DETERMINAZIONE - GSA

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1 REGIONE LAZIO Direzione Regionale: Area: SALUTE E POLITICHE SOCIALI POLITICHE PER L'INCLUSIONE DETERMINAZIONE - GSA N. G16566 del 29/12/2016 Proposta n del 20/12/2016 Oggetto: Presenza annotazioni contabili impegno di spesa della somma di ,00 per l'anno 2016 sul capitolo H missione 13 - programma 01 - macroaggregato esercizio finanziario Utilizzazione delle risorse economiche annualmente destinate, a decorrere dall'anno 2015, alla prevenzione, cura e riabilitazione delle patologie connesse alla dipendenza da Gioco d'azzardo (art. 1, comma 133 della Legge 23 dicembre 2014, n. 190). Proponente: Estensore MULAS SILVANA Responsabile del procedimento NARDI ILARIA Responsabile dell' Area A. MAZZAROTTO Direttore Regionale V. PANELLA Protocollo Invio Firma di Concerto Ragioneria: Responsabile del procedimento Resp.Area Monit.Racc.Bil.Ris.Sist.Sanitario F. FERRI Dir. Reg. Progr. Ec., Bilancio, Dem. e Patr. MARAFINI MARCO Protocollo Ricezione Pagina 1 / 14 Richiesta di pubblicazione sul BUR: SI

2 REGIONE LAZIO Proposta n del 20/12/2016 Annotazioni Contabili PGC Tipo Mov. Azione Beneficiario Capitolo Impegno / Accertamento Mod. Importo Miss./Progr./PdC finanz. 1) I H11715/ , ASL ROMA 1 servizio 2) I H11715/ , ASL ROMA 2 servizio 3) I H11715/ , ASL ROMA 3 servizio Pagina 2 / 14

3 PGC Tipo Mov. Azione Beneficiario Capitolo Impegno / Accertamento Mod. Importo Miss./Progr./PdC finanz. 4) I H11715/ , ASL ROMA 4 servizio 5) I H11715/ , ASL ROMA 5 servizio 6) I H11715/ , ASL ROMA 6 servizio 7) I H11715/ , AZIENDA ASL VITERBO servizio Pagina 3 / 14

4 PGC Tipo Mov. Azione Beneficiario Capitolo Impegno / Accertamento Mod. Importo Miss./Progr./PdC finanz. 8) I H11715/ , AZIENDA ASL RIETI servizio 9) I H11715/ , AZIENDA ASL LATINA servizio 10) I H11715/ , AZIENDA ASL FROSINONE servizio Pagina 4 / 14

5 OGGETTO: impegno di spesa della somma di ,00 per l anno 2016 sul capitolo H missione 13 - programma 01 - macroaggregato esercizio finanziario Utilizzazione delle risorse economiche annualmente destinate, a decorrere dall anno 2015, alla prevenzione, cura e riabilitazione delle patologie connesse alla dipendenza da Gioco d Azzardo (art. 1, comma 133 della Legge 23 dicembre 2014, n. 190). IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE REGIONALE SALUTE E POLITICHE SOCIALI SU PROPOSTA del Dirigente dell Area GR/11/51 Politiche per l inclusione ; la legge statutaria 11 novembre 2004, n. 1 Nuovo Statuto della Regione Lazio e successive modifiche e integrazioni; la Legge regionale 6 agosto 1999, n. 14 Organizzazione delle funzioni a livello regionale e locale per la realizzazione del decentramento amministrativo ; la Legge regionale 18 febbraio 2002, n. 6 Disciplina del sistema organizzativo della Giunta e del Consiglio e disposizioni relative alla dirigenza e al personale regionale e successive modifiche e integrazioni; il Regolamento regionale del 6 settembre 2002, n. 1 Regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta Regionale e successive modificazioni e integrazioni; la Deliberazione di Giunta regionale del 14 dicembre 2015, n. 721 che istituisce la Direzione Salute e Politiche Sociali, promuovendo un effettiva integrazione delle politiche e degli interventi sociali e sanitari; la Deliberazione di Giunta regionale del 14 dicembre 2015, n. 723, con la quale è stato conferito l incarico di Direttore della Direzione regionale Salute e Politiche Sociali al Dott. Vincenzo Panella; l atto di organizzazione n. G03680 del , modificato con successivi atti n. G04602 del e n. G06090 del , con decorrenza 20 giugno 2016, con il quale si è provveduto alla riorganizzazione della struttura organizzativa della Direzione regionale Salute e Politiche Sociali, ed in particolare è stata istituita l Area Politiche per l inclusione; l atto di organizzazione n. G07283 del con cui è stato conferito l'incarico di Dirigente dell'area "Politiche per l'inclusione" della Direzione regionale Salute e Politiche Sociali, ai sensi del combinato disposto dell'art. 162 e dell'allegato "H" del Regolamento di organizzazione degli Uffici e dei 1 Pagina 5 / 14

6 Servizi della Giunta regionale n.1/2002 e successive modificazioni, al Dott. Antonio Mazzarotto; il Decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 Norme generali sull ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche ; la Legge 6 novembre 2012, n. 190 Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell illegalità nella pubblica amministrazione ; la Legge 8 novembre 2000, n. 328 Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali ; la Legge regionale 9 settembre 1996, n. 38 Riordino, programmazione e gestione degli interventi e dei servizi socio assistenziali nel Lazio ; la Legge regionale 20 novembre 2001, n. 25, Norme in materia di programmazione, bilancio e contabilità della Regione ; il Decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 recante Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42 e successive modifiche; la legge regionale del 31 dicembre 2015, n.17 Legge di stabilità regionale 2016 ; la legge regionale del 31 dicembre 2015, n. 18 Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio ; la Deliberazione della Giunta regionale 31 dicembre 2015, n. 776, concernente: Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio Approvazione del Bilancio finanziario gestionale, ripartito in capitoli di entrata e di spesa; la Deliberazione della Giunta regionale 2 febbraio 2016, n. 29, recante: Applicazione delle disposizioni di cui all articolo 10, comma 2, e dell articolo 39, comma 4, del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 e successive modifiche, e ulteriori disposizioni per la gestione del bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio ; la Deliberazione della Giunta regionale del 23 febbraio 2016, n. 55, recante: Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio Assegnazione dei capitoli di spesa alle strutture regionali competenti, ai sensi dell articolo 1, comma 6, lettera c), della legge regionale 31 dicembre 2015, n. 18 ; la circolare del Segretario Generale prot. n del 3 marzo 2016, con la quale sono state fornite indicazioni in riferimento alla gestione del bilancio regionale , conformemente a quanto disposto dalla deliberazione della Giunta regionale 2 febbraio 2016, n. 29; 2 Pagina 6 / 14

7 PREMESSO CHE: - il Decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990, n. 309, recante Testo Unico aggiornato delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza e s.m.i., dispone che il competente Ministro presenti entro il 30 giugno di ogni anno una Relazione al Parlamento sui dati relativi allo stato delle tossicodipendenze in Italia, ivi compresi gli interventi di prevenzione, cura, riabilitazione e recupero dei tossicodipendenti, sulla base dei dati acquisiti dalle Regioni e Province autonome; - il Decreto-legge n. 158/2012 (cosiddetto Decreto Balduzzi) convertito, con modificazioni, in legge 8 novembre 2012, n. 189 Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 13 settembre 2012, n. 158, recante disposizioni urgenti per promuovere lo sviluppo del paese mediante un più alto livello di tutela della salute, che, tra l altro, riconosce il Gioco d Azzardo come una malattia e ne prevede l inserimento nei Livelli Essenziali di Assistenza; - il Decreto-legge 20 marzo 2014, n. 36 convertito con modificazioni dalla Legge 16 maggio 2014, n. 79 Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 20 marzo 2014, n. 36, recante disposizioni urgenti in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza, di cui al Decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990, n. 309, nonché di impiego di medicinali meno onerosi da parte del Servizio che ha, tra l altro, modificato la denominazione del Servizio pubblico per le tossicodipendenze in Servizio pubblico per le dipendenze ; - la Legge 23 dicembre 2014, n. 190, recante Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilita' 2015), che all articolo 1, comma 133, dispone, tra l altro: nell'ambito delle risorse destinate al finanziamento del Servizio Sanitario Nazionale, a decorrere dall anno 2015, una quota pari a 50 milioni di euro è annualmente destinata alla prevenzione, alla cura e alla riabilitazione delle patologie connesse alla dipendenza da gioco d'azzardo; il Ministro della salute, con decreto di natura regolamentare, previa intesa in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano, adotta linee di azione per garantire le prestazioni di prevenzione, cura e riabilitazione rivolte alle persone affette dal gioco d azzardo patologico (GAP). La verifica dell effettiva destinazione delle risorse e delle relative attività assistenziali costituisce adempimento LEA ai fini dell accesso al finanziamento integrativo del Servizio ; 3 Pagina 7 / 14

8 al fine del monitoraggio della dipendenza da gioco d azzardo e dell efficacia delle azioni di cura e prevenzione intraprese, l Osservatorio, istituito ai sensi dell articolo 7, comma 10, quarto periodo, del decreto-legge 13 settembre 2012, n. 158, convertito, con modificazioni, dalla legge 8 novembre 2012, n. 189, è trasferito al Ministero della salute e con decreto interministeriale del Ministro della salute e del Ministro dell economia e delle finanze, è rideterminata la composizione dell Osservatorio; - la Legge 28 dicembre 2015, n. 208, recante Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilita' 2016), all articolo 1, comma 946, al fine di garantire le prestazioni di prevenzione, cura e riabilitazione rivolte alle persone affette dal gioco d azzardo patologico (GAP), come definito dall Organizzazione Mondiale della Sanità, ha disposto l istituzione, presso il Ministero della salute, di un Fondo per il gioco d azzardo patologico. Il Fondo, è ripartito tra le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano sulla base di criteri determinati con decreto del Ministro della salute, sentita la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano. Per la dotazione del Fondo è autorizzata la spesa di 50 milioni di euro annui a decorrere dall anno 2016; PREMESSO CHE: - il decreto interministeriale del Ministero della salute e del Ministro dell economia e delle finanze del 24 giugno 2015 istituisce l Osservatorio nazionale per il contrasto e la diffusione del gioco d azzardo e la dipendenza grave e ne ridetermina la composizione e i compiti, tra i quali il monitoraggio dell efficacia delle aziono di cura e di prevenzione intrapresi; - il decreto del Direttore generale della Direzione generale della prevenzione sanitaria del Ministero della salute del 17 marzo 2016, nomina i componenti dell Osservatorio nazionale per il contrasto e la diffusione del gioco d azzardo e la dipendenza grave; la Legge Regionale 5 agosto 2013, n. 5 Disposizioni per la prevenzione e il trattamento del gioco d'azzardo patologico (GAP) e, in particolare, il comma 1 dell art. 6 Osservatorio regionale sul fenomeno del gioco d azzardo, che istituisce, presso l Assessorato alle Politiche sociali, Sport e Sicurezza della Regione Lazio, l Osservatorio regionale sul fenomeno del gioco d azzardo, al fine di monitorare gli effetti in tutte le sue componenti: culturali, legali, di pubblica sicurezza, commerciali, sanitarie ed epidemiologiche, sociali e socioeconomiche, analizzando, altresì, i dati e le dinamiche legate al fenomeno del GAP; la Deliberazione della Giunta regionale del 24 maggio 2016, n. 272, recante Legge regionale del 5 agosto 2013, n. 5 Disposizioni per la prevenzione e il 4 Pagina 8 / 14

9 trattamento del gioco d'azzardo patologico (GAP). Approvazione modalità di funzionamento e criteri di nomina dei Componenti dell'osservatorio regionale sul fenomeno del gioco d'azzardo, in particolare l allegato A, che definisce i criteri di composizione ed il numero dei componenti (15 persone, di cui tre interni all Amministrazione regionale), le finalità, le attività, l organizzazione e le modalità di funzionamento dell Osservatorio Regionale sul gioco d azzardo patologico; PRESO ATTO TENUTO CONTO Determinazione Dirigenziale n. G12183 del 20 ottobre 2016, avente ad oggetto Approvazione di un avviso pubblico finalizzato alla selezione di candidature, da parte di esperti esterni all amministrazione regionale, per la formazione dell Osservatorio regionale sul gioco d azzardo Legge regionale n. 5 del 5 agosto 2013, pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio in data 27 ottobre 2016; che, allo stato attuale, si stanno svolgendo i lavori della Commissione ad hoc istituita per provvedere alla selezione di candidature di esperti esterni all Amministrazione regionale, per la formazione dell Osservatorio regionale sul gioco d azzardo patologico; che, al termine dei lavori, la Commissione stilerà apposita graduatoria che resterà in essere per 3 anni e che l esito delle valutazioni della Commissione verrà approvato con atto della Direzione Salute e Politiche Sociali e pubblicato sul sito la Legge regionale 10 agosto 2016, n.11 Sistema integrato degli interventi e dei servizi sociali della Regione Lazio ed in particolare l art. 19 Politiche per la prevenzione e il trattamento delle dipendenze, che prevede un sistema integrato, nell ambito delle politiche per la prevenzione e il recupero delle persone con problemi di dipendenza da alcool e sostanze stupefacenti o psicotrope, delle persone con problemi di dipendenza da gioco d azzardo patologico, nonché di altre forme di dipendenze anche non legate a sostanze, in un ottica di integrazione socio-sanitaria, volto a promuovere: a) le strategie integrate e interistituzionali per valorizzare in ambito scolastico ed extrascolastico le capacità personali dei giovani, in termini di autostima, auto efficacia e resilienza; b) la promozione di interventi volti a sensibilizzare i giovani ed i soggetti a rischio, sulle problematiche connesse alle varie tipologie di dipendenza; c) le attività dirette a rimuovere le cause psicologiche e sociali delle dipendenze e alla diffusione di un adeguata e corretta prevenzione e informazione scientifica sui rischi correlati ai consumi per l intera popolazione, dando priorità agli interventi a favore dell infanzia e dell adolescenza e delle fasce a maggior rischio di emarginazione sociale; d) le forme di sostegno e di accompagnamento ai soggetti dipendenti e alle loro famiglie, favorendo iniziative di auto-mutuo-aiuto, di associazionismo, di incontro, socializzazione ed elaborazione delle 5 Pagina 9 / 14

10 reciproche esperienze volte a migliorare la loro condizione psico-socioambientale; e) le azioni finalizzate all accoglienza, al trattamento e alla riabilitazione, alla promozione dell autonomia personale, alla riduzione dei rischi e dei danni, al reinserimento sociale, abitativo e lavorativo delle persone dipendenti, anche sottoposte a provvedimenti penali o a misure alternative alla detenzione; f) il sostegno e la valorizzazione delle attività residenziali e non, con particolare riferimento alle comunità terapeutiche e a tutti quei progetti terapeutici volti a mantenere la persona nel suo contesto di vita; g) la sperimentazione di modalità di intervento innovative, sia sotto il profilo preventivo ed educativo che sotto il profilo riabilitativo e inclusivo, in grado di intercettare, anche attraverso progetti flessibili, nuovi bisogni e domande correlati alla evoluzione delle diverse forme di dipendenze e consumo; h) specifiche forme di sostegno e accoglienza in strutture dedicate alle madri dipendenti con figli minori; i) specifiche iniziative di prevenzione, informazione e costante monitoraggio sui fenomeni di consumo, attraverso forme di sostegno a protocolli di ricerca e ad azioni di prevenzione e recupero di comportamenti a rischio, con particolare riferimento al gioco compulsivo, ai disturbi del comportamento alimentare e alle dipendenze da tecnologie; j) interventi di supporto, anche attraverso la sensibilizzazione e la mediazione, ai contesti sociali e alle comunità che vedono la presenza di persone che a vario titolo utilizzano sostanze e alcool; k) iniziative volte alla riduzione della stigmatizzazione sociale nei confronti dei soggetti che intraprendono e portano a termine percorsi di riabilitazione, promuovendo esperienze significative di reinserimento familiare, sociale e lavorativo; PRESO ATTO CONSIDERATO il DPCM 29 novembre 2001 recante Definizione dei livelli essenziali di assistenza (LEA) che individua, in accordo con le Regioni, nell allegato n.1 i Livelli Essenziali di Assistenza da garantire a tutti i cittadini e nell allegato n. 4 nel definire il ruolo delle Regioni in materia di Lea l impegno delle Regioni stesse a far fronte alle eventuali ulteriori esigenze finanziarie con mezzi propri, per contenere le spese nell ambito delle risorse disponibili e per mantenere l erogazione delle prestazioni ricomprese nei livelli essenziali di assistenza; che con Atto del Governo n. 358 Definizione e aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza (LEA), è stato presentato dal Ministro per le riforme cost. e rapporti Parlamento, il 9 novembre 2016 e annunciato nella seduta n. 722 del 15 novembre 2016 assegnato alla competenti commissioni; che nei nuovi livelli essenziali di assistenza (LEA), già approvati dalla Conferenza Stato Regioni, all art. 28, viene ricompresa, tra le dipendenze patologiche, la dipendenza da gioco d azzardo, che dovrà essere oggetto di 6 Pagina 10 / 14

11 assistenza sociosanitaria, includendo prestazioni mediche specialistiche, diagnostiche e terapeutiche, psicologiche e psicoterapeutiche, riabilitative; CONSTATATO CHE: PRESO ATTO il Piano d Azione Nazionale per il Gioco d Azzardo Patologico Area Prevenzione; - si registra, anche nel Lazio, l esplosione del fenomeno della ludopatia, i cui risvolti problematici non sono solo economici e finanziari, ma influiscono spesso sul complesso sistema di relazioni della vita quotidiana; rappresentando un problema diffuso tra ampie fasce di popolazione; - la Regione Lazio, con il supporto dell Osservatorio regionale di prossima composizione, vuole dare risposta alla crescente domanda di aiuto sia delle persone entrate ormai entrate nel vortice del gioco d azzardo patologico che dei loro familiari, sostenendo economicamente interventi atti a favorire la conoscenza del fenomeno e realizzare una rete territoriale di servizi qualificata e professionalmente in grado di farsi carico delle persone con tale problema e delle loro famiglie; - le prestazioni per il Gioco d Azzardo Patologico (GAP) effettuate nei SerD e dal Privato Sociale accreditato, secondo gli ultimi dati forniti dal Dipartimento di Epidemiologia della Regione Lazio, incaricato di gestire il Sistema Informativo Dipendenze Patologiche, sono state (dal 1 gennaio al 24 ottobre 2016) e registrano un aumento progressivo nel tempo; il comma 2, art. 6 della L.R. n. 5/2013, stabilisce che l Osservatorio svolga, in particolare, le seguenti funzioni: a) lo studio ed il monitoraggio del fenomeno in ambito regionale; b) la predisposizione e la formulazione di strategie, linee di intervento, campagne informative e di sensibilizzazione, anche in raccordo con analoghi organismi operanti a livello nazionale, regionale e locale; c) l individuazione di buone prassi e conseguenti protocolli applicativi destinati alle strutture pubbliche e private coinvolte, nell ambito degli interventi promossi dal piano integrato di cui all articolo 10; d) la verifica dell impatto delle politiche e la redazione di un rapporto annuale; che sarà, quindi, compito dell Osservatorio regionale, definire un percorso assistenziale per le persone affette da ludopatia, che vada dalla prevenzione, alla diagnosi, alla cura (ambulatoriale, semiresidenziale o residenziale) al reinserimento sociale e lavorativo; RITENUTO pertanto, opportuno attendere la nomina della composizione dell Osservatorio regionale, ormai prossima, per adottare un successivo provvedimento che abbia ad oggetto la definizione delle linee di azione finalizzate ad interventi di prevenzione, formazione e trattamento del Gioco d Azzardo Patologico; 7 Pagina 11 / 14

12 PRESO ATTO PRESO ATTO RITENUTO CONSIDERATO PRESO ATTO CONSIDERATO che la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano, con atto n. 62/CSR del 14/04/2016, esprime intesa sulla proposta del Ministero della salute di deliberazione del CIPE concernente il riparto tra le Regioni delle disponibilità finanziarie per il Servizio per l anno 2016; l Allegato A alla suddetta Intesa, che individua, all interno del finanziamento destinato al Servizio (SSN) per l anno 2016, una quota indistinta, che ricomprende la somma di 50,00 mln per la prevenzione, la cura e la riabilitazione delle patologie connesse alla dipendenza del gioco d azzardo patologico, in applicazione delle disposizioni contenute nell art. 1, comma133 della legge 23 dicembre 2014, n. 190 recante Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilita' 2015) ; che nel riparto del Fondo sanitario indistinto assegnato alla Regione Lazio per l anno 2016, una quota dello stesso pari ad ,00 è destinata alla prevenzione, alla cura e alla riabilitazione delle patologie connesse alla dipendenza del gioco d azzardo patologico; il Decreto del Commissario ad Acta 17 novembre 2016, n. U00375 avente ad oggetto Ripartizione del Fondo Sanitario Regionale 2016 ai sensi dell art. 2, comma 2-sexies lett. d), del D.Lgs 502/1992 e successive modificazioni e integrazioni ; di adottare i medesimi criteri riportati nel sopra citato Decreto, per la ripartizione della quota del fondo sanitario indistinto, pari ad ,00 relativa all anno 2016, destinata alla prevenzione, alla cura e alla riabilitazione delle patologie connesse alla dipendenza del gioco d azzardo patologico; che nel D.C.A. di cui sopra, ai fini dell elaborazione della ripartizione del Fondo Sanitario Regionale 2016, è stata considerata la popolazione ISTAT residente al 01/01/2015 e che la ripartizione del finanziamento indistinto tra le Aziende Sanitarie Locali è effettuata secondo i livelli ed i sottolivelli essenziali di assistenza (LEA); che, per il sub-livello territoriale, il criterio di riparto è quello della popolazione non pesata ; che gli interventi di prevenzione, cura e riabilitazione delle patologie connesse alla dipendenza da gioco d azzardo sono collocati all interno del sotto livello territoriale ; RITENUTO pertanto opportuno, impegnare tale somma, pari ad ,00 sull esercizio finanziario capitolo H missione 13 Tutela della salute - programma 01 Servizio Sanitario regionale - finanziamento ordinario corrente per la garanzia dei LEA - macroaggregato Trasferimenti correnti ad Amministrazioni Locali quale utilizzazione 8 Pagina 12 / 14

13 dell assegnazione del Ministero della Salute concernente l intesa di deliberazione CIPE relativa al riparto per il SSN per l anno 2016 (art. 1, comma133 della legge 23 dicembre 2014, n. 190 recante Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato - legge di stabilità 2015 ), ripartendola tra le Aziende Sanitarie Locali della Regione Lazio, in base al criterio della popolazione assoluta residente al 01/01/2015 (fonte: dato ISTAT al 01/01/2005), secondo lo schema di seguito riportato: ASL POPOLAZIONE ASSOLUTA QUOTA ASSEGNATA RM ,00 RM ,00 RM ,00 RM ,00 RM ,00 RM ,00 VT ,00 RI ,00 LT ,00 FR ,00 Totali ,00 CONSIDERATO di adottare un successivo provvedimento per la definizione delle linee di azione finalizzate ad interventi di prevenzione, formazione e trattamento del Gioco d Azzardo Patologico e delle modalità di rendicontazione a cui le Asl dovranno uniformarsi per la quota loro assegnata, relativa all anno 2016; DETERMINA per le motivazioni espresse in premessa, che formano parte integrante del presente provvedimento: di impegnare la somma di ,00 sull esercizio finanziario capitolo H missione 13 Tutela della salute - programma 01 Servizio Sanitario regionale - finanziamento ordinario corrente per la garanzia dei LEA - macroaggregato Trasferimenti correnti ad Amministrazioni Locali quale utilizzazione dell assegnazione del Ministero della Salute concernente l intesa di deliberazione CIPE relativa al riparto per il SSN per l anno 2016 (art. 1, comma133 della legge 23 dicembre 2014, n. 190 recante Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilita' 2015) ; di ripartire la somma di ,00 tra le Aziende Sanitarie Locali della Regione Lazio, in base al criterio della popolazione assoluta residente al 01/01/2015(fonte: dato ISTAT al 01/01/2005), secondo lo schema di seguito riportato: 9 Pagina 13 / 14

14 ASL POPOLAZIONE ASSOLUTA QUOTA ASSEGNATA RM ,00 RM ,00 RM ,00 RM ,00 RM ,00 RM ,00 VT ,00 RI ,00 LT ,00 FR ,00 Totali ,00 di adottare un successivo provvedimento per la definizione delle linee di azione finalizzate ad interventi di prevenzione, formazione e trattamento del Gioco d Azzardo Patologico e delle modalità di rendicontazione a cui le Asl dovranno uniformarsi per la quota loro assegnata, relativa all anno 2016; di pubblicare il presente provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio e diffusa sul sito internet IL DIRETTORE (Dott. Vincenzo Panella) 10 Pagina 14 / 14