZIONE DELLO STATO DI PROGETTO Gli interventi previsti in progetto saranno conformi a quanto stabilito dal Decreto Ministeriale - Ministero dei Lavori Pubblici 14 giugno 1989, n. 236 "Prescrizioni tecniche necessarie a garantire l'accessibilità, l'adattabilità e la visitabilità degli edifici privati e di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata e agevolata, ai fini del superamento e dell' eliminazione delle barriere architettoniche." Regolamento di attuazione dell'articolo 1 della Legge 9 gennaio 1989, n.13 "Prescrizioni tecniche necessarie a garantire l'accessibilità, l'adattabilità e la visitabilità degli edifici privati e di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata e agevolata" Considerato che la destinazione d uso dei locali oggetto dell intervento sarà: uffici aperti al pubblico ricadente quindi nella categoria Edifici non residenziali destinati a luoghi di lavoro aperti al pubblico per i quali, come stabilito nell allegato A del DM 236 è prevista l accessibilità ossia: la possibilità, anche per persone con ridotta o impedita capacità motoria o sensoriale, di raggiungere l'edificio e le sue singole unità immobiliari e ambientali, di entrarvi agevolmente e di fruirne spazi e attrezzature in condizioni di adeguata sicurezza e autonomia. L intervento previsto in progetto non è tale che l edificio diventi accessibile nel suo complesso ma garantirà una accessibilità parziale. Sono infatti previsti la realizzazione di un percorso esterno al fabbricato avente origine nel parcheggio posto all angolo fra la via Matteotti e la via santa Lucia e che consente l accessibilità al piano terra dell edificio, un ascensore che consente l accessibilità a tutti i piani dell edificio e inoltre è prevista una predisposizione per rendere accessibili i servizi igienici del solo piano primo. Di seguito vengono descritti nel dettaglio gli interventi previsti nel progetto. Percorso esterno di ingresso Come sopra anticipato l accesso al fabbricato è consentito da un percorso esterno con una parte una parte in piano e una in pendenza per una lunghezza complessiva di 11 m. La parte in pendenza è sufficiente a colmare il dislivello fra il punto di origine e il pavimento interno del piano terra dell edificio pari a 89 cm. Tutto il percorso è realizzato in conformità a quanto stabilito al punto e del DM
5 Conformemente a quanto prescritto al punto del DM 236 la parte in pendenza del percorso ha una pendenza dell 8% 8% una lunghezza pari a 5,5 m inferiore quindi ai 10 m, una larghezza pari a 1,2 m maggiore dei 90 cm richiesti mentre la parte in piano ha una larghezza pari a 1,25 m. Tutto il perimetro esterno del percorso è dotato di un parapetto non pieno in acciaio di altezza pari a 95 cm, alla base del parapetto è prevista una fascia in acciaio di altezza pari a 10 equivalente al cordolo richiesto dalla legge nel caso di parapetti aperti. Lungo il percorso esterno, in corrispondenza dello spigolo destro del fabbricato il percorso prevede una svolta ortogonale al senso di marcia; come previsto al punto la zona interessata alla svolta è in piano e ha una ampiezza di 1,7m per 1,7m. Tale spazio è sufficiente per effettuare la svolta a 90 in sicur ezza e consentire una rotazione pari a 360 ad una sedia su ruote. La pendenza trasversale per consentire il deflusso delle acque meteoriche sarà massimo dell'1%. Il piano di calpestio della rampa sarà realizzato con lastricato lapideo; tale finitura sicuramente antisdrucciolevole anche quando bagnata. Ascensore All interno della struttura sarà realizzato un ascensore, che a partire dal piano terra, garantirà il raggiungimento dei tre piani ( rialzato, primo e secondo ) che caratterizzano l edificio. La configurazione dell ascensore è tale da garantire il pieno rispetto di quanto prescritto al punto del DM 236 il quale recita al punto C che in caso di adeguamento di edifici preesistenti, ove non sia possibile l'installazione di cabine di dimensioni superiori, può avere le seguenti caratteristiche: - cabina di dimensioni minime di 1,20 m di profondità e 0,80 m di larghezza; - porta con luce netta minima di 0,75 m posta sul lato corto; Nel caso in oggetto è prevista l installazione di un ascensore del tipo elettrico con porte automatiche di larghezza 80cm e con una pedana interna di dimensioni nominali pari a 125x125 cm. L installazione avverrà all interno di un vano in muratura nella posizione indicata negli elaborati grafici; avrà l ingresso frontale al piano terra dal disimpegno di ingresso e raggiungerà il piano rialzato, primo e secondo con gli sbarchi sul lato sinistro. Quest 4
6 ultima caratteristica implica che nel caso di utilizzo dell ascensore da parte di utente che deambula su sedia a ruote, questo sarà costretto a compiere una svolta di 90. Negli schemi seguenti è dimostrato che all interno della cabina la sedia a ruote riesce a compiere una rotazione di 90. In particolare lo s chema di riferimento per il caso in oggetto è H relativo ad adeguamenti di edifici esistenti. 5
7 Anteriormente alle porte di cabina dell ascensore, come previsto saranno presenti delle zone di ampiezza maggiori di 1,4x1,4m. La realizzazione del vano in muratura comporterà l apertura in breccia nei solai di interpiano oltre alla realizzazione di una fossa al piano terra di profondità pari a 12 cm. Il vano in muratura sarà realizzato con blocchi in calcestruzzo di spessore pari a 20 cm serie pesante/portante. In corrispondenza dei solai le murature saranno legate agli stessi e alle murature portanti mediate cordoli in cemento armato. Il vano in muratura, sia internamente che esternamente verrà finito con intonaco al civile e tinteggiato. L impianto che verrà installato è adatto al trasporto di persona in piedi o su carrozzina, per un dislivello massimo di 14.6 m; il sistema di trazione è elettrico e consente la salita verticale; inoltre è dotato di comandi a bordo con manovra a uomo presente, con opzione di porta di cabina telescopica automatica per la "manovra universale" e comandi per la chiamata a tutti i piani serviti, mediante manovra universale. L'elevatore è un impianto di tipo MRL machine Room Less, vale a dire è senza locale macchine, ed è privo di ingombri aggiuntivi oltre al vano corsa. Tutti i comandi hanno il riconoscimento braille e sono conformi alla normativa EN CONFIGURAZIONE STANDARD L'impianto viene fornito di serie con illuminazione cielino tipo barra a LED-"energy saving", pareti a bordo serie Color tipo Grey, pavimento antiscivolo tipo Gomma a bolli grigia, pulsantiera verticale a tutta altezza con comandi a norma EN-8141, dispositivo di comunicazione con l'esterno (telefono), porte di piano tamburate con finestrella colorate. Servizi igienici L intervento prevede anche il rifacimento dei servizi igienici del piano primo. In particolare è prevista la realizzazione di due bagni di cui uno accessibile ai disabili. La nuova configurazione dei servizi igienici è tale che un bagno sia sprovvisto di apertura finestrata e quindi ricambio naturale dell aria; quest ultimo sarà comunque garantito mediante un sistema di aerazione forzata con portata minima pari a 100 mc/h ora in grado di permettere un ricambio maggiore di 12 volumi/h; Il comando sarà intermittente e 6
8 automatico con l accensione della luce, adeguatamente temporizzato in assicurare almeno 3 ricambi per ogni utilizzazione dell'ambiente. ritardo per L intervento nei bagni prevede il rifacimento di tutti gli impianti idrico-fognari ed elettrici. Nella proposta progettuale il vano bagni accessibile ai disabili è stato progettato in modo da garantire, con opportuni accorgimenti spaziali, le manovre di una sedia a ruote necessarie per l'utilizzazione degli apparecchi sanitari. Nello specifico sono rispettate tutte le prescrizioni di cui al punto del D.M. 14/06/1989 atte a garantire l'accostamento laterale alla tazza w.c.- bidet e l'accostamento frontale al lavabo. Non sono previste docce o vasche da bagno ne altri dispositivi quali lavatrici o simili. Saranno rispettati i seguenti minimi dimensionali: - lo spazio per l'accostamento e il trasferimento laterale dalla sedia a ruote alla tazza w.c. sarà di 160 cm misurati dall'asse dell'apparecchio sanitario; maggiore quindi dei 100 cm minimi prescritti l'asse del WC sarà posto ad una distanza di cm 64 dalla parete laterale maggiore quindi dei 40 prescritti. Considerato che la distanza è maggiore di 40 cm si deve prevedere, a cm 40 dall'asse dell'apparecchio sanitario, un maniglione o corrimano per consentire il trasferimento; - lo spazio per l'accostamento frontale della sedia a ruote al lavabo sarà di 94 cm misurati dal bordo anteriore del lavabo; maggiore degli 80 cm minimi prescritti Premesso che nel presente progetto non è prevista la fornitura e posa dei sanitari si prevede che nella futura installazione vengano rispettate le seguenti prescrizioni: - il lavabo dovrà avere il piano superiore posto a cm 80 dal calpestio e del tipo senza colonna con sifone accostato o incassato a parete; - il w.c. dovrà avere, il bordo anteriore a cm dalla parete posteriore e il piano superiore a cm dal calpestio. E prevista anche l installazione di un corrimano in prossimità della tazza w.c., posto ad altezza di cm 80 dal calpestio, di diametro cm 3-4 e fissato a parete a cm 5 dalla stessa. Il rispetto delle condizioni sopra esposte garantirà la possibilità di una rotazione di 360 di una sedia a ruote in quanto è presente un area di forma circolare di diametro pari a 150 cm L accesso al bagno per i disabili avverrà attraverso un disimpegno di ingresso di larghezza pari a 1,05 m. Premesso che nel progetto non è prevista la fornitura e posa delle porte ma la sola predisposizione delle aperture negli elaborati grafici è comunque riportato lo studio dimensionale delle porte e le tipologie con sensi di apertura delle stesse e la 7
9 dimostrazione degli spazi necessari per una agevole deambulazione di un utente su sedia a ruote. Lo studio tiene conto di quanto riportato al punto del DM, ( relativo alle porte ), sono consigliabili porte scorrevoli o con anta a libro. Per quanto riguarda le caratteristiche dimensionali si predispongono le opere murarie per la installazione di porte con luce netta di passaggio pari a 80 cm. Interventi impianti elettrici Nel progetto è prevista la predisposizione dell impianto elettrico di alimentazione dell ascensore. L alimentazione elettrica dell ascensore avrà origine all interno di un centralino a parete con grado di protezione IP 65 installato affianco al quadro elettrico generale della struttura. In tale centralino sarà installato un interruttore megnetotermico differenziale con corrente nominale 25 A e sensibilità 30 ma a protezione della linea di alimentazione del Centralino ascensore posto nelle immediate vicinanze dell ascensore stesso. Tale linea è costituita da cavo unipolare tipo N07V-K senza guaina, flessibile in rame, realizzato secondo i requisiti imposti dalle norme CEI UNEL35752 conforme alle prescrizioni II quindi non propagante l incendio e CEI EN quindi non propagante la fiamma posato all interno di canalina in PVC rigido non propagante la fiamma, conforme alla norma EN La potenza elettrica assorbita dall ascensore sarà pari a 1500 W con tensione di alimentazione 220 V. La configurazione sopra descritta e riportata graficamente negli elaborati è tale quindi da garantire la protezione dai sovraccarichi e dai cortocircuiti e la protezione dai contatti diretti e indiretti. Con origine dal Centralino ascensore è prevista anche una linea di alimentazione autonoma per la presa di corrente e una linea per l alimentazione dei due punti luce che saranno installati all interno del vano ascensore. Entrambe le linee saranno realizzate con cavo tipo N07V-K e saranno protette con interruttori megnetotermici rispettivamente di portata 16 A e 10 A. Il Centralino Generale ascensore e il Centralino ascensore sono costituiti da involucri con grado di protezione IP 65 dotati di chiusura a chiave al fine di evitare manomissioni da parte di persone non autorizzate ad intervenire sull impianto stesso. Dal centralino 8
10 ascensore è possibile togliere tensione a tutto il vano ascensore oppure di poter sezionare le tre linee da questo in uscita garantendo flessibilità negli interventi di manutenzione dell Interventi strutturali Vedasi relazione specialistica allegata D. QUADRO ECONOMICO Quadro Economico A. Lavori a misura, a corpo, in economia a.1.1 Lavori a Corpo ,15 a.1.2 Lavori a Misura - a.1.3 Lavori in Economia - a.2 Totale per lavori (soggetto a ribasso) ,15 a.3 Oneri per la sicurezza (non soggetto a ribasso) 973,11 SOMMANO ,26 B. Somme a disposizione dell amministrazione b.1 IVA al 4 % su (a.2 + a.3) 2.255,33 b.2 Imprevisti 1.203,74 b.3 Rilievi, accertamenti, indagini - b.4 Allacciamenti - b.5 Spese per acquisizione aree e immobili - b.6 Spese per forniture (IVA compresa) - b.7 Somme a disposizione escluse dall appalto - Lavori in Economia - b.8 Contributo AVCP, validazione 30,00 b.9 Spese tecniche (compresa CNPAIA) ,50 b.10 IVA al 22 % su spese tecniche (b.9) 2.270,07 b.11 Incentivo di cui art.113 DPR 50/ ,67 b.12 Somme per accordi bonari - SOMMANO ,30 TOTALE IMPORTO COMPLESSIVO DELL OPERA ,56 9
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