Principali problemi sanitari relativi a malattie del bestiame soggette a misure u ciali
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- Achille Gori
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1 Principali problemi sanitari relativi a malattie del bestiame soggette a misure u ciali 52 MALATTIE A DICHIARAZIONE INTERNAZIONALE OBBLIGATORIA La noti ca delle malattie degli animali in ambito comunitario è stata stabilita con la direttiva 82/894/CE del Consiglio modi cata nel corso degli anni con le seguenti D ecisioni: /556/CE M odi ca la direttiva 82/894/CE del Consiglio concernente la noti ca delle malattie degli animali nella Comunità ; /216/CE M odi ca la direttiva 82/894/CE del Consiglio concernente la noti ca delle malattie degli animali nella Comunità al ne di includere talune malattie degli equidi e talune malattie delle api nell elenco delle malattie soggette a denuncia ; /176/CE Stabilisce la codi cazione e i codici per la noti ca delle malattie degli animali a norma della direttiva 82/894/CE. Con l evoluzione normativa si è inteso ampliare l elenco delle malattie soggette a denuncia,in ambito comunitario,introducendone alcune tipiche degli equidi e delle api,quali ad esempio l anemia infettiva,la morva,il piccolo scarabeo dell alveare ed altre. L elenco risulta cosìcomprensivo di alcune malattie che ad oggi non sono state segnalate in ambito comunitario,ma delle quali tuttavia è stato considerato l impatto sanitario e le possibili conseguenze sulla produzione di alimenti di origine animale in caso di insorgenza. L aspetto zoonosico di alcune malattie ha inoltre in uenzato favorevolmente la consapevolezza dell importanza della noti ca e dell informazione tempestiva dell insorgenza dei focolai.su questi principi si basa il sistema AD SN (Animal D isease N oti cation System):la comparsa delle malattie più importanti deve essere noti ca alla Commissione e agli altri Stati membri per creare una condizione di trasparenza sulla situazione sanitaria degli animali nei diversi Paesi.(tab.1) Alla pagina w eb: adns/index_en.htm è possibile consultare le informazioni sui focolai insorti nella Comunità Europea sia nell anno in corso,aggiornate settimanalmente,sia di quelli relativi agli anni trascorsi.sul medesimo sito è inoltre possibile visionare la distribuzione geogra ca dei diversi focolai,suddivisi per malattia,che nel corso dell anno hanno interessato più Paesi europei. N ell anno 2006 la Bulgaria,la Romania e le Isole Faroe (D animarca)sono state integrate formalmente nel sistema AD SN, mentre alcuni Paesi,quali ad esempio i Paesi Bassi e la Polonia, hanno rivisto e migliorato la de nizione delle loro regioni,per poter fornire descrizioni più dettagliate circa la localizzazione dei focolai di malattia. Il numero di noti che,riferite alle malattie elencate nella tab. 2,fatte nel 2006 è stato di rispetto alle 1005 noti che del 2005 e alle 1850 del 2004.Il considerevole numero di focolai segnalati nel 2006 è principalmente dovuto al dilagare della bluetongue (vd.capitolo apposito). PAESI INSERITI NEL SISTEMA ADSN CODICE NAZIONE NOME NAZIONE AD AN D O RRA AT AU STRIA BE BELG IO BG * BU LGARIA CH SVIZZERA CY CIPRO CZ REPU BBLICA CECA D E G ERM AN IA D K D AN IM ARCA EE ESTO N IA ES SPAN IA FI FIN LAN D IA FO * ISO LE FARO E FR FRAN CIA G B REG N O U N ITO G R G RECIA H U U N G H ERIA IE IRLAN D A IS* ISLAN D A IT ITALIA LT LITUAN IA LU LU SSEM BU RG O LV LETTO N IA M T M ALTA N L O LAN D A N O N O RVEG IA PL PO LO N IA PT PO RTO GALLO RO * RO M AN IA SE SVEZIA SI SLO VEN IA SK SLO VACCH IA TR* TU RCH IA Tab.1 N el 2006 la noti ca delle malattie ha evidenziato il seguente andamento: - malattie per le quali non si è avuta noti ca:afta epizootica, peste bovina,pleuropolmonite contagiosa dei bovini, peste suina africana,encefalomielite suina da enterovirus,stomatite vescicolosa,peste dei piccoli ruminanti, dermatite nodulare contagiosa,vaiolo degli ovicaprini, peste equina,febbre della Valle del Rift,durina,morva, piccolo scarabeo dell alveare,tropilaelaps mite. - malattie oggetto di noti ca:bse,in uenza aviaria ad alta
2 Malattie a dichiarazione internazionale obbligatoria e bassa patogenicità, malattia vescicolare del suino, peste suina classica sia nei suini sia nei cinghiali, malattia di Newcastle, necrosi ematopoietica infettiva, anemia infettiva del salmone, setticemia emorragica virale, encefalomielite equina. Nella tabella (tab. 2) è riportata la situazione generale relativa alla segnalazione dei focolai nei Paesi UE e limitro : L e cienza del suddetto applicativo si rileva importante in situazioni epidemiologiche critiche come ad esempio l epidemia di in uenza aviaria. La prima ondata, , ha interessato solo i Paesi asiatici spostandosi poi successivamente nell Asia centrale, in Europa e in alcuni Paesi africani con l insorgenza di casi umani in Turchia, Iraq, Azerbaijan, Gibuti ed Egitto. 53 SITUAZIONE GENERALE RELATIVA ALLA SEGNALAZIONE DEI FOCOLAI NEI PAESI UE E LIMITROFI IA PAESE BT BSE MVS PSC PSC CING H IALI PSA VH S IH N H PAI SELV. H PAI LPAI SELV. LPAI NEW CASTLE ISA TOTALE Austria Belgio Cipro 1 1 Danimarca Finlandia Francia Germania Grecia Regno Unito Irlanda Italia Lussemburgo 5 5 Paesi Bassi Polonia Portogallo Repubblica Ceca Romania Slovacchia Slovenia Spagna Svezia Bulgaria Norvegia 3 3 Svizzera Turchia Ungheria TOTALE Dati forniti da Ministero della Salute integrati dal sistema DSN Tab. 2 Nell Unione Europea le denunce dei focolai hanno evidenziato come il virus non sia presente stabilmente nel pollame; è stata piuttosto riscontrata la sua presenza negli uccelli selvatici in almeno quindici Paesi nella primavera del 2006, dopo tale periodo sono stati ancora confermati alcuni focolai di H5N1 negli uccelli selvatici in Spagna e Germania. In un contesto epidemiologico come quello sopra descritto, appare indispensabile, tra le misure raccomandate per il contenimento e l eradicazione della malattia, l assoluta trasparenza delle informazioni sui focolai insorti. A tale proposito il sistema ADSN, per un maggiore dettaglio sui focolai, ha inserito dei codici supplementari di malattia per consentire la distinzione tra in uenza aviaria ad alta e bassa patogenicità nel pollame e nei volatili selvatici. Graf casidiin uenza aviaria ad alta patogenicità in uccelli selvaticineglistatim em bridell U nione europea,noti catialla Com m issione Europea nel2006 e ripartitiper settim ane (ADSN report annuale 2006)
3 Area funzionale di sanità animale 54 Per quanto riguarda le malattie dei pesci la situazione di insorgenza dei focolai è piuttosto stabile, ad eccezione di una leggera diminuzione dei casi di anemia infettiva del salmone, 3 nel 2006 rispetto agli 11 del Graf casi di in uenza aviaria ad alta patogenicità in uccelli selvatici negli Stati membri dell Unione europea, noti cati alla Commissione Europea nel 2006 e ripartiti per specie (ADSN report annuale 2006) Swans : Cigni Ducks: Anatre Geese: Oche Birds of Prey: Uccelli rapaci Others: Altro Graf casi di in uenza aviaria ad alta patogenicità in uccelli selvatici negli Stati membri dell Unione europea, noti cati alla Commissione Europea nel 2006 e ripartiti per Paese (ADSN report annuale 2006) In conclusione, per le malattie riferite al settore avicolo è da evidenziare un continuo aumento dei focolai di malattia di Newcastle: - 2 focolai nel 2004; - 23 focolai nel 2005; - 34 focolai nel 2006 L andamento della situazione nazionale è riportato nella seguente tabella (tab.6) : Continua l evidente calo dei focolai di BSE che sono scesi ad un totale di 322 rispetto ai 556 del 2005: i numeri signi cativi della malattia si riferiscono comunque al Regno Unito con 132 casi di encefaolpatia spongiforme nel bovino, 93 casi in meno rispetto al 2005, e alla Spagna con 67 focolai. L attuale tendenza positiva evidenzia come presso gli Stati Membri sia migliorata l applicazione delle disposizioni in materia di BSE. Nell ambito del settore suinicolo si evidenzia una situazione favorevole e nuova per quanto riguarda la situazione epidemiologica della peste suina africana in che nel corso dell anno non ha registrato alcun focolaio. Differente il discorso per quanto concerne la malattia vescicolare del suino con 51 focolai in Italia, insorti per la maggior parte nei mesi di novembre e dicembre. Di particolare gravità il fatto che l epidemia abbia colpito soprattutto il Nord Italia più diffusamente, la Regione Lombardia ed in misura minore la Regione Veneto, attivando così un intensificazione dell attività di vigilanza e di sorveglianza. Una particolarità è emersa dagli approfondimenti genetici condotti sul virus: il genoma del virus responsabile dei focolai confermati nel Sud Italia è differente da quello che ha provocato l epidemia nelle Regioni del Nord, evidenziando così una mancanza di correlazione tra i due stipiti virali (cfr. mappa malattia vescicolare ), senza tuttavia che sia stato possibile chiarirne l origine. Si riporta di seguito (tab. 7) la situazione epidemiologia della malattia in Italia a partire dal 1997: MALATTIA DI NEWCASTLE TOTALE 258 Tab. 6 Tab. 7 MALATTIA VESCICOLARE DEI SUINI TOTALE 481
4 Malattie a dichiarazione internazionale obbligatoria Influenza aviaria nel pollame e negli uccelli selvatici (causata dal virus asiatico) (ADSN report annuale 2006) ( 55
5 56 Area funzionale di sanità animale Malattia vescicolare (ADSN report annuale 2006)
6 Malattie a dichiarazione internazionale obbligatoria Tab. 8 PESTE SUINA CLASSICA TOTALE 90 Attenzione del tutto particolare merita la comparsa della bluetongue nel Nord Europa dove il virus isolato è stato identi cato come sierotipo 8, contraddistinto dalle seguenti caratteristiche: 1. non è stato mai isolato prima in Europa, dove circolavano i sierotipi 1, 9, 16, 2 e 4; 2. la mortalità nella pecora è bassa, mentre l infezione nel bovino è più severa di quello che sia stato descritto con i precedenti sierotipi; 3. il sierotipo 8 non sembra essere di derivazione vaccinale (gli studi hanno dimostrato l estraneità dalle forme vaccinali del virus della Bluetongue collegate al largo impiego in diverse parti del sud Europa incluse Bulgaria, Italia, Corsica, Spagna ed in Sud Africa in anni recenti) 4. seppure la distribuzione geogra ca di BT nel Sud Europa sia correlata al vettore afro-asiatico C.imicola (il sierotipo 2 identi cato in Corsica, Sicilia e Sardegna è lo stesso che circolava in Maghreb nel 1999), il virus ha interessato zone del Nord-Est europeo, come Grecia, Bulgaria, Est della Turchia e alcune regioni italiane, dove la presenza di C. imicola non è stata rilevata: questo ha inizialmente suggerito che nuovi vettori culicidi, potessero essere coinvolti nella trasmissione del virus in queste zone. Q uesti timori sono stati confermati dal Laboratorio di referenza OIE di Teramo, che ha identi cato il vettore responsabile dei recenti focolai in Nord Europa e cioè il Culicoides dewul, per la prima volta non di provenienza africana. Nel dettaglio sono stati segnalati complessivamente 2297 focolai: 885 casi si sono veri cati in Germania, 6 in Francia, 456 in Olanda, 695 in Belgio, 5 in Lussemburgo, 1 in Portogallo, 13 in Bulgaria e 238 in Italia. In Italia i riscontri da sierotipo 8, sono emersi a seguito dei controlli e ettuati sugli animali importati dai territori interessati dall epidemia di Francia, Belgio, Germania, Olanda, con cui l Italia mantiene consolidati scambi commerciali. In Piemonte sono stati confermati 4 animali positivi in 4 diversi allevamenti. La situazione epidemiologica in Italia (tab. 9, 10, 11, 12), inerente il sierotipo 1, si riferisce ai focolai (238) che hanno colpito gli allevamenti di ovini in alcuni Comuni della Provincia di Cagliari. L Istituto Zoopro lattico Sperimentale di Teramo ha evidenziato la presenza del sierotipo 1 che non era mai stato isolato in precedenza in Italia, di cui si presume l origine nord-africana (Algeria) per la presenza di focolai accertati di malattia da BTV1. Persistono di use sieropositività a testimonianza della circolazione virale nelle Regioni meridionali dell Italia continentale, dove la malattia ha ormai assunto caratteristiche di endemicità EPIDEMIA BLUE TONGUE IN ITALIA (PLURIENNALE) Provincie colpite Sicilia, Calabria Sicilia, Calabria Sicilia, Calabria, Basilicata, Puglia, Campagna, Lazio, Molise n focolai casi di malattia animali morti animali distrutti specie interessante ovini bovini, ovini ovini 2003 Sicilia, Sardegna ovini 2004 Sicilia 185(*) ovini 2005 / / / / / / 2006 Sicilia / ovini TOT Tab. 9 (Dati reperiti dal sito IZS di Teramo) E P ID E MIA Numero focolai=238 Tab. 10 Numero di focolai confermati in Italia (BTV1) (IZS Teramo) 57
7 Area funzionale di sanità animale 58 BLUE TONGUE Tab TOTALE Il sistema di noti ca internazionale ha previsto di mantenere anche nel 2007 il suo impegno costante nell attività, con la volontà di inserire nel sistema i Paesi dei Balcani iniziando le trattative per l adesione della Croazia e della Turchia. Nella strutturazione del sistema non sono però previsti cambiamenti degni di nota, tuttavia la piattaforma usata da ADSN sarà aggiornata per renderla sempre maggiormente idonea all inserimento di informazioni il più possibile dettagliate sui focolai. Tab. 12 Evoluzione del numero di focolai di bluetongue per mese (ADSN report annuale 2006)
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