Cronaca di un lungo restauro

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1 1 Articolo redatto da Franco Luisi il 10 febbraio 2017 Cronaca di un lungo restauro Questo breve articolo descrive le caratteristiche di due saxofoni d epoca Pierret, e delle tecniche da me utilizzate per il restauro. Si tratta di un contralto ed un tenore, ambedue del modello Artiste Competition (prodotto dalla fine degli anni 50 e approssimativamente fino al 1963). Il Pierret è un sax ancora utilizzato, particolarmente in Francia, ma di cui si conosce abbastanza poco Riporto di seguito alcuni brevi cenni storici. Cenni storici sulla Ditta Pierret Louis Joseph Pierret nacque a Parigi il 9 dicembre del Dopo un lungo periodo di apprendistato con la Ditta Millereau et Besson, fondò nel 1906 la società Pierret et Cie. specializzata in saxofoni. Gli artigiani responsabili per la progettazione e costruzione dei sax erano Henri e Roger Junck. Negli anni 30, il sax Pierret era più rinomato del Selmer. La ditta poteva contare su alcuni ambasciatori di grande livello, come il Quartetto di Sax della Garde Républicaine e il virtuoso Hippolyte Poimboeuf che fu il collaudatore ufficiale dei sax Pierret fino agli anni 50. Nel 1950 Selmer acquista la ditta Pierret, che però conserva i vari brevetti costruttivi a suo nome. A partire da questa data, con sede in Blvd. Voltaire 207, Louis Pierret continuerà a fare costruire saxofoni a suo nome da Selmer e Beaugnier. La Ditta costruirà anche degli stencils per il mercato americano, e particolarmente per i marchi Olds e Buescher. Nonostante un passato prestigioso e un buon livello di qualità, la Ditta Pierret ha subìto la stessa decadenza di tante altre marche francesi, ad eccezione di Selmer e Buffet. Queste marche sono sopravvissute durante il periodo che va dagli anni 50 ai 70 grazie a dei buoni contratti con gli USA per la produzione di stencils. La decadenza è iniziata quando i produttori americani hanno cominciato a rifornirsi in Giappone. Apparentemente, la Ditta Pierret terminò la vendita di saxofoni nel 1971, data dell ultimo brevetto depositato. Tuttavia, secondo alcune testimonianze la produzione effettiva terminò ben prima, nel 1963, con l ultimo modello Olds fabbricato a Parigi.

2 2 Cronologia e numeri di serie A tutt oggi non è disponibile una lista completa dei numeri di serie Pierret in relazione ai vari periodi di produzione. Conosciamo però una cronologia dei vari modelli a cui sono stati associati periodi approssimativi : Nome del Modello Periodo approssimativo di produzione Senza etichetta o con marchio Corps embouti Fino al 1920 circa Modèle 1 7 Fino al 1925 circa Vibrator Dal 1920 circa Virtuor Nuovo collo brevettato nel 1929 Concerto con collo Virtuor Dal 1935 circa Super 8 Fine anni 30 e fino alla 2 Guerra Mondiale Oxford e stencils per Santy Runyon Probabilmente dal 1945 al 1948 Super Artiste Dal 1953 Artiste Competition Dalla fine anni 50 al 1963 Parisian Ambassador e vari stencils per ditte Da inizio anni 60 a fine produzione americane I due sax oggetto del presente articolo appartengono ambedue allo stesso periodo Artiste Competition con probabile datazione dalla fine degli anni 50 al E stato difficile trovare i numeri di serie, che erano nascosti all interno della gabbietta situata sopra l appoggio del pollice. I numeri di serie dei due sax sono : - Alto Artiste Competition : n Tenore Artiste Competition : n Il contralto Il sax contralto Artiste Competition era in condizioni piuttosto buone al momento del restauro, tenendo in conto l età dello strumento. Il corpo era privo di ammaccature evidenti. L argentatura era uniforme sul corpo e sulle chiavi, ad eccezione delle gabbiette di protezione del RE# e DO dove appariva l ottone. La tamponatura era formata da cuscinetti di vario tipo con differenti tipi di risonatore, a testimonianza di una serie di interventi parziali effettuati nel corso degli anni. Le molle erano realizzate con un metallo abbastanza malleabile, a componente di rame. Si tratta con tutta probabilità delle molle originali. Questo testimonia della volontà del fabbricante di realizzare una meccanica con risposta pronta ma leggera. Nell ottica di un restauro conservativo, e considerando che tutte le molle erano ancora funzionali, ho deciso di lasciare le molle originali, effettuando solo una regolazione della tensione. Come si vede dalle fotografie relative al contralto e al tenore, le meccaniche del modello Artiste Competition sono caratterizzate da un estetica piuttosto bizzarra e vecchio stile. In effetti tutti i supporti saldati sul corpo, così come le braccia delle chiavi sono realizzati da piastre d ottone piatte e senza smussi. Le stesse colonnine di supporto delle chiavi, realizzate per tornitura, sono sagomate in maniera da offrire due facce piane.

3 3 Il braccio di collegamento tra il corpo e la campana è nello stile dei sax precedenti agli anni 40, essendo realizzato con un semplice tondino con due piastrine romboidali saldate. Una bella complicazione quando diventa necessario dissaldare il corpo dalla campana, e poi riprendere la saldatura. Il sistema con viti adottato da Selmer e da altri costruttori (campana smontabile) semplifica enormemente le cose in fase di assemblaggio e riparazione del sax Anche i sistemi di fissaggio delle gabbiette smontabili sono piuttosto curiosi. Si tratta di cilindretti saldati direttamente sul corpo sui quali si innestano le viti di serraggio. In considerazione della piccola superficie di contatto, la saldatura diretta appare piuttosto fragile. Per quanto riguarda la tamponatura, ho deciso di usare il tipo di cuscinetto più antico tra quelli incontrati sullo strumento, nella convinzione che fosse quello originale. Ho quindi optato per cuscinetti in pelle marrone con risonatori metallici con rivetto. Le chiavi del SI e SIb gravi sono poste sulla destra della campana. E molto interessante il sistema di leve indiretto per la chiusura di queste chiavi (vedere foto in basso). Dato che il punto di rotazione è vicino ai caminetti dei fori, il braccio della chiave è corto: questo sistema consente di esercitare lo sforzo appropriato per la chiusura di queste chiavi. Inoltre, le leve delle chiavi non tendono a piegarsi come nel caso dei sax moderni. La corretta regolazione di SI e SIb è affidata a strisce di sughero, secondo il metodo tradizionale. Come per tutti i sax della sua generazione, si possono osservare (e sentire) numerosi giochi longitudinali sulle meccaniche. Questi sono stati in parte eliminati ripristinando la verticalità delle

4 4 colonnine oppure sostituendo le viti a punta originali con delle viti più lunghe. In alcuni casi si sarebbe potuto anche approfondire per fresatura l inserto della testa della vite sulla colonnina, ma questo avrebbe comportato una modifica dell assetto originale dello strumento. La prova sonora dello strumento dopo tamponatura e regolazione mostra un sax contralto molto sonoro, ascendente al FA sopracuto, leggero e maneggevole, con una discreta intonazione anche nella tessitura SIb, SI, DO, DO# della mano sinistra, in quella che è normalmente fascia critica per l intonazione del sax... Da notare le caratteristiche molle ad ago leggere. Il sistema di montaggio delle meccaniche è tipico dei sax di epoche precedenti al 1940, con alcune peculiarità piuttosto curiose. E particolarmente interessante ed efficace il meccanismo per il mignolo della mano sinistra, realizzato con una spatola zigrinata per l apertura del SOL# e altre spatole lisce per l azionamento delle chiavi della campana. Imboccatura utilizzata per la prova dello strumento : Meyer ebonite n 6. Il tenore A differenza del contralto, il tenore Artist Competition ha raggiunto il mio laboratorio in uno stato critico da pronto soccorso. C era una profonda ammaccatura sulla parte terminale del corpo conico, una delle colonnine era dissaldata dal corpo e un altra era addirittura mancante, in corrispondenza della chiave del RE. Altri graffi e ammaccature erano presenti all altra estremità del corpo, vicino all innesto del collo. La situazione di ossidazione delle superfici argentate era come illustrato nella foto sottostante. L argentatura mancava sul 15% del corpo e delle chiavi. Il lavoro di restauro ha incluso: Separazione del corpo conico dalla campana, eliminazione delle ammaccature Pulitura completa delle parti argentate (non è stata fatta l argentatura completa del sax, in quanto non richiesta dal proprietario) Sistemazione e pulitura delle parti in acciaio Ricostruzione della colonnina mancante secondo il modello originale (vedi foto). Il pezzo è stato preparato sul tornio e poi sagomato a mano. Dopo la saldatura del dischetto di base, si sono infine realizzati la filettatura e il foro per la molla Saldatura delle varie parti (corpo e campana, colonnine e supporti, etc..) Sostituzione di tutte le molle (le molle originali erano mancanti o completamente arrugginite) Tamponatura con cuscinetti a risonatore metallico e rivetto Sostituzione di feltri e sugheri, regolazione generale. La prova sonora dello strumento dopo tamponatura e regolazione mostra un tenore dalla sonorità potente e dal timbro decisamente interessante. Il sax è relativamente leggero rispetto ai Selmer della sua generazione. L intonazione è piuttosto problematica nella tessitura SIb, SI, DO, DO# della mano sinistra, ma soprattutto per i sopracuti RE, RE#, MI e FA. Dal punto di vista estetico, come il contralto anche il tenore è ricco di dettagli curiosi e soluzioni apparentemente spartane. Da notare il dettaglio del foro di passaggio della molla per la chiave del MI sopracuto (prima foto di pagina 6).

5 5 Il sistema di assemblaggio delle meccaniche è sostanzialmente uguale a quello del contralto, con qualche piccola differenza sul supporto per le chiavi del mignolo della mano sinistra. Le foto di questa pagina documentano le varie fasi di ricostruzione della colonnina mancante sul modello dei pezzi originali. Imboccatura utilizzata per la prova dello strumento : Selmer tipo Soloist C*

6 6 Conclusioni I due modelli Pierret analizzati in questo articolo sono un alto e un tenore decisamente fuori dal coro, sia dal punto di vista costruttivo, sia da quello estetico. Dotati di un sistema di chiavi completamente diverso da quello a cui siamo generalmente abituati, questi due sax dei primi anni 60 conservano le caratteristiche dei modelli di prima della guerra. Da notare l efficacia del meccanismo per il mignolo della mano sinistra, realizzato con una spatola zigrinata per l apertura del SOL# e altre spatole lisce per l azionamento delle chiavi della campana. Il sistema dei bracci e delle leve per il SI e il SIb gravi utilizzato da Pierret sembra più efficace di quello successivamente introdotto da Selmer, che tutti conosciamo (le leve troppo lunghe tendono a piegarsi). Per contro, il bilanciere del portavoce è disegnato alla maniera antica e può creare qualche problema se non viene revisionato e pulito frequentemente. Per quanto concerne la risposta sonora, dobbiamo ammettere che si tratta di due strumenti dal suono ricco e interessante, con qualche difetto d intonazione nel caso del tenore. Invito tutti gli appassionati che volessero avere altri dettagli su questi due sax a contattarmi tramite Bibliografia Le fonti utilizzate per la redazione di questo articolo sono sostanzialmente desunte dal web. Ecco i riferimenti principali: - Ephémere Société Pierret articolo in lingua francese redatto da DGjazzbon il 15 aprile (in lingua inglese) - (in lingua inglese)