PARLAMENTO EUROPEO. Commissione giuridica e per il mercato interno PROGETTO DI PARERE. della commissione giuridica e per il mercato interno

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1 PARLAMENTO EUROPEO Commissione giuridica e per il mercato interno PROVVISORIO 2003/0252(COD) 5 febbraio 2004 PROGETTO DI PARERE della commissione giuridica e per il mercato interno destinato alla commissione per la politica regionale, i trasporti e il turismo sulla proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio concernente la patente di guida (rifusione) (COM(2003) 621 C5-0610/ /0252(COD)) Relatore per parere: Enrico Ferri PA\ doc PE

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3 PROCEDURA Nella riunione del 22 gennaio 2004 la commissione giuridica e per il mercato interno ha nominato relatore per parere Enrico Ferri. Nella riunione/nelle riunioni del... ha esaminato il progetto di parere. In quest'ultima riunione/nell'ultima riunione indicata ha approvato gli emendamenti in appresso con... voti favorevoli,... contrario(i) e astensione(i)/all'unanimità. Erano presenti al momento della votazione... (presidente/presidente f.f.),... (vicepresidente),... (vicepresidente), Enrico Ferri (relatore per parere),...,... (in sostituzione di...),... (in sostituzione di..., a norma dell'articolo 153, paragrafo 2, del regolamento),... e.... PA\ doc 3/12 PE

4 BREVE GIUSTIFICAZIONE La presente proposta è una rifusione della direttiva 91/439/CEE sulla patente di guida. Essa si basa su due principi fondamentali: facilitare la libera circolazione dei cittadini comunitari e contribuire al miglioramento della sicurezza stradale sulla scia della comunicazione della Commissione del "Programma di azione europeo per la sicurezza stradale - Dimezzare il numero di vittime della strada nell Unione europea entro il 2010: una responsabilità condivisa. Gli obiettivi principali della proposta sono i seguenti: 1. ridurre le possibilità di frode; 2. garantire la libera circolazione dei cittadini; 3. contribuire ad una maggiore sicurezza stradale. É da accogliere in positivo la proposta di limitare il numero di modelli di patente in circolazione (oltre 80 modelli) e di migliorare il grado di protezione antifrode attraverso l'abolizione graduale del modello comunitario cartaceo della patente di guida in favore dell'introduzione di un modello unico di patente plastificata caratterizzata, inoltre, dall'introduzione facoltativa di un microchip con l'obiettivo di aumentare il livello di protezione antifrode. Tuttavia, si ritiene opportuno che tale microchip non si limiti a contenere gli stessi dati indicati sulla parte plastificata ma che contenga altri dati rilevanti, relativi al profilo del titolare della patente. La proposta di direttiva contribuirà, come già menzionato, al miglioramento della libertà di movimento dei titolari di patente. Infatti la validità delle patenti sarà armonizzata, non esisteranno ulteriori limitazioni derivanti dall applicazione di periodi di validità nazionali o dall imposizione di controlli medici periodici diversi da Paese a Paese; tutto questo contribuirà ad assicurare maggiore certezza giuridica. Circa la questione della periodicità degli esami medici, si ritiene opportuno intervenire sulla proposta della Commissione sottolineando l'aspetto psichico di tali controlli spesso decisivo in molto incidenti stradali. Gli esami medici, al momento previsti negli Stati membri, sono troppo superficiali e non prevedono un accertamento dello stato psichico del candidato o di colui che rinnova la propria patente. L'esame medico, non accompagnato da un'accertamento dello stato psichico del titolare di una patente di guida, non é sufficiente a valutare la sua idoneità alla guida, inoltre la previsione di esami periodici solo all'atto del rilascio o rinnovo amministrativo periodico non é di per se sufficiente. Alla luce della proposta di direttiva, i limiti di età per le categorie A1 e B1 restano invariati; per la categoria AM (ciclomotori) invece si propone la soglia dei 16 anni. Tale previsione appare eccessiva in quanto renderebbe estremamente difficile la libertà di movimento dei giovani, ad esempio per raggiungere il proprio posto di lavoro. Sono tanti giovani che al termine della scuola dell'obbligo sono costretti a percorrere brevi distanze per raggiungere il luogo di lavoro; l'uso del ciclomotore in seguito a rilascio di patente di guida non può essere loro negato fino all'età di 16 anni, soprattutto in quei Paesi in cui l'uso del ciclomotore è molto diffuso.una buona educazione stradale presso gli istituti d'istruzione secondaria e la frequenza di un corso per il rilascio della patente di guida possono conferire la conoscenza e la maturità necessaria e sufficiente per la guida di un ciclomotore anche ad un soggetto con età inferiore a PE /12 PA\ doc

5 16 anni. Quindi si propone di indicare la soglia di 14 anni con la possibilità di deroga per gli Stati membri che intendano elevarla. Si ritiene opportuno intervenire sulla proposta di direttiva chiedendo alla Commissione Europea di valutare l'introduzione nell'ue della c.d. "patente a punti." Tale strumento unitamente ad un sistema di riconoscimento reciproco, nell'unione Europea delle sanzioni comminate, contribuirebbe anche ad assicurare maggiore certezza giuridica. La patente a punti rappresenta un sistema misto in quanto possiede sia aspetti di natura preventiva nei confronti degli incidenti stradali (attraverso la misure sanzionatorie), sia di natura rieducativa attraverso i corsi per il recupero dei punti. Infatti, al meccanismo dell'accumulo dei punti di demerito che può determinare la sospensione della patente, è associata la possibilità di recuperare il punteggio tramite la frequenza di appositi corsi di recupero. Si ritiene opportuno, quindi, effettuare uno studio su tale sistema diffuso già in 5 Stati membri (Italia, Germania, Francia, Regno Unito, Irlanda). Quanto alla formazione degli esaminatori di guida si ritiene opportuno proporre che un buon esaminatore debba essere a conoscenza ed in grado di poter spiegare le tecniche fondamentali di pronto soccorso che possono, in caso di incidenti stradali, ridurre sensibilmente il numero di decessi sulle nostre strade. EMENDAMENTI La commissione giuridica e per il mercato interno invita la commissione per la politica regionale, i trasporti e il turismo, competente per il merito, a includere nella sua relazione i seguenti emendamenti: Testo della Commissione 1 Emendamenti del Parlamento Emendamento 1 Considerando 4 (4) L introduzione di un periodo di validità amministrativa permetterà di rinnovare periodicamente le patenti al fine di applicare le tecniche anticontraffazione più recenti, nonché di imporre all atto del rinnovo periodico gli esami medici o le altre misure previste dagli Stati membri, quali corsi di aggiornamento teorici o pratici. (4) L introduzione di un periodo di validità amministrativa permetterà di rinnovare periodicamente le patenti al fine di applicare le tecniche anticontraffazione più recenti, nonché di imporre all atto del rinnovo periodico gli esami medici e psicologici o le altre misure previste dagli Stati membri, quali corsi di aggiornamento teorici e pratici. É opportuno sottolineare l'aspetto psicologico spesso decisivo in molto incidenti stradali. Gli esami medici, al momento previsti negli Stati membri, sono troppo superficiali e non 1 Non ancora pubblicata in Gazzetta ufficiale. PA\ doc 5/12 PE

6 prevedono un accertamento dello stato psichico del candidato o di colui che rinnova la propria patente. Emendamento 2 Considerando 5 (5) Gli Stati membri possono imporre esami medici al fine di garantire il rispetto delle norme minime di idoneità fisica e mentale alla guida dei veicoli a motore. Per motivi di trasparenza, nel caso in cui sia imposto un esame medico, tale periodicità deve coincidere con il rinnovo della patente ed è, pertanto, determinata dalla durata di validità della patente stessa. (5) Gli Stati membri sono tenuti ad imporre esami medici e psicolgici al fine di garantire il rispetto delle norme minime di idoneità fisica e mentale alla guida dei veicoli a motore. Per motivi di trasparenza, nel caso in cui sia imposto un esame medico-psicologico, tale periodicità deve coincidere con il rinnovo della patente ed è, pertanto, determinata dalla durata di validità della patente stessa. É opportuno sottolineare l'aspetto psicologico spesso decisivo in molto incidenti stradali. Gli esami medici, al momento previsti negli Stati membri, sono troppo superficiali e non prevedono un accertamento dello stato psichico del candidato o di colui che rinnova la propria patente. Emendamento 3 Considerando 6 (6) Il rispetto delle norme minime relative all idoneità fisica e mentale alla guida di un veicolo a motore per i conducenti di veicoli destinati al trasporto di persone o merci, appartenenti a talune categorie, deve essere controllato nel quadro di un esame medico all atto del rilascio della patente e, in seguito, periodicamente, in ossequio alle disposizioni normative nazionale; è necessario armonizzare la periodicità di tali esami medici al fine di contribuire alla realizzazione della libera circolazione dei lavoratori, di evitare distorsioni della concorrenza e di tenere conto della responsabilità dei conducenti di tali veicoli. (6) Il rispetto delle norme relative all idoneità fisica e mentale alla guida di un veicolo a motore per i conducenti di veicoli destinati al trasporto di persone o merci, appartenenti a talune categorie, deve essere controllato nel quadro di un esame medico-psicologico all atto del rilascio della patente e, in seguito, periodicamente, in ossequio alle disposizioni normative nazionale; è necessario armonizzare la periodicità di tali esami medico-psicologici al fine di contribuire alla realizzazione della libera circolazione delle persone, di evitare distorsioni della concorrenza e di poter accertare la responsabilità dei conducenti coinvolti in procedimenti amministrativi e giudiziari anche in uno Stato membro diverso dallo Stato in cui sia stata rilasciata la patente di guida. Gli PE /12 PA\ doc

7 esami medico-psicologici devono essere effettuati dagli Stati membri non solo all'atto del primo rilascio o rinnovo periodico della patente di guida, ma anche nel caso in cui il conducente risulti coinvolto, a titolo o meno di colpa, in un incidente stradale di rilievo affinché possano essere accertate le sue condizioni psicofisiche in seguito a tale evento, indipendentemente dal fatto che l'evento preveda o meno il ritiro della patente di guida. A tale proposito gli Stati membri dovrebbero istituire, in conformitá alla normativa comunitaria vigente in materia di protezione dei dati, una banca dati che contenga informazioni sull'esito degli esami medico-psicologici affinché possa essere valutato, anche in uno Stato membro diverso da quello in cui sia stata rilasciata la patente, il possesso dell'idoneità psicofisica del conducente in ogni circostanza. Le statistiche attestano che una percentuale degli incidenti stradali sono causati da stato di ebbrezza e da turbe psichiche causate dall'assunzione di farmaci, alcol e sostanze stupefacenti. L'esame medico non accompagnato da un'accertamento dello stato psichico del titolare di una patente di guida non é sufficiente a valutare la sua idoneità alla guida; inoltre la previsione di esami periodici solo all'atto del rilascio o rinnovo amministrativo periodico non é di per sé sufficiente. In molto casi un incidente stradale, in cui vi sia "in toto" o in parte una partecipazione colposa del conducente, può generare una serie di scompensi psicologici che possono menomare lo stato psichico del conducente, quindi la sua idoneità deve essere valutata anche in questi casi. In un tale contesto, l'istituzione di una banca dati a livello nazionale consentirebbe una valutazione dello stato del conducente, coinvolto in un incidente in altro Stato membro facilitando e tutelando in questo modo la libera circolazione delle persone e l'accertamento giudiziario della responsabilità. Emendamento 4 Articolo 1, paragrafo 2 2. Gli Stati membri hanno diritto di inserire un microchip nelle patenti che rilasciano, a partire dal momento in cui le disposizioni tecniche saranno fissate dalla Commissione con la procedura di cui all articolo 10. La 2. Gli Stati membri hanno diritto di inserire un microchip nelle patenti che rilasciano, apartire dal momento in cui le disposizioni tecniche saranno fissate dalla Commissione con la procedura di cui all articolo 10. La PA\ doc 7/12 PE

8 Commissione garantisce che le disposizioni tecniche relative al microchip da inserire nella patente di guida prevedano un omologazione CE che potrà essere rilasciata solo dopo aver dimostrato la capacità del microchip di resistere ai tentativi di manipolazione o di alterazione deidati. Il microchip contiene esclusivamente i dati della patente di guida e non può avere funzioni diverse da quelle legate direttamente alla patente stessa. Commissione garantisce che le disposizioni tecniche relative al microchip da inserire nella patente di guida prevedano un omologazione CE che potrà essere rilasciata solo dopo aver dimostrato la capacità del microchip di resistere ai tentativi di manipolazione o di alterazione dei dati. Il microchip contiene i dati della patente di guida e le informazioni amministrative piú significative quali le sanzioni eventualmente applicate del ritiro e/o della sospensione della patente. La patente di guida non può avere funzioni diverse da quelle legate direttamente alla patente stessa. É opportuno che il microchip contenga anche una scheda del conducente e che non si limiti quindi all' indicazione degli stessi dati indicati sulla parte plastificata della patente, é opportuno che il microchip contenga anche informazioni di rilievo sul titolare della patente affinché sia di immediato accesso una scheda del soggetto coinvolto in un incidente stradale. Emendamento 5 Articolo 7, paragrafo 1, lettera a) a) 16 anni: a) 14 anni: - per la categoria AM; - per la categoria AM; - per la categoria A1 - per la categoria B1; La previsione dell'obbligo di patente per la guida di ciclomotori a due e tre ruote, categoria AM, é sufficiente a tutelare l'accesso dei giovani alla guida dei ciclomotori, tuttavia l'innalzamento del limite d'età a 16 anni, nonostante la possibilità di deroga degli Stati membri, appare eccessiva in quanto renderebbe estremamente difficile la libertà di movimento dei giovani ad esempio per raggiungere il posto di lavoro. Sono tanti giovani che al termine della scuola dell'obbligo sono costretti ad effettuare breve distanze per raggiungere il luogo di lavoro, l'uso del ciclomotore in seguito a rilascio di patente di guida non può essere loro negato fino all'etá di 16 anni. Una buona educazione stradale presso gli istituti d'istruzione secondaria e la frequenza di un corso per il rilascio della patente di guida possono conferire la conoscenza e la maturità necessaria per la guida di un ciclomotore anche ad un soggetto con età inferiore a 16 anni, si propone inoltre l'inversione della deroga, agli Stati membri é consentito prevedere un limite superiore a i 14 anni d'etá. PE /12 PA\ doc

9 Emendamento 6 Articolo 7, paragrafo 1, lettera a) bis (nuova) a bis) 16 anni: - per la categoria A1 - per la categoria B1; La previsione dell'obbligo di patente per la guida di ciclomotori a due e tre ruote, categoria AM, é sufficiente a tutelare l'accesso dei giovani alla guida dei ciclomotori, tuttavia l'innalzamento del limite d'età a 16 anni, nonostante la possibilità di deroga degli Stati membri, appare eccessiva in quanto renderebbe estremamente difficile la libertà di movimento dei giovani ad esempio per raggiungere il posto di lavoro. Sono tanti giovani che al termine della scuola dell'obbligo sono costretti ad effettuare breve distanze per raggiungere il luogo di lavoro, l'uso del ciclomotore in seguito a rilascio di patente di guida non può essere loro negato fino all'etá di 16 anni. Una buona educazione stradale presso gli istituti d'istruzione secondaria e la frequenza di un corso per il rilascio della patente di guida possono conferire la conoscenza e la maturità necessaria per la guida di un ciclomotore anche ad un soggetto con età inferiore a 16 anni, si propone inoltre l'inversione della deroga, agli Stati membri é consentito prevedere un limite superiore a i 14 anni d'etá. Emendamento 7 Articolo 7, paragrafo 2, comma 2 Gli Stati membri possono derogare alle condizioni in materia di età minima fissate per la categoria AM e rilasciare tale categoria a partire da 14 anni. Gli Stati membri possono rifiutarsi di riconoscere la validità sul loro territorio di una patente di guida della categoria AM il cui titolare non abbia ancora compiuto 16 anni. Gli Stati membri possono derogare alle condizioni in materia di età minima fissate per la categoria AM e rilasciare tale categoria ad un'etá superiore ai 14 anni. La previsione dell'obbligo di patente per la guida di ciclomotori a due e tre ruote, categoria AM, é sufficiente a tutelare l'accesso dei giovani alla guida dei ciclomotori, tuttavia l'innalzamento del limite d'età a 16 anni, nonostante la possibilità di deroga degli Stati membri, appare eccessiva in quanto renderebbe estremamente difficile la libertà di movimento dei giovani ad esempio per raggiungere il posto di lavoro. Sono tanti giovani che al termine della scuola dell'obbligo sono costretti ad effettuare breve distanze per raggiungere il luogo di lavoro, l'uso del ciclomotore in seguito a rilascio di patente di guida PA\ doc 9/12 PE

10 non può essere loro negato fino all'etá di 16 anni. Una buona educazione stradale presso gli istituti d'istruzione secondaria e la frequenza di un corso per il rilascio della patente di guida possono conferire la conoscenza e la maturità necessaria per la guida di un ciclomotore anche ad un soggetto con età inferiore a 16 anni, si propone inoltre l'inversione della deroga, agli Stati membri é consentito prevedere un limite superiore a i 14 anni d'etá. Emendamento 8 Articolo 8, paragrafo 2, comma 2 A partire dal [data fissata dall articolo 17.2.], le patenti di guida rilasciate dagli Stati membri per le categorie C, C+E, C1, C1+E, D, D+E, D1, D1+E, hanno una validità di cinque anni. Le patenti di tali categorie hanno una validità di un anno quando sono rilasciate a conducenti che hanno raggiunto l età di sessantacinque anni. A partire dal [data fissata dall articolo 17.2.], le patenti di guida rilasciate dagli Stati membri per le categorie C, C+E, C1, C1+E, D, D+E, D1, D1+E, hanno una validità di cinque anni. Le patenti di tali categorie hanno una validità di tre anni quando sono rilasciate a conducenti che hanno raggiunto l età di settanta anni. L'etá media dei cittadini in Europa é aumentata, non si ritiene opportuno costringere un cittadino di sessantacinque anni ad effettuare il rinnovo ogni anno considerando le lungaggini amministrative cui questi andrebbe incontro, inoltre l'etá di sessantacinque anni é troppo bassa per essere considerata giá come etá a rischio per il titolare di una patente di guida. Risulta, dunque, piú realista aumentare l'etá a settant'anni e prevedere un periodo di validitá triennale. Emendamento 9 Articolo 12, paragrafo 5 5. La sostituzione di una patente di guida in seguito a smarrimento o furto può essere ottenuta presso le autorità competenti dello Stato in cui il titolare ha la propria residenza normale; queste ultime procedono alla sostituzione in base alle informazioni in loro possesso o, se del caso, in base ad un attestato delle autorità competenti dello Stato membro che ha rilasciato la patente iniziale. 5. La sostituzione di una patente di guida in seguito a smarrimento, furto o deterioramento può essere ottenuta presso le autorità competenti dello Stato in cui il titolare ha la propria residenza normale; queste ultime procedono alla sostituzione in base alle informazioni in loro possesso o, se del caso, in base ad un attestato delle autorità competenti dello Stato membro che ha rilasciato la patente iniziale. É opportuno indicare anche tale eventualitá riconosciuta giuridicamente nella gran parte degli Stati membri. PE /12 PA\ doc

11 Emendamento 10 Articolo 17 bis (nuovo) Articolo 17 bis Comunicazione Entro due anni dall'entrata in vigore della presente direttiva, la Commissione europea presenterà una comunicazione al Parlamento europeo ed al Consiglio contenente le proprie valutazioni e raccomandazioni in merito all'introduzione di un modello unico di patente a punti, sulla base dell'esperienza degli Stati membri che hanno adottato tale sistema: Italia, Germania, Francia, Regno Unito, Irlanda. Tale comunicazione avrá l'obiettivo di valutare gli effetti della patente a punti sulla libera circolazione delle persone e sul riconoscimento reciproco delle sanzioni comminate al titolare della patente di guida in un Paese diverso da quello che abbia rilasciato la patente. L'introduzione dello strumento della patente a punti ha contribuito a diminuire il numero degli incidenti stradali e del numero di decessi e feriti nell'unione Europea. Tale strumento se introdotto assieme ad un sistema di riconoscimento reciproco nell'unione Europea delle sanzioni comminate e, quindi, dei punti accumulati dal titolare della patente, contribuirebbe ad assicurare maggiore certezza giuridica all'interno dell'unione Europea. La patente a punti rappresenta un sistema misto in quanto possiede aspetti di natura preventiva nei confronti degli incidenti stradali (attraverso la misure sanzionatorie) sia di natura rieducativa attraverso i corsi per il recupero dei punti. Infatti, al meccanismo dell'accumulo dei punti di demerito, fino alla sospensione della patente, é associata la possibilità di recuperare il punteggio tramite la frequenza di appositi corsi di recupero. Si ritiene opportuno, quindi, effettuare uno studio su tale sistema diffuso giá in 5 Stati membri. Emendamento 11 Allegato IV, punto 2.1.1, lettera g) bis (nuova) g bis) aspetti e tecniche relative alla guida notturna. PA\ doc 11/12 PE

12 É opportuno inserire nel programma della formazione gli aspetti e le tecniche relative alla guida notturna o in condizioni di oscurità visto che le statistiche confermano che un'altra percentuale degli incidenti si verificano nelle ore successive al tramonto o in condizioni di oscurità causate da condizioni atmosferiche svantaggiose. Emendamento 12 Allegato IV, punto 2.1.2, lettera b) b) conoscenze didattiche e pedagogiche b) conoscenze didattiche, pedagogiche e conoscenza delle tecniche di primo soccorso sanitario in caso di incidenti. Un buon esaminatore deve essere a conoscenza ed in grado di poter spiegare le tecniche fondamentali di pronto soccorso che possono, in caso di incidenti stradali, ridurre sensibilmente il numero di decessi sulle nostre strade. I soccorsi non sono sempre sempre tempestivi soprattutto sulle autostrade, un intervento tempestivo dell'automobilista può contribuire a salvare vite umane. Emendamento 13 Allegato IV, punto 3 bis (nuovo) 3 bis. L'istituto abilitato ad effettuare la formazione degli esaminatori di guida deve essere un ente pubblico o istituto privato autorizzato da un ente pubblico purché sia previsto e posto in essere un controllo costante sotto la responsabilità di quest'ultimo. É opportuno che della formazione degli esaminatori di guida sia responsabile un ente pubblico sotto la responsabilità del Ministero dei Trasporti o che questi deleghi un istituto privato che rispetti una serie di requisiti e che sia sotto la vigilanza dell'ente pubblico. PE /12 PA\ doc